La Pieve di San Pietro a Gropina
una produzione Familylifetv.it
CampusRagazzi2009 - San Pietro Vernotico (Br)
I volti e i sorrisi del Campus Ragazzi2009 organizzato dalla Parrocchia SS. Angeli Custodi di San Pietro Vernotico (Brindisi). parrangelicustodi.it
sant'antonio abate milano
Chiesa dichiarata da poco monumento nazionale, ha al suo interno tesori d'arte quali tele di Procaccini, Cerano; Morazzone nonche' in Milano, e' una rara chiesa che ci mostra il barocco lombardo.
Santuario di Sant' Anna - Cilavegna (PV)
il Santuario di Sant'Anna, posto alla fine di un suggestivo viale alberato, situato lungo una strada secondaria che conduce a Parona, luogo di culto molto importante per gli abitanti dei due paesi limitrofi. Le origini della costruzione sembrano risalire agli anni precedenti il 1600, anche se è solo dal XVII secolo che ci giungono notizie fondate sulla sua effettiva esistenza. Anticamente era denominata Gesiolo della Calderlina e serviva come supporto della cascnia omonima. La chiesa rischiò la distruzione in due occasioni: la prima nel 1671, quando per ordine del Vicario, l'immagine della Vergine Maria doveva essere trasportata nella Chiesa parrocchiale; fortunatamente ciò non accadde ed il Santuario venne ristrutturato e rinforzato per evitare i furti. In seguito, per molti anni, non vennero celebrate Messe, fino al 1719, quando il frate A. Zuccola convinse la Curia a ricominciare a celebrare le sacre funzioni. Nel 1871 di nuovo il pericolo di demolizione, stavolta a causa del canale Quintino Sella, che sarebbe dovuto passare sul terreno del Santuario: anche questa volta ilpericolo fu scongiurato grazie all'intervento dell'ingegnere cilavegnese Giuseppe Pisani che modificò il tracciato del canale.
In origine senza stile e ad una sola navata, nel 1889 si iniziò l'ampliamento per opera del sacerdote don Giovanni Delconsole. Oggi la Chiesa presenta una pianta a tre navate e tre altari: l'altare maggiore al centro, ed ai lati quelli della Madonna di Lourdes e di Santa Rita, cui è annesso il prezioso paliotto intarsiato con marmi e stucchi. L'interno è decorato con dipinti del pittore Villa di Vigevano, mentre l'affresco di Sant'Anna è da attribuirsi al pittore Gaudenzio Ferrari.
interno della chiesa di Corconio
piccolo assaggio delle bellezze di questa stupenda chiesa barocca .
Il Battistero, la Cattedrale e la Canonica di Novara
Produzioni proprie
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Per la realizzazione di questo video NON è stato INFRANTA la legge 614 CP, in quanto il luogo NON è abitato, adibito ad attività ed utilizzato. NON è stata effettuata violenza su beni o cose per la realizzazione del video.
067 - La chiesa di San Dionigi
Pregevoli tesori d'arte pittorica e sculture in legno, racchiusi nell'elegante chiesa barocca, sede di un'antica confraternita.
Il Santuario di Belmonte
Il Sacro Monte di Belmonte, con il proprio santuario e le cappelle della Via Crucis, è posto sopra un poggio che si erge isolato nel territorio del comune di Valperga nella Città metropolitana di Torino, a quota 727 metri, coperto da una folta vegetazione.
L'area in cui sorge fa parte di una più ampia riserva naturale della Regione Piemonte, amministrata da un suo ente strumentale.Al notevole interesse naturalistico, storico e religioso, il sacro monte di Belmonte associa un interesse artistico, benché non raggiunga i vertici di altri Sacri Monti del Piemonte (in primis quello di Varallo). Le 13 cappelle si sviluppano lungo un cammino circolare sulla sommità del monte, con un percorso ad anello che parte dal santuario e vi fa ritorno. Esse ospitano statue ed affreschi con le scene della Passione di Cristo. I restauri, iniziati nel 1998, hanno riportato alla luce gli affreschi originali e ripristinato le statue, opera dei ceramisti della vicina Castellamonte. Tra gli affreschi si segnala quello dedicato a Gesù inchiodato alla croce, realizzato con tocco leggero e delicato da un pittore di scuola lombarda nel 1711.
Nella chiesa si nota la statua della Madonna in trono, scolpita assieme alla sedia in un unico blocco ligneo e collocata in una nicchia dalla cornice dorata. L'opera, di artista ignoto, venne scolpita in data anteriore al 1600.
Nel timpano della facciata, l'affresco del pittore Giacomo Grosso (uno dei più significativi artisti torinesi tra la fine del XIX e l'inizio del XX secolo) raffigura la Madonna di Belmonte con ai lati, inginocchiati, il re Arduino, san Francesco e altri santi.
I miei video:
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Visconti Castle, Pavia, Lombardy, Italy, Europe
The Castello Visconteo or Visconti Castle is a castle in Pavia, Lombardy, northern Italy. It was built in 1360 by Galeazzo II Visconti, soon after the taking of the city, a free city-state until then. The credited architect is Bartolino da Novara. The castle used to be the main residence of the Visconti family, while the political capital of the state was Milan. North of the castle a wide park was enclosed, also including the Certosa of Pavia, founded 1396 according to a vow of Gian Galeazzo Visconti, meant to be a sort of private chapel of the Visconti dynasty. The Battle of Pavia (1525), climax of the Italian Wars, took place inside the castle park. It presently houses the Civic Museums of Pavia (Museo Civici di Pavia) including the Pinacoteca Malaspina, Museo Archeologico and Sala Longobarda, Sezioni Medioevale e Rinascimentale Quadreria dell’800 (Collezione Morone), Museo del Risorgimento, Museo Robecchi Bricchetti, and the Cripta di Sant’Eusebio. Works in this picture gallery of Renaissance art, include: Bernardo Zenale; Bernardino Fasolo; Ambrogio Bevilacqua; Giovanni Francesco Caroto; Gerolamo Giovenone; Bartolomeo Montagna; Vincenzo Foppa; Giovanni Bellini; Giovanni Mansueti; Bernardino Licinio; Paolo Farinati; Correggio; Ambrogio da Fossano, (il Bergognone); Michele Bono, detto Giambono; Antonello da Messina; Ortensio Crespi; Giovan Battista Trotti, il Malosso; School of Camillo Procaccini; Studio of Frans Pourbus the younger; Isidoro Bianchi; Defendente Ferrari; Girolamo Mocetto; Benedetto Rusconi; Carlo Francesco Panfilo; Jan Wellens de Cock; School of Joachim Patinir; Ottaviano Cane; Hugo van der Goes; Pietro Grammorseo (attribution); Master of the Adoration of Antwerp; Lattanzio Gambara; Studio of Giampietrino; Rogier van der Weyden (copy); Bernardino Luini; Master of Andriola de Barrachis; Lorenzo Costa and Studio; Giacomino Vismara; Master of San Miniato; Spinello Aretino; Floriano Ferramola; Gerolamo Tessari, (Girolamo Del Santo); Domenico Campagnola; Bernardino Bergognone; Jacobello di Bonomo; Master of Montefiore Conca (attribution); Gandolfino da Roreto; Master d'Arco; (Fra Battista Spagnoli, Battista Mantovano; Palma il Giovane and his school; Studio of Lorenzo di Credi; Girolamo Melegulo; “Maestro dei cartellini”; Matteo della Chiesa; Jacopo del Casentino; studio of Lazzaro Bastiani; Bernardino Butinone; Gentile da Fabriano; Raffaellino del Colle; Giovanni Ambrogio Figino; Master di Andriola de Barrachis; Simone di Filippo, Simone de' Crocifissi; Paolo Antonio de Scazoli; Bernardino Parenzano; Giovanni di Pietro da Pisa; Luca Mombello; Studio of Jean Clouet; School of Francesco Terzi; Guariento d'Arpo; Luca Cambiaso; Terenzio Terenzi, il Rondolino; Adam Elsheimer; Studio of Bonifacio Veronese; Cima da Conegliano; Benvenuto Tisi known as il Garofalo; Alessandro Bonvicino known as il Moretto; Panfilo Nuvolone; Domenico Brusasorzi; Paolo Veronese; Alvise Vivarini; Studio of Pietro Marone; Studio of Camillo Procaccini; Teodoro Ghisi; Guariento d’Arpo; Cesare Magni; Pietro Maria Bagnatore ;Francesco da Verzate; Michelino Molinari, (da Besozzo); Giovanni Battista Crespi known as il Cerano; Giovanni Pietro and Giovanni Ambrogio De Donati; and Hans Sebald Beham.
Il nome di Dio nell'altare della Chiesa di Stresa
Video da parte di JW
Chiesa di San Zeno - Xiaomi mi drone 4k
Chiesa in stile romanico situata a San Giovanni Ilarione. Riprese effettuate con xiaomi mi drone 4k.
Andrea Martina e Giuseppe Fiorante raccontano Domenico Modugno
L'inizio dello spettacolo AMATA TERRA MIA . Domenico Modugno prima del mito, registrato il 30 giugno 2016 nella Piazza del Popolo di San Pietro Vernotico (BR)
AMATA TERRA MIA - TRAMA
“Amata Terra Mia” è un viaggio nei ricordi di Domenico Modugno. Attraverso un lungo flashback, Modugno ritorna a San Pietro Vernotico, il paese in cui è cresciuto, e instaura un dialogo in forma di racconto con gli attori dello spettacolo e il pubblico. Un dialogo che spazia dalla sua infanzia alle prime canzoni in dialetto sampietrano fino ad arrivare al successo mondiale.
“Amata Terra Mia” punta a ripercorrere il legame tra l’artista pugliese e le sue origini mettendo al centro le canzoni popolari che hanno caratterizzato i primi anni della sua vita artistica per poi spaziare con testimonianze, aneddoti biografici e racconti volti a scoprire un lato di Domenico Modugno ancora poco conosciuto.
Ideato e prodotto da: “Tramoontana” e Associazione “Piazzadelpopolo”
Scritto e interpretato da: Andrea Martina e Giuseppe Fiorante
Regia tecnica: Domenico Pennetta
Consulenza artistica: Vincenzo Bracciale, Daniele Ancora
Il campanile di una Chiesa del '300 sbuca dalle acque del Lago di Resia Alto Adige
Il campanile di una Chiesa del '300 sbuca dalle acque del Lago di Resia (Alto Adige)
Busto Arsizio SANTUARIO DI S. MARIA DI PIAZZA (Beata Vergine dell'Aiuto)
Il santuario di Santa Maria di Piazza (detto anche santuario della Beata Vergine dell'Aiuto) è situato nel centro storico di Busto Arsizio, dove sorgeva una precedente chiesa dedicata alla Madonna, che a sua volta aveva sostituito una cappella risalente all'epoca della cristianizzazione. Questo splendido santuario mariano fu costruito rapidamente tra il 1515 e il 1522.
Due nomi compaiono nei documenti che trattano la costruzione del tempio: quello di Antonio da Lonate (autore del modello per il duomo di Vigevano) e quello di magistro Tomaxio ingeniero, probabilmente Tommaso Rodari, il noto scultore e architetto attivo nel duomo di Como, allievo di Giovanni Antonio Amadeo. Il primo avrebbe impostato la pianta centrale, per la quale si è ipotizzata l'esistenza di un disegno bramantesco, Bramanti secutus exemplar; il secondo avrebbe eseguito i due portali a ovest e a sud, e forse l'elegante loggiato nel tamburo sotto la cupola simile al tiburio del santuario della Beata Vergine dei Miracoli a Saronno, attribuito all'Amadeo.
Internamente, la parte bassa, quadrata, che è tagliata negli angoli da archi diagonali formanti nicchie e cuffie, rimanda ai numerosi studi di chiese a pianta centrale compiuti da Leonardo mentre il tamburo ottagonale con una ghiera di nicchie (la corona dei 12 santi) e le otto unghie della volta di copertura riecheggiano gli esempi di Santa Maria Incoronata di Canepanova a Pavia e dell'Incoronata a Lodi e di Santa Maria della Croce a Crema).
All'esterno, il rigoroso volume cubico scandito da lesene è sormontato da un tiburio con gugliotti e lanterna che interpreta in forme più leggere ed eleganti la tipologia della tradizione lombarda (come già nel non lontano santuario di Saronno).
All'interno si possono ammirare opere di scultura e dipinti di Gaudenzio Ferrari (come l'Ultima cena, nell'altare di destra), Bernardino Luini ed una copia della perduta Madonna delle Vittorie di Giovan Paolo Lomazzo. La cupola fu affrescata nel 1531 da Giovan Pietro Crespi, nonno di Giovan Battista Crespi detto Il Cerano.
Del santuario di Santa Maria esiste una copia esatta, ma più piccola, a Crespi d'Adda, paese annoverato tra i patrimoni dell'umanità dall'UNESCO. Della statua della Madonna esiste una copia esatta in Uruguay a Montevideo, nella chiesa del quartiere popolare del Cerro.
Il campanile in mattoni risale al 1584. Tra il 1886 e il 1889 fu innalzato dall'architetto Carlo Maciachini, che fece lo fece rivestire di pietra chiara.
Dipinto tra il 1539 e il 1540 da Gaudenzio Ferrari, il grande POLITTICO DELL'ASSUNTA fu offerto nel 1541 al santuario da Donato Prandoni, consigliere della comunità bustese. Originariamente esso fu collocato sulla parete di fondo del presbiterio, dove copriva un oculo, per poi essere trasferito nella posizione odierna (sulla parete settentrionale) in occasione dei lavori di restauro compiuti tra il 1939 e il 1943.
Il polittico è dominato dal Padre Eterno, raffigurato con le braccia aperte per accogliere Maria, portata in cielo da angeli che accompagnano il nimbo su cui siede e la incoronano regina.
Negli scomparti laterali vi sono i santi maggiormente venerati in quel tempo a Busto Arsizio. A sinistra si trovano le immagini di san Giovanni Battista con l'Agnus Dei e di san Gerolamo, titolare del convento femminile che sorgeva presso la chiesa di San Giovanni Battista; a destra vi sono invece san Michele Arcangelo che alza la spada contro il demonio e san Francesco d'Assisi. La ricca cornice dorata appoggia le quattro colonne, fasciate di rami e di foglie, su una predella con dipinti ed è divisa in tre parti da due piedritti: a sinistra è raffigurata la natività di Maria, al centro la presentazione al tempio e lo sposalizio, a destra si vede invece la Sacra Famiglia.
La statua in legno policromo della MADONNA DELL'AIUTO è collocata sopra l'altare al centro dello spazio dell'abside. Il simulacro, risalente al 1602, è opera di Fabrizio De Magistris. La statua, che venne incoronata nel 1895 dal beato cardinale Andrea Ferrari, è protetta da una teca affiancata da due angeli marmorei cinquecenteschi. La simmetria e centralità della figura di Maria (sottolineata dai torciglioni della cattedra) evidenziano il dinamismo asimmetrico del Bimbo, che è messo di lato, come scivolante sul ginocchio della Madre. È dunque evidente lo stacco tra la ieraticità dell'immagine della Madonna e quella del Bambino che sembra venire incontro all'astante. In questa particolarità, l'opera del De Magistris costituisce una innovazione rispetto all'iconicità tradizionale.
SCARIA una perla nel bosco
Nei boschi di Scaria, presso Lanzo d' Intelvi, sorge da 1.000 anni, isolata, la chiesa romanica dedicata ai santi Nazario e Celso. Il colore grigio delle pietre dei suoi muri ben rifiniti risalta nel verde intenso della vegetazione, come una perla nella roccia. Il silenzio del cimitero che le si affianca, il fascino della struttura semplice e raffinata al tempo stesso, permettono solo di accostarsi con devozione e rispetto. Il campanile, massiccio e assai ben conservato, separato dalla chiesa e posto di fronte allingresso principale, rivela lesistenza di un preesistente impianto fortilizio dellottavo o del nono secolo, a guardia della valletta laterale della Valle dIntelvi che da San Fedele conduce a Lanzo. Il porticato agile e ben integrato si affianca alla chiesa dal 1.630 con pareti affrescate di scene da ex voto a grandezza naturale. Molto interessante quella che rappresenta una morte santa in scorno di un gruppo di demoni che sembrano usciti dalla mano del Bosch , inutilmente convenuti al capezzale e costretti a tornare a mani vuote nel loro fantasioso inferno. Dallo spioncino esistente nel portone principale si vede assai bene linterno ricchissimo di affreschi multicolori. Tra questi il magnifico abside opera di maestro Piero iniziati nel 1516 e laffascinante Ultima Cena del 1520, dipinta da Giovanni Battista Tarilli di Cureglia e dal figlio Cipriano. Nessuno se ne allontanerà senza la promessa di ritornare in un giorno di apertura.
''Violeta già dimenticata'', il monito di Mons. De Luca: ''Indignano di piu le campane''
''Violeta già dimenticata'', il monito di Mons. De Luca: ''Indignano di piu le campane''
Sigla Festival dei Bar-Grandola ed Uniti-S. Fedele Intelvi-San Pietro Sovera (Silvano Orlando)
Quest' anno si terra' la prima edizione del FESTIVAL (dei) BAR nelle 3 località citate nel titolo.
Il 6 giugno a Grandola ed Uniti, il 13 a San Fedele d'Intelvi ed il 27 a San Pietro Sovera.
Questa è la sigla che ho composto per l'occasione, tratta dal mio brano VECCCHIO che trovate su questo canale di Youtube.
Il mix dei vari brani rock è stato completamente rielaborato e ri-arrangiato partendo da zero. Cioè ho rifatto tutto da capo. Le chitarre, e le voci sono tutte live mentre l'arrangiamento (violini, tastiere, contrabbassi, batteria...etc...) è stato composto musicalmente con un programma gratuito e mixato su moltissime piste di un altro programma gratuito. Nulla di speciale o di estremamente sofisticato, come faccio sempre e spero che i brani, così arrangiati e stra-conosciuti, vi arrivino lo stesso. Grazie
escursione in bici al bosco di Cerano - 1^ parte
Questo video riguarda escursione in bici al bosco di Cerano - 1^ parte