Tenera Stella (Suor N. Francesconi) - Coro di S.Umiltà
Il Coro di S.Umiltà, diretto dal M° Mirko Nanni, durante il concerto alla Chiesa del Carmine di Faenza del 29 aprile, accompagnato dall'Ensemble d'Archi G.Sarti Collegium Ornatus Mundi Faenza, ha presentato Tenera Stella, canto mariano di Suor Nazarena Francesconi (1924-2010).
Il coro di S.Umiltà al Festival di Primavera
Dal 20 al 22 aprile gli alunni della scuola primaria e secondaria di I grado che con l'iscrizione all'opzione musicale fanno parte del Coro di S.Umiltà, hanno partecipato al 15° Festival di Primavera, organizzato da FENIARCO ( a Montecatini Terme. Il tema di quest'anno era : La scuola si incontra cantando, e hanno partecipato a questa edizione circa 2700 tra alunni, insegnanti e personale delle scuole primarie e medie di tutta Italia.
Canto tradizionale africano - 17° Concorso di Canto Corale Città di Faenza 05/04/2017
Canto tradizionale africano - 17° Concorso di Canto Corale Città di Faenza 05/04/2017
Tutti i cori partecipanti al concorso si uniscono nel canto e ballo collettivo al termine delle esibizioni.
???? 18^ Concorso di Canto Corale Città di Faenza ????
Giovedì 19 aprile 2018 - ore 9.15
Chiesa B.V. del Paradiso - Viale Paradiso 11, Faenza
Le Scuole Primaria e Secondaria di 1° grado della Fondazione Marri - S. Umiltà bandiscono il diciottesimo #Concorso di #CantoCorale “Città di #Faenza” riservato ai #Cori delle Scuole Secondarie
di 1° grado e delle Scuole Primarie della regione Emilia Romagna e Repubblica San Marino.????
Quest’anno il Concorso, nato con il preciso intento di valorizzare nell’ambito della #scuola #Primaria e #SecondariadiIgrado la pratica del #Canto Corale, si articola in tre Sezioni e si rivolge anche a tutti gli alunni della Scuola Primaria, con il preciso intento di perseguire quella continuità auspicata sia dalla letteratura pedagogica musicale, sia dalle indicazioni ministeriali vigenti.
L’esperienza corale è un importante momento formativo per la conquista della dimensione individuale di ciascun bambino nel contesto delle relazioni con gli altri individui che formano il
proprio gruppo ed una prassi fondamentale ai fini dell’#educazione della voce e dell’orecchio.
La formula del concorso è stata pensata con il duplice scopo sia di stimolare positivamente tale attività, con incentivi per i gruppi vocali e per le Scuole partecipanti, sia di offrire un momento aggregante e di confronto tra le varie esperienze vocali che si svolgono nei diversi Istituti della nostra regione.
Vi aspettiamo!
Assemblea Sinodo dei Giovani 5 maggio 2019 - Faenza (diretta)
Diretta dell'ultima assemblea del Sinodo dei Giovani Chiamati alla gioia della Diocesi di Faenza/Modigliana, svoltasi domenica 5 maggio 2019. Con lettura integrale dei documenti sinodali elaborati e votazione. Dal Seminario Pio XII di Faenza (RA).
Modigliana - 30° ALMANACCO 1988-2017
Giovedi 21 dicembre 2017 alle ore 20.00, nella Chiesa della Residenza per Anziani “La Modigliana” è stata presentata la 30° edizione dell’Almanacco”.
Nel 1988 alcuni cittadini modiglianesi decisero di scrivere ciò che nell’anno Modigliana aveva vissuto: eventi, tradizioni e storie di vita.”
Era un piccolo volume che dopo trent’anni è ancora vivo e con i suoi racconti unisce la popolazione.
4 NOVEMBRE Breve Concerto del Coro della Scuola Secondaria di Primo Grado R. RANCILIO.
Breve Concerto del Coro della Scuola Secondaria di Primo Grado R. RANCILIO.
Sbandieratori di Foligno in Piazza San Pietro
Hanno accolto il Papa sul Sagrato di San Pietro i 50 sbandieratori e musici della città di Foligno che poi si sono esibiti in Piazza
Il Miserere: salmo del peccato e della nuova creazione
12PORTE - 19 marzo 2015: Siamo ormai nell’imminenza della settimana santa e la Liturgia quaresimale offre alla nostra preghiera MISERERE, il salmo 50, il più celebre dei salmi penitenziali.
È commovente pensare che fin dai tempi del re Davide, circa 3000 anni fa, il popolo dei credenti da Israele alla Chiesa vi abbia trovato, la preghiera più intensa e profonda per chiedere perdono per i propri peccati.
Il salmo, come dicevo è attribuito a Davide, che si macchiò di un grave peccato commettendo adulterio con Betsabea, della quale fece uccidere il marito Uria, suo fedele soldato.
Invece di proporvelo in forma responsoriale, questa volta mi permettete di farvi ascoltare una delle più alte pagine della musica sacra.
È la versione del nostro salmo composta attorno al 1630 da don Gregorio Allegri per la Cappella Sistina.
Pensate che questo Miserere fu eseguito esclusivamente nelle liturgie pontificie della Settimana Santa, perché i Papi avevano addirittura minacciato la scomunica a chi ne avesse trafugato una copia.
Dopo i fatti del Risorgimento, l’esecuzione venne sospesa e sarà Benedetto XVI a ripristinare questa esecuzione nel 2011, in occasione del mercoledì delle ceneri.
Eccone dunque alcuni passaggi in cui due cori di 5 e 4 voci si alternano al gregoriano.
ALLEGRI
Il più intenso e ripetuto Salmo penitenziale, il canto del peccato e del perdono, la più profonda meditazione sulla colpa e sulla grazia, presente ogni venerdì alle Lodi mattutine.
Il salmo ci fa compiere un percorso, nella regione tenebrosa del peccato, in cui è situato l’uomo fin dall’inizio della sua esistenza.
La coscienza del peccatore si apre a percepire chiaramente il suo male. Il mio peccato io lo riconosco. “Riconoscere” è un verbo con non indica solo una constatazione intellettuale, ma una vera scelta di campo per la vita.
Il peccato non è colto solo nella sua dimensione personale e psicologica, ma è delineato soprattutto nella sua qualità teologica. Contro di te, contro te solo ho peccato (Sal 50, 6).
Il peccato non è, quindi, una mera questione psicologica o sociale: prima che un’eventuale ingiuria contro l’uomo, il peccato è innanzitutto tradimento di Dio.
Per tre volte il salmista invoca lo Spirito di Dio: «Rinnova in me uno spirito saldo… Non privarmi del tuo santo spirito… Sostieni in me uno spirito generoso» (vv. 12.13.14).
Con questa triplice menzione dello «spirito», il Salmo 50, dopo aver descritto nei versetti precedenti la prigione oscura della colpa, si apre sulla regione luminosa della grazia.
È una grande svolta, paragonabile a una nuova creazione: come il primo soffio vitale nella genesi, ora lo stesso Spirito divino ri-crea, rinnova e trasforma il peccatore pentito, lo riabbraccia e lo rende partecipe della gioia della salvezza, fino a renderlo testimone: “Insegnerò agli erranti le tue vie”.
Chi ha sperimentato l’amore misericordioso di Dio ne diviene un testimone ardente, soprattutto nei confronti di quanti sono ancora impigliati nelle reti del peccato.
I peccatori non sono in grado di purificarsi da soli; non bastano buoni sentimenti. Ci vuole una mediazione esterna efficace: per questo noi cristiani riconosciamo nel sacrificio che finalmente Dio mostra di gradire, la passione e la croce di Cristo che ci apre i tesori della misericordia del Padre.
Il presepe in piazza san pietro
8 gennaio 2015 - La prima descrizione della Natività ci giunge dagli evangelisti Luca e Matteo. Nei loro brani, infatti, c'è già tutta la sacra rappresentazione che, a partire dal medioevo, prenderà il nome latino di praesepium ovvero recinto chiuso, mangiatoia. Proprio Luca, infatti, narra dell’umile nascita di Gesù in una mangiatoia perché non c'era per essi posto nell'albergo (Ev., 2,7) dell'angelo che annunciò l'evento ai pastori presso i loro rifugi, dei magi venuti da oriente seguendo la stella, per adorare il Bambino che i prodigi del cielo annunciavano già re.
A partire dal IV secolo la Natività diviene uno dei temi dominanti dell'arte religiosa e in questa produzione spiccano per valore artistico: la natività e l'adorazione dei magi del dittico composto da cinque parti in avorio e pietre preziose che si ammira nel Duomo di Milano e che risale al V secolo e i mosaici della Cappella Palatina a Palermo, del Battistero di S. Maria a Venezia e delle Basiliche di S. Maria Maggiore e S. Maria in Trastevere a Roma. In queste opere dove si fa evidente l'influsso orientale, l'ambiente descritto è la grotta, che in quei tempi si utilizzava per il ricovero degli animali, con gli angeli annuncianti mentre Maria e Giuseppe sono raffigurati in atteggiamento ieratico simili a divinità o, in antitesi, come soggetti secondari quasi estranei all'evento rappresentato.
Dal secolo XIV la Natività è affidata all'estro figurativo degli artisti più famosi che si cimentano in affreschi, pitture, sculture, ceramiche, argenti, avori e vetrate che impreziosiscono le chiese e le dimore della nobiltà o di facoltosi committenti dell'intera Europa, valgano per tutti i nomi di Giotto, Filippo Lippi, Piero della Francesca, il Perugino, Dürer, Rembrandt, Poussin, Zurbaran, Murillo, Correggio, Rubens e tanti altri.
Il presepio come lo vediamo rappresentare ancor oggi nasce secondo la tradizione dal desiderio di San Francesco di far rivivere in uno scenario naturale la nascita di Betlemme coinvolgendo il popolo nella rievocazione che ebbe luogo a Greccio la notte di Natale del 1223. L'episodio fu poi rappresentato magistralmente da Giotto nell'affresco della Basilica Superiore di Assisi.
P.Maurizio Botta: Le domande grandi dei bambini
Un intervento per tutti i catechisti e i formatori di bambini tra i 6 e i 10 anni.
amicidinet.it
Convento San Domenico - Gruppo WOW
È L’ora Che Pia, Discesa della Madonna di San Luca 5/5/2018
Sabato 5 Maggio 2018, Processione della Discesa della Madonna di San Luca verso la Cattedrale di San Pietro dove Rimane fino a Domenica 13 Maggio 2018
Omosessualità e Omofobia - Story with subtitles in English Alessandro Ghebreigziabiher
Cuento sobre los derechos de los homosexuales - Conte sur les droits des homosexuels
Alessandro Ghebreigziabiher is a writer of fiction, storyteller, stage director, blogger from Rome, Italy, and here is the motto of the channel: If news is often false, we have the stories...
Alessandro Ghebreigziabiher è uno scrittore, narratore, regista teatrale, blogger da Roma, Italia, ed ecco il motto del canale: Se le notizie sono spesso false, non ci restano che le storie...
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Scoperto a Filadelfia (USA) un documento di Gioiosa Vecchia del 1557
Un preziosissimo Censimento ('Revelo') di Gioiosa Guardia, la vecchia Gioiosa Marea, datato 1557 e scritto in dialetto siciliano ed in latino, è stato rinvenuto qualche giorno fa in un archivio di Filadelfia, negli Stati Uniti dAmerica. Il documento fornisce lelenco di introiti, esiti, abitanti e nomi dei 'capi di case' del paese abbandonato nellultimo quarto del XVIII secolo. Le notizie contenute nel Censimento, integrate con quanto raccolto presso lArchivio Storico Diocesano di Patti e presso lArchivio Parrocchiale di Gioiosa Marea (dovè la miglior raccolta di Censimenti, 'Stati dAnime', della Sicilia), contribuirà alla ricostruzione storica del vecchio sito.
Il documento è stato rinvenuto accidentalmente su di un microfilm che raccoglieva informazioni su Ficarra dal genealogista Dr Eric Umile, originario di Gioiosa Guardia, ed al momento coinvolto con il Dr Marcello Mollica, dellUniversità di Friburgo, in uno studio sulla storia dellabbandono di Gioiosa Guardia e sulle dinamiche migratorie dei suoi abitanti a partire dal XVIII secolo.
Il documento cartaceo originale é conservato presso larchivio della Gancia a Palermo ma è stato microfilmato anni fa dai Mormoni (la Chiesa Mormone è da anni coinvolta in un progetto mondiale di raccolta di materiale archivistico). I Mormoni microfilmarono il documento senza conoscerne il contenuto, essendo stato il documento originariamente catalogato erroneamente. Senza quindi la meticolosa ricerca del Dr Umile sui cognomi degli abitanti di Gioiosa Guardia, il documento non sarebbe mai stato scoperto perché catalogato con una dicitura errata; quindi, da un lato il Dr Umile non stava cercando il documento e dallaltro il documento non doveva essere in quella carpetta.
In ogni caso è grazie al lavoro dei Mormoni che un documento cartaceo conservato (ma sconosciuto) presso larchivio della Gancia a Palermo si scopre a Filadelfia grazie al loro archivio digitale.
CORO Faenza_Exultate_Deo.flv
Concerto del Coro Levis Ventus della Chiesa Universitaria di San Sigismondo di Bologna per l'associazione di volontariato AssiSLA a Faenza (RA), presso l'Oratorio dell'Umiltà. 12 dicembre 2010. Brano: Exultate Deo di Alessandro Scarlatti (1660-1725).
Concert of the Choir Levis Ventus of the University Chapel of Saint Sigismondo in Bologna, for the voluntary association AssiSLA in Faenza (RA), at the Oratory of Humility. December 12, 2010. Song: Exultate Deo by Alessandro Scarlatti (1660-1725).