Chiesa di Sant'Andrea Apostolo in Brunate, Como
Chiesa di Sant'Andrea Apostolo in Brunate, Como
BRUNATE (Como) chiesa di S. Andrea Apostolo - reliquie della Beata Maddalena Albrici
La chiesa di sant'Andrea Apostolo è un edificio sacro sito a Brunate, in provincia di Como.
La chiesa parrocchiale di Brunate è dedicata al patrono Sant'Andrea Apostolo e si trova in piazza della Chiesa.
Le sue prime notizie risalgono al Trecento, insieme all'annesso monastero oggi demolito; ampliata da ultimo tra il 1914 ed il 1927 (da qui la presenza di due facciate), all'interno presenta affreschi dei Recchi (famiglia di pittori comaschi) realizzati alla fine del XVII secolo; nella volta sono raffigurati i patroni sant'Andrea e san Maurizio, mentre nei medaglioni sottostanti si ammirano sant'Ignazio di Loyola, san Michele Arcangelo, san Bartolomeo e la beata Maddalena Albrici. Sulla facciata della chiesa sono incise le parole latine FAMVLVS DEI DIGNUS APOSTULUS PETRI GERMANUS ET IN PASSIONE, ovvero in Italiano: [Andrea:] servo di Dio, degno apostolo, fratello di Pietro anche nel martirio.
All'interno della chiesa, in una nicchia lungo il lato destro, c'è un altare dedicato a Maddalena Albrici (1390-1465), sotto il quale sono conservate le sue reliquie. Badessa dell'antico monastero di Sant'Andrea, fu beatificata l'11 dicembre 1907 da papa Pio X.
Giornata al Lago di Como
Hola! soy Brunella. Llevo 1 año y medio viviendo en Italia y desde hace dos meses me mudé a Milano por Trabajo. Estoy comenzando a conocer lugares interesantes y quiero mostrártelos y darte recomendaciones útiles si deseas venir. En esta oportunidad conocí Como y Brunate. Acompáñame a visitar: la cattedrale di Santa Maria Assunta, il Tempio Voltiano, Monumento ai Caduti, subir con el funicular hasta Brunate y ver Chiesa di Sant'Andrea Apostolo, también la espectacular vista panorámica del Lago de Como. Italia vista desde los ojos de esta venezolana :)
Etg - Funicolare Como-Brunate, approvata la mozione per una biglietteria automatica
***** Pulpito di GIOVANNI PISANO nella chiesa di S. ANDREA a PISTOIA
Il pulpito della chiesa di Sant'Andrea di Pistoia è il capolavoro di Giovanni Pisano.
La struttura riprende quella del pulpito del Battistero pisano: di forma esagonale appoggia su sette colonne (sei ai vertici ed una centrale) di cui due sorrette da leoni stilofori ed una da uno straordinario telamone ricurvo, mentre la colonna centrale poggiante su tre figure: un leone alato, un'aquila e un grifone, Infine le ultime tre poggiano direttamente a terra. L'organizzazione dei rilievi del parapetto, intervallati solo da altre figure collocate agli angoli, riprende invece il pulpito di Siena. Gli archetti trilobati che sorreggono la parte superiore sono più rialzati, a sesto acuto, quindi maggiore è lo slancio verticale dell'opera.
Il programma iconografico del pergamo riprende i modelli paterni, con Allegorie nei pennacchio degli archetti, Profezie (ovvero sei sibille per il mondo pagano e dieci profeti per il mondo giudaico) a figura intera, appoggiate sulle mensole dei capitelli, ed i cinque parapetti del pulpito con Storie della vita di Cristo:
Annunciazione, Natività, Bagno di Gesù e Annuncio ai pastori
Sogno e adorazione dei Magi
Strage degli Innocenti
Crocifissione
Giudizio Universale
Il sesto parapetto non esiste perché su quel lato vi è aperto l'accesso.
Le scene sono molto affollate, come nel pulpito di Siena, ma a paragone con la ritmica organizzazione dell'insieme di Nicola Pisano, qui le figure scolpite da Giovanni sembrano emergere improvvisamente dal background (altorilievo), con bruschi giochi di luce ed ombra che scaturiscono dal diverso livello di rilievo di ciascuna figura e dall'estrema ricerca di dinamismo. Uno delle riquadri più notevoli è quello del Massacro degli innocenti, dove è posto in scena un movimento vorticoso dei personaggi con accentuato espressionismo degli aspetti, deformati dalla pena, dalla paura, dalla costernazione. Inoltre c'è un virtuosismo nel contrapporre figure con dettagli preziosamente rifiniti e altre sbozzate, con effetti di contrasto drammatico. Mai fino ad ora un artista medioevale era riuscito a rendere così vivo un dramma. Giovanni si ispirò a modelli tedeschi o alle scene più toccanti della Colonna Traiana.
Notevole è la novità anche in una delle sibille, che si volta con uno scatto quasi spaventato verso un angelo che da dietro le suggerisce le rivelazioni profetiche.
L'aquila reggilibro, simbolo dell'evangelista Giovanni, è oggi una copia. L'originale, sottratto durante la seconda guerra mondiale, si trova oggi al Metropolitan Museum di New York, l'altro leggio si trova ai Musei Statali di Berlino-Dahlem.
Museo Tesoro di S. Lorenzo Cattedrale di Genova
Il Museo nella cattedrale di Genova contiene reliquie di santi, una spina della corona di Gesù, alcuni capelli della Madonna, il piatto dell'ultima cena, il piatto su cui posero la testa di S. Giovanni ed altri tesori ancora
La Diocesi di Trieste accoglie le reliquie di Santa Bernadette...
Le campane di Como,Cattedrale di Santa Maria Assunta
Como,via M.Comacini
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Concerto di 4 campane a slancio:
Si3 crescente: Francesco Comolli - Como 1750
La3 calante: Francesco Comolli - Como 1738
Fa3 crescente: fonditore ignoto 1458
Re3 calante: Giulio Cesare Bizzozero - Varese 1884
Plenum per la S.Messa Pontificale presieduta da Sua Eccellenza Monsignor Diego Coletti,Vescovo della Diocesi di Como,nella Festa Patronale di Sant'Abbondio,patrono della città e della Diocesi di Como. Ore 16:30
Inoltre è presente un campana detta Campana Civica,che suona le ore:
La nota è un Re3 ed è stata fusa da Guillaume de Clermont di Alvernia (Francia) nel 1448.
Le campane di Sovico (MB)
Sovico (MB), Chiesa dei Santi Simone e Giuda
Concerto di 5 campane in Mib3 crescente (Francesco e Innocenzo Bonavilla 1771; Sib Carlo Ottolina 1965; Lab Ottolina 1947)
Concerto solenne a 5 campane per un matrimonio
La prima notizia certa riguardo un luogo di culto, proviene dal celebre liber di Goffredo da Bussero della fine del XIII secolo: in esso viene citata un piccolo luogo di culto, dedicato a san Fedele. La chiesa, edificata nel corso del XII secolo, venne demolita e ricostruita ex novo sullo stesso luogo nel corso del XVI secolo, in modo da poter contenere il numero sempre più crescente dei fedeli sovicesi. Nella relazione durante la visita di due delegati di san Carlo, abbiamo una descrizione considerevole della costruzione, che risultava essere una piccola cappelletta con abside dotata di due porte, la più piccola delle quali conduceva al primo piano di un piccolo campanile con due campane. Dopo la visita del cardinale Borromeo del 17 settembre 1606 l’edificio fu oggetto di numerosi interventi volti all'ampliamento della struttura. Il nuovo tempio, ridedicato agli apostoli Simone e Giuda, venne dotato di una casa parrocchiale e di un nuovo campanile nel 1688, anno durante il quale venne ampliata anche la sacrestia. Le due campane antiche vennero sostituite da un nuovo concerto di tre nuovi bronzi, fusi dalla fonderia dei fratelli Bonavilla nel 1771 e subito collocati sulla torre. Una cinquantina di anni più tardi (1827) il campanile della chiesa crollò sull'antica struttura abbattendo la maggior parte delle mura, senza tuttavia causare alcun ferito. La chiesa e il campanile vennero ricostruiti in tre anni, grazie al forte impulso dell'arcivescovo Carlo Gaetano Gaisruck, che fece appello alla generosità di molta gente. Le tre campane vennero ricollocate sulla nuova torre, dato che i lievi danni riportati alla base non ne avevano compromesso il suono. L'edificio venne nuovamente ampliato sul finire del secolo, con l'aggiunta delle due cappelle laterali e della sacrestia nuova, e solennemente consacrato nel 1901, alla presenza dell'arcivescovo Andrea Carlo Ferrari. Con il nuovo parroco, proseguì l'opera di abbellimento dell'edificio ecclesiastico, impreziosito fino allo scoppio della guerra, che frenò bruscamente i progetti del sacerdote. Al termine della guerra, la chiesa non venne più toccata; nel 1923 il parroco prese la ferma decisione di edificarne una nuova per i fedeli di Sovico, dato che quella esistente era divenuta poco capiente. L'antica chiesa parrocchiale venne utilizzata fino al 1935, anno in cui fu completata la nuova chiesa di Cristo Re, edificata a partire dal 1930. L'edificio venne consacrato nella domenica di Cristo Re del 1935, alla presenza del cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano. L'antica parrocchiale venne sconsacrata in seguito al trasporto del SS. Sacramento nella nuova parrocchiale a partire da quell'anno. La nuova chiesa sorse alle spalle dell'antico edificio, del quale viene tuttora utilizzato il campanile per l'annuncio delle funzioni religiose. L'antico concerto di tre campane venne ampliato a quattro elementi nel 1947, con l'aggiunta di una campana minore, e successivamente impreziosito con una quinta campana, donata dal parroco nel 1965. Le due campane sono state fuse nella storica fonderia Ottolina di Seregno.