San Pietro di Cadore - Piccola Grande Italia
Nel cuore del Comelico, terra di Dolomiti, il Comune di San Pietro di Cadore sorge al confine con l'Austria, ultimo lembo di Veneto incastonato tra Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige.
Le prime tracce della presenza umana in queste alte valli risalgono a 10.000 anni fa con il passaggio dei primi cacciatori mesolitici. Terra di confine attraverso le alpi ospitò celti, veneti e romani anche se le prime tracce documentabili che attestino compravendite di proprietà risalgono al XII secolo. Agli inizi del secondo millennio il Cadore fu governato dalla famiglia dei Da Camino, di schiatta longobarda, poi dal patriarca di Aquileia ed infine, dal 1420 dalla Serenissima Repubblica di Venezia.
Feltre Piazza Maggiore e Duomo al tramonto - slideshow (provincia di Belluno, Veneto)
Piazza Maggiore, Chiesa di SS. Rocco e Sebastiano, Fontane Lombardesche, Castello di Alboino, Palazzetti Cingolani, Duomo di Feltre, Cattedrale di San Pietro Apostolo
Chiesa antica di S.Pietro in Bosco ad Ala (Trento) - Ancient church in Ala (Trentino, Italy)
Chiesetta romanica di S.Pietro in Bosco ad Ala (Trento), dove secondo una leggenda, nel VI secolo d.C. , qui si incontrarono il re dei Longobardi Autari e la regina Teodolinda. All'interno sono visibili alcuni antichi affreschi.
Church of S.Pietro in Ala (Trentino, Italy). Inside there are some ancient fresco paintings.
Chiesa eremo di San Donato - Ronchena di Lentiai - Belluno
Chiesa eremo di San Donato - Una perla di spiritualità
Paola Brunello
L’oratorio di San Donato si trova a 380 metri di altitudine sopra l’abitato di Ronchena, in comune e parrocchia di Lentiai, in diocesi di Vittorio Veneto e in provincia di Belluno.
Lo stato attuale del complesso di San Donato si deve ad una serie di importanti interventi di recupero e di restauro ultimati nel 2011.
Anche se molto antico, forse di età longobarda, la prima attestazione documentale dell’oratorio di San Donato è riferita al 1529.
Il Santo cui è dedicato l’oratorio-eremo è San Donato, vescovo e martire di Arezzo, festeggiato il 7 agosto. Il suo culto si radicò tra i Longobardi.
Un edificio semplice di aspetto quattrocentesco, con tetto a capanna e campaniletto a vela e ad unica navata. L’intonaco più antico risale al XV secolo ed è presente nella parete del presbiterio con la raffigurazione di una teoria di santi e nell’aula dove sono state riportate alla luce le croci della consacrazione.
Del XVII secolo i due affreschi a destra dell’altare e sulla parete sud-est con la raffigurazione di due santi.
Percorriamo la teoria dei santi.
La prima figura a sinistra rappresenta San Vittore. La spada e la palma sono due simboli chiari del martirio di questo miles Christi.
Alla sua sinistra Sant’Antonio Abate, eremita, patriarca del monachesimo, uomo di preghiera, lottatore contro i demoni, guaritore degli infermi, direttore di anime.
Madonna in trono con il bambino. La Madonna è seduta in una sede forse marmorea e dalle linee essenziali. Porta manto e veste eleganti con linee morbide. Tiene in braccio Gesù. L’aureola del bambino è crucifera, indossa ai fianchi un perizoma e porta al collo una collana simboli di passione.
San Donato è raffigurato come vescovo in abiti pontificali.
San Pietro è un uomo di mezza età o anziano, dai lineamenti marcati e popolani. Tiene con la mano sinistra il libro e con la destra due chiavi.
Nel presbiterio due affreschi del XVII secolo.
L’affresco sulla parete di fondo potrebbe far pensare a San Bernardo di Chiaravalle. Questa ipotesi di lettura trova una diversa interpretazione collegata alla presenza in loco degli eremiti dell’Ordine di Sant’Agostino, in particolare dell’eremita Pietro da Valdobbiadene, in cui si trova l’eremo di Sant’Alberto Carmelitano o degli Abati. Nell’iconografia Sant’Alberto degli Abati appare spesso con un rametto di giglio in mano e con un libro nell’altra, con abito scuro e manto bianco. Confrontando quindi queste rappresentazioni con il Santo raffigurato nella parete di fondo della chiesa di San Donato, appaiono evidenti gli aspetti comuni. Non si tratterebbe quindi di San Bernardo, ma probabilmente di Sant’Alberto degli Abati.
Nella parete destra, un altro santo raffigurato in piedi; indossa una veste nera e nella mano sinistra sorregge un libro chiuso. E’ stato identificato come Sant’Antonio da Padova, però appare strana l’assenza dei maggiori attributi di riferimento a questo Santo. La presenza degli eremiti dell’Ordine degli Agostiniani porta a supporre che l’affresco potrebbe riferirsi a Sant’Agostino rappresentato talvolta come semplice monaco agostiniano con saio nero e cintura.
In controfacciata è evidente lo stemma con ogni probabilità del Vescovo di Ceneda Marcantonio Agazzi (1692-1710).
Una scritta in tonalità del rosso con caratteri facilmente leggibili: “MVNDA”, imperativo del verbo latino mundare, che significa purificarsi.
L’altare maggiore, XVII-XVIII secolo, in legno scolpito, dipinto, dorato, di autore anonimo. La cornice racchiude una tela di modesta levatura e risalente alla fine del XVII secolo che raffigura la Madonna con il Bambino in trono e i Santi Donato e Bartolomeo.
Nella parete destra la copia della tela di Luigi Cima, realizzata dal pittore locale Toni Piccolotto nel 1961, raffigurante la Madonna di Caravaggio.
L' eremo vero e proprio è formato da due piani collegati da una scala interna.
Dalla fine del XVII secolo alla metà del XVIII secolo è attestata la presenza degli eremiti. Per un lungo periodo furono eremiti dell’Ordine di Sant’Agostino e in seguito del Terz’Ordine Francescano. Gli eremiti presso l’eremo furono al massimo in tre contemporaneamente e un eremita visse qui per ben 37 anni di cui 22 in solitudine. E’ anche evidente dai documenti la loro partecipazione alla vita della parrocchia di Lentiai in diversi servizi e celebrazioni. Di fondata certezza il loro legame con l’ordine degli agostiniani di Feltre del monastero di Ognissanti a sua volta molto legato con la famiglia dei Conti di Cesana e il territorio di loro pertinenza.
Paola Brunello
Mel, 18 marzo 2018
Queste notizie sono tratte da “Chiesa ed Eremo di San Donato. Una perla di spiritualità” di Brunello Paola – tesi per il conseguimento del diploma superiore di Operatore del Turismo Religioso – Bienno Sperimentale Diocesi di Belluno-Feltre e di Vittorio Veneto - 8 maggio 2017
Alcune immagini sono di Dario Tonet
Trentino - Chiesa di San Pietro a Cembra in Val di Cembra
Cembra (Trento) - La chiesa di San Pietro è una chiesa in stile tardo gotico è la chiesa più antica di tutta la Val di Cembra.
Conserva al suo interno un ciclo affrescato della vita di Cristo (XVI sec.) e una splendida raffigurazione del Giudizio Universale (XVIII sec.), opera di Valentino Rovisi, appartenente alla scuola del Tiepolo.
Presso il presbiterio, in corrispondenza dell’arco santo, sono visibili i resti di una rara cella memoriale, urna in pietra e muratura destinata a custodire le reliquie del Santo Patrono.
Coro CTG Belluno
Chiesa di San Pietro Belluno
ASAC Festival della Coralita Veneta 26 ottobre 2006
FAI le Dolomiti - Andrea Schiavone - Splendori del Rinascimento a Venezia
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Giorgio Reolon ci parla di Andrea Schiavone, con particolare riferimento alle opere esposte nella mostra Andrea Schiavone - Splendori del Rinascimento a Venezia presso il Museo Correr di Venezia fino al 10 aprile 2016. Nella mostra sono esposte anche opere provenienti dalla Chiesa di San Pietro di Belluno. (video Simone Osta)
«The Gesualdo Six» in concerto questa sera a Belluno
«The Gesualdo Six» in concerto questa sera a Belluno nella chiesa di San Pietro, ore 20.45. L’ingresso è gratuito.
Il Circolo Culturale Bellunese propone una serata con il gruppo vocale inglese, famoso per la pulizia e la precisione delle voci. Reduci da una tournée in Europa e nel mondo, a Belluno si esibiscono per la prima volta in Italia.
Places to see in ( Mantova - Italy ) Cattedrale di San Pietro
Places to see in ( Mantova - Italy ) Cattedrale di San Pietro
Mantua Cathedral (Italian: Cattedrale di San Pietro apostolo; Duomo di Mantova) in Mantua, Lombardy, northern Italy, is a Roman Catholic cathedral dedicated to Saint Peter. It is the seat of the Bishop of Mantua.
An initial structure probably existed on the site in the Early Christian era, which was followed by a building destroyed by a fire in 894. The current church was rebuilt in 1395–1401 with the addition of side chapels and a magnificent Gothic west front, which can still be seen in a sketch by Domenico Morone (preserved in the Palazzo Ducale of Mantua). The belltower has seven bells tuned in the scale of Bb.
After another fire in the 16th century, Giulio Romano rebuilt the interior but saved the frontage, which was replaced however in 1756–61 by the current Baroque one in Carrara marble. Notable characteristics of the Renaissance structure are the cusps, decorated with rose windows on the south side, which end at the Gothic bell tower.
Interior artworks:
The Trinity with the Virgin, Saint John and angels by Antonio Maria Viani (fresco in apse)
Saint Margaret (1552) by Domenico Brusasorci (canvas in Chapel of the Sacrament)
Saint Martin dividing his cloak with the beggar (1552) by Paolo Farinati
Glory of Saint Joseph (1616) by Niccolò Ricciolini
Saint Dominic by Bernardino Malpizzi
Madonna dell'Itria by Antonio Maria Viani
Saint Aloysius Gonzaga by Ippolito Andreasi
( Mantova - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Mantova . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Mantova - Italy
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S Pelegrino Igreja Church Chiesa (360 Video)
Igreja de São Pelegrino / Church of Saint Pellegrino / Chiesa di San Pellegrino
A igreja ganhou fama em virtude de um grupo de obras de arte que abriga e é uma das principais atrações turísticas da região. A mais importante, sem dúvida, é o acervo de pinturas em tela de Aldo Locatelli, também as portas de bronze da igreja são outra obra prima por Augusto Murer, escultor de Belluno, Itália, e ilustram cenas da imigração Italiana.
A devoção a São Pelegrino, em Caxias do Sul, está vinculada aos primórdios da imigração italiana e da fundação da cidade. Em 1879 uma família italiana chegava ao antigo Campo dos Bugres trazendo a imagem do Santo que de sua terra Treviso, cidade da região do Vêneto, Italia. Neste local contruiram um Capitel. A Igreja Matriz foi inaugurada em 1953.
Na Itália teve origem em uma pequena localidade chamada San Pellegrino in Alpe, passagem das grandes peregrinações durante a Idade Média. Fixou-se ali um filho de reis da Escócia que passou a levar uma vida de eremita dedicava seu tempo à oração, ajudando os necessitados e protegendo os peregrinos dos perigos da floresta.
The church gained fame by virtue of a group of works of art that it houses and is one of the main tourist attractions of the region. The most important, undoubtedly, is the collection of paintings on canvas of Aldo Locatelli, also the bronze doors of the church are another masterpiece by Augusto Murer, sculptor of Belluno, Italy, and illustrate scenes of Italian immigration.
The devotion to Saint Pelegrino in Caxias do Sul is linked to the beginnings of Italian immigration and the founding of the city. In 1879 an Italian family arrived at the old Field of Bugres bringing the image of the saint that of their land Treviso, Veneto region, Italy. In this place they built a Capitel. The Mother Church was inaugurated in 1953.
In Italy it originated in a small locality called Saint Pellegrino in Alpe, passage of the great pilgrimages during the Middle Ages. There a son of kings of Scotland settled there that went to lead a hermit life dedicated its time to the prayer, helping the needy and protecting the pilgrims of the perils of the forest.
La chiesa ha raggiunto la fama a causa di un gruppo di opere d'arte che ospita ed è una delle maggiori attrazioni turistiche della regione. La più importante è senza dubbio la collezione di dipinti di schermo Aldo Locatelli, anche le porte di bronzo della chiesa sono un altro capolavoro di Augusto Murer, Belluno scultore, l'Italia, e l'immigrazione italiana illustrano scene.
La devozione a S. Pellegrino, a Caxias do Sul, è legato agli inizi del 'immigrazione italiana e fondazione della città. Nel 1879 una famiglia italiana è venuto al vecchio Campo di Bugres portare la sacra immagine della loro terra Treviso, città del Veneto, Italia. Hanno costruito questo luogo un 'capitale'. La Chiesa Madre è stata inaugurata nel 1953.
L'Italia ha avuto origine in un piccolo villaggio chiamato San Pellegrino in Alpe, passaggio dei grandi pellegrinaggi durante il Medioevo. Si trova lì un figlio di re di Scozia, che ha continuato a condurre una vita da eremita dedica il suo tempo alla preghiera, aiutando i bisognosi e proteggere i pellegrini dei pericoli della foresta.
Le Campane di Castel San Pietro Terme.
Le Campane della Chiesa parrocchiale di Santa Maria Maggiore, Castel San Pietro Terme (BO) Italia, 19 giugno 2016. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Basilica santi Pietro e Paolo di Agliate
Veloce video fatto presso la Basilica di Agliate, bella chiesa in stile romanico. Contiene reliquie di san Biagio.
VLOG - Visita alla Basilica di San Pietro con la mia ragazza
ciao a tutti ragazzi e benvenuti in questo nuovo vlog.
Oggi andremo a visitare la basilica di San Pietro, sia nella parte interna che esterna.
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Richiesta Ritratti e disegni:
Se volete un disegno o un ritratto fatto a mano non dovete fare altro che contattarmi:
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La grandezza del foglio sarà A3, A4, 50x70 ecc...
I disegni saranno in bianco e nero (a matita).
Per info sul prezzo dovrete contattare in privato
Se sei interessato all'attrezzatura che uso per i video probabilmente sotto troverai quello che cerchi.
Se hai ulteriori domande o necessità non esitare a chiedere, cercherò di aiutarti per quanto possibile.
ATTREZZATURA VIDEO
- camera gameplay:
- camera vlog e riprese:
- microfono 1:
- microfono 2:
- chroma key + kit luci :
MILANO Chiesa di S. PIETRO IN GESSATE + Cappella di Sant'Antonio Abate o Cappella Obiano
STORIA DEL COMUNE DI SAN PIETRO DI CADORE E SUOI PAESANI.VOB
CARELLATA DI FOTO VECCHIE DEL COMUNE DI SAN PIETRO DI CADORE E DEI SUOI PAESI E PAESANI,VIDEO RICORDO DEI VECCHI TEMPI DEDICATO AI MIEI COEPAESANI.
Ruhe Ruhe San Pietro in Banchi
...ruhe!...ruhe! ...silenzio!...silenzio!
Libero ragionamento su fede, tradizione e innovazione attraverso le immagini della Passione, Morte e Resurrezione di Nostro Signore e degli artistici crocifissi delle confraternite liguri.
Sabato 22 Marzo 2014 ore 18.00
Chiesa di San Pietro in Banchi
Piazza Banchi - Genova
Rappresentazione audio-video sulla sofferenza umana a partire dalla pasisone, morte e resurrezione di Gesù. Gli otto brani in genovese sono tratti dalle Sacre Scritture, in particolare da brani dei tre Vangeli Sinottici, e cantati in dialetto genovese.
Paolo Besagno: testi, musiche, pianoforte, voce, elettroniche
Sandro Secchi: chitarre, arrangiamenti, voce
Stefano Bosi: fisarmonica
Uno speciale ringraziamento a Gianluca Polizzi (mixer audio e tanta amicizia) e a Luciano Rosasco per le splendide foto montate in coda al video. Grazie Luciano.
Le Campane del Duomo di Belluno.
Le belle e festose campane del Duomo di Belluno, 21 settembre 2013. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Maestoso ed elegante il campanile del Duomo di Belluno fu progettato dall’ Architetto Filippo Juvara e realizzato fra il 1732 e il 1743, costruito in pietra di Castellavazzo, alto 71,98 metri (compreso l'angelo), costò complessivamente 150.000 lire venete. Nel 1934 le vecchie campane furono rifuse dall' Antica Fonderia De Poli di Vittorio Veneto.
ALBA FESTIVA
Che hanno le campane,
che squillano vicine,
che ronzano lontane?
E’ un inno senza fine,
or d’oro ora d’argento,
nell’ombre mattutine.
Con un dondolio lento,
implori, o voce d’oro,
nel cielo sonnolento.
Tra il cantico sonoro
il tuo tintinno squilla,
voce argentina. Adoro,
adoro – Dilla, dilla,
la nota d’oro. L’onda
pende dal ciel, tranquilla
ma voce più profonda
sotto l’amor rimbomba,
par che al desio risponda:
la voce della tomba.
G. Pascoli
Sappada - Comeglians to San Pietro di Cadore - 2017
Chiesetta di San Fermo e Rustico - Salce (Belluno)
La Chiesa dei SS Fermo e Rustico si trova in località S. Fermo a Belluno
Giro d italia 26-5-2017 mare di San Pietro Di cadore