Fratello Sole Sorella luna
Corale Polifonica di Cancellara nel Concerto del 2 gennaio 2013 nella bellissima Chiesa di San Pietro Apostolo di Vaglio Basilicata
Danze lucane festa di San Vito 15/06/19 Albano di lucania Pz
Albano di Lucania, uno dei tanti piccoli e caratteristici centri della Lucania, appare al viandante come immerso in un eterno letargo.
E’ lassù a circa 900 metri sul mare, placido e silenzioso in cima ad una delle montagne che costituiscono la catena delle «Dolomiti Lucane » e, sembra, assorto nel ricordo delle mille vicende vissute in un lontano passato.
Nei giorni in cui il cielo è sereno, in una con gli altri centri vicini, quali Brindisi di Montagna, Trivigno, Castelmezzano, Pietrapertosa e Campomaggiore, pare che invochi il Cielo affinché qualcuno s’accorga e si interessi di lui.
Purtroppo, il viandante che passa per la ferrovia lo intravede appena e distoglie subito lo sguardo come colui che, improvvisamente, si viene a trovare di fronte ad un caso pietoso e, fra sé, si domanda: « Come si può vivere lassù? » Quello invece, che percorre la strada nazionale n. 7 « Appia » lo vede di sfuggita in qualche tratto...
Il centro abitato di Albano di Lucania è situato sul monte S. Leonardo a m. 899 sul livello del mare. Comprende due corsi principali: corso Garibaldi, che attraversa la parte bassa e più antica del paese, e corso Vittorio Emanuele che attraversa il centro. Vi è un intrico di vichi stretti ed angusti che dai menzionati corsi sbucano nelle diverse piazzette, nonché alla strada di circumvallazione nella zona nord-ovest del paese ed alla strada provinciale Marsicana n. 16 che passa al lato opposto. Le strade e le piazze sono quasi tutte lastricate ed intitolate a personaggi storici, noti per la cultura ed artisti contemporanei. Sul lato destro appena si entra in paese, venendo per la menzionata provinciale, vi è la località Monte, ove, vi è un discreto campo sportivo ed una villetta, luogo in cui i bambini, i giovani ed i vecchi vanno a svagarsi durante la buona stagione. E’ circondato da una strada che chiamano passeggiata, in quanto vi passeggiano nei giorni di festa...
Le punte più alte del tèrritorio di Albano sono: monte Cupolicchio m. 1.097; monte Pisciacchio m. 1.068 e monte S. Giovanni m. 1.050.
descrizione di D. Pipino di fine anni '60
da: ALBANO DI LUCANIA monografia di D. Pipino
La storia:
I più antichi riferimenti storici del Comune riguardano la contrada Rifoggio (rifugio), sita a 6-7 Km a nord-est di Albano. Qui prima del dell'anno 1000 esisteva il monastero della Thèotokos del Rifugio fondato da monaci Basiliani di rito greco che, perseguitati dagli imperatori orientali, sbarcarono in massa fin dal sec. VIII, sulle coste dell'Italia meridionale, per ricostruirsi una vita di preghiera, di studio, di lavoro. Inoltre alla chiesa fu riconosciuta la proprietà del Korion, non a caso il monaco Jonas aveva dissodato nei pressi del monastero delle terre, donandole ai Basiliani che continuarono con i dissodamenti, ospitarono stranieri e indigenti dei luoghi limitrofi, trasformando così il monastero in una potenza religiosa ed economica, fino a costruire una comunità. Il monastero non esiste più, al suo posto sorse in paese una cappella dedicata a Santa Maria del Rifugio nel 1794. Oggi il fabbricato ristrutturato è adibito a uso di civile abitazione. Sull'architrave del portale infatti, è incisa a caratteri cubitali la frase ERIT GLORIA DOMUS ISTIUS MAIOR QUAM A PRINCIPIIS (la gloria di questa casa sarà più grande di quella che aveva prima).
E' con i Ruggiero che Albano acquistò il titolo di ducato tra il 1687-88. Il primo duca fu Domenico la cui presenza è testimoniata da due lapidi affisse sulle pareti d'ingresso della sacrestia della Chiesa Madre. Il secondo fu Geronimo, famoso per finezza di costumi e la giustizia. Morì il 23 novembre 1724 a soli 33 anni. Il terzo duca fu Antonio Gaetano Ruggiero, fratello di Geronimo, nato in Albano il 2 giugno 1691, morto il 14 febbraio 1755 a 62 anni. In vita fu ornamento della patria, colonna della casa, delizia dei cittadini. A lui successe nel 1755 il figlio cadetto Vincenzo, avendo rinunciato alla carica di duca di Albano il primogenito Domenico, marchese dei Monti. L'ultimo duca fu probabilmente Antonio Ruggiero, nipote di Antonio Gaetano, diverso nell'indole dai suoi predecessori, gravava di tasse i cittadini di Albano, suscitando il malcontento.
Repertorio artistico-turistico
Chiesa parrocchiale costruita nel sec. XIII e rifatta nel sec. XVIII, intitolata una volta alla Madonna della Neve ed ora a Maria SS. Assunta: conserva una tela raffigurante la Madonna della Neve, della scuola di Raffaello Sanzio; nel quadro è dipinta la costruzione in Roma della Chiesa di S. Maria Maggiore sul colle Esquilino; custodisce inoltre una Crocifissione, di fine ‘500, di scuola napoletana; una Annunciazione, di Pietro Antonio Ferri, pure del ‘500; una Ultima Cena ed una Madonna del Rosario, di scuola napoletana del ‘600; un organo riccamente intagliato e dorato ed una croce processionale del ‘600.
Chiesa dell’Annunziata con una tela raffigurante l’Annunciazione, di Pietro Antonio Ferri. Altro quadro, di Pietro Antonio Ferri, raf
16-01-2011 Valmalenco a Campo Moro quota altezza 2021 passo di Campagneda quota altezza 2632 mt.
16-01-2011 Valmalenco a Campo Moro quota altezza 2021 passo di Campagneda quota altezza 2632 mt. con le ciaspolata con il gruppi di amici
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Festa di San antonio Albano di lucania Pz 14/06/19
Festa di San antonio Albano di lucania Pz 14/06/19
Albano di Lucania, uno dei tanti piccoli e caratteristici centri della Lucania, appare al viandante come immerso in un eterno letargo.
E’ lassù a circa 900 metri sul mare, placido e silenzioso in cima ad una delle montagne che costituiscono la catena delle «Dolomiti Lucane » e, sembra, assorto nel ricordo delle mille vicende vissute in un lontano passato.
Nei giorni in cui il cielo è sereno, in una con gli altri centri vicini, quali Brindisi di Montagna, Trivigno, Castelmezzano, Pietrapertosa e Campomaggiore, pare che invochi il Cielo affinché qualcuno s’accorga e si interessi di lui.
Purtroppo, il viandante che passa per la ferrovia lo intravede appena e distoglie subito lo sguardo come colui che, improvvisamente, si viene a trovare di fronte ad un caso pietoso e, fra sé, si domanda: « Come si può vivere lassù? » Quello invece, che percorre la strada nazionale n. 7 « Appia » lo vede di sfuggita in qualche tratto...
Il centro abitato di Albano di Lucania è situato sul monte S. Leonardo a m. 899 sul livello del mare. Comprende due corsi principali: corso Garibaldi, che attraversa la parte bassa e più antica del paese, e corso Vittorio Emanuele che attraversa il centro. Vi è un intrico di vichi stretti ed angusti che dai menzionati corsi sbucano nelle diverse piazzette, nonché alla strada di circumvallazione nella zona nord-ovest del paese ed alla strada provinciale Marsicana n. 16 che passa al lato opposto. Le strade e le piazze sono quasi tutte lastricate ed intitolate a personaggi storici, noti per la cultura ed artisti contemporanei. Sul lato destro appena si entra in paese, venendo per la menzionata provinciale, vi è la località Monte, ove, vi è un discreto campo sportivo ed una villetta, luogo in cui i bambini, i giovani ed i vecchi vanno a svagarsi durante la buona stagione. E’ circondato da una strada che chiamano passeggiata, in quanto vi passeggiano nei giorni di festa...
Le punte più alte del tèrritorio di Albano sono: monte Cupolicchio m. 1.097; monte Pisciacchio m. 1.068 e monte S. Giovanni m. 1.050.
descrizione di D. Pipino di fine anni '60
da: ALBANO DI LUCANIA monografia di D. Pipino
La storia:
I più antichi riferimenti storici del Comune riguardano la contrada Rifoggio (rifugio), sita a 6-7 Km a nord-est di Albano. Qui prima del dell'anno 1000 esisteva il monastero della Thèotokos del Rifugio fondato da monaci Basiliani di rito greco che, perseguitati dagli imperatori orientali, sbarcarono in massa fin dal sec. VIII, sulle coste dell'Italia meridionale, per ricostruirsi una vita di preghiera, di studio, di lavoro. Inoltre alla chiesa fu riconosciuta la proprietà del Korion, non a caso il monaco Jonas aveva dissodato nei pressi del monastero delle terre, donandole ai Basiliani che continuarono con i dissodamenti, ospitarono stranieri e indigenti dei luoghi limitrofi, trasformando così il monastero in una potenza religiosa ed economica, fino a costruire una comunità. Il monastero non esiste più, al suo posto sorse in paese una cappella dedicata a Santa Maria del Rifugio nel 1794. Oggi il fabbricato ristrutturato è adibito a uso di civile abitazione. Sull'architrave del portale infatti, è incisa a caratteri cubitali la frase ERIT GLORIA DOMUS ISTIUS MAIOR QUAM A PRINCIPIIS (la gloria di questa casa sarà più grande di quella che aveva prima).
E' con i Ruggiero che Albano acquistò il titolo di ducato tra il 1687-88. Il primo duca fu Domenico la cui presenza è testimoniata da due lapidi affisse sulle pareti d'ingresso della sacrestia della Chiesa Madre. Il secondo fu Geronimo, famoso per finezza di costumi e la giustizia. Morì il 23 novembre 1724 a soli 33 anni. Il terzo duca fu Antonio Gaetano Ruggiero, fratello di Geronimo, nato in Albano il 2 giugno 1691, morto il 14 febbraio 1755 a 62 anni. In vita fu ornamento della patria, colonna della casa, delizia dei cittadini. A lui successe nel 1755 il figlio cadetto Vincenzo, avendo rinunciato alla carica di duca di Albano il primogenito Domenico, marchese dei Monti. L'ultimo duca fu probabilmente Antonio Ruggiero, nipote di Antonio Gaetano, diverso nell'indole dai suoi predecessori, gravava di tasse i cittadini di Albano, suscitando il malcontento.
Repertorio artistico-turistico
Chiesa parrocchiale costruita nel sec. XIII e rifatta nel sec. XVIII, intitolata una volta alla Madonna della Neve ed ora a Maria SS. Assunta: conserva una tela raffigurante la Madonna della Neve, della scuola di Raffaello Sanzio; nel quadro è dipinta la costruzione in Roma della Chiesa di S. Maria Maggiore sul colle Esquilino; custodisce inoltre una Crocifissione, di fine ‘500, di scuola napoletana; una Annunciazione, di Pietro Antonio Ferri, pure del ‘500; una Ultima Cena ed una Madonna del Rosario, di scuola napoletana del ‘600; un organo riccamente intagliato e dorato ed una croce processionale del ‘600.
Chiesa dell’Annunziata con una tela raffigurante l’Annunciazione, di Pietro Anton
MILANO. IL FALO' DI SANT'ANTONIO ABATE 2016 A MUGGIANO
(mi-Lorenteggio.com) Milano, 17 gennaio 2016 - Si è rinnovato anche questa sera, 17 gennaio, giorno di Sant'Antonio Abate, il tradizionale appuntamento con il falò. In centinaia hanno partecipato all'accensione del covo di legna da ardere preparato per l'occasione.
Redazione
Vivere in Albano di lucania Pz RISTORANTI costi 2 parte
Vivere in Albano di lucania paese economico con gente simpatica e socievole dove il costo della vita è basso rispetto alla città cercate nel canale la playlists su Albano di lucania
Albano di Lucania, uno dei tanti piccoli e caratteristici centri della Lucania, appare al viandante come immerso in un eterno letargo.
E’ lassù a circa 900 metri sul mare, placido e silenzioso in cima ad una delle montagne che costituiscono la catena delle «Dolomiti Lucane » e, sembra, assorto nel ricordo delle mille vicende vissute in un lontano passato.
Nei giorni in cui il cielo è sereno, in una con gli altri centri vicini, quali Brindisi di Montagna, Trivigno, Castelmezzano, Pietrapertosa e Campomaggiore, pare che invochi il Cielo affinché qualcuno s’accorga e si interessi di lui.
Purtroppo, il viandante che passa per la ferrovia lo intravede appena e distoglie subito lo sguardo come colui che, improvvisamente, si viene a trovare di fronte ad un caso pietoso e, fra sé, si domanda: « Come si può vivere lassù? » Quello invece, che percorre la strada nazionale n. 7 « Appia » lo vede di sfuggita in qualche tratto...
Il centro abitato di Albano di Lucania è situato sul monte S. Leonardo a m. 899 sul livello del mare. Comprende due corsi principali: corso Garibaldi, che attraversa la parte bassa e più antica del paese, e corso Vittorio Emanuele che attraversa il centro. Vi è un intrico di vichi stretti ed angusti che dai menzionati corsi sbucano nelle diverse piazzette, nonché alla strada di circumvallazione nella zona nord-ovest del paese ed alla strada provinciale Marsicana n. 16 che passa al lato opposto. Le strade e le piazze sono quasi tutte lastricate ed intitolate a personaggi storici, noti per la cultura ed artisti contemporanei. Sul lato destro appena si entra in paese, venendo per la menzionata provinciale, vi è la località Monte, ove, vi è un discreto campo sportivo ed una villetta, luogo in cui i bambini, i giovani ed i vecchi vanno a svagarsi durante la buona stagione. E’ circondato da una strada che chiamano passeggiata, in quanto vi passeggiano nei giorni di festa...
Le punte più alte del tèrritorio di Albano sono: monte Cupolicchio m. 1.097; monte Pisciacchio m. 1.068 e monte S. Giovanni m. 1.050.
descrizione di D. Pipino di fine anni '60
da: ALBANO DI LUCANIA monografia di D. Pipino
La storia:
I più antichi riferimenti storici del Comune riguardano la contrada Rifoggio (rifugio), sita a 6-7 Km a nord-est di Albano. Qui prima del dell'anno 1000 esisteva il monastero della Thèotokos del Rifugio fondato da monaci Basiliani di rito greco che, perseguitati dagli imperatori orientali, sbarcarono in massa fin dal sec. VIII, sulle coste dell'Italia meridionale, per ricostruirsi una vita di preghiera, di studio, di lavoro. Inoltre alla chiesa fu riconosciuta la proprietà del Korion, non a caso il monaco Jonas aveva dissodato nei pressi del monastero delle terre, donandole ai Basiliani che continuarono con i dissodamenti, ospitarono stranieri e indigenti dei luoghi limitrofi, trasformando così il monastero in una potenza religiosa ed economica, fino a costruire una comunità. Il monastero non esiste più, al suo posto sorse in paese una cappella dedicata a Santa Maria del Rifugio nel 1794. Oggi il fabbricato ristrutturato è adibito a uso di civile abitazione. Sull'architrave del portale infatti, è incisa a caratteri cubitali la frase ERIT GLORIA DOMUS ISTIUS MAIOR QUAM A PRINCIPIIS (la gloria di questa casa sarà più grande di quella che aveva prima).
E' con i Ruggiero che Albano acquistò il titolo di ducato tra il 1687-88. Il primo duca fu Domenico la cui presenza è testimoniata da due lapidi affisse sulle pareti d'ingresso della sacrestia della Chiesa Madre. Il secondo fu Geronimo, famoso per finezza di costumi e la giustizia. Morì il 23 novembre 1724 a soli 33 anni. Il terzo duca fu Antonio Gaetano Ruggiero, fratello di Geronimo, nato in Albano il 2 giugno 1691, morto il 14 febbraio 1755 a 62 anni. In vita fu ornamento della patria, colonna della casa, delizia dei cittadini. A lui successe nel 1755 il figlio cadetto Vincenzo, avendo rinunciato alla carica di duca di Albano il primogenito Domenico, marchese dei Monti. L'ultimo duca fu probabilmente Antonio Ruggiero, nipote di Antonio Gaetano, diverso nell'indole dai suoi predecessori, gravava di tasse i cittadini di Albano, suscitando il malcontento.
Repertorio artistico-turistico
Chiesa parrocchiale costruita nel sec. XIII e rifatta nel sec. XVIII, intitolata una volta alla Madonna della Neve ed ora a Maria SS. Assunta: conserva una tela raffigurante la Madonna della Neve, della scuola di Raffaello Sanzio; nel quadro è dipinta la costruzione in Roma della Chiesa di S. Maria Maggiore sul colle Esquilino; custodisce inoltre una Crocifissione, di fine ‘500, di scuola napoletana; una Annunciazione, di Pietro Antonio Ferri, pure del ‘500; una Ultima Cena ed una Madonna del Rosario, di scuola napoletana del ‘600; un organo riccamente intagliat
Vivere in Albano di lucania Pz parte 3 23 km da Potenza
Vivere in Albano di lucania paese economico con gente simpatica e socievole dove il costo della vita è basso rispetto alla città cercate nel canale la playlists su Albano di lucania
Albano di Lucania, uno dei tanti piccoli e caratteristici centri della Lucania, appare al viandante come immerso in un eterno letargo.
E’ lassù a circa 900 metri sul mare, placido e silenzioso in cima ad una delle montagne che costituiscono la catena delle «Dolomiti Lucane » e, sembra, assorto nel ricordo delle mille vicende vissute in un lontano passato.
Nei giorni in cui il cielo è sereno, in una con gli altri centri vicini, quali Brindisi di Montagna, Trivigno, Castelmezzano, Pietrapertosa e Campomaggiore, pare che invochi il Cielo affinché qualcuno s’accorga e si interessi di lui.
Purtroppo, il viandante che passa per la ferrovia lo intravede appena e distoglie subito lo sguardo come colui che, improvvisamente, si viene a trovare di fronte ad un caso pietoso e, fra sé, si domanda: « Come si può vivere lassù? » Quello invece, che percorre la strada nazionale n. 7 « Appia » lo vede di sfuggita in qualche tratto...
Il centro abitato di Albano di Lucania è situato sul monte S. Leonardo a m. 899 sul livello del mare. Comprende due corsi principali: corso Garibaldi, che attraversa la parte bassa e più antica del paese, e corso Vittorio Emanuele che attraversa il centro. Vi è un intrico di vichi stretti ed angusti che dai menzionati corsi sbucano nelle diverse piazzette, nonché alla strada di circumvallazione nella zona nord-ovest del paese ed alla strada provinciale Marsicana n. 16 che passa al lato opposto. Le strade e le piazze sono quasi tutte lastricate ed intitolate a personaggi storici, noti per la cultura ed artisti contemporanei. Sul lato destro appena si entra in paese, venendo per la menzionata provinciale, vi è la località Monte, ove, vi è un discreto campo sportivo ed una villetta, luogo in cui i bambini, i giovani ed i vecchi vanno a svagarsi durante la buona stagione. E’ circondato da una strada che chiamano passeggiata, in quanto vi passeggiano nei giorni di festa...
Le punte più alte del tèrritorio di Albano sono: monte Cupolicchio m. 1.097; monte Pisciacchio m. 1.068 e monte S. Giovanni m. 1.050.
descrizione di D. Pipino di fine anni '60
da: ALBANO DI LUCANIA monografia di D. Pipino
La storia:
I più antichi riferimenti storici del Comune riguardano la contrada Rifoggio (rifugio), sita a 6-7 Km a nord-est di Albano. Qui prima del dell'anno 1000 esisteva il monastero della Thèotokos del Rifugio fondato da monaci Basiliani di rito greco che, perseguitati dagli imperatori orientali, sbarcarono in massa fin dal sec. VIII, sulle coste dell'Italia meridionale, per ricostruirsi una vita di preghiera, di studio, di lavoro. Inoltre alla chiesa fu riconosciuta la proprietà del Korion, non a caso il monaco Jonas aveva dissodato nei pressi del monastero delle terre, donandole ai Basiliani che continuarono con i dissodamenti, ospitarono stranieri e indigenti dei luoghi limitrofi, trasformando così il monastero in una potenza religiosa ed economica, fino a costruire una comunità. Il monastero non esiste più, al suo posto sorse in paese una cappella dedicata a Santa Maria del Rifugio nel 1794. Oggi il fabbricato ristrutturato è adibito a uso di civile abitazione. Sull'architrave del portale infatti, è incisa a caratteri cubitali la frase ERIT GLORIA DOMUS ISTIUS MAIOR QUAM A PRINCIPIIS (la gloria di questa casa sarà più grande di quella che aveva prima).
E' con i Ruggiero che Albano acquistò il titolo di ducato tra il 1687-88. Il primo duca fu Domenico la cui presenza è testimoniata da due lapidi affisse sulle pareti d'ingresso della sacrestia della Chiesa Madre. Il secondo fu Geronimo, famoso per finezza di costumi e la giustizia. Morì il 23 novembre 1724 a soli 33 anni. Il terzo duca fu Antonio Gaetano Ruggiero, fratello di Geronimo, nato in Albano il 2 giugno 1691, morto il 14 febbraio 1755 a 62 anni. In vita fu ornamento della patria, colonna della casa, delizia dei cittadini. A lui successe nel 1755 il figlio cadetto Vincenzo, avendo rinunciato alla carica di duca di Albano il primogenito Domenico, marchese dei Monti. L'ultimo duca fu probabilmente Antonio Ruggiero, nipote di Antonio Gaetano, diverso nell'indole dai suoi predecessori, gravava di tasse i cittadini di Albano, suscitando il malcontento.
Repertorio artistico-turistico
Chiesa parrocchiale costruita nel sec. XIII e rifatta nel sec. XVIII, intitolata una volta alla Madonna della Neve ed ora a Maria SS. Assunta: conserva una tela raffigurante la Madonna della Neve, della scuola di Raffaello Sanzio; nel quadro è dipinta la costruzione in Roma della Chiesa di S. Maria Maggiore sul colle Esquilino; custodisce inoltre una Crocifissione, di fine ‘500, di scuola napoletana; una Annunciazione, di Pietro Antonio Ferri, pure del ‘500; una Ultima Cena ed una Madonna del Rosario, di scuola napoletana del ‘600; un organo riccamente intagliat
Vivere in Albano di lucania Pz parte 7 costo della vita basso 23 km da Potenza
Albano di Lucania, uno dei tanti piccoli e caratteristici centri della Lucania, appare al viandante come immerso in un eterno letargo.
E’ lassù a circa 900 metri sul mare, placido e silenzioso in cima ad una delle montagne che costituiscono la catena delle «Dolomiti Lucane » e, sembra, assorto nel ricordo delle mille vicende vissute in un lontano passato.
Nei giorni in cui il cielo è sereno, in una con gli altri centri vicini, quali Brindisi di Montagna, Trivigno, Castelmezzano, Pietrapertosa e Campomaggiore, pare che invochi il Cielo affinché qualcuno s’accorga e si interessi di lui.
Purtroppo, il viandante che passa per la ferrovia lo intravede appena e distoglie subito lo sguardo come colui che, improvvisamente, si viene a trovare di fronte ad un caso pietoso e, fra sé, si domanda: « Come si può vivere lassù? » Quello invece, che percorre la strada nazionale n. 7 « Appia » lo vede di sfuggita in qualche tratto...
Il centro abitato di Albano di Lucania è situato sul monte S. Leonardo a m. 899 sul livello del mare. Comprende due corsi principali: corso Garibaldi, che attraversa la parte bassa e più antica del paese, e corso Vittorio Emanuele che attraversa il centro. Vi è un intrico di vichi stretti ed angusti che dai menzionati corsi sbucano nelle diverse piazzette, nonché alla strada di circumvallazione nella zona nord-ovest del paese ed alla strada provinciale Marsicana n. 16 che passa al lato opposto. Le strade e le piazze sono quasi tutte lastricate ed intitolate a personaggi storici, noti per la cultura ed artisti contemporanei. Sul lato destro appena si entra in paese, venendo per la menzionata provinciale, vi è la località Monte, ove, vi è un discreto campo sportivo ed una villetta, luogo in cui i bambini, i giovani ed i vecchi vanno a svagarsi durante la buona stagione. E’ circondato da una strada che chiamano passeggiata, in quanto vi passeggiano nei giorni di festa...
Le punte più alte del tèrritorio di Albano sono: monte Cupolicchio m. 1.097; monte Pisciacchio m. 1.068 e monte S. Giovanni m. 1.050.
descrizione di D. Pipino di fine anni '60
da: ALBANO DI LUCANIA monografia di D. Pipino
La storia:
I più antichi riferimenti storici del Comune riguardano la contrada Rifoggio (rifugio), sita a 6-7 Km a nord-est di Albano. Qui prima del dell'anno 1000 esisteva il monastero della Thèotokos del Rifugio fondato da monaci Basiliani di rito greco che, perseguitati dagli imperatori orientali, sbarcarono in massa fin dal sec. VIII, sulle coste dell'Italia meridionale, per ricostruirsi una vita di preghiera, di studio, di lavoro. Inoltre alla chiesa fu riconosciuta la proprietà del Korion, non a caso il monaco Jonas aveva dissodato nei pressi del monastero delle terre, donandole ai Basiliani che continuarono con i dissodamenti, ospitarono stranieri e indigenti dei luoghi limitrofi, trasformando così il monastero in una potenza religiosa ed economica, fino a costruire una comunità. Il monastero non esiste più, al suo posto sorse in paese una cappella dedicata a Santa Maria del Rifugio nel 1794. Oggi il fabbricato ristrutturato è adibito a uso di civile abitazione. Sull'architrave del portale infatti, è incisa a caratteri cubitali la frase ERIT GLORIA DOMUS ISTIUS MAIOR QUAM A PRINCIPIIS (la gloria di questa casa sarà più grande di quella che aveva prima).
E' con i Ruggiero che Albano acquistò il titolo di ducato tra il 1687-88. Il primo duca fu Domenico la cui presenza è testimoniata da due lapidi affisse sulle pareti d'ingresso della sacrestia della Chiesa Madre. Il secondo fu Geronimo, famoso per finezza di costumi e la giustizia. Morì il 23 novembre 1724 a soli 33 anni. Il terzo duca fu Antonio Gaetano Ruggiero, fratello di Geronimo, nato in Albano il 2 giugno 1691, morto il 14 febbraio 1755 a 62 anni. In vita fu ornamento della patria, colonna della casa, delizia dei cittadini. A lui successe nel 1755 il figlio cadetto Vincenzo, avendo rinunciato alla carica di duca di Albano il primogenito Domenico, marchese dei Monti. L'ultimo duca fu probabilmente Antonio Ruggiero, nipote di Antonio Gaetano, diverso nell'indole dai suoi predecessori, gravava di tasse i cittadini di Albano, suscitando il malcontento.
Repertorio artistico-turistico
Chiesa parrocchiale costruita nel sec. XIII e rifatta nel sec. XVIII, intitolata una volta alla Madonna della Neve ed ora a Maria SS. Assunta: conserva una tela raffigurante la Madonna della Neve, della scuola di Raffaello Sanzio; nel quadro è dipinta la costruzione in Roma della Chiesa di S. Maria Maggiore sul colle Esquilino; custodisce inoltre una Crocifissione, di fine ‘500, di scuola napoletana; una Annunciazione, di Pietro Antonio Ferri, pure del ‘500; una Ultima Cena ed una Madonna del Rosario, di scuola napoletana del ‘600; un organo riccamente intagliato e dorato ed una croce processionale del ‘600.
Chiesa dell’Annunziata con una tela raffigurante l’Annunciazione, di Pietro Antonio Ferri. Altro quadro, di Pietro Antonio Ferri, raf
Enduro Mongardino - Giro di ricognizione del tracciato -
Inaugurazione del nuovo percorso - Gennaio 2018 -
Sant'Antonio da Padova - Festa Aquara 13 giugno 2015 CILENTO
Processione di Sant'ANTONIO da Padova, 13 giugno 2015, Aquara (Sa)
foto video montaggio by Giovanni Martino
MOGLIE FERISCE MARITO COL COLTELLO
E' STATA DENUNCIATA DAI CARABINIERI DI SOMMATINO UNA DONNA PER AVER FERITO IL MARITO COL COLTELLO DOPO UNA LITE
Vivere in Albano di lucania Pz parte 5 paese economico 23 km da Potenza
Vivere in Albano di lucania paese economico con gente simpatica e socievole dove il costo della vita è basso rispetto alla città cercate nel canale la playlists su Albano di lucania
Albano di Lucania, uno dei tanti piccoli e caratteristici centri della Lucania, appare al viandante come immerso in un eterno letargo.
E’ lassù a circa 900 metri sul mare, placido e silenzioso in cima ad una delle montagne che costituiscono la catena delle «Dolomiti Lucane » e, sembra, assorto nel ricordo delle mille vicende vissute in un lontano passato.
Nei giorni in cui il cielo è sereno, in una con gli altri centri vicini, quali Brindisi di Montagna, Trivigno, Castelmezzano, Pietrapertosa e Campomaggiore, pare che invochi il Cielo affinché qualcuno s’accorga e si interessi di lui.
Purtroppo, il viandante che passa per la ferrovia lo intravede appena e distoglie subito lo sguardo come colui che, improvvisamente, si viene a trovare di fronte ad un caso pietoso e, fra sé, si domanda: « Come si può vivere lassù? » Quello invece, che percorre la strada nazionale n. 7 « Appia » lo vede di sfuggita in qualche tratto...
Il centro abitato di Albano di Lucania è situato sul monte S. Leonardo a m. 899 sul livello del mare. Comprende due corsi principali: corso Garibaldi, che attraversa la parte bassa e più antica del paese, e corso Vittorio Emanuele che attraversa il centro. Vi è un intrico di vichi stretti ed angusti che dai menzionati corsi sbucano nelle diverse piazzette, nonché alla strada di circumvallazione nella zona nord-ovest del paese ed alla strada provinciale Marsicana n. 16 che passa al lato opposto. Le strade e le piazze sono quasi tutte lastricate ed intitolate a personaggi storici, noti per la cultura ed artisti contemporanei. Sul lato destro appena si entra in paese, venendo per la menzionata provinciale, vi è la località Monte, ove, vi è un discreto campo sportivo ed una villetta, luogo in cui i bambini, i giovani ed i vecchi vanno a svagarsi durante la buona stagione. E’ circondato da una strada che chiamano passeggiata, in quanto vi passeggiano nei giorni di festa...
Le punte più alte del tèrritorio di Albano sono: monte Cupolicchio m. 1.097; monte Pisciacchio m. 1.068 e monte S. Giovanni m. 1.050.
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La storia:
I più antichi riferimenti storici del Comune riguardano la contrada Rifoggio (rifugio), sita a 6-7 Km a nord-est di Albano. Qui prima del dell'anno 1000 esisteva il monastero della Thèotokos del Rifugio fondato da monaci Basiliani di rito greco che, perseguitati dagli imperatori orientali, sbarcarono in massa fin dal sec. VIII, sulle coste dell'Italia meridionale, per ricostruirsi una vita di preghiera, di studio, di lavoro. Inoltre alla chiesa fu riconosciuta la proprietà del Korion, non a caso il monaco Jonas aveva dissodato nei pressi del monastero delle terre, donandole ai Basiliani che continuarono con i dissodamenti, ospitarono stranieri e indigenti dei luoghi limitrofi, trasformando così il monastero in una potenza religiosa ed economica, fino a costruire una comunità. Il monastero non esiste più, al suo posto sorse in paese una cappella dedicata a Santa Maria del Rifugio nel 1794. Oggi il fabbricato ristrutturato è adibito a uso di civile abitazione. Sull'architrave del portale infatti, è incisa a caratteri cubitali la frase ERIT GLORIA DOMUS ISTIUS MAIOR QUAM A PRINCIPIIS (la gloria di questa casa sarà più grande di quella che aveva prima).
E' con i Ruggiero che Albano acquistò il titolo di ducato tra il 1687-88. Il primo duca fu Domenico la cui presenza è testimoniata da due lapidi affisse sulle pareti d'ingresso della sacrestia della Chiesa Madre. Il secondo fu Geronimo, famoso per finezza di costumi e la giustizia. Morì il 23 novembre 1724 a soli 33 anni. Il terzo duca fu Antonio Gaetano Ruggiero, fratello di Geronimo, nato in Albano il 2 giugno 1691, morto il 14 febbraio 1755 a 62 anni. In vita fu ornamento della patria, colonna della casa, delizia dei cittadini. A lui successe nel 1755 il figlio cadetto Vincenzo, avendo rinunciato alla carica di duca di Albano il primogenito Domenico, marchese dei Monti. L'ultimo duca fu probabilmente Antonio Ruggiero, nipote di Antonio Gaetano, diverso nell'indole dai suoi predecessori, gravava di tasse i cittadini di Albano, suscitando il malcontento.
Repertorio artistico-turistico
Chiesa parrocchiale costruita nel sec. XIII e rifatta nel sec. XVIII, intitolata una volta alla Madonna della Neve ed ora a Maria SS. Assunta: conserva una tela raffigurante la Madonna della Neve, della scuola di Raffaello Sanzio; nel quadro è dipinta la costruzione in Roma della Chiesa di S. Maria Maggiore sul colle Esquilino; custodisce inoltre una Crocifissione, di fine ‘500, di scuola napoletana; una Annunciazione, di Pietro Antonio Ferri, pure del ‘500; una Ultima Cena ed una Madonna del Rosario, di scuola napoletana del ‘600; un organo riccamente intagliat
Statua San Rocco in processione Tolve 16/08/2012 3
Statua di San Rocco lignea con abito d'oro in primo piano al minuto 2. Processione a Tolve. Incrocio via Fratelli Bandiera e via Nazionale.
Aprica.Torbiera dei Piani di Gembro Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi
Passeggiata di inizio Autunno in questa Torbiera posta a circa 1400 m tra la Valtellina e la Valcamonica, di fronte al Gruppo dell'Adamello.
San Costantino Albanese- Festa Madonna della Stella 2011
1999: Uaragniaun in studio al Little Italy con Piero Ricci e il Tratturo
Fasi di registrazione in studio per l'incisione dei brani Ballo di Mastro Gerardo e Natale internazionale del molisano Piero Ricci. Con lui Ernest Carracillo e Lino Miniscalco. Campomaggiore 1999, Little Italy Studio, fonico Pasquale Trivigno.
Congresso Eucaristico Nazionale di Ancona: presentate le iniziative di Jesi
La diocesi di Jesi è pronta a vivere le celebrazioni e gli eventi del Congresso Eucaristico Nazionale. Dal 5 al 9 settembre sarà possibile pregare in Cattedrale, aperta con orario continuato dalle 8 alle 17,30. Saranno presenti a Jesi alcuni vescovi ed il legato pontificio card. Re per celebrare una santa Messa al mattino e proporre una riflessione collegata al tema del giorno del Congresso. Giovedì 8 settembre sarà la giornata che vedrà Jesi protagonista nell'accoglienza delle Confraternite. Tema della giornata è Eucaristia: Pane del cammino e si rivolge all'ambito della tradizione. Alle 8 in Cattedrale la celebrazione Eucaristica presieduta da mons. Armando Brambilla, vescovo ausiliare di Roma. Alle 9,30 al Palazzetto dello Sport la preghiera delle lodi mattutine con mons. Brambilla e la lectio di mons. Giovanni Ricchiuti, arcivescovo di Acerenza. Alle 10 l'approfondimento e il dibattito sul tema: Confraternite: luogo vivo della tradizione del Mistero Eucaristico. Moderatore Francesco Antonetti e relazione di don Giuseppe Ruta. Alle 15 percorsi turistici, culturali e religiosi in città. La mattina del 7 settembre, dalle 10,45, arriverà a Jesi la fiaccola che arriverà da Fabriano al parcheggio del centro commerciale La Fornace e, di corsa, sarà portata dai tedofori jesini, al santuario delle Grazie per arrivare alla chiesa di San Pietro Martire.
Festa in onore di San Gaudenzio ( Patrono ) GARAGUSO 14 AGOSTO 2013-3