Fano, Tombe Malatestiane, Portico ed ex Chiesa di san Francesco (manortiz)
Le Tombe Malatestiane
Occupano il sottoportico da cui si accede all'interno della ex Chiesa di S. Francesco, ora ridotta alle condizioni di rudere monumentale, privo di copertura e corroso dalle intemperie.
Le tombe furono qui trasferite e ricomposte nel 1659, spostandole dall'interno della chiesa che era stata prescelta dai Malatesti per ospitare le proprie sepolture. Così come appare oggi, il portico è però il risultato di una ricostruzione neogotica, portata a termine nel 1850 dall'ingegner Filippo Bandini. Delle strutture originarie restano infatti solo le paraste in pietra addossate al muro di fondo e lo splendido portale trecentesco dalla caratteristica strombatura decorata a tortiglioni. Sulla sinistra dell'osservatore è la grandiosa Tomba di Paola Bianca Malatesti (la 'Gran Signora' che fu la prima moglie di Pandolfo III, morta nel 1398). Originariamente posta nel coro della chiesa, fu qui trasferita nel sec. XVII con l'intero apparato scultoreo (statuette, mensole, archetti pensili e colonnette tortili) che ne costituiva la parte ornamentale a coronamento della bellissima immagine della defunta, giacente sul coperchio dell'elaboratissimo sarcofago.
Si tratta di un autentico capolavoro della scultura tardogotica d'importazione veneziana: i documenti dicono infatti che la realizzazione dell'opera fu affidata a Maestro Filippo di Domenico veneziano, noto allievo e collaboratore dei fratelli Pier Paolo e Jacobello dalle Masegne.
Gotiche sono anche, sulla parete laterale che delimita ad oriente il portico, la più modesta Tomba di Bonetto da Castelfranco, voluta da Sigismondo Malatesti per ospitare le spoglie del suo fedelissimo medico, morto nel 1434, e la soprastante pietra tombale in marmo rosso veronese, autentico capolavoro di scultura araldica per lo stupendo liocorno crestato che sormonta il cimiero e lo stemma malatestiano.
Sul lato opposto del portale domina la rinascimentale Tomba di Pandolfo III Malatesti - foto a pag. 30 -(già a lato dell'altare maggiore), voluta dal figlio Sigismondo che nel 1460 (a ben trentatrè anni dalla scomparsa del padre) ne affidò con ogni probabilità il disegno a Leon Battista Alberti, allora impegnato nella realizzazione del Tempio Malatestiano di Rimini.
Fatta eccezione per l'arca superiore in granito che si sa essere un sarcofago medievale sopralavorato, l'alto basamento in pietra con il motivo dei pilastri scanalati e rudentati è infatti composto secondo la tipologia più tipica del repertorio classico caro all'Alberti. Un prodotto, quindi, del ricordato cantiere albertiano riminese, ma per il quale i documenti d'archivio fanno solo il nome di Matteo de' Pasti in relazione al trasporto e alla messa in opera dei singoli pezzi.
Va aggiunto che nel corso dei recenti restauri a cui è stato sottoposto l'intero complesso monumentale non è mancata la sorpresa dell'inaspettato ritrovamento del corpo mummificato di Pandolfo III.
La chiesa, iniziata sotto gli auspici di S. Bonaventura a metà circa del secolo XIII e consacrata nel 1336, fu tra le maggiori e più belle della città. Era una tipica Chiesa ad aula, con copertura a capriate e profondo presbiterio affiancato da due cappelle minori. Perdette però il suo aspetto originario nel secolo scorso in seguito ad una radicale trasformazione in maestose linee neoclassiche su disegno dell'architetto senigalliese Giuseppe Ferroni.
Le vecchie murature, sopralzate e appesantite, finirono purtroppo per minacciare rovina dopo il terremo del 1930 e sono state in buona parte abbattute.
Chiesa di S. Francesco - Reggio Emilia
3D model of the entry of S. Francesco Church in Reggio Emilia.
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San Francesco e il Sultano, in Italia conferenza e mostra sull’incontro
Dell’incontro avvenuto 800 anni fa tra San Francesco d’Assisi e il Sultano si è parlato anche in Italia, con una conferenza e una mostra.
Saggio Martina violino 30 maggio 2016 chiesa di S.Filippo Fossombrone
Recupero opere d'arte dalla chiesa di San Francesco a Matelica
Intervento dei Vigili del Fuoco a Matelica.
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Inaugurata la mostra Guercino a Fano, tra presenza e assenza
FANO -- E' stata inaugurata alla Pinacoteca San Domenico di Fano la mostra Guercino a Fano, tra presenza e assenza, promossa dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Fano sotto l'Alto Patronato del Presidente della Repubblica, con il coordinamento scientifico della Soprintendenza ai Beni Artistici e Storici delle Marche, il patrocinio della Regione Marche e la collaborazione della Provincia di Pesaro e Urbino, del Comune di Fano e della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli e Pergola.
La mostra, alla cui inaugurazione è intervenuto anche il segretario generale del Ministero per i beni e le attività culturali Roberto Cecchi, propone una rassegna delle opere che l'artista Giovanni Francesco Barbieri, detto il Guercino, realizzò a Fano su commissione delle famiglie nobili della città. In particolare, le pale d'altare Lo sposalizio della Vergine, Angelo Custode e San Giovanni Battista alla fonte, opera quest'ultima tornata per la prima volta a Fano dal lontano 1797, quando fu sottratta dalle truppe napoleoniche per essere poi, dopo varie vicende, ospitata nel Museo Fabre di Montpellier in Francia.
L'esposizione Guercino a Fano coinvolge anche altri siti nella città (Duomo, Basilica di San Paterniano, Pinacoteca e Museo Civico), in un Itinerario del '600 fanese che permette di approfondire la conoscenza di pittori emiliani.
Realizzati un volume con prestigiosi interventi di storici dell'arte, poster delle tre opere in mostra, cartoline e due annulli postali.
L'esposizione, ad ingresso libero, si protrarrà fino al primo ottobre, con apertura tutti i giorni, escluso il lunedì, dalle ore 18 alle 22. Info: 0721.802885
LE OPERE IN MOSTRA
SAN GIOVANNI BATTISTA ALLA FONTE (olio su tela, cm 243 x 169) fu commissionata al Guercino dal conte Ghisilieri (entrato nell'ordine dei Filippini di Bologna) e destinata alla Chiesa di San Pietro in Valle dei Padri Oratoriali di Fano. Ghisilieri, amico del Guercino, aveva istituito nel suo Palazzo, dal 1646 al 1652, un'Accademia di pittura frequentata dallo stesso artista. In S.Pietro in Valle rimase fino al 1797, quando venne ritirata dai commissari francesi che la portarono al Louvre. Nel 1896 fu depositata al Musée Fabre di Montpellier, che l'ha messa ora a disposizione per la mostra a Fano.
LO SPOSALIZIO DELLA VERGINE (olio su tela centinata, cm 310 x 190) fu commissionata al Guercino dalla nobile famiglia Mariotti di Fano per il primo altare di destra della Basilica di San Paterniano. L'opera fu rubata nel 1895 e presto ritrovata, ma i danni subiti per essere stata arrotolata fecero sì che venisse trasferita a Palazzo Mariotti. Nel 1967 il dipinto venne restaurato sotto la direzione della Soprintendenza alle Gallerie delle Marche e nel 1967 acquistato dalla Cassa di Risparmio di Fano. Attualmente è di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano ed è custodita nella Pinacoteca San Domenico.
L'ANGELO CUSTODE (olio su tela, cm 292 x 178) venne commissionata al Guercino da Vincenzo Nolfi per la Chiesa di S.Agostino, dove rimase fino al 1943. La Chiesa fu bombardata durante la seconda guerra mondiale, ma la tela era stata in precedenza messa in salvo. Nel 1968 fu restaurata al Gabinetto di Restauro della Pinacoteca Nazionale di Bologna, per poi essere sottoposta ad ulteriore restauro nel 1993 a cura di Isidoro Bacchiocca. L'opera, di proprietà del Seminario Vescovile San Carlo di Fano -- Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, è custodita nella Pinacoteca civica di Fano.
BOLOGNA - Chiesa San Dominico (Itálie)
V kostele svatého Dominika v Bologni je k vidění na bočním oltáři učňovské dílo slavného Michelangela. Anděl držícící svícen je na pravé straně oltáře. Je to jediný anděl, kterého Michelangelo udělal s křídly. Michelangelo se podílel i na dalších postavách světců na bočním oltáři
VITTORIA Apre la biblioteca di genere
Il Santuario di Tornazzano di Filottrano
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Cerimonia della Santa Croce di Georgia, Chiesa Ortodossa di Santa Regina Tamara di Milano
video di Claudio Bernieri-Cerimonia religiosa e cavalleresca della Santa Croce di Georgia. Organizzata dalla Delegazione italiana della Real Casa Bagrationi Imereti di Georgia e da ACIGEA (associazione culturale internazionale ecumenica cristiana Italia Georgia Eurasia). Presso la Chiesa Ortodossa di Santa Regina Tamara a Milano. Celebra il Reverendissimo Padre Kirioni Machaidze, Archimandrita della Santa Chiesa Ortodossa Apostolica di Georgia. Promotrici Mandilosani Lali Panchulidze Aznauri e Mandilosani Maya Bubashvili Aznauri. Presenti autorità civili, religiose, diplomatiche e militari, fra queste: Matteo Priori di Letino, Padre Michele Maria Pirotta, Alessandro Segnini Bocchia di San Lorenzo, Stefano Manni di Isola di Torre Maina, Angelo Vasta, Ezra Foscari Widmann Rezzonico Tomassini Paternò Leopardi, Cesare Vernarecci di Fossombrone d'Anjou della Verna, Raindi Luca Chikovani Tavadashvili, ed Enzo Modulo Morosini di Risicalla e Sant'Anna Morosina.
La chiesa del gonfalone di Saltara riapre al pubblico
La chiesa del gonfalone di Saltara riapre al pubblico
Don Enrico Secchiaroli nuovo parroco di San Giovanni Apostolo
Martedì 1 novembre, Festa di tutti i Santi, ha fatto il suo ingresso nella chiesa di San Giovanni Apostolo a Marotta il nuovo parroco don Enrico Secchiaroli
Corropoli (Teramo): Scopriamo insieme i Celestini
CORROPOLI - Nella nostra Chiesa numerosi sono gli Ordini Monastici esistenti o meno, presenti anche nella nostra Diocesi, ma basta oltrepassare di poco i confini, andare nel ramo di Val Vibrata appartenente all'ecclesia teramana per scoprire un ordine che fino all'epilogo del Settecento era importante nel contesto religioso di un'Italia suddivisa in staterelli. L'ordine in questione è quello dei Celestini, che discende da Pietro Morone, meglio conosciuto come Celestino V, il Papa-Eremita, dimessosi durante il suo pontificato e legato sia alla Perdonanza Celestiniana (evento religioso della città dell'Aquila, ndr.) e alla celeberrima Via Degli Abruzzi.
La badia di Mejulano è uno splendido complesso immerso nel verde a settentrione del territorio comunale. Presso questa meraviglia del teramano, si è svolto il convegno di presentazione del libro La Provincia Celestina Di Romagna - Indagini storiche Locali e nuove prospettive di studio, che ha visto la presenza dello Storico Ugo Paoli, di Francesco Tonucci, curatore della mostra fotografica i monasteri dell'ex provincia celestina di Romagna, del prof. Andrea Cicerchia dell'Università di Urbino Carlo Bo, della prof.ssa Lucia Palazzi dell'Università degli studi di Teramo e del sovrintendente ai beni librari d'Abruzzo Francesco Tentarelli, in veste di moderatore. Ascoltiamo ora le parole del prof. Cicerchia, che assieme al Paoli e al Giombi, hanno curato detto volume.
Il volume che abbiamo presentato oggi, prende spunto da una realtà locale, che è la provincia celestina di Romagna, una circoscrizione di monasteri facenti parte dell'ordine dei Celestini, fondati da Celestino V, che comprendeva monasteri posti sulla Via Flaminia, tra le Marche e l'Umbria e i monasteri dell'Emilia-Romagna (ad esempio Gubbio, Urbino, Fossombrone, Saltara, Rimini, Cesena, Faenza, e Bologna). Lo spunto del volume di questo studio locale è di fare il punto della situazione sulla storia e sulla storiografia in generale e sulla dispersione documentaria e su quello che viene conservato oggi negli archivi sui monaci celestini in senso molto più ampio e molto più generale. Il libro è suddiviso in due parti ben distinguibili: la prima parte parla della storia, della storiografia e degli archivi dei monaci celestini e la seconda parte che tratta delle singole realtà locali. È stato un lavoro di sinergia che ha coinvolto diversi studiosi, gli archivi di stato, gli archivi ecclesiastici, le biblioteche civiche, le biblioteche diocesane. Un lavoro molto fruttuoso e patrocinato da una parrocchia di Saltara (Pesaro Urbino), in cui per ben quattro secoli vi è già stata una comunità di monaci celestini
L'ordine dei Celestini ha portato testimonianze immense che i docenti hanno trasmesso all'attenzione di un pubblico che oltre al sindaco D'Annuntiis è composto da studenti di ieri, oggi e domani. Tra le varie testimonianze quella della prof.ssa Lucia Palazzi, archivista e dott.ssa con lode in lettere, che partendo da splendidi elaborati oggetto di tesi degli studenti del Corso di Laurea in Scienze del Turismo dell'Università di Teramo, ha ricostruito la memoria storica dell'ordine e dell'abbadia corropolese, attraverso gli scritti dello Zanotti e delle carte del locale fondo Celestino, punto di riferimento di un legame con un ordine che rappresenta una goccia indelebile nel vastissimo oceano di saperi che solo la storia può trasmettere.
Santa Rita: in chiesa si preparano, fuori serve un miracolo
Mentre ci si prepara alla sentitissima processione del 22 maggio, fuori il degrado in via Francesco Saverio regna sovrano.
Padre Gabriele Perfetti torna in Colombia
Padre Gabriele Perfetti, Missionario Comboniano, riparte per la Colombia. Domenica 7 ottobre a Villa Baratoff in tanti hanno voluto salutare, durante la solenne celebrazione Eucaristica, P. Gabriele, Missionario Comboniano della Diocesi di Fano, Fossombrone, Cagli, Pergola, che, dopo un periodo di attività in Italia, riparte alla volta della Colombia.
Tolentino vie della città
Tolentino vie della città
Il film documentario Caritas in a Day
Un film documentario che racconta in maniera diretta l’impegno e le azioni delle Caritas diocesane per mettere in evidenza in modo informale le 24 ore di attività sul territorio. Si tratta di un progetto che prevede la partecipazione attiva e collettiva di tutti i volontari in giro per il paese. Ciascuno di loro ha inviato dei video sulle attività che svolge avvalendosi delle nuove tecnologie (quindi Smartphone, tablet, video camere etc) ne viene fuori un collage ricco di contenuti ed emozioni. Documentario di Ilaria Chimenti
Presentazione crocifisso ligneo Civitanova Alta - 30 agosto 2014
Presentazione del restauro del crocifisso ligneo medioevale, ex Chiesa di Sant’Agostino ora presso i PP. Cappuccini a Civitanova Marche Alta (MC).
Relatori:
Gabriele BARUCCA (Soprintendenza di Urbino)
Giuseppe BARTOLOZZI (Frati Cappuccini di Civitanova M.)
Germano ERCOLI (Industriale, finanziatore del restauro)
Nino PIERI (Tecnico restauratore)
Nella parte finale del video Giuseppe Bartolozzi parla anche della pala Ridolfi situata nella stessa chiesa del crocifisso.
Si Viaggiare con For-Bici, da Fano a Fossombrone
Servizio RAI per la rubrica Si Viaggiare, a cura di Daniela Bisogni, con la partecipazione di For-Bici, i Mufloni, Assocral, et altri