La Cattedrale di Santa Maria Assunta il Duomo di Orvieto
La Cattedrale di Santa Maria Assunta, detta anche Duomo di Orvieto, è la chiesa episcopale, dove ha sede la cattedra del vescovo di Orvieto-Todi. La chiesa, dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, è tra le più grandiose costruzioni dell'architettura medievale italiana. Il Duomo di Orvieto è uno dei massimi capolavori architettonici del tardo medioevo. Sulla bellissima facciata in stile gotico si ammirano decorazioni architettoniche che vanno dal XIV al XX secolo, comprendenti un grande rosone, mosaici dorati e tre maestose porte bronzee.
L’interno è impreziosito da due cappelle affrescate da alcuni dei più grandi pittori italiani del periodo, tra le quali si può ammirare il famoso Giudizio Universale di Luca Signorelli.
Il Duomo di Orvieto fu costruito su ordine del papa Urbano IV per commemorare e venerare adeguatamente il Corporale di Bolsena.
Il miracolo risale al 1263, quando un’ostia aveva sanguinato nelle mani di un sacerdote che dubitava del dogma della transustanziazione. Il sangue aveva anche macchiato la tovaglia dell’altare, che oggi è conservata nella Cappella del Corporale all’interno della cattedrale.
Il Duomo, Orvieto Umbria ITA - Orvietoviva.com
Il Duomo di Orvieto è il simbolo della città, nonché una delle più belle cattedrali d'Italia e del mondo. La sua costruzione inizia nel 1290, per volere condiviso di Chiesa e Comune. Il fine principale di tale opera era quello di creare un'unica grande cattedrale dedicata a Santa Maria Assunta in Cielo, che andasse a sostituire le due malridotte chiese preesistenti sulla piazza.
Il Duomo è una magnifica costruzione che accorpa diversi stili architettonici ed in particolare lo si può definire un mirabile esempio di equilibri e commistioni di stili gotico e romanico. Di grande effetto è certamente l'imponente facciata con le 4 guglie che poggiano su altrettanti bassorilievi con rappresentate scene della Bibbia (Vecchio Testamento, Nuovo Testamento e Giudizio Universale).
A questo livello sono anche le tre porte in bronzo, opera dello scultore Emilio Greco, le quali dal 1970 hanno preso il posto delle originali porte in legno, per evitarne il deterioramento. Altri elementi di spicco della facciata sono il baldacchino dedicato alla Vergine Maria (posto sopra il portale di accesso centrale) e le sculture bronzee che rappresentano simbolicamente i 4 Evangelisti: l' Angelo (San Matteo), il Leone (San Marco), l'Aquila (San Giovanni), il Toro (San Luca). Sempre dedicati a Maria, sono gli stupendi mosaici che raccontano la storia e le scene di vita della Vergine, dall'Assunzione in cielo, alla Natività, fino all'Incoronazione. Elemento centrale e fulcro della facciata è infine il grande Rosone, opera di Andrea di Cione detto l'Orcagna. Esso è formato da un doppio giro di colonnine con archi intrecciati, dove al centro spicca il volto di Cristo Redentore.
Alle diverse fasi di progettazione e costruzione del Duomo contribuirono molte personalità di spicco, tra le quali: Arnolfo di Cambio e Lorenzo Maitani per la progettazione, nonché numerosi scultori, orafi e pittori per la fase di abbellimento e rifinitura.
Tra gli scultori ricordiamo Ippolito Scalza (architetto locale già artefice di diverse opere ad Orvieto tra cui il Palazzo Comunale), mentre tra i pittori citiamo Gentile da Fabriano, Beato Angelico, Ugolino di Prete Ilario e Luca Signorelli. A questi ultimi si devono gli affreschi delle due splendide cappelle del Corporale e di San Brizio.
Strettamente legata alla fase costruttiva della cattedrale è la vicina Torre di Maurizio, che si trova tra la piazza e l'inizio di Via del Duomo; in cima a questa torretta è ancora funzionante e ben visibile la statua bronzea che batte le ore, percuotendo con un martello una grande campana. La torre, dotata di un ariologium de muricio, (ovvero orologio di muro e quindi di cantiere) aveva lo scopo di scandire gli orari di lavoro per le maestranze impegnate nella costruzione del Duomo. Il popolare nome di Maurizio dato alla statua bronzea posta in cima si ritiene derivato proprio da un'alterazione della parola muricio.
Molti documenti originali e carteggi relativi alle diverse fasi di costruzione e progettazione della cattedrale sono custoditi ed esposti nel Museo dell'Opera del Duomo.
In diretta da piazza Sant'Angelo
A pochi passi dal centro, ecco piazza Sant'Angelo con la chiesa omonima
Milano da scoprire, Sant'Angelo
Chiesa nota come Sant'Angelo, anche se la sua antica denominazione è quella di Santa maria degli Angeli. Si trova nell'omonima piazza all'angolo con via Moscova. E' sede del convento dei cappuccini. Importante chiesa dallo stile barocco e contiene un'ampia rappresentazione di pittori in attività nel periodo barocco e manierista.
Via di Sant'Angelo in Pescheria
22 novembre del 96 - GHETTO - [11]
Perugia - Centro storico in HD
Perugia - il centro storico con i suoi più importanti monumenti quali la Fontana Maggiore in piazza IV Novembre, la Cattedrale di San Lorenzo, il Palazzo dei Priori, Maestà delle Volte, la Chiesa di Sant'Ercolano, l'Acquedotto Romano, l'Oratorio di San Bernardino a San Francesco al Prato, il Tempio di Sant'Angelo e altri ...
Chiesa di San Francesco, Orvieto Umbria ITA - Orvietoviva.com
Questa grande chiesa ha ricoperto, per diverso tempo, il ruolo di duomo della città, divenendo teatro anche di importanti vicende storiche come la canonizzazione del re di Francia Luigi IX da parte di papa Bonifacio VIII. Costruita intorno al 1240, la chiesa si trova esattamente nel punto più elevato della rupe ed è inoltre la seconda in assoluto, dopo la basilica di Assisi, ad essere stata dedicata a San Francesco. Per molti anni essa fu frequentata dai frati francescani e domenicani che numerosi risiedevano ad Orvieto. Adiacente alla chiesa, si trova l'antico convento, oggi sede della biblioteca comunale, il quale pare sia stato fondato da San Francesco in persona nel lontano 1220.
Orvieto: L'interno del Duomo - Orvieto: The interior of the Duomo - Italy
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Opera del Duomo di Orvieto presenta la Libreria Albèri e la Chiesa degli Apostoli
Presentata dal Presidente Francesco Venturi e dal Vescovo Marra due nuovi ambienti messi a disposizione dall'OPSM di Orvieto e dalla Curia Vescovile di Orvieto - Todi. Si tratta della Libreria Albèri e della Chiesa dei Santi Apostoli, che inizieranno da subito ad entrare nel circuito museale dell'Opera del Modo. Nei giorni 17, 18 e 19 marzo si potrà visitare la Libreria in maniera gratuita per tutti gli abitanti nella diocesi. Dal 21 aprile questi luoghi saranno sfruttati per la mostra su Luca Signorelli, in particolare nella Chiesa saranno ospitate delle Opere di Livio Orazio Valentini e Fabrizio Clerici con le loro opere ispirate al Signorelli
Orvieto. L'antica chiesa di Santa Maria Prisca
L'architetto Alberto Satolli, storico dell'architettura, parla dell'assetto architettonico della Piazza del Duomo di Orvieto prima della costruzione della Cattedrale
La facciata del Duomo di Orvieto
Orvieto (Terni) - Per gustare la meravigliosa facciata del Duomo di Orvieto, la Cattedrale di Santa Maria Assunta vi consiglio di farlo nelle ore tardo pomeridiane seduti sugli antichi sedili in pietra alla base dei palazzi che la fronteggiano. Eseguita su una base di un disegno tricuspidale conservato negli archivi dell'Opera del Duomo, la facciata ha l'aspetto di una parete tripartita, in cui è ripetuto per tre volte il motivo geometrico del portale inquadrato dai pilastri e sormontato in basso dalla ghimberga e dalla loggia, in alto dalla cuspide, mentre al centro campeggia, nella sua cornice quadrata, il grande rosone dell'Orcagna.
Fino al loggiato, la parte frontale del Duomo è fortemente caratterizzata dalle concezioni artistiche medievali; la sua esecuzione sarebbe da collocare tra la fine del XIII e il primo decennio del XIV secolo. Probabilmente contemporanea al corpo di fabbrica dell'edificio, la facciata sarebbe stata iniziata dallo sconosciuto Maestro del Duomo e proseguita da Lorenzo Maitani che, introducendo modalità stilistiche proprie dello stile gotico, ruppe l'unità decorativa con i fianchi dell'edificio e modificò il precedente progetto monocuspidale. Dopo la morte dell'architetto senese (1330) i lavori proseguirono più lentamente. Eseguito il rosone (1354-1380), si procedette alla costruzione delle nicchie laterali che lo contornano e a quella delle cuspidi minori (1373-85).
La parte superiore risentì, invece, del gusto quattrocentesco e cinquecento: risalgono a questa epoca l'aggiunta dell'ordine di edicole con statue sopra al rosone (1451-55) e l'inserimento delle loggette a tabernacolo nelle guglie laterali. All'inizio del Cinquecento, Michele Sanmicheli avviò l'innalzamento della cuspide centrale e delle relative guglie: quella alta di sinistra, ultimata da Ippolito Scalza nel 1569, e quella alta di destra completata nel 1543 da Antonio da Sangallo il Giovane. Sarà Ippolito Scalza a terminare la facciata, con la costruzione delle ultime guglie (1571-91).
Dopo aver gustato l'insieme, potrete osservare in modo più minuzioso i bassorilievi e i mosaici che, negli ambienti artistici coevi, contraddistinguono, per originalità, la decorazione frontale del Duomo di Orvieto. Il programma scultoreo a bassorilievo illustrato alla base dei quattro pilastri della facciata rappresenta Storie del Vecchio e del Nuovo Testamento. Le scene, su registri diversi e divise da tralci d'acanto, di edera e di vite, illustrano, con raffinata sapienza narrativa e con preciso intento escatologico, la Storia dell'umanità dalle origini alla fine del mondo: fondamentale è il ruolo svolto dal mistero dell'Incarnazione e dalla vita di Cristo, e un'attenzione particolare è riservata ai temi della Redenzione e del Giudizio Universale. A fare da raccordo tra Vecchio e Nuovo Testamento è la Vergine Maria, avvocata del genere umano e portatrice di salvezza.
Nel primo pilastro si contemplano le Storie della Genesi: dal basso in alto e da sinistra a destra si susseguono, sul primo registro, i primi cinque giorni della creazione e, sul secondo, il sesto giorno; particolare da notare, si omette di rappresentare Dio in riposo nel settimo. Seguono poi la vita nell'Eden, il peccato originale, con l'anomala allusione al fico come frutto proibito, e la raffigurazione della stirpe maledetta di Caino che si esercita nelle arti del trivio e quadrivio.
Nel secondo pilastro si osserva l'Albero di Jesse che rappresenta la genealogia di Cristo. Nel fusto centrale dell'albero genealogico, tra Jesse che dorme in basso e Cristo in alto, compaiono i re della stirpe di David e, in verticale ai lati del pilastro, ventiquattro profeti con altrettanti antenati di Cristo.
Nel terzo pilastro si conferma, attraverso la narrazione delle Storie del Nuovo Testamento, quanto era stato profetizzato nel secondo. Simmetricamente alla figura di Jesse intorno a un vecchio dormiente, sono scolpiti profeti o personificazioni dei Libri Profetici e, dal terzo registro, si susseguono scene della vita di Cristo, dall'Annunciazione al Noli me tangere.
Nel quarto e ultimo pilastro è scolpita l'apocalittica visione del Giudizio Universale, con la Resurrezione e la divisione tra i Reprobi, condannati al fuoco dell'Inferno, e gli Eletti, che si avviano verso il Paradiso preceduti dal corteo dei Santi e delle Sante.
ORVIETO:CELEBRAZIONE RELIGIOSA PER LA FESTA DI S.ANDREA
A cura della Direzione Canali Tematici di TELEORVIETOWEB NETWORK - Direttore Antonello Romano - Art Director Camilla Ballarin - Executive Producer Maria Lavinia Sperotti
Genova. Chiesa di S.Luca. foto di Alberto Debidda.
La musica che accompagna le foto è di B.Chianca mentre il testo, Pane che ci nutre è di G.Carovello. La chiesa di S.Luca fu fondata nel 1188 da Oberto Spinola. Papa Sisto V° nel 1589 la confermò parrocchia gentilizia della famiglie Spinola e Grimaldi. Il Tempio presenta all'interno un pregiato ciclo decorativo. Si possono ammirare opere di Domenico Piola, Filippo Parodi(la statua di marmo sull'altare maggiore), Giovanni Benedetto Castiglione detto il Grechetto(natività). Notizie da Wikipedia italia.
Il Duomo di Orvieto
Il Duomo di Orvieto, la facciata, l'interno, la cappella di san brizio, la cappella del corporale, la vetrata
ROME, ITALY - Ponte Sant'Angelo & Castel Sant'Angelo
VACATION - February 2 - 26, 2011.
Concerto per organo in onore dell'Arcangelo - 08/05/2019
Diretta dalla Basilica Santuario di San Michele Arcangelo in Monte Sant'Angelo (FG) - Italy
Orvieto. A particular Lady of the Annunciation
The splendid sculptured group of the Annunciation by Francesco Mochi (1605-1608). A charming masterpiece on display at the Orvieto's Opera del Duomo Museum
Renato Bonelli, Il Duomo di Orvieto, Dell'Angelo 1952,Officina 1972, OPSM 2003
L'interno del Duomo è spazio unico, ambiente in cui l'architettura si compone in un solo vano, in una figurazione strettamente unita. Ma questa visione non si apprende di colpo: chi entra dalla porta maggiore di facciata è subito costretto dalla conformazione e dalla vastità dell'interno a guardare diritto di fronte a sé. Egli vede dapprima solo una grande navata, che apre in fondo un arcone e sbocca in un coro a parete piana, affiancata da due altre navi; si trova isolato di fronte a questo enorme vuoto che gli si spalanca dinanzi e lo attrae, mentre pilastri e pareti sembrano scostarsi per aumentare la vastità e accentuare il senso di isolamento; effetto intenzionale, realizzato con l'accrescere sensibilmente l'apertura della prima campata, allontanando le prime due colonne dalla parete d'ingresso in misura maggiore del normale.
Voce di Daniele Barcaroli
Church of Sant'Andrea, Orvieto Umbria ENG - Orvietoviva.com
This wonderful church has ancient origins. It is located where once stood the city center of the Etruscan city Velzna. Its underground rooms reveal several layers historically periods, starting from around 1000 BC with the Villanovian age, Etruscan roads, furnaces and wells, and mosaic floors from an early Christian church. The original construction of the church dates back to 1013, though it has had a lot restoration and interventions since then. What we see today is the result of the last renovation in 1926, under the supervision of Gustavo Giovannoni. His work took care of the façade, by adding reliefs in the lunette over the portal, the rose window, and the bell tower. The bell tower was built in a similar fashion to the twelve-sided tower of the Abbey of Saints Severio and Martirio. This abbey called La Badia by the Orvietans - is located just out of town.
Assisi - Regione Umbria Brand, una terra ricca di tempo