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Boville Ernica (Fr), uno dei Borghi più belli d'Italia
La cerchia muraria è rimasta totalmente in piedi: l'abitato del centro storico è quasi del tutto delimitato dal circuito medioevale, che solo in alcuni luoghi è stato superato da nuove abitazioni. Esistono ancora 18 torri, alcune circolari altre quadrate. Una di esse, massiccia e di maggiori dimensioni rispetto alle altre, posta alle spalle della Chiesa di San Pietro Ispano e collegata al Palazzo Filonardi, sorto sul luogo del castello, si ritiene fosse il maschio del borgo. La posizione di alcune torri circolari, oggi interne ma collegate da mura alla cerchia esterna, fa pensare ad un doppio circuito difensivo, o ad un'addizione dovuta all'espansione del borgo. Cíè qualche scrittore locale che parla di una terza cerchia, osservando la conformazione delle strade interne e ricordando le mura abbattute alla fine dell'Ottocento. Nel circuito murario si aprono tre porte: San Francesco, Santa Maria e San Nicola.Il centro storico conserva la suggestione dei piccoli paesi formati da una fitta rete di stradine, vicoli, piazzette e angoli che sembrano delineati da un inconsapevole architetto. Sul corso si affacciano i principali palazzi e San Michele, la chiesa più importante.L'ingresso al paese è rappresentato dal piazzale Granatieri di Sardegna dove sorgono il monumento che ricorda la battaglia del 1861 fra soldati del regno d'Italia e borbonici e una fontana con una caratteristica conca ciociara in pietra.Sulla balaustra del piazzale è stata collocata una pietra che indica la direzione dei numerosi paesi che si possono vedere da Boville. Porta San Nicola rappresenta l'ingresso monumentale al centro storico; il portale settecentesco, rimaneggiato nel 1865, ricorda l'architettura di Porta Romana di Veroli.Porta San Francesco è l'altro antico e notevole ingresso di Boville. Si tratta di una porta rimasta allo stato tardomedioevale e ingloblata nel Convento francescano, posto alla sua sinistra. Al di sopra del varco si eleva una robusta torre quadrata, posta a difesa; sul suo fianco destro proseguono le mura.Nel corso del Cinquecento e del Seicento sono sorti diversi palazzi di pregevole architettura.Il Palazzo Filonardi è la trasformazione dell'antico Castello di Boville, avvenuta nel Cinquecento, ad opera del cardinale Ennio. Sorge vicino la Chiesa di San Pietro nella piazza San Pietro che costituisce il cortile del palazzo.L'edificio rinascimentale, presenta delle eleganti cornici alle finestre ed un bel portale rinascimentale attribuito al Vignola. L'interno presenta un grande salone sul cui pavimento sono incisi i motivi araldici dei Farnese e dei Della Rovere, famiglie protettrici del cardinale Filonardi. Il Palazzo Simoncelli si eleva lungo il corso Umberto I, eretto dall'omonimo prelato bovillese utilizzando costruzioni preesistenti, con una facciata a tre ordini. L'edificio incorpora la Chiesetta di San Giovanni Battista ove è stato scoperto recentemente un affresco del Domenichino. Il palazzo, già sede del Monastero delle benedettine di clausura, oggi è residenza municipale; la Chiesa di San Giovanni ospita manifestazioni culturali.La Chiesa di San Michele Arcangelo è la principale di Boville. Si ha notizia di una chiesa con il medesimo nome già dal 1125; l'edificio attuale è stato ricostruito nel Settecento su disegno di Jacopo Subleyras. La facciata è in mattoni, con gli elementi architettonici dei due ordini in pietra. L'interno è suddiviso in tre navate e contiene il cosiddetto Cappellone, ovvero la cappella Filonardi con il sepolcro del cardinale Ennio. Sull'altare di San Sebastiano c'è una tela del cavalier d'Arpino e sull'altare di fronte un Sant'Ermidio, opera di Sebastiano Conca. La Chiesa di San Michele possiede molti dipinti attribuiti al Reni e a pittori del Settecento romano.La Chiesa di San Pietro Ispano è anch'essa molto antica; l'attuale edificio, che è opera del vescovo Simoncelli, fu edificato alla fine del Cinquecento. Líinterno è ad una sola navata e conserva nella cripta líunico elemento visibile della precedente costruzione romanica. Secondo la leggenda sacra, la cripta è la grotta ove per molti anni San Pietro Ispano, un combattente spagnolo contro i musulmani, visse macerando il suo corpo. Il Simoncelli, familiare di Paolo V, ottenne dal papa decorazioni appartenute all'antico edificio di San Pietro in Vaticano; fra queste un angelo musivo attribuito a Giotto, una importantissima reliquia del celebre mosaico della Navicella, un busto argenteo attribuito al Cellini, contenente la reliquia di San Pietro Ispano, due angeli del Bregno, una croce in porfido, due bassorilievi in gesso dorato nel XVII secolo, un bassorilievo attribuito al Sansovino rappresentante originariamente la maternità della Madonna, trasformata poi in Sacra Famiglia, una natività ed una incoronazione della Madonna, affreschi seicenteschi, e molte altre pitture e sculture del Seicento e del Settecento.
Boville Ernica
Boville Ernica (Bauco[senza fonte] in dialetto locale) è un comune italiano di 8 567 abitanti della provincia di Frosinone nel Lazio. Fa parte del circuito dei borghi più belli d'Italia in qualità di Ospite Onorario. Comune della Ciociaria in provincia di Frosinone, il suo territorio è prevalentemente collinare. Si adagia sui 450 m s.l.m. di un colle a forma di cono, in posizione dominante la Valle del Sacco, con il torrente Amaseno, affluente del fiume Liri, che scorre nel territorio comunale. Boville Ernica veniva chiamata Bauco fino al secolo scorso, per la precisione fino all'anno 1907 quando l'allora amministrazione cittadina chiese ed ottenne il cambio nella denominazione attuale. Nella località di Monte di Fico sono stati trovati molti reperti di terracotta votivs raffiguranti il bue. Ernica, aggettivo che indica una diramazione della catena dei Monti Ernici, dove sorge la cittadina. Per diversi secoli la cittadina fu chiamata Buca anche se verosimilmente l'appellativo più in voga fosse Babuco poi abbreviato in Bauco. Questi nomi possono essere derivati dalla natura del colle su cui sorge; infatti ancora oggi si osservano grandi buche o grotte a nord del territorio, le quali spinsero i primi abitanti a chiamare con questo nome la loro dimora: Buca o Bauco. Ma potrebbe anche essere vero il fatto che un tempo il colle fosse boscoso e fosse abbondante di sambuco (vegetazione che ancora si riscontra): sambuco-bambuco-banbucus-bauco. Ha origini antichissime e si è sviluppata con tre diverse fasi di insediamento: una protostorica o preromana, una romana ed una medievale. Le testimonianze delle varie epoche della storia attraversate dalla cittadina, sono conservate nei resti degli insediamenti dell'età del ferro, nelle mura megalitiche di Monte di Fico, nei reperti del periodo romano e nella cinta muraria medievale con le diciotto torri a base quadrata o circolare, che racchiude ad anello interrotto, tutto il centro storico, sorto attorno al X secolo. La storia di Boville Ernica affonda le radici nell'epoca romana. Un tempo la cittadina sorgeva al piano ma, avendo subita totale distruzione dai Saraceni e nel 939 dagli Ungari, gli abitanti si trasferirono sul colle, sia per cercare maggiore sicurezza, sia perché attratti dalla fama del santo pellegrino Pietro Ispano, il quale, giungendo dalla Spagna, dopo aver combattuto in difesa della religione cristiana, aveva qui posto la sua dimora vivendo in una grotta. Grazie alla posizione strategica ed al baluardo costituito dalle mura, nel 1204 i baucani riuscirono a respingere gli attacchi delle truppe del regno di Napoli che intendevano attaccare lo Stato Pontificio. Il Papa Innocenzo III, per ringraziare i valorosi cittadini donò loro l'autonomia amministrativa. Ebbe inizio così una “repubblica” che governata a turno da dodici famiglie, andò avanti per più di quattrocento anni, caratterizzati dalla pace e dalla ricchezza. Lo stemma di Boville Ernica è costituito da una torre con tre finestre, sovrastata da due chiavi e una corona muraria. Nella chiesa di San Pietro Ispano, oltre ad un sarcofago paleocristiano con una particolarissima decorazione a bassorilievo, è conservata una rarissima opera a mosaico di Giotto, L'Angelo, proveniente dall'antica basilica costantiniana di San Pietro di Roma dove affiancava il grande mosaico della Navicella e che il monsignor Simoncelli, segretario del Papa Paolo V Borghese, riuscì a preservare dalla distruzione durante i lavori di ammodernamento e a portare nel suo paese, insieme ad altre importanti opere del Sansovino (la Madonna con Bambino) e di Andrea Bregno, che si possono ammirare nella stessa chiesa. Le bellezze storico-artistiche di Boville Ernica, sono circondate dalla cornice naturalistica della Valle del Sacco, della Valle del Liri e della Valle del fiume Cosa. Camminando intorno alla cinta muraria, ammirando le torri e gli archi delle porte d'ingresso alla città, si può contemporaneamente volgere lo sguardo sullo splendido panorama dell'intera Ciociaria. La passeggiata attorno alle mura del paese ci offre anche la vista sulla flora dei Monti Ernici, gli uliveti ed i vigneti, vanto delle produzioni vinicole ed olearie locali. Percorrendo l'anello della strada che affianca le mura, sono visibili i territori di ben 72 comuni diversi appartenenti a 6 province di 4 regioni diverse (Lazio, Campania, Abruzzo, Molise). Il particolare fascino di queste vedute è stato descritto ed esaltato da letterati come Cesare Zavattini ed illustrato da artisti famosi come Giovanni Fattori, che per alcuni periodi della loro vita hanno soggiornato a Boville. Le mura difensive, che facevano di Bauco un paese inespugnabile,
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Boville Ernica - il Centro Storico.wmv
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