Assisi - Basilica di Santa Chiara
Assisi (Perugia) - La costruzione della Basilica di Santa Chiara iniziò nel 1257, quattro anni dopo la morte della santa. Nel frattempo si costruì anche il monastero, presso il quale le Clarisse si trasferirono nel 1260 da San Damiano, portando con sé diverse reliquie e anche il Crocifisso che aveva parlato a Francesco. Per questo motivo ancora oggi possiamo ammirare tale Crocifisso in stile bizantino, custodito proprio dove si trovava la primitiva chiesa di San Giorgio. In questa Basilica i pellegrini, oltre a poter venerare le spoglie di Santa Chiara, esposte nella cripta e poter vedere diverse reliquie di Chiara e Francesco, possono soffermarsi in preghiera silenziosa davanti al Crocifisso, utilizzando le stesse parole del Santo. La Basilica di Santa Chiara si trova nella parte opposta di Assisi rispetto a San Francesco: le due Basiliche si trovano così una di fronte all’altra, anche se a distanza, e guardano verso la città. Nel luogo in cui sorge Santa Chiara si trovava la chiesa di San Giorgio, dove San Francesco fu sepolto subito dopo la sua morte, avvenuta la sera del 3 ottobre 1226 a Santa Maria degli Angeli, e dove rimase fino alla sua canonizzazione, quando la sua salma fu solennemente traslata nella Basilica a lui dedicata.
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Basilica di San Francesco d'Assisi (PG), dalla Cella Campanaria (05) v.139
Visita in cella campanaria e censimento delle 5 campane maggiori.
Concerto di 7 campane a slancio, in manutenzione dalla OES Brevetti Scarselli, di cui le 5 grosse fuse dai Fratelli Baldini nel 1837 e le 2 piccole probabilmente aggiunte nella seconda metà del Novecento:
I: Francesca, Si2 calante. Ha un diametro di 164,8 cm per uno spessore pari a 13 cm. Pesa 28 quintali.
II: Re3 calante. Ha un diametro di 131,5 cm per uno spessore pari a 10,5 cm. Pesa 14,2 quintali.
III: Mi3 (l'unica fusa nel 1836). Ha un diametro di 122,7 cm per uno spessore pari a 10 cm. Pesa 11,8 quintali.
IV: Fa#3 calante. Ha un diametro di 108 cm per uno spessore pari a 8,5 cm. Pesa 8 quintali.
V: Sol#3. Ha un diametro di 87,5 cm per uno spessore pari a 6 cm. Pesa 4,2 quintali.
VI: La#3
VII: Do4 leggermente crescente
Il concerto originario era composto da 2 campane fatte fondere dal Frate Elia, poi arrotondato a 6 dai Maestri Pisani nel 1239, la cui imponenza di suono nella valle umbra è testimoniata da Salimbene de Adam, che ha messo per iscritto le incisioni dei bronzi, che rimasero più o meno su questo numero per molti secoli, anche se nel Settecento uno di essi fu donato alla Basilica di Santa Maria degli Angeli. Non sappiamo molto circa le rifusioni e le fonderie in quanto le fonti non sono sufficientemente attendibili, ma si può dedurre dalle condizioni del campanile, spesso lesionato e preso di mira dai fulmini, e questi causarono diversi incidenti alle faldi della torre. Per tale motivo nel XVI fu abbattuta la slanciata cuspide la cui forma riprendeva quella originale del campanile di Santa Chiara. Sappiamo però che le campane furono calate nel 1798 quando le truppe di Napoleone saccheggiarono la Basilica. Poi, nel 1837, alla Baldini fu affidato il compito di rifare il concerto che ricordasse quello originale, cioè 6 campane. Probabile che le attuali 2 piccole furono fuse da una fonderia di Foligno come un'aggiunta al concerto storico. Negli anni '80, dopo la grande manutenzione, rimontarono solo le 5 maggiori. Successivamente modificarono il castello aggiungendo le 2 squilline. Una di queste campane giace ancora sul pavimento del Sacro Convento. Al momento non si sa se verrà rimontata.
Il Rinterzo non si può più eseguire poiché probabilmente il sistema di fermata a bicchiere è malfunzionante. I denti del blocco sono presenti solo sulle 4 campane maggiori, ma alcune testimonianze fanno intendere che spesso tutte le campane cominciassero a suonare a distesa partendo dalla posizione a bicchiere, per cui è possibile che gli altri siano stati successivamente rimossi.
Per quanto concerne l'elettrificazione, negli anni 30 furono automatizzate a distesa molto probabilmente da una ditta tedesca, che installò una sorta di tastiera nel “sottocella” a cui erano collegati i martelli esterni. Negli anni 60 invece, l’impianto fu rifatto dalla Broili di Udine, che eliminò la tastiera ed i martelli esterni per sostituirli con i suoi elettromartelli che battevano all’interno (e potrebbe essere una causa per cui la Francesca è completamente sbeccata). Tale impianto durò solo una ventina d’anni, e tra la metà degli anni 70 e gli inizi degli anni 80 venne completamente rifatto dalla AEI di Perego (di cui sono rimasti gli elettromartelli sulle 2 squilline, che sono una brutta imitazione dei martelli ogivali della OES; ceppi, ruote, i blocchi sulle 4 maggiori e i nuovi elettromartelli a goccia sulla II, III, IV e V). In seguito intervenne la Elettra di Corciano, che installò i motori Ecat 8 poli sulle 5 campane maggiori. Attualmente la manutenzione è a cura della OES Brevetti Scarselli, che ha installato il martello ogivale sulla Francesca e il programmatore Digit Clock.
E dopo aver ripreso le suonate... Ecco a voi la chicca finale!!! Quello che veramente mancava su Youtube... Ora è in rete: il censimento che molti aspettavano. Ma la cosa più bella è che mai mi sarei aspettato che il Frate custode Mauro Gambetti mi desse il permesso di salire su questo imponente e sicurissimo campanile!
Appena ho visto la imponente Francesca sono rimasto a bocca aperta! Una cosa sensazionale!! Il mio cuore pulsava 1000 battiti al minuto, e non riuscivo a controllarmi! Era un sogno! Non volevo svegliarmi!! Non ci sono parole per descrivere questa indimenticabile giornata!
Bene, passiamo al lato tecnico. Tutto quel che si era detto sulla Francesca è da ritenersi infondato. Infatti è una bellissima Baldini del 1837. E le sorprese mica finiscono qui... Diametro 1,82 metri? Macché... 1,65! Così sembra piuttosto piccola... Ma c'è da dire che è molto spessa: ben 13 cm!!
E dopo le misure, il momento magico... La facciamo rintoccare! Eheheh! L'abbiamo fatta rintoccare piano perché se la facevamo rintoccare forte si sarebbe distintamente sentita.
Quindi un'analisi su tutte le altre campane, e qualche scorcio sul panorama di Assisi e della Piazza Superiore, e anche una videata alla grande vallata.
Nicolai Lilin a Gorizia: le interviste
Per discutere di territorio, media, storytelling e promozione l’Università di Udine a Gorizia ha organizzato il 10 novembre 2016, presso il polo di Santa Chiara, il convegno “This must be the place. Media, territorio, promozione” con alcuni tra i maggior studiosi del settore.
Le interviste a: Nicolai Lilin, romanziere e opinionista di fama internazionale; Federico Poilucci, presidente della Fvg Film Commission; Gian Mario Villalta, ideatore di pordenonelegge e scrittore.
Chiesa del Gesù 1/2
Chiesa del Gesù 1/2
Monastero di Sant'Anna a Foligno
Monastero di Sant'Anna a Foligno
Servizio di Enrico Selleri
CHIESA DI SAN FRANCESCO ALATRI FROSINONE LAZIO ITALIA
Chiesa di San Francesco.
Costruita tra la seconda metà del XIII secolo e la prima metà del XIV, si caratterizza per una struttura compatta, in stile gotico; la facciata presenta un portale archiacuto e un rosone a colonnine radiali. L'interno, in un'unica navata, venne ristrutturato in epoca barocca e conserva una nota Deposizione di scuola napoletana del Seicento, e un mantello risalente al XIII secolo attribuito a san Francesco d'Assisi.
La chiesa aveva annesso un contiguo convento, i cui ambienti sono adibiti a sala espositiva, e sono noti come il Chiostro. In un'angusta intercapedine dell'ex-convento si trova un affresco di notevole interesse raffigurante un Cristo Pantocratore al centro di un labirinto.
Chiesa di San Gregorio Magno al Capo in Palermo
Nuovo ospedale di Udine, ecco come sarà la nuova struttura
Giuseppe Tonutti spiega le funzioni delle nuove strutture: L'edificio, che si svilupperà su 7 piani di cui 2 interrati, completerà l'offerta sanitaria del Padiglione 15 in particolare con la realizzazione del nuovo Pronto soccorso, della Medicina d'Urgenza, della Cardiologia, della Cardiochirurgia, della Chirurgia Specialistica e delle Neuroscienze. (Video di Viviana Zamarian)
DENARO E CHILI D'ORO RUBATI, GIOVANE ARRESTATO
UDINE - E' stato fermato per aver provocato un incidente col motorino, ma in casa la polizia gli ha trovato 21 mila euro in contanti e due chili di oggetti in oro, tutto provento di furti commessi nella zona di UDine negli ultimi anni. E' stato arrestato così in zona parco Moretti in città un 24enne di origini ungheresi. - Intervistati: GIUSEPPE STORNELLO (Dirigente Polizia Stradale Udine) - Servizio di Simonetta D'Este, riprese di Marjol Cekrezi, montaggio di Marjol Cekrezi
CIVIDALE: INTERNO DEL DUOMO
Non tutti conoscono le opere d'arte che custodisce il maestoso Duomo di Cividale... Questo mio video ha l'intenzione di valorizzarle accompagnate da una delle più belle musiche per organo di Cesar Franck: Priere
Nella zona centrale della città, sul luogo in cui il Patriarca Callisto, con la sua veduta a Cividale nel 737, edificò il Battistero, incorporandolo nella chiesa di S. Giovanni Battista, si erge uno degli edifici più rappresentativi della città: il maestoso Duomo.
L'edificio, imponente ed elegante, è uno dei più interessanti monumenti del Friuli.
Fu iniziato nel 1458 da Bartolomeo delle Cisterne da Capodistria.
La costruzione fu proseguita dai veneziani Pietro e Tullio Lombardo nei decenni del 500.
La facciata del Duomo appare nettamente divisa in due parti: quella inferiore, successiva al 1553, dovuta a Bartolomeo delle Cisterne, è massiccia e pesante, appena mossa, in alto, da due occhi a cui corrispondono, in basso, due piccole porte e il portale gotico.
La parte superiore della facciata è dovuta a Pietro Lombardo. Nel complesso, l'insieme ha un suo slancio insolito e ampie e chiare superfici che si offrono alla luce.
Il portale centrale, scolpito a Venezia nel 1465 da Jacopo Veneziano, testimona il perdurare del gusto gotico nella città lagunare di quegli anni.
Varcata la porta d'ingresso del Duomo, il visitatore è colpito dal senso solenne e unitario dell' impianto architettonico. Nonostante la presenza dell'elemento gotico, è evidente la chiara misurabilità degli ambienti rinascimentali. Lo spazio interno è armoniosamente scandito dalle imponenti colonne che suddividono l'interno in tre ampie navate.
L'area sopraelevata del presbiterio, che ebbe la sistemazione definitiva solo nel 700, accoglie l'Altar Maggiore che contiene uno dei gioielli dell'arte orafa italiana. La Pala d'Argento del Patriarca Pellegrino II che fu esposta a Parigi nel 1953, alla mostra dell'arte del Medioevo.
È un'opera imponente: in spessa lamina d'argento sbalzata e dorata a fuoco, posta su un supporto ligneo. Nel trittico centrale, la Vergine in trono col bimbo benedicente è tra i Santi Michele e Gabriele; negli altri scomparti vi sono le figure di Santi con accanto, punzonato, il loro nome. Tra essi, lo stesso Pellegrino II che volle fare, alla fine del XII secolo, questo munifico dono alla città natale.
A CIVIDALE DEL FRIULI - Patrimonio dell'Umanità (poemetto):
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Cammoro - Sellano
Il castello di Cammoro con il suo abitato, rappresenta una importante frazione del comune di Sellano.
Posto a 958 m s.l.m., nella parte occidentale del territorio comunale e sulle pendici dell'omonimo monte, è all'incirca equidistante da Foligno, Spoleto e Norcia.
Il castello, documentato dal XIII secolo, fu oggetto di contesa fra Trevi, Spoleto e Foligno per la sua strategica posizione a ridosso della via della Spina, rilevante asse di comunicazione sin dall’epoca protostorica, e per la ricchezza delle sue risorse naturali.
All’ingresso del castello sorge la chiesa di Santa Maria Novella, costruita al di sopra di un ampio arco posto a copertura di un’antica via.
L’asimmetria della facciata è sottolineata dalla mole della torre campanaria, che si leva sul lato sinistro. Più recente è la scalinata d’ingresso.
L’edificio rappresenta un un raro esempio di chiesa pensile, costruita sopra una via coperta di cui possono ancora oggi riconoscersi i due accessi, uno ostruito dalla scala d’ingresso e un altro, non praticabile, in corrispondenza dell’accesso al castello. L’aspetto trecentesco è stato modificato e alterato da numerosi interventi occorsi nei secoli. Anche la torre campanaria fu ricostruita nel corso del XVII secolo riutilizzando i resti della precedente torre, probabilmente andata distrutta.
L’interno, a navata unica, conserva due altari barocchi in legno intagliato. In quello di destra, che reca un’iscrizione con la data 1759, è posta una tela raffigurante l’Annunciazione tra i santi Francesco e Antonio da Padova con in basso il committente; in alto una teletta raffigurante Cristo benedicente. Dietro l’attuale altare maggiore si trova una modesta tela raffigurante la Madonna col Bambino tra Santi. L’altare della parete sinistra è dedicato alla Madonna del Rosario, raffigurata tra i Santi Caterina da Siena e Domenico; lungo la parete è presente un’altra tela con la Madonna incoronata fra i santi Biagio e Giuseppe.
Scendendo lungo il Borgo, si incontra la chiesa di Santa Maria del Rosario. All’interno sono conservate tracce di affreschi cinquecenteschi, tra i quali una Madonna di Loreto datata 1523, riconducibile al pittore Paolo Bontulli da Percanestro.
Fuori dal castello, sorge la chiesa di Santa Lucia, che risale al XII secolo ed è la più antica del complesso di Cammoro. La chiesa è raggiungibile attraverso un sentiero nel bosco e conserva una decorazione pittorica di particolare interesse, databile prevalentemente al XIV secolo. Di particolare interesse artistico e architettonico risulta una cappella ottagonale risalente al XIV secolo e costruita a ridosso dell’edificio principale. Sull’arco trionfale sono raffigurati l’Angelo Annunziante e la Madonna Annunziata; nell’abside, compare il Cristo Pantocrator in trono tra i Santi Giovanni Battista e Giovanni Evangelista. Nel registro inferiore si vede una decorazione con motivi geometrici e, a destra, una Madonna col Bambino dei primi del XV secolo. Sulla parete sinistra della chiesa è rappresentata una Crocifissione cinquecentesca con un’interessante veduta della città di Trevi sullo sfondo. Sulla parete destra, un’ampia apertura ad arco ribassato immette in una cappella a pianta ottagonale decorata da altre pitture murali: da sinistra a destra, si riconoscono una Crocifissione, San Leonardo, Arma Christi (cioè gli strumenti della Passione di Cristo) e un’Ultima Cena (con l’inconsueto particolare della figura della Madonna accanto a Gesù); nella calotta absidale, entro un tondo, è raffigurato Cristo benedicente, mentre intorno compaiono, assai deperiti, i quattro Evangelisti.
A Piedicammoro, poco lontano dal castello, lungo la via della Spina, sorge l’edicola della Madonna della Pace, con affreschi di Paolo Bontulli da Percanestro. Sopra l’altare sono raffigurati la Madonna di Loreto tra i santi Sebastiano e Antonio da Padova; sulla parete destra un’altra Madonna di Loreto affiancata da una Santa Lucia; sulla parete sinistra una Crocifissione con san Rocco e un Sant’Antonio Abate, che reca la data 1515; sulla volta compare l’Agnus Dei.
Poco lontano, scendendo verso la frazione di Le Vene in direzione Campello, si incontra sulla destra la Chiesa di Santa Chiara, piccola chiesa campestre romanica che sorgeva a ridosso di un antico monastero femminile abbandonato in epoca medievale. L’edificio, è stato recentemente restaurato e recuperato dallo stato di abbandono in cui versava.
SANTA RITA DA CASCIA breve pellegrinaggio al santuario
BREVE PELLGRINAGGIO AL FAMOSO SANTUARIO DI SANTA MARIA DA CASCIA
PREGHIERA A SANTA RITA DA CASCIA per sposi e genitori (personale)
ALCUNI LIBRI DI PIER ANGELO PIAI
GUARIRE LA MENTE PER GUARIRE IL CORPO:
LA SPIRALE DELLA VITA (riedizione) :
L'ANIMA ESISTE ED È IMMORTALE ed. Segno
LA FORZA DELLA FRAGILITÀ ed.Segno (In questo mio libro troverete preghiere per molti stati d'animo e situazioni personali)
VERSO L'ETERNITÀ (commenti su 4 anni di messaggi della Regina della Pace)
LA STIMMATIZZATA DI UDINE (Storia autentica di Raffaella Lionetti, dotata di speciali carismi)
FIAMMA D'AMORE DEL CUORE IMMACOLATO DI MARIA
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Campane e Festa San Giuseppe Artigiano - Guardiagrele (CH) 1° Maggio 2018
In questo ci troviamo a Guardiagrele (CH), precisamente in località Comino, dove si trova la Parrocchia di San Giuseppe Artigiano.
La visitiamo in occasione dei Festeggiamenti del Santo, il 1° Maggio 2018.
La Chiesa si presenta semplice nelle sue forme e moderna nel suo aspetto. L'interno si presenta ad aula unica con un crocifisso possente sulla parete del tabernacolo. Sulla destra della facciata si colloca il campanile che possiede due campane, la grande a slancio e la piccola a mezzo slancio. I motivi sulla diversa elettrificazione delle campane non sono a mia conoscenza.
Il video si introduce con una vista esterna ed interna della Chiesa parrocchiale per poi proseguire con le riprese dei Festeggiamenti.
Le suonate per la Santa messa delle 18, presieduta da Don Nicola del Bianco sono le seguenti:
- (04:11): Plenum ascendente;
- (10:54): Distesa della piccola.
Al termine della Santa Messa segue la Processione accompagnata dalla Banda Città di Guardiagrele. Le suonate a Plenum sono state eseguite per l'uscita, il passaggio ed il rientro della Processione. Al rientro della Processione gli spari ed il suono delle campane sono molto suggestivi e tipici delle Feste abruzzesi.
Il Programmatore in Sagrestia della Italsonor è visibile al minuto (05:25). Le note delle campane sono:
II - SOLb4
I - REb4
Buona visione!
Si consiglia l'utilizzo delle cuffie per un ascolto più accurato.
Produzione di ReporterAG ® - Gabriele Benvenuto.
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La Chiesa della Madonna delle Grazie - Castropignano, Italy
La Chiesa della Madonna delle Grazie - Castropignano, Italy
Musical L'Atteso a Santa Margherita del Gruagno - Moruzzo (Udine)
Regia di Ivo Valoppi
Pro Loco G.G. Brazzacco in collaborazione con Arteinventando - Cividale
XVIII° Presepe Vivente 23-24-26-30 Dicembre 2012
video a cura di Maddalena Mayneri
per info sullo spettacolo: prolocobrazza.it
per il dvd dello spettacolo: mayneri62@gmail.com
camere:
Patrizio Battiston - Maja Bozinovic - Vincent Bert Porter - Carmelo Settembrino
montaggio:
Carmelo 7mbrino
Nella notte alla luce del Vangelo
Nella notte alla luce del Vangelo. Gli abbracci gratis di Don Roberto Dichiera, Assistente spirituale della comunità Nuovi Orizzonti.
Assisi - La città di San Francesco Drone Video
Assisi, patrimonio dell' Unesco in una bellissima ripresa dal' alto partendo dalla Rocca Maggiore , San Francesco e la Cattedrale di San Rufino.
Cappuccine OGNI GIORNO
OGNI GIORNO, Clarisse Cappuccine Brescia.
OGNI GIORNO, AL SUONO DELLA CAMPANA,
LA COMUNITA' E' PRONTA PER INIZIARE UNA GIORNATA
DI PREGHIERA E ADORAZIONE.
OGNI GIORNO, UNO DOPO L'ALTRO: USQUE AD MORTEM.
Io e Chiara ad Assisi (Pink - Just Like A Pill)
Deliziosa gitarella in quel di Assisi: tempo meraviglioso ed una città dalla bellezza unica!
Pink - Just Like A Pill