BRA (Piemonte) chiesa di S. Chiara - Italian baroque masterpiece - videomix (1/3)
La chiesa di Santa Chiara progettata da Bernardo Antonio Vittone fu fatta costruire dalle Monache Clarisse. I lavori iniziarono il 27 maggio 1742 e fu aperta al pubblico nel 1748 anche se non completata. Il Vittone crea un capolavoro dell'architettura rococò piemontese: la pianta è quadrilobata e tutta la costruzione è impostata su quattro grandi pilastri che sorreggono il complesso gioco dei coretti, della doppia cupola e del cupolino. Il vero colpo di genio è nella doppia cupola traforata (cupola diafana). Attraverso le quattro aperture mistilinee della cupola inferiore si possono vedere le pitture affrescate nella cupola inferiore, illuminate dalla luce che proviene da diverse aperture. In questo interno bellissimo la luce è la protagonista assoluta della vicenda architettonica: una luce che plasma la materia, la anima come un fluido vitale e modella le forme raffinate delle decorazioni. Gli stucchi sono di Bernardino Barelli mentre la decorazione pittorica è opera del braidese Pierpaolo Operti.
Le Clarisse abbandonarono la Chiesa nel 1883 e nel 1892 iniziarono la costruzione di un monastero in viale Madonna dei Fiori; Santa Chiara ancora oggi è di proprietà dei Frati Cappuccini.
La campana della chiesa di S. Rocco a Castione Andevenno (SO)
Mib3; registrazione del novembre 2003, by paesidivaltellina.it
PIEVE DI CORIANO (Mantova) CHIESA MATILDICA Chiesa di Santa Maria Assunta / Epifania 2017
La chiesa di Pieve venne costruita nel 1082, per volere di Matilde di Canossa.
L'altissimo campanile fu eretto dal 1930 al 1934. La costruzione poggia su un basamento antico rinvenuto durante gli scavi. Per alcuni vi sorgeva la torre del castello di Matilde, per altri invece era il sito dell'antico Battistero della Pieve. Il 27 gennaio 2007 è stato inaugurato l'oratorio Giovanni Paolo II, che si trova in piazza Aldo Moro, nei pressi della chiesa. A seguito del terremoto del 20 e del 29 maggio 2012 nella chiesa, si sono gravemente danneggiate cinque volte, attualmente messe in sicurezza. Il giorno 8 dicembre 2012, in occasione dell'Immacolata Concezione, dopo il restauro delle volte danneggiate dal sisma di maggio, la chiesa è stata riaperta.
Per quanto riguarda la data di erezione della Pieve, da alcuni marmi posti in facciata, si può leggere: A Dio Ottimo e Massimo e alla Beata Vergine Maria in cielo Assunta. Eretta nell'anno 1082 dalla Contessa Matilde. Certamente dati storici attendibili non se ne sono ancora trovati, tranne una annotazione del parroco Vincenzo boni nel registro dei battesimi alla data 29 Aprile 1683 che riporta all'anno 1092 la fondazione della chiesa. Tuttavia per le somiglianze artistiche con le chiese di S. Lorenzo di Pegognaga e di S. Fiorenti di Nuvolato, edificate negli anni 1080-1085, si ritiene che anche la nostra chiesa sia di quel periodo.
La chiesa ha una armonica pianta basilicale, con tre navate e tre absidi semicircolari scandite da semicolonne. I muri della navata mediana hanno arcate a tutto sesto poggianti su otto colonne in cotto con capitelli scantonati, pilastri cruciformi scandiscono la zona presbiteriale dalla navata plebana. Il tetto è sostenuto da travature a vista e l'interno riceve luce da monofore strette e strombate. La chiesa pervenne nelle sue forme originali fino al 1538 quando il parroco Sicheo degli Uberti trasformò le linee romaniche in architetture rinascimentali. Dal 1911 si pose mano al restauro dell'interno. Fu demolita la volta a botte che aveva relegato nella soffitta le monofore e le capriate. Dopo l'atterramento delle scialbature, si constatò che tutto l'interno era affrescato. Purtroppo fu riportato tutto a pietra vista, rovinando testimonianze di arte e di fede popolare pervenute a noi nel corso dei secoli. Nella navata di sinistra furono abbattute le cappelle e chiusa una grande finestra. Pure nell'abside centrale furono chiusi i due finestroni, abbattuto il campanile eretto sull'abside di destra e otturate le finestre al centro delle absidi minori. All'esterno tuttavia le tre absidi riportano ancora la decorazione in cotto originale.
LIONI ( Avellino - Irpinia - Italy ) - Chiesa Madre S.Maria Assunta - esterno/interno -
La Chiesa Madre di Lioni,distrutta nuovamente dal sisma del 1980, è stata ricostruita, sopraelevandone la parte centrale.L'originaria struttura della Chiesa Madre di S. Maria Assunta, prima chiesa di Lioni dal punto di vista cronologico, risaliva al XIV secolo.
Venne ricostruita nel 1580 utilizzando anche le residue pietre del castello medioevale, crollato quasi completamente a seguito del terremoto del 1536.Presenta un bel portale in pietra con con decorazioni barocche.All'interno delle navate è stato ricreato in parte il vecchio ambiente, mettendo assieme i pezzi degli archi crollati con il terremoto. Bellissima fonte battesimale nella chiesa Madre di Lioni che si trova sul lato destro della chiesa, nella parte centrale sotto una navata.Tra gli altri beni da segnalare, sicuramente il bassorilievo in marmo che raffigura S. Michele Arcangelo che si trova alla destra del portone d'ingresso, opera del XVI sec. da Giovanni da Nola.
AVISE (Valdigne, Valle D'Aosta) Castello e chiesa parrocchiale di San Brizio
Appartenuta in epoca medioevale ai Signori di Avise, una delle famiglie nobili più antiche e importanti della Valle, questa località ha avuto da sempre una rilevante importanza strategica, testimoniata tutt’oggi dai suoi tre castelli: quello di Cré, quello di Blonay e quello d’Avise. Quest’ultimo è una costruzione caratterizzata da una torre merlata di forma quadrangolare, dominante su una costruzione di 4 piani; all’interno è pregevole un soffitto ligneo con ornamenti tardo medioevali.
Di epoca medioevale è anche la Maison de Mosse in località Runaz, adibita a sede espositiva.
La chiesa parrocchiale di San Brizio, ricostruita nel secolo scorso, conserva il campanile romanico del 1400 a bifore e cuspide.
Tra i reperti di epoca romana ritroviamo il tratto della Strada delle Gallie qui denominato ”Pierre Taillée”, perché i romani, per aprirsi un varco verso le valli del Monte Bianco, dovettero incidere la roccia con lo scalpello.
I dintorni del paese sono fittamente lavorati a vitigno, da cui si produce il famosissimo vino “Petit Rouge”.
CHIESA PARROCCHIALE DI SAN BRIZIO
Situato nel capoluogo, l’edificio fu costruito sulle fondamenta di uno più antico, basso, irregolare e troppo piccolo, che fu interamente demolito. Una tradizione vuole che la chiesa parrocchiale fosse anticamente eretta tra Runaz e Pierre Taillée, sulla strada romana. Allorché questa chiesa, dedicata a San Martino, venne distrutta con tutto il villaggio di Runaz dagli eserciti di passaggio intorno al IX – X secolo, sarebbe stata ricostruita sull’altro lato della Dora, meno esposta alle incursioni militari, e dedicata a San Brizio, discepolo e successore di San Martino. Nel 1400, grazie a due benefattori (zio e nipote) che si chiamavano entrambi Antoine d’Avise, fu costruito il campanile della chiesa parrocchiale, ad opera di mastro Pierre Sella.
Video dell'interno della Cupola Chiesa San Leonardo -Serramanna - VS
Asti - chiesa di San Secondo - interno - videomix
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Cavriana (Mantova Lombardia) Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Nova e Villa Mirra
Chiesa Parrocchiale:
Edificata nel XVIII° secolo su una precedente del 1400-1500 della quale è rimasto soltanto l'abside.
Progettata da Giovanni Maria Borsotti è stilisticamente collocabile nel tardo Barocco Lombardo. All'interno, di particolare pregio, si possono ammirare le tarsie marmoree, gli arredi lignei e un grande e raffinatissimo baldacchino coevo dell'edificio.
Un cenno particolare al trittico raffigurante la Madonna col Bambino fra i Santi Rocco e Sebastiano; opera molto importante dipinta da Zenone da Verona nel 1512.
Villa Mirra: Di origini cinquecentesche, fu riedificata nel 1770, sotto la dominazione austriaca, utilizzando i materiali dovuti all'abbattimento della cinta muraria e del castello.
La villa appartenne alla famiglia Gonzaga di Mantova e Carlo Gonzaga l'assegnò in dote alla figlia nel 1479 quando sposò il conte Odorico d'Arco.
Gli austriaci, al comando del maresciallo Dagobert Sigmund von Wurmser, vi insediarono il loro quartier generale durante la battaglia di Castiglione del 5 agosto 1796 contro Napoleone Bonaparte.
Dagli inizi e sino a metà dell'Ottocento l'edificio passò in proprietà ad alcune famiglie nobili mantovane. Dopo la vittoria nella battaglia di Solferino e San Martino il 24 giugno 1859 nella villa si ritrovarono vincitori Napoleone III e il re Vittorio Emanuele II. La villa fu venduta alla famiglia di Mirra Pastore (da cui il nome) nel 1883.
Un importante avvenimento si è svolto nella villa il 24 giugno 1959, primo centenario della battaglia di Solferino e San Martino, quando ospitò il Presidente della Repubblica Francese Generale Charles De Gaulle e il Presidente della Repubblica Italiana Giovanni Gronchi per la colazione ufficiale nel salone al piano nobile.
L'edificio circondato da parco è divenuto proprietà del Comune di Cavriana nel 1976, ospita manifestazioni culturali, convegni e mostre. In un'ala della costruzione è ospitato il Museo archeologico dell'alto mantovano.
Chiesa San Cristoforo
Un altro gioiello della nostra città: la chiesa di San Cristoforo. Immortalata su quadri, foto, cartoline e disegni, regala momenti di gioia ogni qual volta ci si passi accanto. Alzaia Naviglio Grande
Basilica Collegiata San Pietro Ap. BRONI (PV)
Basilica S. Pietro Ap.
Patrono S. Contardo d'Este
5 campane Mi Bem. Computerizzate - Fonderia Mazzola Roberto - Valduggia Vc - rifuse 1963
Festa di s. Antonio di reino(1)
Venezia vista dal Campanile dei Frari
Descrizione
'DA ANDREA MANTEGNA' di Alessandra Zorzi
iLfilm completo 'Da Andrea Mantegna', edizioni Canova, prodotto dagli 'AMICI DI PALAZZO TE' di Mantova, per le celebrazioni mantegnesche in occasione dei 500 anni dalla morte di Mantegna (1506 2006)
Breda Cisoni - Festa dell'oratorio 1979
Videoguide - Carmagnola: la sinagoga
Straordinario esempio di sinagoga del Settecento perfettamente conservata anche negli eleganti arredi.
Ripristinato pannello informazioni Terme Romane di Fondi
Era atteso e invocato da anni, il ripristino del pannello informazioni riguardanti l'area archeologica delle Terme Romane di Fondi (Fine I sec. a. C. - IV sec. d. C.), posta proprio ai piedi del meraviglioso castello e della bella piazza pedonale.
L'associazione Pro Loco di Fondi, dietro l'impulso del prof. Emidio Quadrino, ne ha curato la realizzazione.
Il pannello fu realizzato negli anni '80 dall'Archeoclub d'Italia sede in Fondi, dagli studenti Liceo - Ginnasio statale Piero Gobetti e oggi, a distanza di anni dopo che il tempo e gli agenti atmosferici lo hanno reso illeggibile, con il patrocinio del Comune di Fondi, la Pro Loco ha realizzato il ripristino, utilizzando tecniche moderne, grazie al contributo della Banca di Credito Cooperativo del Circeo, filiale di Fondi. Il coordinamento del ripristino è stato curato dal presidente della Pro Loco Gaetano Orticelli.
L'edificio termale venne alla luce nel 1964 durante l'asportazione delle macerie della chiesa di San Rocco, distrutta da un bombardamento aereo nel 1944. La chiesa era stata costruita nel 1503, poi, ridotta in cattivo stato, fu restaurata ed ampliata nel corso del XIX sec. L'area fu subito oggetto di uno scavo parziale curato dalla Soprintendenza alle Antichità di Roma 1.
L'edificio romano sorgeva subito fuori la città antica lungo una strada di raccordo tra il decumanus maximus (strada principale) e il ramo esterno della via Appia. In esso furono individuate varie fasi, dalla prima età imperiale (fine I sec. a. C.) al IV sec. d. C., quando fu realizzato un mosaico a tessere bianche e nere in parte ancora in situ.
A causa della ristrettezza dell'area in cui è stato compiuto lo scavo, che ha comunque reso possibile l'individuazione del calidarium (bagno caldo) e del tepidarium (bagno freddo), non è facile capire se l'impianto messo in luce appartenga ad un balneum (terme pubbliche) vero e proprio oppure ad una villa suburbana. Tuttavia le piccole dimensioni degli ambienti e il fatto che i marmi usati, rinvenuti durante lo scavo, sono tutti di grande qualità e provengono da cave private fa pensare che si tratta di terme appartenenti ad una importante villa imperiale.
Natale in fiera , Cittanova 29/12/12
Melodie antiche e danze popolari a rimembrare i tempi in cui poche note regalavano calore e felicità
Campane della Parrocchia di Santa Giulia in Torino - Segno Festivo ordinario - estivo
La chiesa parrocchiale di Santa Giulia Vergine e Martire si trova in Torino nel quartiere Vanchiglia. Il suo campanile, come altri della zona, contiene 3 campane ambrosiane in sol3 con accordo a salto, fuse da Vallino di Bra.
Nel video si può sentire il segno eseguito alle ore 18.45 per la messa delle ore 19.00 di domenica 21/08/2016. Questo carillon viene utilizzato un quarto d'ora prima delle celebrazioni festive nelle domeniche ordinarie del periodo estivo (luglio e agosto).
Come specificato nel commento al mio video delle stesse campane di un paio di mesi fa, si è riusciti a modificare parzialmente la programmazione festiva intervenendo su quella relativa alle solennità, inserendo, per tali occasioni, il plenum a distesa un quarto d'ora prima delle celebrazioni (in luogo del carillon impostato per le festività ordinarie) e una suonata a festa a martelli cinque minuti prima (al posto dei rintocchini sulla campana piccola come richiamo nell'ordinario), più un altro carillon alle ore 12.00. Fino a poco tempo fa, infatti, non vi era distinzione di programmazione fra domeniche ordinarie (rimaste tuttora invariate) e solennità.
Per ulteriori dettagli sulle suonate rinvio a miei precedenti video dello stesso concerto, nonché a quelli effettuati da digema85 dall'interno della cella campanaria.
Cartoline di Calco ritrovate 2
Un Altra carrellata di vecchie cartoline di Calco, cartoline del secolo scorso, la dedico a tutti i Brianzoli che nel secolo scorso sono passati attraverso 2 guerre e che nella tasca della divisa avevano foto dei cari e le cartoline del loro paese, e quando le guardavano pensavano a casa alla mamma e alla morosa, molti non sono tornati. Accompagna le immagini una canzone di Massimo Priviero la strada de davai
Campane di Pomponesco(MN)
Parrocchia SS.Sette fratelli martiri 5 campane in Re3 Distesa a 3 campane per la S.Messa feriale delle 18