La Chiesa di Sant'Andrea Apostolo
La Chiesa di Sant'Andrea Apostolo di Savona, Italia
Savona città. italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della Città di Savona. Italy.
Luoghi Visitati.
Stazione Ferroviaria. Piazza Martiri della Libertà (Monumento al Partigiano). Tribunale. Monumento ai Caduti. Piazza Goffredi. Palazzo Comunale. Cattedrale Dell' Assunta. Luogo Cappella Sistina. Parrocchia San Giovanni Battista. Chiesa Sant' Andrea. Torre Leon Pancaldo. Porto Imbarcazioni Crocere. Torre del Brandale. Fortezza del Priamàr. Darsena di Savona.
Ringrazio della Visualizzazione.
Valsassina - panorama dalla chiesa di S.Andrea di Bonzeno -
07/08/2016' in compagnia di mio cognato Emanuele e la sua dolce metà Denise,più ovviamente la mia famiglia, ci siamo messi in cammino e abbiamo ammirato lo stupendo panorama del lago e la città di Bellano, peccato che la chiesa di S.Andrea era chiusa.
Opesnews #12 - AFFRESCO RITROVATO Parrocchia di Rocchetta di Cairo Montenotte
Un affresco dell'Ultima Cena ritrovato per caso, nascosto dietro un organo del 1675 nella Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo in Rocchetta di Cairo. Restauro di Claudia Maritano
FIRENZE - Basilica di Santo Spirito
FIRENZE - La Basilica di Santo Spirito filmata in 4K con Sony RX10m3.
All'interno della basilica è vietato fotografare.
90° anniversario de A Campanassa di Savona
Gli amici di Savona Ieri Oggi e Domani erano presenti
Il titolo era: Il sindaco di Savona Federico Berruti risponde ai cittadini.
Una domanda semplice e precisa fatta a Federico Berruti PD, Sindaco di Savona, nella quale si chiedeva; perché il Comune di Savona dirotta risorse come gli oneri di urbanizzazione secondaria, che hanno come destinazione asili, scuole, servizi sociali ecc. verso le confessioni religiose?
La domanda da parte mia non sarebbe cambiata anche se quei soldi fossero stati dirottati all'associazione dei pescatori, alle giovani marmotte ecc., chiedevo spiegazione sul cambio di destinazione d'uso, illegittimo e non dovuto (una sentenza del TAR lo conferma) molto utile ai vari servizi comunali, soprattutto in questo periodo di grave crisi, quando proprio i comuni lamentano i continui tagli da parte di Governo e Regioni. Come ho detto prima avrei sollevato il problema data l'utilità e la consistenza della cifra anche avessimo parlato di pescatori o giovani marmotte, è il comune che sceglie dove dirottare questa cifra, in questo caso ha scelto le confessioni religione.
Con uno slalom di parole il Sindaco infine non risponde alla domanda, anche in questo caso pare cambino destinazione d'uso anche le domande perchè io parlavo di confessioni religiose e lui insistentemente di religione cattolica (le cifre di qui parliamo sono suddivise in percentuali, il 95% circa va alla Chiesa Cattolica). Speriamo almeno che quelle elargizioni vengano usate per scopi nobili, l'uso che ne sarà fatto non è noto, speriamo quindi.
Un vero e proprio fiume di danaro pubblico elargito alle confessioni religiose, una indebita erogazione del del 7% sottratta alle opere comunali di urbanizzazione secondaria. Una tassa ingiusta suggerita da leggi regionali (in Liguria è la n. 4 del 21 gennaio 1985 articolo 5 ) che sottrae ogni anno ai comuni migliaia di euro, fondi di vitale importanza che potrebbero essere invece destinati ai servizi pubblici come asili nido, servizi sociali, edilizia scolastica ecc.
Eppure i comuni non sono obbligati a versala, secondo una sentenza del TAR ( sentenza 4082 TAR Toscana del 4/10/2004 ) non è affatto dovuta a chi gode del privilegio dell' 8xmille, le Regioni non sono affatto tenute a imporre ai comuni queste percentuali. In momenti di crisi come questo il buon senso porterebbe una buona amministrazione ad utilizzare tali somme per mantenere in funzione, ad esempio, gli impianti di riscaldamento delle scuole. Resta quindi solo una scelta da parte vdelle amministrazioni: indirizzare questi fondi a vantaggio dei contribuenti anziché delle confessioni religiose, tanto più che le organizzazioni religiose godono già di altri finanziamenti e privilegi e come sottolinea il TAR, e i predetti oneri non sono dovuti. I comuni invece continuano ad erogarli perchè affetti Una scelta però dettata dal clericalismo o dal timore di scontentare l'elettorato gestito dalle confessioni religiose.
Una ricerca effettuata da Democrazia Atea sul territorio della diocesi di Savona, una delle diocesi più piccole d'Italia, ha portato a questi dati che sono tutt'altro che piccoli.
Per coloro che non ne fossero a conoscenza, le diocesi non rispettano la mappatura territoriale delle Regioni o delle Province, ne hanno una tutta loro. Nel caso della diocesi di Savona-Noli i comuni interessati sono i seguenti; Albisola Marina e Superiore, Bergeggi, Calice Ligure, Celle ligure, Cogoleto, Finale Ligure, Noli, Quiliano, Savona, Spotorno, Stella, Vado Ligure, Rialto, Vezzi Portio, Orco Feglino e Varazze per un totale di 155.428 abitanti (fonte Comuni Italiani). Nel 2012 le amministrazioni comunali hanno elargito alla curia di Savona la quota del 2011, una somma non compresa nell'8xmille.
Il solo comune di Savona dal 2006 al 2012 ha elargito in favore delle varie confessioni religiose la somma di 343.500€. L'utilizzo di queste cifre non è noto, un po' un'elargizione a fondo perduto con la speranza che almeno serva a qualcosa di buono.
Francesco Zanardi
lancio palloncini dalla chiesa senza tetto del Bricco di Legino
dalla chiesa romanica senza tetto la preghiera dell'ave maria e il lancio dei palloncini con le intenzioni e le preghiere dei bambini delle scuole di Savona
Fiorenzuola di Focara
Fiorenzuola di Focara presenta un antico borgo medievale fatto di piazze e viuzze strette, del quale resta la cinta muraria che in passato era costituita da cinque bastioni, oggi ne rimangono solo tre. Il borgo regala particolari sensazioni, infatti, girando per le sue antiche vie è possible notare dei portali risalenti al 1600. Su uno di questi portali c’è una scritta che richiama alcuni versi della Divina Commedia di Dante Alighieri.
La struttura più antica è un edificio di culto, la Chiesa di Sant’Andrea sorta nel 1200 di cui oggi è visibile soltanto il campanile con l’orologio, che con I sui rintocchi scandisce il tempo in questo caratteristico posto delle Marche. Visitare Fiorenzuola di Focara è un’esperienza interessante da vivere, perché è un borgo di antiche origini e tradizioni della riviera marchigiana, posto in mezzo alla natura, accanto al mare.
Da questo borgo delle Marche puoi scorgere panorami stupendi sia verso nord che verso sud, e intraprendere sentieri avventurosi nel Parco del San Bartolo.
Levanto: reportage sullo stato di conservazione del centro storico (parte 3)
Questo reportage nasce dall'idea di portare a conoscenza di tutti, residenti e turisti, lo stato di conservazione del centro storico di Levanto, in particolare la zona della parrocchia della Chiesa di Sant'Andrea. Per chi non conoscesse la cittadina, tutto il centro storico è datato XIII secolo, un patrimonio quindi di inestimabile valore. In questo video percorriamo la scalinata che va dalla passeggiata della Pietra e arriva sino al Castello Malaspina proseguendo poi sul sentiero numero 1, un percorso frequentato ogni giorno da molte persone che vanno o arrivano dalle 5 Terre
PREDAPPIO PRESEPIO DELLA ZOLFATA 2000 OPERA DI SANTANDREA
Il Presepio del giubileo Uno dei tanti presepi animati realizzati a Predappio (FC) nelle grotte della Zolfatara dallo scultore Davide Santandrea. Anno 2000.Statue opera di Davide Santandrea.
Loano, chiesa gremita per i funerali di Roxana Karin Zenteno
DIANO MARINA: E' SCOMPARSO A 81 ANNI IL SENATORE ANDREA GUGLIERI
Lutto nel mondo politico della provincia di Imperia. È scomparso a 81 anni il senatore Andrea Guglieri, già sindaco di Diano Marina. I funerali saranno celebrati lunedì alle 15 nella chiesa di Sant’Antonio nella città degli aranci.
Rimini. Chiesa di San Giovanni Battista
Rimini. Nella Chiesa di San Giovanni Battista con il critico d'arte Alessandro Giovanardi
Zeinta di Borg è anche su
savona-vado
aurelia tra savona e vado
La Processione del Venerdì Santo
EDIZIONE 2016 - VENERDI' 25 MARZO
La Processione del Venerdì Santo a Savona - si svolge con cadenza biennale (negli anni pari) - è da annoverarsi fra le più importanti e scenografiche manifestazioni religiose della Settimana Santa che hanno luogo in diverse regioni d'Italia.
Riveste grande interesse storico-artistico soprattutto in virtù del pregevole apparato processionale costituito dalle casse lignee che raffigurano i misteri ovvero le tappe della Passione di Cristo.
Mi vogliono morto LIVE Venerdì 20 ore 21
Due volte violentato: da piccolo per mano di un prete pedofilo e oggi tra le mura diocesane...
Sta arrivando alla crisi decisiva il rapporto tra Francesco Zanardi e la Diocesi di Savona tra la Rete di Abusati e la Chiesa di Roma.
Molte cose potranno essere raccontate, altre accennate, per altre ancora ci vorrà tutta la vostra fantasia.
LIVE di denuncia e appoggio a chi ha voluto combattere contro un gigante e non vuole morire stritolato.
con Francesco Zanardi di Rete L'ABUSO
e Massimiliano Gualdi gruppo M5S per i diritti civili
Documentario Brindisi pt.3 - Castelli e fortificazioni HD
Video e montaggio di Michele Signorile
Voce di Samuele Mangia
Il sistema difensivo della città di Brindisi, si deve ai primi interventi che furono avviati dai Messapi, poi dai Romani per essere ampliati nel corso del medioevo e ancora fortificati dagli Angioini e poi dagli Aragonesi. Si contano due castelli, quello di Mare o castello Alfonsino e quello di Terra o Svevo, due porte d’accesso alla città, Porta Napoli e Porta Lecce e quattro restanti bastioni: Bastione dell’Inferno, Bastione Carlo V, S. Giacomo e “Arruinado”, il quinto, Bastione S. Giorgio, situato nei pressi della Stazione Ferroviaria, venne distrutto per la costruzione di quest’ultima.
Porta Napoli, rappresenta la porta d’accesso più antica della città e fu voluta dall’imperatore svevo Federico II, il quale, intento a rafforzare tutto il sistema difensivo della città, costruì anche il castello Svevo. Porta Lecce, invece, costituisce il secondo accesso alla città e fu voluta da Ferdinando D’Aragona nel 1464, su di essa sono visibili tre stemmi : al centro è lo stemma dell’architetto militare Ferdinando Alarcone, a destra vi è l’emblema della città di Brindisi, a sinistra quello dell’Imperatore Carlo V.
Adiacenti alla porta Napoli, i resti delle vasche limarie di epoca romana, rappresentano un esempio dell’ingegneria idraulica del tempo, in cui confluiva l’acqua proveniente dai pozzi all’esterno della città, per alimentare le fontane brindisine.
Il castello svevo si sviluppa attorno ad un cortile di forma quadrangolare trapezoidale circondato da un'alta muraglia munita di un magnifico mastio con funzione di entrata e altre sei torri, due di forma circolare tre a pianta quadrata ed una pentagonale: questo nucleo originario appartiene al periodo svevo.
L'origine della costruzione è da riferire all'età sveva, intorno al 1227, e cioè proprio negli anni in cui è attestata la presenza di Federico II a Brindisi. Egli aveva una speciale predilezione per questa città, che definì in versi filia solis. L'imperatore fu il promotore dell'ampliamento dell' arsenale situato in questo castello: tale arsenale poteva ricoverare ben venti navi, il che era impressionante se si considera che la città di Napoli nello stesso periodo poteva contare su un arsenale per otto navi.
Dai registri angioini veniamo informati che Carlo I d'Angiò provvide al restauro del castello e all'edificazione di un palazzo reale al suo interno.
Si deve a Ferdinando I di Napoli il primo ampliamento del maniero brindisino, a metà circa del XV secolo. La modifica, dettata dalle nuove esigenze belliche dovute all'adozione delle armi da fuoco, consistette nella costruzione di un'ulteriore cinta muraria, più bassa e più spessa della precedente, munita di torrioni bassi e circolari.
Nel 1496 il castello insieme alla città venne consegnato sotto il protettorato della Repubblica di Venezia. Il castello in questo periodo è perfettamente funzionale, infatti in una relazione al doge veneziano viene descritto come: Bello e fortissimo, che domina la città e gli altri castelli. Nel 1526 vi furono ulteriori modifiche apportate da Giovan Battista Pignatelli. Di lì a poco la città e in particolare il castello furono interessati da un duro assedio, da parte delle armate della Lega franco-veneto-papalina contro Carlo V d'Asburgo: le cronache raccontano che contro gli assedianti che avevano preso la città, furono sparati dal castello colpi di artiglieria senza alcuna considerazione per la popolazione civile.
Nel corso del XVIII e XIX secolo è stato adibito a penitenziario, poi a Comando della Marina Militare, subendo alcuni interventi di adattamento, ma conservando intatta la struttura.
Il castello alfonsino o castello di mare, è chiamato anche castello Rosso, a causa delle cornici di carparo utilizzate per la sua costruzione. E' una complessa opera fortificata costruita sull'isola di Sant'Andrea, all'imboccatura del porto esterno di Brindisi. Il castello è contiguo al Forte a mare, i cui lavori di costruzione, iniziati nel 1558, durarono ben 46 anni.
Caratteristico è il suo piccolo porto interno, cui si accede per un archivolto aperto nelle mura. L'isola era occupata almeno dal XI secolo dall'antica abbazia benedettina di Sant'Andrea all'Isola, di cui ci rimangono pochissimi resti, in particolare capitelli, visibili al Museo archeologico provinciale Ribezzo di Brindisi. Alfonso V d'Aragona nel1445 decise così di costruire una prima torre, sorta come avamposto difensivo del porto all'estremità dell'isola. L'opera venne poi prolungata nel 1481 col completamento del castello alfonsino.
Al Forte a Mare sono legati diversi eventi bellici tra i quali si ricordano l'attacco di sedici galee veneziane nel 1528, sorprese dalle artiglierie da poco realizzate e l'assedio francese nel 1799.
Trailer Fabio e Giulia Wedding Genova 2016
Una coppia explosiva !!!!
Seagull's eye view - Piccolo Paradiso - Camping and Residence
Volate insieme ai gabbiani per riscoprire un'incantevole angolo della Liguria.
Riprese e montaggio Andrea Chiesa è Progetto Immagine. Si ringraziano: Gabriella Michero, Silvia Favia, Marisa Favia e tutto lo staff del Parco Vacanze Piccolo Paradiso di Albenga.