Cripta dei Lanza, presso la chiesa di San Mamiliano, a 360°
Cripta dove si racconta fu sepolta Laura Lanza di Trabia, più conosciuta come la Baronessa di Carini. La cripta si trova sotto la Cappella dei Lanza, all'interno della chiesa di San Mamiliano, ex chiesa di Santa Cita
Chiesa di San Mamiliano a 360°
Ex chiesa di Santa Cita. Al suo interno custodisce affreschi e sculture meravigliosi, tra le quali alcune opere di Antonello Gagini
2019.06.30 Mika IG story : Chiesa di San Mamiliano (ex Santa Cita) in Palermo
Centro S. Mamiliano - La Chiesa di S. Cita a Palermo
La Chiesa di S. Cita in S. Mamiliano - Creazione di Anna Squatrito
Il prezioso Presepe della chiesa di san Mamiliano a Palermo
Alla chiesa di San Mamiliano a Palermo il suggestivo presepe realizzato con i personaggi di Angela Tripi. La rappresentazione di un villaggio arabo, che prende vita anche attraverso le figure di terracotta che riescono a rappresentare mestieri ed umori attraverso l’artistica e curata mimica facciale.
Le più belle Chiese di Palermo
Chiesa di Santa Caterina Vergine e Martire, Chiesa di Santa Cita o di San Mamiliano
Inno a San Mamiliano Martire, Vescovo di Palermo dal 455 al 460.
Immagini e Inno a San Mamiliano Martire, Vescovo e Patrono secondario dell'Arcidiocesi di Palermo, Patrono del Seminario Arcivescovile di Palermo, Patrono principale della Diocesi di Pitigliano- Sovana - Orbetello ( GR ).
Nella sola Arcidiocesi di Palermo è festeggiato liturgicamente il 16 Giugno. Altrove il 15 Settembre.
Il testo dell'Inno è stato composto da Mons. Giuseppe Pecoraro, Sacerdote di Palermo, il testo musicale è stato composto dal Maestro Mauro Visconti, direttore del coro della Cattedrale di Palermo. L'inno qui proposto è stato eseguito dal coro (anno 2009) del Seminario Arcivescovile di Palermo.
SAN MAMILIANO VESCOVO E MARTIRE, PATRONO SECONDARIO DELL'ARCIDIOCESI DI PALERMO, PATRONO DEL SEMINARIO ARCIVESCOVILE DI PALERMO.
Mamiliano di nazionalità incerta, visse nel secolo V; dalla cronotassi dei Vescovi di Palermo si evince che fu l'8° vescovo della Diocesi, che governò dal 455-460, ciò è avvalorato anche da un passio del XII secolo conservato a Spoleto.
Durante la persecuzione Vandalica in seguito ad una persecuzione religiosa per opera degli Ariani ( o di qualche vescovo ariano ) fu mandato in esilio in Africa, forse a Cartagine.
Ebbe parecchi Compagni di esilio che vissero con Lui la vita eremitica, tra cui la tradizione ricorda: Senzio, presbitero, Eustochio, Procolo, Golbodeo, a cui nella schiavitù africana si aggiunsero: Lustro, Vindemio, Teodosio, Aurelio, Rustico, detti tutti Monaci .
Di là riscattato, o dalla pietà dei fedeli o da qualche vescovo africano ( S. Paolino da Nola ? ), si ritirò in Sardegna e poi in una delle Isole dell'Arcipelago Toscano, ove visse una vita eremitica e dove pare abbia fondato parecchi monasteri, anche per monache eremite tra le quali si ricordano Ninfa e forse anche Oliva.
Morì nell'Isola di Monte Giove ( detta poi Montecristo ), in un famoso Monastero o Abbazia.
Il culto del Santo sacerdote, presentato come Vescovo e Martire da leggende assai posteriori è intimamente connesso con la diffusione del Vangelo nell'Arcipelago toscano e nella bassa Maremma.
Il Martirologio dei Basiliani d'Italia e la Bibliotheca Sanctorum lo vogliono dell'Ordine di San Basilio.
E' stato uno dei primi evangelizzatori della Toscana ed ancora oggi il suo culto è diffuso tra i marinai dell'Arcipelago Toscano, specialmente all'Elba ed al Giglio,ove è festeggiato il 15 settembre.
E' il Patrono principale della Diocesi di Pitigliano- Sovana - Orbetello ( GR ).
Le sue Reliquie furono trasportate in tempi diversi a Sovana ( nella Concattedrale ), a Spoleto, a Roma ( in S. Maria in Monticelli ) e parte della Testa, nel 1666, nella Cattedrale di Palermo.
Nella Diocesi di Palermo è celebrato il 16 giugno, data della prima Invenzione delle Reliquie a Sovana ( per un errore del Mongitore).
Dal 1976 è il Patrono Secondario dell'Arcidiocesi di Palermo, dopo essere stato celebrato come Patrono Principale dal 1625 circa.
Nel 1946 divenendo come sede del Seminario Arcivescovile il complesso Architettonico della Badia Nuova di Via Incoronazione, il Seminario fu intitolato al Santo Vescovo Mamiliano, per volere dell' allora Cardinale Arcivescovo Ernesto Ruffini.
Giacomo Serpotta, Oratorio di S. Cita (Palermo) | Leonardo Vinci, Georg Friedrich Haendel
Giacomo Serpotta (italian sculptor / 1656 - 1732)
Oratorio del Rosario in S. Cita (1685 - 1718 / Palermo - Italy)
Info:
The image at 0:11 represents a lizard, the signature of Giacomo Serpotta (because this little reptile in sicilian dialect is called 'serpuzza', a word that recalls the artist's surname)
Oratorio del Rosario in Santa Cita
Nella seconda metà del Seicento la compagnia del Rosario in Santa Cita inizia a costruire il proprio nuovo oratorio adiacente alla chiesa da cui prendeva il nome. Nel 1685 incarica Giacomo Serpotta di comporre tutta la decorazione in stucco della vasta aula (1685-1690 ca., 1707-1710, 1717-1718) e il maestro vi inserisce i quindici Misteri del Rosario, la raffigurazione della Battaglia di Lepanto e numerose statue allegoriche di Virtù. È forse la sua prima opera più impegnativa, e vi trasfonde una freschezza e un'inventiva eccezionale che si concentrano nella straordinaria controfacciata in cui una turba di putti distende un vasto velario. Forse qui per la prima volta Giacomo Serpotta trova la sua rivoluzionaria misura compositiva e formale, soggetta in seguito ad affinamenti.
I putti non sono più semplici elementi figurati di corredo atti, ad esempio, a reggere strumenti e simboli. Essi sono i coprotagonisti della rappresentazione sacra. Gli spensierati infanti trovano un proprio ruolo centrale nella poetica dell'artista. Sono attori, soggetti nella scena. Teneri, paffuti, ingenuamente consapevoli, sembrano giocare interpretando a loro modo gli episodi evangelici dei Misteri. Sdrammatizzano ciò che può esservi stato di doloroso nel viaggio che ha condotto attraverso il sacrificio di Cristo alla salvezza dell'uomo. Tutto vuole richiamare il sorriso.
La pur malinconica vittoria sugli infedeli, ostentata attraverso la Battaglia di Lepanto della controfacciata, è ormai conquistata, ora è il tempo della rinascita dell'umanità e della freschezza della giovinezza. Le dolcissime espressioni ridenti delle poche figure anziane, un telamone dell'ingresso, l'allegoria della Legge Ebraica, sembrano testimoniare tutto questo. È un mondo che si rinnova, che esce dalle tenebre e gioisce del magnifico creato. La luce si espande nel bianco degli stucchi. Il dramma si volge in gloria. Nel 1717 Serpotta tornerà a decorare il presbiterio con le due statue di Giuditta e Ester, frutto del suo nuovo stile maturo appena mostrato nel vicino oratorio del Rosario in San Domenico.
Il recente restauro a cura della Soprintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Palermo ha consentito di rivelare la presenza di interessantissimi disegni autografi del Serpotta sulle pareti dell'oratorio.
Fonte:
Giacomo Serpotta (italiano):
Giacomo Serpotta (english):
Music: - Ouverture from opera Partenope by Leonardo Vinci (1725)
performed by Cappella della Pietà de'Turchini (dir. Antonio Florio)
Live recording
- Largo from opera Xerxes by Georg Friedrich Haendel (1738)
Chiesa di Sant'Orsola a Palermo
Oratorio di Santa cita, Palermo, Sicily.
San Giorgio dei Genovesi
Chiesa di San Giorgio dei Genovesi in Palermo
Oratorio del Rosario di Santa Cita - Palermo
L'oratorio del Rosario di Santa Cita è un oratorio situato nel centro storico di Palermo.
Realizzato con l'obiettivo di esaltare l'intervento della Madonna nella lotta fra cristiani ed infedeli.
Serpotta, incaricato di decorare in stucco il vasto ambiente, vi inserì numerosi angeli e putti dalle espressioni e posizioni estremamente libere e plastiche che sembrano giocare tra di loro, arrampicandosi sulle cornici delle finestre.
Palermo. I preziosi presepi di Santa Caterina D'Alessandria
A Santa Caterina d’Alessandria sono due i preziosi presepi ad animare il complesso monumentale religioso. Il primo realizzato da Pippo Madè all’interno della Chiesa il secondo opera di Angela Tripi trova posto nell’antica falegnameria del chiostro.
Ne parla la teologa Nicole Oliveri.
TeleOne, in Sicilia can.19 Digitale Terrestre. Notizie e curiosità da tutti i comuni siciliani con aggiornamenti live. Cronaca live, rubriche sul Palermo Calcio.Per info e pubblicità 091 961108.
iFilmati: PALERMO (Cattedrale)
Visita il nostro sito: ifilmati.com, che contiene 1.000 pagine, 15.000 foto e oltre 1.200 filmati.
Regia: Gigi Oliviero
Produzione: Luma Film
Durata: 4'30
Chiesa di Santa Teresa alla Kalsa a Palermo
The Oratorio of Santa Cita
Oratorio Santissimo Rosario in Santa Cita must be seen to be believed. This must be Serpotas's masterpiece. He worked on it for 21 years. Every piece is a masterpiece of Baroque stucco art. Here's Peg's video . More at my website garyjkirkpatrick.com
Al Teatro Politeama di Palermo in concerto i bambini dell'orchestra Quattrocanti
La musica come strumento di riscatto sociale. Provengono da quartieri come la Vucciria e Ballarò e sono di diverse etnie. I 47 ragazzi che danno vita all’orchestra Quattrocanti, insieme a 13 insegnanti, saranno i protagonisti di “La musica che salva. Omaggio alla memoria di Josè Antonio Abreu”.
Il concerto si terrà mercoledì 30 maggio alle 21 al Politeama Garibaldi ed è stato realizzato in collaborazione con l’ufficio Beni culturali della Diocesi di Palermo, l’associazione Amici della Musica di Palermo e con il patrocinio dell’assessorato ai Beni cuturali della Regione Sicilia.
Un’espressione di riconoscenza ad Abreu, il maestro venezuelano ideatore de “Il Sistema”, una realtà di orchestre infantili e giovanili che in Venezuela ha permesso di riscattare dalla violenza e dalla miseria 300 mila ragazzi.
Il programma della serata prevede Toreador dalla Carmen, Inno alla gioia dalla IX sinfonia, Pomp and circumstance - marcia n.1, Preludio dal Te Deum, Cavalleria Rusticana: intermezzo, Quattrocanti Percussion, I mov. dal Concerto Brandeburghese N2, Gloria in excelsis Deo dal Gloria RV 589, Gabriel’s oboe, Marcha de la Creaciòn, Overture Guglielmo Tell, Terra Nova, Libertango, Viva la Vida, Bis La Vita è bella, Volare.
L’orchestra, fortemente voluta da Padre Giuseppe Bucaro e diretta da Pietro Marchese, con Valentina Casesa alla guida del coro, nasce con il progetto “Il Genio di Palermo. La bellezza salverà il mondo” come attività di integrazione ed educazione alla cittadinanza attiva dei ragazzi e dei giovani della Prima circoscrizione di Palermo.
Nell’estate del 2012 ebbero inizio le selezioni di bambini e ragazzi, di età compresa tra i 5 e i 15 anni, realizzate da una commissione formata da maestri di musica, direttore d'orchestra, direttore del coro affiancati da due psicologhe, un assistente sociale e un’educatrice, con l’obiettivo di rilevare aspetti motivazionali, relazionali e personali dei ragazzi. Sulla base dei desideri espressi dagli studenti e dalle loro attitudini, l’équipe ha formato le classi di violino, viola, violoncello e contrabbasso, flauto, oboe, clarinetto, corno, tromba e percussioni. Le lezioni di strumento hanno avuto inizio nel settembre 2012, seguendo il modello didattico elaborato dal maestro José Antonio Abreu. Metodo che prevede un approccio immediato con lo strumento e favorisce un apprendimento della musica fondato sulla dimensione comunitaria del gruppo dei pari.
Il 15 novembre 2012 una parte dei ragazzi dell’orchestra ha eseguito la sua prima esibizione pubblica in occasione della presentazione alla città del progetto “Il Genio di Palermo”, al palazzo arcivescovile, alla presenza di autorità cittadine e dell’arcivescovo Paolo Romeo.
L’orchestra al completo si è esibita poi il 21 dicembre 2012 all’Oratorio di Santa Cita e ha realizzato il primo concerto di Natale il 22 Dicembre dello stesso anno nella parrocchia di San Mamiliano. Fin dal 2012 ha aderito al sistema delle orchestre e dei cori giovanili e infantili in Italia Onlus. (gds)
Chiesa di San Mattia alla Kalsa a Palermo
Oratorio di Santa Cita
La Battaglia di Lepanto, in controfacciata al presbiterio, rende questo Oratorio uno dei più noti di Palermo anche se il più completo viene considerato l'Oratorio del SS. Rosario in San Domenico.
Le più belle Chiese di Palermo
Chiesa del Carmine Maggiore
Chiesa dell'Assunta
Chiesa di Santa Maria degli Angeli o della Gancia