Brunico
Foto di Giulio pubblicate su fotopaesaggi.it
Brunico è il principale centro della Val Pusteria. E' attraversata dal fiume Rienza e dal suo affluente Aurino. Brunico venne fondata dal principe vescovo Bruno von Kirchberg dal quale ha preso il nome, unico esempio in Alto Adige di denominazione di città dal fondatore. È citata documentalmente per la prima volta il 23 febbraio 1256. Egli fece edificare anche il castello di Brunico, che domina la città. All'epoca la città consisteva di due file di case, che delimitavano una stretta via, e solo nel 1336, sotto il vescovo Albert von Enn, vennero terminati le mura ed il fossato. Subito dopo fuori dalla porta orientale vennero costruite altre file di edifici che portavano all'attuale chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta. La prima chiesa nell'ambito delle mura cittadine, inizialmente solo un piccolo oratorio, venne costruita dal cittadino Nikolaus von Stuck sotto il castello (Santa Caterina)
Campane di Brunico (BZ)
Passeggiando nel centro storico di Brunico, al calare della sera si è avvolti da variopinti suoni di campane provenienti dalla chiesa del Salvatore, di Santa Caterina, fino alle torri di Santa Maria Assunta. Arrivano addirittura le note di Johannes Brahms da un singolare carillon.
AURONZO DI CADORE - Lago di Santa Caterina - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Auronzo di Cadore (864 m), poco distante da Cima Gogna, sulla riva del lago di Santa Caterina.
Circondato dalle vette più belle delle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, come il Gruppo montuoso delle Marmarole, il Monte Popera, i Cadini di Misurina, le Tre Cime di Lavaredo, il Monte Piana, il Sorapiss e il Monte Cristallo, sorge in un’eccellente posizione affacciata sul Cadore.
È suddiviso in tre frazioni principali (Villagrande, Villapiccola e Villanova), e i primi insediamenti nel luogo risalgono probabilmente all’epoca romana. Distrutto da un grave incendio nel corso dell’Ottocento, venne ricostruito sostituendo gran parte delle tipiche strutture in legno, di cui oggi possiamo ancora trovare qualche testimonianza, con abitazioni in pietra.
Per essere un lago artificiale è davvero incantevole, grazie allo splendido scenario delle montagne! Il percorso è ben curato e segnalato
VOCI DI MERCATO. MERANO - Chiesa di Santa Caterina (2014)
Le immagini della Chiesa di Santa Caterina sopra Merano realizzate da Mario Giglio diretto poi a Storo sede del Ritiro estivo del Palermo.
Campane della Parrocchia di S.M. Assunta in Brunico/Bruneck (BZ)
4 rintocchi sul timpano per le ore, battiore delle 12:00 sul campanone e distesa della 3^ per l'Angelus feriale.
Concerto di 5 campane fuse da Cavadini di Verona nel 1931 ed elettrificate a slancio tirolese.
Come ormai sapete, dal 31/07 al 05/08/2016 mi trovavo in vacanza a San Vito di Cadore.
In tutti i giorni che sono stato in quei bellissimi luoghi, ho girato molto la zona e ho ripreso anche molte campane.
Lunedì 01/08, sono andato a Brunico e a mezzogiorno ha ripreso le campane.
Subito dopo aver trovato parcheggio davanti alla chiesa, sono subito andato dentro per riprendere il meraviglioso interno, anche se era in corso la preparazione di un concerto.
Dopo uscii e feci la ripresa di presentazione alla facciata per poi posizionarmi per riprendere l'Angelus.
Alle 12:00 partono i quattro rintocchi sul timpano per le ore, poi il battiore sul campanone ed infine la distesa della 3^.
In sottofondo si sente anche la campana della chiesa di S. Caterina.
Dopo aver ripreso mangio velocemente e vado fino al castello.
Dopo, prima di partire, faccio la ripresa laterale della chiesa per poi partire e andare al Lago di Braies e per finire la giornata sono andato a Dobbiaco dove ho ripreso il segnale orario delle 16:30.
Video 149...
Villa con PISCINA a Santa Caterina VILLERMOSA - R'ESTATE IN SICILY
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I - Bruneck/Brunico (BZ) : Glocken der Kirche zur hl. Katharina auf dem Rain
Geläute der Kirche zur hl. Katharina (Rainkirche) aus Bruneck in Südtirol.
Campane Chiesa Santa Caterina (Rainkirche) di Brunico, Alto Adige.
3 Glocken
Stimmung: c' d' fis'
Glocke 1: Josef Grassmayr, Brixen 1723
Glocke 2+3 : Frat. Ottolina, Serengno 1930
Es ist noch eine Sterbeglocke im Ton fis'' vorhanden, die in der Laterne hängt.
Eines der Wahrzeichen von Bruneck ist die Rainkirche oben auf dem Burgberg neben dem Schloß. Sie steht hoch über dem Städtchen, und zwar derart am Abhange des Schloßberges, daß sie von überall her sichtbar ist.
1345 wurde vom reichen Brunecker Patrizier Nikolaus Stuck eine Hl.-Geist-Kapelle erbaut, auf die die Mauern des Langhauses zurückgehen.
Der Chor und der auf seinem Gewölbe aufsitzende Turm mit den Spitzbogenschallfenstern und die beiden Sakristeianbauten wurden in spätgotischer Zeit ausgeführt.
1675 erfolgte die Barockisierung der Kirche.
Nach einem verheerenden Stadtbrand, der auch die Kirche beschädigte, wurde der Zwiebelhelm aufgesetzt.
Die Stuckmarmoraltäre wurden 1726 geschaffen.
Die Rainglocke oder Kathl gehört zu den größten erhaltenen Werken von Josef Grassmayr und wurde in Brixen gegossen. Sie ist u. a. mit dem Stadtwappen und dem Tiroler Adler geziert und besitzt einen angenehmen, weichen Ton!
Die Rainkirche wird heute nicht mehr für reguläre Gottesdienste benutzt, ist aber eine sehr beliebte Hochzeitskirche!
Herzlichen Dank an alle, die diese Aufnahme ermöglichten!
NewYear Val Pusteria Brunico/Bruneck 2017
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Campane della Parrocchia di San Giacomo in Teodone/Dietenheim di Brunico/Bruneck (BZ) v.268
Distesa della III° per l'Angelus feriale
Concerto di 4 campane in Re3 fuse da Luigi Colbacchini di Trento in epoche diverse ed elettrificate a slancio tirolese.
Ecco a voi il primo video di una 3 giorni che ho passato a San Vito di Cadore.
Questo è un video di un concerto fino ad oggi inedito e di cui purtroppo non sono riuscito a raccogliere informazioni.
Invito quindi chiunque riesca a fare un salto nelle zone a raccogliere informazioni su questo concerto e magari provare a riprendere un bel plenum.
Comunque veniamo al video.
Mi stavo recando a Brunico per passare una mattinata ma non volevo riprendere un angelus a Brunico.
Così, arrivando a Brunico, vengo attratto da questo bel campanile dai lineamenti tipicamente tirolesi su cui non vi era ancora nulla in rete.
Mi dirigo così verso questo paesino dove trovo due signore del posto a cui chiedo se le campane avrebbero suonato a mezzogiorno.
Loro, molto disponibili, mi rispondono che non erano sicure della suonata ma che avrei potuto provare.
Dopo aver fatto le riprese all'interno della chiesa, mi dirigo in posizione.
Qualche minuto prima di mezzogiorno, parte la III° a distesa e alle 12 spaccate, puntualissimo, il battaglio viene sganciato e la campana compie il classico angelus a tre tornate, proprio come di uso tirolese.
In sottofondo, durante la suonata, si sentono gli angelus di alcune chiese del centro di Brunico.
Ho deciso di lasciare anche la parte iniziale del video in modo da farvi vedere tutto lo slancio della campana dalla partenza alla fine della distesa.
Questo è uno dei pochissimi campanili rimasti nel Tirolo in cui nelle solennità si suona a slancio tirolese manualmente.
I°: Re3, rifusa da Luigi Colbacchini di Trento nel 1935;
II°: Mi3 fusa da Luigi Colbacchini di Trento nel 1922;
III°: Fa#3 fusa da Luigi Colbacchini di Trento nel 1922;
IV°: La3 fusa da Luigi Colbacchini di Trento nel 1922.
Video 268
Merano - Chiesa di Santa Maria del Conforto
La chiesa di Santa Maria del Conforto è una chiesa di rito cattolico-romano della città di Merano che si trova nel quartiere di Maia Bassa. Molto importanti per la zona sono i cicli di affreschi che custodisce.
La chiesa è probabilmente la più antica della città: di sicure origini romaniche risale ad un periodo tra l'XII e il XIII secolo, ma probabilmente fu il risultato della modifica di una preesistente chiesetta dell'VIII secolo. I primi documenti scritti che ne documentano l'esistenza sono molto più tardi e risalgono al 1273, quando Mainardo II la donò, insieme ad altri beni, all'abbazia di Stams.
A causa della vicinanza di un ramo del Rio Nova, all'epoca non ancora imbrigliato nell'alveo attuale, fu più volte danneggiata e rimaneggiata. Nel XV fu ricostruito l'abside in forme gotiche. Nel 1624 il tetto della navata fu alzato e decorato con una volta a botte. Nel '700 fu costruita la cantoria per l'organo, nel 1824 il pronao e nel 1889 la cuspide barocca del campanile fu sostituita con quella attuale ottagonale.
Molto importanti sono i cicli di affreschi romanici e gotici che si trovano sia all'interno che all'esterno della chiesa.
All'interno sulla parete nord si trovano gli affreschi romanici che risalgono al XII secolo e furono scoperto nel 1967 a seguito di un restauro. Sono probabilmente opera di un artista veneto e mostrano degli influssi bizantini. Rappresentano storie della vita di Maria, tra cui una rara Dormitio Marie (morte di Maria). Trecentesco è invece l'affresco della nascita di Gesù. La volta è decorata da un affresco barocco dell'assunzione di Maria, opera di J. A. Puellacher.
Il ciclo di affreschi esterno rappresenta l'apogeo della pittura trecentesca meranese, con evidenti influssi giotteschi. Varie le scene rappresentate: in alto una scena con cinque santi (San Sigismondo al centro, Santa Caterina e Santa Dorotea a destra, Sant’Antonio Abate e San Leonardo a sinistra), al centro un arcangelo Michele, sulla destra una crocifissione, infine sulla sinistra San Nicolò (patrono della città) e San Erasmo. In basso vi era anche un affresco rappresentante il Trionfo della Morte che però è stato fortemente danneggiato dalle lapidi del cimitero che una volta circondava la chiesa.
Dlijia de santa Lizia a Lungiarü / Chiesa di santa Lucia a Longiarù
Chiesa di Santa Lucia Lat: 46.640923 Lon: 11.861846 1398 m
Una cappella in onore di San Iodocus è attestata nel 1371. Nel 1488 l'intero paese fu distrutto da una frana, e in seguito fu costruita una chiesa di stile tardo gotico. L'attuale chiesa risale al 1865/67. Gli affreschi sono opera di Francesco Rudiferia. Nel 1972 essa ha subito una radicale ristrutturazione. Sulla pala dell'altare maggiore sono raffigurate Santa Agnese, Santa Lucia (patrona della chiesa) e Santa Agata. Sugli altari si possono ammirare i dipinti di San Iodocus, un cacciatore con il cane, e della morte di San Giuseppe.
Glorenza - Un gioiello dell` Alto Adige
Il Duomo di San Nicolò a Merano
Foto di Giulio pubblicate su fotopaesaggi.it
La chiesa di San Nicolò o Duomo di Merano è la principale chiesa di rito cattolico-romano della città di Merano. Sorge nel mezzo del centro storico al termine dei portici. Nonostante sia molto probabile che Merano disponesse di una chiesa fin dalla sua fondazione nel 1170, i primi documenti al riguardo risalgono solo al 1266. All'epoca la chiesa era dedicata a San Nicolò e a San Pietro da Verona: inoltre, trovandosi sulla riva destra del Passirio, fino al XVII secolo fece parte della diocesi di Coira e fu alle dipendenze della parrocchiale di Tirolo. Il campanile, alto 83 metri, è uno dei più imponenti dell'Alto Adige. La sua costruzione richiese quasi tre secoli e si sviluppò in in più fasi: i tre piani più bassi furono realizzati tra il XV e il XVI secolo. Nel 1617 fu costruita la cosiddetta calotta all'italiana, cioè il corpo ottagonale con la cupola realizzato dal comasco Giovanni Bosacchi. I lavori furono probabilmente diretti da Francesco Lucchese, allora attivo a Merano. L'interno è costituito da un'aula a tre navate separate da pilastri circolari che sostengono le volte gotiche con nervature. Il coro è illuminato da finestroni tra i quali sono poste delle statue raffiguranti gli Apostoli, il Salvatore, la Madonna, i Santi Pietro e Paolo nonché la Santa Croce: tutte sono opere della famiglia di scultori Pendl e risalgono al XIX secolo. Sul retro della facciata si erge la cantoria, che occupa tutte e tre le navate ed è stata costruita nel 1670-1671 da Giacomo e Francesco Delai.
Brixner Dom | Kreuzgang | Brixen | 2017
Brixner Dom | Kreuzgang | Brixen | 18.07.2017
Campane della Basilica Minore di Santa Maria del Carmine in PADOVA v.431
Plenum festivo (dura 2 minuti) delle 16:45 per la Messa festiva delle 17:00 nella IV Domenica di Quaresima
Concerto di 5 campane in Mi3 fuse dalla Pontificia fonderia Daciano Colbachini di Padova ed elettrificate alla veronese.
Dal video natalizio con il meraviglioso plenum di Jesolo ora ci spostiamo a Padova, bellissima città già molto nota nel mio canale per i molteplici video girati alla arcinota Basilica del Santo.
Ovviamente questa meravigliosa città non è solo costituita dalla suddetta Basilica, ma possiede un bellissimo centro storico pieno di bellezze e molto altro.
Ricordiamo, per esempio, la stupenda Cattedrale con il suo meraviglioso battistero, le piazze delle Erbe e della Frutta che si sviluppano al palazzo della Ragione, il Bo (sede dell’Università) e il Caffè Pedrocchi.
Menzioniamo inoltre la stupenda Basilica di Santa Giustina, Prato della Valle (una delle piazze più grandi d’Europa) e la meravigliosa Cappella degli Scrovegni (capolavoro di Giotto).
Ovviamente le meraviglie che custodisce la città patavina non finiscono qui, anzi.
Padova è inoltre conosciuta come la città dei tre “senza”: il Santo senza nome (dato che Sant’Antonio a Padova è conosciuto solo come “il Santo” e anche la Basilica che ospita le sue spoglie viene chiamata “La Basilica del Santo”); il Caffè senza porte (riferendosi al caffè Pedrocchi, dato che anticamente era aperto giorno e notte, quindi le sue porte erano ironicamente “sempre aperte”) e il prato senza erba (facendo riferimento a Prato della Valle che non possiede erba nonostante si chiami “Prato” ad esclusione di qualche aiuola).
Mi sono recato in questa meravigliosa città per vedere, come di consueto per me e per la mia famiglia ogni anno, il bellissimo Presepe che viene realizzato nel chiostro della Magnolia all'interno del convento della Basilica del Santo.
Dopo una bellissima visita alla unica Basilica e la visione di questo Presepe stupendo (che quest'anno ricorda l'ottavo centenario della vocazione francescana di Sant'Antonio), mi sono recato verso questa meravigliosa Basilica, posta nei pressi del Centro, poco distante dalla Cattedrale.
Ho deciso di riprendere proprio questa chiesa perché, trovandomi in questa meravigliosa città, desideravo riprendere un chiesa abbastanza presto per poi rincasare.
Guardando gli orari delle Messe, ho trovato proprio questa chiesa come quella in cui veniva celebrata una Messa prima (escludendo il Santo, ovviamente).
Mi ci sono così diretto qui e mi sono messo in posizione per la suonata.
Puntuale è partito il Plenum festivo, proprio come previsto per una durata di ben due minuti.
Veramente delle belle campane, che dalla posizione dove mi ero messo (gentilmente consigliatami da Umberto, Umbe03 in rete) si sentivano molto bene e distintamente e anche con un leggero eco.
Dopo la ripresa, mi sono diretto all'interno della chiesa per le riprese panoramiche e poi ho fatto quelle esterne.
Infine abbiamo ripreso la macchina e abbiamo intrapreso la strada del ritorno però con una piccola sosta che vedrete nel prossimo video.
I: Mi3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
II: Fa#3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
III: Sol#3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
IV: La3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
V: Si3, fusa da Daciano Colbachini di Padova;
Video dedicato ad Umberto (Umbe03) cui ringrazio per avermi consigliato la posizione per la ripresa.
Video 431
Le Campane di Montalbano - Firenzuola (FI).
Le campane di Montalbano Firenzuola (FI) Italy.
Riprese di Gilberto Tedeschi, aprile 2015.
Mezzogiorno a Bolzano, San Giovanni al Natisone (UD)
Suonata della mezzana per il mezzogiorno, concerto di tre campane a slancio friulano in Sol3.
Bressanone / Brixen Abbazia di Novacella (2/2) slideshow
Il complesso fortificato, al quale si accede tramite un piccolo ponte coperto, è costituito da diversi edifici di diverse epoche e stili differenti (campanile in stile romanico, coro e presbiterio della chiesa e chiostro in stile gotico, chiesa e biblioteca in forme barocche e rococò) coesistono armoniosamente in uno spazio ben definito. Ancora oggi Novacella mostra l'impianto originario del XII secolo.
La chiesa di Santa Maria Assunta è stata interamente rifatta nel Settecento in stile barocco da Giuseppe Delai, mantenendo il presbiterio gotico. La chiesa conserva numerosi pregevoli dipinti e affreschi, alcuni di Matthäus Günther. Costituisce un tipico esempio del Barocco Alpino e Bavarese.
Al centro del cortile principale dell'abbazia si trova il pozzo rinascimentale, detto pozzo delle meraviglie perché sovrastato da un'edicola ottagonale sui cui lati sono raffigurate le sette meraviglie dell'antichità e sull'ottavo lato, orgogliosamente, l'abbazia stessa.
La Biblioteca,
La importante biblioteca occupa due piani del monastero, dove sono conservati circa 65.000 volumi a stampa, soprattutto opere scientifiche e teologiche, divisi in 43 argomenti, oltre a manoscritti e codici miniati. La biblioteca vanta, nella sua innumerevole collezione di libri, il più piccolo manoscritto della terra.
La sala principale della biblioteca, capolavoro del Rococò altoatesino, è stata realizzata da Antonio Giuseppe Sartori nel 1773. Con la soppressione dell'Abbazia decisa dal governo bavarese nel 1807 molte opere furono confiscate e andarono disperse o trasferite in Baviera. Parte di esse furono riscattate dal governo italiano dopo la prima guerra mondiale e restituite all'Abbazia, un'altra cospicua parte viene conservata alla Biblioteca Universitaria di Innsbruck
Castello dell'Angelo.
Il più notevole edificio è la cappella di San Michele, detta Castello dell'Angelo (Engelsburg), una rotonda di epoca romanica, rimaneggiata nel coronamento ma sostanzialmente ben conservata. Edifici di questo tipo erano frequenti sulle rotte dei pellegrinaggi, richiamandosi sia ai grandi edifici romani sia alla rotonda del Santo Sepolcro di Gerusalemme. In questo caso è probabile anche una identificazione col celebre e quasi omonimo importante monumento romano.
Città dei sogni di Ivo Radakovic a Egna
La magnifica Città dei sogni di Ivo Radakovic, che il 5 gennaio 2015 ho avuto la possibilità di visitare, veramente stupenda. Consiglio a tutti di andarla a visitare! Ringrazio ancora Ivo per la disponibilità e auguro Buona continuazione per le sue opere d'arte!
Lascio il link di Ivo Radakovic:
Campane della Parrocchia di San Giorgio in Maia Alta/Obermais di Merano/Meran (BZ) v.357
Distesa a tre tempi della III (dura in totale circa un minuto e mezzo) delle 12:00 per l'Angelus
Concerto di 9 campane in Sib3 fuse in sagoma pesante da Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008 ed elettrificate a slancio tirolese con castello e ceppi in legno.
Ed ecco dopo i due video del giorno d'arrivo (il meraviglioso video di Canazei e quello dell'Angelus a Mas di Sedico) il primo dei due girati nel secondo giorno di vacanza, l'unico trascorso del tutto im montagna.
In questa giornata mi sono recato ai Mercatini di Natale tradizionali a Bolzano e Merano.
La prima tappa è stata la bellissima Merano dove ero già stato e di cui potete vedere un video caricato ormai 4 anni fa della distesa festiva del Duomo.
Per non fare un altro video del Duomo ho deciso di recarmi alla vicina Maia Alta, il cui campanile contiene un celebre concerto di 9 campane fuse nel 2008 dalla Grassmayr che, come di consueto della fonderia, sono veramente ottime.
Essendo arrivato davanti alla chiesa circa un quarto d'ora prima della distesa, ne ho approfittato per fare le varie riprese panoramiche sia interne che esterne.
A Mezzogiorno, puntualissimo, parte l'Angelus composto, come da tradizione, dalla distesa a tre tempi della III campana.
Dopo la distesa sono tornato in centro a vedere i meravigliosi mercatini.
Le sorprese da questa giornata non sono però finite, ora, infatti, tocca a Bolzano.
I: Sib3, fusa dalla Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008, diametro 89,2 cm, peso 458 kg;
II: Reb4, fusa dalla Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008, diametro 75,5 cm, peso 282 kg;
III: Mib4, fusa dalla Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008, diametro 66,0 cm, peso 178 kg;
IV: Fa4, fusa dalla Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008, diametro 60,0 cm, peso 144 kg;
V: Lab4, fusa dalla Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008, diametro 51,0 cm, peso 85 kg;
VI: Sib4, fusa dalla Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008, diametro 44,7 cm, peso 66 kg;
VII: Do5, fusa dalla Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008, diametro 45,0 cm, peso 60 kg;
VIII: Mib5, fusa dalla Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008, diametro 37,6 cm, peso 39 kg;
IX: Fa5, fusa dalla Grassmayr di Innsbruck (A) nel 2008, diametro 34,0 cm, peso 29 kg.
Video 357