CHIESA S MARIA NASCENTE RESTAURO 1 PARTE
Restauro conservativo prima parte
Santa Maria Nascente
Santa Maria Nascente dell'ex ospedale del Lido di Venezia
Le campane di Brescello (RE) - Processione con il Crocefisso di don Camillo
Brescello (RE), Chiesa Arcipretale di Santa Maria Nascente
Concerto di 5 campane a corda in Mi3 (Regolo Capanni 1950)
Suonate a festa e distesa a 5 campane come primo segno per la Processione con il Crocefisso di don Camillo e la Benedizione del fiume Po
Brescello venne fondata dai Galli Cenomani nel VII secolo a.C.; cinque secoli più tardi il centro venne conquistato dai Romani e ribattezzato Brixellum. Divenuta uno dei più importanti centri della pianura Padana, data la posizione strategica lungo il corso del Po, essa fu teatro del suicidio dell'imperatore Marco Salvio Otone nel 69 d.C. Il riemergere nella storia di Brescello è legato a sant'Ambrogio di Milano, che privò il vescovo ariano Ubaldo della sede di Parma, trasferendola a Brescello nel 372. La diocesi resistette fino alla distruzione della città, avvenuta per mano del re dei Longobardi Agilulfo nel 603 e completata da un diluvio di bibliche dimensioni, che sommerse Brixellum sotto due metri d'acqua e fango. La cattedrale venne rasa al suolo e si dovettero attendere ben due secoli prima dell'edificazione della nuova parrocchiale, nella quale venne riposto il corpo di san Genesio. Il tempio venne demolito nel X secolo, in coincidenza con l'edificazione del monastero dei benedettini, all'interno del quale vennero trasferite le spoglie del santo vescovo. La basilica del monastero venne elevata alla dignità di pieve battesimale, come si legge nella bolla papale di Gregorio IX datata 13 novembre 1233. Il monastero di Brescello venne dato in commenda nel 1409, mentre la parrocchia venne elevata alla dignità arcipresbiterale e trasferita in una nuova sede nel corso del XVI secolo. La nuova chiesa venne edificata in centro al paese che pian piano andava formandosi, in una posizione perpendicolare rispetto all'odierno tempio. All'interno della chiesa vennero trasferite le spoglie di san Genesio la sera del 28 novembre 1798, dopo che la Repubblica Cisalpina aveva soppresso l'abbazia benedettina l'anno precedente. Dell'antica chiesa venne conservato l'abside, dove tutt'ora si trova il corpo di san Genesio, che venne trasformato in una cappella laterale, dalle dimensioni maggiori rispetto alle altre, poiché la pianta della chiesa venne ruotata di novanta gradi. L'antica chiesa medievale venne ricostruita tra il 1829 e il 1837, anno della sua consacrazione. La facciata della chiesa fu ultimata solamente verso la fine del secolo, subendo alcune modifiche in corso d'opera: il campanile venne elevato nel 1896 all'altezza attuale e arricchito da una lanterna, mentre nel 1899 vennero aggiunte le statue di san Genesio e della Madonna del Rosario. Il campanile ospitava un concerto di tre campane, montate secondo il tipico slancio reggiano. Con l'avvento della guerra venne requisita la campana maggiore, ripristinata al termine del conflitto (1946). In occasione della fusione di un nuovo concerto più omogeneo, le campane vennero calate dalla torre e rimontate nel sistema di suono ambrosiano, tipico dell'altra sponda del fiume Po. Il regista comm. Rizzoli fece edificare un elegante protiro nel 1955, come ringraziamento per l'ospitalità ricevuta durante le riprese del film Don Camillo e l'Onorevole Peppone. La chiesa è ricchissima di opere d'arte, tra le quali spiccano per bellezza quelle di Carlo Zatti di Brescello (XIX secolo) e alcune tavole del XVI secolo di scuola lombarda. Di notevole bellezza è una scultura di san Genesio, conservata ora in casa parrocchiale e databile intorno al XIII secolo. Di pregevole fattura è l'organo della ditta Benedetti di Desenzano, costruito nel 1767 per l'antica parrocchiale e ancora oggi funzionante. Tra le numerose opere d'arte qui conservate si ricorda il celebre Cristo dell'altar maggiore, un bel Crocifisso scolpito dal veronese Bruno Avesani per le riprese di Don Camillo, donato successivamente dal regista alla parrocchia. Il Crocifisso si può ammirare in tutta la sua bellezza nella prima cappella di sinistra, sede dell'antico fonte battesimale, ed è divenuto celebre la processione al fiume Po del primo film. Solamente da pochi anni questo viene realmente portato solennemente in processione verso il fiume, al fine di benedire le acque contro le frequenti alluvioni. La parrocchia è intitolata a Santa Maria Nascente e a San Genesio, mentre l'arcipretura è intitolata a Santa Maria Maggiore, per distinguerla dalla chiesa di Santa Maria Minore, l'antica chiesa della Concezione.
Un ringraziamento all'arciprete don Evandro e al sagrestano Luigi.
Le campane di Brescello (RE) - Distesa manuale
Brescello (RE), Chiesa Arcipretale di Santa Maria Nascente
Concerto di 5 campane a corda in Mi3 (Regolo Capanni 1950)
Distesa a 5 campane
Brescello venne fondata dai Galli Cenomani nel VII secolo a.C.; cinque secoli più tardi il centro venne conquistato dai Romani e ribattezzato Brixellum. Divenuta uno dei più importanti centri della pianura Padana, data la posizione strategica lungo il corso del Po, essa fu teatro del suicidio dell'imperatore Marco Salvio Otone nel 69 d.C. Il riemergere nella storia di Brescello è legato a sant'Ambrogio di Milano, che privò il vescovo ariano Ubaldo della sede di Parma, trasferendola a Brescello nel 372. La diocesi resistette fino alla distruzione della città, avvenuta per mano del re dei Longobardi Agilulfo nel 603 e completata da un diluvio di bibliche dimensioni, che sommerse Brixellum sotto due metri d'acqua e fango. La cattedrale venne rasa al suolo e si dovettero attendere ben due secoli prima dell'edificazione della nuova parrocchiale, nella quale venne riposto il corpo di san Genesio. Il tempio venne demolito nel X secolo, in coincidenza con l'edificazione del monastero dei benedettini, all'interno del quale vennero trasferite le spoglie del santo vescovo. La basilica del monastero venne elevata alla dignità di pieve battesimale, come si legge nella bolla papale di Gregorio IX datata 13 novembre 1233. Il monastero di Brescello venne dato in commenda nel 1409, mentre la parrocchia venne elevata alla dignità arcipresbiterale e trasferita in una nuova sede nel corso del XVI secolo. La nuova chiesa venne edificata in centro al paese che pian piano andava formandosi, in una posizione perpendicolare rispetto all'odierno tempio. All'interno della chiesa vennero trasferite le spoglie di san Genesio la sera del 28 novembre 1798, dopo che la Repubblica Cisalpina aveva soppresso l'abbazia benedettina l'anno precedente. Dell'antica chiesa venne conservato l'abside, dove tutt'ora si trova il corpo di san Genesio, che venne trasformato in una cappella laterale, dalle dimensioni maggiori rispetto alle altre, poiché la pianta della chiesa venne ruotata di novanta gradi. L'antica chiesa medievale venne ricostruita tra il 1829 e il 1837, anno della sua consacrazione. La facciata della chiesa fu ultimata solamente verso la fine del secolo, subendo alcune modifiche in corso d'opera: il campanile venne elevato nel 1896 all'altezza attuale e arricchito da una lanterna, mentre nel 1899 vennero aggiunte le statue di san Genesio e della Madonna del Rosario. Il campanile ospitava un concerto di tre campane, montate secondo il tipico slancio reggiano. Con l'avvento della guerra venne requisita la campana maggiore, ripristinata al termine del conflitto (1946). In occasione della fusione di un nuovo concerto più omogeneo, le campane vennero calate dalla torre e rimontate nel sistema di suono ambrosiano, tipico dell'altra sponda del fiume Po. Il regista comm. Rizzoli fece edificare un elegante protiro nel 1955, come ringraziamento per l'ospitalità ricevuta durante le riprese del film Don Camillo e l'Onorevole Peppone. La chiesa è ricchissima di opere d'arte, tra le quali spiccano per bellezza quelle di Carlo Zatti di Brescello (XIX secolo) e alcune tavole del XVI secolo di scuola lombarda. Di notevole bellezza è una scultura di san Genesio, conservata ora in casa parrocchiale e databile intorno al XIII secolo. Di pregevole fattura è l'organo della ditta Benedetti di Desenzano, costruito nel 1767 per l'antica parrocchiale e ancora oggi funzionante. Tra le numerose opere d'arte qui conservate si ricorda il celebre Cristo dell'altar maggiore, un bel Crocifisso scolpito dal veronese Bruno Avesani per le riprese di Don Camillo, donato successivamente dal regista alla parrocchia. Il Crocifisso si può ammirare in tutta la sua bellezza nella prima cappella di sinistra, sede dell'antico fonte battesimale, ed è divenuto celebre la processione al fiume Po del primo film. Solamente da pochi anni questo viene realmente portato solennemente in processione verso il fiume, al fine di benedire le acque contro le frequenti alluvioni. La parrocchia è intitolata a Santa Maria Nascente e a San Genesio, mentre l'arcipretura è intitolata a Santa Maria Maggiore, per distinguerla dalla chiesa di Santa Maria Minore, l'antica chiesa della Concezione.
Un ringraziamento all'arciprete don Evandro e al sagrestano Luigi.
Le campane di Brescello (RE)
Brescello (RE)
- Benedizione del Fiume Po con il Cristo parlante di Don Camillo -
Chiesa parrocchiale di S. Maria Nascente
Concerto di 5 campane in Mi3 fuse da Regolo Capanni nel 1950.
Allegrezze e distesa eseguiti in occasione della benedizione del Fiume Po con il Cristo usato nel Film Don Camillo.
Questo video lo dedico a Paolo, bele92 e Fillo Campanaro che ringrazio molto per la fantastica giornata trascorsa.
Buon ascolto e buona visione!
SANTUARIO DI SANTA MARIA NASCENTE-BEVERA.mp4
In frazione Bevera sorge il Santuario di Santa Maria Nascente, con una facciata di eleganti linee barocche, meta turistica di notevole interesse. Sembra che la sua costruzione sia dovuta a vicende e soprusi da parte di signorotti arroganti di cui scrisse Cesare Cantù. C'era un tabernacolo dell'Immacolata - detto della Madonna d'Imbevera, dal nome antichissimo del torrente che vi scorre - che aveva fama di essere miracoloso e pertanto era particolarmente venerato dagli abitanti del luogo.
La leggenda narra che proprio presso quel tabernacolo apparve la Madonna a una fanciulla minacciata da un prepotente signorotto. In seguito all'interessamento della Famiglia Sirtori, ma anche del Cardinale Federico Borromeo e dello stesso San Carlo, si volle appunto costruire un Santuario (tema ripreso appunto da Cesare Cantù nella Novella La Madonna d'Imbevera, dove narra di un certo don Alfonso Isacchi, soprannominato l'Orso di Barzago).
Progettato dall'architetto milanese Bernardo Sassi, il Santuario venne consacrato nel 1611. Nel 1750 venne ampliato e furono rifatte la cupola e l'altare. All'interno troviamo affreschi del secolo scorso raffiguranti scene della vita della Madonna.
Particolarmente pregevole è il dipinto su tela che rappresenta Maria e che è l'effigie miracolosa venerata dai fedeli: non se ne conosce l'autore, anche se la si fa risalire al periodo a cavallo tra il XVI e il XVII secolo.
Le campane di Brescello (RE) - Distesa manuale 2
Brescello (RE), Chiesa Arcipretale di Santa Maria Nascente
Concerto di 5 campane a corda in Mi3 (Regolo Capanni 1950)
Distesa a 5 campane come secondo segno per la Processione con il Crocefisso di don Camillo e la Benedizione del fiume Po
Brescello venne fondata dai Galli Cenomani nel VII secolo a.C.; cinque secoli più tardi il centro venne conquistato dai Romani e ribattezzato Brixellum. Divenuta uno dei più importanti centri della pianura Padana, data la posizione strategica lungo il corso del Po, essa fu teatro del suicidio dell'imperatore Marco Salvio Otone nel 69 d.C. Il riemergere nella storia di Brescello è legato a sant'Ambrogio di Milano, che privò il vescovo ariano Ubaldo della sede di Parma, trasferendola a Brescello nel 372. La diocesi resistette fino alla distruzione della città, avvenuta per mano del re dei Longobardi Agilulfo nel 603 e completata da un diluvio di bibliche dimensioni, che sommerse Brixellum sotto due metri d'acqua e fango. La cattedrale venne rasa al suolo e si dovettero attendere ben due secoli prima dell'edificazione della nuova parrocchiale, nella quale venne riposto il corpo di san Genesio. Il tempio venne demolito nel X secolo, in coincidenza con l'edificazione del monastero dei benedettini, all'interno del quale vennero trasferite le spoglie del santo vescovo. La basilica del monastero venne elevata alla dignità di pieve battesimale, come si legge nella bolla papale di Gregorio IX datata 13 novembre 1233. Il monastero di Brescello venne dato in commenda nel 1409, mentre la parrocchia venne elevata alla dignità arcipresbiterale e trasferita in una nuova sede nel corso del XVI secolo. La nuova chiesa venne edificata in centro al paese che pian piano andava formandosi, in una posizione perpendicolare rispetto all'odierno tempio. All'interno della chiesa vennero trasferite le spoglie di san Genesio la sera del 28 novembre 1798, dopo che la Repubblica Cisalpina aveva soppresso l'abbazia benedettina l'anno precedente. Dell'antica chiesa venne conservato l'abside, dove tutt'ora si trova il corpo di san Genesio, che venne trasformato in una cappella laterale, dalle dimensioni maggiori rispetto alle altre, poiché la pianta della chiesa venne ruotata di novanta gradi. L'antica chiesa medievale venne ricostruita tra il 1829 e il 1837, anno della sua consacrazione. La facciata della chiesa fu ultimata solamente verso la fine del secolo, subendo alcune modifiche in corso d'opera: il campanile venne elevato nel 1896 all'altezza attuale e arricchito da una lanterna, mentre nel 1899 vennero aggiunte le statue di san Genesio e della Madonna del Rosario. Il campanile ospitava un concerto di tre campane, montate secondo il tipico slancio reggiano. Con l'avvento della guerra venne requisita la campana maggiore, ripristinata al termine del conflitto (1946). In occasione della fusione di un nuovo concerto più omogeneo, le campane vennero calate dalla torre e rimontate nel sistema di suono ambrosiano, tipico dell'altra sponda del fiume Po. Il regista comm. Rizzoli fece edificare un elegante protiro nel 1955, come ringraziamento per l'ospitalità ricevuta durante le riprese del film Don Camillo e l'Onorevole Peppone. La chiesa è ricchissima di opere d'arte, tra le quali spiccano per bellezza quelle di Carlo Zatti di Brescello (XIX secolo) e alcune tavole del XVI secolo di scuola lombarda. Di notevole bellezza è una scultura di san Genesio, conservata ora in casa parrocchiale e databile intorno al XIII secolo. Di pregevole fattura è l'organo della ditta Benedetti di Desenzano, costruito nel 1767 per l'antica parrocchiale e ancora oggi funzionante. Tra le numerose opere d'arte qui conservate si ricorda il celebre Cristo dell'altar maggiore, un bel Crocifisso scolpito dal veronese Bruno Avesani per le riprese di Don Camillo, donato successivamente dal regista alla parrocchia. Il Crocifisso si può ammirare in tutta la sua bellezza nella prima cappella di sinistra, sede dell'antico fonte battesimale, ed è divenuto celebre la processione al fiume Po del primo film. Solamente da pochi anni questo viene realmente portato solennemente in processione verso il fiume, al fine di benedire le acque contro le frequenti alluvioni. La parrocchia è intitolata a Santa Maria Nascente e a San Genesio, mentre l'arcipretura è intitolata a Santa Maria Maggiore, per distinguerla dalla chiesa di Santa Maria Minore, l'antica chiesa della Concezione.
BRESCELLO MANTOVA REGGIO EMILIA ITALY DON CAMILLO PEPPONE
Parma Città d’Arte
Parma è una delle più belle città d'arte d'Italia; meta del turismo culturale e gastronomico, nota per i monumenti, i castelli, l'arte, la cucina e l'opera lirica.
Palazzo della Pilotta - Palazzo del Governatore - Battistero - Cattedrale - Basilica di Santa Maria della Steccata - Piazza Giuseppe Garibaldi - Palazzo Tarasconi - Chiesa Di Sant’Alessandro – Piazza Della Steccata – Chiesa Di San Pietro – Fontana Di Barriera Repubblica – Chiesa Di San Vitale -
Piazza Duomo -- - Parco Ducale - Laghetto Del Parco Ducale – Palazzo Ducale - Teatro Regio
Parma is one of the most beautiful cities of art in Italy; destination for cultural and gastronomic tourism, known for its monuments, castles, art, cuisine and opera.
Palazzo della Pilotta - Governor's Palace - Baptistery - Cathedral - Basilica of Santa Maria della Steccata - Piazza Giuseppe Garibaldi - Tarasconi Palace - Church of Sant'Alessandro - Piazza Della Steccata - Church of San Pietro - Fontana Di Barriera Repubblica - Church of San Vitale -
Piazza Duomo - - Ducal Park - Pond of the Ducal Park - Palazzo Ducale - Regio Theater
Video Shooting by
Pino Meola
Video Editing by
pinomeola
Music:
YouTube Audio Library Free
Turn_ up_ Burn_ up. mp3
Cantus_ Firmus_ Monks . mp3
Church_Bell_ Celebration .mp3
Urban_ Lullaby.mp3
Invincible.mp3
Eygs_ of_ Glory .mp3
Angelic _ Forest.mp3
A_ Tale _ of _ Vengeance .mp3
Viking.mp3
Magical _ Gravity.mp3
la chiesa di Don Camillo
foto della chiesa di Brescello, la chiesa di Don Camillo.
elaborazione grafica di Mauro Brain
maurobrain.altervista.org
Chiesa di San Diego all'Ospedaletto - Chiesa San Giuseppe Maggiore
Chiesa di San Diego all'Ospedaletto - Chiesa San Giuseppe Maggiore Via Medina Napoli Un gioiello chiuso ormai al pubblico.
La denominazione San Giuseppe Maggiore deriva dal fatto che a questa chiesa fu attribuito il titolo della chiesa di San Giuseppe Maggiore, ubicata a poca distanza e demolita nel 1934 durante il riassetto urbanistico del rione Carità.
L'Interno
Si presenta a tre navate con transetto e abside. In origine presentava decorazioni a fresco di Battistello Caracciolo, Andrea Vaccaro, Massimo Stanzione, pittori formatisi alla scuola del naturalismo caravaggesco.
Dei tre sono sopravvissuti gli affreschi di Battistello Caracciolo, mentre, a causa del terremoto del 1784, sono andate distrutte le opere degli altri due celebri pittori, sostituite da quelle di Angelo Mozzillo e Andrea Mattei (anch'esse perdute, nel 1943). Di Massimo Stanzione si può ammirare il Transito di San Giuseppe, dipinto su tela, nell'ultima cappella a destra.
In sagrestia vi è una tela di Andrea Vaccaro raffigurante Sant'Antonio da Padova. Anche questo ambiente ha subito danni nel terremoto del 1784, perdendo gli affreschi seicenteschi di Michele Ragolia.
L'altare maggiore, in marmi policromi del Settecento venne disegnato da Giovan Battista Nauclerio e realizzato da Giuseppe de Filippo e Giuseppe Massotti. Nella controfacciata vi sono eleganti tombe in marmo dei principi di Piombino, opere di Giacomo Colombo, scolpite nel 1703 su disegno di Francesco Solimena.
2009-06: Campane a distesa a Brescello
Suonata a distesa per la s. messa prefestiva a Brescello (RE).
Spiritual Ensemble Let's go to church 01.12.2012
Esibizione del gruppo gospel bolognese Spiritual Ensemble presso la Chiesa di Santa Maria Nascente di Brescello (Reggio Emilia)...paese famoso per i film di Don Camillo e Peppone.
Il pezzo è LET'S GO TO CHURCH.
Davvero bravi...Peccato la qualità del video.
Don Camillo Peppone Brescello oggi
Brescello Paese di Don Camillo e Peppone 09 - 2015
Paolo Aelxa Zenoni & Lorys Zenoni Labrador nel paese di Don Camillo e Peppone a Brescello
Brescello ritorno sul campanile
Venerdi 4 gennaio 2019 io e il mio carissimo amico Alessandro siamo andati a Brescello. Siamo saliti sul campanile e abbiamo suonato le campane di Don Camillo con le varie allegrezze e distesa. Per le melodie tengo a precisare per coloro che guarderanno questo video, che alcune in modo particolare i tre re non sono venute precise perche ' le ho suonate con i pulsanti che ci sono sul quadro di potenza nel campanile. Per la tastiera bisognava suonare giu' in sacrestia col computer martin bell di Capanni. Questi pulsanti che azionano i martelli delle campane servono per le manutenzioni dei percussori stessi in caso di rottura o semplicemente messa a punto. Stessa considerazione va fatta per gli interruttori a levetta sopra ai pulsanti per le distese. Nonostante qualche piccola imprecisione spero che il video si di vostro gradimento.
Alessandro ha suonato la 5° campana
io ho suonato 1°e 2° campana
3° e 4° campana con i motori.
Alla fine però sono stati abilitati i motori di tutte e 5 le campane.
Un ringraziamemto al sagrista Luigi per averci concesso l'uso delle campane
Brescello, folla per la processione col Cristo parlante
BRESCELLO (REGGIO EMILIA). E' un appuntamento ormai entrato nei cuori del brescellesi ma non solo quello della processione col crocefisso reso celebre dai film di Peppone e Don Camillo. Quest'anno il rito di portarlo sul Po si è ripetuto. A rendere particolare l'appuntamento di quest'anno, la presenza di una folta delegazione da Nola che ha accompagnato il Giglio della città campana che è stato un altro suggestivo momento del week end di Brescello.
Canpane Brescello - Don Camillo e Peppone il discorso 19 maggio 2018
Santa Maria di Luzzara a Gozzano (NO)
Situata 2 km fuori dal centro abitato di Gozzano, lungo la strada che porta a San Maurizio d'Opaglio in località detta “Luzzara” a pochi chilometri dal Lago d’Orta, è citata in un documento risalente al 1114. L ‘aspetto attuale della chiesa ne fa risalire la costruzione al “400, ma l’orientamento absidale e la citazione della località in un documento risalente al 1114 ne farebbe il rimaneggiamento di una costruzione del XII secolo. Grossi interventi sono inoltre evidenti nel XVII secolo. Numerosi affreschi sia all’esterno che all’interno recentemente restaurati risalgono al XV e al XVI secolo. All'esterno, sopra la lunetta d'ingresso, si trovano la Madonna col Bambino e l'Annunciazione. In facciata si trova rappresentato San Giuliano, patrono di Gozzano. All'interno un importante affresco sull'arco trionfale rappresentante la Crocifissione realizzato da Francesco Cagnola novarese.
La chiesa è visitabile telefonando al: +39 0322 913981
Accompagnamento Musicale : H.I.F. Von Biber (1644-1704) - Sonata in mi maggiore
Coordinate geografiche :
45° 45’ 52”
08° 24’ 46”
H = 363 m./s.l.m.