Tortona (Alessandria) - Duomo o chiesa della Vergine Maria Assunta e San Lorenzo martire
L'architettura della cattedrale rispetta i dettami della controriforma, fatta salva l'assenza del transetto, giustifica dalla mancanza di spazio in quanto la chiesa si veniva a trovare stretta tra due strade ed addossata alle mura cittadine. La facciata originaria era in mattoni a vista divisi in due ordini, quello superiore terminava con una semplice tabernazione lineare (priva di frontone) e due piccoli campanili laterali coperti da una copertura piramidale a coppi. Nella prima metà del seicento i lavori cessarono sia per mancanza di fondi e per gli eventi storici che afflissero Tortona (come la peste del 1630 e ben due assedi). Tutto questo causò una marcata differenza tra i ricchi interni e la semplicità dei prospetti esterni tutti in mattoni a vista. Nel 1661 venne realizzato il cosiddetto passetto che mette in comunicazione il palazzo vescovile con la cattedrale attraverso una galleria che scavalca l'attuale via De Amicis ed uno scalone (un tempo ligneo) addossato alla contro-facciata, mentre nel 1784 l'antico altare maggiore era realizzato in legno mentre l'attuale, in marmo, proveniente dalla chiesa di san Tommaso apostolo di Pavia. Ancora nel 1820 la cattedrale risultava incompiuta, mancante della (mai realizzata) cupola sulla navata centrale. Solo nel 1853 vennero ripresi i lavori di completamento, con l'affrescatura delle volte laterali e centrali realizzata dall'artista Paolo Maggi e l'aggiunta degli ornati, mentre l'antico pavimento, costellato di pietre tombali venne sostituito con uno di scuola veneziana. La facciata, di ispirazione neoclassica e opera dell'architetto Nicolò Bruno, è della seconda metà dell'Ottocento (1880-85) che comportato una completa intonacatura della stessa e l'aggiunta di un frontone di stile neoclassico che ospita, in una nicchia, una statua rappresentante il Padre Eterno, e l'innalzamento dei campanili laterali tramite tiburi ottagonali e di cupolette.
L'interno della chiesa è ampio e diviso in tre navate, quella centrale è a botte con sottarchi mentre quelle laterali sono caratterizzate da piccole volte a crociera. Gli altari perimetrali sono addossati direttamente alla parete data l'assenza di cappelle laterali. La navata sinistra e caratterizzata dalla presenza del battistero in marmo di Polcevera (sec. XVIII) , dall'affresco, rappresentante il Battesimo di Gesù, realizzato da Gian Mauro della Rovere detto il Fiammenghino, da una tela di Aurelio Luini raffigurante una Madonna fra San Rocco e San Sebastiano e dall'altare dedicato alla Madonna del buon consiglio di scuola ligure che è il più antico presente nella chiesa ed era in origine dedicato a San Marziano.
La navata destra presenta la particolarità degli altari che appartengono alla cultura antica Genovese in quanto provenienti dalla sconsacrata chiesa genovese dei SS. Giacomo e Filippo e che furono acquistati in sostituzione di quelli preesistenti, dato il loro cattivo stato, nel 1862. Nella seconda campata è presente una tela del già citato Fiamminghino che raffigura la Caduta di San Paolo. Addossato alla prima campata lo scalone marmoreo che conduce al Palazzo Vescovile e i cui pilastrini provengono dalla settecentesca balaustra del dismesso presbiterio senatorio.
La navata centrale è stata affrescata da Francesco e Giuseppe Ferrari, nel centro,all'interno di quattro medaglioni, sono rappresentati i temi legati al culto della Cattedrale ovvero La Gloria di San Innocenzo, l'assunzione al cielo di Maria , la gloria di San Lorenzo ed Il martirio di San Marziano. Addossato alla quarta colonna di sinistra vi è il pulpito ligneo risalente a metà dell'Ottocento.
Nella sagrestia capitolare sono presenti opere di Guglielmo Caccia detto il Moncalvo, Camillo Procaccini e Giuseppe Vermiglio.
CHIESA SAN LORENZO, CAMINO AL
Sono una chiesa incastonata come una perla tra i colli e la pianura, nell’antica e bella terra del Monferrato, unica nel suo genere perché in nessuna parte di questo territorio, e forse anche altrove, troverai mai una chiesa eretta su un crinale che fronteggia con fierezza un maniero austero e vecchio di mille anni.
La mia storia è molto antica, sono dedicata al Santo Martire Lorenzo ed il mio suolo è stato calpestato dai nobili Signori feudatari di Camino i Marchesi Scarampi di Villanova.
Le mie mura sono impregnate della storia di questa parte di Piemonte, ma anche e soprattutto della fede autentica dei “munfrin” e dell’amore delle tante coppie che davanti al mio altare si sono fatte promesse per la vita ed hanno affidato a Dio i loro figli. Ma ora i segni del tempo inesorabile si fanno sentire e mettono in pericolo la mia stabilità….la mia anima: ho urgente necessità di interventi di restauro e di consolidamento delle mie fondamenta per poter continuare a testimoniare la storia di questa parte del “bel paese”.
Desidero perciò lanciare un appello affinché ciascuno di voi, a livello personale o famigliare, a livello di impresa o a titolo privato contribuisca a proteggere ed a mantenere lo splendore di questo scrigno di spiritualità,anche invitando altri allo stesso gesto.
Se vorrete è disponibile un indirizzo mail: parrocchia_sanlorenzo@alice.it
ed un numero di telefono: 335 – 6345198.
Solo in questo modo continuerò ad essere luogo vitale di Comunità, dono per il paese….Grazie
SANDRA BRUSASCA
Monsignor Guido Gallesi è il vescovo più giovane d'Italia. Guiderà la diocesi di Alessandria
E' stato ordinato nella Cattedrale di San Lorenzo, a Genova, monsignor Guido Gallese, il vescovo piu' giovane d'Italia che guiderà la diocesi di Alessandria. L'ordinazione è stata presieduta dal cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei e arcivescovo di Genova
S. Caterina d'Alessandria (Galatina) - Laudario di Cortona
Basilica di S. Caterina d'Alessandria
Galatina (Lecce): XIV sec.
Italy
Musica: dal Laudario di Cortona, 'Voi ch'amate lo Criatore' (XIII sec.)
Jose Borgo: mezzosoprano
Lorenzo Fattambrini: pianoforte
Live recording at Chiesa di Santo Stefano (Vicenza)
***
Voi ch' amate lo Criatore,
ponete mente a lo meo dolore.
Ch' io son Maria co lo cor tristo
la quale avea per figliuol Cristo:
la speme mia et dolce acquisto
fue crocifisso per li peccatori.
Capo bello et delicato,
come ti veggio stare enkinato;
li tuoi capelli di sangue intrecciati,
fin a la barba ne va i' rigore.
Bocca bella et delicata,
come ti veggio stare asserrata;
di fiele e aceto fosti abbeverata,
trista e dolente dentr' al mio core.
Voi chamate lo Criatore,
ponete mente a lo meo dolore.
***
Al principe Raimondello Orsini del Balzo, feudatario di Galatina (Lecce) si deve la costruzione, sul finire del trecento, della straordinaria chiesa dedicata a S. Caterina dAlessandria, luogo di culto ed insieme centro irradiatore della cultura artistica in Puglia negli ultimi secoli del Medioevo. Accanto alla chiesa sorse un convento e un ospedale, attualmente sede del Municipio. La presenza degli Orsini del Balzo ed il potere sempre crescente di quello che diventerà lo Staterello di Santa Caterina danno un notevole impulso alle attività economiche della città. Come pure, la presenza della Basilica cateriniana sarà sempre il punto di riferimento di tutto il processo di sviluppo di Galatina, sia in senso religioso sia in quello culturale, economico, sociale. (Luigi Rossetti)
Genova. L'omelia del Cardinale Angelo Bagnasco nella solennità di San Lorenzo
Servizio di Francesco Durante
TrinaKria: Santa Caterina d'Alessandria a Palermo - prima puntata
TrinaKria: Santa Caterina d'Alessandria a Palermo - prima puntata
Palermo, alla scoperta dell'Oratorio di San Lorenzo, un capolavoro di Giacomo Serpotta
Tesori d'arte - Oratorio San Lorenzo - Palermo
Tesori d'arte - Oratorio San Lorenzo - Palermo
Un luogo noto non solo alla storia dell’arte ma anche alla cronaca nera. L’Oratorio di San Lorenzo, fondato alla fine del ‘500 come sede della Compagnia di San Francesco, nell’ ottobre del 1969 trovò spazio sulle pagine dei quotidiani per il clamoroso furto della “Natività coi santi Francesco e Lorenzo”, capolavoro del Caravaggio dipinto nel 1609. Lo splendido quadro non fu mai ritrovato ma oggi la nicchia, rimasta a lungo vuota, ospita la riproduzione ad alta tecnologia effettuata nei laboratori di Madrid da Adam Lowe. Misteri a parte, l’oratorio è un vero e proprio scrigno d’arte, con i preziosi bassorilievi prospettici realizzati da Giacomo Serpotta, i sedili perimetrali intarsiati in avorio e madreperla e il pavimento in marmi policromi, opera del marmoraro Antonio Rizzo.
distanze a piedi Dal B&B ai vari siti storici di Palermo
distanze a piedi Dal B&B ai vari siti storici di Palermo: Oratorio di Santa Cita, Pòliteama, Teatro Massimo, Oratorio Santa Caterina D'Alessandria, Mercato Vucceria, Cattedrale, Fontana Pretoria, Oratorio di San Lorenzo, Chiesa di San Cataldo, Chiesa della Martorana, Chiesa di Santa Ninfa dei Crociferi, Oratorio della Carita di San Pietro, P.za marina, Mercato del Capo, Palazzo Ajutamicristo, Mercato di Ballarò, Basilicata della SS Trinità (la Maggione), Cappella Palatina, Botanico, Villa Bonanna -
Organo Mascioni op. 1170 (2005) Basilica di S.Lorenzo in Trento
Girolamo Frescobaldi
Toccata avanti il ricercare
Ricercare con l'obbligo di cantare la quinta parte senza toccarla
Ruggero Liveri, organo e voce
Trento, 28 settembre 2014
Chiesa San Nicola dei Lorenesi, Roma
Sulle fondamenta dell'antico stadio di Diocleziano fu edificata nel Medioevo una chiesa dedicata e san Nicola e detta de cripta Agonis o in Agone per distinguerla dai numerosi altri luoghi di culto dedicati a Roma al vescovo di Mira, le cui reliquie sono state portate a Bari nel 1087. Tale chiesa è citata per la prima volta nel 1186 come filiale di san Lorenzo in Damaso , da cui essa dipendeva ancora alla fine del XVI secolo, con il titolo di Parrocchia.
Nel 1622 Gregorio XV soppresse il titolo e attribuì la chiesa alla confraternita dedicata ai santi Nicola e Caterina d'Alessandria, i ci membri erano originari dei ducati di Lorena e di Bar.
La comunità dei Lorenesi, presenti con vari incarichi nella Curia Frimana già dal XVI secolo, si riuniva finora nella cappella della chiesa di san Luigi dei Francesi. I dissensi che si manifestarono con gli amministratori quest'ultima all'nizio del XVI sec., spinse laconfraternita a trasferirsi altrove e ad ottenere san Nicola in Agone dal papa.
In seguito agli scoinvolgimenti politici della fine del XVIII sec. E con la soppressione della confraternita, la chiesa e il suo patrimonio immobiliare passarono allo Stato Pontificio, sotto l'amministrazione unica, eretta nel 1793, dei Pii Stabilimenti francesi di Roma e Loreto, che ne conserva ancor oggi la proprietà.
Dopo la presa di possesso, la confraternita decisa la ricostruzione della vecchia chiesa, ormai quasi in rovina, secondo il progetto dell'arcitetto lorenese Francois du Jardin.
Del vecchio edificio sono visibili oggi alcune tracce nel sottosuolo.
Fonte: cartellone in sito
Sant'Anna in San Lorenzo
Storia della creazione del Convento con annessa chiesa.
***** MONTEVARCHI: Museo di Arte Sacra nella Collegiata di S. Lorenzo: TEMPIETTO ROBBIANO
TEMPIETTO ROBBIANO.
LA CONSEGNA DELLA RELIQUIA.
RELIQUIARIO DEL SACRO LATTE.
CROCE PROCESSIONALE.
MADONNA IN TRONO CON BAMBINO E SANTI.
Dal 1973, anno della sua fondazione, il Museo raccoglie e conserva opere di rara bellezza quali sculture, affreschi, oggetti di finissima oreficeria, arredi sacri, reliquari e codici miniati. Tra questi spiccano, oltre che per importanza storica e artistica anche per unicità di reperto, oggetti liturgici e opere commissionati dalla locale Fraternità del Sacro Latte costituitasi nel XV secolo in seguito al dono della reliquia, appartenuta all’imperatore di Costantinopoli e poi al re di Francia Luigi IX, da parte del conte Guido Guerra.
Numerose le opere degne di nota:
TEMPIETTO ROBBIANO. Il Tempietto decorato con terrecotte invetriate realizzate dall’attivissima bottega fiorentina dei della Robbia, tra la fine del sec. XV e gli inizi del XVI.
LA CONSEGNA DELLA RELIQUIA. Il grande bassorilievo con la consegna della reliquia e due stemmi di Montevarchi, ora esposti nella sala con il Tempietto, erano in origine collocati nel fronte e sui lati del terrazzino delle benedizioni, sulla facciata della chiesa.
Al centro del pannello, il conte Guido Guerra, feudatario di Montevarchi, dona al priore di San Lorenzo la sacra reliquia del Latte della Madonna, ottenuta da Carlo d’Angiò, fratello del re Luigi IX, riconoscente per l’appoggio datogli nella battaglia di Benevento (1266) e presente virtualmente, inginocchiato, con abito a fiordalisi di Francia. Sulla sinistra, il seguito di nobili e soldati, con lance e cavalcature, avanza tra la folla, mentre sulla destra una processione di ecclesiastici si avvia verso la chiesa. Sullo sfondo, mura con merli guelfi, una torre, un campanile e una cupola con lanterna, si stagliano contro un cielo blu intenso.
RELIQUIARIO DEL SACRO LATTE. Il reliquiario, a forma di tempietto, in legno di ebano intagliato, con decorazioni d’argento e rame dorato, è opera di Michele Genovini (not. 1626-1669), orafo fiorentino con bottega a Ponte Vecchio, che lo eseguì nel 1630, su commissione del duca Jacopo Salviati e della moglie Veronica Cybo. Fu in seguito modificato nel 1709 per mano di Massimiliano Soldani Benzi (1658-1740), architetto e scultore di origine montevarchina, celebre medaglista alla corte granducale, nonché autore del progetto di ristrutturazione barocca della stessa Collegiata.
Il prezioso contenitore, affiancato da due colonne che reggono una trabeazione, rappresenta, nella facciata frontale, la Madonna con il bambino e, in quella tergale, il martire S. Lorenzo, a cui è dedicata la chiesa. Sormontato da un putto con gigli, poggia su una sorta di vaso decorato, sul quale spicca evidente lo stemma dei duchi Salviati.
CROCE PROCESSIONALE. Questa grande croce astile, ossia posizionabile su di un’asta per l’uso processionale, opera di Pietro di Martino Spigliati (1552) è in argento sbalzato e cesellato. E’ l’unica opera pervenuta dell’orafo fiorentino che fu aiuto di Benvenuto Cellini.
Sulle due facciate vi è rappresentato un ciclo iconografico che sintetizza, con notevole forza espressiva, il percorso umano dal peccato originale fino alla redenzione, con storie del Vecchio (verso) e del Nuovo Testamento (recto). In tutto vi sono dodici formelle quadrilobe, sei per facciata, di cui una raffigura lo stemma di Montevarchi (verso) e un’altra riporta l’iscrizione della committente Fraternita del Latte (recto).
Sulla facciata posteriore troviamo, in alto, la creazione di Adamo ed Eva, a sinistra la tentazione e il peccato originale, a destra Caino uccide Abele, al centro il lavoro umano e la stirpe di Adamo ed Eva, in basso il sacrificio di Isacco.
Sulla facciata con la crocifissione, invece, in basso è la Natività, a sinistra l’ultima cena, a destra l’orazione nell’orto, in alto la resurrezione, mentre nella formella centrale è raffigurato Dio padre che separa la luce dalle tenebre, di matrice michelangiolesca.
MADONNA IN TRONO CON BAMBINO E SANTI.
Affresco staccato da S. Andrea a Cennano e attribuito a Luberto da Montevarchi (1460-1522), il quale, formatosi nella cerchia del Perugino, fu suo collaboratore al Collegio del Cambio a Perugia e lavorò molto in Valdarno.
Come testimonia l’iscrizione, dipinta sull’elemento architettonico in pietra scolpita che sovrasta il trono, ne fu il committente un certo Bartolomeo di Giovanni da Levane.
La Madonna, ritratta in abito semplice ma elegante, dall’espressione distaccata e pensosa, tiene in grembo il Bambino, il quale volge lo sguardo a lato. Affiancati al trono, da sinistra verso destra, sono presenti: S. Francesco d’Assisi, S. Lucia, S. Andrea apostolo, S. Giovanni apostolo (quasi leggibile), un cavaliere (san Martino?) e S. Caterina d’Alessandria. Nella lunetta superiore è raffigurata l’adorazione dei pastori.
Zogno - San Lorenzo Martire: 10/08/15 - Valzerù di Gandino a 4 mani
Chiesa prepositurale di S. Lorenzo Martire in Zogno: suonate d'allegrezza in collaborazione con il Gruppo Campanari Città di Bergamo. Campane in La2 - fonderia Capanni.
Parrocchia S.Atanasio, nella Basilica di S.Giovanni in Laterano_ Giubileo_ 29/05/2016
Coro e Musici della parrocchia San Atanasio, durante il Giubileo della Misericordia del 29/05/2016.
Best Attractions & Things to do in Palermo, Italy
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List of things to do in Palermo
Palazzo Conte Federico
Santa Maria dell'Ammiraglio (La Martorana)
Museum of tiles Stanze al Genio
Nobile e Monumentale Chiesa dell'Immacolata Concezione al Capo
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Campane di Mombaruss - Festa del Raccolto 10-11-2013
Campane di Mombaruzzo - Festa del Raccolto,Dieci Novembre Duemilatredici
Parrocchia di S.Maria Maddalena,Chiesa Succursale di S.Antonio Abate
Concerto di 5 Campane in Sol Bemolle 3 - Capanni di Acqui Terme 1979
L'Associazione Campanari Liguri,in ampia collaborazione con i campanari di Alessandria,in particolare con Emilio,ha partecipato alla Festa del Raccolto,nella quale si è inserita con concerti alle 10 per la S.Messa di Ringraziamento delle 11 e con concerti alle 12 e durante tutto il pomeriggio,intercalati da una abbondante mangiata di qualità gustando prodotti tipici del luogo. Visitando poi le torri della Maddalena e di S.Giovanni Evangelista a Alessandria.
Altre attrazioni della giornata sono state la sfilata dei trattori d'epoca,la fiera del bestiame e quella dell'ottimo tartufo e la presenza di trampolieri,mangiafuoco e abili giocolieri
Grazie di cuore ad Emilio,ad Alessandro,a tutti gli organizzatori della festa e degli stand e al Comune di Mombaruzzo
Abbazia di Follina e il suo Presepe 2019 - by Giovanni Rosin - John
26 dicembre 2019, Santo Stefano
Costruita su una precedente struttura benedettina del XII secolo, l’attuale basilica presenta il tipico disegno a pianta latina con la facciata rivolta a ponente e l’abside a levante.
Dal 1915 nel monastero di Follina si sono insediati i Servi di Maria che ancor oggi vi abitano.
All’interno della basilica sono presenti varie pregevoli opere tra cui : l’affresco di Francesco da Milano raffigurante la “Madonna con Bambino tra due Santi” risalente al 1527, un notevole crocefisso ligneo risalente ad età barocca e soprattutto la statua in arenaria della Madonna del Sacro Calice da sempre oggetto di venerazione e pellegrinaggio da parte dei fedeli provenienti da tutta Italia.
Lo splendido chiostro dell’abbazia, di età precedente al resto della struttura e perfettamente conservato, fu portato a termine nel 1268, al momento dell’insediamento dei monaci cistercensi. Disposto a quadrato ha, al centro, la tradizionale fontana. La fuga delle colonne è ricca di movimento: tortili, binate, semplici o annodate, presentano capitelli di variegato disegno e una molteplicità di fregi. Sul chiostro si aprono varie sale: la sacrestia, la sala del capitolo e il grande refettorio, ora monumento ai caduti.
Completa il complesso il campanile risalente all’epoca della chiesa duecentesca: a pianta quadrata secondo lo schema lombardo, presenta ad ogni lato della cella campanaria una grande bifora con colonnine in pietra bianca.
NOVI LIGURE (Alessandria) Basilica S. Maria Maddalena, Salita al Calvario e Compianto di Cristo
Nell'oratorio di Santa Maria Maddalena si conserva un imponente Calvario composto da 21 statue lignee e da due cavalli a grandezza naturale, opera di intagliatore ignoto nonché un Compianto sul Cristo costituito da 8 figure in terracotta, entrambi risalenti alla seconda metà del Cinquecento.
Il Coro scolastico di Borgo San Lorenzo canta la Canzone per... il Mugello
Il Mugello è andato in trasferta a Lucca. Con i bambini delle classi quarte della scuola primaria del capoluogo, che hanno cantato, nei giorni scorsi, alla Rassegna dei cori scolastici toscani 2017. Il coro della direzione didattica di Borgo San Lorenzo è diretto dal maestro Andrea Lapi, e si è esibito nella chiesa di San Romano a Lucca
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