SAN ROCCO PUNTA CHIAPPA
Punta Chiappa è una propaggine di roccia, formazione di puddinga protesa verso il mare aperto per una cinquantina di metri, delimitando dal lato di ponente la riserva marina di Portofino e chiudendo ad est il Golfo Paradiso. E' un luogo meraviglioso, un piccolo paradiso, dove è stupendo nuotare, fare snorkeling o immergersi. E' possibile raggiungere questa località partendo da San Rocco, una frazione di Camogli e scendendo 900 scalini in mezzo a lecci secolari e ad un panorama mozzafiato. Non è necessario rifare gli scalini al ritorno, un comodo servizio di barche collega ogni ora Punta Chiappa a Camogli.
Il bel sentiero che da San Rocco scende a Punta Chiappa fa parte dell'area tutelata del Parco regionale di Portofino. Il parco si trova su un promontorio alto più di 600 metri e proteso sul mare per oltre 3 chilometri. Ci si può fermare in località Scogli Grossi, dove una scaletta per le barche consente un facile accesso al mare oppure, attraverso un breve percorso, si passa da Porto Pidocchio dove attraccano i battelli in partenza o arrivo da Camogli e si arriva proprio sulla Punta. E' un angolo selvaggio selvaggio e suggestivo, dove non c'è niente, a parte un vecchio albergo che la domina dall'alto.
Un'altra piccola costruzione che si erge sulla Punta è un altare, dedicato alla Stella Maris, con un bellissimo mosaico, dove ogni anno, nella prima domenica di agosto arriva una processione di barche pavesate da Camogli e viene celebrata una messa.
Scendendo da San Rocco a Punta Chiappa si incontra un piccolo gioiello di architettura romanica e romanticamente inserito nel contesto naturale del promontorio, la chiesa di San Nicolò di Capodimonte, già esistente nel XII secolo e, pare, costruita dai monaci di San Rufo insieme ad un vicino convento, trasformato in abitazione nel 1800 e ad un piccolo campanile.
Per la sua posizione la Punta - come viene chiamata dai pescatori di Camogli - costituisce un punto di passaggio obbligato, dove non è raro incontrare pesci di grosse dimensioni.
La conformazione del fondale, ricco di massi e anfratti, crea l'ambiente ideale per cernie e ricciole mentre la correnti che ne lambiscono la parte più esterna favoriscono la crescita delle gorgonie, qui più che mai rigogliose.
Ma la punta riserva ai subacquei più esperti anche altre sorprese. A circa 37 metri di profondità la parete è interrotta da una profonda spaccatura. Superato uno stretto passaggio la spaccatura si allarga per formare un'ampia grotta le cui pareti sono letteralmente ricoperte da centinaia di gamberetti. La profondità del punto di accesso ed il particolare ambiente della grotta del gambero ne fanno un'immersione adatta a subacquei di grande esperienza.