Livigno: le campane della Chiesa di S. Rocco
Padova, tour guidato sulle cupole della Basilica del Santo
La città di Padova vista dall'alto, da un punto di osservazione straordinario: le cupole della Basilica del Santo. E anche all'interno dell'edificio la prospettiva è eccezionale (video Bianchi)
Festa di Sant'Antonio | Benedizione degli animali 2018
Servizio Anziani Livigno - Trepalle per la festa di S.Anna
TG BASSANO (09/06/2018) - FESTA DI SANT’ANTONIO
TG BASSANO (sabato 9 giugno 2018) - Una ricorrenza speciale cui se ne aggiunge un’altra: il ricordo di Bruno Ceccato, colui che ha innalzato questo capitello per onorare un desiderio di padre Antonio, scomparso prematuramente all’inizio di quest’anno. Assieme a lui è stata onorata la memoria anche dell’ex rettore della Basilica del Santo, padre Enzo Poiana, che, fino alla sua scomparsa, ha sempre presenziato alle celebrazioni in Vallessina accompagnando la reliquia di Sant’Antonio, arrivata puntuale a Mussolente, anche quest’anno.
Una devozione lunga quasi un secolo, quella della famiglia Ceccato, che è diventata la devozione e la festa di una comunità. (
Sant'Antonio Abate - Benedizione animali in Vaticano - Roma
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CASCIA - TRADIZIONE CHE PASSIONE #Valnerina #Umbria - Full HD
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Torna a Cascia l’appuntamento con la manifestazione “Tradizione che Passione Festa delle tradizioni rurali della montagna”, che sabato 17 e domenica 18 farà tornare la città di Santa Rita indietro nel tempo, attraverso un vero e proprio viaggio nella cultura contadina e nell’usanza popolare, il tutto contornato da squisite degustazioni di prodotti tipici. Il weekend
inizierà già nella mattina di sabato, con i festeggiamenti in onore di Sant’Antonio Abate, un culto quello del protettore degli animali da sempre molto sentito dalla comunità di questi territori montani
ed agricoli. Dopo la benedizione, tutti i partecipanti muoveranno verso piazza Garibaldi, dove si assisterà allo spettacolo della sfilata dei cavalli, alla tradizionale asta delle agnelle e si potrà
partecipare al banchetto. Alle 13, il pranzo dei santesi della parrocchia della Chiesa di Santa Maria,
che organizzano la festa. Accanto ai festeggiamenti per S. Antonio, alle 11.45 prenderà il via anche la festa delle
tradizioni rurali della montagna, con l’apertura degli stand di prodotti tipici e del padiglione
riservato al “Festival degli Antichi Mestieri”, un laboratorio didattico con veri artigiani. In contemporanea si potrà assistere alla preparazione de “lu stazzu e dell’aia”. Pomeriggio in musica
con, dalle 14.30, il “2° Raduno Organetti città di Cascia”, con l’esibizione di gruppi folk
Livigno - Giochi luminosi
Giochi luminosi nella chiesa principale di Livigno
Cascata della Val Nera, Livigno (SO)
Cascata della Val Nera, Livigno (SO)
Sant'Antonio Abate - Sagra del maiale
5* Edizione della Festa di Sant'Antonio Abate in Valle d'Itria
Dal 2009 a Ceglie Messapica, l'Associazione Amici del borgo antico ha riscoperto dopo secoli di oblio e organizza in via Vitale e Largo Ognissanti la festa di Sant'Antonio Abate in Valle d'Itria Sagra del maiale, con la benedizione degli animali, l'accensione dei falò e la degustazione di prodotti locali.
Partito il conto alla rovescia in vista della invernale festa di Sant'Antonio Abate, amata dai cegliesi e dai tanti turisti provenienti dai paesi vicini. Un momento di incontro della comunità cittadina che ritrova nella festa organizzata dalla locale Associazione, con il patrocinio del Comune di Ceglie Messapica, la tradizione e le origini di un rito che si era perso da secoli. Una riscoperta con riti suggestivi, che trova il culmine nell'accensione del falò in via Vitale e in Largo Ognissanti.
Rituali che nascono dalle tante leggende legate al Santo, una delle quali vuole che Sant'Antonio Abate si recasse all'inferno per contendere al demonio le anime dei peccatori, un Santo, quindi, capace di dominare il fuoco e di curare le malattie e gli eritemi della pelle.
Tra sacro e profano, tra storia e mito la 5 edizione si svolgerà domenica e sicuramente richiamerà molti cegliesi e tanti cittadini provenienti dalle città vicine. L'Associazione anche quest'anno si augura che il fuoco e la musica popolare con il Gruppo Antico di Villa Castelli, che ha partecipato alla Notte della Taranta, riscaldi il cuore dei visitatori nella gelida serata.
Sarà anche il segnale d'inizio della festa di Carnevale e sarà rinnovato il patto con Sant'Antonio Abate a cui si chiederà, sembra un paradosso, di proteggere gli animali. A Ceglie Messapica, come in molte altre regioni italiane questa festa si confonde con la fede e nei labili confini di antichi riti pagani, il risultato: qualcosa di unico.
Corso Specializzazione Freeride Lombardia, heliski livigno 14/04/15
Festa Sant'Antonio, Tortora chiude i festeggiamenti
Alpen Fest a Trepalle 2015
Livigno, 20 settembre 2015, la giornata a Trepalle di Alpen Fest è stata recuperata domenica con sfilata fino al Passo d'Eira e votazione degli animali migliori. Complimenti all'organizzazione!
Campobasso - Festa Sant'Antonio Abate - 4 febbraio 2017 - Parte 2^
Video da Periscope
Abruzzo: campane di ferragosto dalla chiesa di Santa Maria Maggiore di Casoli (CH)
Durante il dominio degli Orsini, nel 1455 all’interno del castello di Casoli avviene la costruzione di una cappella privata che, successivamente, con la realizzazione di due navate e un ulteriore ampliamento diventa, la Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Maggiore. La cappella sorge proprio su un'ala del castello ed insieme ad esso forma il nucleo centrale del borgo antico di Casoli. Un secondo ampliamento è riconducibile alla seconda metà del Settecento, epoca in cui, sono aggiunti anche il coro e l'Arco del Purgatorio. Nel 1868 la chiesa viene ulteriormente restaurata ed assume l'aspetto attuale. L’edificio religioso costituisce il complesso architettonico di maggior interesse del nucleo antico del paese. Esso è collegato alla struttura del castello Masciantonio da un porticato, con volte a crociera, che conduce sino all’ingresso dell’adiacente castello. L'ingresso è accessibile attraverso una rampa di scale. La facciata è divisa in tre parti, di cui il corpo centrale è separato da due coppie di paraste poste su un basamento, che a loro volta sostengono la trabeazione su cui poggia il timpano triangolare. Il portale è sormontato da un timpano più piccolo e da una finestra a forma di lunetta, nelle due parti laterali si aprono altre due finestre. La torre appare sul lato destro della chiesa ed è a forma quadrangolare e con ordini sovrapposti. Il campanile è realizzato in conci di pietra incastonati. L'interno è di impianto basilicale a tre navate con cappelle laterali e abside. La chiesa custodisce numerose tele: una Madonna con Bambino, San Giacinto e San Biagio di Francesco Maria De Benedictis (1848), San Gilberto di Pasquale Bellonio di Ortona (1797), una Madonna del Carmine, una Madonna del Rosario (1572) di ignoti.
BARI BENEDIZIONE ANIMALI SANTA FARA
DECINE DI ANIMALI HANNO RICEVUTO NEL POMERIGGIO LA BENEDIZIONE DAI FRATI FRANCESCANI SUL SAGRATO DELLA CHIESA DI SANTA FARA A BARI. UNA AUTENTICA TRADIZIONE NEL GIORNO DELLA FESTA DI SAN FRANCESCO
Motorcycle Rides Volume 4 - Italia, Switzerland, France, Österreich Edition
Salite (in aggiornamento):
Passo di Sant'Antonio abbandonato (BG, 987 mt)
Miragolo San Marco (BG, 1080 mt)
Roncola (BG, 1054 mt)
Passo Valcava (LC, 1340 mt)
Carenno (LC, 635 mt)
Passo Selvino (BG, 960 mt)
Passo di Ganda (BG, 1100 mt)
Colle della Maresana (BG, 546 mt)
Forcella di Bura (BG, 884 mt)
Culmine di San Pietro (LC, 1258 mt)
Passo del Colle di Zambla (BG, 1264 mt)
Passo della Presolana (BG, 1297 mt)
Colle dei Roccoli (BG, 440 mt)
Passo del Colle Gallo (BG, 763 mt)
San Vigilio (BG, 496 mt)
Passo del Ghisallo (CO, 754 mt)
Colle di Balisio (LC, 728 mt)
Passo Crocetta, (BG, 1051 mt)
Colli di San Fermo (BG, 1070 mt slm)
Forcella di Berbenno (BG, 708 mt slm)
Passo di Miragolo San Salvatore (BG, 960 mt slm)
Colle dei Pasta (BG, 406 mt slm)
San Rocco, Cenate Sotto (BG, 392 mt slm)
Monte di Nese (BG, 802 mt slm)
Regoledo (LC, 442 mt slm)
Esino Lario (LC, 913 mt slm)
Passo di Agueglio (LC, 1142 mt slm)
Gandosso (BG, 624 mt slm)
Foppolo (BG, 1615 mt slm)
San Simone di Valleve (BG, 1650 mt slm)
Schilpario (BG, 1135 mt slm)
Passo della Croce di Salven (BS, 1108 mt slm)
Ceratello (BG, 813 mt slm)
Madonna di Monte Pizzo (BG, 1125 mt)
Monte Croce (BG, 980 mt)
Monte Pora (BG, 1489 mt)
Bossico (BG, 860 mt)
Col d'Olda (BG, 800 mt)
Passo di Narro (LC, 990 mt)
Alpe Giumello (LC, 1550 mt)
Ponte di Legno (BS, 1258 mt)
Passo del Tonale (TN, 1884 mt)
Passo dell'Aprica (SO, 1181 mt)
Fuipiano Valle Imagna (BG, 1019 mt)
Monte Avaro (BG, 1660 mt)
Valtorta - Piani di Bobbio (BG, 1350 mt)
Forcella di Olino (LC, 1158 mt)
Colma di Sormano (CO, 1124 mt)
Passo Crocedomini (BS, 1895 mt slm)
Valico di Santa Cristina (SO, 1427 mt slm)
Croce Marino/Passabocche (BS, 1283 mt slm)
Colle di San Zeno (BS, 1420 mt slm)
Passo del Mortirolo (BS, 1851 mt slm)
Passo della Foppa (BS, 1852 mt slm)
Passo del Vivione (BS, 1827 mt slm)
Blello (BG, 815 mt slm)
Passo San Marco (BG, 1992 mt slm)
Valico del Pertus (LC, 1320 mt slm)
Passo Giogo del Maniva (BS, 1660 mt slm)
Valico di Lodrino (BS, 725 mt slm)
Valico di Polaveno (BS, 568 mt slm)
Contrada Cerro Foppa (BG, 673 mt slm)
Colle di San Sebastiano (BG, 420 mt slm)
Sella di Madonna del Bosco (BG, 312 mt slm)
Castello Presati (BG, 260 mt slm)
Montevecchia (LC, 479 mt slm)
Monticello Brianza (LC, 406 mt slm)
Monte Marenzo (LC, 440 mt slm)
Piani dei Resinelli (LC, 1278 mt slm)
Colle di Sogno (LC, 954 mt slm)
Passo dello Spluga (SO, 2114 mt slm)
Garda, Sonico (BS, 1054 mt slm)
Goletto di Cadino (BS, 1942 mt slm)
Dosso dei Galli (BS, 2196 mt slm)
Passo del Baremone (BS, 1419 mt slm)
Passo del Gavia (BS, 2651 mt slm)
Passo dello Stelvio (SO, 2758 mt slm)
Santuario della Madonna di Sombreno (BG, 337 mt slm)
Mottarone (VB, 1491 mt slm)
Passo del Bernina (SVI, 2330 mt slm)
Forcola di Livigno (SVI, 2315 mt slm)
Livigno (SO, 1816 mt slm)
Passo Eira (SO, 2208 mt slm)
Passo Foscagno (SO, 2291 mt slm)
Passo dell'Umbrail (SVI, 2503 mt slm)
Valico del Moncenisio (FRA, 2081 mt slm)
Col de la Madeleine (FRA, 1746 mt slm)
Col de l'Iseran (FRA, 2770 mt slm)
Passo del Cavallo (BS, 742 mt slm)
Madonna di Campiglio (TN, 1553 mt slm)
Passo di Campo Carlo Magno (TN, 1682 mt slm)
Passo della Mendola (TN/BZ 1363 mt slm)
Passo d'Ampola (BS, 747 mt slm)
Passo Tremalzo (BS, 1615 mt slm)
Passo San Giovanni (TN, 287 mt slm)
Passo del Maloja (SVI, 1815 mt slm)
St. Moritz (SVI, 1838 mt slm)
Passo Resia (BZ, 1455 mt slm)
Consonno (LC, 700 mt slm)
Passo San Gottardo (SVI, 2106 mt slm)
Passo del San Bernardino (SVI, 2066 mt slm)
Passo della Spina (BS, 1521 mt slm)
Santuario della Madonna della Stella (BS, 396 mt slm)
Monte Farno (BG, 1245 mt slm)
Forcellina di Bianzano (BG, 664 mt slm)
Forcella di Ranzanico (BG, 958 mt slm)
Sella di Solto Collina (BG, 453 mt slm)
Parzanica (BG, 774 mt slm)
Catremerio (BG, 988 mt slm)
Laghi (in Aggiornamento):
Lago di Garlate (LC, 4.64 km²)
Lago di Olginate (LC, 0.77 km²)
Lago di Como (LC-CO, 145 km²)
Lago d'Iseo (BG-BS, 65.3 km²)
Lago di Endine (BG, 2.3 km²)
Lago di Annone (LC, 5.71 km²)
Lago di Pusiano (LC-CO, 5.20 km²)
Lago di Garda (BS-VE, 370 km²)
Lago d'Idro (BS, 14,33 km²)
Lago di Ledro (TN, 2,18 km²)
Lago di Resia (BZ, 6,6 km²)
Festa di S. Antonio 2017 a Santa Giuletta
mar. 17.1.2017 - Presso l'Az. Agr. Finardi celebrata la S. Messa animata dal Coro Amici della Montagna di Casteggio e successivo rinfresco organizzato dalla Sez. Alpini di Redavalle.
Adotta un monumento - Chiesa di Santa Maria in Gerusalemme
Nella parte alta del centro storico di San Pietro in Guarano è ubicata la Chiesa di Santa Maria in Gerusalemme, uno degli edifici religiosi più importanti del paese. In stile neoclassico e dalle linee sobrie ma eleganti, la Chiesa sembra dominare dalla sua posizione tutto il borgo antico, impressione sottolineata dallo sviluppo verticale della costruzione, a cui si accede attraverso tre larghe scalinate. La sua costruzione si rese necessaria a causa dell’aumento demografico avvenuto nell’800. Il parroco del tempo, Don Francesco Pizzuti, concepì l’idea di costruire una nuova Chiesa più grande, più bella e capace di contenere tutti i fedeli e nel 1891 ne iniziò la costruzione. La sua dedizione contagiò tutti: la baronessa regalò il suolo ed il legname necessario per la costruzione; gli uomini offrirono molte giornate di lavoro gratuite e le donne trasportarono le pietre dalla cava al cantiere in grandi ceste che portavano sulla testa. La chiesa seguiva le linee di quella di San Francesco d’Assisi sita a Cosenza, ma era più ampia. Il progetto originale, prevedeva una pianta a croce latina, che, però, non fu rispettato ed allo stato attuale, la chiesa è composta da un’unica navata e da una cappella sul lato sinistro. Venne inaugurata e benedetta in occasione della festa del 5 febbraio del 1902, nonostante i lavori di decorazione interna non fossero stati ancora completati.
La facciata
La facciata è suddivisa in due livelli caratterizzati da lesene classicheggianti e quattro nicchie vuote. L’imponente portale ad arco a tutto sesto incornicia un massiccio portone d’ingresso di forma quadrangolare, sopra di esso vi è un dipinto raffigurante la Madonna di Gerusalemme col Bambino. Nel livello superiore vi è una grande vetrata decorata che, insieme al piccolo rosone soprastante, illumina la navata.
L’interno
All’interno della chiesa, la vostra attenzione potrà essere attratta da vari elementi, tutti molto interessanti. Se leverete lo sguardo verso l’alto potrete ammirare il bel soffitto a cassettoni, opera di maestranze paesane, così come i lampadari; mentre le lastre di vetro decorate con dipinti di pregevole fattura sono state realizzate su commissione del Sacerdote Don Antonio Sicilia. Se invece vi guarderete attorno, potrete notare il movimento sobrio ed elegante formato dalle lesene, sormontate da capitelli corinzi, e dalle nicchie che contengono le statue. Esse sono decorate con quattro colonnine, due per lato, con capitelli corinzi e sono sormontate da due archi a tutto sesto. Solamente tre statue antistanti la balaustra sono precedute da un’altarino: a destra Sant’Antonio e San Rocco ed a sinistra il Sacro Cuore. Il progetto dell’interno in stile neoclassico venne redatto dell’architetto Pisanti, che aveva già progettato il rifacimento della facciata della Cattedrale di Napoli e dirigeva i lavori di restauro del duomo di Cosenza.
Cantù [4K] La città del legno e del carnevale
Cantù (Cantuu in dialetto brianzolo[2], AFI: [kãˈtyː]) è un comune italiano di 39.936 abitanti della provincia di Como in Lombardia. È il venticinquesimo comune più popoloso della Lombardia.
L'origine del nome di Cantù risalirebbe a Canturium che può derivare dai Canturigi, popolazione che abitò la regione Insubria nel VI secolo a.C., o da Cantores, indicante una Cantoria presso qualche edificio religioso. La sua storia iniziò nel V secolo a.C. con la fondazione di Galliano, primo nucleo abitato, da parte dei Galli Insubri. Nel 196 a.C. il villaggio venne conquistato dalle legioni romane che lo inglobarono nel municipio Novum Comum (Como). Cantù fu un borgo di importanza strategica commerciale perché vi passava l'antica strada Milano-Como.
Nel V secolo d.C. la città, grazie ad un discreto sviluppo culturale e religioso, divenne una pieve e si staccò da Como col nome di Canturio. Nel 483 d.C., con un decreto di papa Gelasio I all'arcivescovo di Milano Teodoro dei Medici, venne dichiarata Corte Reale con altre terre. Nel 605 d.C. circa, il territorio canturino si separò da quello comasco, dato che quest'ultimo divenne diocesi suffraganea del Patriarcato di Aquileia.
Verso la fine del X secolo, a Intimiano si costituì una curtis, che comprese anche Galliano. Da Gariardo, nobile e signore della curtis, nacque Ariberto, futuro arcivescovo di Milano. Nel 1004-1005 d.C. Ariberto da Intimiano ristrutturò, o forse riedificò, la basilica di Galliano (esistente dal V secolo d.C.) e, il 2 luglio del 1007, la consacrò a San Vincenzo. Canturio fece parte del Contado della Martesana, controllato da Milano, e dal 1118 partecipò alla decennale lotta contro Como, subendo una grave sconfitta nel 1124. In seguito, unito alla Lega Lombarda, affrontò l'Imperatore Federico I Barbarossa e, con l'aiuto di Como, riuscì a respingerlo nel 1160. Dopo la caduta di Milano, ospitò l'arcivescovo Enrico Sertala e i nobili milanesi scacciati dal popolo e, a fianco dei Visconti, partecipò alle guerre contro i Torriani nel XIII secolo.
Cantù fu anche teatro delle contese tra Guelfi e Ghibellini e nel XIV secolo si dichiarò Repubblica indipendente da Milano rimanendo tale per 10 anni. Nel 1324 diventò signoria di Gaspare Grassi che la fortificò con numerose torri. Tornata sotto l'influenza viscontea, venne travagliata dalle lotte tra i vari pretendenti. Nel 1449 Francesco Sforza inviò il capitano di ventura Antonio Centelles a Cantù. Alla fine dell'anno e nel gennaio del 1450 venne sconfitto in due scontri con i Veneziani condotti da Jacopo Piccinino. In seguito al sospetto che volesse cambiare bandiera venne fatto imprigionare da Francesco Sforza prima a Lodi e poi nel castello di Pavia. La città canturina venne donata da Francesco Sforza a Polidoro Sforza Visconti e nel 1475 affidata in feudo ai conti Pietrasanta che vi fecero erigere un castello in cima al colle centrale, poi distrutto nel 1527 da Gian Giacomo Medici. Del castello rimane solo l'antica torre, trasformata poi in campanile della chiesa di San Paolo.
Dal 1500, Cantù perse il suo aspetto strategico e diventò una cittadina operosa nel centro di un vasto comprensorio. Infatti si hanno notizie della produzione artigianale dei chiodi e del pizzo a tombolo e nella prima metà dell'Ottocento, infine, iniziò la produzione artistica del mobile. Nel 1797, Cantù entrò a far parte del Distretto del Lario con la nascita della Repubblica Cisalpina. La fioritura dell'artigianato canturino, in un periodo di intenso sviluppo industriale, è data dall'istituzione di una Scuola d'Arte per l'arredamento nel 1882, la prima del genere sorta in Italia.
Manifestazioni
La Giubiana (ultimo giovedì di gennaio): secondo tradizione viene bruciato nella piazza principale un fantoccio raffigurante una donna, dopo averlo fatto sfilare per le vie del paese. L'evento ricorda la condanna a morte di una donna che si narra abbia tradito i compaesani consegnando le chiavi della città ai Comaschi, durante la guerra Milano - Como, in cui Cantù era schierata con la prima. (Manifestazione a cura della Pro Cantù)
Carnevale (sabato antecedente la prima domenica di quaresima secondo il rito ambrosiano) tradizionale sfliata di carri allegorici e gruppi mascherati, negli ultimi anni si è affermato come il più grande Carnavale Ambrosiano
Santa Apollonia e fiera - mercato (9 febbraio)
Fiera d'agosto (15 e 16 agosto)
Fiera del Crocifisso (3º mercoledì di ottobre)
Festival organistico internazionale Città di Cantù
Premio Letterario Nazionale Il Tombolo Città di Cantù (Organizzato dalla Pro Cantù)
Il Mese del Libro Convegno sul libro oggi - il libro e il mobile - il libro in strada (Organizzato dalla Pro Cantù)
Concorso Internazionale per Pianoforte e Orchestra Città di Cantù
Video girato e montato da: Gregory Gerosa