Castello San Girolamo a Narni - Frode e Turbata Asta : Arrestati Tecnici Curia di Terni
Arrestati tecnici della curia di Terni per frode e asta turbata in riferimento al Castello di San Girolamo a Narni. Indagato anche un professionista e un dipendente del Comune per associazione a delinquere su una frode di alcuni milioni di euro.
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Narni,una splendida cittadina umbra le cui origini si perdono nella notte dei tempi.Camminare per le strette viuzze di Narni significa respirare a ogni passo
aliti di storia.Entrare nelle antiche chiese,osservarne gli affreschi nella penombra ti riempie l'animo di spiritualita'.Peccato non poter avere immagini di Narni sotterranea,stupenda e misteriosa (e' assolutamente vietato scattare foto e fare filmati)come misterioso e poco chiaro rimane il periodo dell'Inquisizione.
Umbriajournal arresti in Curia a Terni e in comune a Narni per vendita Castello San Girolamo
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Sacro Speco di Narni, Umbria Italy
Lo Speco di San Francesco è uno dei santuari più importanti del francescanesimo, situato nelle vicinanze di Narni a circa 600 m s.l.m.: strada san urbano, costruito in prossimità delle grotte ove il santo di Assisi soleva ritirarsi in preghiera, è meta di numerosissimi pellegrinaggi. Lo speco è una spaccatura lunga 60 m che scende quasi verticalmente nella vallata sottostante.
giunse nel 1213 in questo luogo, che era noto all'epoca come Eremo di Sant'Urbano: fondato dai Benedettini intorno all'anno 1000, comprendeva l'Oratorio di San Silvestro e alcune grotte.
L'eremo divenne luogo di meditazione e preghiera per la comunità francescana; Francesco si ritirava spesso in solitudine nella piccola chiesa, e più in alto nel bosco, in una fenditura della roccia. Trascorse qui anche un periodo di malattia, durante il quale i frati costruirono per lui, accanto allo speco, una celletta in pietra con un letto in legno[1], tuttora esposto in una teca di vetro, e un piccolo oratorio, per permettergli di raccogliersi in preghiera senza spostarsi in chiesa.
Tommaso da Celano nel Trattato dei miracoli[2] narra alcuni eventi miracolosi che accaddero in questi luoghi. Durante la sua malattia, Francesco chiese del vino, ma poiché non ve ne era, gli fu portata dell'acqua. Egli la benedisse con un segno di croce, e l'acqua acquistò il sapore del vino; dopo averla bevuta, guarì dalla malattia. In seguito, ancora convalescente, si appoggiava ad un bastone; lasciando lo speco, volgendo un ultimo sguardo al bosco, piantò nella terra il bastone: il legno germogliò e diede vita ad un grande albero di castagno, che la tradizione identifica con quello ancora esistente nel prato antistante la cella del Santo.
Lo speco e l'Oratorio di San Francesco.
Un viale nel bosco conduce dall'eremo allo speco e agli edifici attigui. Nella fenditura della roccia alcuni ex voto sono riposti nel luogo dove Francesco si ritirava in preghiera.
Nell'Oratorio di San Francesco due affreschi raffigurano l'episodio miracoloso dell'acqua trasformata in vino. La piccola cella accanto custodisce il letto del Santo.
Nello spazio antistante si erge un'alta roccia isolata, chiamata Colonna dell'Angelo, su cui, secondo la tradizione, un angelo apparve al santo suonando una cetra.
Si entra al santuario percorrendo una strada pedonale denominata Viale del perdono; all' ingresso si trova la piccola chiesa, edificata tra il 1585 e i primi anni del Seicento. Costituita da un solo ambiente, presenta un crocifisso ligneo cinquecentesco e un tabernacolo del Seicento.
Accanto si apre il chiostro[3], risalente al Quattrocento, da cui si accede alla Cappella di San Silvestro. L'oratorio, edificato dai Benedettini intorno all'anno 1000, presenta nell'abside un affresco del Trecento, con il Crocifisso e la Madonna, san Giovanni Evangelista, san Francesco e san Silvestro. Altri affreschi raffigurano santa Chiara, san Girolamo e santa Caterina d'Alessandria. Dietro l'abside, vi è l'antico pozzo da cui, secondo la tradizione, fu attinta l'acqua che san Francesco tramutò in vino.Dal chiostro si entra anche nel quattrocentesco Refettorio di San Bernardino, dove si conservano le antiche tavole e un lavello in pietra.Al piano superiore sono situate le celle del Convento di San Bernardino; fondato dal predicatore francescano per accogliere i novizi dell'ordine, ospitò, oltre allo stesso Bernardino, il beato Giovanni Bonvisi da Lucca e il beato Pietro da Rieti.
Ingrandito nel corso dei secoli, nell'Ottocento il convento fu prima soppresso e poi riaperto, e solo dal 1942, dopo un restauro, venne nuovamente abitato dai frati.
Il prato è dominato dal castagno secolare; poco distante, in una nicchia nella roccia, una cappella con altare ricorda la predicazione di san Bernardino.
Narni
viaggio lungo il paese di narni (tr) nella nostra verde umbria un luogo definito a piu'strati medioevale rinascimentale e romano. Da poco riemersa anche una Narni sotterranea dove si e' scoperto un paese che fu occupato dall'inquisizione.
Somasca. Santuario di San Girolamo e Castello dell' Innominato.
Chiesa oggi del 9 marzo 2013 - Narni
La trasmissione della Diocesi di Terni Narni Amelia in onda su Nuova Teleterni ospiti don Angelo D'Andrea e don Sergio Rossini
La Ricostruzione del Silenzio - Eremo di Santa Maria Maddalena
LA RICOSTRUZIONE DEL SILENZIO
Un percorso multimediale tra gli eremi della media e bassa Valnerina
Progetto del CAI - Club Alpino Italiano, sezione di Terni “Stefano Zavka”
Finanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Terni e Narni
Scopo del progetto è ricostruire la storia di questi luoghi attraverso la creazione di materiali audiovisivi (documentari). Permettere la libera fruizione dei documentari direttamente in loco, attraverso l’installazione di segnaletica sentieristica dotata di QR Code (che permetterà di collegarsi al documentario direttamente con il telefonino), così da creare una sorta di innovativo “Eco-museo interattivo” della Media e Bassa Valnerina.
The aim of this project is to reconstruct the history of these places through the creation of audio-visual materials (documentaries). Allow the free use of documentaries directly on site, through the installation of path signage with QR Code (which will allow you to connect to the documentary directly from a mobile phone), so as to create a sort of innovative Interactive Eco-museum of Media and Bassa Valnerina.
EREMO DI S. MARIA MADDALENA
HERMITAGE OF S. MARYMAGDALENE
L’eremo si trova sul fianco ovest di un promontorio conico che si eleva dopo Terria (Ferentillo), in una zona chiamata comunemente “piè Capriglia” perché ai piedi dei “Renari di Capriglia”. In un banco roccioso posto a mezza costa non lontano dal fiume Nera, si aprono due cavità naturali tamponate da muri in cui si possono ancora scorgere i resti di una chiesa romanica rupestre dedicata a S. Maria Maddalena e di una cella monastica annessa. La prima cavità ospitava probabilmente la chiesa mentre la seconda, più piccola, era probabilmente il nucleo più antico dell’eremo e utilizzato in origine come ricovero dell’eremita. Il culto di Maria di Magdala o Maddalena è una delle figure più complesse, affascinanti e controverse del cristianesimo.Il suo culto si diffuse in occidente soprattutto nel XI sec., una tradizione legata a questo periodo storico vuole che la Santa abbia trascorso gli ultimi trenta anni della sua vita in una grotta della Provenza.
The hermitage is located on the west side of a conical promontory that rises after Terria (Ferentillo), in an area commonly known as piè Capriglia because at the foot of the Renari di Capriglia. In a rocky bank halfway up the coast not far from the Nera River, two natural cavities open up, surrounded by walls where the remains of a Romanesque rock church dedicated to St. Mary Magdalene and an attached monastic cell are still visible. The first cavity most likely housed the church while the second, smaller, was probably the oldest part of the hermitage and was originally used as a hermit's shelter. The cult of Mary of Magdala or Maddalena is one of the most complex, fascinating and controversial of Christianity. Her cult spread in the West especially in the 11th century, a tradition linked to this historical period suggests that the Saint spent the last thirty years of his life in a cave in Provence.
Risorge la Basilica di Santa Maria di Valvendra
Ecco in esclusiva il trailer del film sui restauri di Santa Maria in Valvendra a Lovere, che ha riaperto le sue porte il giorno di Pasqua del 2014, dopo poco più di un anno di restauri. Il docufilm completo, ancora in fase di montaggio, presenterà le riprese che hanno accompagnato il recupero di questa splendida basilica del XV secolo, a partire dal ritrovamento fortunoso di un modellino cinquecentesco della chiesa, simbolo dello sfregio del tempo che l’aveva colpita. E ora invece segnale forte della sua piena restituzione: al San Gerolamo che l’aveva sulla mano, e alla vita religiosa e culturale della nostra terra.
Eremo di Santa Maria Infra Saxa - Genga
Sul versante sinistro della Gola di Frasassi si apre un vasto fornice nel quale è collocato l’Eremo di Santa Maria Infra Saxa che le carte del monastero di San Vittore citano in documenti del 1029 e che un tempo era associato a un monastero di monache benedettine denominato Monasterium S. Mariae Bucca sassorum posto sul vicino Monte Ginguno e di cui si è persa ogni traccia. Nato come oratorio, l’edificio fu poi utilizzato come monastero di clausura retto dalle monache benedettine. E’ caratterizzato da un’architettura semplice, in pietra il cui interno è in parte scavato nella viva roccia. Nell’eremo si venerava un’immagine lignea della Madonna dalle origini incerte, che subì numerosi tentativi di trafugamento. Finita accidentalmente bruciata negli anni Quaranta, fu poi sostituita dall’attuale in pietra.
Durante le festività natalizie si tiene in questo luogo suggestivo un tipico presepe vivente. Per saperne di più clicca:
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
Dolce sentire viadifrancesco gubbio vittorina italy.MP4
esecuzione del brano dolce sentire alla Chiesa della Vittorina dopo l'arrivo dei pellegrini dall' abbazia di Vallingegno
LE GRAZIE Come erano e come sono oggi, Istituto Di Donato Complesso Le Grazie Narni TR
Spero che la Sig.ra Elisabetta Trevisani non si arrabbi per averle rubato il video ma è veramente una chicca imperdibile per chi, come il sottoscritto, vuole mantenere traccia degli antichi fasti di Narni.
Il video della Signora Trevisani, la cui madre fu ospite della colonia a Le Grazie, è un collage di foto che alterna le stanze del plesso dagli antichi splendori al degrado e alla distruzione della situazione attuale.
Fa veramente venire i brividi.
Grazie Signora Trevisani, spero con il mio modestissimo contributo di portare a conoscenza dei fatti quante più persone possibile.
Il video originale è a questo link :
Eremo di San Jaco - Narni
cena di fine mondo
IL MEGLIO DI CAFFE' SPORT DALLA CUCINA DI NARNI
Il maglione di pecora di Sabatini, la gang band musicale rossoblù, il piccolo Garofoli testimonial Orzoro, Gambini dj su di giri al grido: Mani in alto, non è una rapina, le chiavi della Suzuki, lo chef Quondam, il mago Novelli, le manette di Ponti.
Il meglio della 16° puntata di Caffè Sport, andata in onda giovedì 11 gennaio 2018, dedicata alla Narnese, con ospiti in studio Paolo Garofoli, Gianluca Gambini e Marco Sabatini.
Caffè Sport è il talk show comico-sportivo, condotto da Nicola Agostini con Ale e Saba, in onda tutti i giovedì alle ore 21,30 su Tef Channel canale 831 di Sky e canale 12 del digitale terrestre. In replica tutti i venerdì alle ore 20,30 sul canale 112 del digitale terrestre.
Jacopo Siculo, Incoronazione della Vergine, Norcia ex chiesa di s.Francesco, HD 1080 (manortiz)
Giacomo Santoro da Giuliana, more commonly known as Jacopo Siculo, is so-called because he came from Sicily. He was documented in Rome in 1519, when he was working under Baldassarre Peruzzi. He was still in Rome in early 1527, and probably left after the sack of the city by Imperial troops later that year. He subsequently settled in Spoleto, where he married one of the daughters of Giovanni di Pietro, lo Spagna.
Coronation of the Virgin (1541)
This altarpiece, which was painted for the high altar of the church of the Observant Franciscans’ Convento dell’ Annunziata, Norcia is signed by Jacopo Siculo and dated by inscription. It is otherwise undocumented, but clearly based on altarpiece (1507-11) by Giovanni di Pietro, lo Spagna at Santa Maria di Montesanto, Todi , which was, in turn, based on the altarpiece (1486) by Domenico Ghirlandaio for the Observant Franciscans ofSan Girolamo, Narni.
1. ✴The landscape in the lower part of the main panel depicts the Convento dell’Annunzata, with the plain in front of it transformed into a lake.
2. ✴The predella depicts:
3. •the Annunciation (at the extremes), in reference to the dedication of the church;
4. •St Jerome in the dessert;
5. •the Pietà; and
6. •the stigmatisation of St Francis.
The altarpiece, was removed from the church and dismembered so that the main panel could be exhibited in Perugia in 1907. The components were subsequently housed in San Benedetto and then, from 1967, in the Museo della Castellina. The components were taken to Spoleto for restoration after an earthquake in 1979, and remained there for some 25 years. The restoration was finally completed in 1994, and the reassembled altarpiece was returned to the museum.
Basilica San Valentino Terni: la festa della promessa
Una giovane coppia di fidanzati (Maria Fabbretti e Tiziano Valeriani) pronuncia la promessa di amore eterno
Con il Fai alla scoperta della Badia di San Cassiano
Le “Giornate Fai di primavera” del 21 e 22 marzo 2015 hanno permesso di scoprire o riscoprire l’antichissima abbazia dei santi Cassiano e Ippolito, meglio conosciuta coma “Badia di San Cassiano”, restaurata ma non aperta al pubblico.
Accompagnati dagli apprendisti ciceroni del campus “Leonardo da Vinci” di Umbertide, i visitatori hanno potuto ammirare uno splendido esempio di architettura romanica dell’XI secolo.
La Badia è un antico monastero situato lungo la strada che da Umbertide conduce a Trestina, nei pressi dell'abitato di Verna. Si ha notizia cha anticamente fu un monastero di benedettini neri.
Nel 1139 San Cassiano passò alla congregazione camaldolese di Fonte Avellana e tale unione venne riconfermata nel 1218 dal papa Onorio III.
Abbazie Eremi e Monasteri Umbri.wmv
Abbazia di Montelabate,Abbazia di Petroia,Abbazia S. Bartolomeo,Abbazia S. Benedetto al Subasio,Abbazia S. Benedetto Vecchio,Abbazia S. Cassiano,Abbazia S. Eufizio, Abbazia S. Felice,Abbazia di Maria di Sitria, Abbazia Ss. Fidenzio e Terenzio,Abbazia Ss. Severo e Martirio,Abbazia di Sassovivo Abbazia dei Sette Frati, Abbazia di Vallingegno, Abbazia Badia di Magione, Abbazia Badia Celestina,Abbazia S. Salvatore di Monte Corona,Abbazia Sant'Arcangelo,Abbazia Ss. Emiliano e Bartolomeo in Congiuntoli,Convento dell'Annunziata (Monte Serra Santa), di Montesanto,Convento del Sacro Speco,Convento S. Girolamo (Narni),Convento S. Secondo (Isola Polvese),Convento S. Damiano,Eremo delle Carceri Eremo di Monte Corona,Eremo di Monte Cucco, Eremo S. Illuminata,Eremo S. Maria Giacobbe,Monastero di S. Pietro in Vìgneto
L'URSEA ALL'EREMO DI CERBAIOLO
L'Ursea all'Eremo di Cerbaiolo - Foto di Aldo Innocenti - ursea.it - Chi ha visto La Verna e non ha visto Cerbaiolo ha visto la mamma ma non ha visto il figliolo: così recita un proverbio. Nella visita che abbiamo effettuato alcuni anni fa abbiamo conosciuto Chiara Barboni, scomparsa il 29 aprile 2010, colei che ha ricostruito l'eremo di sana pianta.
Terni celebra il patrono San Valentino: l'arrivo in cattedrale dei fedeli
Solenne pontificale per San Valentino, patrono di Terni e degli innamorati. In cattedrale i gonfaloni dei Comuni della diocesi guidata dal vescovo Giuseppe Piemontese e alcune centinaia di persone accorse non soltanto dal comprensorio, ma anche da diverse zone d'Italia per celebrare San Valentino