Chiesa San Pietro Terni celebrazione di mons.Alimandi
Chiesa San Pietro Terni - celebrazione di apertura della visita pastorale
RESTAURATA L’ABSIDE DELLA CHIESA DI SAN PIETRO A TERNI
L'architetto Paolo Leonelli progettista e direttore dei lavori
Terni feccia rossa: la Chiesa di San Pietro
Scritte blasfeme sul portale della Chiesa del '300 di San Pietro in Trivio a Terni. Ma il vandalismo non ha risparmiato altri edifici sacri come il Santuario di San Francesco o la Chiesa del Sacro Cuore. Mentre urine sono
state gettate nell'acquasantiera della Basilica di San Valentino, patrono della città. Per alcune ore del pomeriggio tutte le Chiese della città sono chiuse, a causa dei numerosi episodi di furti che si sono verificati.
Nel video la Chiesa in corso Vecchio e la zona adiacente di via San Nicandro
Parrocchia S. Pietro Terni-Festa di S. Rita 2011
Parrocchia San Pietro Apostolo - Terni
Festa di S.Rita da Cascia - 22 maggio 2011
Celebrazione - Omelia di S.E.Mons.Vincenzo Paglia, Vescovo di Terni-Narni- Amelia
San Liberatore di Collestatte la Chiesa , Terni, Umbria , Italy
Places to see in ( Bologna - Italy ) Cattedrale di San Pietro
Places to see in ( Bologna - Italy ) Cattedrale di San Pietro
Bologna Cathedral, (Italian: Cattedrale Metropolitana di San Pietro, Cattedrale di Bologna) dedicated to Saint Peter, is the cathedral of Bologna in Italy, and the seat and the metropolitan cathedral of the Archbishop of Bologna. Most of the present building dates from the 17th century, with a few parts from the late 16th century.
There was already a cathedral on the site (on the present Via Indipendenza) in 1028, accompanied by a pre-Romanesque campanile with a circular base (in the architectural tradition of Ravenna). This church was destroyed by a devastating fire in 1141. It was reconstructed, and consecrated by Pope Lucius III in 1184.
In 1396 a high portico (protiro) was added to the west front, which was rebuilt in 1467. From about 1477 the Ferrarese painters Francesco del Cossa and Ercole de' Roberti worked in the Garganelli Chapel on the creation of a cycle of frescoes which later had a significant influence on Niccolò dell'Arca and Michelangelo. The frescoes were lost in subsequent reconstruction except for a very few fragments.
In 1582 Pope Gregory XIII elevated the Bishop of Bologna to Archbishop, and accordingly the cathedral was elevated to the rank of metropolitan church (a bishop's seat with jurisdiction over other bishops and dioceses in its territory).
By order of Cardinal Gabriele Paleotti a radical remodelling of the interior of the building began in 1575, of which the crypt and the Greater Chapel (Capella Maggiore) survive. The alterations were so extensive however as to cause the vaults to collapse in 1599, and the decision was then made to rebuild the main part of the cathedral from scratch. Work on the new building started in 1605. A new façade was added between 1743 and 1747, to designs by the architect Alfonso Torreggiani, on the instructions of Pope Benedict XIV.
The present interior is emphatically Baroque, giving an impression of majesty and grandeur. Among the works of art are an Annunciation by Ludovico Carracci (a fresco in the central lunette of the presbytery), a Romanesque Crucifixion in cedarwood, and a sculptured group in terracotta depicting the Compianto su Cristo morto (Lament over the Dead Christ), by Alfonso Lombardi, of the early 16th century. In the apse are early 20th-century paintings by Cesare Mauro Trebbi (1847–1931) including Saint Anne in Glory.
The early campanile with the circular base has never been rebuilt, although from the 13th century onwards it has often been suggested that it should be, and the ancient internal structure is still visible. The bell tower accommodates the bell known as La Nonna, which at a weight of 3300 kilograms is the largest bell that can be rung by the Bolognese method of bell-ringing.
( Bologna - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Bologna . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Bologna - Italy
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Basilica di San Pietro Part III, Rome
Version 2006, watch complete video (Part I - III) in HD on YouTube including staircase and view from the top of the cupola
BADIA DI SAN PIETRO. RIVIERA DEL CONERO (ANCONA, ITALY)
Badia di S.Pietro, Riviera del Conero, frazione di Sirolo, provincia di Ancona, Marche, Italia.
La badia costruita nei primi anni del mille fu donata nel 1038 dai conti Cortesi all'abate Guimezone insieme ad altri appezzamenti di terreno. Intorno al 1500 la proprietà abbandonata dai benedettini fu divisa fra i monaci Gonzaghiani ed i Camaldolesi. Tra i due ordini religiosi scoppiarono frequenti liti finché dopo l'incendio del 1558 i Camaldolesi s'impossessarono della badia restaurandola e ampliandola. Un viale di lecci conduce alla piccola chiesa. L'edificio conserva preziosi elementi che ne documentano l'originaria fondazione romanica, sebbene ritoccato più volte con la facciata neoclassica del 1800. Fra questi la forma basilicale a tre navate ed i pregevoli capitelli delle colonne e dei pilastri interni, decorati con motivi vegetali e animali. L'antico monastero benedettino annesso alla chiesa è stato trasformato in un elegante e confortevole albergo. Il presbiterio, luogo strettamente riservato ai monaci, è rialzato: al di sotto si trova la cripta abbellita da otto robuste colonne. I muri perimetrali sono in pietra calcarea così come il campanile, arricchito nella parte superiore da quattro sontuosi archi e da mattoni in cotto. Accanto alla chiesa esistono ancora una cisterna, un pozzo ed una una foresteria. Fotografie scattate lunedì 15 aprile 2013.
⛪️ ABBAZIA SAN PIETRO IN VALLE - FERENTILLO - TERNI 2017 ????????
diariodakarol.tk
Abbazia di S. Pietro in Valle di ombrasera
L'Abbazia fu edificata nell'VIII sec. da Faroaldo II duca di Spoleto, il quale si fece monaco, morì e fu sepolto nella Chiesa abbaziale che da allora divenne il Mausoleo dei duchi longobardi. Passata sotto la proprietà del Comune di Spoleto, e semidistrutta dai Saraceni, l'Abbazia venne riedificata tra il X e XI sec. Essa ebbe un esteso patrimonio territoriale ed una grande influenza sulla vita del territorio ad essa assoggettato fino agli inizi del XIV sec., quando fu affidata al Capitolo Lateranense. Successivamente fu curata dalla famiglia Cybo e ancora dopo dalla famiglia Ancajani che ne furono abati e curatori dei restauri. La chiesa, che è rimasta come corpo separato rispetto all'abbazia, è ad una sola navata che risale al VII secolo; l'abside è del XII secolo. Conserva pregevoli affreschi medievali e rinascimentali di scuola umbra raffiguranti scene dell'Antico e del Nuovo Testamento. Al II secolo risalgono invece quattro sarcofagi conservati nella chiesa, che per lo stile e le raffigurazioni fanno pensare ad artisti orientali: Sarcofago con tre barche (viaggio nell'Ade). Sarcofago di Faroaldo con Dioniso, Sileno, Pan e Menade danzante. Sarcofago di Amore e Psiche. Sarcofago dei cacciatori. Di epoca longobarda sono invece le due lastre dell'altare principale, scolpite a bassorilievo. Su quella che è fronte dell'altare corre una scritta in lingua latina, con curiosi caratteri misti maiuscoli e minuscoli: Ilderico Dagileopa, in onore a san Pietro e per amore di san Leone e san Gregorio, per la salvezza dell'anima (pro remedio animae). Ilderico fu duca di Spoleto tra il 739 e il 742. La lastra è inoltre adornata con due bizzarre figure, con le braccia piegate a 90° e levate verso l'alto, con il petto nudo e indosso un gonnellino corto. Le figure sono circondate da fusti vegetali stilizzati, che culminano in dischi con delle croci inscritte. Una delle due figure brandisce uno sorta di stiletto, da alcuni ritenuto uno scalpello. Ciò suggerirebbe che la figura rappresenta Orso, lo scultore indicato come autore dell'incisione dalla scritta Ursus magester fecit (Il maestro Orso l'ha fatto). Più difficile comprendere chi sia l'altra figura: il gonnellino, indumento forse adatto all'attività di scultore, mal si addice alla dignità del duca. Le braccia levate sono state interpretate come atteggiamento rituale e, in questo caso, il gonnellino corrisponderebbe al panno che si indossa dopo il battesimo (che, anticamente, si svolgeva per immersione). La posa corrisponderebbe a quella del coevo altare in osso del vescovo Liudger a Werden (frazione di Essen) o a quella del sarcofago del vescovo Agilberto nella cripta di Jouarre (Francia), leggermente più antico. Questo di San Pietro in Valle è uno dei rarissimi casi, nell'arte medioevale, in cui si può facilmente distinguere il committente dall'artefice, grazie al fatto che sono entrambi menzionati.
English:
Tradition attributes the founding of the Abbey to Faroaldo II Duke of Spoleto in the 8th century. Here Faroaldo took monastic vows and died in 728. The Lombard church has since then been the Mausoleum of the Lombard dukes, as his cruel son Trasimondo also became a monk, after being exiled by king Liutprandus, and retired to the Abbey where he died in 765.
His successor Hilderigo Dagileopa did likewise after a short term as governor, taking monastic vows in 740, and leaving his name in the frontal altar. We learn from ancient documents that the Abbey covered a large area in the Valnerina and the abbey exercised rights over many churches in the surrounding countryside and possessed an extensive territorial patrimony composed of villas, villages, castles, many of which strategically controlled the roads communicating with Terni, Spoleto, the Sabina and the Marche region; other properties reached as far as Rome.
In the course of the XIV century, following serious disorders and abuse, Boniface VIII acted on full powers against the corrupt monks and abbots and assigned the Abbey to the Lateran Chapter.
However, being unable to adequately look after the administration and spiritual needs of the Abbey, the Lateranense Chapter returned it to the Pope, who, at first, entrusted it to the Cybo family and subsequently to the Ancajani who were abbeys and curators at various times.
In 1861 with the unification of Italy, the State expropriated all Church possessions and enabled the general partners to redeem the property.
So in 1890 Decio Ancajani bought the Abbey which passed into private hands. In 1917 the last descendant of the Ancajani family, Serafina Gianavei, surrendered the Abbey to the parish priest, and sold the convent to Ermete Costanzi who immediately began the restoration and consolidation of the structures that appeared to be damaged or in danger of falling down.
Basilica di San Pietro
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SPOLETO Chiesa di San PIETRO + Rocca Albornoz + Ponte Acquedotto Romano
Rocca San Zenone ( TERNI ) : la chiesa di San Giovanni
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San Pietro in Valle: «Memorie da tutelare»
Terni, l’arcivescovo Renato Boccardo alla riapertura dell’abbazia di Ferentillo
San Pietro d'Alcantara
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Rubrica Religiosa Totus Tuus a cura della Redazione Giornalistica di Amica 9
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San Pietro Sopra Le Acque
Residenza storica incastonata in un parco romantico e suggestivo che saprà emozionarvi.
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i misteri di San Pietro in Valle
costruita sopra un antico insediamento preromano, ricca di misteri e contaminazioni culturali
Matrimoni da sogno all'Abbazia San Pietro in Valle
Gli ambienti dell'abbazia evocano i ricordi senza tempo. Sulla cornice del chiostro romanico, del giardino panoramico e del refettorio del XII secolo potrete allestire la vostra festa di nozze. Questi spazi romantici e suggestivi si prestano ad essere i luoghi degli affetti e dell'amore.
La chiesa longobarda con affreschi pre-giotteschi su autorizzazione della Curia potrà essere lo scenario della cerimonia religiosa.
L'abbazia può ospitare fino a 150 persone sedute nell'antico refettorio e sotto le arcate romaniche del chiostro
Il ristorante interno avrà cura di offrirvi una ampissima scelta di proposte raffinate inerenti i menù nunziali, le composizioni floreali, eleganti mise en place e ogni altro dettaglio desideriate.
Se invece vorrete avvalervi del servizio catering sarà nostra premura mettervi in contatto con i migliori catering in Umbria o di vostra fiducia.
89715 Fulvio Andreoni nell'ultimo viaggio della vita Funerali nella Chiesa di San Pietro e Paolo