Chiesa San Martino
In origine la Chiesa faceva parte dell'insediamento sparso antecedente la costruzione delle mura del borgo.
Costruita all'inizio del secolo XI in stile romanico, fu poi ampliata con l'aggiunta di altre navate laterali. Già alla fine del '500 aveva murature ed arredi molto guasti, e, dopo l'erezione della Chiesa di San Giuseppe all'interno del borgo, fu abbandonata. A metà del sec. XVIII fu trasformata e ridotta all'attuale aspetto.
Di essa si sono occupati i maggiori studiosi d'arte romanica, ponendo varie ipotesi di datazione e di lettura formale degli affreschi medievali.
È considerata oggi uno dei più interessanti reperti dell'architettura religiosa romanica in Piemonte.
San Martino Oratorio Torino
Studio illuminotecnico nuova cappelletta
Fiera di san martino Chieri
La fiera di San Martino 2015 a Inveruno
La fiera di San Martino a Inveruno ha mantenuto la sua promessa. Più lombarda di così non si può.
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La Città di Cirié, storia
Pochi Appunti di storia di una Città
Ciriè, Città d'arte della Provincia di Torino allo sbocco delle Valli di Lanzo. Terra non certo delle ultime — scriveva negli anni venti Angelo Sismonda, autore dell'unica storia cittadina — terra anzi *' cospicua tra le subalpine e che febbe sua parte nelle grandi mutazioni di fortuna, di domimi, di genti nel paese italico a cominciare dai tempi più remoti fino a quelli a noi più vicini. Ai piedi del lato sud-ovest dell'altopiano delle Vaude, circondata dal naturale scenario prealpino è raggiungibile in tempi brevissimi dal capoluogo piemontese percorrendo un moderno raccordo autostradale e dista chilometri dall'aeroporto Sandro Pertini di Torino-Caselle. Il suo antico nome Cerretum e gli avanzi di epoca romana la dicono sorta al tempo della conquista romana della Gallia Cisalpina facendo il suo ingresso ufficiale nella storia grazie alla sua strategica posizione vicino ai torrenti Banna e Stura, allo sbocco di tre Valli e a cavaliere di un nodo stradale importantissimo.
Il trinceramento romano esistente sul territorio era attorniato da foreste con grande quantità di alberi di cerro; forse per questo motivo, in conformità al costume romano, l'accampamento venne chiamato Castrum Cerreti, nome modificatosi in Ciriacum con l'avvento del cristianesimo, seguendo l'uso del tempo di scegliere un Santo protettore (per l'appunto San Ciriaco) che si avvicinasse il più possibile a quello del proprio comune, l'importanza militare individuata dai Romani e confermata dal fatto che a Ciriè esisteva già prima del XIII Secolo un importante Castello che divenne nel secolo successivo la dimora della figlia di Amedeo V di Savoia, la Marchesa Margherita vedova di Monferrato che vi portò una corte festosa e vivace. Fu questo della Castellania di Margherita per il Borgo di Ciriè un periodo di grande prosperità che si animò con nobili famiglie, le quali con squisita sensibilità per il bello, diedero un nuovo volto al paese.
Questa fiorente e lunga genealogia di Casa Savoia finì allor quando con uno scambio di concessioni terriere da parte di Gian Gemiamo D'Oria genovese (1576), la Castellania passò alla casa dei Marchesi D'Oria che pose la sua residenza in Ciriè come luogo principale dei suoi Feudi e ivi regnò sino agli inizi del 1900. Forte di questa storia passata Ciriè con fierezza conserva vesti-gia di epoche storiche ben conservate nel tempo: purtroppo dall'antico e insigne Castello non si può parlare che di cosa che fu, poiché distrutto dai soldati francesi di Francesco 1° nel 1536. Una vecchia torre testimonia come attorno al 1300 il Borgo fosse racchiuso entro una solida cerchia di mura; ancora ben conservate lungo la strada maestra, sostenute dai bassi portici le quattrocentesche case con la facciata in cotto e la torre di epoca medioevale. Come ogni altra terra piemontese, anche Ciriè nel tempo passò attraverso le guerre per le successioni ai troni di Spagna e Austria, l'invasione delle truppe del generale Bonaparte, con disastrose conseguenze che provarono il popolo e lo accompagnarono nel lento cammino dei secoli con i suoi splendori e decadenze che hanno caratterizzato la storia sino ad arrivare a quella che oggi noi stiamo vivendo. A Cirié Vittorio Emanuele con decreto datato 8 giugno 1905 concede il titolo di Città ... dichiariamo inoltre che alla stessa Città spetta il diritto di fare uso della stemma civico che è di rosso alla croce d'argento accantonata al primo e al quarto punto da una torcia accesa d'oro............
Fiera San Martino -Inveruno- benedizione macchine agricole 13/11/2016'
13/11/2016' Fiera San Martino,benedizione macchine agricole in Piazza San Martino.sfilata affascinante e seguitissima.nel video si potrà vedere macchine agricole del passato e del presente,con le loro corrispettive attrezzature.buona visione.
Inveruno:Arconateforum, Antica fiera di San Martino 9-10-11 Novembre
Presepio di Castelbelforte 2005
La pioggia, la neve e il paesaggio rurale
02 Conferenza Possessioni demoniache nell'Islam
Conferenza di Ciriè (TO) del 22 aprile 2017. L'intervento di Marco Enrico de Graya nell'illustrare le possessioni demoniache nel mondo islamico.
#Possessione #Possessioni #Satana #Lucifero #Esorcismo #Esorcista #Islam
IL PUNTO SU PIAZZA DELLA RESISTENZA
Il Comune di Pistoia fa il punto sul progetto di riqualificazione di piazza della Resistenza
Skarrozzata Castelfranco di Sotto
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24 Settembre 2016
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SERVIZIO - Valperga: Festa di San Rocco in fraz.Braidacroce
Valperga: Festa di San Rocco in fraz.Braidacroce. Intervista a Walter Sandretto
[CALCIO PROMOZIONE] ALPIGNANO vs SPORTIVA NOLESE
Girone B
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Guarda come vedo! parte 3 Spazio Alkadia - Madonna di Campagna
Film a episodi, a cura di Associazione Minollo e Shahab In Motion, risultato di un laboratorio di videoarte realizzato con adolescenti di quattro quartieri torinesi: Falchera, San Donato, Madonna di Campagna e zona via Arquata. Ogni gruppo è stato impegnato nella realizzazione di due lavori di video-arte dalla regia collettiva. L'utilizzo dell'inquadratura fissa ha permesso ai ragazzi di esprimere il loro punto di vista. Durante questa ricerca sono emerse le sensazioni e le emozioni che li hanno guidati lungo questo viaggio interiore. A volte mossi da semplice curiosità, altre da ricordi. Luoghi apparentemente inanimati, osservati con i loro occhi, hanno preso vita per raccontare dei vissuti.
Urbane percezioni - Una ricerca sul paesaggio di quartieri di Torino. Un'indagine percettiva degli spazi attraverso l'obiettivo della telecamera, che diventa filtro per condurre lo sguardo ad una nuova visione. Le inquadrature fisse contengono il movimento di elementi naturali, degli abitanti e di tutti i mezzi di trasporto che attraversano gli spazi.
Identity puzzle -- Una ricerca sugli oggetti che fanno parte del vissuto di ognuno. L'emozione e il ricordo conducono alla scelta degli oggetti da inquadrare ricreando così un'intimità che l'immagine in dettaglio ci restituisce.
SANTA MARIA ALLA FONTANA MILANO
Santa Maria alla Fontana
così intitolata per la fonte sacra, fu eretta ai primi del Cinquecento e venne fondata da Carlo d'Amboise, governatore di Luigi XII di Francia.
Il santuario di Santa Maria alla Fontana fu costruito, secondo la tradizione, in seguito alla miracolosa guarigione di tre fanciulli francesi, dovuta alla visione della Vergine. Ancora oggi da una pietra medievale fuoriescono gli undici zampilli con acqua miracolosa. Il progetto dell'armonioso e sontuoso santuario pare sia stato approntato dall'Amedeo se non addirittura da Leonardo. Si tratta di una singolare opera, una specie di Oratorio aperto verso due chiostri ai lati di un Sacello. L'ampliamento della Chiesa originaria e del convento avvenne nel Seicento a opera del architetto Guidobombarda rimase incompiuto e solo nel 1921, dopo due secoli di rimaneggiamenti, venne completato nei fianchi con una facciata moderna ispirata al Rinascimento lombardo. L'interno è a una navata con ordine ionico arricchita di varie cappelle in ambedue i lati. Dietro e sotto l'abside si trova il Sacello ricoperto da una volta ad ombrello ed è interamente affrescato con figure di santi di scuola luinesca (secolo XV).
Chiesa di San Giuseppe
Costruita tra il 1632 e il 1647, in conformità al voto generale della popolazione nell'occasione della pestilenza del 1630/31.
L'edificio mantiene l'impianto originario tipico della Controriforma, ad aula unica con cappelle laterali. Pregevole la decorazione delle pareti, inquadrata tra le paraste e l'alta fascia mistilinea, che sottolinea lo stucco delle volte.
Molti degli arredi interni sono di particolare pregio artistico. Degne di menzione la pala attribuita al Defendente Ferrari, raffigurante la Madonna e recante la scritta Mercatores lanae fieri fecerunt ciriaci 15... e la pala d'altare.
Neve a Mongardino 20 feb 2012
Pioggia ad Asti neve sulle colline ;)
Mostra presepi di Lendinara (Ro)una delle 450 opere presenti.
Presepe di Chiuro 2014 (So)
Motoraduno Motopenna 2013..passaggio da Figline V.no