Tolentino, Chiesa di san Francesco con affreschi del XIV secolo (manortiz)
La chiesa fu eretta in forme romanico-gotiche nella seconda metà del '200 e modificata più volte nei secoli successivi. Della struttura originaria rimangono l'abside decorata con archetti pensili in pietra e bacini maiolicati, e la cappella di destra, interamente dipinta.
Gli affreschi che ornano l'angusto vano non costituiscono un vero e proprio ciclo ma, insieme con quelli staccati sistemati nelle cappelle della chiesa, rappresentano l'espressione viva e intensa della fede e della religiosità popolare. Le pitture della cappella sono di qualità decisamente elevata e fanno sorgere il dubbio se si tratti di dirette testimonianze della scuola riminese o se esse debbano essere riferite ad artisti di scuola locale. Tra le immagini, spicca sulla parete di fondo dell'antica navata, la Crocifissione riferibile alla prima metà del secolo XIV. Tra gli affreschi staccati emerge, per la grazia e la delicatezza della composizione, La Madonna con il Bambino proveniente dalla Chiesa di San Giacomo, attribuibile al maestro del Dormitio di Terni, un notevole pittore attivo tra l'Umbria meridionale e le Marche nell'ultimo quarto del '300.
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Chiesa San Nicola da Tolentino, Roma
La chiesa fu eretta dagli Agostiniani Scalzi nel 1599, ma fu subito riedificata nel 1654 a spese dei principi Pamphilj su disegni del Baratta, mentre la facciata fu realizzata da Francesco Buzionel 1670.
Don Vittorio Serafini racconta San Francesco
Ricorrono oggi, 4 ottobre, i festeggiamenti per San Francesco, patrono d'Italia.
Del suo pensiero e del suo modo di intendere la vita ne abbiamo parlato con don Vittorio Serafini della parrocchia di San Francesco a Tolentino.
Ostuni - Chiesa di San Francesco
VENEZIA - Chiesa di San Nicola da Tolentino
VENEZIA - Chiesa di San Nicola da Tolentino filmata con Sony a65 in 1080p.
Chiesa San Nicolò di Tolentino. Sottoscritto in Comune il Comodato con l'Arcidiocesi Ortodossa
E' stato sottoscritto sabato 15 febbraio nella sala consiliare del Comune di Tolentino il Contratto di Comodato tra la Diocesi di Macerata, la Parrocchia di San Francesco di Tolentino e l'Arcidiocesi Ortodossa d'Italia e Malta del Patriarcato di Costantinopoli.
In base all'accordo all'arcidiocesi ortodossa è stato concesso l'utilizzo della storica chiesa di San Nicolò, nel centro storico di Tolentino.
Gela Segreta. I tesori di San Francesco
Evento molto interessante realizzato dall'Archeoclub d'Italia sede di Gela nella chiesa di San Francesco D'assisi che per l'occasione ha ospitato un fiume di gente per ammirare trenta pezzi inediti della sua collezione. Si ringrazia tutti.
- Music Pompeii - Bastille (Cover by Holly Drummond)
Primo appuntamento Gela Segreta Chiesa di San Giovanni:
Tolentino (Marche, Italy), Basilica di san Nicola, il Cappellone
Cappellone di san Nicola
Il Cappellone di san Nicola è un grande ambiente che conserva un importante ciclo di affreschi trecenteschi recentemente attribuito a Pietro da Rimini, vista una certa somiglianza con i suoi affreschi nell'Abbazia di Pomposa e quelli di Santa Chiara a Ravenna, anche se il grado tecnico di rappresentazione di questi ultimi è notevolmente inferiore agli affreschi del Cappellone. La tradizione vuole invece che l'opera sia stata eseguita da un ignoto pittore, il Maestro di Tolentino.
Negli spicchi della volta si alternano gli Evangelisti ed i Dottori della Chiesa tutti ritratti seduti su di scrivanie piene di libri; osservando la volta dalla vela dove è ubicato l'altare e continuando in senso orario si notano: Ambrogio e Marco con un leone; Agostino e Giovanni con un'aquila; Gregorio e Luca con un toro; Girolamo e Matteo con un angelo. Alla base sono raffigurate le Virtù: Carità, Prudenza, Speranza, Giustizia, Temperanza, Fede, Fortezza.
Le pareti sono divise in due ordini più le lunette dove da quella di fronte l'ingresso parte la narrazione con una Annunciazione; seguono l'Arrivo dei Magi, la Presentazione al Tempio e il Transito di Maria. Nell'ordine mediano la narrazione è disposta in riquadri di diversa grandezza; Partendo dalla parete che dà verso la chiesa dove al centro è una Strage degli innocenti; proseguendo in senso antiorario sono la Pentecoste, il Sepolcro vuoto, Cristo nel Limbo, Orazione nell'Orto, Predicazione di Gesù, Entrata a Gerusalemme, Nozze di Cana, Sacra Famiglia, Cristo fra i Dottori. Nell'ordine inferiore vengono rappresentati momenti della vita di san Nicola con alcuni miracoli
The Cappellone di San Nicola is a Gothic chapel that opens to the cloister with enveloping early-14th century, Giottesque frescoes, attributed variously to theMaster of Tolentino, the Master of the Magi of Fabriano, or Pietro da Rimini, depicting scenes from the life of the St. Nicholas of Tolentino and biblical episodes (from Wiki)
Tolentino (Marche, Italy), The cycle of frescoes in the Saint Nicholas' Chapel (manortiz)
The fresco of Saint Nicholas from Tolentino
The Romanic church of Saint Nicholas from Tolentino (XIII century) preserves some frescoes of high value in its interior: a cycle of frescoes from the Riminian school of Giotto. This cycle represents the life of Saint Nicholas with a style and shape similar to Giotto's fresco of Saint Francesco from Assisi. As you leave the cappellone, it is pleasant to go through the ancient doorway, which leads to the cloister where you can find some frescoes along the way.
The cycle of frescoes in the Chapel of Saint Nicholas from Tolentino in the town of Tolentino, where the life of Saint Nicholas from Tolentino is narrated, reveals the presence of a Giottesque master of great technique and figurative abilities, alike to no one else in this zone of the Marches: the so-called Master of Tolentino (or Master of the Chapel of Saint Nicholas).
This unknown painter of '300 has created quarrels between art historians over the course of the last century: for some, he is a painter of excellent calibre, for others, a simple disciple of the Riminian Giottesque school.
It is difficult to date his work; certainly, the date of death of Saint Nicholas (1305) is a temporal indication we can be quite sure of, but surely the date of the beginning of this work has to be moved further ahead, perhaps to after 1325 when the process of canonization of Nicholas from Tolentino began under Pope Giovanni XXII, given the fact that the frescoes already depict the saint with a halo.
If the Master of Tolentino was really a Riminian Giottesque painter, he would surely be the most important painter of this school, given the lower quality of technical and pictorial depth of the other representatives of this school.
Very recently, this cycle of frescoes has been attributed to Pietro da Rimini, because of a certain likeness to his frescoes in the Abbey of Pomposa and those of Saint Chiara in Ravenna, even if the technical degree of representation of the latter is remarkably inferior to the frescoes of Tolentino.
The Master of Tolentino denotes a certain roughness quite unlike the Riminians, probably nearer to the Giottesques of Florence and also to the Giottesques of the school of Bologna. What we can be sure of is the fact that he has visited and possibly worked in Assisi, where he assimilated the lessons of Giotto but also those of Jacopo Torriti from Rome. There is also a certain closeness in the research of colours of Pietro Cavallini, especially regarding the use of bright colours and the bands of partition between the different frescoes, painted in the cosmatesca way, which was in use by the Roman Gothics of '200-'300.
You will also find the roughness of the Master d'Isacco in Assisi, who some people believe was a very young Giotto searching for his own style so that it wouldn't be obscured by the fame of his master Cimabue any longer, but in the frescoes of Tolentino there are also some faces which bring us to think of Simone Martini of the frescoes of Assisi of Saint Martino.
Usefull informations:
The Basilica is open all days from 7 to 12 and from 15 to 19.30
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Grottammare (Marche, Italy), Chiesa di santa Lucia (manortiz)
La chiesa di Santa Lucia fu voluta dal Papa Sisto V nel luogo in cui si trovava la modesta casa della famiglia Peretti, dove il futuro papa era nato, e fu dedicata alla patrona del suo giorno natale. È una delle più evidenti testimonianze del rapporto che legava il papa e la sua famiglia a Grottammare. Per la costruzione della chiesa erano state abbattute numerose casupole che si trovavano in questa zona.
Il progetto iniziale venne affidato a Domenico Fontana (1543-1607), che era stato il progettista delle imponenti realizzazioni romane di Sisto V, e la costruzione venne avviata nell'aprile del 1590, ma dopo la morte del papa, nell'agosto dello stesso anno, il Fontana venne esonerato dall'incarico e i lavori si interruppero.
La costruzione fu ripresa per volontà di Camilla Peretti, sorella del defunto pontefice, come ricorda la scritta posta sull'architrave del portale d'ingresso, DIVE LUCIE CAMILLA PIRIEETA DICAVIT e la legenda della medaglia conservata al Museo Sistino di Grottammare, recante sul recto l'effigie della donna, con l'iscrizione: CAMILLA PERETTA SYXTI V. P. M. SOROR e sul verso la facciata della chiesa con la didascalia: SANTA LUCIA AN. D. M. D. LXXXX. Il confronto tra l'immagine dell'edificio sulla medaglia e quello effettivamente realizzato fa supporre che la chiesa venne costruita seguendo un progetto diverso da quello originario.
La chiesa fu ultimata presumibilmente nel 1595, come lascia supporre la realizzazione in quella data di due campane destinate alla chiesa, la maggiore delle quali reca incisa una scritta di dedica alla chiesa e l'anno 1595. Nel 1597 la chiesa era certamente terminata perché venne elevata a collegiata dal Papa Clemente VIII.
Descrizione
La chiesa è l'elemento architettonico più imponente del paese alto, collocata in una posizione chiaramente visibile che caratterizza con la sua facciata lo scorcio del vecchio incasato. La facciata, orientata a est, si apre su una stretta piazza che insiste su tre archi, che fungono da sostegno, al di sotto dei quali si trovano dei lavatoi. Presenta uno stile sobrio ed essenziale, ispirato ai principi rigoristi dell'architettura tridentina.
(...)
L'interno è a pianta quadrata con croce greca inscritta. Lo spazio quadrangolare centrale è delimitato da quattro pilastri sui quali poggiano gli archi di sostegno della cupola e individuano quattro cappelle, sormontate da matronei balaustrati.
I due matronei ai lati dell'ingresso comunicano con la cantoria lignea, sopra il portale, dove si trova unorgano, costruito nel 1752 da Francesco Fedeli, che è tornato a suonare nel dicembre del 2002, dopo un accurato restauro.
L'altare maggiore è costituito da un pannello ligneo dipinto con motivi architettonici illusionistici in modo da creare un effetto prospettico. Inserita in questa cornice è la pala d'altare raffigurante il Martirio di Santa Lucia, olio su tela del XVII secolo.
Nelle quattro cappelle della chiesa sono collocati altrettanti altari minori, in stile tardo barocco, collocati nella chiesa nel corso del XVIII secolo.
Nella prima cappella a sinistra dell'ingresso, eretta nel 1731 da A. Fraccagnani, F. Palmaroli e F. Ottaviani, è collocato l'altare ligneo dedicato a San Francesco di Paola, con tela del XVII secolo raffigurante il santo.
Subito dopo questo altare si trova la tela raffigurante l'Annunciazione, risalente al XVII secolo, poi l'altare di San Giuseppe, con statua lignea del santo, commissionato da Angelo Marconi nel 1754.
Subito dopo l'altare principale si incontra la cappella elevata dalla famiglia Ottaviani nel 1754: ospita l'altare dedicato a San Nicola da Tolentino, corredato da una pala raffigurante la Madonna con Bambino, San Nicola e anime del Purgatorio.
A destra, rispetto all'ingresso principale, si trova l'altare in scagliola dedicato a San Vincenzo Ferreri, commissionato da Pietro Ravenna nel XVIII secolo e corredato da una tela raffigurante la Madonna con San Vincenzo Ferreri, recentemente attribuita al pittore fermano Ubaldo Ricci (1669-1732).
TOLENTINO (MC) Chiesa di S.Francesco e Torre con Orologio Civico e fasi lunari (01) v.313
Distesa Festiva a due campane per la messa delle 17:30.
3 campane a slancio(presumo fuse dalla Capanni)dato che l'impianto è della stessa ditta,ma non so nulla su dati e fusioni.
I°SOLb3
II°LAb3
III°SIb3
La I°suona solo nelle Solennità.
Oggi mi trovavo sopra Tolentino,a Bura per la Festa della Famiglia dove stiamo terminando il restauro delle campane a corda con il sistema elettromanuale e così nell'attesa ho approfittato di fare un salto a Tolentino e riprendere finalmente le campane della Chiesa di S.Francesco e della bellissima Torre degli Orologi,vera icona di questa splendida cittadina del Maceratese.
Purtroppo la giornata plumbea e nuvolosa con tuoni,lampi e una pioggia battente che ha reso il tutto decisamente complicato.
Ma nonostante le avverse condizioni meteo,un ombrello a riparo della video e ogni auto che passava mi fiondava con una ondata d'acqua sui piedi...
Dovevo a tutti i costi fare questa ripresa e questo video anche se non suona la campana maggiore che suona solo nelle Solennità per esaudire la martellante richiesta di ugopk1994.
E comunque per il momento in rete c'è la distesa festiva,quanto prima impegni permettendo metterò anche quella solenne.
VENEZIA - Chiesa di San Francesco di Paola
La chiesa di San Francesco di Paola è situata nel sestiere di Castello. Si affaccia lungo Via Garibaldi.
Parrocchia dei Tolentini (VE)
La Parrocchia dei Tolentini (VE), visitata da Enrico Selleri
Benedizione, consacrazione campane Chiesa Sacro Cuore Tolentino (Macerata)
Tolentino (MC). Martedì 24 ottobre 2017 nella tenda/chiesa della Concattedrale di San Catervo il Vescovo Diocesano S.E.R. Mons. Nazzareno Marconi ha benedetto e consacrato le nuove 5 campane per la chiesa del Sacro Cuore di Tolentino, dell'omonima Confraternita, messa in sicurezza antisismica e restaurata in toto dal Governo di Ungheria:
l'unica chiesa che viene restaurata dopo il terremoto del centro Italia del 2016. Concerto totale di otto (8) campane.
Anche :
ROMA. L'ASSOCIAZIONE SENZA CONFINI DI TOLENTINO DA PAPA FRANCESCO
Roma. 11 novembre 2015. Giornata speciale e molto emozionante, mercoledì scorso, quella vissuta dai ragazzi del Centro Arancia di Tolentino che, accompagnati del Sindaco Giuseppe Pezzanesi e dell’Assessore ai Servizi Sociali Fausto Pezzanesi, hanno partecipato all’udienza del mercoledì di Papa Francesco. C’eravamo anche noi…
Sabato 17 ottobre Tolentino festeggia il Patrono San Catervo
Domani, sabato 17 ottobre, la città di Tolentino festeggia il suo Patrono, San Catervo. Numerose le funzioni religiose programmate nel corso dell'intera giornata, tra cui la Santa Messa celebrata dal Vescovo Nazzareno Marconi.
4K. S. Nicola da Tolentino. Riapertura della Basilica dopo il terremoto
Macchina Sony Alpha 9 con zoom Sony G-Master 24-70
Musica: Acker Bilk (Three time a Lady).
Il presepe di Tolentino
Chiesa di San Nicola... un presepe stupendo, visibile tutto l'anno... val bene una visita, anche mordi e fuggi!
Tolentino: Riaperta la Basilica di San Nicola
Servizio trasmesso nel notiziario di Tv Centro Marche,
in onda ogni giorno alle 6.30 - 7.30 - 11.30 - 13.30 - 17.30 - 19.30 - 20.30 - 23.00
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Video per Tolentino colpito dal sisma
Questo video è stato realizzato da Tranca (Giovanni Giungi) e Roberto Garofolo entrambi di Montecassiano (MC) per stimolare un qualsiasi aiuto alla popolazione del Comune di Tolentino colpita dal terremoto, attraverso un conto corrente specifico.