Chiesa di Sant'Agostino ad Orvieto
Orvieto in provincia di Terni nella regione Umbria nella Chiesa di Sant'Agostino vi troviamo:
Dodici monumentali statue degli Apostoli ed un gruppo scultoreo dell’Annunciazione, opere realizzate tra la fine del XVI e l’inizio del XVIII secolo, esposte nella Chiesa di Sant’Agostino ad Orvieto, sede distaccate del Museo dell’Opera del Duomo.
Tutte le statue furono collocate all’epoca della loro realizzazione all’interno del Duomo di Orvieto fino al 1897 quando, seguendo la moda di matrice purista dell’epoca, furono rimosse dalla Cattedrale tutte le aggiunte iconografiche apportate nel periodo del manierismo.
Numerosi artisti contribuirono alla realizzazione delle statue: Francesco Mochi autore del gruppo dell’Annunciazione e poi Raffaello da Montelupo, Francesco Mosca, Ippolito Scalza, Giambologna, Giovanni Caccini, Ippolito Buzi, Bernardino Cametti.
Tempio di San Francesco d’Assisi - Gaeta ( Latina - Lazio - Italy )
Il tempio di San Francesco è un luogo di culto cattolico di Gaeta, situato nel centro storico della città, all'interno del territorio della parrocchia che insiste sulla cattedrale dei Santi Erasmo e Marciano e di Santa Maria Assunta.
La chiesa venne costruita a partire dal 1283, grazie alle donazioni di Carlo II d'Angiò, come luogo di culto annesso ad un convento fondato dallo stesso Francesco di Assisi nel 1222; nella seconda metà degli anni 1850 venne radicalmente restaurata in stile neogotico su progetto di Giacomo Guarinelli, grazie all'interessamento di papa Pio IX e i finanziamenti di Ferdinando II delle Due Sicilie.
L'edificio è situato sul versante del monte Orlando rivolto verso il golfo di Gaeta, in una posizione dominante sul centro storico della città; viene talvolta definito erroneamente come duomo cittadino per la sua collocazione scenografica e la sua elaborata architettura.
L'esterno, quanto l'interno, è caratterizzato dalla ricca decorazione plastica ottocentesca in stile neogotico, progettata da Giacomo Guarinelli, che copre l'antica struttura gotica del XIII-XIV secolo.[4]
La facciata, rivolta verso sud, è preceduta da una monumentale scalinata che porta al sagrato. Essa, nella sezione centrale, si articola in due rampe simmetriche, ciascuna delle quali segue una traiettoria a semicerchio, formando al centro uno spiazzo ove, sopra un alto piedistallo, vi è la statua della Religione di Luigi Persico (1853), raffigurata come una donna in piedi che tiene in mano una grande croce.
Poco al di sopra del cornicione che separa i due ordini, a ridosso di ciascun contrafforte, entro una nicchia (e le due centrali anche coperte da un alto baldacchino), vi sono quattro statue marmoree di diversi autori; da sinistra, esse raffigurano: San Bernardo (di Tomaso d'Arnaud), Sant'Ambrogio (di Tito Angelini), Sant'Agostino e San Tommaso d'Aquino (entrambi di Tommaso Solari)
Tg Tele Appula 211 - Un fulmine colpisce la chiesa di Sant' Agostino
Tg Tele Appula 211 - Un fulmine colpisce la chiesa di Sant' Agostino
Santa Fiora e la sua Peschiera - Monte Amiata
Santa Fiora, alle pendici del Monte Amiata, è una località suggestiva della Toscana, in provincia di Grosseto.
Il paese è arroccato su una rupe che domina la sorgente della Fiora, l'abitato di Santa Fiora ha una storia diversa da quella degli altri borghi amiatini in quanto non fu soggetta all'Abbazia di San Salvatore, ma fu il più importante possedimento degli Aldobrandeschi sull'Amiata.
Nella piazza principale si trova il massiccio Palazzo del Conte, già degli Sforza e oggi sede del Comune.
La Chiesa del Suffragio ospita una collezione di splendide terrecotte attribuite ad Andrea della Robbia. Una lunga discesa porta al Borgo, l'altra parte di Santa Fiora cinta da mura dove sorge la chiesa di Sant'Agostino.
Nel Borgo vi è anche il convento delle Cappuccine legato al culto del Crocifisso Miracoloso e alla Processione dei Tronchi.
Attraversando Porta del Borgo si entra nel terziere di Montecatino e si arriva alla Peschiera, il luogo forse più suggestivo: un laghetto che raccoglie le acque della Fiora.
Proprio accanto alla Peschiera si trova la chiesa della Madonna della Neve, di aspetto modesto ma ricca di affreschi recentemente ristrutturati e con la particolarità di sorgere sopra alla sorgente, visibile attraverso il pavimento trasparente.
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Benedetto XVI venera la reliquia di San Bonaventura e incontra i cittadini di Bagnoregio (2009)
In occasione della Visita Pastorale a Viterbo e Bagnoregio (6 settembre 2009), Benedetto XVI si recò nella Cattedrale di San Nicola a Bagnoregio dove è custodita la reliquia del santo braccio di San Bonaventura. Dopo un momento di venerazione, Papa Benedetto incontrò la cittadinanza nella antistante Piazza di Sant'Agostino. Qui il discorso integrale:
In particolare:
Giovanni Fidanza, che divenne poi fra’ Bonaventura, unisce il suo nome a quello di Bagnoregio nella nota presentazione che di se stesso fa nella Divina Commedia. Dicendo: “Io son la vita di Bonaventura da Bagnoregio, che nei grandi offici sempre posposi la sinistra cura” (Dante, Paradiso XII,127-129), sottolinea come negli importanti compiti che ebbe a svolgere nella Chiesa, pospose sempre la cura delle realtà temporali (“la sinistra cura”) al bene spirituale delle anime. Qui, a Bagnoregio, egli trascorse la sua infanzia e l’adolescenza; seguì poi san Francesco, verso il quale nutriva speciale gratitudine perché, come ebbe a scrivere, quando era bambino lo aveva “strappato dalle fauci della morte” (Legenda Maior, Prologus, 3,3) e gli aveva predetto “Buona ventura”, come ha ricordato poc’anzi il vostro Sindaco. Con il Poverello di Assisi seppe stabilire un legame profondo e duraturo, traendo da lui ispirazione ascetica e genio ecclesiale.
Non è facile sintetizzare l’ampia dottrina filosofica, teologica e mistica lasciataci da san Bonaventura. In questo Anno Sacerdotale vorrei invitare specialmente i sacerdoti a mettersi alla scuola di questo grande Dottore della Chiesa per approfondirne l’insegnamento di sapienza radicata in Cristo. Alla sapienza, che fiorisce in santità, egli orienta ogni passo della sua speculazione e tensione mistica, passando per i gradi che vanno da quella che chiama “sapienza uniforme” concernente i principi fondamentali della conoscenza, alla “sapienza multiforme”, che consiste nel misterioso linguaggio della Bibbia, e poi alla “sapienza onniforme”, che riconosce in ogni realtà creata il riflesso del Creatore, sino alla “sapienza informe”, l’esperienza cioè dell’intimo contatto mistico con Dio, allorché l’intelletto dell’uomo sfiora in silenzio il Mistero infinito (cfr J. Ratzinger, San Bonaventura e la teologia della storia, Ed. Porziuncola, 2006, pp. 92ss). Nel ricordo di questo profondo ricercatore ed amante della sapienza, vorrei inoltre esprimere incoraggiamento e stima per il servizio che, nella Comunità ecclesiale, i teologi sono chiamati a rendere a quella fede che cerca l’intelletto, quella fede che è “amica dell’intelligenza” e che diventa vita nuova secondo il progetto di Dio.
San Bonaventura fu messaggero di speranza. Una bella immagine della speranza la troviamo in una delle sue prediche di Avvento, dove paragona il movimento della speranza al volo dell’uccello, che dispiega le ali nel modo più ampio possibile, e per muoverle impiega tutte le sue forze. Rende, in un certo senso, tutto se stesso movimento per andare in alto e volare. Sperare è volare, dice san Bonaventura. Ma la speranza esige che tutte le nostre membra si facciano movimento e si proiettino verso la vera altezza del nostro essere, verso le promesse di Dio. Chi spera - egli afferma - “deve alzare il capo, rivolgendo verso l’alto i suoi pensieri, verso l’altezza della nostra esistenza, cioè verso Dio”.
Grazie, cari amici, ancora una volta per la vostra accoglienza. Mentre vi assicuro un ricordo nella preghiera imparto, per intercessione di san Bonaventura e specialmente di Maria, Vergine fedele e Stella della speranza, una speciale Benedizione Apostolica, che volentieri estendo a tutti gli abitanti di questa Terra bella e ricca di santi.
REGGELLO. PIEVE DI S.PIETRO A PITIANA (FIRENZE, ITALY)
Pieve romanica di S.Pietro a Pitiana a Reggello, provincia di Firenze, Valdarno, Toscana, Italia. La sua fondazione è forse anteriore all'anno Mille e la torre campanaria risulta già esistente nel 1028. Nel secolo XVI fu costruito il portico e la struttura con presbiterio sopraelevato e cripta subì una prima trasformazione a croce latina nel 1631. A rendere più imponente l'insediamento concorse anche la costruzione della grande villa che la stringe da un lato e che appartiene alla famiglia Guicciardini. L'interno dopo il restauro del 1888 ha assunto un aspetto decisamente ottocentesco. A ricordare l'importanza che la pieve ebbe in passato restano un'opera attribuita a Ridolfo del Ghirlandaio e un tabernacolo quattrocentesco in pietra scolpito a eleganti fregi. Il 27 dicembre del 1999 una pala attribuita al Ghirlandaio, risalente al XV secolo, è stata recuperata dai Carabinieri dopo tre anni di ricerche. L'opera, che rappresenta una Madonna del rosario con bambino e i santi Giovanni e Agostino, è stata ritrovata nella bottega di un antiquario nel centro di Firenze; nel 1946 era stata venduta illegalmente dal parroco locale.
Il Papa a Bagnoregio 5/5
La visita del Santo Padre a Bagnoregio
L'inviato di Tv2000 Massimiliano Cochi racconta la giornata dalle zone terremotate
Foto della visita pastorale del Santo Padre a Bagnoregio
L'accoglienza ed il saluto del Sindaco Bigiotti allo stadio comunale e a Piazza Sant'Agostino
MONTELEONE DI PUGLIA CAMPANE CHIESA ADDOLORATA
UNA VISITA ALLE CAMPANE DELLA CHIESA DELL'ADDOLORATA IN MONTELEONE DI PUGLIA FOGGIA
Gli Occhi del Drone - Gaeta (Lazio, Latina)
La CHIESA dell'ICONA PASSATORA ad AMATRICE
il Santuario dell'Icona Passatora ad Amatrice esisteva fin dal 1400 nella forma di una piccola edicola votiva. Era stata eretta per devozione alla Madonna e si trovava in un crocevia di notevole passaggio: il nome Icona Passatora, ovvero icona del passaggio, deriva da ciò. Sul finire della seconda metà del 1400, 1480 per la precisione, la pieve fu terminata, almeno nella sua struttura iniziale. Custodisce una ricchissima serie di affreschi di maestri locali tra i quali Dionisio Cappelli ed il Maestro di Configno. Inoltre, nella fascia inferiore delle pareti, sono state affrescate una serie di piccole scene quali ex voto per grazie ricevute dall'Icona Passatora.
Flycam - Sereno Variabile Gaeta Sperlonga 06 Giugno 2017
Montepulciano Chiesa San Biagio ( eos 550d )
Chiesa San Biagio -- Montepulciano
Orvieto - Appunti di viaggio ♥
Le origini di Orvieto risalgono alla civiltà etrusca: i primi insediamenti, sono del IX° secolo a.C. e si localizzarono all'interno delle grotte tufacee ricavate nel massiccio su cui sorge attualmente la città.
Dopo essere stata annessa nel III° secolo a.C. ai territori di Roma, Orvieto rimane sotto la sua dominazione fino al declino dell'Impero Romano d'Occidente. Diviene poi libero Comune, e durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini, è strenua oppositrice del Barbarossa, rimanendo fedele al Papa. Forte della considerazione dello Stato Pontificio, Orvieto può così prosperare per tutto il Medioevo, raggiungendo l'apice dello sviluppo nel XIII° secolo con la costituzione del Consiglio generale dei 400 e l'elezione del Capitano del Popolo.
E' durante questo periodo che si ebbe un fervido lavoro di costruzione di palazzi ed edifici sacri tra cui spicca il celeberrimo Duomo, risalente al 1263, indubbiamente la testimonianza architettonica più importante della città, con la sua splendida facciata gotica e con la ricchezza delle decorazioni e delle cappelle interne. Nella città antica troviamo poi il Pozzo di San Patrizio, edificato nel 1527 su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, il Palazzo dei Sette del 1300, il Palazzo del Capitano del Popolo (XII° secolo) nel quale si tenevano le riunioni del Consiglio Popolare, le chiese di S. Andrea (XII° secolo), S.Domenico (XIII° secolo), S.Giovenale (XI° secolo), Palazzo Soliano (1262) al cui interno sono ospitati due musei : il Museo dell'Opera del Duomo ed il Museo d'Arte Moderna. Inoltre si ricordano il Teatro Mancinelli (1866), la suggestiva Città Sotterranea e la Necropoli del Crocefisso del Tufo risalenti al periodo etrusco.
♫ Run with you dall'Album : Melinda ♪♪
Cortona (AR) - Concattedrale di Santa Maria Assunta - Richiamo Festivo
Trailer video GAETA!
trailer video GAETA! Le riprese del video sono state effettuate con un drone. L'associazione culturale Gazzettino del Golfo ha realizzato il video per il comune di Gaeta.
gazzettinodelgolfo.it
San Bonaventura da Bagnoregio - 1/2
La vita e l'insegnamento del patrono della parrocchia san Bonaventura da Bagnoregio a Roma - prima parte
San Bonaventura #10 - Istituzione “trinitaria” dei sacramenti [ENG - ITA]
TERZA GIORNATA (17 novembre 2017 - Pontificia Facoltà Teologica “San Bonaventura” - Seraphicum) - V. Ecclesiologia e sacramenti
B. Istituzione “trinitaria” dei sacramenti
2:20 - «Trinitarian dimensions of Bonaventure's Sacramental Theology»
di J. A. Wayne Hellmann OFMConv., Saint Louis University
Contrappunti:
34:10 - Giuseppe Bonfrate, Pontificia Università Gregoriana
49:16 - Carlos Esteban Salto Solá OFM, Pontificia Università Antonianum
Moderatore: M. K. Zamora FSCC, Silver Lake College
* Gli Atti del convegno:
* Tutte le conferenze:
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Solennità Maria SS. ad Rupes - 12 settembre 2017 - breve presentazione
ll video è una breve presentazione della celebrazione e della processione in onore di Maria SS. ad Rupes svoltasi il 12 settembre 2017, giorno della solennità, a Castel Sant'Elia, e presieduta da S.E. Rev. Mons. Romano Rossi, Vescovo di Civita Castellana.