Chiesa di San Rocco (2)
Chiesa di San Rocco, Vittorio Veneto (TV), 6 marzo 2010
Scanno, il Borgo Presepe dell'Abruzzo (Documentario completo)
Così è Scanno, dove passeggiare piano tra i vicoli, alla scoperta delle sue chiese e delle sue fontane, scoprendo nella sua architettura di pietra elementi barocchi in perfetta armonia con quelli gotici e romanici, fermandosi a gustare le sue prelibatezze d’eccellenza, tra un Pan dell’orso e qualche arrosticino.
Una passeggiata iniziale, qui a Scanno, fa apprezzare immediatamente l’atmosfera incantata del borgo, con scorci decisamente suggestivi che appaiono qua e là, ma anche dai quei suoi particolari vicoli spesso vicoli, spesso gradonati, con curiosi portali settecenteschi che ornano le case e che ricordano grandi floridezze passate.
Sono ben undici le chiese di Scanno, sei gli archi antichi, in un connubio di arte e cultura al centro di uno scenario naturalistico di grande appeal. Sicuramente, è il lago di Scanno, con tutti i boschi che lo circondano, ad essere il testimonial più famoso di questo territorio, con quella sua caratteristica forma a cuore, che mostra in pieno dal belvedere di Frattura Nuova.
Si tratta di un piccolo bacino naturale, dalla superficie di un chilometro quadrato, a circa 930 metri sul livello del mare: si è formato in seguito a una antica frana staccatasi dal Monte Genzana. Il materiale ha così ostruito il corso del fiume Tasso originando il lago. Nel momento di massima piena raggiunge una profondità di 36 metri. Da alcuni anni però, segnalano i geologi, è interessato da abbassamento del livello delle acque, fino a oltre quattro metri in poche settimane, un fenomeno che si è accentuato dopo il terremoto che ha colpito l’Abruzzo nel 2009.
Curiosando per il paese, la visita va sicuramente alla Chiesa parrocchiale di Santa Maria della Valle, che risale al XIII secolo, con il suo bel portale romanico. Interessante anche l’interno, con due acquasantiere settecentesche, con bassorilievi di marmo, il mausoleo di San Costanzo nonché il battistero di gusto barocco.
Da non perdersi la Chiesa di Sant’Eustachio, la più antica del paese che è collocata nella sua parte più alta: quella struttura che si vede adesso è del 1700 e protegge da sempre la statua di una Madonna dal volto bruno, del 1400. Il dipinto di una Madonna in trono con Bambino con un fondo rosso con fiorami d’oro, probabilmente del 1418, è conservata nella Chiesa di Santa Maria di Costantinopoli, situata in piazza San Rocco.
Un’occhiata agli archi del borgo, che sono di due tipi, alcuni fanno parte dell’antica cinta muraria, vere e proprie porte d’accesso al paese (come la Porta della Croce, che immette in via Napoli), altri collegano semplicemente gli edifici tra loro. Presso l’arco della Nocella, ad esempio, si trova l’ex Chiesa della Madonna delle Grazie, con decorazioni settecentesche a stucco davvero deliziose.
Tra gli edifici, ecco il Palazzo Rienzo, realizzato tra i secoli XVII e XVIII ma ristrutturato anche nel Novecento: la sua facciata alta e stretta dicono assomigli incredibilmente ad un volto umano per la distribuzione delle finestre e delle aperture circolari nella parte superiore. Andare a vedere con i propri occhi!
Itinerario da San Rocco di Camogli alla Chiesa di San Nicolò di Capodimonte
Abbiamo raggiunto San Rocco di Camogli, una frazione dove vivono poco più di 200 abitanti, siamo nel Golfo Paradiso, a circa 200 metri sul livello del mare.
Da qui la vista spazia sul Golfo Paradiso, sulla città di Genova e sulla costa.
Le città principali del comprensorio, Recco e Camogli, sono famose la prima per la focaccia al formaggio, la pallanuoto e i fuochi d'artificio mentre la seconda per le acciughe, i velieri e le case colorate che si affacciano sul mare.
Il nucleo del Borgo di San Rocco si estende intorno alla omonima chiesa, da qui partono due sentieri, uno congiunge con Camogli, l'altro porta alla Chiesa di San Nicolò di Capodimonte e, proseguendo, fino a piccolo borgo di Porto Pidocchio e oltre fino alla scogliera di Punta Chiappa.
A San Rocco il 16 agosto si svolge il Premio fedeltà del cane, in concomitanza con le celebrazioni patronali della frazione. Ogni anno vengono premiati i cani che si sono distinti per la loro fedeltà verso il padrone o per atti eroici in situazioni pericolose.
La Chiesa parrocchiale di San Rocco, con vista panoramica sul Golfo Paradiso fu edificata nel 1863 sul luogo di una preesistente cappella del XV secolo, già dedicata a san Rocco e conserva al suo interno un monumentale cornicione marmoreo di Bernardo Schiaffino che racchiude il dipinto Madonna della Salute di Carlo Dolci.
Il percorso si snoda principalmente all'interno di creuze (tipiche stradine mulattiere) che discendono verso il mare alternate a scalinate ed a tratti in mezzo al bosco. Vi consigliamo di utilizzare scarpe da tempo libero o da ginnastica.
Scendendo verso Punta Chiappa si arriva alla Chiesa di San Nicolò di Capodimonte del XII secolo. La chiesa romanica fu fondata, secondo la tradizione, nel XII secolo dai monaci di San Rufo nei pressi di una già presente cappella di San Romolo del 345. Abbandonata dal XV secolo per le frequenti incursioni dei pirati e trasformata in abitazione civile dopo l'editto napoleonico, fu nuovamente riaperta al culto religioso dal 1870. Tra le tracce di affreschi vi è la raffigurazione di una Madonna che protegge un'imbarcazione, la Stella Maris, ripresa nel mosaico di Punta Chiappa e oggetto di venerazione durante le omonime festività religiose.
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Chiesa Madonna del Carmine a Scanno (AQ)
La Festa di San Rocco a Corfinio (Aq)
Il 13 agosto a Corfinio (Aq) si tiene la Festa in onore di San Rocco con la solenne processione che si conclude nella bellissima chiesa di San Pelino.
Corfinium nacque, come molti altri centri antichi, in una zona morfologicamente adatta ed ospitale, su un pianoro delimitato da due fiumi, l'Aterno e il Sagittario.
Il primo nucleo insediativo, preceduto da frequentazioni sporadiche, si sviluppò intorno al V sec. a.C., su una altura fortificata già naturalmente e rafforzata da muri in grossi blocchi di pietra, ancora visibili in parte nel secolo scorso.
Lo sviluppo urbano successivo si concentrò soprattutto lungo le principali vie d'accesso alla città, coincidenti in parte con l'attuale S.S. n° 5 (l'antica Via Valeria) e con la strada provinciale per Pratola Peligna.
Nel 91 a. C., quando fu scelta come capitale dagli italici insorti nella Guerra Sociale contro Roma, Corfinium doveva già essere un centro fiorente, come attestano le epigrafi e i corredi tombali.
Gli storici raccontano che, proprio in virtù del suo status di capitale, la città fu particolarmente fortificata e monumentalizzata.
La Guerra Sociale durò circa due anni, durante i quali Corfinium fu centro di grande vitalità: qui venne anche coniata la moneta ufficiale degli insorti, in argento e recante immagini simboliche dell'impresa.
Sulla moneta era impressa la scritta ITALIA, nome con il quale venne ribattezzata la città.
Nel I secolo d. C., dopo il passaggio di Cesare nel 49 a. C. e la definitiva pax con Roma, sembra iniziare un periodo di sviluppo urbanistico ed edilizio: un grande teatro venne costruito sull'estremità orientale dell'arx (segno anche delle decadute esigenze difensive); si sviluppò ulteriormente la zona sacra repubblicana con la costruzione di nuovi templi; i quartieri residenziali vennero ampliati o ristrutturati.
L'imperatore Claudio, alla metà circa del I secolo d. C. potenziò la viabilità della regione con la costruzione della Via Claudia Nova che, nel territorio di Corfinium, rettificò ed ampliò la più antica Via Valeria.
Nel II-III secolo d. C. tale fermento urbanistico non sembra affatto estinguersi: testimonianze epigrafiche e monumentali dimostrano come la città godesse di una fiorente economia.
Un grande complesso termale venne eretto da Sergius Cornelius Dolabella, console nel 113 d. C., e nello stesso periodo fu costruito un nuovo tempio per volere di Gneo Alfio Massimo, come si deduce da due epigrafi monumentali.
Anche gli scavi più recenti hanno individuato una consistente fase di ristrutturazione edilizia, soprattutto negli edifici pubblici (terme, taberne).
Mancano dati storici ed archeologici per gli ultimi secoli dell'impero, ma la ceramica e le monete reperite nel territorio, fortuitamente o in corso di scavo, testimoniano una continua ed assidua frequentazione sino a tutto il IV secolo d. C.
Guerra Sociale
Nel 91 a.C. iniziò la guerra dei popoli italici contro Roma per ottenere diritti politici fino ad allora negati.
Corfinium, già centro fiorente nel territorio peligno, fu scelta come capitale e quindi arricchita da un nuovo Foro, un grande edificio per le pubbliche assemblee e rifornita di provviste e denaro in vista della guerra.
Durante i due anni di guerra la città fu un centro assai vitale: qui si coniò la prima moneta degli insorti, con la legenda ITALIA, nome con il quale Corfinium venne ribattezzata e che diverrà, molti secoli dopo, quello dell'intera nazione.
Dopo alterne vicende la guerra si concluse nell'89 a.C. a favore di Roma, che concesse comunque la cittadinanza alle province.
Corfinium divenne un municipium retto da magistrati propri, i quattuorviri, ricordati in varie epigrafi corfiniesi.
I video del sito notiziedabruzzo.it
Riomaggiore - Le cinque terre (La Spezia - Liguria - Italy)
Stretto tra mare e monti, Riomaggiore è il borgo più orientale delle Cinque Terre, caratterizzato da casette colorate addossate le une sulle altre che sembrano sfiorare il cielo.
Venendo da La Spezia o da Porto Venere, Riomaggiore è il primo borgo delle cinque terre che incontrerete, caratterizzato dalle casette colorate affacciate sul piccolo porticciolo. La cittadina ha origini antichissiche, passeggiando per le stradine in salita potrete infatti ammirare i resti del suo antico passato, primo fra tutti il castello e le piccole casette medievali dalle caratteristiche doppie uscite.
Visitare Riomaggiore è come fare un viaggio nel tempo, in un luogo dove la vita si assapora con lentezza ed il tempo è scandito dal ritmo delle maree. Ma cosa c'è da vedere a Riomaggiore? Merita una visita il Castello conosciuto anche come il Castellazzo di Cerricò che si erge in cima ad un colle e si raggiunge attraverso una bella passeggiata a piedi partendo dalla Chiesa di San Giovanni Battista, che si trova nella parte alta del borgo. La chiesa merita una visita perché al suo interno conserva un crocifisso ligneo del Maragliano, la Predicazione del Battista attribuita a Domenico Fiasella e un trittico attribuito all’Antelami. Di fronte al Castello, troverete anche l’oratorio di San Rocco che al interno ospita un trittico raffigurante la Vergine con il Bambino e i Santi.
Il Porto di Riomaggiore è il paesaggio più amato e conosciuto del borgo, caratterizzato da barchette colorate attraccate a riva e riparate da un'insenatura naturale. Due discese permettono di scendere a mare e farsi il bagno.
Raggiungete la Torre di Guardiola con una bella passeggiata che attraversa una bella strada. La camminata vi porterà fino ad un'area attrezzata dove poter fare un bagno nelle vasche naturali.
Non perdete una visita alla chiesa della Confraternita dell’Assunta nel rione La Compagnia e raggiungete dalla litoranea delle Cinque Terre il Santuario della Madonna del Montenero attraverso una passeggiata 20 minuti.
Riomaggiore è il punto di partenza perfetto per andare alla scoperta degli altri borghi delle Cinque Terre: Monterosso, Vernazza, Manarola e Corniglia.
Spiaggia Riomaggiore
Dove fare il bagno a Riomaggiore? Nella piccola spiaggetta del paese che si trova vicino al molo dove partono i battelli. Si tratta di una piccola insenatura di ciottoli riparata dai venti.
Ecco quali spiagge raggiungere tra Riomaggiore e dintorni:
Canneto, Riomaggiore
Spiaggia cittadina
Spiaggia di Fossola
Spiaggia di Guvano, Corniglia
Spiaggia di Monterosso
Via dell'Amore
Da Riomaggiore parte la Via dell’Amore che arriva fino Manarola. Si tratta di un suggestivo e panoramico sentiero scavato nella roccia, a picco sul mare, tra il 1926 ed il 1928. Il sentiero inizia vicino alla stazione ferroviaria di Riomaggiore. Purtroppo, a causa di una frana avvenuta nel 2012, la Via dell'amore è percorribile solo per un breve tratto che parte da Manarola.
FERMO gioiello delle Marche - HD
© CLAUDIO MORTINI -
Uno dei gioielli delle Marche è Fermo. La città si sviluppa sulle pendici del monte Sabulo, una collina aperta verso il mare e l' Appenino, ed è dominata dall' imponente cattedrale ; a soli sette km si trova l' antico porto di Fermo, oggi Porto San Giorgio !
Città nobile, è stata capoluogo della Marca fermana, che rimase indipendente fino al 1200. La sua struttura urbana conserva l' impianto romano - medievale, nonostante gli interventi effettuati soprattutto nel '500 e nel '700.
Il cuore della città è la splendida piazza del Popolo, omonima a quella della vicina Ascoli Piceno, ricca di storia e monumenti.
Tra gli elementi curiosi, c' è il bel loggiato di San Rocco, commissionato assieme alla chiesa dal ricco mercante Rosati nel 1528 quale voto per essere scampato alla peste.
Sicuramente l' elemento che più attrarrà il turista delle Marche, o chi è al mare , é la Cattedrale. Questa chiesa venne rifatta e restaurata in più epoche, e il turista noterà sia le tracce della più antica chiesa paleocristiana che i rifacimenti del 1700 ; inoltre il turista resterà affascinato dal suo portale in stile gotico, il più bello delle Marche.
Cisterne d'epoca romana. I romani depuravano ciò che attraverso cunicoli e polle di captazione si conduceva alle vasche attraverso ossigenazione.
La costruzione della ramificatissima ed ancora in larga parte inesplorata rete idrica sotterranea e l'edificazione del grande serbatoio che verosimilmente fungeva da grande muro di sostegno e quindi come sostruzione di una vasta spianata (2200 metri quadri) che non è difficile far coincidere, come nel caso di Todi-Tudertum, con l'area del Forum significò per Firmum gettare le basi per la monumentalizzazione della colonia.
Spirazione Uomo o Donna nella Chiesa di Santa Maria della Valle a Scanno (AQ)
Apertura della Chiesa di S Eustachio a Scanno (AQ) Sabato 17 Agosto 2013 2° Parte
Conclusione di Sant'Eustachio a Scanno (AQ) Domenica 15 Settembre 2013
Processione in onore di Sant'Antonio a Scanno (AQ) Domenica 16 Giugno 2013
Corpus Domini breve a Frattura di Scanno (AQ) Domenica 2 Giugno 2013
Frattura frazione di Scanno (AQ) è un paesino che sta in Abruzzo attaccato alla montagna.
Rientro della Madonna del Carmine a Scanno (AQ) Domenica 21 Luglio 2013
Chiesa di S. Maria di Propezzano (IX sec.), Morro d'Oro (TE)
Musica: ISRC: USUAN1100061 - Stoic Morning by Kevin MacLeod (incompetech.com)
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In centinaia per la conclusione del mese mariano
Una processione per le strade della città vecchia di Gerusalemme, animata da canti e preghiere. Così la comunità cristiana della Città Santa ha celebrato la fine del mese di maggio, tradizionalmente dedicato alla Madonna
Processione della reliquia di Sant'Eustachio a Roma Domenica 22 Settembre 2013
Festeggiamenti di San Terenziano - Processione
Piana di Monte Verna - Piccola Grande Italia
Comune campano, in provincia di Caserta, con più di duemilaquattrocento abitanti. Sorge nella valle del Rivo Tella, alla destra del Volturno, a nord dei monti Tifatini, fra le colline del Mesorinolo, del Monte Verna e del Monticello, in prossimità delle estreme propaggini meridionali del Monte Maggiore che separa la bassa dall'alta valle del Volturno. Il comune è a pochi chilometri da Caserta.
Ruvo del Monte - Festività San Donato
Comune di Ruvo del Monte (Associazione Vibrazioni Lucane)
SORBO SERPICO 2 parte della processione di san rocco 2013
processione della festa di san rocco 16 agosto 2013