Il Poggio | Cortonaweb.net podcast
La parte alta della collina di Cortona viene chiamata Poggio dai cortonesi ed è forse la più suggestiva e pittoresca della città. Salendo verso la cima, incontriamo la Chiesa di San Francesco del XIII secolo. Costruita da Frate Elia, successore di San Francesco alla guida dell'ordine francescano, ha splendidi altari barocchi all'interno e conserva una reliquia della Santa Croce e alcuni oggetti personali di San Francesco.
Salendo ancora troviamo la piccola Chiesa di San Cristoforo, costruita nel XIII secolo e rimaneggiata fino al 1700. Esternamente è piuttosto rustica ed ha un caratteristico campanile a vela in stile romanico.
Dietro la chiesa possiamo ammirare Porta Montanina (già Porta San Cristoforo) con i suoi splendidi scorci sulla vallata e su Cortona, dove sono ancora visibili i resti delle antiche mura etrusche e dell'acquedotto romano.
Scendendo per via San Niccolò ci troviamo sulla sinistra la splendida Chiesa di San Niccolò, costruita nel XV secolo con un elegante portico che percorre il lato frontale e sinistro. La chiesa, sede nel Quattrocento della compagnia di San Niccolò, è impreziosita da alcuni affreschi di Luca Signorelli.
Cortona, il più bel borgo della Toscana - Cortona Arezzo Italy - Beautiful village in tuscany
Cortona is located in the central Italian region of Tuscany (Toscana), in the Province of Arezzo. The town isn't far from the border with Umbria, and its magnificent views extend over the green plains and hills of Tuscany and Umbria, extending beyond the lovely Lake Trasimeno. Cortona is a pleasant day-trip destination for tourists exploring Tuscany, and it's appealing enough to use as a base for a more relaxing holiday. The town is attractive and welcoming, with several inviting bars and restaurants off the central piazzas, and a few highly-recommended places to stay.
Cortona is surrounded by defensive walls, the foundations of which date back to the Etruscan period. Tightly-clustered medieval houses pack the slopes, leading upwards to an open green area where the hill is crowned by a Medici fortress (the Fortezza Medicea). The narrow lanes and alleys winding up and down the slopes within Cortona can be confusing; it's a good idea to arm yourself with a street plan before exploring. Just below the fortress is a large church; the Santuario di Santa Margherita (Sanctuary of St. Margaret). The church, which was rebuilt in the nineteenth-century, is not particularly interesting, although it does contain the remains of the local saint. A bar next door provides welcome refreshments to travellers who have ascended the pleasant leafy path up from the town centre; a climb which can be draining in the summer heat.
One of the finest sights in Cortona is the Annunciation by Fra Angelico (Beato Angelico), in the Museo Diocesano. Other treasures in the small museum include works by Cortona-born Luca Signorelli and by Pietro Lorenzetti. A wide range of local artefacts from various eras can be admired in the Museo dell'Accademia Etrusca, where the prize exhibit is a bronze chandelier dating to the 5th century BC. The museum is housed in the 13th-century Palazzo Casali, the grandest building in Cortona. Churches worth visiting include the pretty fifteenth-century Chiesa di San Niccolo, a small Romanesque church containing a painting by Signorelli, and Madonna (or Santa Maria) del Calcinaio (1485), a domed Renaissance church located outside the walls. At a few kilometres' distance, the Franciscan monastery of Le Celle dates back to the thirteenth-century and is connected with various saints including Francis and Anthony.
Cortona...all'interno della Chiesa di S. Francesco XIII secolo
Santuario di Santa Margherita da Cortona
Cortona (Arezzo) - Il Santuario di Santa Margherita da Cortona sorge sulle parte più alta della collina cortonese, subito sotto alla Fortezza Medicea. Fu edificato nel 1297 su progetto di Niccolò Pisano a fianco del preesistente oratorio dedicato a S.Basilio. La chiesa, rimaneggiata in varie epoche fu infine quasi del tutto rifatta da Presenti e Falcini a cominciare dal 1856 e completata nel 1897 da Castellucci; è in stile romanico-gotico. All'interno, sull'altare maggiore, è conservato in un'urna d'argento, il corpo di S. Margherita (Laviano 1249- Cortona 1297).
Santa Margherita nacque nel territorio di Perugia; e consumò la sua gioventù offendendo Dio, e tutta dedita ai piaceri mondani. Essendo stato ucciso colui, che era stato autore e compagno di ogni suo peccato, ella al vedere il verminoso, e puzzolente cadavere dello stesso, mossa efficacemente dalla Divina grazia, detestò le sue colpe, e si diede a farne la dovuta penitenza. Fu denominata Margherita da Cortona, perché in quella città, sotto la direzione dei Religiosi Francescani, vestì l'abito di Terziaria, attendendo con assiduo studio ai digiuni, alle orazioni, ed alle mortificazioni del suo corpo; rendendosi così insigne nella penitenza, come era stata gran peccatrice. Non mancò il demonio, invidioso di quel cambiamento, di tentarla con furiosi assalti; ma ella li superò tutti ricorrendo a Dio con l'orazione ed implorando il patrocinio della SS. Vergine. Resasi accetta a Dio per mezzo della penitenza, la favorì il Signore di una sublime contemplazione, del dono delle lacrime e della cognizione dei segreti dei cuori, servendosi di lei per richiamare molti a via di salute. Finalmente consumata dal fuoco del Divino amore, ed estenuata dalle penitenze, riposò in pace.
Laudario di Cortona -- De la crudel morte de Cristo -- Ensemble Micrologus -- *** Niccolò dell'Arca
Laudario di Cortona --
De la crudel morte de Cristo --
Ensemble Micrologus --
*** Niccolò dell'Arca (ca. 1435 -- 1494) -
Il Compianto sul Cristo Morto
Nicola Menghini, Santa Martina, 1635. Iglesia de san Lucas y santa Martina, Roma (manortiz)
Chiesa dei Santi Luca e Martina, 1635-1650. Roma. Pietro Berrettini detto da Cortona (1597-1669)
Gloria 'n cielo e pace 'n terra Laudario di Cortona, Italian anonymous, 13th century
Performers: Ensemble Micrologus
Gloria 'n cielo e pace 'n terra:
nat'è 'l nostro salvatore!
Nat'è Cristo glorioso,
l'alto Dio maravellioso:
fact'è hom desideroso
lo benigno creatore!
De la vergena sovrana,
lucente stella diana,
de li erranti tramontana,
puer nato de la fiore.
Pace 'n terra sia cantata,
gloria 'n ciel desiderata;
la donçella consecrata
parturit'à 'l Salvatore!
Nel presepe era beato
quei ke in celo è contemplato,
dai santi desiderato
reguardando el suo splendore.
Parturito l'à cum canto,
pieno de lo Spiritu santo:
de li bracia li fe' manto
cum grandissimo fervore.
Poi la madre gloriosa,
stella clara e luminosa,
l'alto sol, desiderosa,
lactava cum gran dolçore.
Glory in heaven and peace on earth, Our Savior is born.
The glorious Christ is born, the marvelous high God.
The beenign Creator has become man, long awaited.
A child is born from the flower, born of the sovereign
virgin, Shining morning star, Polestar for the errant.
Let us sing peace on earth, let us desire glory in heaven;
The sacred maiden gave birth To the Savior.
San Nicolò di Comelico
Viaggio nel Comelico: visita a San Nicolò, m. 1061 s.l.m. (18 agosto 2009, video di Stefano Vietina).
Ensemble Resonars, Marco Becchetti: Laudario di Cortona (estratto dal concerto)
Il Laudario di Cortona, la più antica collezione di musica italiana in lingua volgare, una delle poche preziose fonti manoscritte a noi giunte sul repertorio devozionale del XIII secolo, interpretato dall'ensemble Resonars di Assisi, diretto da Marco Becchetti, con la partecipazione degli insegnanti e degli allievi del progetto MAP - Musica Antica a Palazzo.
Estratto dal concerto presso la Chiesa di S. Stefanio, Genova, sabato 29 settembre 2018.
Scopri tutti gli appuntamenti della terza edizione de La Voce e il Tempo 2018/2019:
lavoceiltempo.com
Church of St. Francis, Treviso, Veneto, Italy, Europe
In the early 13th century the municipality of Treviso issued statutes that allowed mendicant orders to settle within the walls. A small group of minor friars, sent by the same Francis of Assisi, came to Treviso in 1216, and took up residence north-east of the city center, in the area beyond the Cagnan Grande. In this area, which the tradition has granted them from the Da Camino, the Franciscans built a simple convent and a chapel dedicated to the Virgin Mary. The community soon became numerous and in 1231 the church and the convent began to be built. The municipality gave a sum of one thousand lire for the works. In 1270 the constructions were completed. An important role in the endowment of the convent was given by Gherardo da Camino, perhaps due to an act of reparation for the killing of Giacomo Casale, bishop of Feltre and Friar Minor, in 1298. The major families of Treviso had their own chapel in this church: in addition to the grandiose ark of the da Camino, one can remember the disappeared tombs of the Bonaparte, the Brandolini, the Coderta, the Rovèr, the Rinaldi, the Sugana, and the Calandri. Being a regular church, in 1797 the church was occupied by the French and the minor conventual friars were expelled. In 1806 the convent was suppressed by the laws of the Kingdom of Italy. The church was thus used for military purposes and as a stable, while the two large cloisters were demolished. Only in 1928, after a restoration, it was reopened. The church, owned by the Municipality of Treviso, was again entrusted to the pastoral animation of the Conventual Franciscan friars. It is not a parish church, being included in the territory of Santa Maria Maddalena. To a Franciscan, between Benvenuto delle Celle, according to the tradition also author of the project for the church of San Nicolò, is perhaps the design of the church. The grandeur of the Dominican temple is opposed by the simple and severe structure, of transition between the Romanesque and early Gothic, of St. Francis. The gabled façade, as well as the two sides, is decorated with pilasters crowned by small arches, and has a lunette above the portal with a Byzantine fresco. The church has a Latin cross plan, with a single, large nave covered by a wooden ship-like ceiling. On the right there is a small nave consisting of the union of five side chapels, covered by masonry cross vaults that form five bays. In the lunette above the portal there is a Byzantine fresco, attributed to Marco Veneziano (1235). Inside, on the left wall, there is a gigantic fresco depicting St. Christopher, a Romanesque-Byzantine work of the late thirteenth century. On the sails of the vault of the main chapel of the apse are the Four Evangelists, the Stigmata of St. Francis, a Madonna with Child and Adam, of the fourteenth-century Venetian-Emilian school, probably the work of a pupil of Tommaso da Modena. In the first chapel on the left (Giacomelli chapel) there is a work by Tommaso da Modena, the fresco of the Madonna and Child with seven saints (1350), a true artistic masterpiece of the church and testimony to the refined Gothic style of the Emilian master then active in city. Three of the saints, however, were later added by pupils of Thomas. In the second chapel on the left there is a fresco by a pupil of Tommaso da Modena, the Master of Feltre: Madonna and four saints, from 1351.
Il Compianto della Vita
12PORTE - 4 maggio 2017: Ci piace caratterizzare l’inizio di questo mese di maggio con la presentazione di una delle più struggenti e significative immagini della Vergine Maria custodite in città: si tratta del compianto di Nicolò dell’Arca di Santa Maria della Vita.
Festival organistico San Donato, proseguono i concerti in Cattedrale
Sono due gli appuntamenti in calendario per la prosecuzione del Festival organistico San Donato organizzato dalla diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro e con la direzione artistica del M° Eugenio Maria Fagiani. Entrambi i concerti, ad ingresso libero, inizieranno alle 21.20.
Servizio di Riccardo Ciccarelli.
Intervista a M° Eugenio Fagiani, direttore artistico del Festival.
TSD Notizie del 19 agosto 2015
Il compianto di Niccolò dell'Arca in Santa Maria della Vita
Documentario sul complesso monumentale di Santa Maria della Vita, museo della sanità di Bologna, che custodisce la celebre terracotta del compianto sul Cristo Morto realizzata da Niccolò dell'Arca e definito da Gabriele D'Annunzio l'urlo di pietra. A cura di Graziano Campanini. Regia: Nicola Berti. Produzione: Mazzanti Media
Josquin at Orvieto Cathedral - Luca Signorelli & Beato Angelico
Josquin at Orvieto Cathedral - Luca Signorelli & Beato Angelico
Hans Meijer - Lute & Italian vihuela
Josquin des Prez was a singer at Milan Cathedral in 1459, remaining there until December 1472. By July 1474 he was one of the 'cantori di capella' in the chapel of Galeazzo Maria Sforza. Between 1476 and 1504 he passed into the service of Cardinal Ascanio Sforza, whom he probably accompanied in Rome in 1484. His name first appears among the papal chapel choir in 1486 and recurs sporadically; he had left the choir by 1501. In this Italian period Josquin reached artistic maturity.
He then went to France (he may also have done so while at the papal chapel) and probably served Louis XII's court. Although he may have had connections with the Ferrara court (through the Sforzas) in the 1480s and 1490s, no formal relationship with the court is known before 1503 when, for a year, he was maestro di cappella there and the highest-paid singer in the chapel's history. There he probably wrote primarily masses and motets. An outbreak of plague in 1503 forced the court to leave Ferrara (Josquin's place was taken by Obrecht, who fell victim in 1505). He was in the north again, at Notre Dame at Condé, in 1504; he may have been connected with Margaret of Austria's court, 1508-11. He died in 1521. Several portraits survive, one attributed to Leonardo da Vinci.
Josquin's works gradually became known throughout western Europe and were regarded as models by many composers and theorists. Petrucci's three books of his masses (1502-14) reflect contemporary esteem, as does Attaingnant's collection of his chansons (1550). Several laments were written on his death (including Gombert's elegy Musae Jovis), and as late as 1554 Jacquet of Mantua paid him tribute in a motet. He was praised by 16th-century literary figures (including Castiglione and Rabelais) and was Martin Luther's favourite composer.
Josquin was the greatest composer of the high Renaissance, the most varied in invention and the most profound in expression.
Chiesa di San Primo e Feliciano,Pavia,Italia
La chiesa fu costruita nelle forme romaniche verso la seconda metà del XII secolo. Era officiata da una collegiata di canonici che, nel 1354, entrarono nella Congregazione dei servi di Maria, alla quale la chiesa appartenne sino alla fine del se. XVIII.
Anticamente la chiesa presentava una struttura simile a S. Teodoro: tre navate, tiburio, cupola e transetto finto. Nel secolo XV, alla navata destra fu aggiunta un'altra navata, di stile gotico lombardo, che esiste tuttora.
Nel secolo seguente, l'interno della chiesa fu ridotto ad una sola nave e completamente trasformato in stile barocco. Fu pure costruito un presbiterio più ampio che comportò la distruzione del tiburio, del transetto e dell'abside originale.
Attualmente della chiesa romanica si conserva la facciata, restaurata nel 1940, di un bellissimo mattone purpureo.
Val di Cecina, Toscana - Italia
IL PIANTO DELLA MADONNA di JACOPONE DA TODI (Dino Becagli)
Registrazione effettuata ieri, Venerdì Santo 2013 da Dino Becagli (attore e regista lucano). Di questo testo esistono più versioni, ma non so quel è la più attendibile.
Chiesa dei Ss. Luca e Martina - Roma
Musica di Helios Salah
Chiesa dei Ss. Luca e Martina :
Visita Pastorale, l’arcivescovo Fontana riparte da Foiano della Chiana
Visita Pastorale, l’arcivescovo Fontana riparte da Foiano della Chiana, Lucignano e Marciano
Servizio di Luca Primavera
Riprese di Marco Alfonsi
TSD Notizie del 22.5.2017