La Pieve di San Pietro di Feletto e i suoi affreschi
Il primo nucleo della chiesa risale a un'epoca compresa tra VIII e IX secolo. L'edificio ancora esistente ebbe il suo sviluppo nell'XI secolo, quando prese forma l'attuale pieve.
Nei secoli seguenti la chiesa si sviluppò e arricchì di un numero crescente di affreschi, fino al XVI secolo, quando aveva ormai raggiunto l'aspetto attuale. All'interno, a tre navate, sono custoditi antichissimi affreschi, eseguiti e stratificatisi tra il XII e il XV secolo. Nello speciale di Mario Placidini, l'intervista a don Giuseppe Gerlin, e Mariachiara De Lorenzi dell'Associazione amici della Pieve di San Pietro di Feletto.
Le Colline del Prosecco, tra terra e cielo
Giovanni Carraro, autore di libri di escursioni sulle Prealpi Trevigiane, ci porterà nei sentieri di una terra straordinariamente bella: le colline del consorzio Conegliano Valdobbiadene DOCG. Un breve viaggio tra le tradizioni e la cultura enogastronomica. Un volo con l'occhio del drone per visitare i borghi di questo territorio candidato come patrimonio dell'umanità. (È vietata la copia totale o parziale, effettuata con qualsiasi mezzo. Per utilizzo del video o parte di esso, contattare l’autore su giovannicarraro.it)
Venissa, i tesori della Venezia Nativa
Alla scoperta di tenuta Venissa, sull'isola di Mazzorbo (Ve).
Valdobbiadene (Tv) - Duomo
3 Campane in Si2 (calante) Colbachini Bassano 1921.
Queste campane hanno un carattere di eccezionalità in quanto sono di sagoma decisamente pesante rispetto lo standard della ditta.
Riporto i dati indicativi che devono essere ancora vagliati accuratamente:
Si2 diam cm157,0 kg2300ca
Do#3 diam cm139,7 kg1600ca
Mib3 diam cm123,0 kg1100ca
Mi rammarico di non essere riuscito a fare una registrazione che renda giustizia.
Un paticolare ringraziamento va alla geometra Giovanna Capretta, per la cordialissima accoglienza.
A tal proposito la voglio ringraziarla pubblicamente proprio perchè ha reso la visita al campanile veramente ottima e ci ha regalato una inaspettata ma graditissima visita a chiese e campanili della zona! Il tutto è stato veramente piacevole e speciale!
Grazie! :-)
Il Cristo della Domenica di San Pietro di Feletto
A San Pietro di Feletto c’è un raro affresco che da settecento anni rappresenta un monito contro il lavoro festivo. E’ il Cristo della Domenica, l’unico rimasto fino ai giorni d’oggi nella provincia di Treviso.
Chiesetta di San Vigilio Farra di Soligo
Fadalto tarzo san pietro di feletto
22 maggio
17/03/2013 Combai e valdobbiadene
Gita sulle colline di Valdobbiadene. 101 km con 655 mt di dislivello
Video Panevin 2017 Pro Loco S.Pietro di Feletto
Video Panevin 2017 Pro Loco S.Pietro di Feletto
Chiesa eremo di San Donato - Ronchena di Lentiai - Belluno
Chiesa eremo di San Donato - Una perla di spiritualità
Paola Brunello
L’oratorio di San Donato si trova a 380 metri di altitudine sopra l’abitato di Ronchena, in comune e parrocchia di Lentiai, in diocesi di Vittorio Veneto e in provincia di Belluno.
Lo stato attuale del complesso di San Donato si deve ad una serie di importanti interventi di recupero e di restauro ultimati nel 2011.
Anche se molto antico, forse di età longobarda, la prima attestazione documentale dell’oratorio di San Donato è riferita al 1529.
Il Santo cui è dedicato l’oratorio-eremo è San Donato, vescovo e martire di Arezzo, festeggiato il 7 agosto. Il suo culto si radicò tra i Longobardi.
Un edificio semplice di aspetto quattrocentesco, con tetto a capanna e campaniletto a vela e ad unica navata. L’intonaco più antico risale al XV secolo ed è presente nella parete del presbiterio con la raffigurazione di una teoria di santi e nell’aula dove sono state riportate alla luce le croci della consacrazione.
Del XVII secolo i due affreschi a destra dell’altare e sulla parete sud-est con la raffigurazione di due santi.
Percorriamo la teoria dei santi.
La prima figura a sinistra rappresenta San Vittore. La spada e la palma sono due simboli chiari del martirio di questo miles Christi.
Alla sua sinistra Sant’Antonio Abate, eremita, patriarca del monachesimo, uomo di preghiera, lottatore contro i demoni, guaritore degli infermi, direttore di anime.
Madonna in trono con il bambino. La Madonna è seduta in una sede forse marmorea e dalle linee essenziali. Porta manto e veste eleganti con linee morbide. Tiene in braccio Gesù. L’aureola del bambino è crucifera, indossa ai fianchi un perizoma e porta al collo una collana simboli di passione.
San Donato è raffigurato come vescovo in abiti pontificali.
San Pietro è un uomo di mezza età o anziano, dai lineamenti marcati e popolani. Tiene con la mano sinistra il libro e con la destra due chiavi.
Nel presbiterio due affreschi del XVII secolo.
L’affresco sulla parete di fondo potrebbe far pensare a San Bernardo di Chiaravalle. Questa ipotesi di lettura trova una diversa interpretazione collegata alla presenza in loco degli eremiti dell’Ordine di Sant’Agostino, in particolare dell’eremita Pietro da Valdobbiadene, in cui si trova l’eremo di Sant’Alberto Carmelitano o degli Abati. Nell’iconografia Sant’Alberto degli Abati appare spesso con un rametto di giglio in mano e con un libro nell’altra, con abito scuro e manto bianco. Confrontando quindi queste rappresentazioni con il Santo raffigurato nella parete di fondo della chiesa di San Donato, appaiono evidenti gli aspetti comuni. Non si tratterebbe quindi di San Bernardo, ma probabilmente di Sant’Alberto degli Abati.
Nella parete destra, un altro santo raffigurato in piedi; indossa una veste nera e nella mano sinistra sorregge un libro chiuso. E’ stato identificato come Sant’Antonio da Padova, però appare strana l’assenza dei maggiori attributi di riferimento a questo Santo. La presenza degli eremiti dell’Ordine degli Agostiniani porta a supporre che l’affresco potrebbe riferirsi a Sant’Agostino rappresentato talvolta come semplice monaco agostiniano con saio nero e cintura.
In controfacciata è evidente lo stemma con ogni probabilità del Vescovo di Ceneda Marcantonio Agazzi (1692-1710).
Una scritta in tonalità del rosso con caratteri facilmente leggibili: “MVNDA”, imperativo del verbo latino mundare, che significa purificarsi.
L’altare maggiore, XVII-XVIII secolo, in legno scolpito, dipinto, dorato, di autore anonimo. La cornice racchiude una tela di modesta levatura e risalente alla fine del XVII secolo che raffigura la Madonna con il Bambino in trono e i Santi Donato e Bartolomeo.
Nella parete destra la copia della tela di Luigi Cima, realizzata dal pittore locale Toni Piccolotto nel 1961, raffigurante la Madonna di Caravaggio.
L' eremo vero e proprio è formato da due piani collegati da una scala interna.
Dalla fine del XVII secolo alla metà del XVIII secolo è attestata la presenza degli eremiti. Per un lungo periodo furono eremiti dell’Ordine di Sant’Agostino e in seguito del Terz’Ordine Francescano. Gli eremiti presso l’eremo furono al massimo in tre contemporaneamente e un eremita visse qui per ben 37 anni di cui 22 in solitudine. E’ anche evidente dai documenti la loro partecipazione alla vita della parrocchia di Lentiai in diversi servizi e celebrazioni. Di fondata certezza il loro legame con l’ordine degli agostiniani di Feltre del monastero di Ognissanti a sua volta molto legato con la famiglia dei Conti di Cesana e il territorio di loro pertinenza.
Paola Brunello
Mel, 18 marzo 2018
Queste notizie sono tratte da “Chiesa ed Eremo di San Donato. Una perla di spiritualità” di Brunello Paola – tesi per il conseguimento del diploma superiore di Operatore del Turismo Religioso – Bienno Sperimentale Diocesi di Belluno-Feltre e di Vittorio Veneto - 8 maggio 2017
Alcune immagini sono di Dario Tonet
Tenuta Contarini Hotel San Pietro di Feletto - San Pietro di Feletto - Italy
Find the best deal for Tenuta Contarini Hotel San Pietro di Feletto :
Find the best deal for Tenuta Contarini Hotel San Pietro di Feletto :
Antica Fiera di San Gregorio: Concerto di San Gregorio
#Valdobbiadene – Nell’Antica Chiesa di San Gregorio Magno si è svolto il “Concerto di San Gregorio” con il Coro Valdobbiadene e il Coro Pasubio di Vallarsa (TN).
Chiesa gremita per l’occasione per ascoltare i due cori che si sono esibiti nei tipici brani corali.
Diretta a cura di:
Sergio Capretta
--
Se ti piace ValdoTv puoi aiutarci con un contributo:
Inaugurazione vecchia filanda Villa Piva - Villa dei Cedri Valdobbiadene
Inaugurazione vecchia filanda Villa Piva - Villa dei Cedri Valdobbiadene
Se ti piace ValdoTv puoi aiutarci con un contributo:
Puoi seguirci anche su:
Telegram –
Twitter –
Facebook –
Youtube –
Instagram –
Best Single Vineyard Prosecco - Sorelle Bronca - Episode 10 - Wine Terroir
In this episode, I am reviewing Particella 68 from Sorelle Bronca, which is a family run Organic Prosecco producer in Valdobbiadene. Their extra brut single vineyard is one of the best Prosecco Superiores that I have ever tasted and it really highlights the potential of the Glera grape. Find out more by watching the full episode!
Relais Borgo San Pietro - Cortona
Relais Borgo San Pietro è situato ai piedi di Cortona, una delle città più antiche dItalia, con i suoi tetti, campanili, torri e chiese inclinati dolcemente verso ponente che pare un dipinto sospeso ad un lembo di cielo.
Cortona, a soli 4 Km. è raggiungibile dal Relais in pochi minuti. L'antica città etrusca è un piccolo gioiello della Toscana ed è un concentrato di storia e cultura, con la sua configurazione di città fuori dal tempo, le sue mura etrusche, le strade, le case medievali e i palazzi rinascimentali.
Il nostro Relais, di recente apertura, è apprezzato per la tranquillità e per sua particolare posizione panoramica, per la tipicità della costruzione e l'accuratezza dell'arredamento. Il Relais dispone di lussuose camere o spaziosi appartamenti ed è dotato di piscina e 7 ettari di parco privato. Il nostro staff è sempre a disposizione per soddisfare ogni Vostra esigenza, rendendo il soggiorno a Relais Borgo San Pietro sempre piacevole ed indimenticabile.
Relais Borgo San Pietro is located just below Cortona, only 3 miles away, one of the oldest towns in Italy. From the Relais Cortona, on a hillside with its rooftops, towers and churches facing west, looks like a painting hanging from the sky.
The ancient Etruscan town is a little Tuscan treasure and seems to be out of time cause it has a mixture of culture and history with its Etruscan walls, medieval buildings and renaissance palaces.
Our Relais, opened in 2007, is renown for its views and tranquillity as well as the attention put into the decoration and furniture. It offers luxurious rooms, suites and apartments, a swimming pool and 7 acres of private park. Our staff will be pleased to satisfy any request to make your stay, at Relais Borgo San Pietro, unforgettable.
© 2008 - Relais Borgo San Pietro
San Pietro a Cegliolo - 52044 Cortona (AR), ITALY
Tel. +39.0575.612402 Fax +39.0575.612871
info@borgosanpietro.com
L'Antica Fiera di San Gregorio
A Valdobbiadene, immancabile appuntamento con l'Antica Fiera di San Gregorio.
Luni - Inaugurazione nuova passerella autostradale
A Luni l'inaugurazione della nuova passerella che permette il collegamento fra l’autostrada A12 ed lo storico sito archeologico-museale.
30° anniversario coro Voces Plavis
Il coro Voces Plavis festeggia i trent'anni di storia con un concerto nella chiesa di San Pietro di Barbozza a Valdobbiadene e con un cd Mosaico con 13 brani di musica popolare e sacra che il coro ha interpretato nei 30 anni della sua storia.
*** Se desideri contribuire al mantenimento della nostra associazione***
Puoi fare una donazione:
- Vai sulla home page del nostro sito valdotv.it
- troverai un pulsante Paypal
- fai la donazione che vuoi
valdotv.it
info@valdotv.it
---
Pagina facebook -
Canale Google+ -
Notizie -
Pagina Twitter -
Canale Youtube -
Blog Valdo Tv -
Valdo Tv Mobile -
Campane della Parrocchia di Sant'Elena Imperatrice in Zerman di Mogliano Veneto (TV) v.381
Battiore e distesa della mezzana (dura 1 minuto) delle 12:00 per l'Angelus feriale
Concerto di 4 campane in Fa3 calante fuse da Pietro Colbachini di Bassano del Grappa (VI) ed elettrificate alla trevigiana.
Dopo il precedente bel video a Cesarolo, ci spostiamo nel trevigiano in una località inedita su youtube con delle campane restaurate e inaugurate da pochissimo.
Della loro storia, però, vi parlerò alla fine della descrizione.
Una volta arrivato a Zerman, posto dove non ero mai stato nemmeno io, trovo veramente una bella chiesa e un bel campanile, entrambi molto particolari.
Faccio immediatamente le riprese panoramiche e poi mi posiziono, dato che a mezzogiorno mancava molto poco.
Puntuale parte il battiore e poi ecco la distesa della mezzana.
Un po'breve, va detto, ma comunque una bella campana.
Attenderò di tornarci per riprenderle tutte e quattro, promettono molto bene.
***PILLOLE DI STORIA***
Torniamo a questa rubrica vista non molto tempo fa in cui voglio un po'parlarvi della storia di questo concerto dato che è un po'particolare e travagliata.
Non si tratta di una storia molto antica, bensì degli ultimi anni ma comunque importante.
Anni fa, si notò che questa torre iniziava a presentare segni di cedimento spesso anche abbastanza rilevanti.
Nel 2013, in via precauzionale, fu zittito questo concerto promettendosi di restaurare il campanile e poter tornare a sentir suonare le campane di Zerman.
La situazione, però, si è complicata dati i pochi fondi che possedeva la parrocchia quando il restauro si era rivelato molto complesso e profondo quindi molto costoso date le condizioni precarie della torre all'epoca.
Nacque così una raccolta fondi che riuscì a portare all'inizio dei lavori il 18 febbraio 2017 con il cosiddetto Campana day che è consistito nella discesa delle campane dal campanile che successivamente hanno trovato alloggio nella canonica.
Per due anni e qualche mese i lavori sono continuati finché non si sono rimontate le campane ed è stata ricostituita la precedente elettrificazione.
Durante la veglia di Resurrezione dello scorso sabato Santo, 20 aprile 2019, al canto del Gloria, sono risuonate le campane per la prima volta dal 2013 con la gioia di molti paesani.
Per maggiori informazioni e immagini vi consiglio di visitare la pagina facebook Le Campane di Zerman dove potete trovare tutti i lavori documentati in maniera molto precisa anche con interessanti immagini.
I (Maria Antonia): Fa3 calante, fusa dalla fonderia Pietro Colbachini di Bassano del Grappa (VI);
II: Sol3 calante, fusa dalla fonderia Pietro Colbachini di Bassano del Grappa (VI);
III: La3 calante, fusa dalla fonderia Pietro Colbachini di Bassano del Grappa (VI);
IV: Sib3 calante, fusa dalla fonderia Pietro Colbachini di Bassano del Grappa (VI).
Video 381
Velocità del suono con il campanone di S. Pietro a Pasqua 2019
start 20190421 122353
da s. Maria in Traspontina si vede e si sente il campanone grave di s. Pietro la domenica di Pasqua
Un'intera oscillazione di ritardo perché il suono giunga alla distanza di circa 700 metri. Con google maps ricavare la distanza campane-osservatore e dal video ricavare il periodo di oscillazione del campanone