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Da Spelonga e Colle D'Arquata a Poggio d'Api (16/08/2016)
Queste riprese sono state effettuate 8 giorni prima del sisma del 24 Agosto 2016, partendo da Spelonga e percorrendo i 7Km di stretta strada che conducono prima a Colle d'Arquata e poi a Poggio D'Api, passando per la gola del torrente Chiarino che che divide la regione Marche dal Lazio.
Ho reso disponibile questo video per condividere le emozioni che Spelonga, Colle d'Arquata e Poggio D'Api mi hanno lasciato. Un invito a non dimenticare queste terre per quello che sono state... e che torneranno ad essere!
Spelonga, frazione di Arquata del Tronto è alloggiata sull'altura che fronteggia la Rocca di Arquata. Il centro urbano è costituito da abitazioni con mura in pietra, scalette e piccoli loggiati. Il nome Spelonga (Aspelonga) avrebbe origine da spelonca/grotta oppure dal tedesco ASPE (varietà di pioppo) dal greco aspis (scudo in senso di riparo). Altra ipotesi viene dai termini latini aspis longa, ovvero lunga serpe, dovuta alla forma del paese. Sulla piazza c'è la Chiesa di Sant'Agata (2^ metà del 1400). La chiesa ha facciata semplice con portale in pietra arenaria aggiunto dopo la sua costruzione. L'interno è rettangolare con soffitto in legno e capriate a vista. Particolarità è la presenza di una bandiera da combattimento con stemma musulmano, strappata dagli Spelongani ad una nave turca nel 1571 durante la Battaglia di Lepanto. La chiesa ospita affreschi di fine '400, tempere del XVII secolo, un gruppo in terracotta di arte sacra abruzzese del XVI secolo (altare maggiore). Sulle pareti affreschi commissionati dalla famiglia Martorelli. L'altare maggiore (1631) è in legno di noce intagliato, al centro un gruppo in terracotta policroma. Sulla parete di destra un altro altare ligneo (1638) e la Madonna di Loreto (1483), a sinistra S.Bernardino (1482), S.Agata e S.Lorenzo con gli strumenti del martirio. Gli affreschi del 1500 sono di pittori locali ispirati a scuola umbra e allo stile di Nicola Filotesio. Nel presbiterio i 4 Evangelisti. A Spelonga, ogni tre anni c'è la “Festa Bella” che ricorda la battaglia di Lepanto: nella piazza del paese viene ricostruita la sagoma di una nave con altissimo albero maestro sul quale svetta una copia della bandiera turca. Il palo è ricavato da un grosso albero (25/30m) tagliato dai boscaioli spelongani nel bosco del Farneto.
Colle d'Arquata del Tronto (Colle), 1115m slm, si raggiunge lasciando la Salaria a Trisungo e proseguendo per Faete, dopo aver oltrepassato Spelonga. Il paese sorge accanto alla gola del torrente Chiarino, che divide Marche e Lazio, scorrendo tra rocce e boschi fittissimi per confluire nel Tronto. L'abitato, immerso nel verde, è rivolto a sud e sovrastato dall'imponenza delle vette della Laga: Monte Communitore (1695m), Macera della Morte (2073m) e Pizzo di Sevo (2419m). Nel territorio di Colle si trovano le chiese di:
- S.Silvestro, 800 metri dall'abitato, sopra uno sperone di roccia a strapiombo sulla vallata.
- S.Sebastiano, al centro del paese (1500), in documenti del 1573 è menzionata come oratorio in Collis Arquati.
- S.Amico o Madonna del Divino Amore (30/8/1933), in cima a un enorme lastrone inclinato di roccia arenaria (dove s'inginocchiava S.Amico), raggiungibile solo a piedi.
- S.Michele Arcangelo (o S.Maria in Chiarino) eretta nel 1200 dai Francescani su un pianoro (1500m) presso Fonte Santa Maria Chiarino dove risulta che S.Amico d'Avellana conducesse la sua vita da eremita. Non si ha certezza che i ruderi della chiesa di S.M.in Chiarino non siano gli stessi di S.Michele Arcangelo.
Poggio d'Api (Colle dell'api), frazione di Accumoli (RI), alle falde della Macera della Morte (2073m) nel cuore della valle del Chiarino, oasi WWF del Lago Secco (1500m) la più a sud d'Europa che ospita un particolare tritone alpino. Il nome Api compare nel 1052 tra le corti confermate da Leone IX al vescovo di Ascoli. Nel 1154 Podium de Ape era feudo di Berardo Sinibaldo dei Camponeschi. Nei XIII-XIV sec. la zona e frequentata da eremiti, tra cui San Amico e Angelo da Fossombrone, che avrebbe dimorato in S.Maria in Chiarino, sui contrafforti di Pizzo di Sevo, lungo la mulattiera per la Macera della Morte. In questa chiesa sarebbe sepolto S.Amico (da una carta ritrovata nel 1580: HIC EST AMICVS DEI, QVI BENE PLACVIT EL 1524). Sul finire 1400 il villaggio era abbastanza prospero. Un secolo dopo, anche a causa del clima, da Poggio d'Api partiva per il viterbese un esodo di 500 persone (quasi tutti gli abitanti). l'11/8/1635 Poggio d'Api fu saccheggiata da 40 briganti. Nell'800 qui risiedevano le preposte (guardie di sorveglianza ai confini). A Poggio D'Api c'è la Chiesa di Santa Maria del Piano (1948) che conserva la Croce astile rinascimentale di oreficeria ascolana (29x43cm), rifatta nell'800 e custodita presso una famiglia del paese.
Il terremoto di magnitudo 6.0 del 24 Agosto 2016 (epicentro Accumoli), la scossa del 26 e quella violentissima di Norcia del 30 Ottobre (6.5), causarono distruzione in tutta la zona di Accumoli ed Arquata.
Card. Bassetti ad Arquata del Tronto dopo il terremoto. Il saluto di mons D'Ercole (30.08.2017)
“Una visita che è un incoraggiamento alla gente, che chiede insistentemente di non essere abbandonata, ma anche progettuale. Essa invita tutti noi a capire come portare avanti un progetto che vada oltre l’emergenza e che sia anche uno stimolo alle istituzioni pubbliche perché questa gente ha bisogno ben presto di essere accompagnata verso soluzioni definitive e la Chiesa in questo vuole essere attiva, partecipativa e stimolante”. Lo ha detto al Sir monsignor Giovanni D’Ercole, vescovo di Ascoli Piceno, commentando la visita che il cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, sta compiendo da ieri nelle zone terremotate del centro Italia, in particolare di Lazio e Marche. Ieri ha incontrato le popolazioni terremotate di Amatrice, Accumuli, Arquata e Pescara del Tronto, Montegallo, oggi quelle di Muccia, Visso, Camerino, San Severino Marche, Tolentino e Macerata.
Mons. D’Ercole ha accompagnato il card. Bassetti nelle zone terremotate della sua diocesi (Arquata e Pescara del Tronto e a Montegallo) e parlato di ricostruzione: “credo che si debba avere i piedi per terra e sapere che la ricostruzione non è automatica. In pochi secondi, in un minuto, si distrugge un territorio ma per ricostruirlo ci vogliono anni, decenni. L’importante è che ci siano delle prospettive future e cioè si sappia come e quando agire e soprattutto si diano segni di speranza ricostruendo rapidamente. Lo ripeto ancora: più la burocrazia sarà efficiente e quindi limitata, più, probabilmente, i risultati saranno concreti e percepiti”. Ricordando l’analoga visita (26 ottobre 2016) dell’allora presidente della Cei, cardinale Angelo Bagnasco, “che portò tanto sollievo”, il vescovo di Ascoli Piceno ha sottolineato come il cardinale Bassetti arrivi “in un momento diverso, per certi punti di vista, più difficile, più sofferto, perché a un anno dal terremoto la gente comincia a percepire molto più duramente le difficoltà del dopo. La gente chiede insistentemente di non essere abbandonateci. Ma la Chiesa non abbandona nessuno, soprattutto in questo momento. Continua a stare vicino e per questo è un segno di grande solidarietà”. Da mons. D’Ercole è giunto anche il ringraziamento a Vasco Errani, dopo le sue dimissioni da Commissario straordinario del governo per le aree dell'Italia centrale colpite dai terremoti dello scorso anno: “personalmente – ha dichiarato il vescovo - ho trovato in Errani un grande alleato per risolvere i problemi. La sua partenza mi lascia senza parole. Vedremo qual sarà la soluzione. Alcune volte i disegni che sono nelle menti del presidente del Consiglio e delle più alte cariche istituzionali ci sfuggono. Quando li conosceremo potremo fare una valutazione. Per ora dico grazie a Errani. Mi dispiace che vada via”.
Terremoto per non dimenticare Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto
Rotary Club Sant'Agata de Goti.
Raccolta di immagini e di pensieri del terremoto del centro italia del 24 agosto 2016
Terremoto - Servono due milioni e mezzo per la Rocca di Arquata
Appello del vice sindaco affinché si trovino i fondi
GRUPPO RANGERS VOLONTARI
Arquata Del Tronto
Una idea speciale per quelli di Arquata del Tronto
Un piccolo supermercato di Sassoferrato decide di regalare una serata speciale a chi nel terremoto ha perso tutto. Detto, fatto. Una serata Hamburger e la consegna di 400 panini con pomodoro, insalata, maionese e ketchup domenica 18 settembre...
Pescara del Tronto - Gita a San Marino 1973
Arquata del Tronto: i Vigili del fuoco riaprono la strada per Faete e Spelonga
Terremoto - La storia di Mario: senza casa né casetta
Tanta voglia di tornare a Spelonga ma continua a peregrinare fra le strutture della costa
Terremoto - Nelle Marche chieste quasi 2mila casette, al via l'urbanizzazione ad Arquata
La Protezione Civile ammette i ritardi dovuti anche alla fragilità del territorio
Terremoto - Scuola, il sindaco di Arquata: Non ve ne andate
Alpini al lavoro per consegnare ai ragazzi di Arquata la nuova scuola entro il 15 novembre
Sisma centro Italia - Soccorsi dei Vigili del Fuoco - Colle di Arquata 16 Ottobre - www.HTO.tv
Nelle immagini dei Vigili del Fuoco, le drammatiche conseguenze del sisma che ha colpito diversi comuni dell’Italia centrale alle 3:36 del 24 Agosto.
Di parole sull’argomento ne sono già state profuse a fiumi ma, personalmente, credo non ne esistano di tali da riuscire a descrivere esaustivamente la devastazione ed il dolore generati da questa tragedia. Credo che la cosa più sensata sia “demandare” il compito, direttamente, alle immagini girate dai Vigili del Fuoco.
Le immagini testimoniano la violenza del terremoto, le immediate operazioni di soccorso alle popolazioni colpite, l’incessante, ed instancabile, opera dei Vigili del Fuoco per cercare ed estrarre dalle macerie, il più delle volte a mani nude, i sopravvissuti e recuperare i corpi dei meno fortunati.
Un lavoro immane, svolto con la proverbiale abnegazione tipica del Corpo, non solo nei momenti immediatamente successivi alla catastrofe, ma che continua ancor oggi per rendere possibile la vita dei sopravvissuti e di quanti sono impossibilitati a rientrare nelle proprie abitazione perché crollate o gravemente danneggiate, in maniera dignitosa.
Un’opera che si perpetua ben oltre la “mera” emergenza e che prosegue anche per recuperare, e mettere in salvo, l’enorme patrimonio artistico di quei territori.
Agli Uomini ed alle Donne del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, impegnati nei soccorsi, va tutta la nostra gratitudine ed incondizionata riconoscenza.
Michela Cossidente
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Terremoto ad Amatrice 24/08/2016
Amatrice…
Famoso paese dell’Italia centrale non che “patria” della pasta all’Amatriciana, oggi (24/08/2016) è stato colpito da un violento sisma di magnitudo 6.0 alle ore 03:36, con ipocentro a 4.2 km dalla superficie nella provincia di Rieti, tra i paesi che ne hanno più risentito troviamo Accumuli, Arquata del Tronto, Spelonga, Norcia, Pescara del Tronto.
Possiamo osservare ora Amatrice prima e dopo il sisma devastante, i pompieri sono arrivati sul posto dopo poco più di un’ora e continueranno a lavorare insieme ad i volontari giorno e notte per salvare i feriti rimasti intrappolati sotto le macerie, sono centinaia i morti ed almeno altrettanti dispersi. Inutile fare numeri poiché, purtroppo, il bilancio è destinato a Salire.
Oltre 300 le scosse riscontrate da questa notte, più di 60 sopra il grado 3.0 della scala Magnitudo, diverse sopra i gradi 4.0 e 5.0. Tra le più violente troviamo scosse di magnitudo 5.1 alle 4:32 e 5.4 alle 4:33 con epicentro a 5 chilometri da Norcia. Un'altra forte scossa avvertita alle 4:34, di durata più lunga, di entità 5.4.
La protezione civile ha lanciato un appello: “Urge sangue di tutti i gruppi”.
Chiunque volesse effettuare una donazione può donare 2€ via SMS solidale o effettuando una chiamata da rete fissa al 45500.
I fondi verranno interamente trasferiti al Dipartimento della Protezione Civile.
In alternativa si può donare tramite bonifico bancario sul conto corrente 1000/145551 aperto presso Banca Prossima. I bonifici vanno intestati «Un aiuto subito - Terremoto Centro Italia 6.0».
L'Iban da utilizzare per le donazioni dall'Italia è il seguente: IT17 E033 5901 6001 0000 0145 551.
Ringraziamo Mattia Cupelli ( per la traccia audio.
Per le donazioni dall'estero l'Iban è invece: IT17 E033 5901 6001 0000 0145 551 BIC BCITITMX.
I Vigili del fuoco al recupero opere d’arte e di culto nel centro Italia colpito dal terremoto
Le immagini mostrano il recupero dei Vigili del fuoco dell’opere d’arte e di culto ad Amatrice - Museo civico, Capodacqua - Madonna presso Chiesa SS Pietro e Paolo, Cossito (Amatrice) - Madonna del assunta in Cielo e Amatrice - Reliquia Madonna di Filetta.
Life in Romance di Twin Musicom è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Artista:
Terremoto - Arquata, Bassetti inaugura una struttura per i bisognosi
Ospiterà subito delle famiglie in attesa di casette
Teramo - Lavori per la messa in sicurezza di 33 chiese
Interventi anche per riaprire l'ingresso principale del cimitero di Cartecchio
furgonCINEMA in corto/Mogliano-Bolognola/Terremoto Marche 2016
Brevissimo estratto delle prime 2 tappe di furgonCINEMA in corto, Mogliano e Bolognola, con Igor Pitturi e Tegu! Non mancate alle prossime date: 03/11 Ussita - 04/11 Camporotondo di Fiastrone - 09/11 Arquata del Tronto - 10/11 Sarnano - 16/11 Belforte del Chienti - 16/11 Acquasanta Terme
furgoncinema.it / aristoria.it
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Amatrice (RI) - Terremoto, conclusa messa in sicurezza Chiesa San Francesco (15.06.17)
- Amatrice (Rieti) - Nella mattinata del 15 giugno i Vigili del fuoco hanno concluso i lavori di puntellamento, consolidamento e messa in sicurezza delle mura perimetrali della storica chiesa di San Francesco.
L’intervento, portato avanti da diversi mesi con non poche difficoltà a causa delle continue scosse di terremoto che si sono susseguite dal 24 agosto in poi, è stato perlopiù svolto da specialisti Saf (speleo alpino fluviali) supportati da una piattaforma agganciata al braccio di una gru. (15.06.17)
La visita del card. Bagnasco nelle zone terremotate del Centro Italia
La visita del cardinale Angelo Bagnasco nelle zone terremotate del Centro italia. Prima tappa oggi nelle zone marchigiane al mattino e in quelle laziali con in testa Amatrice nel pomeriggio. Poi il 9 novembre i territori umbri. Da Arquata del Tronto ci racconta tutto il nostro inviato Fabio Bolzetta