POLLENZO (Bra, Piemonte) Chiesa, Albertina, Castello, Piazza, Agenzia, Anfiteatro Romano - videomix
L'impianto urbanistico attuale di Polienzo è caratterizzato sostanzialmente da due fattori: il tessuto medievale stratificato sui reperti romani superstiti e il tessuto ottocentesco che, stravolgendo la trama irregolare altomedievale, consentiva di organizzare su assi perfettamente ortogonali le architetture neomedievali ideate dal Melano. Il nuovo centro nasce con un preciso piano che alle attività ludiche della corte affianca un consistente proposito produttivo e di coordinamento di tutte le attività delle tenute agricole carloalbertine. Per dare forma a questo ultimo tessuto negli anni Trenta dell'Ottocento si è in gran parte intaccato il tessuto storico precedente, nella zona a ovest dell'anfiteatro. Nel nuovo ambito, edificato su una maglia perfettamente ortogonale, i cui assi sono stati determinati dall'impianto dei castello, riconosciamo:
l' Albertina
la chiesa di San Vittore Martire
la piazza Carlo Alberto (ora Vittorio Emanuele II) e il Torrione (detto Torre dei Carabinieri)
l' Agenzia
il castello (proprietà privata - non visitabile)
l'anfiteatro romano
la chiesa de la Madonnina
il ponte sospeso (uscendo da Pollenzo in direzione Verduno - La Morra)
il parco
BRA (Piemonte) chiesa Parrocchiale di S. Andrea (arch. Bernini & Guarini)
La chiesa parrocchiale di Sant'Andrea in stile barocco, fu eretta su disegno di Gian Lorenzo Bernini sotto la guida di Guarino Guarini. La prima pietra fu posta nel settembre 1672 e la costruzione si concluse nel 1687, anche se mancavano la cupola e il coronamento della facciata. Si tratta di una chiesa grandiosa e la sua realizzazione fu possibile grazie a molti cittadini che oltre ad offerte in denaro misero a disposizione giornate di lavoro. Ha una pianta a tre navate e profonde cappelle con una movimentata facciata barocca. All'interno è assai pregevole l'altare di San Sebastiano, compatrono di Bra,voluto dal Comune ed eseguito nel 1760 da Giuseppe Antonmio Barelli; proprio su questo altare campeggia un grande ovale con il Martirio di Sant'Andrea, di Claudio Francesco Beaumont, pittore della Corte Sabauda: si tratta del più bel pezzo di pittura settecentesca presente in città. Sempre nella cappella che ospita l'altare di San Sebastiano vi sono due tele che raffigurano San Rocco e Santa Vittoria e sono opera di Pietro Paolo Operti. Nel lato opposto si trova un grande ovale di Pietro Morgari e sull'altare della Madonna del Rosario un quadro di Giovanni Claret che raffigura la Vergine con il Bambino. Nella Sacrestia, costruita intorno al 1860, è conservata una grande tela raffigurante la Battaglia di Lepanto, sempre opera del Claret. Originariamente questa chiesa era intitolata al Corpus Domini, solo nel 1816 essa divenne la sede della Parrocchia di S. Andrea Apostolo, che qui venne trasferita allorché la chiesa antica, che sorgeva sulla parte alta della collina, fu dichiarata pericolante e quindi abbattuta. Il parroco assume la denominazione di Priore.
IL SANTUARIO DI VICOFORTE
Craveggia chiesa dei SS.Giacomo e Cristoforo - interni - slideshow
La Chiesa dei Santi Giacomo e Cristoforo è la più grande delle diverse chiese di Craveggia ed è la parrocchiale. L'edificio sorge nella piazza principale del paese, Piazza dei Miracoli: si tratta di un prezioso complesso monumentale che comprende la parrocchiale, il battistero e la Chiesa di Santa Marta.
La grande chiesa attuale è frutto della riedificazione di un precedente edificio, avvenuta tra il 1731 ed il 1734 ad opera del capomastro valsesiano Giovanni Tamiotti su disegno dell’architetto romano Marco Bianchi (la tradizione attesta però che sarebbe stato il pittore craveggese Giuseppe Mattia Borgnis a fornire al progettista il disegno definitivo).
La chiesa è stata costruita grazie alla generosità dei craveggesi emigrati, come ricorda anche l’iscrizione posta in una nicchia sul retro dell’edificio. La chiesa è stata consacrata nel 1770.
La struttura architettonica - molto imponente in confronto alle tipiche case di montagna che la circondano - è anticipata da una gradinata e da un portico a tre arcate, sostenuto da pilastri e colonne binate. Il maestoso campanile è composto da grandi blocchi di pietra a vista. Il porticato è affrescato dal noto pittore vigezzino Lorenzo Peretti (1774-1851): sulle lunette dei portali laterali si possono ammirare le figure dei sue santi cui è intitolata la chiesa, mentre nella volta l’Incoronazione della Vergine circondata da Santi.
La chiesa è a tre navate. Le navate laterali hanno in capo due cappelle: quella della Madonna del Rosario e quella di San Faustino, che conserva le reliquie del martire. Nella volta del presbiterio il grande e già menzionato pittore Giuseppe Mattia Borgnis (1701-1761) affrescò la Gloria dei Santi Giacomo e Cristoforo; ai lati dell’altare La Natività e l’Adorazione dei Magi; nella volta della Navata centrale la Pentecoste. Indimenticabile e bellissimo è l'affresco del Paradiso nel grande catino centrale.
La navata destra, oltre alla cappella del Rosario, ospita le cappelle del Crocefisso o di San Pietro, di San Domenico e di San Carlo. Nella navata sinistra, oltre alla Cappella di San Faustino e del SS. Nome di Gesù, si trovano le cappelle di San Giuseppe, di San Rocco e San Filippo Neri e infine la Cappella del Fonte battesimale. Lungo le pareti, tra le cappelle, sono appesi grandi tele ad olio che raffigurano episodi della vita dei SS. Giacomo e Cristoforo, per la maggior parte opera del Borgnis.
Chiesa del Carmine - Incisa Scapaccino (Piemonte)
Questa bella chiesa gotica, risalente al 1400, si trova in una delle borgate che compongono il comune di Incisa Scapaccino, nel Monferrato; sebbene rimaneggiata ne secoli successivi, conserva ancora l'impianto originale e alcuni affreschi all'interno.
Abbey of Monte Oliveto Maggiore, Tuscany
The Abbey of Monte Oliveto Maggiore is a large Benedictine monastery in Tuscany, 10 km south of Asciano. Its buildings, which are mostly of red brick, are conspicuous against the grey clayey and sandy soil—the Crete senesi which give this area of Tuscany its name.