VIESTE - [HD]
Vieste
Vieste è un comune italiano di 14.200 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
È il comune più orientale del promontorio del Gargano e della provincia di Foggia. La particolare dislocazione urbanistica di Vieste è legata alla natura carsica del Promontorio Garganico, caratterizzato da strati rocciosi spesso erosi dall'azione marina. Il nucleo dell'abitato sorge infatti su una piccola penisola rocciosa, dalla forma più o meno simmetrica, caratteristica per le sue tre baie separate da due punte:
Punta di San Francesco, rivolta verso est, ripida, rialzata e aspramente rocciosa: è qui che si ritrova il centro medievale, dato che questa parte della penisola offriva i migliori requisiti di sicurezza. In questa parte, ricca di vicoli, scalinate ed archi, si ritrova la maggior parte dei più prestigiosi edifici storici (Chiesa di San Francesco, cattedrale).
Punta di Santa Croce, rivolta a nord, più bassa. In questa zona, relativamente pianeggiante, il comune ha cominciato ad espandersi soltanto verso l'Ottocento. La formazione di nuovi quartieri portò successivamente la vita di paese (nuovo municipio, parco comunale, chiesa di Santa Croce ecc.) a gravitare sempre più verso questa parte. È da questa parte che si ritrova il porto di Vieste, tutt'oggi importante per le attività peschiere e per il traffico marittimo verso le Isole Tremiti, la Croazia e verso Manfredonia dalla quale dista 50 km.
Tra le due punte si ritrova la piccola spiaggia della Marina piccola, rivolta verso il faro (ove vige divieto di balneazione). A sud della punta di San Francesco si ritrova la lunga spiaggia sabbiosa del Pizzomunno che inizia dalle rocce calcaree sulle quali fu costruita la città e che si estende verso sud in direzione di Pugnochiuso. Ad ovest della punta di Santa Croce, invece, si ritrova l'altrettanto lunga spiaggia di San Lorenzo, che a differenza della prima è ancora abbastanza ricca di spiagge libere. Inizia dal settore urbano edificato a partire dall'Ottocento (zona del porto) per estendersi verso ovest, in direzione di Peschici.
Stato Italia
Regione Puglia
Provincia Foggia
Mare Adriatico
Web :
Music:
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Licenza d'uso:
il mio indirizzo email : cirodeleo@gmail.com
Vieste Town in Italy 4k Puglia Apulia Italian region
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Vieste (Vìst in dialetto viestano), La Perla del Gargano, è un comune italiano di 14 006 abitanti della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità
È il comune più orientale del promontorio del Gargano e della provincia di Foggia. La particolare dislocazione urbanistica di Vieste è legata alla natura carsica del Promontorio Garganico, caratterizzato da strati rocciosi spesso erosi dall'azione marina. Il nucleo dell'abitato sorge infatti su una piccola penisola rocciosa, dalla forma più o meno simmetrica, caratteristica per le sue tre baie separate da due punte
Punta di San Francesco, rivolta verso est, ripida, rialzata e aspramente rocciosa: è qui che si ritrova il centro medievale, dato che questa parte della penisola offriva i migliori requisiti di sicurezza. In questa parte, ricca di vicoli, scalinate ed archi, si ritrova la maggior parte dei più prestigiosi edifici storici (Chiesa di San Francesco, cattedrale).
Punta di Santa Croce, rivolta a nord, più bassa. In questa zona, relativamente pianeggiante, il comune ha cominciato ad espandersi soltanto verso l'Ottocento. La formazione di nuovi quartieri portò successivamente la vita di paese (nuovo municipio, parco comunale, chiesa di Santa Croce ecc.) a gravitare sempre più verso questa parte. È da questa parte che si ritrova il porto di Vieste, tutt'oggi importante per le attività peschiere e per il traffico marittimo verso le Isole Tremiti, la Croazia e verso Manfredonia dalla quale dista 50 km.
Vieste (View viesti in dialect), The Pearl of the Gargano, is an Italian town of 14,006 inhabitants in the province of Foggia in Puglia. Gargano seaside resort, for the quality of its bathing water has been repeatedly awarded the Blue Flag by the Foundation for Environmental Education. It is part of the Gargano National Park and the Community
It is the easternmost town of the Gargano promontory and the province of Foggia. The special urban dislocation of Vieste is related to karst Garganico Promontory, characterized by rock layers often eroded by the action marina. The core of the town perches on a small rocky peninsula, with a more or less symmetrical, characteristic for its three bays separated by two points
Punta San Francesco, facing east, steep, rocky raised and bitterly: it is here that one finds the medieval center, since this part of the peninsula offering the best safety requirements. In this part, full of narrow streets, stairways and arches, you find the most prestigious historical buildings (Church of San Francesco, cathedral).
Punta Santa Croce, facing north, lower. In this area, relatively flat, the municipality began to expand only to the nineteenth century. The formation of new districts later led the life of the country (new town hall, city park, the Santa Croce church etc.) To gravitate more and more towards this part. It is this side that finds the port of Vieste, still important for the activities for fisheries and maritime traffic towards the Tremiti Islands, Croatia and toward Manfredonia that is 50 km.
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Puglia- Gargano- Vieste e le sue splendide spiagge (analogico)
Vieste, La Perla del Gargano, è un comune della provincia di Foggia, in Puglia. Stazione balneare garganica, per la qualità delle sue acque di balneazione è stata più volte insignita della Bandiera Blu dalla Foundation for Environmental Education. Fa parte del Parco Nazionale del Gargano e della Comunità Montana del Gargano.
I numerosi siti archeologici e i reperti ritrovati in diverse aree nei pressi dell'abitato attestano il popolamento del territorio di Vieste sin dal Paleolitico.
Sicuramente questo fu dovuto al clima mite, alle diverse sorgenti di acqua potabile, al terreno fecondo con abbondanza di frutta, alla varietà di selvaggina sia stanziale che migratoria e alla ricchezza di pesci nelle diverse insenature lungo la costa.
Le zone che risultano esser state maggiormente frequentate dall'uomo preistorico sono Vallecoppe, Campi, Costella, Puntalunga, Macchione, Passo dell'Arciprete e Sfinalicchio.
È il comune più orientale del promontorio del Gargano e della provincia di Foggia. La particolare dislocazione urbanistica di Vieste è legata alla natura carsica del Promontorio Garganico, caratterizzato da strati rocciosi spesso erosi dall'azione marina.
Vieste, vista dal porto
Il nucleo dell'abitato sorge infatti su una piccola penisola rocciosa, dalla forma più o meno simmetrica, caratteristica per le sue tre baie separate da due punte:
Punta di San Francesco, rivolta verso est, ripida, rialzata e aspramente rocciosa: è qui che si ritrova il centro medievale, dato che questa parte della penisola offriva i migliori requisiti di sicurezza. In questa parte, ricca di vicoli, scalinate ed archi, si ritrova la maggior parte dei più prestigiosi edifici storici (Chiesa di San Francesco, cattedrale).
Punta di Santa Croce, rivolta a nord, più bassa. In questa zona, relativamente pianeggiante, il comune ha cominciato ad espandersi soltanto verso l'Ottocento. La formazione di nuovi quartieri portò successivamente la vita di paese (nuovo municipio, parco comunale, chiesa di Santa Croce ecc.) a gravitare sempre più verso questa parte. È da questa parte che si ritrova il porto di Vieste, tutt'oggi importante per le attività peschiere e per il traffico marittimo verso le Isole Tremiti, la Croazia e verso Manfredonia dalla quale dista 50 km.
Costa di Vieste
Tra le due punte si ritrova la piccola spiaggia della Marina piccola, rivolta verso il faro (ove vige divieto di balneazione). A sud della punta di San Francesco si ritrova la lunga spiaggia sabbiosa del Pizzomunno che inizia dalle rocce calcaree sulle quali fu costruita la città e che si estende verso sud in direzione di Pugnochiuso. Ad ovest della punta di Santa Croce, invece, si ritrova l'altrettanto lunga spiaggia di San Lorenzo, che a differenza della prima è ancora abbastanza ricca di spiagge libere. Inizia dal settore urbano edificato a partire dall'Ottocento (zona del porto) per estendersi verso ovest, in direzione di Peschici.
Il territorio viestano, ricco di selce permise, all'uomo nella Preistoria, la realizzazione di manufatti litici utilizzati come strumenti per il lavoro, la caccia o la difesa. In contrada Defensola, a circa tre chilometri dal centro abitato, è stata scoperta una miniera di selce, definita una delle maggiori d'Europa.
Sono inoltre visibili resti di tombe dell'età del ferro nelle vicinanze del castello e sulla punta di San Francesco. Nel territorio comunale, in contrada Molinella, sorgeva anche un dolmen che però è andato irrimediabilmente distrutto. Infatti i reperti archeologici ritrovati nel territorio viestano vengono molto spesso lasciati a sé stessi (se non in alcuni casi addirittura occultati) e questo ne determina il deterioramento e la distruzione.
2012 Italia Puglia, Lecce, La Florence Baroque, La Citta Chiesa
Lecce, Capitale du Salento, dans le Bas de l'Italie (le Talon de la Botte). Joyau des Pouilles. Constructions en Tuffeau, comme dans la Loire, à Montsereau.
La Florence Baroque. Avec le Duomo et la Santa Croce. Connue aussi pour ses créations en .... papier maché....
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Lecce est une ville italienne d'environ 100 000 habitants, capitale de la province de même nom dans les Pouilles (Puglia en italien), dans le sud de l'Italie.
Ville importante du sud-est des Pouilles, située au centre du Salento (la péninsule qui forme le « talon » de la « botte » italienne), Lecce a été, pendant des siècles, un centre culturel, religieux et commercial prospère et l'une des villes les plus peuplées du Royaume de Naples. Aujourd'hui, elle reste active dans les secteurs de l'industrie agricole, des services et de la céramique. Elle est le siège d'un archevêché, de l'université du Salento et est un haut-lieu touristique et artistique.
Réputée pour son patrimoine artistique particulièrement bien conservé, la ville est considérée comme l'une des capitales de l'architecture baroque de par l'originalité et la richesse du style architectural qui y a été développé à partir de la fin du XVIe siècle, rendu possible par la malléabilité exceptionnelle de la pierre calcaire locale, appelée « Pierre de Lecce ». À cet égard, l'on parle même d'un barocco leccese, un « baroque de Lecce », qui possède des caractéristiques et un vocabulaire architectural qui lui sont propres. Lecce a, pour ces raisons, reçu des surnoms flatteurs tels que la « Florence baroque », la « Florence du Sud » ou encore l'« Athènes des Pouilles » et est considérée comme l'un des fleurons de l'Italie méridionale
(source Wikipedia)
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La manifestazione religiosa, che non vuole essere solo scenografica ma, soprattutto, momento di riflessione sulla passione, morte e risurrezione di nostro Signore, ha carattere cittadino ed è organizzata dalla Pastorale giovanile di Vieste. Fautore del progetto, che si svolge per la quinta volta nella cittadina del Gargano, è don Antonio de Padova, vicario della parrocchia Gesù Buon Pastore. La sacra rappresentazione coinvolge dirottamente di circa centocinquanta persone, tra attori e figuranti. La rappresentazione che sviluppa intense scene, arricchite da meravigliosi costumi e scenari anche naturali, si svolge all’interno del paese e tra la gente, dove lo spettatore ha modo di sentirsi partecipe di quanto accade. Suggestive le location prescelte: il percorso parte dalla chiesa Santa Croce in corso Lorenzo Fazzini, raggiunge poi Via Santa Maria di Merino. Prosegue in Via Vittorio Veneto, Viale XXIV Maggio e Viale Marconi. Da qui, attraverso la Via Crucis, il calvario che anche per questa edizione rappresentato sul “Montarone” ai piedi del Castello Svevo che, per l’occasione, simboleggia le mura di Gerusalemme. L’evento presieduto dall’arcivescovo Michele Castoro.
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Vieste/ La più grande storia d’amore di tutti i tempi: passione, morte e risurrezione di Cristo.
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Domenica 9 aprile . La manifestazione religiosa, che non vuole essere solo scenografica ma, soprattutto,momento di riflessione sulla passione, morte e risurrezione di nostro Signore,ha carattere cittadino ed è organizzata dalla Pastorale giovanile di Vieste.Fautore del progetto, che si svolge per la sesta volta nella cittadina del Gargano, è don Antonio de Padova, vicario della parrocchia Gesù Buon Pastore. L’evento vedrà il coinvolgimento diretto di circa centocinquanta persone, tra attori e figuranti. La rappresentazione che sviluppa intense scene, arricchite da meravigliosi costumi e scenari anche naturali, si svolge all’interno del paese e tra la gente, dove lo spettatore ha modo di sentirsi partecipe di quanto accade. Suggestive, infatti le location prescelte. Dopo aver preso parte alla Santa Messa celebrata a porte chiuse, gli attori e i figuranti danno inizio alla sacra rappresentazione dalla chiesa Santa Croce in corso Lorenzo Fazzini, raggiungendo poi Via Santa Maria di Merino. La scena dell’arresto, del processo e della flagellazione presso il “Palace Hotel”. Da qui attraverso la Via Crucis, il calvario che anche per questa edizione rappresentata ai piedi del Castello Svevo che, per l’occasione, simboleggerà le mura di Gerusalemme e fa da cornice al momento della crocifissione, morte e risurrezione di Cristo, culmine della rappresentazione stessa.Con devozione e preghiera, auguriamo a tutti una Santa Quaresima.
Floriana Baldi
Musei ecclesiastici
Parliamo ora dei Musei ecclesiastici, musei che sono un immenso patrimonio che ai più è del tutto ignoto, scarsamente segnalato dalle guide turistiche delle città, snobbato da un certo ambiente culturale. Nel passato fine settimana una particolare iniziativa ha cercato di dare risalto a queste realtà che sono davvero tante (più di mille), ricchissime per patrimonio e per attività e sono ospitati in luoghi e monumenti tra i più belli delle città italiane. E' il caso del Museo della Diocesi di Verona che ha come scrigno la stupenda chiesa di san Fermo. Il servizio di Roberto Zoppi.
Intervista a: Don TIZIANO BRUSCO (Dir. Ufficio Arte Sacra e Museo Diocesano)
Lecce città. Italy in 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, della Città di Lecce. Italy.
Luoghi Visitati.
Porta Napoli, Obelisco, Porta Napoli, Porta Rudiae, Basilica Santa Croce, Porta Rudiae, Fontana dell'Armonia, Piazza Duomo, Duomo di Lecce, Anfiteatro, Colonna e piazza di Sant'Oronzo, Palazzo Celestini, Giardini Pubblici.
Ringrazio della Visualizzazione.
Le tre porte di Lecce
Oggi vi raccontiamo le tre porte d'accesso a Lecce: Porta Napoli, Porta Rudiae e Porta San Biagio. La porta S. Biagio risale al 1700. Costituita da un solo arco e presenta la facciata scolpita minuziosamente su cui sono posti due stemmi di Lecce.
Porta Napoli, conosciuta anche come Arco di Trionfo, sorge nell'omonima piazza e fu eretta, nel 1548, in onore dell'imperatore Carlo V, su disegno di Giangiacomo dell'Acaja, dalla cittadinanza grata per le opere di fortificazione fatte realizzare in difesa di Lecce.
Porta Rudiae venne chiamata così perché da essa iniziava la strada per la città di Rudiae. La porta originale crollò verso la fine del 1600 ma fu generosamente ricostruita nel 1703 da un patrizio leccese.
Foggia,la Cattedrale [in full HD]
La Chiesa della Beata Maria Vergine Assunta in Cielo o Chiesa della Santa Maria di Foggia più comunemente chiamata Cattedrale di Foggia è stata costruita nel 1170 in forme romanico-pugliesi, è stata danneggiata e successivamente restaurata dopo il 1731, in stile prettamente barocco, a causa del terremoto che ha semidistrutto Foggia. La Cattedrale di Foggia è strettamente collegata al ritrovamento dell' Iconavetere, una tavola che rappresenta una rarissima Vergine Kiriotissa, la cui storia si fonda con quella della nascita della città. Secondo la tradizione l'immagine, avvolta da sette veli (da cui deriva il nome della Madonna dei Sette Veli), è stata ritrovata nel 1062 (altre fonti riportano il 1073) da un pastore, in un pantano, l'attuale Piazza del Lago a Foggia.
Nel 1062 Foggia era solo un piccolo borgo ed esistevano pochi casolari arroccati intorno alla Taverna del Gufo che si perdevano solitari nella campagna arroventata. A quel tempo nel territorio erano presenti parecchi laghetti e stagni, resti delle piogge invernali. Fu su una di queste pozze che ebbe inizio la storia della Madonna dei Sette veli e, con essa inevitabilmente, la storia di Foggia. Alcuni contadini, che conducevano i buoi all'abbeverata, videro tre fiammelle posate sulle acque. Incuriositi e timorosi, si avvicinarono a quella strana apparizione. Rinvennero, così, sepolta nella melma, una grande tavola avvolta in teli. Dopo averla ripulita scoprirono che era un'icona che né l'acqua, né le traversie del tempo erano riuscite a distruggere del tutto. Nonostante fosse degradata, si distingueva bene l'immagine della Vergine Madre di Dio nell'atto di offrire all'adorazione il suo Figlio Gesù. I buoni contadini rivestirono l'immagine di veli nuovi e la portarono in una vicina casupola, la Taverna del Gufo. La capanna divenne ben presto il centro religioso e di pellegrinaggio della zona e nei dintorni si costruirono molte case.
Tutti i Re, dai Normanni agli Svevi, agli Angioini fino agli Aragonesi, gli Spagnoli e, infine, i Borboni, tutti considerarono quella di Foggia come una delle chiese più care.
Diverse volte i Principi Regnanti scelsero la Chiesa per i loro matrimoni. Il re Carlo I d'Angiò, morto a Foggia nel 1285, volle che nella Chiesa di Santa Maria fosse sepolto il suo cuore.
Il 1731 fu un anno importantissimo nella storia di questo santuario e di tutta la città. La Chiesa Collegiata di Foggia venne semidistrutta da un violento terremoto . Il Sacro Tavolo era alloggiato nella chiesa di San Giovanni Battista . Il 22 marzo, giovedì santo, mentre il popolo era tutto raccolto nella partecipazione alla Santa Messa, si vide distintamente apparire nella piccola finestra ogivale del Sacro Tavolo il volto della Vergine Madre di Dio . Alfonso Maria de' Liguori, appresa la notizia, volle recarsi a Foggia per rendere omaggio alla Vergine Santissima. Anche lui ebbe il privilegio di vedere la Madonna che appariva come una giovinetta di 13-14 anni col capo coperto di velo bianco, ma un'altra cosa importante è quella che Alfonso Maria de' Liguori sotto gli occhi dei partecipanti, come se fosse un predestinato si sollevò dalle base.
Già Collegiata di Santa Maria, la Cattedrale è stata eretta nel XII secolo e più volte modificata, conserva all'esterno buona parte dei raffinati prospetti romanici in pietra squadrata e scolpita, col prezioso cornicione popolato di sculture raffinata opera dell' architetto-scultore Bartolomeo da Foggia e, sul fianco sinistro, il ricco Portale di San Martino. Medievale è anche la suggestiva cripta, con notevoli capitelli sempre opera di Bartolomeo da Foggia. In età barocca il tempio fu ristrutturato globalmente, all'esterno mutando la parte superiore dei prospetti e innalzando il raffinato campanile lapideo con coronamento a guglia, e all'interno riplasmando in discreto stile rococò l'impianto architettonico, una croce latina con cupola a scodella decorata con sobri ornati a stucco. Nell'aula, relativamente spaziosa, spicca l'imponente altare maggiore settecentesco in marmi policromi, con due grandi angeli marmorei scolpiti e firmati da Giuseppe Sanmartino. Sulla controfacciata, inoltre, troneggia una grande tela di Francesco De Mura, mentre altri preziosi altari napoletani del Settecento decorano le cappelle (due delle quali ospitano statue lignee di Giacomo Colombo). Di particolare pregio risulta la cappella maggiore dell'Iconavetere, a lato del presbiterio, con cancellata bronzea e ricco altare marmoreo della fine del Seicento.
La Cattedrale,è stata sottoposta a un recente restauro iniziato nell'anno 2005,e terminato nel 2012.
email: cirodeleo@gmail.com
FESTA IN ONORE DI S. SEBASTIANO PROTETTORE DELLA POLIZIA LOCALE
UNA MESSA NELLA CHIESA DI S.CROCE DI VIESTE E UN ENCOMIO CONSEGNATA ALLA VIG.SSA CATERINA TELLO .
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A Day in Lecce, Italy
A Day in Lecce, Italy
Il Signore è con me, in mio aiuto, sfiderò i miei nemici
Domenica 7 aprile 2019 l'arcivescovo di Manfredonia Vieste San Giovanni Rotondo, padre Franco Moscone, ha guidato la Traslazione delle reliquie del corpo di San Pio da Pietrelcina dal santuario di Santa maria delle Grazie nella chiesa a lui intitolata.
L'arcivescovo nella breve riflessione ha esortato tutti a fare tesoro in questa giornata del versetto 7 del Salmo 117 : Il Signore è con me, è mio aiuto, sfiderò i miei nemici.
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Attualità, Storie, Spiritualità e Chiesa in 100 secondi.
In modo semplice e diretto vi raccontiamo gli eventi che segnano e caratterizzano il nostro tempo e l’attuale contesto storico-culturale ed ecclesiale, attraverso l’esperienza e la spiritualità di San Pio da Pietrelcina.
In questi 100 secondi la Traslazione di Padre Pio
Padre Pio Tv
Emittente televisiva cattolica dei frati cappuccini di San Giovanni Rotondo.
Puoi guardare Padre Pio Tv
sul digitale terrestre al canale 145,
su Tv Sat al canale 445,
su Sky al canale 852,
in streaming sul sito internet:
Capella Bacci, Basilica di San Francesco, Arezzo, Italy
This is the setting of that romantic scene with Juliette Binoche in The English Patient. Charming place! Felt so lucky to see it in person.
Chiese di Lecce - Churches in Lecce, Puglia
a visit to the amphitheatre and the baroque churches in Lecce
Parrocchia San Michele Arcangelo nella Cattedrale di Caserta
Tutto l'evento della celebrazione Pentecoste (Cresime) della Parrocchia preseduta dal Vescovo. 15-05-2016
Places to see in ( Lecce - Italy )
Places to see in ( Lecce - Italy )
( Lecce - Italy ) is a historic city of 94,766 inhabitants (2015) in southern Italy, the capital of the province of Lecce, the third province in the region by population, as well as one of the most important cities of Apulia. It is the main city of the Salentine Peninsula, a sub-peninsula at the heel of the Italian Peninsula and is over 2,000 years old.
Because of the rich Baroque architectural monuments found in the city, Lecce is commonly nicknamed The Florence of the South. The city also has a long traditional affinity with Greek culture going back to its foundation; the Messapii who founded the city are said to have been Cretans in Greek records. To this day, in the Grecìa Salentina, a group of towns not far from Lecce, the griko language is still spoken.
In terms of industry the Lecce stone - a particular kind of Limestone is one the city's main exports, because it is very soft and workable, thus suitable for sculptures. Lecce is also an important agricultural centre, chiefly for its olive oil and wine production, as well as an industrial centre specializing in ceramic production.
Roman Amphitheatre: built in the 2nd century and situated near Sant'Oronzo Square, was able to seat more than 25,000 people. It is now half-buried because other monuments were built above it over the centuries. The theatre is currently used for different religious and arts events.
Column of statue of St Oronzo: (Lecce's patron) was given to Lecce by the city of Brindisi, because Saint Oronzo was reputed to have cured the plague in Brindisi. The column was one of a pair that marked the end of the Appian Way, the main road between Rome and southern Italy.
Torre del Parco (Park Tower) is one of the medieval symbols of Lecce. It was erected in 1419 by the then-18 years old Giovanni Antonio Del Balzo Orsini, prince of Lecce. The tower, standing at more than 23 metres (75 ft), is surrounded by a ditch in which bears (the heraldic symbol of the Orsini del Balzo) were reared. The whole complex was the seat of Orsini's tribunal and of a mint, and after Giovanni Antonio's death, it became a residence for the Spanish viceroys.
Palazzo Sedile: Palace was built in 1592 and was used by the local council until 1852.
Castle of Charles V: built in 1539–49 by Gian Giacomo dell'Acaja. It has a trapezoidal plan with angular bastions. It is attached to the Politeama Greco Opera House, inaugurated on 15 November 1884.
Triumphal Arch (Arco di Trionfo, commonly called Porta Napoli, Neapolitan Gate) which is one of the three gates to enter Lecce's historical city centre, erected in 1548 in honor of Charles V. It replaced an older gate, Porta S. Giusto, which, according to tradition, lay over the tomb of the namesake saint. Also built over pre-existing medieval gates are the current Porta San Biagio (St. Blaise Gate) .
Palazzo dei Celestini, now seat of the Province of Lecce. It was built in 1659–95 and designed by Giuseppe Zimbalo.
The city's obelisk, erected in 1822 in honour of Ferdinand I of the Two Sicilies.
The Archaeological Museum Sigismondo Castromediano.
The Archaeological Museum Faggiano.
Church of the Holy Cross: Construction of the Chiesa di Santa Croce) was begun in 1353, but work halted until 1549.
Lecce Cathedral: The church was originally built in 1144, rebuilt in 1230, then totally restored in the 1659–70 by Giuseppe Zimbalo, who also built the five storey 70-metre (230 ft) high bell tower, with an octagonal loggia.
San Niccolò and Cataldo The church is an example of Italo-Norman architecture. It was founded by Tancred of Sicily in 1180. In 1716 the façade was rebuilt, with the addition of numerous statues, but maintaining the original Romanesque portal. The walls were frescoed during the 15th-17th centuries.
Celestine Convent: Built (1549–1695) in Baroque-style by Giuseppe Zimbalo. The courtyard was designed by Gabriele Riccardi.
Santa Irene: This church was commissioned in 1591 by the Theatines and dedicated to Saint Irene . The architect was Francesco Grimaldi). It has a large façade showing different styles in the upper and lower parts. Above the portal stands a statue of Ste Irene (1717) by Mauro Manieri. The interior is on the Latin cross plan and is rather sober. The main altarpiece is a copy of the St Michael the Archangel by Guido Reni. The high altar has a Transport of the Holy Ark by Oronzo Tiso. In the right transept is one of the largest altars in Lecce, dedicated to Saint Cajetan (1651).
San Matteo
( Lecce - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting the city of Lecce. Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Lecce - Italy
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