I rurali di Padova consegnano solennemente alla chiesa di Littoria una statua di S. Antonio. Il
Giornale Luce B0376 del 12/1933
Descrizione sequenze:Sfilata con bandiere ; Sfilata dei contadini padovani con carrro che trasporta la statua di Sant' Antonio trainato da bovini ; Primo piano della statua ; Viene trasportata la statua di Sant' Antonio all'interno della chiesa seguita da bandiere e gagliardetti ; Il rettore della Basilica nell'atto di piantare il Noce del Santo ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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Bovino: festa di S. Antonio 2014 - 1^ Parte
Oramai si è rivelata una vera e propria missione, quella di Mario Piscopiello alla ricerca di immagini da diffondere al mondo intero di tutto quanto si svolge nel nostro piccolo paese.
Questa volta ci invia, quasi in diretta, le immagini della festività di Sant' Antonio culminatesi in serata con degli stupendi fuochi d' artificio ed un concerto di un gruppo musicale, il tutto dalla villa comunale di Bovino. Mancavano solo le luci e gli zampilli della fontana antistante la Parrocchia di S.Antonio, chissà per quale motivo non più in funzione. 1^ Parte
Processione di Sant'Antonio di Padova 2017
Come tutti gli anni la Pia Unione Gioventù Antoniana di Foggia, insieme ad alcune rappresentanze di Confraternite della Diocesi di Foggia-Bovino, ha voluto onorare il suo Santo protettore con una solenne processione con inizio dalla Chiesa di San Pasquale Baylon ed ha percorso le principali vie della città. Al seguito ha partecipato anche il Sindaco della città, ascritto onorario del Sodalizio antoniano, insieme a sua moglie.
Melodia in villa a BOVINO (FG)
Un Mix del suono delle acque scroscianti della fontana del viale della villa con la melodia della chiesa di Sant'Antonio.
VIBONATI - FESTA DI SANT'ANTONIO ABATE - 17 gennaio 2017
Nob. Cav. Attilio De Lisa dal Comune di Sanza della Diocesi di Teggiano-Policastro che ha onorato anche il Padre e Custode di Vibonati dopo invito. Santa Messa Solenne per il Santo Patrono presieduta da Mons. Antonio De Luca prevista per le ore 11.00 di questa mattina nel Santuario Diocesano e Parrocchia omonima insieme sia al Parroco locale Don Martino Romano che ad altri Parroci compreso Padre Enzo Rispi segretario del Vescovo, Padre Patrizio Koval,Don Raffaele Brusco di Roccagloriosa,Don Elia Guercio di Sala Consilina tornando da ex Parroco e a termine alle ore 12.00 la processione per le vie del Paese accompagnata sia dalle due Confraternite Sant'Antonio Abate e Sacro Cuore di Gesù che dal Concerto Bandistico “Città di Caposele (Avellino)”. Quindi Vibonati ha festeggiato Sant’Antonio Abate Eventi a Salerno. Vibonati ha celebrato Sant’Antonio Abate, patrono della cittadina cilentana, con processione e fuochi pirotecnici che hanno illuminato il cielo per due giorni. Appuntamento lunedì 16 e martedì 17 gennaio presente il Sottoscritto, per la processione della statua. Sant’Antonio Abate è stato celebrato ieri lunedì 16 gennaio a partire dalle ore 20.30, con l’esibizione della Pirocilento Fireworks di Vibonati. Martedì 17 gennaio, alle ore 15.00, c'è stato in programma lo spettacolo dei fratelli Romano di Angri, a cura dell’Associazione IGNIS GAUDIUM, mentre alle ore 16, al rientro della processione, “L’Artificiosa” dei Fratelli Di Candia da Sassano ha reso un omaggio pirotecnico al Santo. Lo spettacolo pirotecnico finale, previsto alle 20.30, vedrà esibirsi la “Pirotecnica San Severo” di Foggia, l’Associazione IGNIS GAUDIUM; la “Senatore Fireworks” di Cava de’ Tirreni e l’Associazione Amici dei Fuochi di Vibonati.
BOVINO 29 AGOSTO 2018 LA PROCESSIONE 1
BOVINO Uno dei borghi più belli d'Italia. Le sue tradizioni, la Fede, il sentirsi sempre legati ad un passato che è la vita di ogni uomo. Cosa resterebbe ad esso se tutto questo fosse spazzato via? Un pugno di sogni e tanto rammarico per non aver saputo vivere la vita assegnata da Creatore. Una vita a semplice ma rispettosa dell'uomo e della natura, unica vera fonte di vita e di permanenza su questo pianeta che va verso la sua distruzione. Tutto può cambiare.. basta solo saper prendere il meglio da un millenario passato. ! Una Processione è tra le espressioni che ancor lega l'Uomo al Creato, della vita vera dell'uomo pensante ed amante del Dono ricevuto.
MESSA E PROCESSIONE DI S. MARCO DI ECA - BOVINO 7 OTTOBRE 2012
BREVE documentario REALIZZATO IN COLLABORAZIONE CON LA CONGREGAZIONE DI S MARCO DELLA CATTEDRALE DI BOVINO - FG - SI RINGRAZIA IL SIG. GINO BUCCI; REC: CANON XH A1S; RIPRESE E MONTAGGIO DI BALZANO MARCO
Castello di Bovino (FG) - Uno dei borghi più belli d'Italia
Castello di Bovino (FG) - Uno dei borghi più belli d'Italia -
Riprese effettuate con Mavic Pro 2
Processione Madonna di Valleverde Bovino
Suonata di campane Agnone (Isernia) festa dell'Addolorata
Le campane in questione sono quelle della chiesa di Sant'Emidio, San Pietro, la Santissima Annunziata, San Marco e infine di Sant'Antonio abate
BOVINO SEPOLCRI 2015
Mario Piscopiello in questa occasione s'è fatto il giro delle chiese di Bovino, rimaste aperte fino a tarda notte e ci ha mostrato queste immagini.
BOVINO FESTA DELLA MADONNA DEL ROSARIO 2014
Festa un po’ particolare questa di oggi in onore della Madonna del Santo Rosario a Bovino, all’ insegna della pioggia che ha condizionato lo svolgimento della notevole preparazione fatta dal Comitato della festa. Non son mancate le briose note della banda proveniente da Foggia che ha girato per tutte le strade del paese sin dalle prime ore del mattino, in una uniforme che ha piacevolmente sorpreso tutti. Qualche dispiacere si è avuto per una recente disposizione comunale che vieta gli spari pirotecnici per ragioni ambientali. La processione è stata molto partecipata dalla cittadinanza, dalle confraternite delle altre chiese del paese e da vari comitati ed Associazioni, provenienti anche da altri paesi, tra cui, per la prima volta, le Guardie Ecozoofile di Foggia.
Santo presepe della SS. Annunziata in Bovino 2004
Presepe napoletano realizzato nel Natale 2004 dalle mani artigiane della congregazione della SS. Annunziata in Bovino; rirpese e montaggio di Balzano Marco
Processione Sant'Antonio 2014
Rocchetta Sant'Antonio Aerial 4k
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SANTUARIO del SELVAGGIO (To)
Il toponimo Selvaggio, frazione di Giaveno, trae la sua etimologia dai termini della lingua occitana serre, che significa altura, e vacho, che significa mucca, cioè l'altura delle mucche, ovvero un alpeggio, luogo di pascolo per bovini durante la bella stagione.[1]
Si ha notizia dell'esistenza di un insediamento abitativo di più famiglie su tale altura fin dal 1513 e dal 1608 di una cappella, dotata di un modesto campanile e di due statue lignee raffiguranti Sant'Antonio Abate e San Rocco, unici reperti della cappella rimasti.[1]
Nel 1908 il teologo don Carlo Bovero († 1935), divenuto cappellano della piccola chiesetta, iniziò un'azione decisa presso popolazione ed autorità per la costruzione di una nuova chiesa in sostituzione della piccola, insufficiente cappella. I risultati del suo agire furono rapidi e notevoli: nel medesimo anno fu iniziata la costruzione della nuova chiesa su progetto dell'architetto salesiano Giulio Valotti, che venne consacrata già l'anno successivo.
Divenuta questa insufficiente a contenere il forte afflusso di fedeli, che vi accorrevano in pellegrinaggio, fu lo stesso Bovero a promuovere la costruzione, in sua sostituzione, dell'attuale Santuario. I lavori ebbero inizio, sempre su progetto del Valotti, nel 1915 e si conclusero nel 1926, così che il nuovo santuario poté essere consacrato dall'arcivescovo di arcidiocesi di Torino, mons. Giuseppe Gamba nell'agosto di quell'anno.
Montaguto (Av) - Processione di Sant'Antonio 2017
Video di Concetta D'Urso
A cura della redazione di montaguto.com
La Festa di Sant’Antonio
Giovedì 13 la chiesa celebra la festa di Sant'Antonio da Padova. Una celebrazione speciale in Terra santa per i frati francescani della Custodia di Terra Santa, di cui il Santo portoghese è patrono.
Abruzzo: campane di ferragosto dalla chiesa di Santa Maria Maggiore di Casoli (CH)
Durante il dominio degli Orsini, nel 1455 all’interno del castello di Casoli avviene la costruzione di una cappella privata che, successivamente, con la realizzazione di due navate e un ulteriore ampliamento diventa, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore. La cappella sorge proprio su un'ala del castello ed insieme ad esso forma il nucleo centrale del borgo antico di Casoli. Un secondo ampliamento è riconducibile alla seconda metà del Settecento, epoca in cui, sono aggiunti anche il coro e l'Arco del Purgatorio. Nel 1868 la chiesa viene ulteriormente restaurata ed assume l'aspetto attuale. L’edificio religioso costituisce il complesso architettonico di maggior interesse del nucleo antico del paese. Esso è collegato alla struttura del castello Masciantonio da un porticato, con volte a crociera, che conduce sino all’ingresso dell’adiacente castello. L'ingresso è accessibile attraverso una rampa di scale. La facciata è divisa in tre parti, di cui il corpo centrale è separato da due coppie di paraste poste su un basamento, che a loro volta sostengono la trabeazione su cui poggia il timpano triangolare. Il portale è sormontato da un timpano più piccolo e da una finestra a forma di lunetta, nelle due parti laterali si aprono altre due finestre. La torre appare sul lato destro della chiesa ed è a forma quadrangolare e con ordini sovrapposti. Il campanile è realizzato in conci di pietra incastonati. L'interno è di impianto basilicale a tre navate con cappelle laterali e abside. La chiesa custodisce numerose tele: una Madonna con Bambino, San Giacinto e San Biagio di Francesco Maria De Benedictis (1848), San Gilberto di Pasquale Bellonio di Ortona (1797), una Madonna del Carmine, una Madonna del Rosario (1572) di ignoti.
Chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia Milano
La chiesa di Sant'Alessandro in Zebedia è un luogo di culto cattolico, situato nel centro storico di Milano. Essa è situata nel luogo dove la tradizione narra che fu tenuto prigioniero Sant'Alessandro martire. L'appellativo in Zebedia deriva dal nome del carcere in cui fu rinchiuso il martire, che appunto si chiamava Zebedia.L'architetto iniziale fu uno dei padri Barnabiti; la scelta della pianta centrale la si può considerare una delle ultime sperimentazioni su questo tipo di planimetria, i cui modelli vengono dal progetto di Bramante per San Pietro, recuperato tra i vari autori, tra i quali in questo caso si fa riferimento probabilmente all'Alessi. L'Alessi infatti risulta attivo a Milano, dopo il suo lungo lavoro a Genova dove aveva progettato la basilica di N. S. Assunta in Carignano. Nel caso di Sant'Alessandro si tratta di un recupero tardivo di tale impostazione, che viene modificata nelle linee ad esempio curvando i profili in facciata con i fastoni seicenteschi e la nuova modulazione del fronte.
La costruzione ebbe inizio nel 1601 su un progetto del barnabita Lorenzo Binago, cui si affiancò, come perito per i dissesti statici, il più noto Francesco Maria Richino. La prima pietra della chiesa venne posata il 30 marzo 1602 dal cardinale Federico Borromeo, andando ad aggiungersi ai numerosi cantieri religiosi attivi nella Milano di quell'epoca, quali San Giuseppe, Sant'Angelo, Sant'Antonio abate, e naturalmente il Duomo. Con esse rappresenta uno degli esempi più precoci del Barocco milanese. La costruzione fu molto celere, tanto che la cupola era già terminata nel 1626. Fu terminata dal Richino nel 1658, mentre proseguivano i lavori di decorazione interna.