Riapertura della Chiesa di S. Martino e Dedicazione dell'altare - p. 1
Certosa di San Martino - o călătorie fantastică
Certosa di San Martino este o bijuterie arhitectonică, situată în cel mai frumos loc din Napoli. Vă invităm să o vedeți.
Napoli, Certosa di san Martino, il pavimento marmoreo (manortiz)
pavimento marmoreo di Cosimo Fanzago del frate certosino Bonaventura Presti
San Martino di Colle Umberto (TV)
San Martino di Colle Umberto (TV)
Unica frazione di Colle Umberto si trova a ridosso delle Prealpi Bellunesi.
Music:
Parrocchia di San Lorenzo in Correggiano e San Salvatore (RN)
Parrocchia di San Lorenzo in Correggiano e San Salvatore (RN)
La chiesa di Santa Tecla a Torno (CO)
Non si conosce la data di fondazione della chiesa. Il primo documento che parla della chiesa risale al 1208 ed è un carteggio tra Papa Innocenzo III e l'abate della chiesa Sant'Abbondio di Como. Sull’arco del portale è incisa la data 1480. Nel corso dei secoli la chiesa ha subito diversi rifacimenti, ampliamenti e modifiche strutturali soprattutto nel XVII secolo, sul finire del XX secolo la chiesa fu di nuovo restaurata internamente ed esternamente e dal 2010 sono iniziati i restauri al campanile che, come testimoniato dalla struttura massiccia in stile romanico, è di origine medievale . La facciata di Santa Tecla si specchia nel porto e nelle acque del lago di Como.
Coordinate decimali :
45.856964°
08.113689°
h = 209 m./s.l.m.
Accompagnamento Musicale : Benedetto Marcello (1686-1739) – da Sonata in RE minore Opus 2 n.°11 - adagio
Ferrini - Three variations on Il ballo di Mantova (Manerba del Garda, Church of St. Maria Assunta)
Featured in this video is the famous Ballo di Mantova (mantovana, Mantua dance), 16th century folk song, also known as Fuggi, fuggi, fuggi da questo cielo. There are many pieces on this melody, whose most popular text fuggi, fuggi, fuggi da questo cielo is attributed to Giuseppino del Biado.
Even the Israeli national anthem, Hatikvah, relies in part on this tune as the Moldau (Vltava) by Bedřich Smetana.
In the song Suite della Paganina, on the album Futuro antico II, Angelo Branduardi offers his interpretation on the text Fuggi, fuggi, fuggi dai lieti amanti.
What you can hear in this video, however, is an organ interpretation on the three variations on Ballo di Mantova by Giovanni Battista Ferrini, played by Luca Raggi on the Marchesini organ (1845) of the parish church of Santa Maria Assunta, Manerba del Garda (BS, Italy).
Happy listening!
ustionarsi sotto le nuvole | Villanova del Ghebbo - Este | VLOG 03
20180530
Bach - BWV 622 O Mensch, bewein dein Sünde groß (San Martino della Battaglia, Church of St. Martin)
In this video you can hear the Chorale Prelude O Mensch, bewein dein Sünde groß BWV 622 by Johann Sebastian Bach, taken from the Orgelbüchlein, a collection of 46 Chorale Preludes for the liturgical year; in particular, the chorale preude protagonist of this video, BWV 622, is suitable for Lent and is one of the most famous.
The cantus firmus, written in 1525 by Matthias Greitter, was used, with the same words even for the closing Chorale of St. Matthew's passion, taken from the 1725 version of Bach's Passion.
Bach ornamented the simple melody, in twelve phrases reflecting the twelve lines of the opening verse, with an elaborate coloratura
Luca Raggi plays the Balbiani organ, Parish Church of San Martino, San Martino della Battaglia, Desenzano del Garda (BS, Italy), good listening!
Castello d San Martino della Vaneza - Cervarese Santa Croce, Padova
Il Castello di San Martino della Vaneza si trova lungo l'argine del fiume Bacchiglione che fin dall'antichità ha rappresentato prima un importante centro strategico di difesa militare, poi un rinomato riferimento per il traffico mercantile.
Intorno all'anno Mille, il primo sistema di difesa fu costituito dalla caratteristica torre alta oltre venti metri. Nel 1324, i Carraresi, divennero proprietari del Castello di San Martino attuando delle importanti ristrutturazioni che coinvolsero il recinto in pietra di trachite (alto ben 10 metri) e la torre, rendendola più sofisticata mediante una serie di merlature in mattoni sporgenti a balzo.
Organizzato su sei piani, ancora oggi possiamo trovare i segni caratteristici di una struttura atta alla difesa militare, come le feritoie alte e strette, ubicate al piano terra del recinto.
Il 1405 fu l'anno in cui i Veneziani trasformarono il castello in un vero e proprio centro commerciale sviluppando un florido e funzionale porto fluviale. L'attività principale consisteva nello smistamento di semilavorati di legno provenienti dai boschi limitrofi, occorrenti ai cantieri veneziani. Si assistette alla nascita inoltre, di piccoli borghi dove si affacciarono le prime osterie che svolgevano le loro funzioni commerciali sia all'interno del castello, sia nelle sue immediate vicinanze
Nel 1439 anche la famiglia Vendramin diede il suo contributo; dopo aver acquisito la proprietà del castello fece costruire il primo mulino natante, in funzione fino al 1800, quando l'ultimo erede della famiglia lo cedette ai Filippini di Padova.
Dal 1930 al 1978 i proprietari del castello furono gli Antonini Papavafa dei Carraresi. Dal 1979 ad oggi, appartiene alla provincia di Padova che ha grazie ad un importante processo di valorizzazione e recupero di antichi reperti, ha permesso, nel 1995, l'apertura del Museo Archeologico del fiume Bacchiglione. I visitatori potranno conoscere l'affascinante storia delle popolazioni che hanno abitato la pianura alluvionale, godendo appieno lo spettacolo della natura che la circonda
Vittorio Veneto - Castello di San Martino
Le origini sono del periodo altomedioevale a cui risalgono le primitive fortificazioni del Castello di San Martino punteggiato di siti fortificati: le rocche di San Paolo e di San Rocco, i Palasi, di cui rimangono ancora le tracce delle originarie costruzioni, sostituite in seguito, come spesso avveniva, da luoghi di culto.
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10 - 9 OTTOBRE 2018 CHIESA S MARTINO CHERASCO CN
Organo Chiesa San Martino Pierino Regis
Costruito da Organaro Pierino Regis 1900 - 1972
Inaugurato 24 ottobre 1943
Restauro 2009
Concerto inaugurale 28 maggio 2010
TeleStudio Modena - Messa Francesco V d'Austria-Este - Parte 3 - int. Enrico Aimi - 20.11.2000
L'intervista all'avvocato Enrico Aimi, al tempo consigliere dell'Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, è andata in onda nel Tg di TeleStudio Modena lunedì 22 novembre 2000 inserita nel servizio riguardante la Santa Messa in suffragio di Francesco V d'Austria-Este celebrata nella chiesa di San Biagio di Modena lunedì 20 novembre 2000.
Telestudio Modena - Messa Suffragio Francesco V d'Austria-Este - parte 1 - 20.11.2000
Il servizio, realizzato da Claudio Maria Goldoni, andò in onda mercoledì 22 novembre 2000 nel corso del TG dell'emittente modenese TeleStudio Modena e riguarda la Messa Solenne di Suffragio celebrata dall'Arcivescovo Emerito di Modena Monsignor Santo Quadri - cerimoniere Don Giorgio Bellei - che si tenne lunedì 20 novembre 2000 nella chiesa di San Biagio, messa preceduta da una cerimonia nella Chiesa di San Vincenzo. Si tratta di un documento di valore storico in quanto è la prima messa celebrata in suffragio di Francesco V d'Austria-Este, ultimo duca di Modena, Reggio e Massa Carrara dopo la sospensione di questa tradizione all'inizio avvenuta a causa della Prima Guerra Mondiale che vide l'ingresso in guerra dell'Italia contro l'Impero Asburgico. Una Messa in suffragio del duca Francesco V d'Autria-Este era stata celebrata ogni anno a Modena, dal 1875 fino al 1914.
Chiesa di San Pietro a Tuscania
Interno della Chiasa di San Pietro a Tuscania (VT)
Cento (FE) - Gli effetti del terremoto sulla chiesa di Buonacompra (06.05.12)
- Cento (FE) - Gli effetti del terremoto sulla chiesa di Buonacompra (06.05.12)
TeleStudio Modena - Messa in suffragio di Francesco V d'Austria-Este - 20.11.2004
Il servizio realizzato da Claudio Maria Goldoni, in onda nel Tg di TeleStudio Modena il 21-11-2004, riguarda la Messa in suffragio di Francesco V d'Austria-Este ( Franz V Von Modena ), duca di Modena, Reggio e Massa Carrara celebrata nella Chiesa Ducale di San Domenico a cura del Comitato Francesco V d'Austria-Este ( successivamente trasformatosi in Associazione Francesco V d'Austria-Este ). La Santa Messa è stata officiata secondo il rito del Beato Carlo I d'Austria - beatificato il 3 ottobre, sempre del 2004, da Papa Giovanni Paolo II - da Don Giorgio Bellei, parroco della Chiesa dello Spirito Santo. Nel servizio è presente uno spezzone dell'omelia dello stesso Don Giorgio Bellei. In coda al servizio, Claudio Maria Goldoni ha intervistato Don Giorgio Bellei. Tra i presenti anche l'avvocato Enrico Aimi, oggi vicepresidente dell'Assemblea Regionale della Regione Emilia-Romagna, il consigliere comunale Andrea Galli, all'epoca presidente del Comitato Francesco V d'Austria-Este, Gianni Braglia, presidente della Associazione Terra e Identità. Le immagini sono di Marco Roncaccioli. Il montaggio di Giorgio Dell'Onte.
Chiesa e Museu Pio Monte della Misericordia em Nápoles
O Pio Monte della Misericordia é uma igreja no centro histórico de Nápoles , sul da Itália. É famosa por suas obras de arte, incluindo Caravaggio 's As sete obras de misericórdia . Uma irmandade de caridade ( Pio Monte della Misericordia, que significa Piedoso Monte da Misericórdia em italiano) foi fundada em agosto de 1601 por sete jovens nobres, que se encontravam todas as sextas-feiras no Hospital de Incuráveis e ministravam os doentes. [1] [2]
Em 1602, eles estabeleceram uma instituição e encomendaram uma pequena igreja, construída por Gian Giacomo di Conforto , perto da escada que levava à catedral , na esquina da Via dei Tribunali e do Vico dei Zuroli. Em 1605, eles receberam uma carta apostólica do Papa Paulo V, com privilégios especiais para o altar-mor.
A igreja foi consagrada em setembro de 1606. De 1658 a 1678, o edifício foi ampliado, também com a anexação de estruturas vizinhas, pelo arquiteto Francesco Antonio Picchiati , formando um complexo com um palácio e uma igreja renovada.
Este último, no altar-mor, abriga as Sete Obras da Misericórdia de Caravaggio. Há também pinturas de Luca Giordano , Carlo Sellitto , Fabrizio Santafede , Battistello Caracciolo e outros.
Os nobres da irmandade de Pio Monte della Misericordia estavam procurando pintores para dar expressão visual permanente ao seu senso de missão de caridade. Quanto aos nítidos contrastes do claro - escuro na pintura de Caravaggiano , explica o historiador de arte alemão Ralf van Bühren a luz brilhante como uma metáfora da misericórdia , que ajuda o público a explorar a misericórdia em suas próprias vidas.
Il Santo del giorno San Martino I
Liturgia del giorno: Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1Cor 11,23-26; Gv 13,1-15
Nato a Todi, fu consacrato papa nel 649 senza avere ottenuto la previa approvazione imperiale. Condannò l’eresia dei Monoteliti (i quali sostenevano che in Gesù vi è una sola volontà e non due -.l’umana e la divina – corrispondenti alle due nature del Verbo incarnato), e anche la condanna fu pronunciata contro la volontà di Costante II, imperatore d’Oriente, che era favorevole a quella eresia e che inviò a Roma l’esarca di Ravenna, Olimpio, perché catturasse il pontefice. Ma poiché aveva incontrato resistenza, costui tentò di fare assassinare Martino dal suo scudiero durante la Messa nella basilica di S. Maria Maggiore; ma lo scudiero fu colto da improvvisa cecità e Olimpio, ristabilite le buone relazioni col Papa, passò in Sicilia col pretesto di combattervi gli arabi. Nel 653 l’imperatore, per compiere la sua vendetta, mandò un nuovo esarca a Roma, latore di un documento in cui Martino era accusato di essersi impadronito dell’episcopato, di aver accettato dottrine eretiche e di aver mandato denaro ai Saraceni. Il pontefice vecchio e malato si difese ma, per evitare inutili brutalità, si consegnò spontaneamente all’esarca che lo portò a Costantinopoli, dove fu esposto per un giorno intero agli insulti del popolo e, dopo essere stato degradato pubblicamente, fu accusato di complicità con Olimpio e condannato a morte, pena che fu commutata con la deportazione per intervento del patriarca Paolo II. Nel frattempo il clero romano, tenendo che l’imperatore imponesse alla sede di Pietro un vescovo monotelita, aveva eletto un successore di Martino nella persona di Eugenio I e ciò disgustò profondamente il santo che, essendo di salute delicata, visse in miseria e solitudine poco più di un anno esiliato a Cherson in Crimea, e vi morì nel 655. I redattori del nuovo calendario si rifanno alla testimonianza della Vita greca di Martino, secondo la quale il pontefice sarebbe deceduto il 13 aprile, giorno in cui è venerato come martire anche nella liturgia bizantina.