20110529 - 04 - Visita Fabriano - Chiesa Sant'Agostino
Visita al centro storico di Fabriano della classe 5C, insieme ai genitori - Scuola Elementare Mazzini. Maestre Maria Rita e Patrizia.
L’arte salvata
Nelle terre colpite dal terremoto del Centro Italia, continua il lavoro delle forze dell’ordine, della Protezione civile, dei volontari. I vigili del fuoco sono intervenuti a Fabriano, nella chiesa di Sant’Agostino che risulta per il momento inagibile a causa del sisma, per recuperare tre grandi tele di oltre 180 centimetri per 350. Altri interventi di messa in sicurezza sono stati effettuati a Sarnano, con il salvataggio di tele e oggetti sacri. E poi a Ussita, nel Maceratese, dopo aver montato un’impalcatura dietro l’altare maggiore della chiesa romanica del 1300 di Santa Maria Assunta, hanno imballato e recuperato la tela dell’Assunzione attribuita a Camillo e Fabio Angelucci. Il quadro del 1584 è stato collocato in un luogo sicuro, come già era avvenuto per la scultura lignea del SS. Crocifisso.
Chiesa di S.Lucia di Fabriano - alla scoperta di un opera dimenticata
Chiesa Santa Lucia di Fabriano - un importante affresco del 400 rimasto isolato e nascosto a seguito di modifiche barocche della struttura. Un prezioso gioiello da recuperare e far conoscere.
Parrocchia di San Giuseppe Lavoratore - Fabriano
Daniele Morini in collegamento dalla parrocchia di San Giuseppe Lavoratore - Fabriano
Fabriano - Chiesa e monastero di S.Benedetto
Fondata nel 1244 per volontà di S. Silvestro (Guzzolini) fu ampliata nel 1290 e ricostruita nel 1590. Dopo il terremoto del 1741 la chiesa fu ricostruita nuovamente solo dopo alcuni anni. Dell'antica struttura restano i resti del portale gotico visibili lungo via Mamiani. Gli stalli lignei del Coro, che vide l'eccidio dei Chiavelli, sono una preziosa testimonianza d'intaglio fiorentino di epoca tardo gotica. Preziosa la scultura in pietra di Martino da Cingoli (fine sec. XIII) raffigurante il Beato Giovanni dal Bastone e le testimonianze figurative con opere di Simone de Magistris, Orazio Gentileschi, Pasqualino Rossi, Giacinto Brandi ed altri pittori del '500 e del '700.
L'attesa
Presentazione Mostra Da Giotto a Gentile, Fabriano, 14/07/2014
FABRIANO VECCHIA E NUOVA -Quarta parte- (351 foto e 4 video)
FABRIANO VECCHIA E NUOVA (Quarta parte).
Più di 100 anni della storia di Fabriano raccontata attraverso centinaia di vecchie foto e cartoline.
Un fantastico viaggio indietro nel tempo, in un percorso virtuale per le vie di Fabriano, mettendo a confronto vecchie immagini della città con quelle attuali.
-QUARTA PARTE- (352 foto e 4 video)
00:01 -Sommario della quarta parte-
03:36 (1 foto) -Terremoto 26/09/1997 al Collegio Gentile (Zona Via Felice Cavallotti)-
04:45 (4 foto)-Via G.B. Miliani (Zona Sant'Antonio)(Anni 20/30)-
05:09 (2 foto)-Cassa di Risparmio 1900 (Zona Incrocio Piazza G.B. Milani con Via Gioberti)-
05:38 (2 foto)-Via Gioberti (Zona Chiesa del Sacro Cuore, danni del sima del 1997)-
06:24 (1 foto)-Piazza Q. Sella Abside della Chiesa di Santa Lucia 1939-
06:41(1 foto) -Piazza Q. Sella (1908)-
06:54 (1 foto)-Via Berti (Zona Chiesa di Santa Lucia)(Anni 10)-
07:10 (8 foto)-Piazza Q. Sella(Tra 1898 e 1940)-
08:28 (1 foto) -Inizio di Via Damiano Chiesa 1986 (Zona Piazza Q. Sella)-
08:50 (1 Foto) -Lavatoio in zona Via Damiano Chiesa (2008)-
09:28 (3 foto)-Via dei Chiavelli (Zona Chiesa di Santa Lucia ed ex Caserma Spacca)(Tra 1908 e 1958)-
10:06 (2 foto)-Via Gioberti Zona centrale anni 30, e zona Chiesa del Sacro Cuore sisma del 1997)-
10:50 (2 foto)-Cassa di Risparmio (Inizio Corso della Repubblica)(1905)-
11:13 (6 foto)-Corso della Repubblica (Zona ex Pizzeria di Cesare e Caffè Storelli)(Tra 1998 e 1919)-
12:13 (3 foto)-Inizio del Loggiato S. Francesco (Zona Corso della Repubblica)(Tra 1920 e 1998)-
12:42 (8 foto)-Interno del Loggiato S. Francesco (Zona ex CINEMA EXCELSIOR-Corso della Repubblica)(Tra 1898 e 1998)-
13: 52 (2 foto) -Veduta del Corso della Repubblica dal Loggiato S. Francesco(Anni 10, e 1997/98)-
14:30 (2 foto) -Via Balbo dal Loggiato San Francesco(1997/98).
14:56 (55 foto, 1 video)- Veduta del Corso della Repubblica dal Loggiato S. Francesco (Tra 1500 e 2013)-
22:08 (3 foto)-Ufficio postale all'interno del Loggiato S. Francesco (Anni 50)(Corso della Repubblica)-
22:35 (3 foto)-Interno del Loggiato S. Francesco (Zona palazzo dei Chiavelli-Corso della Repubblica)(Tra 1910 e 1998)-
23:16 (4 foto) -Corso della Repubblica (Zona Gioielleria Pesci)(Tra 1901 e 1960).
24:02 (2 foto) -Via Balbo (Zona retro della Cattedrale)(1997/98)-
24:45 (3 foto) -Via Balbo (Zona Piazza Amedeo di Savoia)(Tra 1905 e 1958)-
25:44 (4 foto, 1 video) -Chiesa di S. Benedetto, Fabriano Basket 1968, e Croce Rossa (Zona Via Mamiani)(Tra 1905 e 1968)-
28:09 (3 foto)-Via Balbo (Abside della Cattedrale)(Tra 1930 e 1960)-
28:41 (5 foto)-Inizio del Loggiato S. Francesco (Zona Corso della Repubblica)(Tra 1900 e 1998)-
29:33 (4 foto, 1 video)-Esterno del Loggiato S. Francesco (Zona Corso della Repubblica)(Tra 1920 e 1961)-
30:37 (28 foto, 1 video)-Palazzo del Podestà (Zona centrale del Corso della Repubblica)(Tra 1903 e 2016)-
35:13 (6 foto)-Esterno del Loggiato S. Francesco (Tra 1936 e 1999)-
36:52 (2 foto)-Sisma del 1997, danni alla Chiesa di S. Biagio (Zona Piazza Manin)-
37:52 (1 foto)-Esterno del Loggiato S. Francesco (Zona inizio di Via Verdi)(Anni 10/20)-
38:17 (10 foto)-Corso della Repubblica dal Caffè Ideale (Tra 1906 e 2012)-
39:35 (9 foto)-Arco del Palazzo del Podestà (Corso della Repubblica)(Tra 1902 e 1998)-
40:47 (20 foto) -Vista del Palazzo del Podestà dal bar Centrale(Tra 1910 e 2013)-
43:19 (1 video) -Vista del Palazzo del Podestà dal bar Centrale-(Porta Pisana vince per la prima volta il Palio di S.Giovanni il 24/06/2016).
44:02 (37 foto)-Vista del Palazzo Vescovile dal lato destro del Palazzo del Podestà(Tra 1902 e 2005)-
48:34 (10 foto)-Vista del Palazzo Vescovile dall'arco del Palazzo del Podestà(Tra 1898 e 1970)-
50:04 (23 foto, 1 video)-Vista del Palazzo Chiavelli e del Loggiato S. Francesco dal lato Sinistro del Palazzo del Podestà(Tra 1905 e 2006)-
53:04 (17 foto)-Madonna del Buon Gesù, discesa della Cattedrale e Palazzo Vescovile, Palazzo del Podestà lato sinistro, e Piazza della Cattedrale(Tra 1910 e 1970) -
55:42 (5 foto)-Chiostro della Cattedrale di S. Venanzio (Zona Piazza della Cattedrale)(Anni 10/20)-
57:03 (29 foto)-Fabbrica di cappelli, Cattedrale di S. Venanzio, Giardini del Poio, Fontana della Piazza della Cattedrale, e Madonna del Buon Gesù (Tra 1900 e 1998)-
01:01:09 (12 foto)-Palazzo del Podestà Lato destro (Zona Piazzetta del Podestà)(Tra 1900 e 1928)-
01:03:04 (4 foto)-Progetti del Ing. Bocci, per la ristrutturazione del Palazzo del Podestà (Anni 10-20)-
01:03:48 (2 foto)-Foto aerea del Corso della Repubblica(Anni 50 e anni60)-
01:04:29 (1 foto)-Plastico della città di Fabriano (Tanto di cappello a Tiberio Tiberi, l'autore di questa opera)(Tra anni 20 e anni 40)-
01:04:48 -Pezzo finale della quarta e ultima parte di FABRIANO VECCHIA E NUOVA-
Per rivedere la
PRIMA PARTE
SECONDA PARTE
TERZA PARTE
Fabriano Insolita e Segreta: l'enigma delle formelle
Tutti i fabrianesi hanno notato le splendide decorazioni di cui parliamo in questo video, molti si sono chiesti cosa rappresentino, pochissimi hanno trovato risposte a riguardo. Ecco svelato un mistero cittadino
Fabriano piazza del Comune Fontana Sturinalto Palazzo del Podestà Palazzo del Comune
Palazzo del Podestà: Sorge nella centrale Piazza del Comune, è un edificio pubblico tipicamente medievale con una sua peculiarità nella tipologia a ponte, in ricordo della colmata dell'antico fiume cittadino che scorreva sotto di esso, e dell'unificazione dei quattro quartieri cittadini. Eretto nel 1255, interamente in pietra bianca di Vallemontagnana, modificato più volte, è costituito di tre corpi di fabbrica, dei quali quello centrale presenta il caratteristico voltone ogivale di sottopasso della strada e le eleganti trifore. Al di sotto dell'arcone restano interessanti affreschi (XIII-XIV secolo) che rappresentano scene di guerrieri in battaglia e un'enigmatica ruota della fortuna mossa da una figura femminile.
Fontana Sturinalto: Fu commissionata nel 1285 a Jacopo di Grondolo, che s'ispirò alla Fontana Maggiore di Perugia. Non a caso la fontana fabrianese, cosiddetta Sturinalto, denota una grande somiglianza con quella della straordinaria fontana umbra decorata da Nicola e Giovanni Pisano.
Palazzo del Comune: Risale al 1350 circa. Ricostruito nel 1690, è l'antica dimora dei Chiavelli, signori della città fino al 1435, e conserva l'androne voltato a crociera del XIV secolo e, nel cortile, il lapidarium con epigrafi e cippi provenienti dai municipi romani di Attidium (Attiggio), Tuficum (Borgo Tufico) e Sentinum (Sassoferrato).
Gubbio (PG) - Campane della Chiesa di S. Agostino
5 campane a slancio. Distesa delle 4 campane minori e rintocchi del campanone.
Dati delle Campane nel censimento del 1941, voluto da mons. Beniamino Ubaldi:
Prima (Campanone): peso 850 kg / data di fusione: 1743
Seconda: peso 650 kg / data di fusione: 1913
Terza: peso 400 kg / data di fusione: 1892
Quarta: peso 200 kg / data di fusione: 1879
Quinta (Squillina): peso 150 kg / data di fusione: 1792
Fonte:
Le Campane di Pietramala (FI) Italy.
Le Campane della Pieve di San Lorenzo di Pietramala (FI) Italy, 18 gennaio 2015. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Pietramala è un ridente e tranquillo Paese (a 845 m slm) dell’Appennino Tosco Emiliano, sulla strada statale 65 della Futa a metà strada fra Firenze e Bologna.
O Pietramala, gemma custodita
dal Canda, da Montòggioli, dal Beni,
t’amo pei giorni liberi e sereni
che donasti e ancor doni alla mia vita,
quando l’anima, stanca, inaridita
dei cittadini inganni odi e veleni,
cerca un rifugio sui tuoi poggi ameni,
e vi ritrova la sua rifiorita.
T’amo nell’invernale tuo candore
mistico, ma più quando tutto verde
ridai maschio vigor di sogni al cuore,
che, dall’aeree cime de’ tuoi monti,
spazia su interminabili orizzonti,
fin che sul mar, nel cielo, in Dio si perde.
Diego Garoglio - 22 aprile 1924 -
L'Adorazione dei pastori del Perugino al Diocesano di Milano
Milano (askanews) - Un importante dipinto della maturità del Perugino arriva al Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano, in prestito dalla Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia: si tratta di una Adorazione dei pastori alla quale il pittore umbro ha lavorato per oltre vent'anni e che porta in sé le tracce dell'evoluzione di colui che a lungo è stato l'artista più importante del proprio tempo. Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano, ci ha presentato l'opera.
Si tratta in realtà - ha detto ad askanews - di uno scomparto di quello che era un enorme polittico, un opistografo, cioè a due facce, che stava sull'altare della chiesa di Sant'Agostino a Perugia, quindi una macchina d'altare alla quale Perugino lavora per circa vent'anni. L'Adorazione dei pastori era lo scomparto centrale del lato posteriore, cioè il lato che guardavano i monaci, quindi la parte più intima, più raccolta, dove era più necessario avere un momento di riflessione sul tema del sacro.
L'Adorazione dei pastori è stata quindi scelta come Capolavoro per Milano 2017, ma l'intera operazione è stata resa possibile dalla collaborazione tra il museo milanese e la Galleria Nazionale dell'Umbria, diretta da Marco Pierini che ha sviluppato l'intero progetto scientifico insieme al Diocesano, cogliendo anche l'occasione per sottolineare la crisi che ha colpito il capoluogo umbro dopo il terremoto dell'ottobre 2016.
Per noi questa è una vetrina importantissima - ci ha spiegato Pierini - perché Perugia viene da un anno disastroso che è la conseguenza di una cattiva comunicazione sul terremoto. Il terremoto a Perugia quasi non c'è stato, nessuno se ne è praticamente accorto, purtroppo se ne sono accorti molto a Norcia, che è in provincia di Perugia, ma a un'ora e venti minuti di macchina. Quindi il calo delle presenze in città che c'è stato nei sei mesi successivi è tutto dovuto a una comunicazione sbagliata.
Interessante anche, in un Paese in cui il concetto di fare sistema comincia finalmente a prendere forme concrete, la relazione stabilita tra i due musei. E' nato proprio un rapporto di collaborazione splendida - ha confermato Nadia Righi - sia dal punto di vista delle modalità di lavoro, sia nella comprensione dei reciproci intenti e della volontà di darci reciprocamente una mano e di venire incontro noi alle esigenze di una regione che dal punto di vista del turismo sta facendo fatica, e loro di aiutare noi a far riflettere il nostro pubblico.
Il capolavoro del Perugino, artista che in qualche modo fece da apripista della grande stagione cinquecentesca della pittura italiana, resterà esposto al pubblico milanese fino al 28 gennaio 2018.
Fabriano e il mistero della cattedrale....
Fabriano in un tour inaspettato e insolito, un tour dedicato ad alcuni luoghi sacri e non solo. La Cattedrale e il mistero di Santa Barbara, il Gonfalone, il Museo Diocesano, la mostra delle gigantografie delle abbazie. Tanti motivi per un tour alternativo nella storica città della carta.
Il colore - Popsophia 2011
16 luglio 2011 Chiostro Sant'Agostino Civitanova Marche Alta Interventi di Giordano Bruno Guerri, Andrea Paniccia, Stefano Papetti, Fiorella Tombolini
popsophia.it
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Campane della Chiesa di Sant'Agnese - Montepulciano (Si)
Montepulciano, chiesa Parrocchiale di Sant'Agnese. Concerto di quattro campane in Fa#. Le note delle altre campane non le so. Alle 18:00 ero lì davanti e hanno incominciato a suonare... Io sono riuscito a riprenderle ma purtroppo la distesa è stata fin troppo corta. Buon ascolto!
Un fiume sui vicoli di Macerata
MALTEMPO -- I fulmini hanno fatto saltare alcune centralini sulla Civitanova-Fabriano: 6 convogli cancellati, 7 con ritardi fino a 160 minuti. Allagata la superstrada 77, fortissimi disagi a Civitanova e lungo la costa.
Chiesa eremo di San Donato - Ronchena di Lentiai - Belluno
Chiesa eremo di San Donato - Una perla di spiritualità
Paola Brunello
L’oratorio di San Donato si trova a 380 metri di altitudine sopra l’abitato di Ronchena, in comune e parrocchia di Lentiai, in diocesi di Vittorio Veneto e in provincia di Belluno.
Lo stato attuale del complesso di San Donato si deve ad una serie di importanti interventi di recupero e di restauro ultimati nel 2011.
Anche se molto antico, forse di età longobarda, la prima attestazione documentale dell’oratorio di San Donato è riferita al 1529.
Il Santo cui è dedicato l’oratorio-eremo è San Donato, vescovo e martire di Arezzo, festeggiato il 7 agosto. Il suo culto si radicò tra i Longobardi.
Un edificio semplice di aspetto quattrocentesco, con tetto a capanna e campaniletto a vela e ad unica navata. L’intonaco più antico risale al XV secolo ed è presente nella parete del presbiterio con la raffigurazione di una teoria di santi e nell’aula dove sono state riportate alla luce le croci della consacrazione.
Del XVII secolo i due affreschi a destra dell’altare e sulla parete sud-est con la raffigurazione di due santi.
Percorriamo la teoria dei santi.
La prima figura a sinistra rappresenta San Vittore. La spada e la palma sono due simboli chiari del martirio di questo miles Christi.
Alla sua sinistra Sant’Antonio Abate, eremita, patriarca del monachesimo, uomo di preghiera, lottatore contro i demoni, guaritore degli infermi, direttore di anime.
Madonna in trono con il bambino. La Madonna è seduta in una sede forse marmorea e dalle linee essenziali. Porta manto e veste eleganti con linee morbide. Tiene in braccio Gesù. L’aureola del bambino è crucifera, indossa ai fianchi un perizoma e porta al collo una collana simboli di passione.
San Donato è raffigurato come vescovo in abiti pontificali.
San Pietro è un uomo di mezza età o anziano, dai lineamenti marcati e popolani. Tiene con la mano sinistra il libro e con la destra due chiavi.
Nel presbiterio due affreschi del XVII secolo.
L’affresco sulla parete di fondo potrebbe far pensare a San Bernardo di Chiaravalle. Questa ipotesi di lettura trova una diversa interpretazione collegata alla presenza in loco degli eremiti dell’Ordine di Sant’Agostino, in particolare dell’eremita Pietro da Valdobbiadene, in cui si trova l’eremo di Sant’Alberto Carmelitano o degli Abati. Nell’iconografia Sant’Alberto degli Abati appare spesso con un rametto di giglio in mano e con un libro nell’altra, con abito scuro e manto bianco. Confrontando quindi queste rappresentazioni con il Santo raffigurato nella parete di fondo della chiesa di San Donato, appaiono evidenti gli aspetti comuni. Non si tratterebbe quindi di San Bernardo, ma probabilmente di Sant’Alberto degli Abati.
Nella parete destra, un altro santo raffigurato in piedi; indossa una veste nera e nella mano sinistra sorregge un libro chiuso. E’ stato identificato come Sant’Antonio da Padova, però appare strana l’assenza dei maggiori attributi di riferimento a questo Santo. La presenza degli eremiti dell’Ordine degli Agostiniani porta a supporre che l’affresco potrebbe riferirsi a Sant’Agostino rappresentato talvolta come semplice monaco agostiniano con saio nero e cintura.
In controfacciata è evidente lo stemma con ogni probabilità del Vescovo di Ceneda Marcantonio Agazzi (1692-1710).
Una scritta in tonalità del rosso con caratteri facilmente leggibili: “MVNDA”, imperativo del verbo latino mundare, che significa purificarsi.
L’altare maggiore, XVII-XVIII secolo, in legno scolpito, dipinto, dorato, di autore anonimo. La cornice racchiude una tela di modesta levatura e risalente alla fine del XVII secolo che raffigura la Madonna con il Bambino in trono e i Santi Donato e Bartolomeo.
Nella parete destra la copia della tela di Luigi Cima, realizzata dal pittore locale Toni Piccolotto nel 1961, raffigurante la Madonna di Caravaggio.
L' eremo vero e proprio è formato da due piani collegati da una scala interna.
Dalla fine del XVII secolo alla metà del XVIII secolo è attestata la presenza degli eremiti. Per un lungo periodo furono eremiti dell’Ordine di Sant’Agostino e in seguito del Terz’Ordine Francescano. Gli eremiti presso l’eremo furono al massimo in tre contemporaneamente e un eremita visse qui per ben 37 anni di cui 22 in solitudine. E’ anche evidente dai documenti la loro partecipazione alla vita della parrocchia di Lentiai in diversi servizi e celebrazioni. Di fondata certezza il loro legame con l’ordine degli agostiniani di Feltre del monastero di Ognissanti a sua volta molto legato con la famiglia dei Conti di Cesana e il territorio di loro pertinenza.
Paola Brunello
Mel, 18 marzo 2018
Queste notizie sono tratte da “Chiesa ed Eremo di San Donato. Una perla di spiritualità” di Brunello Paola – tesi per il conseguimento del diploma superiore di Operatore del Turismo Religioso – Bienno Sperimentale Diocesi di Belluno-Feltre e di Vittorio Veneto - 8 maggio 2017
Alcune immagini sono di Dario Tonet
Pesaro la grande musica in chiesa
Grande successo a Pesaro presso la chiesa Monumentale di Sant’Agostino per il tradizionale Concerto di
Pasqua proposto da’’ World Organ Days’ VIII edizione
San Severino Marche (MC) - Campane del Duomo Nuovo
Chiesa di Sant'Agostino, concattedrale della Diocesi Camerino - San Severino. Sei Campane di cui due fisse per il battito delle ore e quattro a slancio. Richiamo per la messa festiva con la distesa delle due campane minori.