Urbino città. italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della Città di Urbino capoluogo con Pesaro nelle Marche. Italy.
Luoghi Visitati.
Belvedere della città di Urbino Nord-Est. via delle Mura angolo via Cesare Battisti. via Raffaello. Chiesa di San Francesco. Piazza della Repubblica. Università di Urbino del Palazzo Bo. Centro Storico. Piazza Rinascimento. Palazzo Ducale di Urbino. Cattedrale di Santa Maria Assunta. Chiesa di San Domenico. Scalette del Teatro. Porta Valbona. Le Mura del Borgo Mercantale. Piazza Mercantale. Porticati in Corso Giuseppe Garibaldi. il Teatro. Belvedere Sud-Ovest di Urbino Città.
Ringrazio della Visualizzazione.
La visita ai luoghi di san Francesco
Giornale Luce B1182 del 13/10/1937
Descrizione sequenze:la basilica di san Francesco composta da due chiese ed il convento ; una processione in costume esce dalla basilica con i gonfaloni delle città di Firenze, Padova ed Assisi ; la processione presieduta dal cardinale Nicola Canali dirige verso la Basilica inferiore per celebrare san Francesco ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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1000 Miglia 3/5 Urbania, Assisi, Roma
Da Ferrara a Roma
Toccante passaggio nei luoghi dove visse ed operò San Francesco D' Assisi
Arrivo a Roma con giro notturno.
Seconda tappa (Urbania Assisi Roma) di quella che è stata definita la più bella corsa del mondo, ora museo viaggiante delle più belle auto prodotte dalle case automobilistiche dal 1927 al 1957
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FESTA DELLA BEFANA AD URBANIA:
le Befane scendono dal campanile gettando caramelle
Venuta dei Magi - Urbania - 1964
Venuta dei Magi - Urbania - Gennaio 1964
Monastero di S. Chiara, Urbania
Il Monastero di S. Chiara sorge su un colle, poco lontano dal centro di Urbania. È abitato da una comunità di monache cappuccine e dispone di una foresteria. Più informazioni:
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
Processione San Francesco di Paola 1°Maggio 2014 - Alessandria Chiesa San Rocco
tramite YouTube Capture
Mercatello - Borgo Pace - Lamoli - Sant'Angelo in Vado
Verso l'appennino si sale giungendo a MERCATELLO SUL METAURO (m. 429), cittadina con bei monumenti come la medioevale chiesa di San Francesco con il Cristo Crocefisso di Giovanni da Rimini e il suo ricco Museo di tavole e polittici trecenteschi o come il maestoso Palazzo Gasparini, sede oggi del municipio, sovrastato da un'elegante altana.
Ancora pochi chilometri e si giunge a BORGO PACE (m. 449), posta al centro della Massa Trabaria, la vasta zona appenninica da dove provenivano un tempo fino a Roma i tronchi d'albero (trabes) utilizzati per i tetti delle basiliche, fatti fluitare lungo il non lontano corso del Tevere. Qui il Metauro si divide nei due corsi del Meta e dell'Auro per raggiungere, oltre il confine con la provincia di Arezzo, le proprie sorgenti sull'Alpe della Luna.
Risalendo il corso del Meta, invece, si raggiunge LAMOLI (600 m), piccolo nucleo abitato dominato dalla chiesa di S. Michele Arcangelo, parte di un'abbazia benedettina fondata nel VII-VIII secolo.
Infine ecco SANT'ANGELO IN VADO, l'antica Tiphernum Mataurense (m. 359), una delle patrie del tartufo insieme con tutta la zona dell'alto appennino pesarese, è posta a guardia dell'antico guado fluviale, con le sue chiese e palazzi e il trecentesco Campanon, la severa torre civica, alta sul sottostante Palazzo della Ragione.
Church of the Dead - Castel Durante
dead people. Urbania, Italy.
The Following Information tells you more about the Church of the Dead (translated by unknown)
Urbania - Castel Durante
XIVth century (ex Cola's Chapel)
In the second half of the fourteenth century Cola di Cecco (Nicola di Francesco) from S.Angelo in Vado married Antonia di Filippuccio drom Durante and settled in Castel Durante.
Their house was contiguous to the convent of St.Francesco existing from 1284; in 1380, at their expenses, husband and wife built an oratory, which later was called Cola Chapel.
In 1816 the chapel was given to the Confraternity of Death, established at Castel Durante in 1567, and it was called Church of the Dead.
To help and to comfort the condemned man, the poor who could not pay for their funeral ceremonies and the destitute were the aims of the Confraternity.
In 1833 they built a churchyard with niches in the wall to hang 18 mummies, which had been disinterred from the near sepulchres. The discovery of these bodies due to the Napoleonic Edict of Saint Cloud (1804) which instituted cemetaries out of the towns for sanitary reasons: therefore bodies buried in churches and in grounds around the churches (as it was in use) were exhumed.
We know the names of some mummies: in the middle there is Vincen ze Piccini, a prior(+1832), then Maddalena Gatti his wife (+1844), Sebastiano Macci (n.1560), Baldelli named Lunano, a baker(+18th century).
Among the mummies dated back to the seventeenth and eighteenth centuries, there are the bodies of a young woman died in childbirth (a Ceasarian operation) and of a young man who was stabbed in a dance near the river Candigliano.
Biologists and doctors looked for the reasons of this preservation of the bodies, but only recently they discovered that natural mummification is due to the presence of the mould Hipha Bombicinpers, which covers the corpses, sucks in their humours and dries them up.
The Spontaneous cooperation of voluntary people of the group Amici del Precepio and the help of public bodies have made possible the repair of the cemetary and the church.
Urbania (Italy) Wedding HD
This video has been uploaded again due to the previous one being poor quality. This is a short video of snippets from my trip to Urbania in Italy for my cousins wedding on the 22nd August 2009. check out my blog on
L'ultimo saluto a Luigi Mangani. Urbania 7.2.2019
Roma, Chiesa s. Maria dell'Orazione e della Morte, Coemeterium: Hodie mihi, cras tibi (manortiz)
Hodie mihi, cras tibi - Oggi a me, domani a te - Today to me tomorrow to you
2 - FABRIANO, ANGOLO DIVINO DELLE MARCHE - L'ORATORIO DELLA CARITA' TGR RAI MARCHE 04/07/2017
Dietro questo bellissimo portale si apre uno dei luoghi più belli e suggestivi della città di Fabriano. Siamo di fronte alla Biblioteca pubblica, ex chiesa di S. Francesco, in cima alla scalinata che conduce all’omonimo loggiato. Il portale duecentesco proviene da un altro luogo, l’ex convento di S. Antonio fuori le mura, oggi adibito a centro di aggregazione giovanile: nella fiction “Che Dio ci aiuti” risultava essere il portone di accesso al Convento degli Angeli, mentre al suo interno sono state ambientate alcune scene universitarie. Qui ci troviamo in realtà in un oratorio del XVI secolo, sede della confraternita della Carità: tra i principali intenti di questa associazione laica c’erano la cura e l’assistenza di persone indigenti e bisognose.
Monastero Clarisse Farnese Ospitalità Monastica
Siamo una comunità di Sorelle Povere di S. Chiara.
Le nostre radici sono ad Assisi dove Francesco e Chiara, all'inizio del secolo XIII, decisero di vivere senza nulla di proprio e in fraternità, nella radicalità dell'insegnamento evangelico.
Non c'è un'opera propria della nostra comunità. Come quelle monastiche, la nostra opera consiste nel credere e vivere in colui che Dio ha mandato: Gesù Cristo.
La nostra vita è semplice, tende all'essenziale: fatta di preghiera e lavoro. Ci guadagniamo da vivere con il lavoro delle nostre mani, come tutti gli altri uomini.
Curiamo la vita comunitaria, fraterna dove tutto è dono e viene condiviso. Qui si può saggiare l'esperienza del sentirsi fratelli e sorelle.
Curiamo l'ospitalità, qui tutti sono accolti e soprattutto coloro che cercano un luogo in disparte, nel quale sostare in silenzio e pregare.
Curiamo l'ascolto di ogni uomo, di chi vuole entrare in dialogo, aprirsi e confrontarsi rendendoci partecipi dei suoi dubbi o problemi. Di chi chiede il sostegno della nostra preghiera.
Architettura e Liturgia: il luogo del culto cristiano contemporan - architetto Atos Bracci
Architettura e Liturgia. Il luogo del culto cristiano contemporaneo.
Il 16-17 aprile 2015, si è svolto a Pesaro, all'interno della Chiesa di San Giovanni Battista, l'importante seminario dal titolo Architettura e Liturgia. Il luogo di culto cristiano contemporaneo, a cura degli architetti Atos Bracci e Alessandro Ceccarelli. L'incontro è stato promosso con i patrocini dell'Arcidiocesi di Pesaro, della Diocesi di Fano Fossombrone Cagli Pergola, della Diocesi di Urbino Urbania Sant'Angelo in Vado, del Centro Iniziative Culturali San Giovanni Battista e dell'Ordine degli Architetti di Pesaro Urbino. Ai patrocini, si è affiancata anche la collaborazione della rivista internazionale Chiesa Oggi. Architettura e Comunicazione. Importante è stato anche il contributo di sponsor quali Legno Tech di Pesaro.
Scopo del seminario non è stato quello di configurarsi quale convegno per soli addetti ai lavori, ma di sollecitare un incontro aperto a tutti gli interessati (semplici fedeli, cultori della materia, progettisti di spazi per la celebrazione liturgica) al fine di approfondire una più specifica conoscenza dei luoghi contemporanei finalizzati alla celebrazione del culto cristiano. A tale scopo, il seminario si è articolato in quattro importanti contributi appartenenti ad ambiti disciplinari tra loro complementari.
Ad aprire i lavori, è stato l'intervento dell'architetto Atos Bracci (Panorama dell'architettura contemporanea di culto cristiano), membro della Commissione Liturgia della Diocesi di Pesaro, da anni impegnato nella progettazione e realizzazione di luoghi di culto, che, riallacciandosi al magistero di Benedetto XVI, ha ricordato come oggi sia fondamentale recuperare quell'importante identità tra verità, bellezza e bontà che sempre, nel passato, ha connotato la ricerca artistica all'interno della vita della Chiesa. A partire da questo importante presupposto, l'architetto Bracci ha poi illustrato il variegato panorama contemporaneo della produzione architettonica per il culto cristiano, illustrando sia esperienze coerentemente significative intorno al rapporto architettura e liturgia, ma anche le non poche, ma significative, criticità. Tra i diversi esempi presi in esame, secondo le diverse tipologie: di Cattedrale o Santuario; di chiesa Parrocchiale; di Oratorio. Ricordiamone alcune: la Cattedrale della Resurrezione a Evry (Francia) di Mario Botta (1997), la Cattedrale di Nostra Signora degli Angeli (Los Angeles) di Rafael Moneo (2002), la Chiesa di San Pio da Pietrelcina a San Giovanni Rotondo di Renzo Piano (2004), la Chiesa di San Clemente a Baruccana di Seveso (Milano) di Vittorio Gregotti (2003) e la Chiesa Dives in Misericordia a Tor Tre Teste (Roma) di Richard Meier (2003). In quest'ultima, in particolare, è stato messo in evidenza come il problema della quantità di luce naturale, che si diffonde dalle vetrate all'interno dell'aula liturgica, sia una delle criticità di questa notissima architettura, in quanto non sempre permette quell'intimo raccoglimento, necessario alla preghiera individuale, così come favorito invece dalla presenza anche di penombra. Oggi, ha concluso l'architetto Bracci, l'assenza di tipologie architettoniche consolidate rende ancora più complessa l'edificazione di una nuova chiesa, tanto più che esperienze radicalmente innovative quali furono quella della Cappella Notre-Dame du Haut a Ronchamp di Le Corbusier (1954), come pure epigoni quali la Chiesa di San Giovanni Battista a Campi Bisenzio di Giovanni Michelucci (1962), seppur significativi esempi nella la storia degli edifici di culto, appaiono difficilmente declinabili per le nostre attuali comunità ecclesiali.
Ingresso Solenne di Mons. Ernesto Mandara nella Diocesi Sabina-Poggio Mirteto
Ingresso Solenne del nuovo Vescovo della Diocesi Suburbicaria Sabina-Poggio Mirteto Sua Eccellenza Mons. Ernesto Mandara.
25 Settembre 2011 - Cattedrale di Poggio Mirteto
COME ERAVAMO... - La scelta di Chiara (1989)
Sono passati ventisette anni da quell’incontro a San Severino Marche, nel monastero Santa Chiara. Anno 1989, suor Chiara Laura, pochi giorni prima, aveva fatto la professione solenne per tutta la vita. Per la prima volta fuori dalle antiche mura del convento delle Clarisse, segno evidente che la clausura stava cambiando. Aveva 28 anni la livornese Chiara Serboli, quando aveva scelto di vivere in clausura, dopo esperienze di vita a sostegno di tossicodipendenti e handicappati.
Suor Chiara Laura che, nel frattempo, è diventata madre badessa del Monastero Santa Chiara a Camerino, in quell’intervista, realizzata per Rai Marche, ci confidava con straordinaria serenità il perché della sua scelta: l’impossibilità di arrivare a tutti e di aiutare chi vive ai margini della società. “Solo attraverso la preghiera – diceva – posso arrivare dappertutto”.
Dopo tanti anni quelle sue parole suscitano ancora una forte emozione, pronunciate da quella giovane che si rivolge ai giovani con un messaggio che sicuramente resta attuale.
“Avevo pensato di andare in missione – confidava – e se il Signore non mi avesse chiamata a questa vita, forse avrei fatto la scelta della strada: un giovane ha dentro tanta carica che ha bisogno di donare agli altri, altrimenti s’inaridisce, io penso di dover dare amore così”.
“Ci sono due atti d’amore diversi: uno è concreto, quello che l’uomo di oggi si aspetta di più, e cioè il fare; l’altro che s’ispira all’essere; quello dell’amore che passa attraverso Dio perché le creature ai margini della società siano aiutate direttamente da Lui e questa è la dimensione della nostra vita in convento”. Spiegava così suor Chiara Laura la scelta di vivere secondo le regole delle Clarisse: silenzio, povertà, preghiera e lavoro in una clausura che già a quel tempo viveva una fase di rinnovamento, meno distaccata dalla vita esterna.
Un aspetto sottolineato da suor Luigia, madre badessa del monastero di San Severino Marche che all’epoca, con già 27 anni di clausura alle spalle, affermava: “Non ho mai avvertito la mancanza di qualcosa e mi sono sentita pienamente realizzata e felice in una comunità francescana in cui la perfetta letizia è la caratteristica principale”.
sorellepoveredisantachiara.it/clarissecamerino/
info@clarissecamerino.it
sorellepoveredisantachiara.it
sorellepovere@clarissesanseverino.it
(a.p)
L'arcivescovo Menichelli a Camerano in diretta Rai
La 39° GIORNATA PER LA VITA celebrata dall'arcivescovo Edoardo Menichelli a Camerano in DIRETTA TV su RAI 1, domenica 5 febbraio 2017 nella Chiesa dell’Immacolata Concezione.
Madonna di Senigallia la luce rappresenta Cristo Risorto. Giorgioppi
La testa è 1/8 dell'altezza del corpo umano. Questa formula del canone di Policleto, è trasformata da Piero della Francesca, all'interno del dipinto Madonna di Senigallia, nella forma geometrica della luce (prima forma astratta della storia). Il corpo umano, fatto geometria e luce, rappresenta Cristo Risorto.
Questo è il 2° video sul tema Madonna di Senigallia, Giorgioppi You Tube.
Sculture Ferri Egisto
Egisto Ferri, scultore, vive ed opera a Piobbico. Ha esposto in numerose mostre rassegne a Roma, Milano, Firene, Torino, Monaco, Ginevra, Londra, Dusseldorf, San Gallo. Ha ottenuto numerosi premi tra cui Medaglia d'oro città di Madrid, Medaglia d'oro Giovanni Gronchi, primo premio con 2 Oscar a Milano, premio mondiale della cultura, ecc
Le sue opere sono in Italia, in Giappone, in Francia, in collezioni e musei fra cui: Musei Vaticani, Museo di Washington, Palazzo Trivulzio a Milano, Basilica del Sacro Cuore a Roma, ecc