Bosa - Uno tra i borghi più belli d'Italia
MUSICA: SONG: EDITOR DI YOUTOBE CREATOR STUDIO
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Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.L’imponente castello domina Bosa dall’alto. Fu costruito nel 1112 in cima al colle di Serravalle dalla nobile famiglia toscana dei Malaspina dello Spino Secco, insediatasi nell’Isola a metà XI secolo. Si racconta che il geloso marchese costruì un sottopassaggio dal castello alla cattedrale perché la bella moglie andasse in chiesa al riparo da occhi indiscreti. Un giorno in preda a raptus, le tagliò le dita delle mani e le avvolse in un fazzoletto, che, scordata la follia, davanti agli amici tirò fuori dalla tasca. Le dita caddero, lui fu scoperto e imprigionato. Sempre per la leggenda alcune rocce del castello sarebbero le dita pietrificate o i testimoni impietriti dall’orrore.
Bosa (OR) -
Bosa: Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.
(Dal web)
Benvenuti a BOSA, il paese colorato della SARDEGNA ♥
Nella costa occidentale della Sardegna, in provincia di Oristano, sorge uno dei borghi più pittoreschi d’Italia, dominato da un castello medioevale, con le sue case multicolori lungo la foce del fiume Temo che la divide in due con forme sinuose.
Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.
In visita a Bosa insieme a Mare Calmo con la mini-crociera sul Temo
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???? Bosa | Sardegna
Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.
Bosa
Sardegna
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San Pietro di Sorres Borutta
L'ex Cattedrale di San Pietro di Sorres è una chiesa della Sardegna in stile romanico. Il tempio, monumento nazionale dal 1894, si trova su un colle di origine vulcanica in territorio del comune di Borutta piccolo centro del Meilogu, in provincia di Sassari.
Edificata tra il XII e il XIII secolo, fu cattedrale della non più esistente diocesi di Sorres fino al 1503. Dal 1950 la chiesa e l'attiguo monastero ospitano una comunità di monaci benedettini.Fonte wikipedia
Bosa (OR) -
Un incantevole borgo dove tradizione e modernità si fondono e infondono curiosità e fascino. La tua prima indelebile immagine di Bosa sarà il quartiere storico di sa Costa, fatto di case variopinte che si inerpicano sulle pendici del colle di Serravalle, dominato dal castello dei Malaspina, risalente al XII secolo. Lo raggiungerai a piedi: dall’alto, , ammirerai il panorama di tutta la cittadina. Il poetico Lungotemo con il Ponte Vecchio che cavalca il Temo, unico fiume navigabile in Sardegna, accompagnerà le tue passeggiate alla scoperta delle antiche concerie, che ricordano le radici di un centro famosissimo in Italia da metà 1800 a inizio 1900 per le produzioni di pellame d’alta qualità. A testimoniarlo anche il museo delle Conce.
All’interno del borgo soffermati sulla chiesa dell’Immacolata Concezione, duomo cittadino, e sui suoi bellissimi affreschi. Dentro le mura del castello sorge la chiesa di Nostra Signora de sos Regnos Altos, impreziosita da un ciclo di dipinti del 1370: qua si svolgono a fine settembre le celebrazioni più suggestive dell’anno bosano. Vicino al centro abitato, nella località campestre di Calmedia, sorge la chiesa romanica di san Pietro extra muros, in origine centro della Bosa vetus prima che la popolazione trasmigrasse nel quartiere di sa Costa (Bosa nova), dove ammirerai sa funtana manna, monumento ottocentesco in trachite rossa.
Bosa è il centro principale della regione storica della Planargia, luogo di tradizione artigianale ed enogastronomica, che ti accoglie con un calice di pregiata malvasia, uno dei vini dolci sardi più amati, e ti mostra le sue eccellenze: gioielli di corallo, cesti di asfodelo, tessuti, tra cui il filet, nato dall’antico sapere femminile e, non ultimo, il pescato. Un’altra tradizione contraddistingue il borgo: il Karrasegare osincu. Il Carnevale di Bosa è uno dei più caratteristici e popolati della Sardegna, unisce il fascino delle maschere tradizionali all’allegoria dei carnevali moderni.
Nella foce del Temo sorgono il porto turistico fluviale e accanto Bosa Marina, località molto apprezzata e premiata ogni anno dalla Guida Blu di Legambiente. Le spiagge di s’Abba Druche, Portu Managu, Turas e Compoltitu completano lo scenario di bellezze costiere, dove potrai immergerti e rilassarti. Mentre se ti appassionano trekking e birdwatching, ecco il parco biomarino di capo Marrargiu e la riserva naturale di Badde Aggiosu e Monte Mannu.
An enchanting village where tradition and modernity blend and infuse curiosity and charm. Your first indelible image of Bosa will be the historic district of sa Costa, made of colorful houses that climb the slopes of the hill of Serravalle, dominated by the castle of the Malaspina, dating back to the twelfth century. You will reach it on foot: from above, you will admire the panorama of the whole town. The poetic Lungotemo with the Ponte Vecchio that rides the Temo, the only navigable river in Sardinia, will accompany your walks to discover the ancient tanneries, which recall the roots of a very famous center in Italy from the mid 1800s to the early 1900s for the production of leather 'high quality. The museum of the Conce bears witness to this.
Inside the village dwell on the church of the Immaculate Conception, city cathedral, and its beautiful frescoes. Inside the walls of the castle stands the church of Nostra Signora de sos Regnos Altos, embellished with a series of paintings from 1370: here the most evocative celebrations of the Bosan year are held in late September. Near the town, in the rural village of Calmedia, stands the Romanesque church of San Pietro extra muros, originally center of Bosa vetus before the population transmigrated in the district of sa Costa (Bosa nova), where you will admire sa funtana manna, a nineteenth-century monument in red trachyte.
Bosa is the main center of the historic region of Planargia, a place of traditional craftsmanship and food and wine, which welcomes you with a glass of fine Malvasia, one of the most loved Sardinian sweet wines, and shows you its excellences: coral jewelry, baskets of asphodel , fabrics, including the filet, born from the ancient feminine knowledge and, last but not least, the fish. Another tradition distinguishes the village: the Karrasegare osincu. The Bosa Carnival is one of the most characteristic and populated in Sardinia, combining the charm of traditional masks with the allegory of modern carnivals.
At the mouth of the Temo there are the fluvial tourist port and next to Bosa Marina, a very popular and awarded resort every year by the Blue Guide of Legambiente. The beaches of s'Abba Druche, Portu Managu, Turas and Compoltitu complete the scenery of coastal beauty, where you can immerse yourself and relax. While if you are passionate about trekking and birdwatching, here is the marine park of Capo Marrargiu and the nature reserve of Badde Aggiosu and Monte Mannu.
BOSA (Sardegna) - Organo da salvare
L'organo della Chiesa del Carmine di Bosa costituisce a tutt'oggi una delle rare testimonianze esistenti in Italia della produzione dell'organaro lombardo Carlo Giuliani (Montegrino Valtravaglia 1796- Genova 1855) attivo fra Liguria, Basso Piemonte e Sardegna negli anni '20-50 dell'Ottocento.
Giuliani realizza in Sardegna, per quanto ne sappiamo, due organi a Cagliari - Chiesa dei Ss. Martiri Giorgio e Caterina nella via Manno, distrutto da eventi bellici nel 1943 - e appunto a Bosa.
Lo strumento in questione non suona da oltre mezzo secolo e la difficoltà di accedere alla tribuna ha eccezionalmente preservato il materiale. Detto questo, l'infestazione da parte di insetti xilofagi (tarlo etc.), l'azione dei topi - che hanno rosicchiato una parte del canneggio - unitamente alla qualità della lega metallica usata dal Giuliani costituiscono alcune criticità alle quali è possibile ovviare solo con un intervento accurato di restauro tale da ridare voce al prezioso strumento.
The organ of the Carmine Church in Bosa, still constitutes one of the rare examples in Italy of the organ builder Carlo Giuliani's production who has worked in Liguria, low Piedmont and Sardinia in the years 1820-1850.
Giuliani realized in Sardinia only two organs in Cagliari (church of Saints George and Catherine in the central via Manno, destroyed by war in 1943) and the one in Bosa.
The Carmine's Church organ has been voiceless for over half a century. The difficulty of access at the organ loft, in recent years, preserved the original builder's materials but a heavy infestation by woodworms and rats -- which have gnawed the metal pipes -- have damaged this remarkable work.
Today an accurate restoration can give voice and functionality to this magnificent instrument.
Carloforte - Piccola Grande Italia
Spiagge dorate, acque limpide e trasparenti, incantevoli calette rocciose, imponenti falesie e maestosi faraglioni. Carloforte è un microcosmo vario e ricco, nascosto nel sud ovest della Sardegna, che riserva sorprese dietro ad ogni angolo.
Carloforte è situato sull'isola di San Pietro in Sardegna, un lembo di terra posto a circa 10 km dalla costa sarda che costituisce, insieme alla vicina isola di Sant'Antioco e ad altri isolotti e scogli, l'Arcipelago del Sulcis.
DIALOGHI DELLA MEMORIA - 46 - Città regie Bosa
Il castello medievale, il mistero della sua nascita e l'epopea del contrasto con la vicina Alghero, il Temo e il borgo nato intorno all'antica San Pietro: tutto questo e moltissimo altro è Bosa. Uno dei borghi d'Italia e di Sardegna fra i più suggestivi e misteriosi. La raccontano per noi, i professori Cecilia Tasca dell'Università di Cagliari e Marco Milanese dell'Università di Sassari. In studio Simona Scioni
Bosa (OT) uno dei Borghi più belli d'Italia (Sardegna)
Bosa (OT) uno dei Borghi più belli d'Italia (Sardegna)
Sardegna - 1953 - impressioni di un viaggio
Bosa
Nuoro, Chiesa della Solitudine
Laconi, festa di S. Ignazio
Cagliari e il cagliaritano
Mamoiada, Chiesa di S. Cosimo
Sorgono, Chiesa di S. Mauro
Cagliari, Torre dell'elefante e aeroporto
Alghero, aragoste di Alghero e corallo
Caccia in Sardegna
Villa Las Tronas Alghero
Olbia
Sassari, festa per commemorare la vittoria sui mori
Castello dei Malaspina o di Serravalle a Bosa ~ 02 Aprile 2018 | Viaggiare in Sardegna
Storia:
Il castello dei Malaspina domina la cittadina di Bosa dalla cima del colle di Serravalle, a 84 metri di altezza. Secondo le carte storiche fu costruito nel 1112 dai marchesi Malaspina, originari della Lunigiana e modificato diverse volte nel corso dei secoli. L'imponente torre maestra del mastio fù edificata nel 1300 da Giovanni Càpula; nello stesso periodo venne rinforzato ulteriormente l'intero castello in vista dell’imminente attacco aragonese. Successivamente, nel XV secolo, durante il regno di Alfonso il Magnanimo venne recintato il colle, costruite le due torri secondarie e la chiesetta. Durante il governo aragonese, le principali sette città della Sardegna vennero fregiate del titolo di Città Regia. Le prime furono Cagliari, Iglesias e Sassari nel 1327, seguiti da Castelsardo nel 1448, Bosa nel 1499 e infine Alghero nel 1501. In questo periodo Bosa risultava completamente protetta dalle mura attuali. Nel 1800 venne eseguito un primo restauro conservativo ad opera di Filippo Vivanet e di Dionigi Scano.
Leggenda:
Un'antica leggenda racconta che il Marchese Malaspina, proprietario del Castello di Bosa, delizioso borgo del nord Sardegna, era così geloso della giovane moglie che fece costruire un passaggio sotterraneo che dal Castello conduceva alla Cattedrale, in modo che la Marchesa potesse partecipare quotidianamente alle funzioni religiose senza essere vista da occhi indiscreti. La marchesa viveva relegata tra le mura e l'unica cosa che poteva fare era osservare la coloratissima città di Bosa dall'alto. Un giorno il Marchese, in preda a un raptus di gelosia per un'immaginaria colpa di tradimento, portò lontano dalle mura la marchesa con l'inganno, afferrò un coltello e la uccise; poi li tagliò le dita di ambo le mani, le avvolse in un fazzoletto e lo mise in tasca. Dopo qualche ora incontrò gli amici in città e si ubriacò. Dimenticatosi del folle gesto e avendo bisogno del fazzoletto, lo tolse dalla tasca facendo cadere le dita di fronte allo sguardo esterrefatto dei compagni che con l'aiuto del popolo lo incarcerarono. Non si sa cosa avvenne alla Marchesa ma si narra che non potendo trovare pace, il suo spirito vaghi per l'eternità in quegli stessi luoghi in cui era stato soppresso il corpo. Secondo un'altra versione, le sue dita si sarebbero pietrificate come rocce nei pressi del Castello. Un'altra interpretazione vuole che quelle rocce dette Sos Testimonzos sarebbero i testimoni dell'atroce fatto rimasti impietriti dall'orrore.
Chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos:
La piccola chiesa si trova all’interno del Castello di Serravalle che domina l’abitato di Bosa. Probabilmente fu edificata prima del castello e quando, nel 1443, fu ampliata la cinta muraria essa si ritrovò chiusa al suo interno. Originariamente dedicata a San Giovanni prima e a Sant’Andrea poi, cambiò la sua dedicazione nel 1847 quando, tra le macerie del mastio, fu ritrovata una statuetta lignea che raffigurava la Madonna. Questa statuetta, dalle probabili origini tardo-medioevali, venne chiamata Nostra Signora de Regnos Altos; viene ancora oggi conservata nella chiesa e la sua celebrazione ricorre il sabato e la domenica della seconda settimana di Settembre.
Durante i restauri del 1972 furono rinvenuti, nella parte più antica, degli antichi affreschi di grande importanza; gli autori sono anonimi ma considerati i temi trattati è evidentemente l'influenza dei Francescani e degli Spagnoli. Queste raffigurazioni dipinte intorno al 1350 rappresentano un raro esempio di pittura gotica in Sardegna e mostrano scene tratte dal Nuovo Testamento e dalle Vite dei Santi.
FONTI:
Storia del Castello
Leggenda del Castello:
Chiesa e affreschi:
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Visita all'organo De Simone 1771 della chiesa S. Pietro di Putignano
As already said and stressed from my daughters in this channel, I'm pathological because every time you go out for a trip I always have to enter the churches to see and try out the organs, that you witness. Well here I am at work in Putignano during your stay to spend the last Carnival. This time, however, those who had to suffer my fixation was my brother Gianni ... my daughters have deserted.
A particular thanks I want to do it to Gianfranco Carignani that has enabled me to experience the Organ Monumental De Simone Jr 1771 located at the St. Peter's church in Putignano (BA).
As you can hear from the video the organ is essential for a restoration ....
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Come già detto e sottolineato dalle mie figlie in questo canale, che io sono patologico in quanto ogni qual volta si esce per una gita io devo sempre entrare nelle chiese per vedere e provare gli organi, ecco voi una testimonianza. Ebbene eccomi all'opera a Putignano durante il soggiorno per trascorrere gli ultimi giorni del Carnevale. Questa volta però chi ha dovuto subire le mie fissazioni è stato mio cognato Gianni... le mie figlie hanno disertato.
Un grazie Particolare voglio farlo a Gianfranco Carignani che si è attivato per farmi provare l'Organo Monumentale De Simone Jr del 1771 ubicato presso la chiesa di San Pietro in Putignano (BA).
Come potrete sentire dal video l'organo necessita assolutamente di un intervento di restauro....
Sa Bastida de Sorres, San Pietro di Sorres, Borutta
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Bologna. Cattedrale di San Pietro. Solenne concelebrazione del Vescovo barese col clero barese...
Col Vescovo di Bologna Mons. Zuppi. Finale
Completato il restauro dell'organo di Ghivizzano Castello
COREGLIA - Le campane della chiesa di san pietro e paolo a Ghivizzano domenica scorsa hanno suona a festa anche per annunciare l'inaugurazione del restauro del l'organo a due tastiere che si trova all'interno della chiesa principale.
foto vecchie DI CALASETTA-Câdesèdda PART 3-ISLAND OF SARDINIA-ITALY BY KRISTIAN VIGO
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Pozzomaggiore saluto a San Costantino 2019
La chiesa di San Costantino è un edificio religioso situato a Pozzomaggiore, centro abitato della Sardegna nord-occidentale. Consacrata al culto cattolico, fa parte della parrocchia di San Giorgio, diocesi di Alghero-Bosa.
Edificata all'inizio del ventesimo secolo in stile liberty neoromanico/bizantino, è dedicata a Costantino il Grande, imperatore romano venerato come santo localmente in Sardegna, Tirolo, Sud Italia e Toscana e universalmente dalla Chiesa cristiana ortodossa.
L'edificio è stato eretto a seguito di un voto dei reduci della prima guerra mondiale. Ad essa sono legati il culto di san Costantino e l'ardia che si corre durante le sagre che si tengono ogni anno il 6-7 luglio e il 31 agosto-1º settembre.
(Da Wikipedia)
The church of San Costantino is a religious building located in Pozzomaggiore, inhabited center of north-western Sardinia. Consecrated to Catholic worship, it is part of the parish of San Giorgio, diocese of Alghero-Bosa.
Built at the beginning of the twentieth century in Neo-Romanesque / Byzantine liberty style, it is dedicated to Constantine the Great, Roman emperor venerated as a saint locally in Sardinia, Tyrol, Southern Italy and Tuscany and universally by the Orthodox Christian Church.
The building was erected following a vote of veterans of the First World War. It is linked to the cult of St. Constantine and the atrocity that occurs during the festivals held every year on July 6th and August 31st and September 1st.
(Da Wikypedia)
SANTA CHIARA del TIRSO. Esterno della chiesa
Questa chiesa di Santa Chiara costruita intorno agli anni '70 del XX sec., è in territorio di Ula Tirso. Dalla santa di Assisi non fu solo la chiesa a prendere il nome ma l'intero nucleo abitativo circostante, conosciuto a tutt'oggi come Santa Chiara del Tirso.