Omaggio a Santa Barbara, patrona della Marina Militare
VIAREGGIO - La basilica di Sant'Andrea alla presenza delle massime autorità locali ha ospitato anche quest'anno le celebrazioni di Santa Barbara, patrona della Marina Militare e dei Vigili del Fuoco. Grande partecipazione della Capitaneria di Porto di Viareggio.
Varignano: partiti i lavori per la nuova Chiesa
VIAREGGIO - Dopo anni di attesa sono finalmente partiti i lavori per la demolizione della Chiesa della Resurrezione al Varignano. Sullo stesso terreno entro la Pasqua 2019 - secondo le previsioni - sarà eretta la nuova Chiesa del quartiere.
La chiesa di Sant'Andrea di Buccheri (Siracusa)
Intervista di OndaTv all'assessore Interlandi del comune di Buccheri
Angelus feriale di Viareggio (LU), VIDEO 40
Viareggio, Parrocchia di San Paolino Vescovo
Concerto di 4 campane (più due sonelli in Re4 calante) in Re3 leggermente calante, a slancio, fuse da Lorenzo Lera nel dopoguerra.
I=Re3 leggermente calante (batte le ore)
II=Mi3 leggermente calante (batte un tocco alla mezza)
III=Fa3 leggermente calante
IV=Sol3 leggermente calante
Sonelli:
I=Re4 calante
II=Mi4 calante
Battiore delle 12:00
***
Viareggio, Parrocchia di Sant'Andrea Apostolo
Concerto di 3 campane in Mib3 calante, a slancio, fuse da Luigi Magni nel 1938 (la grande e la piccola sono state rifuse).
I=Mib3 calante (batte le ore)
II=Fa3 leggermente calante
III=Sol3 calante (batte un tocco alla mezza)
IV=Lab3 calante
Distesa di III per l'Angelus feriale (dove non si sente praticamente nulla a causa del rumore delle macchine)
Buona visione.
Festa di Sant'Andrea Augusta 30-11-2017
Sant'Andrea, la celebrazione a Sarzana 30-11-2017
Festa di Sant'Andrea. E' stata celebrata oggi la Santa Messa in onore del Patrono della Città di Sarzana alle ore 10,30 dal Monsignor Luigi Ernesto Palletti. La processione partita dalla Cattedrale di Luni-Sarzana con la Reliquia del Santo è arrivata fino alla Pieve di Sant'Andrea.
Documentario: Calci e la Valgraziosa
Sul versante occidentale dei Monti Pisani si apre la “Valgraziosa”, un contesto ambientale unico, caratterizzato da boschi di castagni, macchia mediterranea e, più in basso, dai tipici ed antichi terrazzamenti olivati.
Calci è un insieme di borghi, dei quali residuano oggi le più antiche frazioni, che comincia a svilupparsi in epoca repubblicana intorno al castello del Vescovo pisano, feudatario della valle, distribuendo i propri insediamenti lungo il corso dei torrenti principali (le Zambre) e da essi attingendo acqua per l'attività conciaria e per l'alimentazione delle ruote idrauliche, utili a muovere mulini e magli.
L'olivicultura forniva l'olio finissimo e la Zambra dava la forza idrica per gli opifici. Questa attività era conosciuta con il nome di arte bianca ed era una delle più importanti nel paese, insieme all'arte della lana, che offriva una pregiata produzione tessile. Altre arti minori erano la raccolta della mortella, il lavaggio della biancheria e la concia delle pelli animali. I boschi dei suoi monti erano protetti da leggi molto severe e davano legname ai cantieri navali della Repubblica Pisana.
Nel medioevo la vita civica dei calcesani era organizzata in una istituzione comunale composta di sei consoli, rappresentanti delegati di altre comunità sparse nel territorio calcesano, che dal monte si spingeva fino alla sponda destra dell'Arno. La vita gravitava intorno alle chiese di Santa Maria a Willarada, chiesa madre non più esistente, e di Sant'Andrea a Lama. La grande Pieve romanica fu edificata all'epoca del Vescovo Daiberto, fra il 1080 ed il 1111, anno in cui vi furono deposte le reliquie del Santo Patrono Ermolao martire.
Calci si trovò spesso coinvolto nelle sanguinose e alterne vicende della lunga guerra tra Firenze e Pisa. Fedelissimo alla Repubblica, con Pisa cadde all'inizio del XVI secolo sotto il dominio fiorentino e, nella riorganizzazione successiva alla sconfitta, venne aggregato alla comunità di Vicopisano fino alla fine del Cinquecento, quando venne aggregato a Pisa.
I borghi originari, condizionati dall'attività agricola e pastorizia, non hanno avuto sviluppo o sono scomparsi, mentre a partire dal 1500 il paese letteralmente si modella intorno al corso del più importante dei torrenti, per uno sviluppo di quasi tre chilometri, sui quali operavano, alla fine del XIX secolo, oltre 100 mulini mossi da ruote idrauliche. La persistenza di casolari e corti, addossati a romitori, conventi o chiese fra oliveti e selve di castagno, ha dato alla vallata calcesana il nome di Valle Graziosa.
Nel XVI secolo Calci fu distaccato da Vicopisano e riunito a Pisa finché, nel 1867, i calcesani chiesero ed ottennero dal governo di Vittorio Emanuele II la separazione dalla comunità di Pisa e la possibilità di erigersi in comune autonomo.
Walk around Lucca Italy 4K.
Lucca is one of the most beautiful cities in Toscana and all of Italy. The ramparts of the XVI century, many cathedrals, beautiful buildings and palaces of the Middle Ages and the Renaissance - all this you will see during this walk.
0:00 Lucca train station
0:50 Fortress wall
2:55 Via delle Mura Urbane
5:10 Via del Molinetto
5:45 Corso Garibaldi
6:10 Via del Molinetto
7:00 Piazza San Martino
7:15 Duomo di San Martino
11:20 Piazza Antelminelli
12:50 Via Duomo
14:35 Piazza del Giglio
14:50 Teatro del Giglio
15:45 Piazza Napoleone
16:55 Museo del Risorgimento
17:02 Palazzo Ducale Di Lucca
17:25 Left Palazzo Ducale Di Lucca
19:10 Via Vittorio Veneto
20:15 Piazza San Michele
20:35 Chiesa di San Michele in Foro
27:10 Palazzo Pretorio
30:00 Via Roma
32:50 Piazza Bernardini
33:50 Via Santa Croce
35:35 Piazza Santa Maria Foris Portam
35:40 Chiesa di Santa Maria Forisportam
36:40 Via Santa Croce
37:45 Porta San Gervasio
38:25 Via del Fosso
38:55 Porta San Gervasio
39:35 Via Santa Croce
40:45 Piazza Santa Maria Foris Portam
41:15 Via Angelo Custode
42:55 Torre Guinigi
43:05 Via Sant'Andrea
45:10 Torre Guinigi
45:25 Via Sant'Andrea
47:50 Piazza Guidiccioni
49:28 Via Buia
50:40 Piazza S. Salvatore
51:18 Chiesa di San Salvatore
52:00 Via Calderia
52:45 Piazza San Michele Chiesa di San Michele in Foro
53:05 Via Calderia
53:45 Piazza S. Salvatore
54:10 Via Buia
55:25 Via Sant'Andrea
58:10 Via delle Chiavi D'Oro
59:28 Via Antonio Mordini
1:02:00 Via Fillungo
1:03:35 Piazza S. Frediano
1:04:05 Basilica di San Frediano
1:07:10 Via Fillungo
1:07:25 Via dell'Anfiteatro
1:08:00 Piazza dell'Anfiteatro
1:11:45 Via dell'Anfiteatro
1:12:40 Via Fillungo
1:15:10 Torre delle Ore
1:17:40 Chiesa di San Cristoforo
1:19:45 Via Roma
1:20:40 Piazza San Michele
1:22:00 Via Vittorio Veneto
1:23:40 Via S. Paolino
1:24:35 Piazza Cittadella
1:25:10 Monumento a Giacomo Puccini
1:25:35 Via S. Paolino
1:26:50 Chiesa dei Santi Paolino e Donato
1:29:55 Piazzale Giuseppe Verdi Biblioteca del Centro di Documentazione di Lucca
1:30:25 Via S. Paolino
1:34:35 Piazza San Michele
1:34:40 Via Vittorio Veneto
1:38:30 Piazzale Vittorio Emanuele
1:39:20 Via delle Mura Urbane
1:42:35 Lucca train station
Other my videos 4K 2019
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Naples
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Paris
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Seville
Valencia
Salamanca
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(I)Le campane di sant'Andrea ore 12:00 Campana maggiore
Montevarchi
Best Attractions and Places to See in Empoli, Italy
Empoli Travel Guide. MUST WATCH. Top things you have to do in Empoli . We have sorted Tourist Attractions in Empoli for You. Discover Empoli as per the Traveler Resources given by our Travel Specialists. You will not miss any fun thing to do in Empoli .
This Video has covered Best Attractions and Things to do in Empoli .
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List of Best Things to do in Empoli , Italy
Parco di Serravalle
La Galleria
Museo della Collegiata di Sant'Andrea
Chiesa della Collegiata di Sant'Andrea
Piazza Farinata degli Uberti
MUVE, Museo del Vetro di Empoli
Chiesa di Santo Stefano
Torrione di Santa Brigida di Empoli
Museo Civico di Paleontologia di Empoli
Casa del Pontormo
Cinema Centrale Viareggio
Gli interessi congiunti della parrocchia di sant'andrea e del presidente della misericordia monciatti nella chiusura del pidocchino
Via Crucis 2019 - Associazione Socio Culturale Sant'Andrea
Trailer della Via Crucis 2019 messa in scena a Gricignano Di Aversa (CE) dall'associazione Socio Culturale Sant'Andrea
Per info sull'Associazione Socio Culturale Sant'Andrea:
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Le campane di Ravenna - Basilica di S.Francesco D'Assisi
Ravenna - Piazza S.Francesco - Basilica di S.Pietro Maggiore (chiamata S.Francesco per la presenza di un convento di frati francescani)
5 campane in scala diatonica maggiore di Do#3 elettrificate a slancio:
Do#3 = Angelo Bianchi e Figli di Varese, 1951
Re#3 = Angelo Bianchi e Figli di Varese, 1951
Fa3 = Angelo Bianchi e Figli di Varese, 1951
Fa#3 = Angelo Bianchi e Figli di Varese, 1951
Sol#3 = Angelo Bianchi e Figli di Varese, 1951
La Basilica di San Francesco, dedicata in origine ai SS. Apostoli e poi a San Pietro, risale alla metà del V secolo d.C. Ben poco rimane, però, della prima chiesa paleocristiana, soprattutto a causa dei continui rifacimenti che hanno interessato l'edificio nel corso dei secoli (il robusto campanile quadrato risale al X-XI secolo), sino a quelli radicali di fine Settecento. L'attuale denominazione si deve ai frati minori francescani che, tra il 1261 e il 1810, e poi di nuovo tra il 1949 sino a oggi, la scelsero come loro sede. Durante il periodo medievale divenne la chiesa prediletta dei Polentani, signori della città e ospiti di Dante, e probabilmente la più frequentata dal poeta stesso, i cui funerali si celebrarono qui nel 1321. Le spoglie del Sommo Poeta riposano ancora oggi nell'adiacente Tomba di Dante. Come spesso accadeva alle chiese ravennati, anche San Francesco fu più volte sopraelevata. Il piano originario della basilica si trova, infatti, a 3,6 metri al di sotto dell'attuale livello stradale. La chiesa a tre navate presenta linee assai semplici, con la facciata in umile laterizio a vista movimentata al centro da una piccola bifora. Attraverso una finestra posta sotto l'altare maggiore, costituito da un sarcofago del V secolo, si scorge la cripta del X secolo, un ambiente a forma di oratorio sorretto da pilastrini destinato ad ospitare le reliquie del vescovo Neone, fondatore della chiesa. Il pavimento della cripta è costantemente sommerso dall'acqua, che tuttavia permette di ammirare i frammenti musivi del pavimento della chiesa originaria. Il campanile, alto 32,90 m., quadrato, inserito all’interno della navata destra, risale al X sec. Nel 1921 vennero riordinati i tre ordini di finestre per ogni lato: una bifora nell'ordine inferiore, una trifora in quello mediano ed una quadrifora in quello superiore. Il campanile custodisce cinque belle campane che ripetono l’austero squillante richiamo alla chiesa, in cui si trovano congiunti ed esaltati i due grandi spiriti tutelari d’Italia: FRANCESCO e DANTE. Tutte recano il simbolo del Crocifisso, lo stemma della Fonderia Bianchi di Varese e le scritte “Anno Santo 1951” e “Ablatum tempore belli A.D. MCMXL – MCMXLIV, restitutum publico sumptu, A.D. MCMLI” (Asportate durante la guerra 1940-1944, restituite a spese dello Stato l’anno del Signore 1951).Angeli, festoni, negli spazi molti gigli. Queste nuove campane, che hanno sostituito le precedenti danneggiate dalla II guerra mondiale, hanno le seguenti caratteristiche: Campana Maggiore (kg. 1403, Do#3; dedicata a S.Pietro Apostolo, titolare della basilica, con immagini di S. Pietro, S.Apollinare, S. Vitale, Basilica di S. Pietro Maggiore (vulgo S.Francesco), con stemmi del papa Pio XII, del Comune di Ravenna); Seconda Campana (Kg. 992, Re#3; dedicata ala B.V. Immacolata, con immagini di Maria Immacolata, S. Michele Arcangelo, S. Antonio di Padova, Battistero Neoniano, con stemmi); Terza Campana (kg. 720, Fa3; dedicata a S. Francesco di Assisi, patrono d’Italia, con immagini di S.Francesco, S. Domenico, S. Romualdo, basilica di S. Apollinare in Classe, con stemma francescano e una scritta che sintetizza le vicende dei Francescani cacciati dalla Chiesa nel 1810 e ritornati nel 1949); Quarta Campana (kg. 616, Fa#3; dedicata a S. Pier Damiano, con stemmi di Firenze e dell’Arcivescovo di Ravenna, con immagini di S. Pier Damiano, chiesa di Porto Fuori, S. Bonaventura, S.Giuseppe, Sposo della B.V.Maria); Quinta campana (Kg. 420, Sol#3; dedicata a Dante
Suonate:
-Plenum alle 17:00 come primo segno per la S.Messa Prefestiva delle Ore 17:30
-Plenum alle 17:15 come 2° segno
2 Marzo 2019
Buona visione :-)
Giacomo (Bolocampanaro02):
Andrea Tescari:
Nicolò (CampanaroBolognese 2002):
Giorgio Chiletti:
PARQUE REGIONAL DE VIAREGGIO (TOSCANA - ITALIA)
Visita a este espléndido parque regional de la provincia de Lucca.
Video Conferenza Settembre 2017_1
Il presente video è stato registrato a Viareggio
presso la parrocchia di Sant'Andrea Apostolo
e documenta la prima parte della Conferenza svolta
mercoledì 6 settembre 2017 da don Ernesto Zucchini
sul capitolo 188 del L'Evangelo come mi è stato rivelato
di Maria Valtorta dal titolo:
A Endor. La spelonca della maga e l'incontro con Felice chiamato poi Giovanni
Note al video prima parte:
- 00:00 Conferenza e Santa Messa di Luglio 2017
- 00:40 Riflessione sulla religione naturale e sulla fede in Gesù
- 05:00 la venerabile Maria D'Agreda e la beata Catherina Emmeich
- 05:50 gli ultimi studi sulla cronologia di Lavère e De Caro
- 08:00 eclissi solari nell'Opera valtortiana
- 10:00 il diverso approccio di Lavère e De Caro
- 11:40 Quando è nato Gesù ? I 'conti' di Dionigi il piccolo
- 13:05 le curiosità extraterrestri e i dati scientificamente corretti di Maria Valtorta
- 14:40 Maria Valtorta non è il Quinto Vangelo !
- 17:40 la cronologia del dott. De Caro
- 19:50 polemica sui titoli dell'Opera principale di Maria Valtorta
- 24:30 Commento al capitolo 188: A Endor. La spelonca della maga e l'incontro con Felice chiamato poi Giovanni
- 25:38 cartina di Endor di Lorenzo Ferri
- 32:10 la città di Cintio a Cipro
- 37:00 Giovanni di Endor
- 38:46 Santa Caterina da Siena
- 40:35 Fine prima parte
Seconda parte:
Campane del Duomo di Sant'Andrea Apostolo in Amalfi (SA), v.097
Amalfi, Duomo di Sant'Andrea Apostolo
Concerto di 10 campane (più due sonelli utilizzati per il battito dei quarti) in Mib3 calante, di cui I, III, IV e V a slancio e le altre fisse, fuse da ?? nel ??
I=Mib3 calante
II=Fa3
III=Sib3
IV=Do4
V=Re4
VI=Mi4
VII=Fa4
VIII=Sol4
IX=La4
X=Do5
sonelli utilizzati per il battito dei quarti:
I=Si3
II=Sol4 calante
Battiore delle 15:30
Video girato nel luglio del 2016
Buona visione.
Le campane di Verolanuova (BS) - Basilica di San Lorenzo
Verolanuova (BS).
Basilica di San Lorenzo Martire.
Concerto di 9 campane in La2 grave (8 + semitono in Sol3)
Giorgio Pruneri - Grosio 1910
(Re3 rif. f.lli Ottolina - Seregno 1934)
Peso della campana maggiore: 3265 kg, diametro 1750 mm.
7°: 2215 kg
6°: 1581 kg
5°: 1261 kg
4°: 858 kg
3°: 603 kg
Semitono Sol3: 485 kg
2°: 428 kg
1°: 328 kg
Peso totale delle campane (semitono compreso): 11024 kg.
Concerto solenne a 8 campane, che tornano a suonare tutte dopo circa 1 anno di silenzio, arco di tempo in cui il campanile è stato sottoposto ad un restauro.
Su queste maestose campane ormai si sà già parecchio quindi non entro troppo nei dettagli, ricordo solo che rappresentano una delle opere più celebri e assolute della fonderia grosina (forse appunto la più prestigiosa se si parla della campana maggiore...) e sicuramente sono tra i migliori complessi campanari d'Italia e non solo.
Video Conferenza Ottobre 2018_1
Il presente video è stato registrato a Viareggio
presso la parrocchia di Sant'Andrea Apostolo
e documenta la prima parte della Conferenza svolta
venerdì 12 Ottobre 2018 da don Ernesto Zucchini,
sul capitolo 201 del L'Evangelo come mi è stato rivelato
di Maria Valtorta dal titolo: L’esame della maggiore età di Margziam.
Nella prima parte del video un estratto della Commemorazione
che si è svolta a Firenze, presso la Basilica della Santissima Annunziata dove è posta la tomba di Maria Valtorta, in occasione della 57° anniversario della morte di Maria Valtorta.
Arezzo (Tuscany) and the bells of santa Maria della Pieve (manortiz)
Collegiata di Sant'Andrea in Empoli (FI), v.034
Empoli, Collegiata di Sant'Andrea Apostolo
Nel XVIII gli eruditi del tempo attestarono l'esistenza di documenti che dimostrerebbero che la pieve sia stata fondata alla metà del V secolo e che dal X secolo fosse dipendente della diocesi fiorentina anche se la prima testimonianza sicura si trova in una bolla inviata da papa Niccolò II, all'allora pievano Martino, l'11 novembre 1059 e con la quale conferì il potere di ricevere tributi e rendite fondiarie all'allora già esistente capitolo dei canonici per difenderli dalle ingerenze dei conti Guidi, signori della zona. Sempre da quel documento sappiamo che la pieve apparteneva alla diocesi di Firenze di cui costituiva uno dei plebati posti al confine con le diocesi di Lucca e Pistoia. I documenti del XII secolo informano che oltre alla chiesa faceva parte del complesso plebano anche un battistero posto nei pressi e dedicato a San Giovanni Battista. Nel 1443 venne fondata l'Opera di Sant'Andrea che era l'organismo preposto ai lavori di restauro della fabbrica e all'acquisto e al mantenimento degli arredi sacri.
La chiesa è ad una sola navata e dell'edificio romanico rimangono solo la parte inferiore della facciata, una parte della parete del battistero e la base della torre campanaria.
L'ordine inferiore è costituito da cinque arcate cieche. Le quattro che affiancano la centrale presentano delle specchiature di marmo bianco caratterizzato dalla presenza di numerose venature. L'ordine superiore è scandito da piatte lesene su capitelli classici e presenta alcune simili a quelle poste più in basso. Il campanile con rivestimento in cotto è posteriore rispetto alla prima fase romanica dell'edificio di culto. Fu pesantemente danneggiato durante l'assedio degli spagnoli nel 1530. Con i restauri che ne seguirono il campanile ebbe finalmente il suo completamento nel 1619. Durante la seconda guerra mondiale fu minato e distrutto dai tedeschi: quello che ammiriamo oggi è infatti una ricostruzione operata nel secondo dopoguerra.
Le informazioni sono state prese dal sito Wikipedia Collegiata di Sant'Andrea (Empoli)
Riprese esterne.
Buona visione.