Castiglion Fiorentino, al via il restauro della chiesa di San Paolo eremita in Sant’Agostino
Castiglion Fiorentino, al via i lavori di restauro della chiesa di San Paolo eremita in Sant’Agostino
Servizio di Michele Francalanci, riprese di Marco Alfonsi. Intervista a mons. Riccardo Fontana - vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro; Mario Agnelli, sindaco di Castiglion Fiorentino
TSD News del 24 settembre 2018.
san Ginesio, Chiesa di sant'Agostino e Chiostro (manortiz)
La Chiesa di Sant’Agostino con l’annesso Convento degli Agostiniani sorge sui resti di quello che era in origine un primitivo edificio religioso dedicato a Santa Maria Maddalena costruito nel 1230 ed i cui caratteri sono ancora oggi visibili nella muratura dell’abside e sul fianco destro, che porta i segni di un antico ingresso con archi e porticato.
La chiesa fu restaurata completamente nel XVIII secolo su progetto di Carlo Antonio Sassi, come indicato nell’iscrizione sul portale d’ingresso,e più precisamente tra il 1750 ed il 1756, anni in cui si provvide a demolire il portico della facciata donandole l’aspetto barocco che ancora oggi conserva.
Nel 1799, a causa di un violento terremoto, tutto il complesso subì seri ed ingenti danni e si dovette abbattere il campanile.
La chiesa, con l’annesso convento dei frati agostiniani il cui ordine venne soppresso con decreto del 3 gennaio del 1861, passarono di proprietà dello Stato che adibì l’intero stabile a scuola pubblica.
Nel corso del XIX secolo il complesso venne sottoposto ad un intervento di restauro ed oggi è utilizzato come sede di una scuola superiore ed adibito ad auditorium e teatro di concerti e mostre.
Nel XX secolo da una parete del convento venne staccato un affresco raffigurante una Madonna con bambino risalente all’XI secolo e ricollocato all’interno della chiesa. La leggenda narra che proprio di fronte a questa immagine sacra abbia pregato San Nicola di Tolentino negli anni in cui qui trascorse il suo periodo di noviziato.
Nelle lunette del loggiato del chiostro, la cui costruzione risale al 1615, si possono ammirare dipinti raffiguranti i principali fatti della vita di Sant’Agostino e, sotto ognuno di esso, è rappresentata l’arma gentilizia della famiglia che lo commissionò.
Al centro del chiostro si trova un pozzo di acqua ritenuta miracolosa e chiamato “Acqua di San Nicola” che, secondo la tradizione, fu fatta sgorgare dalle preghiere di San Nicola.
All’interno della chiesa è presente un organo realizzato nel 1747 da Giovanni Fedeli e lungo le pareti del loggiato è possibile ancora oggi ammirare pregevoli opere pittoriche e dipinti raffiguranti i principali fatti della vita di Sant’Agostino.
San Gimignano, Tuscany, Italy
San Gimignano is a small walled medieval hill town in the province of Siena, Tuscany, Italy.
It is mainly famous for its medieval architecture, especially its towers, which may be seen from several kilometres outside the town.
San Gimignano has managed to conserve fourteen towers of varying height which have become its international symbol.
There are many churches in the town: the two main ones are the Collegiata, formerly a cathedral, and Sant'Agostino, housing a wide representation of artworks from some of the main Italian renaissance artists.
The heart of the town contains the four squares, the Piazza della Cisterna, the Piazza Duomo where the Collegiata is located, the Piazza Pecori and the Piazza delle Erbe. The main streets are Via San Matteo and Via San Giovanni, which cross the city from north to south.
0:03 - The Piazza della Cisterna. (0:58) looking back at the steep road you have to climb to reach the Piazza della Cisterna from the entrance to the town.
1:23 - The Piazza Duomo. (2:02) Panorama of the Vicolo dell'Oro.
2:50 - The Piazza San Agostino, which contains the Chiesa di Sant'Agostino. It can be found on the northern side of San Gimignano and on the Piazza Sant'Agostino, where it has been an important local landmark since is first opened its doors in the 13th century. The town's second-biggest church after the Collegiata, the simple brick exterior appears quite plain and the bell tower is very subtle. The Chiesa di Sant'Agostino is home to a small chapel, which contains the tower of St. Bartolo.
4:05 - Panorama from the Via Palestro. From this point, you get a terrific view over the Tuscan countryside, with the rolling hills and pure peacefulness.
TOSCANA - ASCIANO Borgo Bello - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Asciano (SI) sorge su un'altura dell'alta valle del fiume Ombrone
Il piccolo e ricco viaggio nel centro di Asciano comincia al cospetto della basilica di Sant’Agata (XI sec. e modifiche del ‘500, ‘600, ‘800) in cui si possono ammirare una Madonna con Bambino del Signorelli e una Pietà del Sodoma . Nei pressi della chiesa si trova il Museo di Arte Sacra che conserva una collezione di opere trecentesche e quattrocentesche.
Corso Matteotti passa nel cuore della piccola città affacciandosi sulla chiesa gotica di San Bernardino (sede del Museo Etrusco) e la chiesa tardogotica di Sant’Agostino.
Molto bella per l’essenzialità della sua architettura la chiesa di San Francesco (XIII sec).
Il viaggio termina nella piazza del Grano che si identifica nella bellissima fontana in travertino (XV sec) di Paolo Ghini e nella facciata del Palazzo del Podestà.
Anghiari, torna nella chiesa di Sant’Agostino la pala di Matteo di Giovanni
Anghiari, torna nella chiesa di Sant’Agostino la pala di Matteo di Giovanni
Servizio di Lorenzo Canali; Intervista a don Marco Salvi - parroco di Anghiari
TSD Notizie del 27.3.2017
MONTE SAN SAVINO Antico borgo Toscano - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Sul versante di ponente della Valdichiana, contrapposto a Cortona ed adagiato su di un monte prospiciente la valle del torrente Esse, si erge Monte San Savino, antichissimo borgo nel quale sono stati rinvenuti molti segni di civiltà etrusca nel corso degli scavi condotti a fine '800. La storia della cittadina va progressivamente assestandosi lungo gli eventi che vedevano coivolte le fazioni di guelfi e ghibellini. Questi ultimi ebbero il sopravvento così il borgo andò sotto il potere degli Ubertini signori di Arezzo ma poi nel1306 passò sotto la giurisdizione fiorentina e guelfa nel 1306. Nel 1337 Monte San Savino passò dapprima sotto il dominio di Perugia, poi sotto quello di Siena e quindi (1384) di nuovo sotto quello di Firenze che vi mandò potestà e vicari per l' amministrazione della giustizia.
Monte San Savino conobbe il suo massimo splendore nella seconda metà del '400 e nel '500 quando fiorì in questa Terra il nobile ramo della famiglia Ciocchi-Di Monte, originaria di Firenze e ricca di illustri personaggi come il cardinale Antonio, uno dei più influenti porporati del Rinascimento, carissimo a Giulio II e intimo dei papi di casa Medici.
Nella visita dell'antico borgo consigliamo di ammirare: la Porta Fiorentina, il Cassero, la Chiesa di Santa Chiara,il Porticciolo,
il Palazzo Di Monte, le Logge dei Mercanti, la Chiesa della Pieve, il Ghetto e la Sinagoga
Bietolini-day a Cortona.wmv
Il dodici dicembre 2009 è stato presentato al Centro Convegni di Sant'Agostino di Cortona il libro Vangelo in versi cortonesi di Rolando Bietolini. L'antica città etrusca ha dedicato a questo poeta cortonese un vero e proprio B-day
Chiesa Nuova. INTERNO. SDC18906.MP4
Tra il 1594 e il 1617, secondo un progetto di Giacomo Della Porta del 1585 e a cura di Giovan Battista Guerra come soprintendente ai lavori, l'originaria pianta ad unica navata fu modificata per mezzo dello sfondamento delle cappelle laterali, che vennero arretrate in modo da lasciare spazio per due strette navate laterali. Si aggiunsero inoltre altre due cappelle, una per lato.
Navate
Interno
La navata centrale è coperta da una volta a botte, sostenuta da pilastri con paraste addossate, tra i quali si aprono le arcate verso le navate laterali, dove si affacciano cinque cappelle per parte.
Ai lati della navata centrale, sopra gli archi di passaggio alle navate laterali, e sulla controfacciata, si trovano quindici tele ovali ospitate in cornici dorate, realizzate tra il 1697 e il 1700, che raffigurano la Salvazione del genere umano attraverso episodi dell'Antico e Nuovo Testamento.
Affreschi di Pietro da Cortona [modifica]
La volta, la cupola con i peducci e l'abside, lasciati inizialmente solo imbiancati per volere dello stesso san Filippo Neri, furono successivamente affrescati da Pietro da Cortona tra il 1647 e il 1666.
Sulla volta l'affresco raffigura la Madonna e san Filippo Neri e si riferisce al celebre episodio della visione avuta dal santo nel 1576 nel corso della costruzione della chiesa: a san Filippo apparve la Madonna che sorreggeva una trave pericolante sopra la cappella nella quale erano conservati durante i lavori il Santissimo Sacramento e l'immagine miracolosa della Madonna Vallicelliana.
Nel catino absidale è raffigurata l'Assunta tra Angeli e Santi, sulla cupola il Trionfo della Trinità (Dio Padre e Cristo sulla cupola e lo Spirito Santo nel lanternino). Sui pennacchi della cupola sono affrescati i profeti biblici Geremia, Ezechiele, Isaia e Daniele.
Transetto e presbiterio [modifica]
Negli anni 1920 del Novecento, nel braccio destro del
Il coro nel presbiterio risale al 1640 per i dossali degli stalli, mentre i sedili sono di poco posteriori. Gli organi e i coretti ai lati del presbiterio hanno ricche mostre in legno dorato del 1698.
Altare maggiore e dipinti di Pieter Paul Rubens [modifica]
Sull'altare maggiore, costruito tra il 1596 e il 1599 doveva inizialmente trovar posto una pala con la Natività di Federico Barocci, tuttavia mai eseguita.
Nel 1608 fu invece deciso di collocarvi l'immagine miracolosa della Madonna Vallicelliana, che venne inserita in una pala in lavagna, dipinta da Pieter Paul Rubens con centri concentrici di Angeli e cherubini adoranti, disposti intorno ad una nicchia con l'immagine sacra. Questa è coperta da una lastra di rame, ugualmente dipinta da Rubens con una Madonna e Bambino benedicente, che può essere sollevata, mediante un sistema di corde e pulegge, per disvelare l'immagine miracolosa sottostante.
Alle pareti laterali del presbiterio si trovano altri due dipinti di Rubens, realizzati ancora su lastre di ardesia, che rappresentano i Santi Gregorio Magno, Papia e Mauro (sulla parete sinistra) e i Santi Flavia Domitilla, Nereo e Achilleo (sulla parete destra).
Il mecenate di questo grandioso ciclo pittorico fu il vescovo di Milano Federico Borromeo.
Sopra il timpano mistilineo dell'altare è stata realizzata un'edicola per ospitare il Crocefisso in legno policromo, opera di Guglielmo Berthelot, del 1615. Nel 1697 il timpano e l'edicola furono modificati per l'aggiunta di due statue di Angeli, opera di Francesco Maratti.
Il tabernacolo dell'altare in bronzo dorato, con angeli in volo, fu realizzato nel 1672 da Ciro Ferri.
MONTEPULCIANO da San Biagio a Piazza Grande ** toscana italy **
Montepulciano è una bella cittadina toscana, tipicamente rinascimentale, costruita sulla cresta di una collina di tufo tra la Valdichiana e la Valdorcia. Dopo aver visitato in basso la monumentale chiesa di San Biagio, dal caldo colore del travertino, ci si può avviare su verso il centro storico.
Consigliabile è la piacevole passeggiata che partendo fuori mura dalla chiesa di Sant'Agnese percorre in salita le belle strade medievali per giungere in Piazza Grande, centro monumentale della città con il Duomo, il Palazzo Pubblico ed un pozzo di pregevole bellezza.
Piccole deviazioni lungo il percorso permettono di affacciarsi da un lato su splendidi panorami della Valdichiana fino al lago Trasimeno e dall'altro sulle prime colline della Valdorcia.
Eric Clark’s Travel Videos - Rome Italy - Santa Maria Della Pace / Holy Maria Church of Peace
Eric Clark’s Travel Videos - Rome Italy - Santa Maria Della Pace / Holy Maria Church of Peace
From Wikipedia
Santa Maria della Pace is a church in Rome, central Italy, not far from Piazza Navona. The building lies in rione Ponte.
The current building was built on the foundations of the pre-existing church of Sant'Andrea de Aquarizariis[1] in 1482, commissioned by Pope Sixtus IV. The church was rededicated to the Virgin Mary to remember a miraculous bleeding of a Madonna image there in 1480. The author of the original design is not known, though Baccio Pontelli has been proposed.
In 1656–67 Pope Alexander VII had the edifice restored by Pietro da Cortona, who also added the famous Baroque façade projecting from its concave wings: this, devised to simulate a theatrical set, has two orders and is entered by a semi-circular pronaos with paired Tuscan columns.[citation needed] The church presses forward almost to fill its tiny piazza; several houses had to be demolished by Pietro da Cortona to create even this miniature trapezoidal space. This newly formed piazza, focussed on the church facade even in its architectural detailing, had the additional benefits of facilitating the turning of coaches which had become so fashionable with the Roman nobility of the time and creating an ingenious unified ensemble of the church in its urban setting.[2] The play of concave and convex forms at varying scales in and around the predominant main facade masks the neighbouring buildings, extends the apparent breadth of the facade and so increases the visual impact on the spectator physically confined by the small trapezoidal piazza. The monumental effect of the plasticity of forms, spatial layering and chiarascuro lighting effects belies the actual scale of this urban intervention.
The inscription around the porch architrave is taken from Psalm 72: SUSCIPIANT MONTES PACEM POPULO ET COLLES IUSTITIAM (The mountains shall bring peace to the people; and the hills, justice). This reference to the 'mountains' of the coat of arms of the Chigi family, to which Alexander VII belonged, is presumably an allusion to the benefits of his papal reign. Oak leaf motifs, another Chigi family emblem, can also be found on the facade. On the upper facade, Cortona had the curved travertine panels cut to make grained matching patterns, in an unusual use of this particular material. Through the tall central window, the circular window of the 15th century church facade is visible.
The interior, which can be reached from the original fifteenth-century door, has a short nave with cruciform vaulting and a tribune surmounted by a cupola. Cortona articulated the interior of the dome with octagonal coffering and a series of ribs radiating from the lantern. This is an early example of combining these two forms of dome decoration and was employed by Gianlorenzo Bernini in his later churches at Ariccia and Castelgandolfo.[5]
Carlo Maderno designed the high altar (1614) to enframe the venerable icon of the Madonna and Child.
Chigi Chapel[edit]
Sibyls receiving angelic instruction by Raphael, 1514
Raphael began to fresco the Sibyls receiving angelic instruction (1514) above the arch of the Chigi Chapel, commissioned by Agostino Chigi, the papal banker.[6] The Deposition over the altar is by Cosimo Fancelli.
Cesi and Ponzetti Chapels[edit]
The second chapel on the right, the Cesi Chapel, was designed by Antonio da Sangallo the Younger, and has a very fine Renaissance decoration on the external arch by Simone Mosca, as well as two small frescoes, the Creation of Eve and the Original Sin by Rosso Fiorentino.
The first chapel on the left (Ponzetti Chapel) has noteworthy Renaissance frescoes by Baldassarre Peruzzi, who is better known as an architect. The second chapel has marble taken from the ruins of the Temple of Jupiter Capitolinus.
The tribune has paintings by Carlo Maratta, Peruzzi, Orazio Gentileschi, Francesco Albani and others.
A main feature of the church and monastery complex is the Bramante cloister. Built in 1500–1504 for Cardinal Oliviero Carafa, it was the first work of Donato Bramante in the city. It has two levels: the first is articulated by shallow pilasters set against an arcade; the second also has pilasters set against an arcade which is vertically continuous with the lower storey, but with columns located in between each arch span.
Divini devoti - 6 ep I FILIPPINI a Santa Maria in Vallicella
Nella sesta puntata ci sposteremo dalla Chiesa Nuova (santa Maria in Vallicella) alla chiesa dei ss. Nereo e Achilleo per mettere in luce il particolare culto delle origini cristiane alla base della predicazione di San Filippo Neri e dei padri dell’Oratorio, la Congregazione fondata dal grande santo. All’interno della Chiesa Nuova grande risalto è dato alle opere di Rubens e di Pietro da Cortona, due giganti del barocco. Ospiti della puntata: Vittorio Sgarbi, storico dell’arte.
La storia di Roma in un minuto-La chiesa delle cortigiane
Sant'Agostino al Campo Marzio, la basilica delle cortigiane
Cortona (AR) - Concattedrale di Santa Maria Assunta - Richiamo Festivo
ROMA - Chiesa di Santa Maria della Pace 4K
La chiesa di Santa Maria della Pace si trova poco distante da piazza Navona.
Carlo Maderno disegnò l'altare maggiore per incorniciare il venerabile dipinto della Madonna col Bambino.
La prima cappella a destra è detta Chigi, poiché commissionata da Agostino Chigi, il banchiere del papa. L'affresco sull'arcone delle Sibille e angeli del 1514 è attribuito a Raffaello. Un altro elemento di spicco della chiesa è il chiostro del Bramante che però non sono riuscito a vistarlo.
Filmata con Sony RX10M3 in 4K.
Musica:
Oh My Dog!! by Savfk |
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Attribution 4.0 International (CC BY 4.0)
#roma #rome
Elia da Cortona: tra realtà e mito - terza parte
Elia da Cortona: tra realtà e mito. Questo il titolo della due-giorni di studio dedicata al religioso francescano che si è svolta nel Centro Convegni Sant'Agostino di Cortona.
Un incontro incentrato sulla figura poliedrica di Elia, la cui esistenza è avvolta dalla leggenda. Molti gli studiosi intervenuti all'interno del convegno. Nella terza parte sono presenti le relazioni di Filippo Sedda della Pontificia Università Antonianum di Roma con Elia nelle legendae e nelle cronache francescane e di Sebastiana Nobili dell'Università di Bologna con Elia come antimodello nella Cronica di Salimbene de Adam.
L'iniziativa è stata realizzata con il sostegno della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, con il patrocinio del Comune di Cortona e con la collaborazione della Fondazione CISAM (Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo) di Spoleto e le Famiglie Francescane di Cortona.
Il programma dell'evento è stato curato dal Centro interuniversitario di Studi Francescani e dalla Società Internazionale di Studi Francescani.
A Sansepolcro l'ultima stazione quaresimale verso la Pasqua
Si è svolta a Sansepolcro l'ultima stazione quaresimale in preparazione alla Pasqua nella Diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Nella chiesa di Sant'Agostino i fedeli hanno avuto la possibilità di accostarsi al Sacramento della riconciliazione grazie alla presenza di un nutrito gruppo di sacerdoti. Poi la processione con le palme verso il duomo biturgense dove mons. Riccardo Fontana ha presieduto la celebrazione eucaristica.
Servizio di Michele Francalanci; Mons. Rodolfo Cetoloni - Vescovo di Grosseto; Mons. Stefano Manetti - Vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza
TSD Notizie del 14 aprile 2014
Campane della Chiesa di Sant'Agostino (Arezzo) [Full HD]
Suonata a distesa feriale mezzanella e campanone,
ultimo cenno messa delle ore 8:30.
Elia da Cortona: tra realtà e mito - quarta parte
Elia da Cortona: tra realtà e mito. Questo il titolo della due-giorni di studio dedicata al religioso francescano che si è svolta nel Centro Convegni Sant'Agostino di Cortona.
Un incontro incentrato sulla figura poliedrica di Elia, la cui esistenza è avvolta dalla leggenda. Molti gli studiosi intervenuti all'interno del convegno. Nella quarta parte sono presenti le relazioni del prof. Paolo Capitanucci dell'Istituto Teologico di Assisi con Francescani e alchimia fra realtà e mito: frate Elia da Assisi e Bonaventura da Iseo e Michele Pellegrini dell'Università di Siena con Ordini mendicanti e istituzioni religiose nel sec. XIII: il caso di Elia da Cortona.
L'iniziativa è stata realizzata con il sostegno della diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, con il patrocinio del Comune di Cortona e con la collaborazione della Fondazione CISAM (Centro Italiano di Studi sull'Alto Medioevo) di Spoleto e le Famiglie Francescane di Cortona.
Il programma dell'evento è stato curato dal Centro interuniversitario di Studi Francescani e dalla Società Internazionale di Studi Francescani.
Montepulciano
MONTEPULCIANO - Siena, Tuscany - Italy
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Photography and editing by Sandro Sansone
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(Italian and english version - Quality 1080p HD)
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Arroccata sulla cima di un colle che si affaccia sulla Val di Chiana e la Val d'Orcia, non lontano da Siena, Montepulciano è una cittadina medievale di rara bellezza. I bellissimi palazzi e le suntuose residenze che si possono ammirare camminando per le vie del centro storico di Montepulciano, testimoniano ancora oggi il grande potere delle famiglie nobili durante il XIV e il XV secolo.
Racchiusa dalle antiche ed imponenti mura, Montepulciano è attraversata al centro da una strada principale più ampia, il Corso, dal quale si diramano tutta una serie di vicoli.
Passando sotto l'imponente Porta al Prato, si entra subito nel Corso. Nella prima piazza che si incontra, si può ammirare la Colonna del Marzocco, una possente colonna in marmo con il leone araldico di Firenze. Suntuosi palazzi signorili si susseguono uno dopo l'altro, fino a che si giunge di fronte alla Chiesa di Sant'Agostino, progettata da Michelozzo. La chiesa conserva un Crocifisso attribuito a Donatello. Dinnanzi alla Chiesa si nota una curiosa ed originale casa torre, sormontata dalla curiosa figura di Pulcinella, che batte le ore del grande orologio.
Continuando sul Corso ci si imbatte nell'elegante Palazzo Cervini, e poco prima che la strada svolti, ecco la casa del Poliziano, grande umanista e poeta sotto il patrocinio dei Medici.
Tornando indietro sul corso e girando subito a destra, ci si ritrova in Piazza Grande, il cuore della città, con il Pozzo dei Grifi, il Duomo, il Palazzo Comunale, Palazzo Tarugi e Palazzo Contucci.
Dalla cima della torre del Palazzo del Comune si apre un vero e proprio spettacolo per la vista, un panorama mozzafiato.
La passeggiata continua verso la Fortezza e la Chiesa di Santa Maria dei Servi: da qui guardando giù si ammira un altra tipica attrazione di Montepulciano, il bellissimo Santuario di San Biagio. Questa imponente chiesa in travertino, che si erge isolata nel bel mezzo della campagna toscana, rappresenta uno dei migliori esempi di arte rinascimentale.
Insieme a Montalcino, Montepulciano è ben nota per la grande produzione di vino rosso, il suo Nobile di Montepulciano è uno dei vini più apprezzati sia in Italia che all'estero.
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The city of Montepulciano has a past tied in part to two important regional cross roads (From Chiusi to Arezzo running south to north, and from the Valdorcia to the Valdichiana and to Trasimeno running east to west) and its strategic position at the border of the area of influence of various powerful, medieval based cities (Orvieto, Perugia, Siena, Florence). This happened in the first centuries of the second millennium when its riches and power were considerably developed, to the point of the city becoming a desired prey and acquired for itself of an appreciable autonomy that can be clearly seen in its alliance with the leading cities around it which were in perennial conflict among themselves.
Unfortunately its final entrance in the Florentine state, after 1511, although it developed an important style (which is reflected in the important public and private buildings realised after that date and the establishment of the diocese in 1561) it suffered a slow economic and social decline, and at one point in the 18th century the Granduke of Tuscany Pietro Leopoldo became concerned, and looked into ways to give back some life to the very prestigious centre that had started to decay. In the 19th century the drainage of the Valdichiana renewed the importance of the city and it became the administration centre of the area signalling an appreciable revitalization, however this did not last beyond the middle of the 20th century. A population loss in the valley due to immigration to the north of many farmers who were transformed into the workforce for factories, and the changing ways of cultivating the land, which has not been completely compensated for by a similar growth of the small and medium industrial businesses. The prestigious art and history of the city has again an appreciable fascination also at a international level, and by this it is hoped, that Montepulciano will be able to make itself known as a centre of cultural development.
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Soundtrack:
1) Ross Bugden - Parallel
2) Shattered Helium - Rules Of War
3) Sirius Beat - Rise