Chiesa di Santa Maria in Gradi Arezzo
- Chiesa di Santa Maria in Gradi Arezzo
L'ingresso di padre Raffaele a S. Domenico e S. Maria in Gradi
Padre Raffaele Mennitti è il nuovo parroco di S. Domenico e S. Maria in Gradi. Mons. Fontana: “Dopo l’ordinazione lo affiancherà don Alexander come vice”
Servizio di Michele Francalanci; Riprese di Gianni Stanganini; Padre Raffaele Mennitti - parroco di S. Domenico e S. Maria in Gradi; Arcivescovo Riccardo Fontana - Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
TSD Notizie del 09.10.2017
Pieve di Santa Maria ad Arezzo
- Pieve Santa Maria Arezzo
Inaugurato il nuovo anno catechistico in Diocesi
Dividendosi tra il Seminario Vescovile e la Chiesa di Santa Maria in Gradi ad Arezzo si è svolta anche quest’anno la tradizionale apertura dell’anno catechistico.
Dopo l’accoglienza, i catechisti hanno condiviso un momento di raccoglimento e preghiera animato dal gruppo Frammenti di Luce, che unisce la meditazione sulla Parola alla musica e alla danza.
A seguire l’intervento di Don Gianfranco Formenton dal titolo “Ti racconto le meraviglie di Dio” che ha delineato tre diversi percorsi di catechesi.
Servizio di Ilaria Vanni. Riprese di Sauro Cardeti. Interviste a Silvia Mancini - Centro pastorale per la Catechesi; Don Gianfranco Formenton - parroco Sant’Angelo di Mercole Diocesi Spoleto.
TSD Notizie del 21.09.2015
Sansepolcro, l’ingresso di don Severe Boukaka nella parrocchia di Santa Maria
Sansepolcro, l’ingresso di don Severe Boukaka nella parrocchia di Santa Maria
Servizio di Michele Francalanci; Riprese di Domenico Alberti. Dichiarazione di mons. Giancarlo Rapaccini - parroco di Sansepolcro; mons. Riccardo Fontana - vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
TSD News del 15 ottobre 2018.
Arezzo chiesa di S. Domenico CROCIFISSO DI CIMABUE - slideshow
Il Crocifisso di San Domenico ad Arezzo (336x267 cm) è una croce sagomata e dipinta a tempera e oro su tavola di Cimabue, databile attorno al 1268-1271 circa e conservata nella chiesa di San Domenico di Arezzo. Prima opera attribuita al maestro, vi si legge un distacco dalla maniera bizantina all'insegna di un maggior espressionismo.
La croce riporta l'iconografia del Christus patiens, cioè un cristo morente sulla croce, con gli occhi chiusi, la testa appoggiata sulla spalla e il corpo inarcato a sinistra. Il torace è segnato da una muscolatura tripartita, le mani appiattite sulla croce e i colori sontuosamente preziosi, sia per l'uso dell'oro che dello squillante rosso. Il perizoma rosso appare decorato con l'agemina, motivo derivato dalle icone bizantine.
I lati della croce sono decorati con un figure geometriche che imitano una stoffa. Ai lati del braccio orizzontale della croce sono presenti i due dolenti a mezzo busto in posizione di compianto, che guardando lo spettatore piegano la testa e l'appoggiano a una mano. Sono la Vergine e san Giovanni evangelista a sinistra e destra rispettivamente, entrambi vestiti con l'agemina.
In alto è presente la scritta I.N.R.I. per esteso (Hic est Ihesus Nazarenus Rex Iudeorum). Nel tondo in alto (la cimasa aggiunta di un clipeo) è raffigurato il Cristo benedicente, opera di corredo probabilmente di un aiuto di bottega.
Quest'opera di Cimabue è fortemente ispirata al Christus patiens di Giunta Pisano nella basilica di san Domenico a Bologna. Il corpo di Cristo, il tipo di panneggio e la decorazione della croce derivano da Giunta e la croce aretina potrebbe apparire come una semplice imitazione se non fosse per la particolare flessione, che si sforza di trovare un equilibrio fra realismo e intellettualismo, con effetto più dinamico ed espressivo, ma anche di geometrica purezza. Giunta infatti arcuò ancora maggiormente il corpo di Cristo, che ormai deborda occupando tutta la fascia alla sinistra della croce.
Inoltre Cimabue riesce ad imprimere maggiore volumetria all'intera figura e alle singole parti del corpo, dotando i muscoli di un vigore ed una possanza solo parzialmente raggiunti prima. Ciò è conseguito grazie ad un pittoricismo che fa uso di righe scure molto sottili, parallele e concentriche, tracciate con la punta del pennello, la cui densità si fa più alta nelle zone scure e più rada nelle zone chiare del corpo. Il corpo è diviso in aree circoscritte e ben distinte, quasi come i pezzi di un'armatura scomponibile. Nelle zone di contatto tra zone diverse, per esempio al confine tra i muscoli pettorali e il costato, si passa improvvisamente da un'alta ad una bassa frequenza di righe sottili, mentre all'interno della stessa area, per esempio entro il muscolo pettorale, si ha un gradiente, un passaggio graduale che crea una modulazione chiaroscurale ben precisa e autonoma.
Questo pittoricismo crea una pittura densa e pastosa, un corpo bronzeo, come una lamina a sbalzo su una superficie piana, raggiungendo una tensione muscolare e una volumetria ancora più marcate rispetto alla croce di Giunta a Bologna.
Anche il volto e la capigliatura non sono risparmiati da questo pittoricismo esasperato. I peli della barba, riuniti in tante ciocchettine sottili in Giunta, sono qui così fini da essere dipinti singolarmente e fondersi con le linee dei chiaroscuri degli zigomi. Le ciocche dei capelli si sfrangiano in ciocchettine sempre più minute, un effetto ben più marcato rispetto alla precedente croce giuntesca.
Più dolce è il volto di Cristo, anche se ottenuto con uno stile ancora asciutto, quasi calligrafico. La smorfia di dolore è più realistica, in ossequio alle richieste degli ordini mendicanti. il colore è steso in un tratteggio sottile che imprime al volto uno stacco dalla tavola.
Cattedrale di Arezzo
Video realizzato in occasione della XII edizione della Settimana della cultura e lingua italiana nel mondo a Montecarlo. Riprese di Rossano Corsi. Fotografia di Marco Palermo. Regia di Gianni Vukaj. Produzione TSD Comunicazioni.
Chiesa di San Domenico, Crocifisso Cimabue, Arezzo
- Chiesa San Domenico, Crocifisso Cimabue, Arezzo
CHIESE DI AREZZO STORIA TOGNACCINI
Chiesa SS Annunziata ad Arezzo
- Chiesa SS Annunziata Arezzo
Pievi e Chiese: La Chiesa di San Domenico ad Arezzo
Toscana: una visita ad Arezzo
Andiamo insieme a scoprire Arezzo, dall'anfiteatro romano al duomo (passando per Piazza Grande e la famosissima fiera antiquaria)
BLOG: consiglinviaggio.it
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Church of the Holy Annunciation, Arezzo, Tuscany, Italy, Europe
The church of the Santissima Annunziata is a place of Catholic worship Arezzo, located in Garibaldi. The church was built as a result of the miracle of Our Lady of Tears took place on February 26, 1490. The statue of the Madonna, attributed to Michele da Firenze, was then placed in the vestibule of the hospital named after St. Christopher. According to chronicles of the time the statue would have wept in front of a young man of La Spezia, coming back from Loreto, he knelt to pray to the Virgin. You still see the fresco of the Annunciation, an early work by Spinello Aretino, dating from shortly after the start of 1370. The present building dates back to work in 1491, first under the direction of Bartolomeo Della Gatta and then, after his death of Antonio da Sangallo the Elder (1505). In 1590 it was decided to place the statue of the Madonna on the high altar. Inside the church should be reported the elegant capitals, partly assigned to Peter Subisso. Remarkable example of glass art is the twelve-part cycle which began in 1509, includes six autographed by Guillaume de Marcillat (1520-1525). It dates back to 1521 Adoration of the Shepherds of Nicholas Soggi. A Pietro da Cortona is instead attributed the Virgin appearing to St. Francis (1641). Inside the church also an early work by Giorgio Vasari, the Deposition.
La Diocesi ha un nuovo sacerdote: don Alexander Calderon
E’ stato un momento di grande gioia e di festa per tutta la chiesa di Arezzo-Cortona-Sansepolcro. Il vescovo Riccardo ha ordinato presbitero nella Cattedrale di Arezzo don Javier Alexander Calderon, nato e cresciuto in Ecuador, che, venuto in Italia per studiare, ha qui scoperto e, successivamente, coltivato e fatto crescere la sua vocazione sacerdotale nel Seminario diocesano. Proprio pochi giorni fa ha conseguito con il massimo dei voti la Licenza in Teologia Biblica presso la Facoltà Teologica dell’Italia Centrale. E adesso è arrivata l’ordinazione presbiterale. Un giorno al quale hanno preso parte anche genitori e familiari di don Alexander, giunti in gran numero ad Arezzo dall’Ecuador.
Il vescovo Riccardo ha quindi ricordato a don Alexander l’importanza della preghiera quotidiana, come alimento per testimoniare il Vangelo nel mondo.
Don Alexander adesso affiancherà padre Raffaele Mennitti come vice parroco dell’Unità pastorale di San Domenico e Santa Maria in Gradi ad Arezzo.
Servizio di Michele Francalanci
TSD Notizie del 31.10.2017
21. Cura e assistenza delle persone a Firenze
Giovedì 12 novembre i delegati del 5° Convegno Ecclesiale Nazionale visiteranno 30 siti in diversi punti della città di Firenze, individuati dalla diocesi che ospita il Convegno come espressione e testimonianza del proprio impegno spirituale, sociale e culturale.
L'incontro intitolato “Cura e assistenza delle persone a Firenze (ambito Realtà ed esperienze sociali e culturali a Firenze) si svolge all'Ospedale Santa Maria Nuova, sul tema:
lo Spedale degli Innocenti; l’Ospedale di Santa Maria Nuova, tra i più antichi al mondo; l’Ospedale Pediatrico Meyer, centro di eccellenza nazionale; la Fondazione Montedomini e le sue istituzioni per l’accoglienza di anziani e poveri; l’Albergo Popolare, istituzione ormai secolare di accoglienza dei senza dimora; il Centro di Aiuto alla Vita di San Lorenzo, il primo in Italia.
Coordina l'avv. Stefania Saccardi (assessore regionale al welfare sociale, sanità e sport).
» Per approfondire:
Chiese e Pievi: La cattedrale di Arezzo
Santa Maria della Pieve, Arezzo, Tuscany, Italy, Europe
Santa Maria della Pieve is a church in Arezzo, Tuscany, central Italy. The church is documented since as early as 1008, and, during the communal period of Arezzo, it was the stronghold of the city's struggle against its bishops. After the latter built the nearby Cathedral and palace, the church, which had been already rebuilt in the 12th century, was further renovated with the façade and the apse, and the interior was remade in Gothic style (13th century). The bell tower, finished in 1330, is in Romanesque style. The church's most striking feature is its façade, with a five-arch lower floor surmounted by three loggias, with the number of columns increasing with the elevation. The columns, and its capitals, are each different from the other (one is a statue). The original façade had no particular features, the current decoration having been added in the 12th century. The central portal has a barrel vault entrance, and a lunette with a bes-relief of the Praying Madonna with Angels. Under her is a frieze with small angels, and the signature by one Marchionne. In the vault are depictions of the Months of the school of Benedetto Antelami. The two side portals, of smaller proportions, have also decorated lunettes: they depict Christ Baptized by John on the right and, at the left, a vegetable motif. The 13th century apse has also two rows of loggia which recall the façade's structure, repeating the use of different style capitals. The sides have mullioned windows. The tall interior has a nave and two aisles, divided by longitudinal ogival arches whose columns have Corinthian capitals. The counter-façade has nine windows on three rows. At the high altar is the Tarlati polyptych, representing the Madonna and Saints, by Pietro Lorenzetti (1320), while traces of frescoes with St. Dominic and St. Francis (attributed to Adnrea di Nerlo, mid-14th century) can be seen inside the church. The crypt houses a reliquiary bust of St. Donatus, executed in 1346. The bell tower has a sturdy appearance with five rows of mullioned windows. Internally, the base houses the baptistery. The baptismal font dates to the 14th century, and has panels with Stories of St. John the Baptist by Giovanni d'Agostino (1332–1333).
Arezzo Pranzo di NATALE con i poveri con SORPRESA
Arezzo Pranzo di NATALE con i poveri con SORPRESA
il TG8diArezzo non poteva mancare al classico appuntamento del PRANZO DI NATALE che si tiene presso la mensa della CARITAS nel sottochiesa di Piazza Giotto, pranzo chiamato per i poveri ma noi preferiamo chiamarli meno fortunati e, purtroppo, ne stanno arrivando sempre di più data l'attuale condizione economica che attanaglia l'ITALIA.
Al pranzo partecipano i massimi esponenti delle ISTITUZIONI aretine con il Vescovo di Arezzo Fontana, il Sindaco Avv. Giuseppe Fanfani, l'Assessore alle Politiche Sociali Dott.ssa Lucia De Robertis e molti consiglieri comunali e dell'ex circoscrizione, tutti insieme si mettemmo per NATALE a disposizione per servire, preparare i tavoli e portare parole di confortio che non fanno mai male a nessuno.
LA SORPRESA
è stata la richiesta fatta da Fabio Fioroni al Vescovo Fonatana, al Sindaco Fanfani e all'Assessore De Robertis di ONORARE la promessa fatta nel 2008 e 2009 alla CARITAS di dare una somma di denaro poiché non sarebbero stati realizzati tradizionali FUOCHI ARTIFICIALI dal costo di circa 10.000,00 euro e pertanto la somma sarebbe stata destinata alla CARITAS, purtroppo la somma si è prima ridotta a 1.000,00 e 1.500,00 ma neppure queste somme ridimensionate, a torto secondo noi, non sono MAI STATE PAGATE alla CARITAS.volta i denari PROMESSI arriveranno
nel video Fioroni ha chiesto a Vescovo, Sindaco e assessore di prendere l'impegno di pagare anche se dopo tre anni e con somme ridotte alla CARITAS quanto sbandierato nei media locali, infatti, non si può comunicare che non si faranno i FUOCHI ARTIFICIALI e i denari risparmiati andranno alla CARITAS e poi non PAGARE, ma vedrete che questa volta i DENARI PROMESSI arriveranno, NESSUNO si può permettere di non ONORARE una promessa fatta nella giornata del SANTO NATALE, e noi ne siamo fierio, fierissimi.
libero comunicato natalizio del 25 dicembre 2011
a cura di fabio mustafà fioroni per
Comitato MIRSIA Mai In Riunione Sempre In Azione
Comitato Aretino del Buon Senso
E mail: cittadiniarezzo@yahoo.it
mobile 331 991 76 35
i nostri video sono visibili su youreporter.it digitando fioroni
su youtube nei nostri canali tg8diarezzo, libericittadini, superottoscio e wikiotto
tramite il profilo fabio Fioroni su facebook potete venire indirizzati direttamente anche su IReporter della CNN e sui canali audio di SOUNDCLOUD e SPREAKER
buona visione e buon ascolto
4K canale maestro della chiana in 4K
Fly Zone Arezzo
Mondiali, a Tegoleto una comunità intera tifa Colombia con don Josè
Mondiali, a Tegoleto una comunità intera tifa Colombia assieme al
parroco don Josè Torres.
Servizio di Lorenzo Canali
TSD Notizie del 3 luglio 2014.