Sabbioneta (Mantova Lombardia) Chiesa di S. Maria Assunta esterno e interno - slideshow
Sabbioneta (Sabiùnèda in dialetto casalasco-viadanese) è un comune italiano di 4.278 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia. È stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca e un antico insediamento.
Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza del suo circuito murario la rendevano sicuramente, a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.
Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto in quell'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio del piccolo stato di Sabbioneta era principalmente concentrato alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato crocevia sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la bassa bresciana e l'Emilia.
Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principino Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.
La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione dello stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primoedificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa.
Nel territorio sono da segnalare la chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita dal figlio Antonio Galli e il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto anticamente annesso al convento dei Cappuccini.
Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita assieme a Mantova nell'elenco dei patrimoni dell'umanità da parte dell'UNESCO per la sua eccezionalità di città di fondazione costruita in poco più di trent'anni per volontà del principe Vespasiano I Gonzaga. Secondo l'UNESCO Sabbioneta rappresenta un perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come vada progettata una città ideale.
Le vicissitudini accorse immediatamente alla morte di Vespasiano, soprattutto l'annosa questione della successione del piccolo ducato, che divise gli eredi per circa un secolo, nonché il dominio austriaco e poi napoleonico, privarono la città di importanti edifici, quali la rocca, l'armeria e le mezzelune esterne al circuito murario.
Spoliazioni e confische, in primis la deportazione della collezione antiquaria all'Accademia di Mantova nel 1772 per decreto teresiano e l'incendio della Sala dei Cavalli a Palazzo Ducale nel 1815, privarono la città di alcuni prestigiosi arredi. Resta cospicuo il patrimonio chiesastico, promosso e riqualificato negli ultimi 25 anni grazie ad una politica di recupero e valorizzazione.[7]
• Chiesa dell'Incoronata, del 1590, che custodisce il mausoleo di Vespasiano Gonzaga.
• Palazzo Ducale, del 1570, con la Galleria degli Antenati.
• Chiesa parrocchiale, del 1580.
• Palazzo del Giardino, del 1580, con sale decorate dalla scuola di Giulio Romano e la Galleria degli Antichi.
• Chiesa di Santa Maria Assunta.
• Teatro all'Antica o Teatro Olimpico.
• Cinta muraria.
PIEVE DI CORIANO (Mantova) CHIESA MATILDICA Chiesa di Santa Maria Assunta / Epifania 2017
La chiesa di Pieve venne costruita nel 1082, per volere di Matilde di Canossa.
L'altissimo campanile fu eretto dal 1930 al 1934. La costruzione poggia su un basamento antico rinvenuto durante gli scavi. Per alcuni vi sorgeva la torre del castello di Matilde, per altri invece era il sito dell'antico Battistero della Pieve. Il 27 gennaio 2007 è stato inaugurato l'oratorio Giovanni Paolo II, che si trova in piazza Aldo Moro, nei pressi della chiesa. A seguito del terremoto del 20 e del 29 maggio 2012 nella chiesa, si sono gravemente danneggiate cinque volte, attualmente messe in sicurezza. Il giorno 8 dicembre 2012, in occasione dell'Immacolata Concezione, dopo il restauro delle volte danneggiate dal sisma di maggio, la chiesa è stata riaperta.
Per quanto riguarda la data di erezione della Pieve, da alcuni marmi posti in facciata, si può leggere: A Dio Ottimo e Massimo e alla Beata Vergine Maria in cielo Assunta. Eretta nell'anno 1082 dalla Contessa Matilde. Certamente dati storici attendibili non se ne sono ancora trovati, tranne una annotazione del parroco Vincenzo boni nel registro dei battesimi alla data 29 Aprile 1683 che riporta all'anno 1092 la fondazione della chiesa. Tuttavia per le somiglianze artistiche con le chiese di S. Lorenzo di Pegognaga e di S. Fiorenti di Nuvolato, edificate negli anni 1080-1085, si ritiene che anche la nostra chiesa sia di quel periodo.
La chiesa ha una armonica pianta basilicale, con tre navate e tre absidi semicircolari scandite da semicolonne. I muri della navata mediana hanno arcate a tutto sesto poggianti su otto colonne in cotto con capitelli scantonati, pilastri cruciformi scandiscono la zona presbiteriale dalla navata plebana. Il tetto è sostenuto da travature a vista e l'interno riceve luce da monofore strette e strombate. La chiesa pervenne nelle sue forme originali fino al 1538 quando il parroco Sicheo degli Uberti trasformò le linee romaniche in architetture rinascimentali. Dal 1911 si pose mano al restauro dell'interno. Fu demolita la volta a botte che aveva relegato nella soffitta le monofore e le capriate. Dopo l'atterramento delle scialbature, si constatò che tutto l'interno era affrescato. Purtroppo fu riportato tutto a pietra vista, rovinando testimonianze di arte e di fede popolare pervenute a noi nel corso dei secoli. Nella navata di sinistra furono abbattute le cappelle e chiusa una grande finestra. Pure nell'abside centrale furono chiusi i due finestroni, abbattuto il campanile eretto sull'abside di destra e otturate le finestre al centro delle absidi minori. All'esterno tuttavia le tre absidi riportano ancora la decorazione in cotto originale.
Sabbioneta - Chiesa della Beata Vergine Incoronata
Sabbioneta (Mantova) - La Chiesa della Beata Vergine Incoronata venne costruita tra il 1586 e il 1588 a pianta ottagonale sulle rovine della chiesa di San Niccolò, fatta demolire dal duca Vespasiano Gonzaga. Le decorazioni interne (1770 circa) sono opera di allievi della scuola di Antonio Galli da Bibbiena.
Al suo interno, nella cappella a sinistra dell'altare maggiore, è collocato il monumento funebre in marmi policromi di Vespasiano Gonzaga realizzato interno al 1592 dallo scultore Giovan Battista Della Porta, sul quale campeggia la statua in bronzo del duca. Nel 1988 venne aperta la tomba per effettuare un sopralluogo sui resti mortali del condottiero al termine del quale vennero collocati in un ambiente attiguo alla chiesa.
Nella chiesa hanno trovato sepoltura altri componenti dei Gonzaga di Sabbioneta e Bozzolo.
church Chiesa della Beata Vergine Incoronata, Sabbioneta italy
Church in sabbioneta italy
Sabbioneta Chiesa della Beata Vergine Incoronata
LIONI ( Avellino - Irpinia - Italy ) - Chiesa Madre S.Maria Assunta - esterno/interno -
La Chiesa Madre di Lioni,distrutta nuovamente dal sisma del 1980, è stata ricostruita, sopraelevandone la parte centrale.L'originaria struttura della Chiesa Madre di S. Maria Assunta, prima chiesa di Lioni dal punto di vista cronologico, risaliva al XIV secolo.
Venne ricostruita nel 1580 utilizzando anche le residue pietre del castello medioevale, crollato quasi completamente a seguito del terremoto del 1536.Presenta un bel portale in pietra con con decorazioni barocche.All'interno delle navate è stato ricreato in parte il vecchio ambiente, mettendo assieme i pezzi degli archi crollati con il terremoto. Bellissima fonte battesimale nella chiesa Madre di Lioni che si trova sul lato destro della chiesa, nella parte centrale sotto una navata.Tra gli altri beni da segnalare, sicuramente il bassorilievo in marmo che raffigura S. Michele Arcangelo che si trova alla destra del portone d'ingresso, opera del XVI sec. da Giovanni da Nola.
Sabbioneta (Mantova Lombardia) - Le Mura e le Porte di Sabbioneta - car video
Sabbioneta (Sabiùnèda in dialetto casalasco-viadanese) è un comune italiano di 4.278 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia. È stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca e un antico insediamento.
Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza del suo circuito murario la rendevano sicuramente, a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.
Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto in quell'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio del piccolo stato di Sabbioneta era principalmente concentrato alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato crocevia sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la bassa bresciana e l'Emilia.
Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principino Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.
La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione dello stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primoedificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa.
Nel territorio sono da segnalare la chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita dal figlio Antonio Galli e il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto anticamente annesso al convento dei Cappuccini.
Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita assieme a Mantova nell'elenco dei patrimoni dell'umanità da parte dell'UNESCO per la sua eccezionalità di città di fondazione costruita in poco più di trent'anni per volontà del principe Vespasiano I Gonzaga. Secondo l'UNESCO Sabbioneta rappresenta un perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come vada progettata una città ideale.
Le vicissitudini accorse immediatamente alla morte di Vespasiano, soprattutto l'annosa questione della successione del piccolo ducato, che divise gli eredi per circa un secolo, nonché il dominio austriaco e poi napoleonico, privarono la città di importanti edifici, quali la rocca, l'armeria e le mezzelune esterne al circuito murario.
Spoliazioni e confische, in primis la deportazione della collezione antiquaria all'Accademia di Mantova nel 1772 per decreto teresiano e l'incendio della Sala dei Cavalli a Palazzo Ducale nel 1815, privarono la città di alcuni prestigiosi arredi. Resta cospicuo il patrimonio chiesastico, promosso e riqualificato negli ultimi 25 anni grazie ad una politica di recupero e valorizzazione.[7]
• Chiesa dell'Incoronata, del 1590, che custodisce il mausoleo di Vespasiano Gonzaga.
• Palazzo Ducale, del 1570, con la Galleria degli Antenati.
• Chiesa parrocchiale, del 1580.
• Palazzo del Giardino, del 1580, con sale decorate dalla scuola di Giulio Romano e la Galleria degli Antichi.
• Chiesa di Santa Maria Assunta.
• Teatro all'Antica o Teatro Olimpico.
• Cinta muraria.
La chiesa di Villa Pasquali (Sabbioneta - MN)
Progettata dall'architetto Bibiena, per ritornare in totale sicurezza ed al suo antico splendore dopo il terremoto del 2012, ha bisogno di ingenti restauri. Facciamo appello a chiunque abbia a cuore l'arte e la cultura.
Sabbioneta 1° filmato
Immagini varie di Sabbioneta, in particolare:
Chiesa di Santa Maria Assunta
Palazzo Giardino Esterno ed Interno
e alcune foto dei paraggi.
Sabbioneta (Mantova Lombardia) Galleria degli Antichi (esterno e interno) - slideshow
Sabbioneta (Sabiùnèda in dialetto casalasco-viadanese) è un comune italiano di 4.278 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia. È stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca e un antico insediamento.
Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza del suo circuito murario la rendevano sicuramente, a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.
Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto in quell'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio del piccolo stato di Sabbioneta era principalmente concentrato alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato crocevia sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la bassa bresciana e l'Emilia.
Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principino Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.
La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione dello stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primoedificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa.
Nel territorio sono da segnalare la chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita dal figlio Antonio Galli e il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto anticamente annesso al convento dei Cappuccini.
Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita assieme a Mantova nell'elenco dei patrimoni dell'umanità da parte dell'UNESCO per la sua eccezionalità di città di fondazione costruita in poco più di trent'anni per volontà del principe Vespasiano I Gonzaga. Secondo l'UNESCO Sabbioneta rappresenta un perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come vada progettata una città ideale.
Le vicissitudini accorse immediatamente alla morte di Vespasiano, soprattutto l'annosa questione della successione del piccolo ducato, che divise gli eredi per circa un secolo, nonché il dominio austriaco e poi napoleonico, privarono la città di importanti edifici, quali la rocca, l'armeria e le mezzelune esterne al circuito murario.
Spoliazioni e confische, in primis la deportazione della collezione antiquaria all'Accademia di Mantova nel 1772 per decreto teresiano e l'incendio della Sala dei Cavalli a Palazzo Ducale nel 1815, privarono la città di alcuni prestigiosi arredi. Resta cospicuo il patrimonio chiesastico, promosso e riqualificato negli ultimi 25 anni grazie ad una politica di recupero e valorizzazione.[7]
• Chiesa dell'Incoronata, del 1590, che custodisce il mausoleo di Vespasiano Gonzaga.
• Palazzo Ducale, del 1570, con la Galleria degli Antenati.
• Chiesa parrocchiale, del 1580.
• Palazzo del Giardino, del 1580, con sale decorate dalla scuola di Giulio Romano e la Galleria degli Antichi.
• Chiesa di Santa Maria Assunta.
• Teatro all'Antica o Teatro Olimpico.
• Cinta muraria.
in camper a sabbioneta
Sabbioneta è un comune italiano di 4.278 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia. È stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO
altro video
Una visita a... Sabbioneta
Fotografie scattate in giugno 2013, aprile 2015 e maggio 2016 a Sabbioneta (MN)
Lodi Basilica cattedrale della Vergine Assunta (Duomo) Museo del Duomo e piazza Broletto
La basilica cattedrale della Vergine Assunta, comunemente nota come duomo, è il principale luogo di culto cattolico della città di Lodi, in Lombardia, sede vescovile della diocesi omonima.
È una delle chiese più grandi della Lombardia e il monumento più antico di Lodi: la prima pietra dell'edificio, infatti, venne simbolicamente posta il 3 agosto 1158, giorno stesso della fondazione della città.
Nel marzo del 1970 papa Paolo VI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.
Esterno.
La maestosa facciata asimmetrica in cotto, tipicamente romanica con il suo coronamento ad archetti, presenta un protiro gotico che poggia su sottili colonne sorrette da leoni di pietra. Sono degni di nota anche il grande rosone centrale e due bifore rinascimentali, che ricordano quelle della Certosa di Pavia e sono state probabilmente realizzate dalla scuola di Giovanni Antonio Amadeo. È presente inoltre un'edicola che ospita una statua in bronzo di San Bassiano, copia di quella originale in rame dorato, risalente al 1284 e collocata all'interno. Il massiccio campanile, realizzato tra il 1538 ed il 1554 su progetto del lodigiano Callisto Piazza, rimase incompiuto per motivi di sicurezza militare.
Nello spazio compreso tra l'edificio ed il Palazzo Vescovile, si può visitare il cortile dei canonaci: è ciò che resta dell'antico chiostro del 1484, realizzato da Giovanni Battagio ed ornato da colonne e decorazioni in cotto. Dalla Cattedrale si può inoltre accedere al ricco Museo diocesano d'arte sacra.
Interno.
L'interno della cattedrale di Santa Maria Assunta è a pianta basilicale, con tre navate separate da archi a tutto sesto poggianti su pilastri cilindrici in cotto e coperte con volte a crociera; le navate laterali sono sormontate da matronei che si aprono sulla navata centrale con bifore. L'ultima campata di quest'ultima e l'abside sono sopraelevati e costituiscono l'antico presbiterio: qui si trova l'altare maggiore barocco in marmi policromi. Davanti al presbiterio antico si trova quello nuovo, realizzato dopo il Concilio Vaticano II, avente per altare un sarcofago in marmo di Verona.
L'interno della cattedrale custodisce notevoli opere d'arte, quali un polittico di Callisto Piazza raffigurante La Strage degli Innocenti, un secondo polittico ad opera di Alberto Piazza con la Vergine Assunta ed un Giudizio Universale del XV secolo. Inoltre, il grande catino dell'abside è adornato da un mosaico realizzato da Aligi Sassu.
Cripta.
L'ampia cripta, al cui ingresso è conservato un bassorilievo del XII secolo che ritrae l'Ultima Cena, è la parte più antica della Cattedrale. In origine il pavimento era più alto di 65 cm e le volte erano sorrette da pilastri in cotto. Al centro si trova l'altare del 1856, che custodisce le spoglie di San Bassiano in una teca d'argento, opera di Antonio Cassani; le scalfiture sono di Giosuè Argenti, mentre la lamina in rame sbalzato con episodi della vita del Santo, è opera di Tilio Nani. Alla sinistra dell'altare maggiore vi è l'altare di Sant'Alberto Quadrelli, vescovo di Lodi dal 1168 al 1173. I corpi di entrambi i santi sono stati ricomposti e rivestiti nel 1994.
Nell'absidiola di sinistra si trova anche un gruppo scultoreo del Quattrocento raffigurante un Compianto sul Cristo Morto con personaggi in lacrime, popolarmente detti i caragnòn del Dòmm.
Stella del Principe Sabbioneta 2018
The La Stella del Principe event aims to introduce visitors to the places dear to the Prince as well as Duke Vespasiano Gonzaga, through various moments of entertainment that will take place in the Palaces, Churches, Theater and along the streets and squares of Sabbioneta.
Sabbioneta (Mantova Lombardia) Piazza Ducale Palazzo Ducale (esterno) - slideshow
Sabbioneta (Sabiùnèda in dialetto casalasco-viadanese) è un comune italiano di 4.278 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia. È stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca e un antico insediamento.
Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza del suo circuito murario la rendevano sicuramente, a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.
Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto in quell'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio del piccolo stato di Sabbioneta era principalmente concentrato alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato crocevia sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la bassa bresciana e l'Emilia.
Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principino Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.
La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione dello stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primoedificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa.
Nel territorio sono da segnalare la chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita dal figlio Antonio Galli e il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto anticamente annesso al convento dei Cappuccini.
Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita assieme a Mantova nell'elenco dei patrimoni dell'umanità da parte dell'UNESCO per la sua eccezionalità di città di fondazione costruita in poco più di trent'anni per volontà del principe Vespasiano I Gonzaga. Secondo l'UNESCO Sabbioneta rappresenta un perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come vada progettata una città ideale.
Le vicissitudini accorse immediatamente alla morte di Vespasiano, soprattutto l'annosa questione della successione del piccolo ducato, che divise gli eredi per circa un secolo, nonché il dominio austriaco e poi napoleonico, privarono la città di importanti edifici, quali la rocca, l'armeria e le mezzelune esterne al circuito murario.
Spoliazioni e confische, in primis la deportazione della collezione antiquaria all'Accademia di Mantova nel 1772 per decreto teresiano e l'incendio della Sala dei Cavalli a Palazzo Ducale nel 1815, privarono la città di alcuni prestigiosi arredi. Resta cospicuo il patrimonio chiesastico, promosso e riqualificato negli ultimi 25 anni grazie ad una politica di recupero e valorizzazione.[7]
• Chiesa dell'Incoronata, del 1590, che custodisce il mausoleo di Vespasiano Gonzaga.
• Palazzo Ducale, del 1570, con la Galleria degli Antenati.
• Chiesa parrocchiale, del 1580.
• Palazzo del Giardino, del 1580, con sale decorate dalla scuola di Giulio Romano e la Galleria degli Antichi.
• Chiesa di Santa Maria Assunta.
• Teatro all'Antica o Teatro Olimpico.
• Cinta muraria.
Parma Cattedrale Santa Maria Assunta e Battistero HD
Sabbioneta
Mantova - Sabbioneta è stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Le due città sono accomunate dall'eredità lasciata loro dalla Signoria dei Gonzaga che ne ha fatto magnifici centri del Rinascimento italiano ed europeo. La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione dello Stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primo edificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa. Il centro abitato di Sabbioneta è attraversato dal 45º parallelo.
Il Villaggio di Babbo Natale (Sabbioneta, 17/12/2017)
Atmosfera natalizia in Piazza Ducale con un coro di voci bianche e l'arrivo di Babbo Natale con doni per tutti i bambini.
Promo Sabbio Summer Fest 2014 ep.3
La vera storia di come è nato più di 500 anni fa nella mente di Vespasiano Gonzaga, Duca di Sabbioneta, il Sabb10 Summer Fest;
che quest'anno raggiunge la decima edizione il 13 - 14 e 15 giugno in spalto Bresciani Sabbioneta (Mn).
Programma completo su
Sabbioneta (Mantova Lombardia) LA CITTA' INTERA in 15 minuti - slideshow
Sabbioneta (Sabiùnèda in dialetto casalasco-viadanese) è un comune italiano di 4.278 abitanti della provincia di Mantova in Lombardia. È stata dichiarata nel 2008 con Mantova Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
La città fu fondata da Vespasiano Gonzaga Colonna tra il 1554/1556 e il1591, anno della sua morte, nel luogo in cui sorgevano una rocca e un antico insediamento.
Posta su un terreno alluvionale tra i fiumi Po e Oglio, nonché lungo il tracciato dell'antica via Vitelliana, occupava una posizione strategica nel cuore della Pianura padana. Per Vespasiano Gonzaga Sabbioneta doveva essere soprattutto una fortezza e la potenza del suo circuito murario la rendevano sicuramente, a quei tempi, uno dei più muniti baluardi della Lombardia di dominio spagnolo.
Sabbioneta fu soprattutto la capitale di un piccolo stato posto tra i grandi stati regionali: il Ducato di Milano ad ovest, retto in quell'epoca dal governatorato spagnolo, il Ducato di Mantova ad est oltre il fiume Oglio, governato dalla linea primigenia dei Gonzaga, cugini di Vespasiano, e il Ducato di Parma e Piacenza a sud del Po, di dominio della casata Farnese, solidale e amica dello stesso Gonzaga. Il territorio del piccolo stato di Sabbioneta era principalmente concentrato alla propaggine orientale della diocesi di Cremona e costituiva un obbligato crocevia sia per i traffici commerciali nel medio corso del Po, sia per le comunicazioni tra la bassa bresciana e l'Emilia.
Il periodo più prospero nella storia della città fu negli anni della sua riedificazione, sotto il dominio del principino Vespasiano Gonzaga Colonna, di cui divenne la residenza.
La cittadina, costruita in base ai principi umanistici della città ideale, ospita al suo interno diversi monumenti quali il Palazzo Ducale o Palazzo Grande, residenza ducale e luogo deputato all'amministrazione dello stato, il Teatro all'Antica o Teatro Olimpico (1590) progettato da Vincenzo Scamozzi, primoedificio teatrale dell'epoca moderna costruito appositamente per tale funzione, la Galleria degli Antichi o Corridor Grande, deputata ad ospitare la collezione di marmi antichi nonché i trofei di caccia, il Palazzo Giardino o Casino, luogo consacrato all'otium e pregevolmente riqualificato tra il 1582 e il 1587 da Bernardino Campi e dalla sua équipe di collaboratori, le chiese dell'Assunta, Incoronata, del Carmine, la Sinagoga e lo storico quartiere ebraico, oggi non più abitato da una comunità, con le sue attività di stampa, fondate nel 1567 da Tobias Foa.
Nel territorio sono da segnalare la chiesa di Sant'Antonio Abate nella frazione di Villa Pasquali progettata da Ferdinando Galli da Bibbiena e costruita dal figlio Antonio Galli e il piccolo Santuario della Madonna delle Grazie a Vigoreto anticamente annesso al convento dei Cappuccini.
Il 7 luglio 2008 Sabbioneta è stata inserita assieme a Mantova nell'elenco dei patrimoni dell'umanità da parte dell'UNESCO per la sua eccezionalità di città di fondazione costruita in poco più di trent'anni per volontà del principe Vespasiano I Gonzaga. Secondo l'UNESCO Sabbioneta rappresenta un perfetto esempio di applicazione delle teorie rinascimentali su come vada progettata una città ideale.
Le vicissitudini accorse immediatamente alla morte di Vespasiano, soprattutto l'annosa questione della successione del piccolo ducato, che divise gli eredi per circa un secolo, nonché il dominio austriaco e poi napoleonico, privarono la città di importanti edifici, quali la rocca, l'armeria e le mezzelune esterne al circuito murario.
Spoliazioni e confische, in primis la deportazione della collezione antiquaria all'Accademia di Mantova nel 1772 per decreto teresiano e l'incendio della Sala dei Cavalli a Palazzo Ducale nel 1815, privarono la città di alcuni prestigiosi arredi. Resta cospicuo il patrimonio chiesastico, promosso e riqualificato negli ultimi 25 anni grazie ad una politica di recupero e valorizzazione.[7]
• Chiesa dell'Incoronata, del 1590, che custodisce il mausoleo di Vespasiano Gonzaga.
• Palazzo Ducale, del 1570, con la Galleria degli Antenati.
• Chiesa parrocchiale, del 1580.
• Palazzo del Giardino, del 1580, con sale decorate dalla scuola di Giulio Romano e la Galleria degli Antichi.
• Chiesa di Santa Maria Assunta.
• Teatro all'Antica o Teatro Olimpico.
• Cinta muraria.