Assassin's Creed 2 (ITA)-Sigilli-1- Firenze, Santa Maria del Fiore
Il sigillo nascosto a Firenze.
SANTA REPARATA: aperto il nuovo percorso espositivo
XIV secoli di storia di una parte della città di Firenze racchiusi nel suggestivo percorso espositivo dell’ area archeologica di Santa Reparata sotto il Duomo di Firenze. Il nuovo percorso espositivo aperto da mercoledì 8 ottobre 2014
B.Gratiani - Pastores, dum custodistis - Astrea Amaduzzi, Walter D'Arcangelo - Live, 2007
Bonifatio Gratiani - Pastores, dum custodistis - Astrea Amaduzzi, soprano - Walter D'Arcangelo, clavicembalo
Forlì, Chiesa di S. Maria del Fiore - 9 novembre 2007
Chiese di SAN MINIATO (Pisa) (1/5): DUOMO - Cattedrale di Santa Maria Assunta e di San Genesio
Interno.
L'interno ha uno sviluppo architettonico neorinascimentale, frutto soprattutto dei lavori ottocenteschi di Pietro Bernardini, con decorazioni in stile barocco. La pianta è a croce latina, con l'aula divisa in tre navate delle quali le laterali di pari dimensioni. Il paramento interno in cotto e i pilastri ottagonali originali furono coperti da nuove decorazioni nei secoli XVIII-XIX.
Le tre navate sono separate da due serie di archi a tutto sesto poggianti su colonne ioniche in finti marmi policromi e sono coperte con soffitto a cassettoni riccamente intagliato e dorato, originario del XVII secolo. La navata centrale, al di sopra delle arcate, presenta, tra oculi, affreschi ottocenteschi.
Sculture.
A metà della navata centrale, a destra, si trova il pulpito marmoreo di Amalia Dupré che presenta, sopra il parapetto, dei bassorilievi. Alla stessa artista sono da riferire alcuni monumenti funebri nelle navate, progettati da suo padre Giovanni Duprè e legati ad alcuni sanminiatesi illustri: Jacopo Buonaparte, il vescovo Giovan Francesco Maria Poggi, il chimico Gioacchino Taddei e il poeta Pietro Bagnoli.
L'antico pulpito, firmato Giroldo da Como e datato 1274, è oggi nel Museo diocesano.
La fonte battesimale marmorea, all'inizio della navata, è a forma di vaso, scolpita da Giovan Battista Sandrini nel 1639. Nel braccio destro del transetto un'acquasantiera duecentesca.
Il presbiterio, che occupa la crociera, è delimitato da una balaustra in marmi policromi e presenta, sotto l'arco absidale, l'altare maggiore baroccoin marmi policromi sormontato da un pregevole Crocifisso ligneo di scuola pisana del XVIII secolo e situato alle spalle della cattedra episcopale in legno dipinto. Nell'abside, si trovano gli stalli lignei del coro.
Pitture.
Tra le pale d'altare spiccano la Deposizione di Francesco d'Agnolo detto lo Spillo, fratello di Andrea del Sarto (nella cappella a sinistra del transetto, 1528), l'Adorazione dei pastori di Aurelio Lomi (prima cappella a destra), la Reserrezione di Lazzaro di Cosimo Gamberucci (prima cappella sinistra), il Battesimo di Cristo di Ottavio Vannini con la collaborazione di Orazio Samminiati (cappella del fonte battesimale).
Le cappelle del Suffragio, di San Filippo Benizi (prima a destra) e di San Francesco di Paola (prima a sinistra) furono affrescate da Anton Domenico Bamberini sotto il vescovato di Giovan Francesco Maria Poggi tra Sei e Settecento con affreschi a monocromo e storie della vita dei rispettivi santi titolari. La cappella di San Rocco (prima a destra) ha una cupoletta con decori in stucco e affreschi di Giovan Camillo Sagrestani, che dipinse anche le tele sull'altare e sulle pareti laterali (Storie di san Rocco).
Oltre la crociera, coperta con volta a vela affrescata con, nei pennacchi, Angeli e, al centro, l'Assunzione di Maria, in corrispondenza della navata centrale, si trova l'abside rettangolare, inserita all'interno della Torre di Matilde e coperta con volta a botte affrescata da Annibale Gatti.
Il Duomo - Basilica Cattedrale di Volterra - YOUTUBE
( GO TO CHANNEL)
Chiesa romanica del XII-XIII secolo. Interno con soffitto cinquecentesco a cassettoni, un pergamo duecentesco ricomposto nel '600, sculture lignee, coro ligneo gotico, Angeli e Ciborio di Mino da Fiesole, Annunciazione dell'Albertinelli e Cappella dell'Addolorata con uno splendido affresco del Gozzoli.
FORLÌ: Un concerto per San pellegrino- VIDEO
I forlivesi conservano una forte devozione per San Pllegrino, taumaturgo e protettore dei malati gravi, testimoniata dalla grande affluenza al concerto in suo onore.
Assassin's Creed 2 (ITA) TOMBA DELL'ASSASSINO DUOMO DI FIRENZE
VIDEO GUIDA DI ASSASSIN'S CREED 2 SULLE TOMBE DEGLI ASSASSINI QUESTA E' LA TOMBA NEL DUOMO DI FIRENZE
QUI C'E IL LINK DELLA PLAYLIST PER VEDERE IL GIOCO COMPLETO BUONA VISIONE
Frescobaldi Se l'aura spira Amaduzzi - D'Arcangelo.wmv
Girolamo Frescobaldi Se l'aura spira - Astrea Amaduzzi voce, flauto e sonagli, Walter D'Arcangelo, clavicembalo
Forlì, chiesa di S. Maria del Fiore 9 novembre 2007
Assassin's Creed 2 (ITA) TOMBA DELL'ASSASSINO SANTA MARIA DELLA VISITAZIONE VENEZIA
VIDEO GUIDA DI ASSASSIN'S CREED 2 SULLE TOMBE DEGLI ASSASSINI QUESTA E' LA TOMBA NELLA SANTA MARIA DELLA VISITAZIONE A VENEZIA
QUI C'E IL LINK DELLA PLAYLIST PER VEDERE IL GIOCO COMPLETO BUONA VISIONE
Melozzo da Forlì
Due alunne della IV E ci conducono con un breve documentario alla scoperta di uno degli interpreti del Rinascimento centro-italiano: Melozzo da Forlì.
Forlì del Sannio - Molise [IS] (2012)
Forlì del Sannio è un comune italiano di 757 abitanti della provincia di Isernia in Molise.
Il comune è collocato nel cuore degli Appennini, nel punto in cui l'Appennino centrale cede il passo all'Appennino meridionale (Bocca di Forlì). È caratterizzato da un territorio totalmente montano, attraversato dal torrente Vandrella che nasce a nord-ovest alle Bocche di Forlì e affluisce nel Fiume Vandra, a sua volta affluente del Volturno. Ha un'altitudine massima di 1130 m s.l.m. e minima di 370 m s.l.m.
Fino agli inizi dell'Ottocento appartenne all'Abruzzo Citra, per poi venire ceduto al Contado del Molise. Nel 1963 passò alla neonata provincia di Isernia. Ha risentito nel corso degli anni del fenomeno dell'emigrazione che ha portato ad un calo crescente degli abitanti, a partire già dai primi del novecento con punte di flusso migratorio dopo la Seconda guerra mondiale.
È stazione climatica di interesse naturalistico soprattutto perché interamente circondato da boschi meta di escursioni. Da vedere: la Chiesa di San Biagio, parrocchiale, il Monumento ai Caduti della Grande Guerra, la suggestiva Via Tolfo con edifici in pietra, il Chiostro del Convento di Santa Maria delle Grazie, le mura Ciclopiche in località Canonica. Inoltre sono possibili dal paese escursioni, anche giornaliere, al vicino Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise. Accessibile allo stesso modo il comprensorio sciistico di Roccaraso, uno dei più importanti dell'Italia centro-meridionale.
Gemellata con la città di Rives (FR)
[SCONFINAMENTO IN MOLISE ;)]
CAMPANILE DI GIOTTO, SCALPELLINI AL LAVORO
Passeggiando per Firenze. Il chiostrino dei voti
Basilica della S.S. Annunziata di Firenze.
Commento del Maestro Franco Perugi.
Video di Luigi Paternostro
Campane della Cattedrale di S.M. Assunta di FERMO (01) v.237
Plenum festivo per l'Angelus prefestivo, avviato manualmente al quadro comandi con una durata di 8 minuti.
Concerto di 5 campane a slancio elettrificate dalla De Santis di Fermo:
I: Lab2 crescente (Campanone), rifusa l'ultima volta da Giuseppe e Vittorio Camplani di Fermo nel 1611. Ha un diametro di 176 cm e uno spessore di 12 cm, e pesa 34 quintali, ed è tra le campane più grandi delle Marche. E' dedicata a Dio Ottimo Massimo, Santa Maria Assunta e San Savino. Fino al 1898 (quando si fece un ultimo grande restauro della torre) veniva trattata come campana civica (come si evince anche dalle raffigurazioni, in cui su un giro della calotta compare lo stemma del comune), infatti la sua funzione principale fino agli anni 50 era quella di suonare alle 8:00 per l'inizio della scuola. Anche da un punto di vista musicale, il campanone è totalmente fuori tono rispetto alle altre, e compone il classico concerto solenne marchigiano.
II: Mib3 (Viola), rifusa l'ultima volta da Serafino Donati dell'Aquila nel 1797. Ha un diametro di 142 cm e uno spessore di 11,5 cm, con un peso di 19 quintali. E' dedicata a Santa Maria Assunta, San Savino e San Giuseppe. Questa campana ha avuto una storia particolare quanto tragica: infatti nel 1754, alla vigilia dell'Assunta, durante una lunga scampanata, essa cadde dal campanile danneggiandosi irrimediabilmente. Fu rifusa quindi da Giovanni Battista Donati nel 1755. Di nuovo rottasi fu rifusa nel 1797. Fino al 1898 (anno dei restauri) veniva considerata la campana maggiore del duomo. Deve il suo nome ad un paragone fatto da fermani con il noto strumento ad arco, a causa del suo timbro dolce e ovattato. La sua funzione principale era di suonare alle feste di laurea dei nobili fermani e di studenti tedeschi.
III: Sol3 calante (Studio), rifusa l'ultima volta da Daciano Colbachini di Padova nel 1899. Ha un diametro di 105 cm e uno spessore di 7,8 cm, con un peso di 6,6 quintali. Deve il suo nome al fatto che appartiene alla Congregazione dello Studio di Fermo (l'università), infatti suonava per l'inizio e la fine delle lezioni universitarie. Questa campana fu rifusa nel 1797 assieme alla Viola, ma poiché col passare degli anni il suo suono era diventato inascoltabile, venne rifusa l'anno dopo i restauri della torre, nel 1899, da parte della fonderia padovana, che installò il castello in metallo e i ceppi in legno su cuscinetto.
IV: Sib3 (Sbirretta), rifusa l'ultima volta da Daciano Colbachini di Padova nel 1899, assieme allo Studio. Ha un diametro di 87 cm e uno spessore di 6,3 cm, con un peso di 3,8 quintali. Deve il suo nome al fatto che quando suonava, riuniva gli sbirri in un determinato posto fissato precedentemente. Questa campana conservava anche alcune funzioni tipiche del rinascimento, quando si hanno testimonianze di primi orologi meccanici. Infatti suonava anche per l'inizio e la fine delle attività diurne e l'inizio e la fine del coprifuoco notturno.
V: Re4 crescente (Piccola), fusa dalla Pasqualini di Fermo nel 1929-30. Ha un diametro di 60 cm e uno spessore di 4,4 cm, con un peso di 1,3 quintali. Questa campana è posizionata più in basso rispetto alle 4 maggiori (tutte in linea), in quanto fu proprio un'aggiunta che fece Pasqualini in questi anni; infatti non si hanno notizie riguardo alle rifusioni o alla sua originale funzione. La campana è firmata 1930, in quanto dedicata ai fedeli defunti di quell'anno, ma viene datata anche al 1929 poiché ricorda il 50° anniversario di sacerdozio di Papa Pio XI e i Patti Lateranensi avvenuti l'11 Febbraio di quell'anno. Inoltre Pasqualini sostituì i ceppi in legno con quelli di sua produzione, riconoscibili dal classico fiocco che contrappesa leggermente il ceppo stesso.
Prima volta che scrivo quasi un romanzo all'inizio della descrizione? Carissimi, questa è tutta una favoletta che mi sono imparato per le visite guidate alla torre, non c'è niente da dire! Ahahaha!
Ad ogni modo è stato un bellissimo VI Raduno del Centro Italia, e ora più che mai ho avuto tanto di quel da fare che sono riuscito solo a girare 5 video: tra suonate manuali e visite guidate della torre (166 gradini per un'altezza di 47 metri!)... Avrò perso 10 Kg! Ma sono soddisfatto lo stesso per come siano andate le cose.
Il video è composto dalle riprese panoramiche alla splendida facciata romanico-gotica, poi un primo piano sui concertini itineranti, e successivamente sull'immenso campanile del duomo. Dopodiché siamo saliti in cella campanaria per riprendere il plenum (!) di 8 minuti e passa.
3 Roberto Fiore a Porta a Porta - 28 maggio 2009
Alleanze partitiche, pensioni, lavoro....
Architettura Razionalista Italiana
Piaccia o NO ( magari per questioni ideologiche ) io, in questa aria, a Forlì ( piccola Roma ) ci sono nato e vissuto, e la cosa non mi dispiace affatto, anzi.
Località Portico di Romagna, S. Benedetto - Modigliana
La rocca dei Conti Guidi, detta anche Roccaccia è una fortificazione dominante il paese di Modigliana.L'8 settembre 896 la contessa Ingelrada dona Modigliana al figlio Pietro, diacono di Ravenna. Nel 925 il castello di Modigliana è soggetto a Ingelrada II, figlia del duca Martino di Ravenna. Nel X secolo Guido, capostipite dei conti Guidi, è fatto conte Palatino dall'imperatore Ottone I di Sassonia e riceve da questi il contado di Modigliana in Romagna. Il 28 settembre 1164 l'imperatore Federico I Barbarossa conferma il possesso del castello di Modigliana a Guido Guerra. Nel 1166 il castello di Modigliana ospita l'imperatore Federico I Barbarossa con l'imperatrice, la quale vi partorisce un figlio chiamato Corrado. Il 25 maggio 1191 l'imperatore Enrico VI di Svevia conferma il possesso del castello di Modigliana ai conti Guidi. Il 29 novembre 1220 l'imperatore Federico II conferma il possesso del castello di Modigliana ai conti Guidi. Il 21 marzo 1230, per divisione patrimoniale sancita tra i conti Guidi, Modigliana viene assegnata a Guido e Tegrimo. Nel 1278 Modigliana viene assediata dai Fiorentini. Il 14 giugno 1362 Fiore di Guido di Domestico dei conti Guidi da Modigliana si accomanda a Firenze con i suoi castelli, tra i quali c'è anche quello di Modigliana. Il 7 agosto 1377 Modigliana si sottomette a Firenze. Nel 1415 Modigliana è castellaneria di primo grado nel distretto fiorentino. Nel 1440 il castello di Modigliana viene preso dalle truppe di Guidantonio Manfredi che ne ottiene la donazione dalla famiglia Visconti. Nel 1445 Firenze rientra in possesso del castello di Modigliana. Nel 1502 Vitellozzo Vitelli espugna il castello di Modigliana e lo saccheggia. Successivamente la perdita della funzione militare, il terremoto del 1661, seguito da altre forti scosse nel 1773, ne determinarono l'abbandono. Nel 1918 avvenne il grande crollo di parte del mastio circolare, che ne risultò sezionato verticalmente.
Convento dei Cappuccini di Modigliana. L’11 novembre 1561 due frati del nuovo ordine dei Cappuccini piantarono una croce sul monte Castellaro, La costruzione fu continuamente ampliata in bella architettura ed in posizione incantevole. Oggi è la sede della Accademia degli Incamminati (tra le antiche d’Italia). Fu fondato nel 1561 dai padri Lorenzo Visani da Fognano e Bernardino Piazza da Modigliana sul luogo detto “Monte Castellaro, già sito romano conservante un pozzo di straordinaria profondità ancora visibile, e posero la prima pietra di un convento di 18 celle iniziali. L'annessa chiesetta fu dedicata a S. Maria della Pace. Il convento fu ampliato in varie riprese fino ad assumere le forme attuali alla fine del Settecento. Ora è sede dell' Accademia degli Incamminati, che ne ha promosso il restauro. Sotto il portico della chiesa vi erano lapidi funerarie di personaggi importanti per la vita cittadina, tra cui quelle dei fratelli Giovanni e Matteo Zauli, che nel 1823 avevano costruito a Modigliana la prima filanda a vapore - con tecnica avanzata d'avanguardia-, di tutta la Romagna e la Toscana.
All'interno vi sono vari altari lignei di schietto stile cappuccino. Sull'altare maggiore quadro del Mastelletta e a quello laterale quadro di Carlo Cignani.
Dietro la tela posta sul primo altare a destra, grandioso reliquiaro con busti di santi scolpiti in legno, a colori, di probabile fattura alto-atesina.
Di fianco alla scalinata della chiesa una grotta devozionale con gruppo di statue a grandezza naturale, raffiguranti la Passione.
Il Ponte del XIV secolo a tre arcate sovrasta l'omonima cascata Brusia. Bocconi dove potremo gustarci una meravigliosa veduta della cascata della Brusia, dall'alto del ponte a schiena d'asino a tre arcate.Durante il periodo estivo la grande pozza nella quale si tuffa l'acqua cristallina è molto gradita ai bagnanti dopo una camminata lungo i sentieri segnalati che partono da questo luogo. Si possono fare interessanti trekking alla scoperta di antichi nuclei disabitati, tra i quali merita una visita Bastia. Da Bocconi partono anche diversi sentieri e mulattiere che uniscono la valle del Montone a quella del Tramazzo.
Prato - Duomo di Santo Stefano - Plenum & Videofotografie campane
Grossa - Si2 +1 - Giovanni Domenico Moreni, Firenze, 1756
Campana Delle Undici - Do#3 +5 - Alessandro Tognozzi Moreni, Firenze, 1766
Santa Caterina de Ricci - Re3 +5 - Giovanni Domenico Moreni, Firenze, 1755
Seconda - Mi3 +2 - Giuliano e Giovanni Domenico Moreni, Firenze, 1737
Piccola - Fa#3 +1 - Alessandro Tognozzi Moreni, Firenze, 1765
Stefanina - Gregorio da Reggio Emilia, 1316
Campana di Orologio - Re4 +4 - Iacopo Cari da Pistoia, 1795
English
Bells 1,3(casted in 1755/56 by Giovanni Domenico Moreni); bells 2,5(casted in 1765/66 by Alessandro Tognozzi Moreni); bell 4 casted by Giuliano & Giovanni Domenico Moreni in 1737.
Stefanina casted in 1316 by Gregorio from Reggio Emilia
Clock's bell (note D2) casted by Iacopo Cari from Pistoia in 1795
Disposition: B - C# - D - E - F#
Francais
Cinq cloches: Si2 - Do#3 - Re3 - Mi3 - Fa#3
Le bourdon retrograde et la cloche 3 coulèe en 1755/56(G.D. Moreni), la cloche 2 et le petite cloche coulèe en 1765/66(A.T. Moreni), la cloche 4 coulèe en 1737(Giuliano et Giovanni Domenico Moreni). Stefanina coulèe en 1316(Gregorio de Reggio Emilia). Cloche de l' Horologe(note Re4) coulèe en 1795(Iacopo Cari de Pistoia)
Nederlandse
Vijf luidklokken slagtoon: B0 - cis' - d' - e' - fis'
De luidlokken 1,3 gieteren bij Giovanni Domenico Moreni in 1755/56, de luidklokken 2,5 gieteren bij Alessandro Tognozzi Moreni in 1765/66, de luidklok 4 gieter bij Giuliano en Giovanni Domenico Moreni in 1737. Stefanina gieter bij Gregorio van Reggio Emilia in 1316. Uhrsklok (slagtoon d'') gieter bij Iacopo Cari van Pistoia in 1795
Deutsch
Disposition: H0 - cis' - d' - e' - fis'
Gl. 1,3(Giovanni Domenico Moreni 1755/56), gl. 2,5(Alessandro Tognozzi Moreni, 1765/66), gl.4(Giuliano & Giovanni Domenico Moreni, 1737). Stefanina(Gregorio von Reggio Emilia, 1316). Uhrsglocke(Iacopo Cari von Pistoia, 1795)
Il Duomo di Terracina
Suona la campana del Duomo di Terracina
Le campane di Firenze - Chiesa di San Remigio
Firenze
Chiesa di S. Remigio
3? campane in La♭³?
La♭³? - Si♭³ - Do⁴?
Distesa del Si♭³ per la S. Messa Feriale delle h 18. Ore 17
Fuori dalle mura della cerchia antica già nel IX sec. esisteva uno spedale dedicato a San Remigio che ospitava i pellegrini francesi in viaggio verso Roma. Una prima chiesa è ricordata nel 1040, mentre l'attuale edificio in stile gotico risale alla fine del XIII sec. La facciata a capanna è ornata da archetti che corrono lungo gli spioventi. L'interno, a pianta rettangolare, è a tre navate della stessa altezza con tre cappelle nel capocroce: in quella di destra si trova il dipinto tardoduecentesco con la Madonna con il Bambino attribuito al Maestro di San Remigio, ed in quella di sinistra l'Immacolata Concezione dell'Empoli (1591). Le volte a crociera sono ornate da tondi con figure di Santi (XIV sec.)
Appena uscito dalla mia camera per recarmi alla Basilica di Santa Croce, ha iniziato a suonare una campana della vicinissima chiesa di San Remigio dal campanile molto nascosto e le campane non visibili. Appunto per questo non so quante ce ne sono.
Appena ha iniziato a suonare la campana sono subito corso all'incrocio, unico punto dove sono visibili abbastanza bene le campane e sono riuscito a filmare un pezzo della suonata, che non è tanto lunga, ho perso tipo 10 secondi della partenza e basta.