Alla scoperta del tempio di San Rocco a Vittorio Veneto
Siamo andati alla scoperta di un tempietto a sud di Vittorio Veneto, nelle adiacenze del duomo, un luogo incantevole che costudisce gelosamente un segreto: la triste storia Camilla. Siamo entrati in punta di piedi, con molto rispetto per il luogo e le persone ivi sepolte, con la voglia di raccontare una storia e di risvegliare l’interesse per il sito.
postazioni della guerra e chiesa di san rocco condino nilox f 60 evo1
Chiesetta campestre - San Rocco
16 Agosto 2018 San Rocco
L’oratorio di San Rocco di Morsano al Tagliamento risale agli inizi del XVI secolo.
Ha la facciata in parte coperta da un atrio chiuso con copertura a capanna, nel quale si aprono una porta rettangolare sormontata da lunetta, due finestre quadrate a lato dell’ingresso ed altrettante sulla parete destra. La facciata con occhio circolare termina in una monofora campanaria con tettuccio piatto.
L’interno è composto da un’aula rettangolare con travi a vista e da un presbiterio poligonale con volta a crociera.
Si conserva un trittico dipinto a fresco dall’artista spilimberghese Marco Tiussi nel 1563. Si tratta di una sorta di ex-voto perché vi è raffigurata la Madonna con Bambino tra i Santi Rocco e Sebastiano ed un camerato inginocchiato; una scritta ricorda l’iniziale contrarietà dell’uomo alla costruzione della chiesa e una sua malattia seguita da miracolosa guarigione. Ancora all’interno della chiesa, sempre del Tiussi, troviamo un affresco con la figura quasi illeggibile di San Bellino e un altro dagli intensi colori con la Madonna in trono con il Bambino tra i Santi Rocco e Antonio. Il dipinto con San Gottardo risale al 1623 ed è opera di Giuseppe Moretto. Si conserva anche una pala dell’altare maggiore, datata e firmata 1794 da Domenico Molinari con raffigurati l’Eterno Padre e Madonna con Bambino in gloria, con i Santi Rocco, Pietro, Giovanni Battista e Sebastiano. Pure del Molinari è la pala dipinta su tavola raffigurante la Madonna in trono con Bambino tra i Santi Antonio da Padova e Giuseppe.
Cristoforo viaggia nell'arte in Trentino Chiesa San Rocco Miola
Cristoforo viaggia nell'arte in Trentino, Chiesa di San Rocco a Miola, Baselga di Piné, Trentino
Prima Pietra Nuova Chiesa di San Rocco e Cittadinanza Onoraria a Mons. Bruno Forte
Quella vissuta nella mattinata di domenica 13 marzo 2011 può essere sicuramente considerata come una delle pagine più importanti della storia recente non solo di San Giovanni Teatino, ma dell'intero Abruzzo. La posa della prima pietra del grande complesso parrocchiale e del nuovo centro cittadino di Sambuceto è infatti un evento che lo stesso Arcivescovo Mons. Bruno Forte, insignito della cittadinanza onoraria dal Sindaco di San Giovanni Teatino, Verino Caldarelli, ha definito di enorme importanza per tutta le Regione, della quale rappresenterà il biglietto da visita. La consapevolezza che il 13 marzo, a San Giovanni Teatino, si sia vissuto un evento memorabile la si è colta dalle migliaia di persone, dalle decine di giornalisti e dalle tante ed importanti autorità presenti nell'area dove sorgerà il maestoso complesso ideato dal celebre Architetto Mario Botta e teatro della cerimonia: tra queste ultime, oltre allo stesso Maestro di Lugano ed a Mons. Bruno Forte (che ha celebrato, insieme al Parroco Don Bonifacio Mariani, la funzione religiosa che ha preceduto la posa della Prima Pietra), anche il Prefetto di Pescara, Dott. Vincenzo D'Antuono, il Vice-Prefetto di Chieti (in rappresentanza del Prefetto Dott. Greco), Dott.ssa Domenica Calabrese, il Presidente della Provincia di Chieti, Dott. Enrico Di Giuseppantonio, il Sindaco Verino Caldarelli, il Cav. Dino Di Vincenzo, il Senatore Giovanni Legnini, l'On. Antonio Razzi e l'On. Amedeo D'Addario, il Presidente del Consiglio Comunale, Rag. Ezio Serraiocco ed altri numerosi rappresentanti di istituzioni civili, religiose e militari sia locali che provinciali. Una funzione religiosa molto sentita e partecipata, quella che ha aperto, alle 10:30, la lunga mattinata: nel corso dell'omelia pronunciata da Mons. Bruno Forte nel corso della Santa Messa celebrata all'aperto, infatti, l'Arcivescovo ha sottolineato come l'opera che si andrà a realizzare abbia una celebre firma, quella dell'Architetto Mario Botta, ma soprattutto come la stessa sarà un'importante dono e punto di riferimento non solo per la Comunità di San Giovanni Teatino, ma anche per l'intero Abruzzo. Grandi applausi ed emozioni, poi, in occasione della tanto attesa posa della Prima Pietra (della nuova Chiesa di San Rocco) da parte di Mons. Bruno Forte. Al Maestro Mario Botta ed allo stesso Arcivescovo, insignito (così come già avvenuto per Botta) della cittadinanza onoraria dal Sindaco Verino Caldarelli e che ha voluto sottolineare l'impegno di Don Bonifacio Mariani affinché la nuova chiesa divenisse realtà, sono stati rivolti, infine, i più sentiti e vivi ringraziamenti da parte del primo cittadino e dalle personalità intervenute nel corso dell'evento.
Messa di Natale Chiesa di San Rocco Borgotaro PR 25-12-2012.wmv
Borgo Val di Taro PR
Parrocchia di san Rocco di Borgotaro PR
Messa di Natale 2012
25-12-2012
Roma, Insigne Reliquia del Braccio destro di san Rocco nella chiesa omonima di Ripetta (manortiz)
A Roma – eletta dalla Divina Providenza a custodire i sacri depositi dei più illustri eroi della Religione cattolica – non potevano mancare le venerande Reliquie del Taumaturgo S. Rocco, che a Roma aveva dimorato tre anni, esercitandovi la Sua eroica carità e spegnendovi prodigiosamente la terribile pestilenza che allora vi infuriava. Una prima Reliquia vi giunse il 16 Aprile 1575 per opera di Alessandro di Barwich abate commendatario del monastero di S. Maria. Sotto il Pontificato di Clemente VIII (1592- 1605) fu recato a Roma « il braccio destro » del Santo, e depositato nella Chiesa di S. Sebastiano fuori le mura; il Santo che prima di S. Rocco, era annoverato tra i principali protettori contro la peste. Il 18 Aprile 1597, per benigna concessione dello stesso Pontefice, l’insigne Reliquia del Braccio di S. Rocco veniva trasferita da S. Sebastiano fuori le mura nella Chiesa dedicata a S. Rocco sul Porto d Ripetta, dove tutti i cittadini e fedeli erano adunati per rendere omaggio di devozione e di onore a quel braccio che aveva, col Suo tocco prodigioso, risanati tanti ammalati a Roma e altrove. La processione si svolse col rito più suggestivo e solenne.Vi parteciparono un magnifico corteo di Porporati, Vescovi e Sacerdoti secolari e regolari, il Senato Romano, Confraternite, corporazioni e maestranze, professionisti e scuole, artigiani e un’immensa fiumana di popolo. I prodigi dell’insigne Reliquia non tardarono a verificarsi. Nel 1624 un fierissimo contagio faceva strage in Sicilia e, particolarmente, a Palermo, minacciando di invadere anche la Città Eterna. Urbano VIII, devotissimo di S. Rocco (fu infatti sotto il suo Pontificato che venne concessa la Messa proprio di S. Rocco: vedi avanti n. 22), pensò di unirsi alle pubbliche preghiere per impetrare da Dio, con l’intercessione del glorioso Taumaturgo, la liberazione della Sicilia dal terribile morbo, impetrando anche l’incolumità di Roma dal mortale contagio. Il 18 Agosto, che in quell’anno 1624 cadeva di Domenica, in mezzo a una folla immensa, il Pontefice in forma solenne si recò nella chiesa di S. Rocco, per celebrarvi pontificalmente la Messa all’Altar Maggiore, sul quale era esposta l’insigne Reliquia del prodigioso Braccio. Le fervide preghiere del piissimo Pontefice e dei devoti di S. Rocco furono esaudite. In Sicilia il morbo scemò subito e ben presto scomparve. Roma fu preservata dal minaccioso flagello. Il Senato Palermitano, in ringraziamento, innalzava un sontuoso Tempio al potente Taumaturgo. Urbano VIII, per eternare la sua riconoscenza e quella del popolo romano, ordinò che dal Magistrato dell’Urbe venisse offerto a S. Rocco ogni anno, nel giorno della Sua festa, un calice d’argento e quattro ceri, come attesta la seguente iscrizione che ancora trovasi nella Chiesa di S. Rocco:
D. O. M. URBANUS VIII P. M. NUMINI
PROPITIANDO PERICULIS PESTILENTIAE SICILIENSIS
IMMINENTIBUS
ANNO MDCXXIV
HANC INVISIT ECCLESIAM
ET IN ARA MAXIMA
ANTEBRACHIUM S. ROCHI SACRUM FECIT
DIE DOMENICO XV KAL. SEPTEMB.
EIUSDEMQUE AUCTORITATE
S. P. Q. R.
ANNUUM CALICEMET QUATERNOS CEREOS
EIDEM ECCLESIAE DECREVIT
E il Senato Romano, con suo decreto del 15 Luglio del 1625 - come si legge nella parete, a principio della navata destra della Chiesa di S. Rocco – approvò solennemente l’ordinanza sovrana; e l’offerta, sebbene varie volte interrotta per le vicende politiche, fu sempre fatta sino al 1870. Nel 1656 una nave pontificia, proveniente dal porto di Napoli, approdò a Nettuno sulla foce del Loracina, lasciandovi alcune vesti infette di peste, parte delle quali fu portata alla Torre di S. Lorenzo sulla spiaggia ardeatina e parte a Roma. Ciò bastò perchè la peste irrompesse con furia atroce in Roma, mietendovi in breve tempo ben 14500 vittime. Alessandro VII (1655-1667), che villeggiava a Castelgandolfo, accorse immediatamente a consolare e a soccorrere i suoi figliuoli con saggi provvedimenti e generose elargizioni, ordinando nel contempo pubbliche preghiere e solenni funzioni a S. Rocco nella sua chiesa: dopo di che il tremendo flagello cessò. Le pestilenze, che afflissero l’Italia nel secolo scorso, non risparmiarono Roma. Nel 1854, infatti, a migliaia vi perirono i cittadini colpiti dall’implacabile male. Pio IX, per implorare la cessazione del flagello, prescrisse che egli ultimi 10 giorni di Settembre si esponessero pubblicamente, oltre le immagini più venerate della SS.ma Vergine, le insigni Reliquie de SS. Patroni del prodigioso Braccio di S. Rocco nella sua chiesa, concedendo ad ogni visita l’indulgenza di sette anni e la plenaria per chi ne avesse fatte sette (Editto del 18 Settembre 1854 pubblicato nel « Giornale di Roma »). E’ facile intendere come, in quella terribile calamità, i fedeli si alternassero ininterrottamente attorno all’insigne Reliquia, ottenendo in breve la cessazione della epidemia.
Trissino - Chiesetta di San Rocco
Chiesetta di San Rocco,costruita nel 1630 dalla comunità per scongiurare la pestilenza, fu dedicata a San Rocco protettore contro il terribile flagello. La Chiesetta è una costruzione molto semplice con tetto a capanna, l'altare è oltre l'arco trionfale ed è di stile barocco con statue e marmi pregiati.
Le campane di San Rocco a Gambolò
3 campane in La3
Chiesa di San Rocco, Gambolò (PV)
Dati delle campane / Details of the bells / Einzelheiten der glocken / Détails des cloches / Detalles sobre las campanas / Kolokola
Do#4 -3/16 - Michele Comerio, 1838
Si3 -2/16 - Michele Comerio, 1838
La3 +1/16 - Michele Comerio, 1838
Concerto solenne a tre campane
ROMA AMICI DI SAN ROCCO 25/10/2014
RADUNO DELL ASSOCIAZIONE AMICI DI SAN ROCCO A ROMA SABATO 25 OTTOBRE 2014
Le campane di Miasino (NO) Chiesa Parrocchiale di San Rocco
Miasino, Chiesa Parrocchiale di San Rocco
Diocesi di Novara
Concerto di 6 campane in Fa3
Fuse da:
1^: Roberto Mazzola nel 1950
2^: Giovan Battista Mazzola nel 1867
3^: Giovanni Antonio Peccorino nel 1768
4^: Achille Mazzola nel 1974
5^: Antonio Valle nel 1703
6^: Allanconi nel 2004
Sistema: Ambrosiano
Salita in Cella Campanaria e Distesa Simulata a 6 campane per la Santa Messa Festiva delle ore 11.15 nella XXXIII Domenica di Tempo Ordinario (Ore 10.45)
- Ringrazio la signora Dolores per la gentilissima disponibilità dimostrata! -
Ed ecco la seconda meta, Miasino, dove mi ero già recato quest'estate per la festa di San Rocco! In accordo con la sacrista, sarei ritornato e colta l'occasione, sarei salito sul campanile, così una volta accordatomi, questo desiderio domenica si è potuto realizzare e devo dire essere stata un'esperienza davvero formidabile in quando ho potuto scoprire quanto sia caratteristico questo concerto, dove ogni campana è di un fonditore diverso! Tra le più interessanti troviamo la terza che è del 1768 e reca l'iscrizione Joannes Antius Peccorinus fecit, fonditore al quanto sconosciuto ma che, dopo alcune ricerche, ho capito essere di Intra ed aver fuso poche campane in Italia (tra l'altro nella descrizione l'ho storpiato poiché la N nel marchio assomigliava a due T) e poi la quinta fusa dal fonditore pavese Antonio Valle e risalente ben al 1703! Alle 10.45 abbiamo ripreso la programmata distesa a 5 a cui abbiamo aggiunto la 6^ simulata col battaglio.. avrei voluto riprendere anche le campane di Santa Maria, ma essendocene una non funzionante ho preferito rimandare a quando verrà sistemata! Spero che il tutto vi piaccia! A presto!!
Videoguide - Chieri: chiesa di San Bernardino e Rocco
Innalzata a partire dal 1675, la chiesa fu completata nel 1740 con una straordinaria cupola traforata di Bernardo Vittone. La facciata è del chierese Mario Ludovico Quarini.
Messa Volontariato Chiesa di San Rocco Borgotaro 21-08-2011.wmv
Borgo Val di Taro agosto 2011
21 agosto festa del VOLONTARIATO E FESTA SOLENNE DI SAN ROCCO, SANTO PATRONO SANTA MESSA ORE 11 a seguire rinfresco nel cortile dei frati. In serata, festa delle
DOLCEZZE DAL MONDO E DELLE TORTE NOSTRANE
Chiese di SAN MINIATO (Pisa) (1/5): DUOMO - Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio
Interno.
L'interno ha uno sviluppo architettonico neorinascimentale, frutto soprattutto dei lavori ottocenteschi di Pietro Bernardini, con decorazioni in stile barocco. La pianta è a croce latina, con l'aula divisa in tre navate delle quali le laterali di pari dimensioni. Il paramento interno in cotto e i pilastri ottagonali originali furono coperti da nuove decorazioni nei secoli XVIII-XIX.
Le tre navate sono separate da due serie di archi a tutto sesto poggianti su colonne ioniche in finti marmi policromi e sono coperte con soffitto a cassettoni riccamente intagliato e dorato, originario del XVII secolo. La navata centrale, al di sopra delle arcate, presenta, tra oculi, affreschi ottocenteschi.
Sculture.
A metà della navata centrale, a destra, si trova il pulpito marmoreo di Amalia Dupré che presenta, sopra il parapetto, dei bassorilievi. Alla stessa artista sono da riferire alcuni monumenti funebri nelle navate, progettati da suo padre Giovanni Duprè e legati ad alcuni sanminiatesi illustri: Jacopo Buonaparte, il vescovo Giovan Francesco Maria Poggi, il chimico Gioacchino Taddei e il poeta Pietro Bagnoli.
L'antico pulpito, firmato Giroldo da Como e datato 1274, è oggi nel Museo diocesano.
La fonte battesimale marmorea, all'inizio della navata, è a forma di vaso, scolpita da Giovan Battista Sandrini nel 1639. Nel braccio destro del transetto un'acquasantiera duecentesca.
Il presbiterio, che occupa la crociera, è delimitato da una balaustra in marmi policromi e presenta, sotto l'arco absidale, l'altare maggiore baroccoin marmi policromi sormontato da un pregevole Crocifisso ligneo di scuola pisana del XVIII secolo e situato alle spalle della cattedra episcopale in legno dipinto. Nell'abside, si trovano gli stalli lignei del coro.
Pitture.
Tra le pale d'altare spiccano la Deposizione di Francesco d'Agnolo detto lo Spillo, fratello di Andrea del Sarto (nella cappella a sinistra del transetto, 1528), l'Adorazione dei pastori di Aurelio Lomi (prima cappella a destra), la Reserrezione di Lazzaro di Cosimo Gamberucci (prima cappella sinistra), il Battesimo di Cristo di Ottavio Vannini con la collaborazione di Orazio Samminiati (cappella del fonte battesimale).
Le cappelle del Suffragio, di San Filippo Benizi (prima a destra) e di San Francesco di Paola (prima a sinistra) furono affrescate da Anton Domenico Bamberini sotto il vescovato di Giovan Francesco Maria Poggi tra Sei e Settecento con affreschi a monocromo e storie della vita dei rispettivi santi titolari. La cappella di San Rocco (prima a destra) ha una cupoletta con decori in stucco e affreschi di Giovan Camillo Sagrestani, che dipinse anche le tele sull'altare e sulle pareti laterali (Storie di san Rocco).
Oltre la crociera, coperta con volta a vela affrescata con, nei pennacchi, Angeli e, al centro, l'Assunzione di Maria, in corrispondenza della navata centrale, si trova l'abside rettangolare, inserita all'interno della Torre di Matilde e coperta con volta a botte affrescata da Annibale Gatti.
S.AGATA DI PUGLIA CAMPANE A FESTA PER SAN ROCCO 16/08/2013
SUONATA SOLENNE DELLE CAMPANE DI SANT'AGATA DI PUGLIA PER LA FESTA DI SAN ROCCO
Places to see in ( Perugia - Italy )
Places to see in ( Perugia - Italy )
Perugia is an Italian city and the capital of the Umbria region. It’s known for its defensive walls around the historic center. The medieval Priori Palace exhibits regional art from the 13th century onward. Looking onto Piazza IV Novembre, the Gothic cathedral houses Renaissance paintings and frescoes, In the square's center, Fontana Maggiore is a marble fountain with carvings of biblical scenes and zodiac signs.
is the capital city of both the region of Umbria in central Italy, crossed by the river Tiber, and of the province of Perugia. The city Perugia is located about 164 kilometres (102 miles) north of Rome and 148 km (92 miles) south-east of Florence. It covers a high hilltop and part of the valleys around the area. The region of Umbria is bordered by Tuscany, Lazio, and Marche. The history of Perugia goes back to the Etruscan period; Perugia was one of the main Etruscan cities. The city is also known as the universities town, with the University of Perugia founded in 1308 (about 34,000 students), the University for Foreigners (5,000 students), and some smaller colleges such the Academy of Fine Arts Pietro Vannucci (Italian: Accademia di Belle Arti Pietro Vannucci) public athenaeum founded in 1573, the Perugia University Institute of Linguistic Mediation for translators and interpreters, the Music Conservatory of Perugia, founded in 1788, and other Institutes.
Perugia is also a well-known cultural and artistic centre of Italy. The city hosts multiple annual festivals and events, e.g., the Eurochocolate Festival (October), the Umbria Jazz Festival (July), and the International Journalism Festival (in April), and is associated with multiple notable people in the arts. The famous painter Pietro Vannucci, nicknamed Perugino, was a native of Città della Pieve, near Perugia. He decorated the local Sala del Cambio with a beautiful series of frescoes; eight of his pictures can also be admired in the National Gallery of Umbria.
Perugino was the teacher of Raphael, the great Renaissance artist who produced five paintings in Perugia (today no longer in the city) and one fresco. Another famous painter, Pinturicchio, lived in Perugia. Galeazzo Alessi is the most famous architect from Perugia. The city's symbol is the griffin, which can be seen in the form of plaques and statues on buildings around the city.
Alot to see in ( Perugia - Italy ) such as :
Galleria Nazionale dell'Umbria
Fontana Maggiore
Palazzo dei Priori
Collegio del Cambio
Perugia Cathedral
San Domenico, Perugia
Rocca Paolina
Palazzo della Penna
National Archaeological Museum of Perugia
Piazza IV Novembre
San Pietro, Perugia
Museo Storico Perugina
Pozzo etrusco
Casa Museo di Palazzo Sorbello
Museo Civico di Palazzo della Penna
Hypogeum of the Volumnus family
Marzia Gate
Chiesa di Filippo Neri
Fondazione Marini Clarelli Santi - Casa Museo degli Oddi
Captain Palace
Church of Sant'Angelo, Perugia
Porta Sole
Saint Angelo Gate
Palazzo Baldeschi al Corso
Capitularies Museum of Saint Lorenzo
Museo-Laboratorio di tessitura a mano Giuditta Brozzetti
Sciri Tower
Studio Moretti Caselli
Palazzo Donini
College of Mercanzia
Palazzo Lippi Alessandri
Orto Botanico dell'Università di Perugia
Arco Etrusco o di Augusto
Mandorlàs Arch
Florenzi Palace
Porta Cornea
Giardini del Frontone
Braccio Lodge
Piazza Italia Perugia
Hypogeum of San Manno
Nobile Collegio Del Cambio
Saint Pietro Gate
Saint Francesco Al Prato
Agrilife Turismo Rurale Srl
MusA
Arco dei Gigli
Abbazia di San Pietro
Chiesa di San Sebastiano e San Rocco
( Perugia - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting the city of Perugia . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Perugia - Italy
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Processione di San Rocco a Mormanno - Agosto 2012
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Amici di San Rocco - Terzo Incontro Regionale di Fraternità e Spiritualità - 18 Giugno 2011
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San Costantino Calabro
Siano San Rocco 2018 - XX Palio dei Fuochi Notturni - L'Artificiosa dei f.lli Di Candia The Winner
Fireworks 2018
The winner of the twentieth Night Fireworks prize City of Siano(Sa)
L'Artificiosa dei f.lli Di Candia
Siano (SA) - XX Palio dei Fuochi Notturni - L'Artificiosa dei f.lli Di Candia vincitore dell'edizione 2018
Siano 17 agosto 2018
Alla scoperta dei restauri della chiesa di Marlia
CAPANNORI - Le nostre telecamere sono salite fin sotto la volta della cupola della chiesa di Marlia, dove le restauratrici dell'impresa Agostini stanno procedendo ai lavori di restauro degli affreschi e al consolidamento delle parti murarie danneggiate.