Bormio e le sue chiese.mpg
Bormio rinomata località per le vacanze estive ed invernali,offre anche momenti di cultura e fede, visitando le sue chiese.
Beata Vergine del Sassello,S.Crocefisso,S.Ignazio,S.Gervaso e Protasio e la ex S.Spirito
Tra fiori, ruderi e nuvole
La montagna..... i suoi cieli mutevoli, i suoi prati tavolozze di colori, le sue borgate abbandonate colme di ricordi e di solitudine.
Chiesa della Madonna di Campagna (Ponte in Valtellina, SO)-Marienkirche von Ponte (Veltlin, SO, I)
Cfr. paesidivaltellina.it
Le campane della Madonna di Tirano (SO) [Registrazione audio del Plenum]
Tirano (SO), Santuario della Madonna di Tirano
Concerto di 5 campane in DO3
Carlo Francesco e Giuseppe Antonio Bizzozero 1737
(FA3 Gaetano Soletti 1797; MI3 Soletti 1794; RE3 Soletti 1818; DO3 Giorgio Pruneri 1901)
Plenum delle 5 campane
Il 29 settembre 1504 Madonna apparve in un orto di Tirano al beato Mario Omodei, chiedendogli di edificare in quel luogo un tempio in suo onore. La costruzione del santuario iniziò praticamente subito, il 25 marzo 1505, e terminò pochi anni più tardi; la consacrazione della chiesa avvenne il 14 maggio 1528, quando vennero completati gli interni. Il santuario fu progettato da Tommaso Rodari, architetto della fabbrica del duomo di Como. L'interno si presenta a tre navate; spicca da subito l'enorme quantità di stucchi, dipinti e decorazioni presenti sulle pareti e sulle volte del soffitto della chiesa, esempio della maestria dell'arte rinascimentale lombarda. Tra le principali opere spicca la monumentale cassa d'organo, realizzata tra il 1608 e il 1617 dal bresciano Giuseppe Bulgarini. Il campanile del santuario venne realizzato a partire dal 1578, mentre già dal 1526 esisteva una sacrestia, alla base di una torre provvisoria adibita a campanile. Un tale Claudio della Pace, fonditore lorenese attivo tra Italia e Svizzera, fuse le prime tre campane nel 1578, appena un anno dopo la posa dell'orologio, costruito da Lorenzo Peverelli di Chiavenna. Con i suoi 54 metri d'altezza il campanile risulta di grande effetto, suscitando un certo interesse per la sua originalità, grazie a sei ordini in stile romanico lombardo che con bifore, trifore e archetti ciechi che ne scandiscono lo slancio. La torre termina con una lanterna, come se il fusto del campanile reggesse una teca. Il campanile, come si presenta nelle sue forme odierne, venne ultimato da Pietro Marni di Bormio, tra il 1638 e il 1641. Le tre campane originali vennero rifuse nel corso del 1737, per volere di Francesco Guicciardi, supremo cancelliere della Valtellina. Di queste tre campane, le due maggiori vennero rifuse per mano del bresciano Gaetano Soletti a seguito di alcune incrinature, rispettivamente negli anni 1794 e 1797. Dopo la rifusione dell'antica campana maggiore, Soletti si adoperò per la fusione di due bronzi più grandi da aggiungere al concerto: queste campane vennero poi rifuse nel 1818 la quarta, sempre per mano di Soletti, e nel 1901 il campanone; per questa fusione, fu chiamata in causa la fonderia Pruneri, attiva nella vicina città di Grosio dal 1822. Accanto all'organo e agli innumerevoli stucchi, l'altare maggiore (1748) si presenta come una pregevole opera di gusto barocco, realizzata in armonia con il coro ligneo, terminato nel al 1749. Il gusto barocco e la ricchezza delle decorazioni fanno sì che il santuario venga considerato, con il duomo di Milano e la certosa di Pavia, una delle tre chiese più belle della Lombardia. La Madonna di Tirano è stata proclamata patrona della Valtellina da papa Pio XII, mentre il suo predecessore eresse il santuario a basilica romana minore nel 1927.