C. Gounod, Ave Maria - Mattei Guaitoli duo
Giorgio Mattei, alto sax
Simone Guaitoli, organo
music and video © Giorgio Mattei 2011
recorded in Modena, Chiesa del Voto, 13/11/2011
COMUNE DI MODENA - Comunicato Stampa
MODENA FESTEGGIA SANTOMOBONO CON MESSA E CONCERTO
Domenica 13 novembre si celebre nella chiesa del Voto il compatrono della città. Modena lo ricorda per il miracolo che pose fine all'epidemia di peste del 1630. Il 13 novembre, ricorrenza di Sant'Omobono, fu il primo giorno di quel tragico anno in cui non si registrò nessun morto in città. Da allora il Santo, protettore dei sarti e dei mercanti, è compatrono di Modena assieme al più noto San Geminiano, e anche quest'anno la città lo commemora con una messa alla mattina e un concerto nel pomeriggio di domenica 13 novembre.
L'appuntamento è alle 11.30 alla chiesa del Voto in via Emilia centro per la celebrazione eucaristica presieduta da monsignor Nardo Masetti, canonico della Cattedrale di Modena, e concelebrata dall'assistente degli artisti don Eligio Venturelli. La liturgia sarà accompagnata da canti e musica sacra eseguiti dalla corale Puccini di Sassuolo, diretta dal maestro Francesco Saguatti con l'organista Simone Guaitoli. La cerimonia si svolgerà alla presenza delle autorità cittadine e il Comune sarà ufficialmente rappresentato dal Gonfalone.
Nel pomeriggio, il Comitato modenese Messa degli artisti organizza alle 16.30, sempre alla chiesa del Voto, il Concerto di Sant'Omobono con il Coro folk San Lazzaro, fondato nel 1980 nell'omonima parrocchia e composto da una cinquantina di elementi. Dirige il coro don Ezio Nicioli, all'organo Simone Guaitoli, al sax Giorgio Mattei. Le presentazioni sono a cura di Franca Lovino. In programma musiche di Rossini, Bach, Mozart, Gounod, Shostakovich e Gershwin, canti popolari dall'Italia e dal mondo e canzoni dialettali come El Campan ed Modna e Ghirlandeina.
La devozione a Sant'Omobono si rafforza in città dal 1630: ogni giorno, il Consiglio discuteva del morbo della peste, mentre processioni e funzioni solenni cercavano di esorcizzare il contagio. Poi, su suggerimento del duca, gli Amministratori ritennero indispensabile dar segno di grande devozione facendo un voto alla Beata Vergine del Rosario. Con l'arrivo dell'autunno i decessi cominciarono a diminuire e in novembre la peste cessò. Poiché il 13 novembre, ricorrenza di Sant'Omobono, fu il primo giorno in cui non si registrarono morti, l'Arte dei Sarti avanzò la richiesta di solennizzare la festa e trasformare il Santo in compatrono della città. I Conservatori d'essa città - si legge in un documento del 1631 - hanno deliberatamente risolto che il popolo habbi questo così memorando giorno... per festivo non solo per devozione ma perché ne rimanga anco il raccordo a posteri della gracia ricevuta.
Nato a Cremona in un anno imprecisato del XII secolo, Omobono esercitò l'arte della sartoria e della mercatura di stoffe, procurandosi discreta agiatezza e investendo nella carità verso gli indigenti. Le cronache narrano che spirò nella sua chiesa parrocchiale, Sant'Egidio, il 13 novembre, durante la celebrazione della messa, con le braccia aperte come in croce. Erano trascorsi solo due anni dalla morte, quando il papa Innocenzo III gli decretò l'onore degli altari, con Bolla pontificia del 12 giugno 1199.
Solenne Pontificale di Pasqua dalla Cattedrale di Cremona
Pranzo per i poveri alla Casa dell'Accoglienza
Come da tradizione per la festa patronale di Sant'Omobono, anche quest'anno Caritas Cremona e San Vincenzo hanno organizzato il pranzo benefico per i poveri: 470 i posti preparati e tutti occupati.
CHIESA TV canale 195 digitale terrestre - S.Messa dal Duomo di Milano delle ore 8,00
10Domande10 Rosario Gisana 23 03 2015
23 migranti battezzati dal Vescovo a Bojano
23 migranti battezzati dal Vescovo a Bojano
Ieri mattina, in una bellissima cornice di fedeli che hanno riempito l’antica cattedrale di Bojano, 23 migranti, ospiti dei centri di accoglienza del cas HR e Pleiadi’s, hanno ricevuto il sacramento del battesimo dall’arcivescovo Giancarlo Maria Bregantini.
Due bambini, un maschietto e una femminuccia, rispettivamente di sei mesi e un anno e mezzo, il primo nato presso l’ospedale di Campobasso e l’altra a Cagliari, sono stati battezzati, mentre per i 21 adulti, in gran parte provenienti dalla Nigeria, non avendo i documenti è stato confermato il battesimo e contestualmente hanno fatto la cresima e la comunione.
«Ogni forestiero che bussa alla nostra porta è un’occasione di incontro con Gesù Cristo, il quale si identifica con lo straniero accolto o rifiutato di ogni epoca (cfr Mt 25,35.43). Il Signore affida all’amore materno della Chiesa ogni essere umano costretto a lasciare la propria patria alla ricerca di un futuro migliore». È stato questo il messaggio di papa Francesco in occasione della Giornata Mondiale del migrante e del rifugiato 2018, che tutte le diocesi italiane hanno celebrato ad inizio anno. Anche la diocesi di Campobasso-Bojano ha celebrato tale giornata attraverso due momenti significativi: uno liturgico, l’altro sociale e culturale. Domenica mattina del 14 gennaio scorso, presso l’antica cattedrale di Bojano sono stati presentati i 21 giovani africani che a novembre avevano iniziato il percorso religioso per ricevere i sacramenti, culminato, appunto ieri, con la celebrazione della funzione religiosa presieduta da monsignor Bregantini durante la quale hanno ricevuto i sacramenti. I giovani migranti durante il corso di catechismo tenutosi presso la parrocchia di Monteverde sono stati preparati da don Filippo, un prete nigeriano che vive a Roma, il quale ogni sabato ha raggiunto Bojano, coadiuvato nel compito da don Adriano Cifelli incaricato diocesano per la “pastorale dei migranti”.
A questo percorso di preparazione hanno collaborato Ivana, Letizia, don Rocco, Antonio, Lina e tutti gli altri impegnati nel coro parrocchiale multietnico.
È stata senza dubbio una bella cerimonia toccante, ricca di spiritualità, vedere degli adulti avvicinarsi alla fede di Cristo.
Colui che viaggia: Narni
Non sai cosa fare nel weekend? Ecco il mio consiglio: vai a Narni. La mia visita.
Campane di Pistoia-Duomo di San Zeno (2)
Campane del Duomo di San Zeno (Diocesi di Pistoia-Vicariato di Pistoia Centro), Piazza del Duomo, Pistoia.
Suonata Festiva delle 17:30.
Dati:
Concerto di 6 campane in Re3 a slancio più una campane dell'orologio fissa e inutilizzata.
I-Re3 (San Zeno e San Jacopo), fusa da Emilio Rafanelli di Pistoia nel 1880.
II-Mi3, fusa da Emilio Rafanelli di Pistoia nel 1880.
III-Fa#3, fusa da Terzo Rafanelli di Pistoia nel 1845.
IV-Sol#3, fusa da Terzo Rafanelli di Pistoia nel 1845.
V-La#3, fusa da Terzo Rafanelli di Pistoia nel 1845.
VI-Do#4, fusa da Terzo Rafanelli di Pistoia nel 1845.
Campana dell'Orologio-Fa3, fusa da Zucchero Lorenzi nel 1314.
Video dedicato a Campanaro Pistoiese e a Niccolò rinaldi, cui ringrazio di avermi concesso l'utilizzo di alcune foto da lui scattate.
Altre foto dono state prese da internet per allungare il video.