SAN PIETRO APOSTOLO 2016 - PORTICO DI CASERTA
San Pietro apostolo, Santo Protettore di Portico di Caserta - Da millenni e, a Portico da centinaia di anni, è stato sempre un Santo rispettato da tutti, specialmente, in questo paese di Portico di Caserta.
Tutto va a dimenticare ciò che è stato fatto a un Santo come questo: Devozione, Fede, Amore per il Santo , sembra che in questo Comune è sopraffatta la rassegnazione, perché, molte cose sono state dimenticate. Una Chiesa che doveva essere colma di pellegrini, invece, sono stati in più solo i Sacerdoti.
festa di San Pietro apostolo di Caserta aldifreda 30/06/2013
FESTA SAN PIETRO APOSTOLO ALDIFREDA 2012 CASERTA
Strada da Tiriolo a San Pietro Apostolo - Estate 2011
Strada da Tiriolo a San Pietro Apostolo, la Strada Provinciale 165-2.
Driving on the street from Tiriolo to San Pietro Apostolo (Calabria, south Italy) enjoyng the music, the sun and the corners, during an italian summer on august 2011.
Borghi d'Italia in Cina, Galluccio (Caserta)
Il Comune protagonista della XVI puntata stagionale di Borghi d’Italia sarà Galluccio (Caserta), conosciuto come il paese dei castagneti monumentali. Protagonisti della puntata saranno il sindaco, il parroco, il vescovo, le parole degli abitanti, i borghi e le chiese del territorio, il museo, i piatti tipici, i rinomati vini Doc, gli artigiani e la tradizionale festa di Sant’Antonio Abate.
Volata della Cassa - Processione San Pietro Apostolo Imperia 29/6/17
Dettagli:
Chiesa San Pietro Terni celebrazione di mons.Alimandi
Ingresso nell'Oratorio di San Pietro - Processione San Pietro Apostolo Imperia 29/6/17
Dettagli:
molyou/Campane di S.Pietro Apostolo in Frosolone
17a settimana. Video di Davide Russo
Volata - Processione San Pietro Apostolo Imperia 29/6/16
Dettagli:
Processione in onore Di San Pietro 2019 A San Pier Niceto (ME) 29/06/19
Le fasi salienti della Processione di San Pietro Apostolo a San Pier Niceto (ME) 29/06/19
La Musica del Video è stata eseguita dall'Associazione Musicale Maestro Pietro Nastasi di San Pier Niceto (ME)
#sanpietro #sanpierniceto
Perle di Roma: SANT'AGOSTINO in Campo Marzio
La Basilica di Sant'Agostino in Campo Marzio è uno dei miei posti preferiti di Roma. Nascosta quasi nei pressi di piazza Navona, spesso è ignorata da ignari turisti che non sanno cosa si perdono. Rinascimento e Barocco, ma sopratutto le prostitute. Si, le prostitute romane dei tempi passati.
Seguitemi su Instagram: vladsparastoria
Triumphant Return di Audionautix è un brano autorizzato
da Creative Commons Attribution (
Artista:
Paradisoni SAN PIETRO festa 2019 rientro processione.
Paradisoni fraz. di Briatico (VV) Calabria Italia.
BY EUGENIO SELVAGGIO VV.
Siamo Noi - puntata del 6 novembre 2017
I - Tutorial
In cucina non si butta niente, la ricetta con gli avanzi del pollo
Ospite dei fornelli solidali di Siamo Noi è Lorenzo Biagiarelli, che tanti definiscono social chef, anche se lui preferisce essere chiamato cuoco social. Biagiarelli, che nella sua cucina ama coniugare l’amore per i fornelli con l’impegno sociale, spiegherà come preparare una ricetta con gli avanzi del pollo, utilizzando come ingredienti base i prodotti della Green smiles fattoria sociale.
II - L’intervista
“Quando l’Alzheimer cancella i ricordi: un viaggio accanto a mia madre”
Vi racconto l'Alzheimer di mia madre e di come la famiglia le è stata vicino. Allontaniamoci dal significato delle parole e fidiamoci di ciò che abbiamo davanti ai nostri occhi. Alzheimer non significa nulla. Davanti c’è una persona che ha bisogno di te. Flavio Pagano è editorialista del Corriere del Mezzogiorno e opinionista di Donna Moderna e oggi viene a presentare il suo ultimo libro: Infinito presente di Sperling &Kupfer. I suoi racconti, specialmente quest'ultimo sono autobiografici. Tutto parte dal diario di una donna che scopre di essere malata di Alzheimer. “Ho raccontato le avventure spericolate tragicomiche di una famiglia napoletana fuori da qualunque angoscia e retorica. In questo libro ho voluto dar voce ad una paziente e, contemporaneamente, sottolineare che, anche nella malattia, si può essere ottimisti.
III - Spiritualità e fede
Don Davide Volo ci racconta la vita dei Santi della settimana
Don Davide Volo ci accompagnerà nello spazio dedicato alla vita dei Santi celebrati dalla Chiesa nel corso della settimana appena iniziata. I Santi di questa settimana, che Don Davide, parroco nella chiesa di San Pietro Apostolo a Conca della Campania, ci racconterà, sono: S. Leonardo di Limoges (6 novembre); San Vincenzo Grossi (7 novembre); S. Goffredo di Amiens (8 novembre); Santa Elisabetta della Santissima Trinità (9 novembre); San Leone I, detto Magno (10 novembre); San Martino di Tours (11 novembre); San Giosafat Kuncewycz (12 novembre).
IV - Attualità
Cina, Australia, Italia e Perù: il giro del mondo in 80 piatti
Siamo Noi oggi farà il giro del mondo in 80 piatti per scoprire il cibo cucinato in tutto il pianeta. Scopriremo molte cose e le pietanze che trovarono, ad esempio, gli italiani che 50 anni fa emigrarono in Australia. E lo faremo con Maura Pismataro, personal chef e insegnante dell’associazione “Cucina amore mio”, Carmen Rodriguez, chef anche lei, Daniele Ye, ristoratore, Mariella Bassa, emigrata in Australia, che oggi vive in Italia e ci svelerà segreti e virtù della cucina dell’Oceania, Lamine Ka, africano del Senegal con un bellissimo progetto di integrazione che ruota attorno alla cucina, e infine Sofya Chayca per rappresentare la cultura e i tipici piatti della Russia.
Caserta, la prima Comunione con Padre Pio
Le parole di Mario Librera che nel 1964 ha ricevuto la prima Comunione dal Santo di Pietrelcina.
Melazzo - Processione di San Pietro Martire
Melazzo - Processione di San Pietro Martire e Commemorazione del 25 aprile
Tours-TV.com: Cattedrale di San Pietro, Sessa Aurunca
Italy : Caserta : Campania. See on map .
san pietro apostolo 2.avi.wmv
AVELLINO ( Irpinia - Italy ) - IL DUOMO CON CRIPTA - Tour Completo - THE CATHEDRAL WITH THE CRYPT -
Il Duomo di Santa Maria Assunta e di San Modestino è la cattedrale della diocesi di Avellino.La cattedrale fu costruita a metà del XII secolo, tra il 1132 ed il 1166 dal vescovo Roberto, che la dedicò a San Modestino, in stile romanico. Mantenne il suo aspetto originario fin verso la fine del Seicento, quando s'iniziarono alcune trasformazioni e restauri che, proseguendo nel Settecento, trasformarono l'antico impianto romanico in forme barocche. Il vescovo Francesco Gallo (1855-1896), che mise in opera un totale rifacimento della cattedrale trasformandola in stile neoclassico: il rifacimento della facciata fu affidato all'architetto Pasquale Cardola e fu compiuto tra il 1857 e il 1868; la trasformazione dell'interno invece fu opera dell'architetto Vincenzo Varriale, che vi lavorò dal 1880 al 1889. Il nuovo edificio dovette subire i bombardamenti della seconda guerra mondiale e il terremoto del novembre 1980: in entrambi i casi furono necessari importanti interventi di consolidamento e di adeguamento alle norme sismiche.La facciata neoclassica in marmo bianco e grigio è divisa in due ordini da un cornicione. Nell'ordine inferiore, suddiviso in cinque fasce da quattro colonne, sono inseriti i tre portali d'entrata: due lapidi, rifacimenti di quelle antiche, ricordano le vicissitudini del portale centrale, costruito dal vescovo Roberto nel 1133 ed ampliato dal vescovo Guglielmo nel 1167. Oggi nelle porte bronzee sono scolpiti momenti della storia religiosa e civile di Avellino. Nella lunetta sovrastante la porta centrale è un bassorilievo raffigurante l'Ultima cena. A fianco del portale principale, in due nicchie sono collocate le statue di san Modestino, patrono della città, e di san Guglielmo, fondatore del monastero di Montevergine e patrono dell'Irpinia. Una terza lapide ricorda l'edificazione della nuova facciata nell'Ottocento.La scala di accesso alla cattedrale (in stile barocco) e la sistemazione della piazza antistante sono opera del vescovo Martinez della fine del Settecento.Sul lato destro della chiesa è il campanile, eseguito in epoche diverse. La parte inferiore, la più antica, è costituita da pietre e marmi di edifici romani del I secolo.L'interno della cattedrale è a pianta a croce latina a tre navate suddivise da pilastri; il transetto immette nella profonda zona presbiteriale.Sono nove le cappelle o altari laterali presenti nelle due navate laterali: nella navata di destra ci sono gli altari dedicati a san Gerardo Maiella, all'Adorazione dei Magi, a sant'Antonio di Padova e alla Crocifissione. Nella navata di sinistra vi sono due cappelle iniziali, di cui la prima dedicata alla vergine dei Sette Dolori, e la seconda ha servito per lungo tempo come battistero; seguono gli altari dedicati alla Madonna Assunta e alla Madonna del Rosario; infine è un altare un tempo dedicato a sant'Alfonso Maria de' Liguori, dove si ritiene che il santo abbia celebrato la Messa.Interno della cattedrale di Avellino, visto dall'abside.Il soffitto a cassettoni della navata centrale, che copre l'antico soffitto a capriate, è stato realizzato nel Settecento; al centro è la grande tela di Angelo Michele Ricciardi che raffigura Maria assunta in cielo (1702-1705). .Nelle dieci piccole cupole che danno luce alle navate laterali sono stati dipinti episodi evangelici della vita di Maria, opera di Achille Iovine ma rifatti, a causa dell'umidità, da Ovidio De Martino. Dello stesso Iovine sono le 20 figure di profeti o di personaggi biblici dipinti negli archi che separano le navate, e le figure degli apostoli Pietro e Paolo nell'arco che immette nel transetto.Nella fascia che corre lungo il cornicione è stata inserita, in latino, una lunga frase di papa Paolo VI tratta del discorso di chiusura della terza sessione del concilio Vaticano II.Alcuni gradini danno accesso dalle navate al transetto al cui centro è oggi collocato il nuovo altare, l'ambone e il fonte battesimale.Nelle pareti al di sotto del cornicione sono collocate due tele di Achille Iovine raffiguranti la Sacra Famiglia a sinistra e san Lorenzo martire a destra; inoltre in quattro nicchie vi sono le statue in gesso dei quattro evangelisti. Al di sopra del cornicione invece hanno posto cinque tele di Angelo Michele Ricciardi raffiguranti cinque santi: Francesco Saverio, Carlo Borromeo, Andrea Avellino, Modestino di Antiochia e Gaetano di Thiene.Dal transetto si accede poi a due cappelle poste lateralmente al presbiterio. A sinistra è la cappella di san Modestino, o anche cappella del tesoro di San Modestino, perché conserva, in preziose teche, le reliquie dei santi patroni a cui la diocesi avellinese è devota, ed il busto argenteo di San Modestino.Questa è la cappella più importante del Duomo.Cappella di San Modestino, patrono di Avellino
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
La Diocesi di Caserta ricorda Giacomo Gaglione l'apostolo della sofferenza
La Diocesi di Caserta ha ricordato il Venerabile Giacomo Gaglione, figlio spirituale di Padre Pio con una Santa Messa presieduta dal Vescovo Mons. Giovanni D'Alise nella chiesa parrocchiale di Sant'Andrea a Capodrise (CE).
Stava per compiere sedici anni e proprio quella mattina di metà giugno del 1912 lo attendeva la prima prova scritta degli esami di licenza ginnasiale. Davanti all'ingresso del palazzo di famiglia, mentre saliva sulla carrozza che lo avrebbe portato al liceo che frequentava a Caserta, percepì un dolore al tallone così forte da essere costretto a rientrare in casa e a mettersi a letto. Per Giacomo Gaglione ebbe così inizio una malattia che durò esattamente cinquant'anni e che lo condusse sulle vette della spiritualità cristiana, come ha documentato il processo di canonizzazione. Giacomino, così tutti lo chiamavano, era nato il 20 luglio 1896 a Marcianise (Ce), primogenito di dieci figli di Valerio Gaglione e Amelia Novelli. Nulla faceva presagire il morbo che lo colpì nel fiore dell'adolescenza, una poliartrite reumatica deformante per la quale nessuno degli specialisti interpellati poté fare qualcosa. Fra i tanti anche Giuseppe Moscati, il medico napoletano proclamato santo nel 1987 effettuò una visita nel 1921. Lo sconforto e un sentimento di ribellione cominciarono ad agitare l'animo di Giacomino. La sorella Nicolina ha ricordato che nei momenti di particolare afflizione ricorrevano sulle sue labbra queste espressioni: Che cosa ho fatto per soffrire tanto? Tutti i peccati li ho fatti io, e soltanto io devo essere punito?. Al rientro dei mutilati dalla prima guerra mondiale, vedendoli dotati di protesi ortopediche, esclamava: Gli altri senza gambe possono camminare e io, con le mie gambe, non posso muovermi. Nel 1919 Giacomino lesse sul quotidiano napoletano Il Mattino che a San Giovanni Rotondo c'era un frate, P. Pio da Pietrelcina, che godeva fama di santità e operava prodigi. Nella speranza di poter ottenere anche lui la guarigione volle recarsi nel convento garganico, anche se il viaggio gli risultò penosissimo. Nell'incontro e nella confessione con il cappuccino il giovane disse di non aver ricevuto la grazia, ma di aver trovato la grazia. Qualche anno dopo Giacomino stesso rivelò: Vedere Padre Pio e dimenticare la ragione del mio viaggio a San Giovanni Rotondo fu un tutt'uno; Padre Pio mi fece un'operazione chirurgica, mi levò una testa e me ne mise un'altra.
Rientrato a Marcianise, Giacomino iniziò a studiare la S. Scrittura, con l'intento di conoscere meglio Dio, per amarlo sempre di più.
Divenne terziario francescano indossandone lo scapolare il 15 agosto 1921.
Nel 1929 si recò per la prima volta a Lourdes, qui Giacomino comprese che l'ammalato può completare nel suo corpo la Passione di Gesù e si sentì chiamato da Dio a offrire generosamente e incondizionatamente il suo corpo come ostia pura, santa e immacolata. Giacomino iniziò addirittura a festeggiare la data che segnò l'inizio della sua malattia: il 20 ottobre. Ancora oggi in questa data ricorre la festa della sofferenza! Un pellegrinaggio a Loreto nel 1947 fu per Giacomino l'occasione per dare compimento alla sua intima ispirazione di avviare una nuova realtà apostolica per gli ammalati, che condivise subito con il nuovo vescovo di Caserta Mons. Bartolomeo Mangino.
Il 20 gennaio 1948 lo Statuto era pronto e fu inviato al Vescovo che lo approvò il successivo 21 marzo accettando di diventare Presidente dell'Associazione, mentre Giacomino ne era il segretario generale: nasce l'Apostolato della Sofferenza.
Negli ultimi mesi del 1961 le condizioni di salute di Giacomino cominciarono a peggiorare. Sul suo corpo si formarono vesciche sierose che dai piedi si diffusero per tutto il corpo e una prostrazione fisica lo rese sempre più debole.
Il giorno prima di morire volle essere adagiato sul nudo pavimento, dinanzi all'altare del suo studio.
La morte sopraggiunge il 28 maggio 1962 e i funerali, celebrati il giorno seguente furono una vera apoteosi di popolo giunto da ogni parte d'Italia.
Un riconoscimento singolare ci fu anche da parte di Padre Pio quando un gruppo di amici palermitani dell'Apostolato della Sofferenza gli domandarono se Gaglione fosse santo, ascoltarono personalmente dalla bocca del cappuccino la risposta: E' un santo? Giacomino è un grande santo!.
Padre Pio Tv
Emittente televisiva cattolica dei frati cappuccini di San Giovanni Rotondo.
Puoi guardare Padre Pio Tv
sul digitale terrestre al canale 145,
su Tv Sat al canale 445,
su Sky al canale 852,
in streaming sul sito internet: