MORESCO Magico Borgo Medioevale - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Il Castello di Moresco (FM) con le sue strette vie e la piazza con il suo portico, con gli affreschi e gli edifici antichi perfettamente conservati, accoglie il visitatore in un’ atmosfera medioevale e magica.
Rientra nell'associazione I Borghi più belli d'Italia. Sorge sulla sommità di un colle a controllo della sottostante valle dell’Aso; nel Medioevo fu roccaforte del Comune di Fermo nella guerra contro Ascoli; la sua posizione strategica è ancora evidente: dal borgo infatti si gode una spettacolare vista che spazia dal Monte Conero al Gran Sasso.
Completamente cinto di mura, ha forma triangolare con al vertice l’imponente Torre Eptagonale(7 lati) del XII sec.
Da vedere: La torre, con all'interno una moderna scala con spazi espositivi e che dall'alto offre la veduta dello stupendo paesaggio delle colline, delle valli e dei paesi piceni.
Il castello, con le sue strette vie, le case antiche in cotto con bei portali, la piazza triangolare con il suo portico, gli affreschi e gli spettacoli che vi si tengono nel periodo estivo.
Le chiese che (ad eccezione di quella moderna di Sant'Antonio da Padova) sono tutte fuori del perimetro delle mura e nella prima campagna: la parrocchiale di San Lorenzo con tele dei secoli XVII e XVIII, quella di santa Sofia con resti di affreschi , quella recentemente restaurata di San Lorenzo, quella della Madonna dell'Olmo con affreschi di Vincenzo Pagani (1490? - 1568), quella della Madonna del Soccorso con la venerata effigie della Vergine.
Il palazzo comunale nel quale sono conservate varie opere provenienti da chiese e da collezioni private, prima fra tutte una grande pala d'altare di Vincenzo Pagani.
Chiesa di San Lorenzo - Frapporta - Tenno . (Trento)
La chiesa si trova nell'estremità meridionale dell'abitato di Frapporta, uno dei più suggestivi insediamenti del tennese. L'edificio romanico è costituito da un'aula piuttosto vasta sostenuta da contrafforti. Bella l'abside semicircolare, che all'esterno ingloba interessanti resti di plutei altomedievali provenienti dalla chiesa più antica. Notevole anche l'interno che accoglie i primi esempi della pittura trentina dell'XI secolo. La chiesa è impreziosita dalle testimonianze dell'iconografia gotica, rappresentata da un giudizio universale dipinto nel 1384 dal veronese Giuliano d'Avanzo
Moresco
Moresco è un comune italiano di 582 abitanti della provincia di Fermo nelle Marche. Il castello di Moresco sorge in posizione strategica sulla sommità di un colle che controlla la sottostante valle dell'Aso, nel punto dove la via che risale dal mare si incrocia con quelle che giungono da Fermo e Monterubbiano sulla pendice settentrionale e quella che sale a Montefiore dell'Aso sulla pendice meridionale. Delle origini di Moresco si sa poco. Quel che è certo è che sul suo territorio in età romana sorgevano importanti insediamenti e successivamente, in età longobarda, curtes e castra (centri fortificati) monastici e feudali, uno dei quali poi affermatosi su tutti diventando unico luogo di residenza della popolazione sparsa. L'origine del nome non è certo se derivi da un signore, di nome Morico o della famiglia dei Mori, oppure dal toponimo morro, morrecine, che sta per luogo sassoso. Vi sono poi altre due teorie, in netta contrapposizione l'una all'altra: la prima vuole che un gruppo di mori, nelle loro scorrerie lungo la costa adriatica, si sia spinto un po' più all'interno per edificarvi una roccaforte; la seconda afferma invece che il Castrum Morisci sia stato costruito vicino al mare proprio per respingere gli assalti dei Saraceni. Le prime notizie del castello risalgono al 1083 e documenti risalenti al XII secolo testimoniano la reggenza di Tebaldo, conte di Moresco. Nel XIII secolo il castello passa in proprietà alla città di Fermo. Una prima volta per mano di Federico II, poi per volere di re Manfredi e definitivamente, nel 1266, quando i signori di Moresco vendono la fortezza del castello al doge di Venezia, e podestà di Fermo, Lorenzo Tiepolo. Da allora resterà castello di Fermo fino all'unità d'Italia. Liberati gli abitanti dai vincoli feudali, Moresco diventa comune ed è retto da un consiglio di Massari e da un Vicario nominato da Fermo. Nel 1868 perde l'autonomia comunale e diventa frazione di Monterubbiano. Ritorna ad essere comune autonomo, con regio decreto, il 26 giugno 1910, anche su iniziativa di Arturo Vecchini . Il 26 giugno 2010 Moresco ha festeggiato 100 anni dalla riottenuta autonomia. L'amministrazione ha ricevuto una targa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e una dal Presidente della Camera dei Deputati Gianfranco Fini. Per l'occasione si è svolto il Consiglio Provinciale di Fermo e Comunale in modo congiunto per festeggiare anche il primo anno della nuova provincia. È stato restaurato il Palazzo Comunale sia all'interno con l'abbellimento della sala consiliare Patrizio Gennari sia all'esterno con l'apposizione di una targa commemorativa. Inoltre nel parco sotto il centro storico è stato posto un monumento celebrativo realizzato da Ugo Nespolo. La sua caratteristica Torre eptagonale (XII secolo) a merlatura ghibellina alta 25 metri domina dall'alto la valle dell'Aso. Costruita originariamente come torre di avvistamento e di difesa, ha subito nel corso dei secoli numerose e profonde modifiche strutturali. Al suo interno è stata costruita una moderna scala per salire sulla sua sommità dalla quale godere una stupenda veduta dell'intero paesaggio delle colline, delle valli e dei paesi picentini. Nel '500, periodo di suo massimo splendore, Moresco si arricchisce di molte chiese (soprattutto extraurbane) e di opere d'arte. Meritano di essere citate la chiesa parrocchiale di San Lorenzo che conserva tele dei secoli XVII e XVIII, la chiesa della Madonna dell'Olmo, con un grande affresco di Vincenzo Pagani, la ex chiesetta di Santa Sofia e la chiesa della Madonna della Salute. Il centro storico a struttura ellissoidale, con le sue strette vie, la piazza triangolare con il portico (già navata sinistra della Chiesa di Santa Maria di Castro demolita agli inizi del XIX secolo), gli affreschi. Nel Palazzo comunale è conservata una grande pala d'altare, opera anch'essa del Pagani.
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Lettera di Tonino Guerra al Sindaco di Moresco
E' un appello accorato del Maestro Tonino Guerra al Sindaco di Moresco, perchè receda dallo scellerato progetto di costruire abitazioni di vacanza nell'oasi verde alla falda sud del Colle su cui sorge Il Borgo di Moresco. Per di più il luogo circonda la Chiesa rurale dedicata a S. Lorenzo, patrono di Moresco, luogo che per 100 anni è stato la sepoltura dei Moreschini.
stefano costantini - @ quelli che...non solo gospel . moresco (mix 80)
questo video è stato girato presso la chiesa di san lorenzo a moresco (fm) nelle marche,con QUELLI CHE...NON SOLO GOSPEL
Moresco, a s. Maria dell'Olmo con la Crocifissione di Vincenzo Pagani manortiz
La Chiesa della Madonna dell'Olmo sorge in località Tredico (nome di un vicino lavatoio pubblico), che coincide con il punto in cui si biforca la contrada Antrefacchia. Non è ancora stata chiarita la denominazione della Chiesa, probabilmente dall'esistenza di un olmo nelle adiacenze. Al suo interno l’edificio protegge un’edicola votiva di stile gotico affrescata dal Pagani raffigurante laCrocifissione. La devozione dei fedeli, indusse così, la comunità a racchiudere l'edicola in una piccola Chiesa, poi ampliata nel 1521, nella quale fu eretta la Confraternita del Crocifisso. In stile romanico e a pianta rettangolare, il complesso presenta due altari, uno costituito nella parte anteriore dalla primitiva edicola e dietro uno successivo. Entrambi furono abbelliti dall'arte del pittore Vincenzo Pagani, il quale realizzò nel primo un affresco Gesù Crocifisso con due angeli che raccolgono in due tazze il sangue versato dalle ferite delle mani con ai piedi della Croce le figure di S. Giovanni Evangelista, l'Addolorata, la Maddalena e S. Pietro Apostolo. Nel secondo altare, invece, creò una meravigliosa pala raffigurante la Madonna con Bambino e Santi: in alto tra le nubi, siede la Vergine in veste rossa e manto azzurro, attorniata dalla gloria di sette Angeli, con il Bambino benedicente tra le braccia e in basso S. Lorenzo, S. Rocco, S. Sofia, S. Nicola da Bari e nello sfondo un castello turrito e il caratteristico paesaggio del Luogo. Questa pala d'altare oggi non è più nella Chiesa ma nella sala consiliare del Palazzo Comunale.
MONTECOSARO (MACERATA, MARCHE, ITALY)
Montecosaro, comune di 6826 abitanti, provincia di Macerata, costa adriatica, Marche, Italia. Il centro storico in collina di Montecosaro conserva l'aspetto tipico di un castello altomedievale con torri di difesa e d'avvistamento lungo le mura del 300 ed è ancora ben leggibile l'impianto urbanistico risalente al 600. Di origine picena i primi documenti relativi all'insediamento risalgono al 936 e testimoniano lo sviluppo del nucleo urbano attorno alla Pieve di S.Lorenzo. Punta avanzata e fortificata della Fermo Longobarda e poi della Marca Pontificia fu insignito nel 1255 da Alessandro IV del titolo di Monte fedele per le sue prove di servitù alla Santa Sede.
Montecosaro fu sede del Pretore e Tribunale di giustizia. I Goti distrussero l'abitato in una crudele strage. Il cassero, un tempo imponente fortezza e punto più alto del paese, oggi parco urbano, nasconde anche nella nomenclatura origini, storia e natura ben diverse da quelle cui l'uso attuale l'hanno destinato. Da qui discendendo per la stradina verso la piazza si incontra l'imponente e maestoso CAM (Complesso Agostiniano Montecosaro), oggi palazzo comunale. Il monastero e la chiesa entrambi di epoca medievale testimoniano il lungo cammino di Montecosaro nella storia, nonché una bellezza e armonia che fanno pensare all'intervento di qualche illustre architetto. All'interno del palazzo è custodito un sarcofago romano del II-III secolo e nella chiesa si possono ammirare uno splendido Callido, organo di fine '700, e la S.Croce, reliquario d'arte barbarico-bizantina in argento dorato con incastonate nei bracci reliquie di santi. Entrando in piazza si incontra la chiesa Collegiata che nacque a metà 700 dalle ceneri dell'antica pieve di S.Lorenzo, poi S.Maria, dove è conservato il crocifisso ligneo, unico reperto che potrebbe testimoniare la presenza dell'antica pieve. Appartiene quasi certamente al periodo medievale il Teatro delle Logge che si trova in piazza, che subì una trasformazione nell'800 perdendo ogni traccia dell'originaria struttura. Nel 1568 dalle sue grate penzolarono Enea Galizia e gli altri dodici cospiratori, impiccati in seguito al fallimento della rivolta contro i Cesarini. Oggi Montecosaro comprende due nuclei urbani: il centro storico in collina e Borgo Stazione, ricco di attività industriali e commerciali, dove si trova l'abbazia di S.Maria a Piè di Chienti, meglio conosciuta come la chiesa dell'Annunziata. Costituisce uno degli esempi più tipici dell'architettura cluniacense nelle Marche ed in Italia. I primi dati storici certi risalgono all'anno 936. Fotografie scattate domenica 6 aprile 2014: questo video è dedicato alla giovane Francesca Sabbatini, che per coincidenza perse la vita a Montecosaro nello stesso giorno (un elicottero del 118 si alzò in volo inutilmente per tentare di salvarla).
Vincenzo Pagani a Moresco, Crocifissione, affresco a s. Maria dell'Olmo (manortiz)
Chiesa di S. Maria dell' Olmo
La Chiesa della Madonna dell'Olmo sorge in località Tredico (nome di un vicino lavatoio pubblico), che coincide con il punto in cui si biforca la contrada Antrefacchia. Non è ancora stata chiarita la denominazione della Chiesa, probabilmente dall'esistenza di un olmo nelle adiacenze. Al suo interno l'edificio protegge un'edicola votiva di stile gotico affrescata dal Pagani raffigurante la Crocifissione. La devozione dei fedeli, indusse così, la comunità a racchiudere l'edicola in una piccola Chiesa, poi ampliata nel 1521, nella quale fu eretta la Confraternita del Crocifisso. In stile romanico e a pianta rettangolare, il complesso presenta due altari, uno costituito nella parte anteriore dalla primitiva edicola e dietro uno successivo. Entrambi furono abbelliti dall'arte del pittore Vincenzo Pagani, il quale realizzò nel primo un affresco Gesù Crocifisso con due angeli che raccolgono in due tazze il sangue versato dalle ferite delle mani con ai piedi della Croce le figure di S. Giovanni Evangelista, l'Addolorata, la Maddalena e S. Pietro Apostolo. Nel secondo altare, invece, creò una meravigliosa pala raffigurante la Madonna con Bambino e Santi: in alto tra le nubi, siede la Vergine in veste rossa e manto azzurro, attorniata dalla gloria di sette Angeli, con il Bambino benedicente tra le braccia e in basso S. Lorenzo, S. Rocco, S. Sofia, S. Nicola da Bari e nello sfondo un castello turrito e il caratteristico paesaggio del Luogo. Questa pala d'altare oggi non è più nella Chiesa ma nella sala consiliare del Palazzo Comunale.
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Chiostro di San Lorenzo, la storia e l'arte riemerse dai restauri
Un tesoro millenario di arte e storia, nel cuore della Genova antica. E’ il chiostro dei canonici di San Lorenzo, sorto fra il 1145 e il 1178 in un sito con tracce architettoniche di oltre duemila anni fa. Le sue piccole arcate su colonnine binate in origine lo scandivano interamente, ma nel 1643 furono sostituite su due lati da robusti pilastri per garantire maggiore stabilità all’edificio sopraelevato di altri due piani. Dal 2000 il chiostro accoglie anche il Museo Diocesano, preziosa memoria storica e artistica delle vicende della chiesa genovese e dei rapporti fra la città e il territorio. E il suo scrigno architettonico è la nostra prima tappa.
PAOLA MARTINI curatrice del Museo Diocesano
Con i fondi delle celebrazioni colombiane il chiostro venne restaurato fra il 1988 e il 1992 con la regia della Soprintendenza e questi accurati e filologici restauri hanno fatto riemergere l’antichissima storia del sito.
PAOLA MARTINI curatrice del Museo Diocesano
Sull’ambulacro superiore si affacciavano le stanze private dei canonici, ma anche la biblioteca, il refettorio, la sala ancora oggi utilizzata dal capitolo di San Lorenzo. E sulle pareti dell’ambulacro la consacrazione della cattedrale nel 1118 e i fasti dei canonici sono memoria viva negli affreschi.
PAOLA MARTINI curatrice del Museo Diocesano
PAOLA MARTINI curatrice del Museo Diocesano
Il restauro di questi preziosi e rari paramenti murari medievali ha coinciso con quello di gran parte dei magnifici solai lignei originali, con l’anima marinara.
PAOLA MARTINI curatrice del Museo Diocesano
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della Città Metropolitana di Genova
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Roma - Chiesa di Santa Galla - E fu il sesto giorno
Alba (Cuneo, Piemonte) chiesa di S. Giovanni Battista e Piazza Pertinace con resti di epoca romana
Chiesa di San Giovanni Battista: In questa chiesa sono conservate diverse opere d'arte tra le quali una Madonna con il bambino risalente al 1377 di Barnaba da Modena, un'Adorazione di Macrino d'Alba del 1508 e una tavola proveniente dalla bottega del Macrino raffigurante la Vergine con il bambino tra Sant'Agostino e Santa Lucia.
Festa di S. Lorenzo a Roccatagliata di Neirone con un tuffo nel Medioevo
Un tuffo nel passato a Roccatagliata di Neirone in occasione della festa di San Lorenzo. Danze medievali, sbandieratori, giochi antichi, duelli di spade in piazza, e molto altro ancora.
Omelia del Ministro Generale, 2018.10.27. Collegio San Lorenzo
Collegio San Lorenzo da Brindisi
Frati Minori Cappuccini
L'omelia del Ministro Generale fr. Roberto Genuin OFMCap
L'apertura dell'anno accademico.
27.10.2018.
ofmcap.org
Riprese Aeree con Drone Val Camonica - Itinerario Cristo Re, Bienno, Berzo Inf., Esine
udrone.it
MiniClip per App promozione territorio Val Camonica finanziato dalla Comunità Europea.
Itinerario con partenza dalla chiesa di Santa Maria a Esine, passando per la chiesa della SS. Trinità, le chiese di San Lorenzo e San Michele a Berzo Inferiore per arrivare allo spettacolare Cristo Re a Bienno.
Per informazioni potete trovarci qui :
SITO :
MAIL : info@udrone.it
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Roma - Chiesa di Santa Galla - Cielo di Giove
Fiume Cesano Marche Italia Estate 2009.mov
A very hot summer day in The Marche, Italy, summer 2009.
The dogs (Cairn Terriers, 1 and 12 years old) cooling down in the Cesano river. Large dragonflies all over the place.
Luxury villa in Umbria Italy - Villa Campo Rinaldo - Drone
A luxury villa with private pool in Umbria Italy! Villa Campo Rinaldo is an ideal accommodation for a friends and family reunion in Italy. An Italian villa for rent in Umbria with possible day trips to Rome and Florence. Please visit for more info.
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Escursione antropologica di A Tortora all'interno dell'Acquedotto Carolino e resti di chiesa
Escursione antropologica di #antoniotortora all'interno dell'Acquedotto Carolino e resti di chiesa ottocentesca
L'ipogeo della chiesa di San Francesco a Monterubbiano
Nel ricordo della sua utilizzazione l’ipogeo della chiesa di San Francesco viene riproposto attraverso uno studio e un video soprattutto, perché dell’ambiente sotterraneo non si perda la memoria.
Una realtà dimenticata finora stranamente sfuggita a storici e cronisti.
GRUPPO SPELEO CAI FERMO presenta
UNA PRODUZIONE GRUPPO SPELEO
MONTERUBBIANO I (FM) 19 marzo 2016
L’IPOGEO DELLA CHIESA DI SAN FRANCESCO
Video ETTORE ANTOLINI – testi MASSIMO SPAGNOLI – musiche MASSIMILIANO SCOCCIA– montaggio ANDREA CERQUOZZI