Il Carmelo storico di S. Maria degli Angeli e S. Maddalena de' Pazzi (Firenze)
Dal 1450, alcune donne in Firenze, Donna Innocenza e altre, costituirono una comunità di Sorelle, dedicata a S. Maria degli Angeli. In questo Carmelo nel 1582, entrò S. Maddalena de' Pazzi. Nel video si ripercorre la storia della Comunità.
Ravenna San Giovanni Evangelista
Ravenna San Giovanni Evangelista
La chiesa di San Giovanni Evangelista a Ravenna, detta anche dei Santi Nicandro e Marciano (martiri nel 303 d.C. a Venafro), è la chiesa più antica della città, situata nei pressi della stazione ferroviaria.
L'interno della chiesa è a pianta basilicale, con tre navate, terminanti con abside (navata centrale), diaconicon (navata di sinistra) e prothesis (navata di destra). La copertura delle navate, coperte con capriate lignee a vista, sono divise da due file di dodici colonne ciascuna; le colonne presentato, oltre al capitello, anche un alto pulvino, di derivazione bizantina e tipico delle chiese paleocristiane ravennati.
Lungo le due navate laterali, gemelle, si trovano dei frammenti musivi con vari soggetti (geometrici nella navata destra, animali in quella sinistra). A metà della navata di sinistra, si apre una cappella gotica, del XIV secolo, a pianta quadrata e coperta con volta a crociera. Presenta, sul soffitto, dei frammenti di affresco raffiguranti santi, dottori della Chiesa ed evangelisti. Sull'altare della cappella, un affresco raffigurante la Maddalena che tende le braccia alla Croce, alquanto deteriorato.
In fondo alla navata centrale, vi è l'abside, esternamente endecagonale ed, internamente, semicircolare, con copertura a capriate e sette monofore intervallate da colonne marmoree. Al centro, ospita l'altare maggiore a cassa, costituito da elementi di varia epoca, tra cui alcuni del V secolo. Sulla parete di fondo, invece, la cattedra, costruita nel 1267 dall'arcivescovo di Ravenna Filippo Fontana. Ai lati dell'abside vi sono il diaconicon, alla sinistra, e la prothesis, a destra, entrambi a pianta quadrata e coperti con travi a vista. La prothesis ospita un altare a cippo del V-VI secolo ed un affresco .
testo da Wikipedia
Tesori d' arte sacra, le basiliche papali di Roma: Santa Maria Maggiore. Prima parte
Tesori d' arte sacra, le basiliche papali di Roma: Santa Maria Maggiore. Prima parte.
Basilica di San Pietro Navata destra fino all'inizio dell'ambulacro
In questo video potrete ammirare:
- la pietà di Michelangelo;
. il monumento funebre a Matilde di Canossa di G.L. Bernini
- La tomba di papa Giovanni XXIII;
- Il sepolcro di papa Giovanni Paolo II
e tante altre sculture
La tomba di Sant'Agnese
La tomba di Sant'Agnese
Approfondimento di Valentina Luciani, guida alle Catacombe di Sant'Agnese Fuori le Mura, e di Don Edoardo Parisotto, parroco di Sant'Agnese Fuori le Mura
S.Messa e Lodi Mattutine - S.Maria Maddalena - 22 lug 2016
Audioguida - Crocefissione della Cappella della Maddalena
Chiesa della Sacra Famiglia in Colombarone
La chiesa parrocchiale della Sacra Famiglia, eretta dal Vescovo Mons. Luigi Carlo Borromeo con bolla datata 15 agosto 1971, sorge nei pressi dell'antica Pieve di S. Cristoforo ad Aquilam, di cui recentemente sono stati portati alla luce i reperti storici con la pianta dell'antica basilica (è data la possibilità di effettuare una accurata visita previo accordocon il Parroco). In essa avvenne nel 743 l'incontro del Papa Zaccaria (741-752) con l'Esarca di Ravenna Eutichio i quali, dopo l'occupazione della Pentapoli Marittima da parte del Re longobardo Liutprando, cercavano di comporre la vertenza tra le genti e autorità locali, i Bizantini e i Longobardi. In luogo ora esistono due chiese; una maggiore, sede parrocchiale, di recente costruzione, e l'altra più piccola, ma di antica origine e al presente ristrutturata. Il riconoscimento civile venne accordato con decreto del Presidente della Repubblica in data 10 gennaio 1973. Il territorio fu stralciato dalla parrocchia dei Santi Apollinare e Cristoforo di Casteldimezzo. La dote beneficiaria fu costituita con titoli di Stato. La chiesa e la casa parrocchiale, costruite in luogo in base alla legge Aldisio del 1952, sono in buono stato.
Santa Monica - Braschi - Hanabi, Marina di Ravenna 17/07/15
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Biblia Pauperum. Alatri la Maddalena. Affreschi Medievali in Ciociaria
Il dettaglio di uno degli affreschi della chiesa della Maddalena in cui si riconosce l'opera di Antonio da Alatri
Basilica di San Francesco Arezzo
The Basilica of San Francesco is a late Medieval church in Arezzo, Tuscany, Italy, dedicated to St Francis of Assisi. It is especially renowned for housing in the chancel the fresco cycle Legends of the True Cross by Piero della Francesca. - Wikipedia
Milano BASILICA DI SANTA EUFEMIA - Madonna con Bambino e Santi, di Marco d'Oggiono
La basilica di Sant'Eufemia è un luogo di culto cattolico del centro storico di Milano situato nell'omonima piazza, lungo corso Italia.
Storia.
La basilica di Sant'Eufemia venne probabilmente fondata verso il 472 dal vescovo san Senatore (di cui si conservano le spoglie proprio nella chiesa), il quale, come prete al seguito del vescovo sant'Abbondio, partecipò in precedenza al concilio di Calcedonia e da lì riportò a Milano una reliquia della santa a cui la basilica è dedicata.
La chiesa venne quindi ricostruita nel XV secolo e poi rimaneggiata nei secoli successivi grazie anche all'intervento di importanti mecenati. Qui nel 1564 venne battezzato Federigo Borromeo, nipote di san Carlo e futuro arcivescovo di Milano.
Nel 1870 l'architetto Enrico Terzaghi creò l'attuale alta aula centrale eliminando tre campate. Per motivi statici la chiesa venne anche allungata di una campata e quindi rifatta la facciata.
Architettura.
La basilica di Sant'Eufemia sorge nell'omonima piazza del centro storico di Milano, lungo corso Italia, di fianco all'ex chiesa di San Paolo Converso.
L'edificio, esternamente in architettura neoromanica, presenta una facciata a salienti, preceduta da un piccolo portico di tre arcate a tutto sesto su colonne marmoree; le pareti interne e la volta di quest'ultimo presentano una ricca decorazione musiva che richiama quella del mausoleo di Galla Placidia a Ravenna. In corrispondenza di ciascuna delle due navate laterali si aprono un rosone ed un portale leggermente strombato con lunetta. Al centro della facciata, si apre un terzo rosone, più grande rispetto agli altri, circondato dai bassorilievi con i simboli dei quattro evangelisti.
L'interno della chiesa, in stile neogotico, è composto da tre sezioni distinte: l'avancorpo ottocentesco, la navata e l'abside. Sia le pareti, sia le volte sono riccamente decorate con affreschi policromi.
L'avancorpo, di due campate, è diviso in tre navate coperte con volta a crociera. Sulla sinistra, si trova il battistero, con fonte battesimale marmoreo. La navata, larga quanto tutto l'avancorpo e più alta, è costituita da due campate con volta a crociera e presenta una serie di quattro cappelle laterali sul fianco destro. Sulle pareti laterali si aprono delle alte monofore a sesto acuto. L'abside semicircolare, preceduta da un coro a pianta quadrangolare, ospita l'altare maggiore in marmi policromi, la cui mensa, dopo il Concilio Vaticano II, è stata staccata dall'alzata e collocata più avanti.
Tra le opere scultoree va menzionata la Tomba Brasca realizzata dallo scultore Cristoforo Solari detto il Gobbo. Degne di nota anche le opere pittoriche lo Sposalizio di Santa Caterina olio su tela di scuola leonardesca, attribuito da alcuni alla mano di Marco d'Oggiono nella prima cappella a sinistra della navata. Ora la chiesa conserva anche la tela con la Pentecoste di Simone Peterzano traslocata qui dalla vicina chiesa di San Paolo Converso. Nella terza cappella si trova una tela raffigurantela Madonna con Bambino e Santi, di Marco d'Oggiono; la tela con la Madonna del Santo Rosario è opera di Augusto Lozzia.
Organo a canne.
Sulla cantoria in controfacciata, si trova l'organo a canne, costruito da Natale Balbiani nel 1909.
Lo strumento, a trasmissione pneumatico-tubolare, ha due tastiere di 58 note ciascuna ed una pedaliera concava di 27. La mostra è racchiusa entro l'elegante cassa neogotica in tre campi, ciascuno dei quali è composto da una cuspide di canne di Principale (19 canne quella centrale, 11 quelle laterali).
FIRENZE - I Mosaici del Battistero
Il mio bel San Giovanni, come lo definì Dante, ha pianta ottagonale, con un diametro di 25,60 m, quasi la metà di quello della cupola del Duomo. La necessità di un edificio di vaste dimensioni si spiega con l'esigenza di accogliere la folla che riceveva il Battesimo solo in due date prestabilite all'anno. L'edificio è coperto da una cupola ad otto spicchi, mascherata all'esterno dall'attico e coperta da un tetto a piramide schiacciata; l'ornamento esterno, in marmo bianco di Carrara e verde di Prato, è scandita da tre fasce orizzontali, delle quali la superiore rappresenta la base del tiburio che nasconde la cupola. La decorazione interna è suddivisa, come all'esterno, in tre fasce orizzontali, la più alta però coperta dalla cupola, mentre la fascia mediana è occupata dai matronei. Inferiormente le pareti sono suddivise verticalmente in tre zone per mezzo di lesene e di colonne monolitiche in granito e in marmo cipollino.
Il rivestimento a mosaico della cupola fu impresa difficile e dispendiosa; i lavori iniziarono forse intorno al 1270 e si conclusero agli inizi del secolo successivo. Presenta otto spicchi ed è rivestita da mosaico su fondo dorato. Su una fascia superiore sono raffigurate le gerarchie angeliche, su tre degli spicchi è raffigurato il Giudizio Universale, dominato dalla grande figura del Cristo: sotto i suoi piedi avviene la resurrezione dei morti, alla sua destra i giusti sono accolti in cielo dai patriarchi biblici, mentre alla sua sinistra si trova l'inferno con i suoi diavoli. Gli altri cinque spicchi sono suddivisi in altri quattro registri orizzontali, dove sono raffigurate a partire dall'alto: storie della Genesi, storie di Giuseppe, storie di Maria e di Cristo e storie di San Giovanni Battista. Furono impiegate, secondo alcuni, maestranze veneziane, coadiuvate sicuramente da importanti artisti locali che fornirono i cartoni, come Coppo di Marcovaldo, autore dell'Inferno, Meliore per alcune parti del Paradiso, il maestro della Maddalena e Cimabue, cui sono attribuite le prime storie del Battista.
AURIGO: MESSA SOLENNE IN OCCASIONE DEL SANTO PATRONO
Messa solenne questa mattina ad Aurigo nel giorno del patrono del paese. Le funzioni si sono svolte nel santuario dedicato a San Paolo.
Professione di suor Fabiola Maria del Verbo Incarnato - CROTONE
25 marzo 2017 . Professione di suor Fabiola Maria del Verbo Incarnato, del Monastero Beata Vergine del Rosario delle Monache Carmelitane Scalze di Capo Colonna - CROTONE
Gravina del Triglio (Statte):Chiesa S Michele e Grotta sottostante
Solo percorso esterno. Nell'interno della chiesetta ci sono dei ponteggi per un restauro in atto.
IL NUOVO ABATE DI LATRUN
r195 - Servizio di Monica Luisa - L'elezione del nuovo Abate al monastero trappista di Latrun è l'occasione per parlare un po' di un genere di vita tanto lontano e tanto vicino.
Arezzo - Il Duomo, la Badia e Piazza Grande
Il Duomo - La gotica Cattedrale di San Donato domina dall'alto tutta la città di Arezzo. Conserva al suo interno il sepolcro di Papa Gregorio X, il Cenotafio del vescovo Guido Tarlati, l'affresco della Maddalena di Piero della Francesca e le vetrate policrome di Guglielmo de Marcillat.
Pieve di Santa Maria - Struttura in stile romanico (XII-XIII sec.) riconoscibile dalla torre alta 59 metri, detta anche il Campanile dalle cento buche. Nell'archivolto del portale principale si ammira il complesso scultoreo lapideo policromo del XII sec. con il Ciclo dei Mesi raffigurante i periodici e tradizionali lavori dell'uomo.
Piazza Grande - Un vasto spazio d'impianto medioevale col piano di mattone rosso dolcemente inclinato e segnato da bianche figure geometriche. Vi si affacciano: l'abside della Pieve, Il Palazzo della Fraternità dei Laici, le Logge del Vasari e importanti edifici come il Palazzo Lappoli e La Casatorre Cofani-Brizzolari. Nei mesi di Giugno e Settembre la piazza ospita la tradizionale Giostra del Saracino.
Papa Francesco ad Albano: “Prima Gesù o prima le nostre strutture?”
Come Chiesa, chiediamoci se da noi Gesù viene prima: c’è prima Lui o la nostra agenda, c’è prima Lui o le nostre strutture? Ogni conversione nasce da un anticipo di misericordia, nasce dalla tenerezza di Dio che rapisce il cuore. Se tutto quello che facciamo non parte dallo sguardo di misericordia di Gesù, corriamo il rischio di mondanizzare la fede, di complicarla, di riempirla di tanti contorni: argomenti culturali, visioni efficientiste, opzioni politiche, scelte partitiche... Ma si dimentica l’essenziale, la semplicità della fede, quello che viene prima di tutto: l’incontro vivo con la misericordia di Dio. Se questo non è il centro, se non sta all’inizio e alla fine di ogni nostra attività, rischiamo di tenere Dio “fuori casa”, cioè nella chiesa, che è casa sua, ma non con noi. L’invito di oggi è: lasciati “misericordiare” da Dio. Lui viene con la sua misericordia.
Fiorella Mannoia - Che sia benedetta - Sanremo 2017
Che sia benedetta è disponibile in download e streaming qui:
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Regia - Consuelo Catucci
Fotografia - Edoardo Carlo Bolli
Una produzione - Kimerafilm
Montaggio: Consuelo Catucci
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