Chiesa di Santa Maria del Suffragio - Ferrara -
La settecentesca chiesa di Chiesa di Santa Maria del Suffragio sita in Via San Romano a Ferrara.
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HABITAT è un canale che si occupa di Enogastronomia, Storia e Tradizioni, quindi di Cultura, quella italiana che passa attraverso a questi tre punti cardine.
L'enogastronomia in Italia rappresenta uno degli aspetti caratteristici dell'italianità nel mondo, il buon cibo, le mille e più pietanze tradizionali nostrane, i formaggi, le carni, il vino, i pani, tutto parla di tradizioni e storia e li noi andremo passo dopo passo ad indagare con i nostri videoclip.
La storia invece è il 'cuore' della nostra nazione, ovunque ti giri ci sono monumenti e luoghi di interesse storico, qualsiasi viuzza o strada si imbocchi in una delle città d'arte ci porterà a dei palazzi o ad angoli ricchi di storie da raccontare.
Le tradizioni poi fanno da legame arcaico a tutto quanto e noi di HABITAT con le nostre telecamere ci recheremo proprio in quei luoghi ricchi di storie da raccontare per ritrovare quel 'trait d'union' fra il passato e l'odierno.
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Videocamera utilizzata: Sony FDR-AX33
La chiesa di Santa Maria Nuova - Ferrara
Antichissima parrocchiale in Ferrara, ospita le tombe della famiglia Aldighieri, proavi materni del Divino Poeta Dante Alighieri.
HABITAT ITALIA
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Ducato Estense: la chiesa di Sant'Antonio in Polesine Ferrara
Gli interventi finanziati dal progetto Ducato Estense per la chiesa di Sant'Antonio in Polesine di Ferrara.
Photo credits: baraldi
FERRARA in 4K - Chiesa di San Carlo Borromeo
FERRARA - La Chiesa di San Carlo filmata con Sony RX10M3 in 4K.
Il filmato è stato fatto in ottobre del 2017 in occasione della giornata di apertura speciale di alcune chiese normalmente chiuse al pubblico.
La chiesa di San Carlo Borromeo (o Santuario di San Carlo Borromeo) si trova in Corso della Giovecca 19. La chiesa è stata danneggiata dal terremoto dell'Emilia del 2012 e non è normalmente visitabile.
Si tratta dell'unica chiesa completamente barocca della città e fu edificata tra il 1612 e il 1623. L'interno ha una singolare pianta ovale, con una decorazione scenografica e illusionistica.
Nella nicchia dell'altare di sinistra della chiesa si conserva una statua in terracotta policroma raffigurante San Sebastiano realizzata nella seconda metà del Cinquecento dal pittore e scultore carpigiano Orazio Grillenzoni. (Wikipedia)
FERRARA in 4K - Basilica di San Francesco
FERRARA - La Basilica di San Francesco filmata in 4K con Sony RX10M3.
La chiesa di San Francesco si trova all'angolo tra via Terranuova e via Savonarola. Fu eretta nel 1494 su un edificio preesistente, già usato dai francescani. Il progetto è tra le migliori realizzazioni di Biagio Rossetti.
Nella chiesa trovarono sepoltura diversi membri della casata estense:
Obizzo II d'Este (1247-1293), signore di Ferrara
Alisa d'Este (?-1329), figlia di Aldobrandino II d'Este.
Beatrice d'Este (1268-1334), figlia di Obizzo II d'Este e moglie di Galeazzo I Visconti
Parisina Malatesta (1404-1425), seconda moglie di Niccolò III d'Este[6]
Niccolò d'Este (1438-1476), figlio di Leonello d'Este
(wikipedia)
Il filmato è stato fatto in ottobre del 2017 in occasione della giornata di apertura speciale di alcune chiesa normalmente chiuse al pubblico. La chiesa fu gravemente danneggiata dal terremoto del 2012.
San Cristoforo accende l'orgoglio della Città
A cura di: Dalia Bighinati e MIrco Gadda
Chiesa del Suffragio Natale 2016
Concerto di Natale a Castel del Monte nella chiesa della Madonna del Suffragio
Chiesa S. Maria del Suffragio (Chiesa del Purgatorio) in Modugno Esp
Descrizione in lingua spagnola ddella Chiesa S. Maria del Suffragio (Chiesa del Purgatorio) in Modugno
Monastero Sant'Antonio in Polesine
Comacchio (Ferrara Emilia Romagna) ponti e canali di Comacchio Trepponti e Ponte degli Sbirri
Architetture religiose
Il Duomo
Duomo di Comacchio, intitolato a San Cassiano, risalente all'VIII secolo d.C., comprendeva, in origine, tre navate, mentre oggi ha un'unica navata con dodici cappelle laterali. Al suo fianco si erge la torre campanaria.
Monastero di Santa Maria in Padovetere (nella Valle Pega)
Monastero di Santa Maria in Aula Regia (X secolo)
Chiesa dei Caduti o del Suffragio (1644).
Architetture civili.
I ponti sono l'elemento qualificante del centro storico di Comacchio, dato che il centro abitato antico sorgeva su piccole isole collegate le une alle altre.
Complesso architettonico dei Trepponti. Creato nel 1634 dall'architetto Luca Danesi, è costituito da cinque ampie scalinate (tre anteriori e due posteriori), culminanti in un piano in pietra d'Istria; è il simbolo di Comacchio.
Ponte degli Sbirri, secentesco.
Palazzo Bellini, ottocentesco, ospita la Galleria d'Arte Contemporanea, l'Archivio Storico, la biblioteca e gli uffici dell'assessorato alle istituzioni culturali.
Museo del Carico della Nave Romana, ospita il carico di una nave commerciale di epoca imperiale, riemersa nel 1981 durante i lavori di drenaggio di un canale. La nave, in eccezionale stato di conservazione, conteneva ancora tutto il carico (anfore con derrate alimentari, lingotti di piombo, alcuni tempietti votivi in piombo). L'intero carico nonché le attrezzature e l'abbigliamento dell'equipaggio sono esposti nel museo, insieme a una ricostruzione della nave. Difatti al 2016, a 35 anni dal ritrovamento, il relitto risulta ancora in fase di restauro e consolidamento e la sua visione è interdetta al pubblico.
Torre dell'Orologio (risalente al Trecento)
Loggia dei Mercanti o del Grano
Ospedale San Camillo
Loggiato dei Cappuccini, formato da 142 archi sostenuti da altrettante colonne di marmo e lungo oltre 400 metri.
Riapre la chiesa a S. Maria in Duno
12PORTE - 5 dicembre 2019: Il Cardinale Arcivescovo ha celebrato domenica pomeriggio la santa Messa per la riapertura della Chiesa parrocchiale di Santa Maria in Duno. Le parrocchie del comune di Bentivoglio sono affidate alla cura pastorale di don Pietro Franzoni ed è stata grande la gioia di tutte le comunità insieme nel ritrovare una delle Chiese forse più belle del territorio, dopo i lavori resi necessari dal sisma del 2012. Secondo gli storici, il toponimo “Duno” potrebbe derivare dal gallico e significherebbe argine o duna e indicherebbe dunque una zona elevata in un territorio che, con la media dei suoi 17 metri sul livello del mare, nei secoli antichi è stato più volte invaso dalle acque, per cui già in epoca romana iniziarono costanti lavori di bonifica che determinarono la vocazione di questa zona per secoli alla coltivazione della canapa, del riso e delle canne palustri. A causa delle frequenti inondazioni la più antica sede parrocchiale dedicata a Santa Maria fu abbandonata e trasferita in un più sicuro oratorio dedicato a Sant’Andrea, il che spiega il motivo per cui differiscono i nomi del paese e della parrocchia. La pala dell’altare maggiore è ciò che rimane della Chiesa cittadina di Sant’Andrea dei Piatesi o dei Penitenzieri, che venne distrutta nel 1805 per fare spazio al largo tracciato di Via Indipendenza. Era la Chiesa officiata dai Padri Barnabiti che un tempo si occupavano del servizio delle confessioni nella Cattedrale. Santa Maria in Duno diede per secoli il nome al comune, fino a quando nel 1886 il capoluogo fu spostato a Bentivoglio.
Palazzo Paradiso - Biblioteca Comunale Ariostea - Ferrara
Sede della Biblioteca comunale Ariostea, è ubicato in via delle Scienze. Palazzo Paradiso è noto soprattutto perché all’interno vi è situata la tomba di Ludovico Ariosto e perché vi vide laurearsi Paracelso. Voluto da Alberto V d’Este, venne costruito nel 1391 con l’intento di creare una delizia estense e decorato con affreschi che raffigurano scene di corte e le vicende dei romanzi cavallereschi: ecco perché si chiama “Paradiso. Nel Seicento a seguito di un intervento di Giovan Battista Aleotti venne realizzata la torre dell’orologio e il portale marmoreo e il palazzo assunse il suo aspetto attuale. Nella biblioteca sono contenuti diversi volumi e manoscritti antichi, incunaboli, codici miniati, cimeli dell’Ariosto e di altri scrittori; inoltre contiene circa 650 edizioni diverse delle opere di Ariosto tra le quali alcune dell’epoca.
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Chiesa S.Paolo Ferrara, apre il cantiere
Tornerà ad essere aperta alla città per il 2020 perché – finalmente- nelle prossime settimane partiranno i lavori di ristrutturazione e messa in sicurezza della Chiesa Della Conversione di San Paolo e tutto il suo complesso.
Ave Maris Stella (Gregoriano)
Chiesa di Santa Maria del Suffragio - Ferrara
Ensemble Femminile Vittore Veneziani diretto da Teresa Auletta.
16 Novembre 2019
Storia e turismo: la mappa della memoria
Presentazione del libro '¡Que fuerte!'
Giorgio sta per ripartire, destinazione Spagna. Sono passati già due anni dal suo primo soggiorno Erasmus a Siviglia, dove ‒ grazie all’ineffabile apporto di Ernesto, pigmalione ed infermiere sui generis, e alle amicizie fatte lì ‒ ha trascorso un periodo indimenticabile, venendo a conoscenza non solo di buone nozioni necessarie alla sua carriera universitaria, ma implementando il suo bagaglio di esperienze di vita. Ma allora la partenza fu drammatica. Le insicurezze dettate dal suo essere diversamente abile, costretto comunque alla carrozzina e dunque non autonomo, lo mettevano di fronte ad una scelta difficile. Ma la sua forza e perseveranza, unite al brillante aiuto della madre, distaccata e a volte frivola quanto basta per alleggerire situazioni che presentano a volte difficoltosi risvolti, lo hanno catapultato in una dimensione sconosciuta ma poi appagante. Ora dovrà andare a Madrid, magari non incontrerà le allegre e indimenticabili compagnie del primo viaggio, dove oltre il necessario ambientamento si sono succedute incomprensioni, qualche disagio ma anche tanta vita vissuta, amori, tensioni. Mai avrebbe pensato che un programma siffatto potesse rendergli la vita più accettabile di quel che sembrava, è stato bello anche rientrare in Italia e persino diventare un personaggio nonché brillante studente, intervistato e seguito dai mass media…
L’Erasmus, si sa, è un progetto che ha comunque segnato più una generazione di studenti universitari. Nato per favorire l’integrazione nella comunità europea ma non solo, ha consentito esperienze decisive in un’età dove la necessità è conoscere e scoprire cambiando la prospettiva della quotidianità. Pazienza se non sempre questo abbia obiettivamente migliorato le abilità e le competenze, di certo ha modificato termini e condizioni delle capacità di relazionarsi ed essere autonomi. Questo il messaggio forte che proviene dall’opera in questione, di grande valore testimoniale anche perché andarsene mesi all’estero senza il supporto delle abitudinarie e consuete certezze date dall’atmosfera casalinga con l’inevitabile obbligo di non poter deambulare liberamente rappresenta all’inizio un muro invalicabile, almeno emotivamente parlando, benché il protagonista dimostra un carattere invidiabile. Scritto con vivace sobrietà, nessun moralismo e con molta sincerità, l’opera è la versione romanzata ma efficace di una esperienza vissuta di grande impatto e di riuscito successo, inteso come integrazione e pieno vivere, con i suoi ma e perché, le frizioni e le reazioni. Si perdona dunque magari qualche ingenuità stilistica o qualche sbavatura di carattere estetico-strutturale. In fondo un’autobiografia è più riuscita se assomiglia ad una esistenza vera, con le sue imperfezioni.
Dove trovare il libro:
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Ave Verum di Gabriel Fauré
Eseguito nella chiesa di Santa Maria del Suffragio in Ferrara il 16 Novembre 2019 dall'Ensemble Femminile Vittore Veneziani sotto la direzione di Teresa Auletta. All'organo Luciano D'Orazio.
Il Cardinale per l'Immacolata Concezione
12PORTE - 9 dicembre 2010: La festa dell'Immacolata è stata aperta dalla solenne celebrazione presieduta dal Cardinale nella basilica di San Petronio. L'Arcivescovo ha definito l'Immacolata Concezione di Maria come una delle opere più grandi della misericordia di Dio. Ascoltiamo un passaggio dell'omelia del Cardinale.
A 10 anni da L'Aquila
A 10 anni dal sisma che a più riprese sconvolse il centro Italia provocando 309 decessi, 1.600 feriti e oltre 80.000 sfollati, tanti dei quali ancora oggi in difficoltà, Habitat Channel ricorda quel tragico momento.
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COME ERAVAMO... Per non dimenticare / I mosaici del Duomo di Pesaro (1999)
Fa un certo effetto rivedere queste immagini delle Teche Rai che ci portano indietro di diciassette anni. Esattamente all’agosto del 1999, quando, per due settimane, c’è stata l’opportunità di ammirare, come mai prima, i mosaici della Cattedrale di Pesaro in tutta la loro estensione e bellezza.
Oltre 20 mila persone si erano messe in fila, per ore sotto il sole, per poter ammirare quel tesoro poi tornato al buio, visibile soltanto parzialmente attraverso i finestroni ricavati nel pavimento ripristinato per il Giubileo del 2000. Che poi è lo stato dell’arte attuale.
Per dire che da allora, dopo tante parole, non si è mosso nulla con non poco rammarico per quello che poteva essere e non è stato, nella quasi certezza di aver perso un’opportunità culturale ed economica unica per la città.
L’impegno della Diocesi con le parole dell’allora arcivescovo di Pesaro Angelo Bagnasco e dell’Amministrazione comunale con le parole dell’allora sindaco Oriano Giovanelli, gli appelli delle migliaia di visitatori in quell’estate del 1999 non hanno trovato alcun seguito. Da allora si sono registrati soltanto nuovi sopralluoghi di ministri, pubblicazioni, petizioni, ma a tutt’oggi non s’intravvede la soluzione dei problemi legati alla musealizzazione dei due mosaici sovrapposti.
Ci fermiamo qui dopo aver proposto in tre puntate immagini e parole un po’ datate con lo scopo di non dimenticare e tenere viva l’attenzione sull’annosa vicenda. Nell’occasione vogliamo ricordare anche nel 2005 a seguito di nuovi scavi ci sono state importanti scoperte anche sotto il sagrato del Duomo. Sono satte svelate nuove significative porzioni del mosaico inferiore che hanno fornito assolute certezze sulla fase paleocristiana della Cattedrale. Un’area del tutto recuperata sotto il sagrato e addirittura aperta al pubblico, con l’impegno congiunto di Diocesi e Soprintendenza archeologica, ma solo per poche settimane. Poi di nuovo il buio anche in questo caso. Vai a sapere perché…
(3 – fine)
Alberto Pancrazi