Mirabilia Network - PAVIA: città millenaria
LA VIA FRANCIGENA (CANDIDATURA UNESCO 2017)
La Via Francigena tra borghi, corsi d’acqua e risaie, si presenta nel territorio come un viaggio di suggestioni del tempo da percorrere e da scoprire. Il suo nome, Francigena, risale alIX secolo, quando iniziò ad essere chiamata così come rimando alla provenienza dal regno dei Franchi.
L’esigenza dei Longobardi di collegare Pavia, capitale del Regno del Nord, ai ducati dell’Italia meridionale, lungo un collegamento sicuro, portò alla nascita di questo itinerario.
Quando i Franchi sconfissero i Longobardi, la via diventò il principale collegamento tra nord e sud dell’Europa, percorsa da mercanti,sovrani e pellegrini che si recavano a Roma e proseguivano per la Terra Santa o Santiago di Compostela.
Si deve a Sigerico, arcivescovo di Canterbury,la ricostruzione delle tappe della Via Francigena, che nel 990 furono annotate nel suo diario di viaggio.
Il tratto pavese si presenta come una delle più spettacolari tappe del cammino, tra campagne, borghi e panorami d’eccellenza tipici del territorio. Icomuni della provincia di Pavia interessati sono Palestro, Robbio, Nicorvo, Mortara, Tromello, Garlasco, Gropello Cairoli,Carbonara al Ticino, San Martino Siccomario, Pavia, Valle Salimbene, Linarolo, Belgioioso, Corteolona, Santa Cristina e Bissone, Chignolo Po per un totale di 126,7 km ditracciato.
Pavia, città millenaria, il cuore della pianura padana, sorprende per il fascino della ricchezza del patrimonio artistico, che testimonia una storia antica di quel luogo che era chiamato Ticinum.
Tra vie acciottolate, facciate di chiese, tetti di case, Pavia offre un’esperienza di visita unica nella sua tipicità del “felice” connubio fra arte, storia eterritorio.
Il Pavese, la Lomellina e l’Oltrepò fanno di questa provincia un territorio caratterizzato da antichi castelli,fortezze, rocche, suggestivi borghi in cui chiese romaniche testimoniano il territorio come crocevia di vie religiose, dove non mancano prodotti tipici dell’enogastronomia d’eccellenza, e paesaggi di indimenticabile incanto.
PROPOSTA DI PERCORSO
GIORNO 1
Arrivo a Pavia, sistemazione nelle camere in hotel. Visita al caratteristico centro storico con i suoi principali monumenti: si potranno scoprire la chiesa romanica di San Michele Maggiore, la chiesa di San Pietro in ciel d’Oro, il Broletto di Pavia, l’antica Università.
Nel pomeriggio la visita continua alla Certosa di Pavia
GIORNO 2
Al mattino visita al Castello di Belgioioso di origine viscontea, sorto nel luogo che gli stessi Visconti definirono “Bel Zoiosus”. La dimora, edificata nel XV secolo, per la caccia dei nobili signori, mostra ancora oggi eleganti bifore e stralci di affreschi.
Nel pomeriggio visita al castello di Chignolo Po, considerato la Versailles della Lombardia, con il suo elegante giardino all’italiana.
GIORNO 3
Al mattino visita alla città ducale di origine longobarda Vigevano, che accoglie il turista con l’armonia della celebre ed elegante Piazza, ideata dal Bramante con il concorso di Leonardo da Vinci. Nel pomeriggio visita a Robbio con i suoi antichi monumenti,come la chiesa romanica di San Pietro (XIIIsec.), l’antichissima chiesa di San Valeriano (/ VI sec.), ampliata e ricostruita dai monaci cluniacensi. Posto sulla Via Francigena, Robbio, nel Medioevo, era un avamposto vercellese nel territorio di Pavia.
Demetrio Albertini nuovo testimonial della Via Francigena, il cammino come metafora di vita
In occasione dell'evento Lombardia per la cultura (#Lombardiaperlacultura) un anno speciale per una regione speciale è stato presentato il nuovo testimonial della Via Francigena, l'ex centrocampista del Milan, Demetrio Albertini. E' un onore prendere questa carica nell'anno in cui la Via Francigena viene candidata come patrimonio dell'UNESCO. Una esperienza questa molto importante per me, che si va ad aggiungere a quella che ho fatto percorrendo il famoso cammino di Santiago de Compostela, 900 Km che ho percorso convinto che il cammino sia da considerarsi come la metafora della vita. In modo molto semplice ti da la possibilità di desiderare qualcosa, decidere la meta, prepararsi e poi condividere l'esperienza attraverso la fatica.
In Lombardia il percorso si estende per oltre 130 chilometri. L'itinerario parte da Palestro (PV), famosa per l'omonima battaglia e per la festa di Pentecoste, una tradizione piu' che millenaria, si prosegue con Robbio, in Lomellina - la cui chiesa di San Valeriano fu utilizzata come hospitium per i pellegrini - per raggiungere Mortara, rinomata per la produzione di riso e del gustoso salame d'oca.
La tappa tocca Tromello per raggiungere poi Garlasco, le cui origini risalgono all'epoca neolitica, e che vanta l'esistenza di uno dei castelli piu' importanti della zona di cui pero', oggi, rimane solo il torrione.
PAVIA E LE SUE TORRI - Prima di arrivare a Pavia, capitale del regno longobardo, il percorso transita da Gropello Cairoli. Usciti da Pavia, citta' delle cento torri, quasi a meta' del tratto lombardo della Via Francigena, si giunge a Belgioioso e poi a San Giacomo della Cerreta, dove la chiesa dedicata all'omonimo santo costituiva un punto di ritrovo per molti pellegrini e a Chignolo Po, racchiusa tra il placido scorrere del fiume piu' importante della Pianura Padana, il Po, e il tranquillo corso del Lambro. Antica stazione di posta lungo la Strada Regina che conduce a Piacenza, il centro e' rinomato per la presenza del suo maestoso castello, considerato una 'Versailles lombarda', circondato da uno splendido parco in cui si trova il Tempio di Cerere, risalente al Settecento.
IL LODIGIANO - Attraversato il Lambro si entra in territorio Lodigiano, dove il percorso segue dapprima l'argine del fiume e poi le 'arginelle' delle risaie fino a Orio Litta. Da li' si raggiunge il Guado di Sigerico (dal nome dell'arcicescovo di Canterbury che per primo attraverso' la Francigena) e, con un traghetto, ci si sposta sull'altra sponda in localita' Soprarivo da cui si raggiunge a Ponte Trebbia. Oltre il fiume una corsia ciclopedonale conduce alle porte di Piacenza. FONTE (Lombardia Francigene)
Un percorso che il campione dice di voler percorrere anche con l'assessore lombardo alle Culture, Identità e Autonomie, Cristina Cappellini.