Salita sulla Torre del Mangia a Siena fra le rondini
Direttamente da Piazza del Campo a Siena, per la gioia mia e dei miei followers, posto per voi il bellissimo panorama a 360° che si scorge dalla Torre del Mangia!
A partire dal Duomo con il suo Facciatone, è facile riconoscere la Basilica di San Domenico, sotto nella piazza Fonte Gaia, Palazzo Sansedoni, la Collegiata di Santa Maria in Provenzano, la Basilica di San Francesco, la Chiesa di San Martino, la Chiesa di Santa Maria dei Servi, Piazza del Mercato e in lontananza il Monte Amiata.
La particolarità di questa visita è stata la presenza incontrastata delle rondini, che con il loro delizioso volteggiare, ci hanno accompagnato fin sulla sommità.
La Torre di Palazzo Pubblico, prende il nome dal campanaro Giovanni di Balduccio, noto in città per essere un grande scialacquatore di denaro che gli valse l'appellativo di Mangiaguadagni o più semplicemente Mangia.
Secondo le cronache medievali, le sue fondamenta sarebbero state gettate nell'autunno del 1325, anche se le fonti documentarie attestano che i primi pagamenti furono elargiti a partire dal 1338.
Alla sommità si accede senza ascensore salendo circa 400 gradini, entrando da Palazzo Pubblico.
La Torre ha una pianta quadrata di sette metri di lato e quasi due di spessore e si innalza fin quasi 87 metri sulla quota del Campo (102 metri fino al parafulmine).
La parte terminale è costituita da una doppia corona merlata, denominata rocca, realizzata in travertino e pietra scura a ricordo dei colori del Comune di Siena, il bianco e il nero. Alla costruzione della Torre hanno partecipato numerosi tecnici succedutesi negli anni. In particolare ricordiamo lo scultore e architetto senese Agostino di GiIovanni e i fratelli perugini Minuccio e Francesco di Rinaldo, che dal 1341 al 345 ricevono frequenti pagamenti da parte del Comune per portare a termine i lavori.
La Torre è probabilmente completata già il 18 dicembre 1344, sebbene si siano documentati lavori fino al 1349, anno in cui venne installata una grande campana, il cui suono doveva essere avvertito nell'intera città. Dal 1360 il Comune decise di porvi un orologio sostituendo la battitura manuale, con quella meccanica. Il soprannome Mangia, attribuito al primo campanaro è trasferito d'ufficio all'automa in legno che con un martello in mano verso la fine del Trecento è issato in cima alla torre per battere le ore. Nel 1425 viene realizzato un nuovo automa in ottone, sostituito poi nel 1766 da uno in travertino (opera dello scultore fiorentino Angiolo BIni) rimosso dalla Torre nel 1780 ed oggi esposto nel Cortile del Podestà.
Dal 1666 troneggia sulla rocca una grande campana dal peso di 6764 Kg. Questa campana è denominata dai senesi Sunto dal nome della Beata Vergine Maria Assunta a cui è dedicata, o anche per la mole viene detta Campanone.
La sua inconfondibile sonorità grave e roca è dovuta ad una fenditura apertasi sul bordo inferiore nel 1831 e, ancora oggi, con i suoi rintocchi accompagna tutti i momenti più importanti della vita cittadina, soprattutto quelli legati al Palio di Siena.
Come si vede dal video, su questa Torre è possibile godere di un magnifico panorama della città e di tutto il territorio circostante!
Nei prossimi video altri suggestioni di questa splendida città!
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Mi Scateno dalla Gioia
© Questo video può essere liberamente condiviso ma non ricaricato a proprio nome su canali diversi dall'originario.
Crescentino - Centrale a biomassa - 30/07/2013
Il Campo della Promessa e la Via del Gaggio (VA)
Un tuffo nella storia recente, quella che non si impara sui libri di storia! Il Campo della Promessa è stato il primo aeroporto di Lonate Pozzolo, a ridosso della Malpensa. Qui viveva una comunità tra piloti e addetti ai lavori, con abitazioni, hangar, piscine, servizi, piste per i velivoli. Dopo la firma dell'Armistizio , con cui l'Italia si sganciava dal patto con la Germania (8 Settembre 1943), i tedeschi in ritirata occuparono l'aeroporto della Promessa e requisirono tutti gli aerei. Solo il tempo di fuggire, per i dipendenti italiani. Il Campo divenne presidio militare tedesco, che lo utilizzò per la propria flotta aerea, allargandosi anche oltre i suoi confini fino a lambire e comprendere la Via del Gaggio, immersa nella brughiera tra Lonate Pozzolo e Tornavento, Qui realizzarono piste di volo e nel folto della vegetazione nascosero velivoli e non solo. Oggi Via Gaggio è diventata un magnifico percorso ciclo-pedonale lungo il quale si snoda un Museo all'aperto, realizzato da volontari. In esso, oltre ad attrezzi della vita contadina di un tempo, si possono vedere residuati bellici come una cucina da campo tedesca, un lavatoio usato dai tedeschi, piattaforme, paraschegge, e nel folto della vegetazione si celano ancora bunker, trincee, cave di sabbia...Un mondo da scoprire, quando ormai tutto sembrava destinato all'oblio.
Si consiglia, per chi volesse approfondire, il sito (molto completo) di un fmboschetto.it/Lonate_Pozzolo/lonate_pozzolo.htm
Banda Margherita sul Bel Danubio Blu
Sul Bel Danubio Blu eseguita dalla Banda Margerita di Cameri (NO) in occasione del concerto di Santa Cecilia 2011
Ghemme 1964
Experiencing Ghemme, Italian red wine from 1964.
Le Campane di Monghidoro, a Madonna dei Boschi 2014.
Il doppio,Tre fatte a campanini con le campane del concerto mobile della Parrocchia di Monghidoro, alla festa dell' Ascensione al Santuario di Madonna dei Boschi 1° giugno 2014, Monghidoro Bologna Italy. Squadra campanari di Monghidoro, Marino Lorenzini, Lorenzo Lorenzini, Romano Tedeschi, Giuseppe Galeotti. Unione Campanari Bolognese. Riprese di Gilberto Tedeschi.
Sermide 2016 Le stanze della poesia
Poesia L'aliante di Lino Di Gianni
Canzone Arrión Tira Del Cordón Voce e chitarra: Angeles Aguado Lopez
Acc. Borgomanero - Trecate (0-0) 8/04/2018
8 aprile 2018 - Acc. Borgomanero - Trecate (0-0)
Le campane di Gravellona Toce (VB) Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Gravellona Toce, Chiesa Parrocchiale di San Pietro
Diocesi di Novara
Concerto di 5 campane in Fa#3
Fuse da: ??
Sistema: Ambrosiano
Distesa a 5 campane per la Santa Messa Festiva delle ore 18 nella XVI Domenica di T.O. (Ore 17.30)
Ed ecco le campane di Gravellona Toce, località che abbastanza nota, forse perchè vi si interrompe l'autostrada A26, questo campanile l'avevo già notato da piccolo e mi aveva sorpreso per la sua bellezza, pensavo che anche le campane non fossero da meno ed invece mi sono dovuto ricredere.. peccato! :-(
Con questo video vi do appuntamento a domenica prossima 4 ottobre per i prossimi video! :D
06 ago 2010 Fontaneto d'agogna NO
Corale Polifonica _Città di Anzio_ e Banda _Città di Anzio_ in Jingle bells.flv
coraleanzio.it
Corale Polifonica Città di Anzio
La Corale Polifonica della Città di Anzio è stata fondata nel 2001 per la passione verso il bel canto con l'intento di essere la rappresentanza canora e musicale della città di Anzio, nonché associazione promotrice di iniziative musicali e culturali: Ricopre la carica dipresidente Saverio De Lorenzo, vicepresidente Fabrizio De Santis. Tra i soci fondatori Franco Napoleoni, Enzo Cioccari, Giorgio Vellitri, De Lorenzo Saverio, Fabrizio De Santis, Michele Zanoni (direttore musicale), Caterina Patanè (soprano e pianista).
Campane di Vergeletto
Vergeletto, chiesa parrocchiale dell'Annunciazione.
Tre campane ambrosiane manuali:
Si3: Felice Bizzozero (Milano) 1859;
Do#4, Re#4: Roberto Mazzola 1967.
Distesa a tre campane.
Le campane di Cilavegna (PV) Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Cilavegna, Chiesa Parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo
Diocesi di Vigevano
Concerto di 6 campane in Do3
Fuse da Felice Bizzozero nel 1817
Sistema: Ambrosiano
Ave Maria di Fatima e Concerto Funebre per la Santa Messa dei Defunti della Parrocchia (Ore 8.00-8.20-8.35-8.55)
Suona: Guido (seminarista)
- Ringrazio Guido, per l'invito e per aver suonato le campane ed il Parroco Don Mario Tarantola per la gentile disponibilità!! -
Dovendo fare un video per questa importante solennità, che già un'anno fa mi ha dato la possibilità di riprendere il fantastico plenum del Vaticano, avevo deciso di tornare a Cilavegna poichè dato che i due video già fatti non erano soddisfacenti volevo ri-riprenderle, e visto che già all'Immacolata sapevo che c'erano dei problemi al campanone, ho chiesto a Guido alcuni chiarimenti. Egli mi ha spiegato che è solo una voce poichè sul campanone non vi sono crepe, ma vi sono state segnalazioni di alcuni paesani che hanno riferito di sentire la voce del campanone molto strana e quindi hanno richiesto accertamenti. Dato che in primo luogo la situazione mi sembrava molto problematica, ho subito pensato di riprenderle al più presto possibile, dato che se ciò risultasse vero, il campanone verrebbe bloccato. Così dato che Guido non era sicuro che anche domenica si suonasse solenne (poichè in chiesa vi era solo il parroco, senza i due campanari) mi ha consigliato di venire il lunedì seguente in modo da beccarle sicuramente tutte! Arrivato alle 7.45 a Cilavegna ho subito fatto il video di presentazione (Chiedo scusa se ho sbagliato a dire qualcosa, ma si sa alla mattina presto si straparla!! :D) Cmq per fortuna appena entrato in chiesa incontro Guido che mi dice tutti gli orari di suonata, con anche l'angelus delle ore 08.00! Per fortuna sono riuscito a riprendere tutte le suonate di queste stupende campane! Se volete un mio parere, io non credo che il campanone abbia problemi gravi perchè il suono non è fesso, è solo un po' più padelloso delle altre! Voi che ne pensate??? Beh spero che gli studi verifichino che tutto è a posto! Così all'Immacolata (se c'è il sole!) tornerò per riprendere sia queste a solenne che quelle della vicina S.Maria! A presto e auguri (in ritardo) a tutti i campanari che si chiamano Pietro o Paolo! A presto!
Le Campane di Verbania - Pallanza - Parrocchia della Madonna di Campagna
Verbania - Pallanza, Chiesa Parrocchiale della Madonna di Campagna
Diocesi di Novara
Concerto di 5 campane in Sol3
Fuse da:
1^ = Roberto Mazzola nel 1923
2^ e 3^ = Giovanni Battista Mazzola nel 1844
4^ = Roberto Mazzola nel 1923
5^ = Roberto Mazzola nel 1996
Sistema: Ambrosiano
Distesa a 5 campane per la messa festiva delle ore 10.30 nella solennità di Pentecoste (h.10.00 - 10.15)
Ed ecco un'altra chiesa di Verbania famosa poichè molto bella che si trova nella parte periferica di Pallanza! Dopo essere andato a Suna sono arrivato qua alle 9.50 e dopo aver chiesto quando avrebbero suonato le campane mi è stato riposto che avrebbero suonato 3 volte: alle 10, alle 10.15 e alle 10.30! Così dopo aver piazzato il cavalletto alle 9.58 partono e purtroppo non riesco a riprenderle dall'inizio, invece nel secondo segno si! Secondo me queste campane sono belle ma un po' metalliche! Voi che ne pensate? A presto con il prossimo video! A presto
Le campane di Gambolò (PV) Fraz. Garbana
Garbana, Chiesa Parrocchiale della Natività di Maria
Diocesi di Vigevano
Concerto di 3 campane in Fa3
Fuse da: ??
Sistema: Ambrosiano
Distesa a 3 campane (suonata 2 volte) per la Santa Messa Festiva delle ore 9.45 nella XXV Domenica di T.O. (Ore 9.25)
- Ringrazio il Parroco, Don Marco Torti, ed il Sacrista per la disponibilità! -
Ed ecco finalmente le campane di Garbana, una piccola frazioncina di Gambolò completamente immersa nelle risaie, che ha un interessante concerto di 3 campane abbastanza grosse... arrivato alle 9.15 aspetto la Partenza delle campane ma niente.. così entro in chiesa, ma non trovo nessuno, esco e vedo arrivare Don Marco, Parroco di Tromello, che data la mancanza di sacerdoti a Garbana celebra messa lì. Una volta chiesto l'orario di suonata mi dice che le campane suoneranno alle 9.30, così mi piazzo ma alle 9.25 le vedo partire... computer con orario in anticipo? no.. perchè dopo la distesa suonano i tocchi e ripartono! Nel ringraziare don Marco però egli mi spiega che è stato il sacrestano a farle partire prima per farmi riprendere un suonata più lunga! :D A presto!
Le campane di Cuvio (VA) - Regina Coeli serale-mattutino
Chiesa Parrocchiale dei SS.Pietro e Paolo, Cuvio.
Concerto di 5 campane in Mi3
Roberto Mazzola 1962
Distesa della seconda campana (La3) per il Regina Coeli feriale delle 07:30 e delle 19/19:30.
Lunedì 26/05/2014, ore 19:30.
Un po' di storia
Cuvio fu antico centro della Valcuvia con tanto di sede di pretura, il cui palazzo fu demolito nel 1929; fu eretto in parrocchia nel 1911 con territorio smembrato da Canonica (di Cuveglio attualmente) dove sorge la Collegiata di S.Lorenzo, anticamente designata come arcipretura di S.Lorenzo in Canonica di Cuvio.
La chiesa parrocchiale, dedicata agli Apostoli Pietro e Paolo, esternamente modesta, si presenta internamente come un gioiello barocco curato e armonioso, con pregevoli dipinti sulle volte e fini stucchi.
A sorpresa, dopo vari giorni di inattività, eccovi il video 145!!
Aprofittando delle vacanze per le elezioni, ho pensato bene di venire a Cuvio per il Regina Coeli serale.
Il video è sempre montato al solito: segue alla presentazione del video il battiore delle 19:30, poi la distesa della seconda.
Probabilmente da questa posizione potrei filmare il concerto solenne, mentre penso che per la distesa feriale mi debba mettere sotto la seconda in modo da far vedere possibilmente la piccola.
I prossimi video sono quelli delle Giornate eucaristiche: proverò a caricarli tutti entro il 13 di giugno, in quanto dopo iniziano gli esami. Anticipo solo che non toccherò il n°150.
SAVIGLIANO (Cuneo) Santuario della Madonna della Sanità - slideshow
L’ORIGINE DEL SANTUARIO
A poco più di due chilometri a sud-ovest della Città di Savigliano, in regione già “Pasco Rondello” sorge il maggior centro di attrazione religiosa della popolazione saviglianese. In origine era l’anno 1613 era un semplice pilone, fatto costruire da un contadino del luogo, in riconoscenza alla Madonna che aveva difeso prodigiosamente l’onesta della sua figliola. La Madonna vi fu dipinta in atteggiamento squisitamente materno: mentre allatta Gesù Bambino; riproduceva tale e quale l’immagine della Pieve, della Neve e dell’Assunta in Savigliano. L’atteggiamento così materno era preferito a quello maestoso di regina ; e proprio per la sollecitudine veramente materna a soccorrere i bisognosi, specialmente malati, venne dai fedeli spontaneamente invocata “Madonna della Sanità”. Ai lati della Madonna furono dipinti un angelo in piedi, in atto di venerazione, ed alla sinistra la contadina con le mani giunte in atto di ringraziamento, sotto l’iscrizione: “Per gratia ricevuta nell’anno 1613”. Dipinsero il pilone pare i cugini Costanzo e Francesco Arbaudi, saviglianesi , operanti nella plaga e affrescanti il vicino Castello del Maresco. In seguito il pilone cedette il posto alla chiesa venuta su poco alla volta, e terminata, nella struttura principale, intorno al 1750. L’immagine che veneriamo attualmente sopra il nuovo altare è l’originale dipinta sul pilone nel 1613, mancano le figure laterali e l’iscrizione, tagliate via nel 1719 per poter più facilmente trasportare il pilone. In seguito furono aggiunte altre figure: S.Giovanni Battista e S.Franceso d’Assisi. Personaggi di Casa Savoia furono devoti al Santuario, specialmente la Principessa Isabella durante i quarant'anni (1716-1767) che abitò a Savigliano. La Regina Maria Clotilde, sposa di Carlo Emanuele IV e sorella del Re di Francia Luigi XVI, fece dipingere sulla facciata gli stemmi di Savoia e Francia come segno di devozione e pegno di protezione. La chiesa si presenta a tre navate con ambulacro attorno al presbiterio, nel quale venne ricollocato il pilone con l’affresco secentesco e decorato da una cornice marmorea intagliata su disegno dell’arch.Oreste Garzino. Sulla facciata in cotto, a tre corpi, corrispondente alle navate, limitati da lesene leggermente aggettanti, sulle quali poggia il timpano triangolare, si apre il portale tra due colonne, cui sovrasta un ovale con l’affresco della Vergine dipinto dal Milocco. L’architettura risente della diversità del gusto e degli stili di cui fu influenzata nel corso dei vari ampliamenti e difetta di organicità e di proporzione, anche se il decorativismo interno e l’imponenza dell’altare maggiore riescono a modificare in parte l’impressione della deficienza dell’unità compositiva. Nel 1946 si iniziò un coraggioso progetto: la costruzione della cupola, del transetto, ambulacro e nuovo campanile terminato nel 1951. Nel 1999 è stato realizzato un nuovo impianto di riscaldamento a pavimento con il conseguente rifacimento del pavimento stesso in quarzite. Annessa al Santuario sorge la “Casa per gli Esercizi Spirituali” terminata nel 1768 e restaurata nel 1980 con nuovi tetti, pavimenti e infissi. Nel fabbricato che ospitava scuole e alloggio del sacrestano a sede dal 1999 la Casa Famiglia dell’Associazione Papa Giovanni XXXIII. La festa patronale del Santuario è in agosto, la domenica dopo l’Assunta, preceduta dalla Novena e seguita da solenne Ottavario.
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Il santuario sorse a seguito di un miracoloso intervento della Vergine a protezione di una ragazza insidiata da un uomo che voleva abusare di lei.
In ricordo del miracolo, alla Madonna venne dedicato un pilone votivo nel 1613.
Eventi e dati cronologici rilevanti
Il santuario si sviluppò attorno a un pilone votivo ritenuto miracoloso. Dapprima a protezione dell'immagine venne eretta una piccola cappella che in seguito venne ampliata e abbellita. Fra XVIII e XIX secolo si ebbe un grande afflusso di pellegrini e il santuario raggiunse una notevole fama (anche presso la famiglia reale).
Tipologia Architettonica
Chiesa a tre navate con ambulacro attorno al presbiterio. Bella facciata in cotto, in triplice partitura verticale, con due lesene per lato, sulle quali insiste il timpano triangolare. Cupola voltata e alto campanile. Accanto al santuario venne edificata una casa per esercizi spirituali e un alloggio per i pellegrini.
Altre notizie sulla struttura
Arch. Oreste Garzino: facciata in cotto e altare maggiore in marmo
Altri elementi notevoli nell'edificio del Santuario:
Affreschi di Costanzo e Francesco Arbaudi. / Ovale della volta affrescato dal Milocco.
Oggetto del culto
Immagine della Vergine che allatta il Bambino (prima metà del XVII secolo) sovrastata dal titolo Salus Infirmorum.
Festività principale: 15 agosto
Coincidenza liturgica: Assunzione di Maria Vergine
Campane della Parrocchia di San Michele Arcangelo in Eggi di Spoleto (PG) v.290
Suonate per la messa domenicale delle ore 11:00 (durano 1 minuto), precedute dal battiore:
- Din don festivo delle 10:30, con la grande a distesa e mezzana a scampanio sincronizzato;
- 40 tocchi delle 10:45 sul campanone, distribuiti in 20 e 20;
- Rinterzo solenne delle 10:55, col campanone a bicchiere e le altre a scampanio (ringrazio il parroco per avermelo suonato in esclusiva).
Concerto di 3 campane, di cui il campanone a battaglio cadente e le altre fisse:
I: Sib3, fuso da Filippo Giustiniani nel 1813, e ha un diametro di 76 cm.
II: Reb4
III: Solb4
A dir la verità non so chi tenga in mano l’impianto, di sicuro la meccanica nasce inizialmente Scarselli, mentre i martelli sono di Trebino, così come i contrappesi aggiunti sopra al ceppo (per far oscillare il campanone a battaglio cadente) e la ruotona con il motore a spinta in salita, che sostituisce quello ad accoppiamento diretto di Scarselli, di cui rimane soltanto la piccola ruotina (infatti la grande originariamente era a slancio); mentre il programmatore è un Ecat, e l’unico che monta programmatori Ecat è Elettra, ma… A quanto pare il parroco mi ha detto che la manutenzione è effettuata da qualcuno del posto (saprei pure qualche nome ma non li ho mai conosciuti).
Ed ecco a voi il secondo video della mattinata. Stavolta mi è andata decisamente meglio, quantomeno hanno fatto suonate “normali”. Questa graziosa frazione collinare di Eggi già la conoscete in qualche modo, in quanto i Campanari di Arrone sono saliti sulla torre per fare una sorta di esibizione (qui il link del video ed è grazie a loro se conosciamo la fusione del campanone. Delle piccole non si sa purtroppo nulla perché non è possibile censirle a causa della rete antipiccioni (ma che bella trovata installare le campane al di fuori di essa!), ma a vederle sembrano risalire al Settecento, più o meno. Devo dire che le suonate per la messa domenicale sono abbastanza corrette, tranne purtroppo la suonata a bicchiere. E c’era da immaginarselo… Con le spinte in salita non si va da nessuna parte, e infatti eccone un’altra dimostrazione. A differenza di quanto fa Capanni che fa partire le campane in discesa e poi dal ciclo piano comincia a spingere in salita, su questo campanone le spinte sono soltanto in salita, e infatti raggiungere la posizione a bicchiere in 3 tocchi contati. Un grande sforzo per il motore (notare anche come la catena sia lenta), ma soprattutto… C’è anche da annotare che la campana blocca molto male, la posizione è piuttosto inclinata, e questo mette più sottosforzo il motore stesso. E anche lo scampanio direi che è decisamente pessimo, perché anche con 3 campane si possono fare scampanii meravigliosi, vedi ad ex Vescia di Foligno, o Santa Maria Infraportas (sempre a Foligno)… Qua invece è ben evidente che è stato fatto un lavoro superficiale! Per fortuna che ho chiesto al parroco di farle suonare solo 1 minuto… Perché se erano 2 minuti, era piuttosto noioso sentire la stessa cosa! Apprezzo però che la campana non freni, ma anzi si ferma molto dolcemente (ma è naturale, raramente i motori Trebino utilizzano i freni).
Il video inizia con una videata alla “misera” facciata della chiesa (se non ci fosse il campanile non si potrebbe manco dire che sia un luogo di culto), con un primo piano al portale, poi mi sposto sull’altissimo campanile, dove inquadro il piccolo orologio. Dopodiché riprendo una targa dei caduti della Prima Guerra Mondiale, quindi mi sposto per inquadrare uno scorcio di panorama che si vedeva dalla piazzetta (è fin troppo esagerato chiamarla piazzetta, a stento ci stanno 2 macchine!). Successivamente ho fatto varie inquadrature alle campane, e poi un fermo immagine a una graziosa nicchietta che contiene la statua della Madonna di Lourdes.
Le posizioni per le suonate… Ahimè quanto è stato complicato! Il din don l’ho dovuto riprendere una “mulattiera” che si trova dietro l’abside della chiesa, dove vi è praticamente un fitto centro abitato; pensate che è una strada a doppio senso, e vi ho trovato persino diversi fuoristrada parcheggiati! Una roba da manicomio, se fosse passato qualcuno avrei dovuto smontare tutto e buttar via il video! Ma per fortuna non è una strada frequentata (e ci mancherebbe!), e così sia il din don che il rinterzo li ho riprese dallo stesso posto, così da far vedere il campanone lateralmente. In realtà al posto dei tocchi speravo nuovamente nel din don, perché anche quella posizione non è male per far vedere il campanone frontalmente (se sapevo che suonava anche alle 10:15…). Curioso notare come la sequenza del battiore sia invertita, ovvero suonano prima i tocchi dei quarti e poi le ore.
Questo è tutto per questa Domenica, speriamo domenica prossima di fare veramente qualcosa di buono! Alle prossime!
Campane della Sacra di San Michele - Sant'Ambrogio di Torino (TO)
Chiesa Abbaziale della Sacra di San Michele in Sant'Ambrogio di Torino (TO).
3 campane manuali: fa3 fuso da Vincenzo Cozio di Torino nel 1849, si3 fuso da Carlo Bianco nel 1759, do#4 fuso da Vincenzo Cozio di Torino nel 1849.
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distesa due campane minori e distesa del campanone
si ringraziano il rettore e la volontaria Elisa per la cortese disponibilità dimostrata