La chiesa di Santa Maria Nuova - Ferrara
Antichissima parrocchiale in Ferrara, ospita le tombe della famiglia Aldighieri, proavi materni del Divino Poeta Dante Alighieri.
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5-Gli affreschi nella Chiesa di santa Maria Nuova e il suo interno
Viterbo 11 Novembre 2013. Una carrellata all'interno della Chiesa di santa Maria Nuova risalente al 1080, per ammirare le sue opere d'arte.
Ripresa con iPhone di Mauro Galeotti per il quotidiano lacitta.eu
2-Don Angelo Gargiuli, parroco della Chiesa di santa Maria Nuova, suo intervento
Viterbo 11 Novembre 2013. Don Angelo Gargiuli, parroco della Chiesa di santa Maria Nuova, interviene in occasione dell'intervento conservativo degli affreschi della chiesa da parte del Rotary Club Viterbo.
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Inaugurazione degli avvenuti restauri degli affreschi in santa Maria Nuova
Progetto Viterbo Città d'Arte.
Inaugurazione del restauro delle Cappelle Monaldeschi e Aldobrandini nella Chiesa di Santa Maria Nuova di Viterbo, promosso dal Rotary club Viterbo, con il sostegno finanziario della Banca di Viterbo Credito Cooperativo e con il contributo di Enerpetroli.
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Presentazione della nuova tela La pietà opera di Marco Zappa a santa Maria della Verità
Viterbo 4 Dicembre 2015. Presentazione della nuova tela La pietà opera di Marco Zappa, da collocare nella Chiesa di santa Maria della Verità, inaugurazione il 7 Dicembre 2015, alle 16.
Introduce l'evento il console TCI di Viterbo, Vincenzo Ceniti.
Intervengono: il giornalista, docente di liceo di materie letterarie, Gianluca Zappa; l'artista Marco Zappa; il parroco della Chiesa di santa Maria della Verità, don Elio Forti e il restauratore di PRO.MU. restauri artistici Srl di Viterbo, Antonello Proietti.
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Santa Maria Nuova
Breve video di ciò che potete trovare a Santa Maria Nuova, paesino situato nelle colline marchigiane a due passi dalla Riviera del Conero, tra favolosi paesaggi, storia e tradizione.
Ricostituita a Viterbo l'Arciconfraternita di san Giovanni Battista del Gonfalone
Viterbo 6 Giugno 2015. Don Mario Brizi, parroco della Chiesa di santa Maria Nuova ha ricostituito l'Arciconfraternita di san Giovanni Battista del Gonfalone nella Chiesa del Gonfalone, dedicata a san Giovanni Battista.
I confratelli, riuniti in preghiera, dopo la benedizione dei sai da parte di don Brizi, e consegnati dal priore, Franco Chiaravalli, li hanno orgogliosamente indossati.
La Chiesa di san Giovanni Battista del Gonfalone, è da considerare come l’esempio del barocco a Viterbo.
Fu costruita per volontà della Confraternita del Gonfalone che era una delle più considerevoli della Città, sia per i possessi, che per il numero di confratelli facoltosi. Era detta in origine Confraternita di san Giovanni Battista e sin dal XII secolo aveva sede presso un oratorio in Contrada Valle, poi, il 16 Marzo 1561, si aggregò alla Confraternita del Gonfalone di Roma, fondata nel 1264 da san Bonaventura da Bagnoregio (1217 - 1274).
Ne assunse quindi il nome, l’insegna e la divisa. La Confraternita del Gonfalone vestiva di sacco bianco con cappuccio e cordone dello stesso colore con una croce bianca e rossa in campo azzurro, sulla spalla destra.
Il suo fine caritatevole era quello di raccogliere le elemosine per riscattare gli schiavi cristiani caduti in mano dei Turchi, di visitare i malati e di fare la dote a due fanciulle orfane, di buoni costumi. Nel 1581 la Confraternita della Misericordia, con sede nella Chiesa di santa Maria della Carbonara, a Viterbo, ridotta nel numero dei confratelli, si unì a quella del Gonfalone.
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La chiesa di Santa Maria della Concezione dei Cappuccini cripta ossario - Carlo Manni
Video maker - Carlo Manni
L'attrattiva principale della chiesa è sicuramente la cripta-ossario decorata con le ossa di circa 4000 frati cappuccini, raccolti tra il 1528 ed il 1870 dal vecchio cimitero dell'ordine dei Cappuccini, che si trovava nella chiesa di Santa Croce e Bonaventura dei Lucchesi, nei pressi del Quirinale. La cripta è divisa in cinque piccole cappelle dove si trovano anche alcuni corpi interi di alcuni frati mummificati con indosso le vesti tipiche dei frati Cappuccini.
All'ingresso della cripta sta scritto su una targa:
« Noi eravamo quello che voi siete, e quello che noi siamo voi sarete. »
La scelta di decorare la cripta con le ossa, che potrebbe apparire lugubre e macabra, è in realtà un modo di esorcizzare la morte e di sottolineare come il corpo non sia che un contenitore dell'anima, e in quanto tale una volta che essa l'ha abbandonato il contenitore si può riutilizzare in altro modo.
La chiesa fu disegnata da Antonio Casoni e costruita tra il 1626 ed il 1631. La struttura architettonica dell'edificio è costituita da una piccola navata con dieci cappelle laterali (cinque per parte), nelle quali sono conservate importanti reliquie ed opere d'arte. Vi è conservato il corpo di Felice da Cantalice e la tomba di san Crispino da Viterbo.
Importanti pitture ne adornano le cappelle, come l'Arcangelo Michele che caccia Lucifero di Guido Reni, la Natività di Giovanni Lanfranco, il San Francesco riceve le stimmate, del Domenichino, la Trasfigurazione di Mario Balassi. Nella sagrestia è conservato un San Francesco in preghiera, recentemente attribuito a Caravaggio. La volta venne affrescata nel 1796 dal pittore neoclassico Liborio Coccetti, con il tema dell'assunzione della Vergine Maria. Originalmente la chiesa si trovava in una zona di campagna di fronte ad una piazza, comprendeva anche un campanile ed un monastero che vennero abbattuti il primo dopo la costruzione di via Veneto nel XIX secolo ed il secondo per creare lo spazio necessario all'edificazione del nuovo Ministero dell'Industria negli anni venti.
Inaugurazione della nuova tela La Pietà dell'artista Marco Zappa nella Chiesa della Verità
Viterbo 7 Dicembre 2015. Inaugurazione della nuova tela La Pietà dell'artista Marco Zappa nella Chiesa di santa Maria della Verità. Commenti dell'artista ed esecuzione di brani musicali ad opera del soprano Lucia Giorni e dell'organista Dimitri Desideri.
Interviene il restauratore di PRO.MU. restauri artistici Srl di Viterbo, Antonello Proietti.
Conduce l'incontro il console di Viterbo del Touring Club Italiano, Vincenzo Ceniti.
Benedizione del quadro da parte del parroco don Elio Forti.
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Processione Madonna del Carmelo a Viterbo
Viterbo 16 Luglio 2015. La processione della Madonna del Carmelo ha avuto inizio dalla Chiesa di san Giovanni Battista del Gonfalone e ha percorso le vie della città accompagnata da numerose confraternite e dai parroci di santa Maria Nuova, Mario Brizi, e di sant'Andrea, Alfredo Cento.
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Chiesa di San Flaviano - Montefiascone (VT)
L'interno della basilica, a due piani con una chiesa superiore ed una inferiore dall'orientamento contrapposto e la particolarità dei capitelli e delle decorazioni pittoriche, costituisce un esempio di altissimo interesse per la storia dell'arte e dell'architettura.
La Processione del Cristo morto a Viterbo
Viterbo 29 Marzo 2013. La Processione del Cristo morto a Viterbo con la partecipazione del vescovo di Viterbo, monsignor Lino Fumagalli, esce dalla Chiesa di santa Maria Nuova e percorre le vie della città, fino al rientro nella Chiesa cattedrale di san Lorenzo.
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MAPEI: Basilica cattedrale di Santa Maria Annunziata – Camerino (Macerata) - Italia
Che incanto! Il centro di Camerino del resto è noto per essere rimasto pressoché inalterato nel tempo nel suo impianto medievale. Il disastroso sisma che aveva colpito la cattedrale ne aveva compromesso l’abside, ma grazie ai sopralluoghi degli esperti Mapei è stato possibile rimetterlo in sicurezza con cerchiature in fibre di carbonio, ricoperte con malta a tessitura civile fine prima del restauro finale.
BASILICA CATTEDRALE DI NARDO' (LE)-ITALY IN 3D
ATTENZIONE: IL VIDEO E' VISIBILE SOLO IN STEREOSCOPIA CON L'AUSILIO DI OCCHIALI ROSSO / CIANO.
La cattedrale sorge sul luogo dove fu fondata l'antica chiesa basiliana di Sancta Maria de Nerito, ad opera di alcuni monaci orientali che nel VII secolo sfuggirono alle persecuzioni iconoclaste. Con la conquista normanna della città, avvenuta nel 1055, i monaci basiliani vennero lentamente sostituiti dai benedettini, ai quali furono affidati il monastero e la chiesa. Fu infatti nel 1080 che il conte normanno Goffredo fece ricostruire sui resti della preesistente chiesa basiliana, una nuova chiesa che per decisione di Urbano II venne dedicata a Maria SS. Assunta. Nel corso dei secoli la chiesa ha subito diverse opere di rimaneggiamento, anche radicali, che ne hanno alterato l'originaria impostazione architettonica. Possiede un impianto basilicale a tre navate, divise da due ordini di archi a tutto sesto e a sesto acuto. Sulle pareti rimangono numerosi affreschi, tra i quali quelli di san Nicola e del Cristo in trono che benedice alla greca (XIV secolo), della Vergine col Bambino (1511), di sant'Agostino (XV secolo) e della Madonna delle Grazie (del 1249, opera di Baiulardo). Di notevole rilevanza è il Crocifisso ligneo del XIII secolo, detto il Cristo Nero per la particolare colorazione scura del legno di cedro[12]. Al periodo barocco risalgono alcuni altari e il Cappellone di San Gregorio Armeno, opera di Placido Buffelli del 1680[13]. È stata elevata a Basilica minore nel 1980.
Festa del santissimo Salvatore a Viterbo il 10 aggio 2014
Festa del santissimo Salvatore a Viterbo il 10 aggio 2014, con inizio della sfilata dei costumi d'epoca, delle Confraternite, delle Arti e del carro trainato dai buoi con la tavola del Salvatore, dalla Chiesa di santa Maria Nuova, per raggiungere Piazza del Plebiscito per l'incontro col sindaco di Viterbo, Leonardo Michelini.
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Festa del Santissimo Salvatore i buoi tirano la sacra immagine
Viterbo 9 Maggio 2015. Festa del Santissimo Salvatore, i buoi tirano la sacra immagine scoperta nel 1283 da due contadini mentre aravano il campo della Chirichera. In quel momento i buoi si arrestarono, perché l'aratro venne bloccato da una cassa di pietra lì sotterrata. All'interno era il santissimo Salvatore che da allora venne custodito nella Chiesa di santa Maria Nuova.
Comitato SS. Salvatore: Alfonso Carnevalini (Presidente), don Mario Brizi, Massimo Bugiotti, Giuseppe Casanova, Armando Celestini, Santino Pini, Giuseppe Vitali.
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Recupero VVF NORCIA nella Chiesa di Santa Maria Assunta a Vallo di Nera - Umbria
#vallodinera #VVF #vigilidelfuoco
Vallo di Nera, recuperate due tele nella chiesa di Santa Maria Assunta
Set 11, 2018
VALLO DI NERA – Intervento dei vigili del fuoco VVF NORCIA per il recupero di due tele contenute nella chiesa di Santa Maria Assunta. Le opere, due tele di Ciborio e scala d’altare, verranno portate a Santo Chiodo di Spoleto perché a breve inizieranno i lavori di restauro della chiesa lesionata dopo il sisma del 2016.
Mini Palace Hotel **** Hotel Review 2017 HD, Viterbo, Italy
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Property Location
Located in Viterbo, Mini Palace Hotel is minutes from Fontana Grande and Palazzo Doria Panphili. This 4-star hotel is within close proximity of Museo Civico and Chiesa di Santa Maria Nuova.
Rooms
Make yourself at home in one of the 40 air-conditioned rooms featuring minibars and flat-screen televisions. Rooms have private balconies. Complimentary wireless Internet access keeps you connected, and satellite programming is available for your entertainment. Private bathrooms wi...
Basilica di Sant'Abbondio di Como.m4v
La Basilica di Sant'Abbondio è una chiesa romanica di Como.
Venne edificata sul luogo di una preesistente chiesa paleocristiana intitolata ai santi apostoli Pietro e Paolo, costruita da Amanzio, morto nel 448, terzo vescovo di Como dopo Felice e Provino e predecessore di Abbondio, attuale patrono della Diocesi di Como.
Da un viaggio a Roma, Amanzio riportò alcune reliquie degli apostoli Pietro e Paolo e per esse fece edificare una nuova chiesa, 1000 metri circa fuori le mura, oltre il fiume Cosia, lungo la Via Regina.
La basilica fu dedicata a Sant'Abbondio ed elevata a cattedrale nell'818. Servì da sede della cattedra vescovile sino al 1013 quando il vescovo Alberico, già cancelliere dell'imperatore Enrico II, la trasferì all'interno delle mura. L'edificio venne, quindi, affidato ai monaci benedettini, i quali, fra il 1050 ed il 1095, riedificarono la chiesa in stile romanico. Il 3 giugno 1095 la nuova basilica fu consacrata da papa Urbano II.
La basilica presenta cinque navate assai slanciate. A sviluppare il senso di altezza e verticalità contribuiscono anche due notevoli campanili gemelli posti nella zona absidale, soluzione piuttosto comune nella zona renana, ma eccezionale in Italia.
La prossimità della città alle vallate alpine - importanti vie di comunicazione con l'Oltralpe - ha garantito una reciproca influenza del romanico espresso al di qua e al di là delle Alpi: allo stesso modo si spiega il forte verticalismo dell'interno della basilica, che dimostra, peraltro, la vitalità - ancora agli inizi del II millennio - della tradizione tardo-antica (soprattutto nella facciata, in cui tanto i contrafforti quanto delle tozze semicolonne evidenziano la partizione interna delle navate).
La chiesa ospita poi bassorilievi romanici e una serie completa di affreschi della metà del Trecento. Sotto l'altare maggiore si conservano le reliquie del patrono.
Accanto alla basilica, il monastero medioevale è stato restaurato ed è la sede della facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi dell'Insubria.
Dedicazione della nuova Chiesa ai santi Valentino e Ilario
Viterbo 26 Settembre 2015. Rito di dedicazione della nuova Chiesa parrocchiale dei santi Valentino e Ilario, presieduto solennemente dal vescovo di Viterbo Lino Fumagalli. Presenti il Clero, le autorità, i Viterbesi e i parroci della chiesa, don Emanuele Germani e don Mauro Manzoni.
L'azione liturgica è animata dall'Unione Musicale Viterbese A.Ceccarini, diretta dal M° Roberto Bracaccini.
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