L'URSEA AL CONVENTO DI SANTA MARIA DELLA PACE A BOTINACCIO
Il Convento di S. Maria della Pace, situato nel Comune di Montespertoli, fu costruito alla fine del Cinquecento su terreno di proprieta' dei Frescobaldi e affidato ai frati dell'Osservanza di San Francesco: prima della costruzione del convento e della chiesa, qui si trovava un piccolo oratorio di campagna, che custodiva un’immagine della Madonna, costruito sul luogo dove la Vergine sarebbe apparsa ad una pastorella - Foto e filmato di Aldo Innocenti - ursea.it
La Squilla di Natale di Lanciano - Il vero Natale dell'Abruzzo
speciale da me ripreso sulla tradizione natalizia lancianese della Squilla (La Squije de Natale) che si celebra ogni 23 dicembre a Lanciano(Chieti) + ripresa della suonata delle campane a plenum della chiesetta di Santa Maria dell'Iconicella, e della campanella Squilla della torre civica della Basilica cattedrale della Madonna del Ponte.
Ho ripreso passo passo i momenti più interessanti della ricorrenza del 23 dicembre 2019, con la partenza ore 16:00 da Piazza Plebiscito, dove si trova la cattedrale, andando verso la campagna dell'Iconicella, per le strade di Lanciano. Alle ore 17:00 suonata delle campane a plenum, orazione del vescovo Sua Eccellenza Monsignor Emidio Cipollone, arcivescovo della Diocesi Lanciano-Ortona, poi augurio e sermone, e ripartenza verso la piazza di Lanciano, percorrendo il corso Trento e Trieste. Ore 18:00 Santa Benedizione del Vescovo e suonata a distesa della Squilla dalla torre campanaria.
La Squilla lancianese è una tradizione antichissima, è il vero Santo Natale per eccellenza non solo d'Abruzzo, ma dell'Italia e del mondo intero, dal 1607 il vescovo allora Monsignor Paolon Tasso volle rappresentare il pellegrinaggio di Giuseppe e Maria da Nazaret (la città, Lanciano, la cattedrale) al villaggio di Betlemme (la grotta, la campagna, la chiesa dell'Iconicella), per riunire il 23 dicembre le relazioni dei lancianesi, lo sperito della famiglia e il valore della pace. Infatti appena la Squilla suona, tutte le attività commerciali chiudono, i lanci9anesi tornano alle loro case, e ringraziano devzionalmente i genitori, e stanno allegramente in famiglia.
La Squilla ancora oggi accompagna il Natale di Lanciano, quando nel 1982 il Monsignor Enzio d'Antonio, ex vescovo della diocesi, riportò in auge la tradizione, andata disperdendosi con l'abbagliante boom economico.
S. Maria della Pace - Colle Sannita
Il goal di Freezer
Badiazza: Santa Maria della Valle (Messina)
Video promozionale campagna raccolta fondi per la rinascita del Monastero di Santa Maria della Valle (Badiazza) a Messina.
Tutte le informazioni sul sito dell'associazione Il Centauro Onlus ilcentauroonlus.org
Regia & montaggio: allonesign.com
Riprese aeree: Fotovolanti Messina
Alex Zanotelli presenta campagna Balconi di Pace (parte 2)
Il 31 Gennaio 2011 a Napoli presso la Chiesa S. Maria del Rifugio (in via dei Tribunali 188) si é svolto l' incontro di rilancio della Campagna nazionale: Balconi di Pace con p. Alex Zanotelli, missionario comboniano. L' incontro di testimonianza serale é stato coordinato da Delio Montieri giovane per la Pace del GIM (Giovani Impegno Missionario) di Napoli. Sono quindi intervenuti con delle letture di riflessione: Eleonora Amiranda, sempre del GIM, che ha letto uno stralcio tratto dalla lettera di Don Lorenzo Milani, profeta di Pace, dal titolo: L' Obbedienza non é più una virtù . A seguire altri giovani: Giuseppe Sbrescia dell' ass. Noi resistiamo quì che ha letto una ricerca sulle ingenti spese militari. A seguire ancora letture di Andrea Salvo Rossi del Movimento di Lettere e Filosofia, quindi l' intervento di padre Alex Zanotelli suddiviso in due parti. Nella prima parte padre Zanotelli ha spiegato il significato del Vangelo della Nonviolenza (vedi e ascolta parte 1 del video). A seguire nel secondo intervento (che si può ascoltare in questo video) padre Zanotelli ha lanciato la Campagna Balconi di Pace e ha spiegato che di fronte alla crescente militarizzazione del nostro paese e alla Legge sulla Finanziaria, si rende necessario obiettare e lanciare l'appello affinchè la Bandiera della Pace torni a sventolare da ogni balcone. Tutto ciò anche in vista della 50esima Perugia-Assisi e di due importanti appuntamenti ecumenici. Oltre agli interventi dei GIM Napoli si sono succedute alcune testimonianze di artisti impegnati per la Pace: Agnese Ginocchio, cantautrice per la Pace, che ha spiegato come é maturato il suo impegno per la Pace e quale é stata la svolta decisiva ed il momento storico che ha caratterizzato e favorito questa sua metamorfosi. A seguire ha fatto ascoltare un suo brano in tema con la campagna Balconi di Pace, dal titolo: Bandiere di Pace ( alcuni stralci del brano accompagnano anche questo video). A seguire l'intervento di testimonianza di Philip Rushton, poeta scrittore e attivista napoletano, che ha spiegato il significato della sua scelta - attivismo per la Pace, dopo di ciò ha declamato il testo di una poesia. Sono stati presenti anche alcuni giovani SCOUT gruppo CASERTA 2 che hanno animato con canti durante la serata. Presenti numerosi rappresentanti di associazioni, fra questi Felicetta Parisi, volontaria laica del Missionari comboniani di Napoli e l'ecopacifista attivista Ermete Ferraro , del Coordinamento Regionale No al Nucleare.
-Articolo correlato. Appello di Alex Zanotelli Campagna Balconi di Pace: Campagna nazionale Balconi di Pace contro le spese militari, le Banche armate, gli armamenti, la legge 185
2015 Campo Italia Lions - Campana della pace
Spettacolo di chiusura dell'edizione 2015 del Campo Italia Lions a Rovereto presso Maria Dolens - la campana della pace
A Santa Maria del Sasso, un doppio giubileo
Continua la nostra campagna per riscoprire i tesori di Arezzo. Oggi andiamo al Santuario di Santa Maria del Sasso a Bibbiena. Il terzo polmone spirituale del Casentino che quest'anno celebra anche il Giubileo dei domenicani
#tesoridiarezzo
Gloria - La Chiesa Madonna Di Campagna.
Parocchia di San Michele.
Urbex Italy. Spartito del diavolo e chiesa Madonna delle Vigne Lucedio
Santuario della Madonna delle Vigne, nel comune di Trino (nel vercellese). Questa chiesa trasmette negatività anche dal luogo che la circonda. Per raggiungerla infatti è necessario prendere come punto di riferimento la fazione di Lucedio. Recandosi presso questo piccolo cimitero di questa fazione bisogna percorrere un sentiero fitto di alberi per poi intravedere questa chiesa, ormai malconcia.
Da cosa nasce la leggenda secondo cui la chiesa sarebbe maledetta? Più che leggenda è un dato di fatto, dato i numerosi documenti risalenti al 1684 sulla vicenda. Si narra che un gruppo di ragazze abbia scelto tale chiesa per evocare ed incontrare Satana. Nonostante le suore della chiesa cercarono di salvare le ragazze, finirono anche loro nel maligno. Le suore col tempo diventarono anche loro sacerdotesse nere, compiendo riti sabbatici e convincendo tutti i fedeli di Dio ad abbandonare quella via per percorrere la via del maligno. Solo dopo 100 anni un decreto papale fece sconsacrare la chiesa. Nonostante la chiesa sia ormai chiusa ed abbandonata, l’energia negativa è ormai impressa nei muri della chiesa e nelle circostanze. Non è raro che di notte sia possibile vedere radunarsi streghe o gente con l’intento di compiere riti satanici.
Entrando è possibile notare calcinacci e povere, ma sul soffitto è possibile notare dei bellissimi dipinti angeliche che rendono la chiesa ancor più suggestiva. Essa è formata da un unica navata. La cosa che colpisce è che differenzia questa chiesa dalle altre è il portone di ingresso. Nelle altre chiese in questa postazione è possibile trovare un organo a canne, ma in questa chiesa è dipinta, ormai con colori molto sbiaditi, uno spartito…. Lo SPARTITO DEL DIAVOLO.
Per capire meglio la sua origine bisogna approfondire la storia del triangolo maledetto di cui fa parte anche la fazione di Lucedio (di questo parleremo in un articolo a se stante). Si narra che all’interno della chiesa ci sia intrappolata una presenza maligna, rimasta li grazie ad uno sparito composto da un abate. Tale sparito con le sue note sarebbe in grado di liberare lo spirito se suonato al contrario, e di intrappolarlo se suonato nel giusto verso.
Fino al 1999 questo sparito fu solo una leggenda, ma dopo vari studi si è visto che questo sparito era vero ed era presente. Ma come si è potuto verificare che tale sparito sia quello della leggenda?
La dottoressa del Teses, Paola Briccarello, ha scoperto che l’andamento grave dei primi tre accordi fa presupporre nelle note conclusive di una canzone. La composizione ha un suono fastidioso ma se suonato al contrario (destra-sinistra, sotto-sopra) è possibile ricavare un suono piacevole. Inoltre analizzando le parole anagrammate nascoste sotto le note è possibile ricavare una parola per ogni riga:
DIO FEDE ABBAZIA.
Parole,che se lette al contrario trasmettono un effetto negativo.
Ciò che va ad aumentare la leggenda è che di notte, improvvisamente m sembra alzarsi una fitta nebbia e sembrano comparire luci e strane figure.
da:
Music:
SANTUARIO
massa fiscaglia (fe)... madonna della corba...chiesa del xiv
Chiesa di Santa Maria e San Valentino e chiesa Oratorio di San Rocco di Bologna
Ho creato questo video con YouTube Slideshow Creator (
ROMA - SANTUARIO DEL DIVINO AMORE - Full HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
Il santuario della Madonna del Divino Amore è un santuario di Roma composto da due chiese: quella antica è del 1745. È una meta di pellegrinaggio cara ai romani: durante l'estate ogni sabato si tiene un pellegrinaggio notturno a piedi da Roma al santuario.
Secondo la leggenda, nella primavera del 1740 un pellegrino diretto alla basilica di San Pietro, si smarrisce nell'inospitale e insalubre campagna nei pressi di Castel di Leva, circa 12 km a sud di Roma.
Scorti alcuni casali e un castello diroccato in cima ad una collina, il viandante vi si dirige sperando di trovare qualcuno che gli dia informazioni per trovare la giusta strada. Viene però assalito da un branco di cani rabbiosi che lo circondano. Il pellegrino, alzando lo sguardo, si accorge che sulla torre del castello, c'è un'icona che raffigura la Vergine con il Bambino, sovrastata dalla colomba dello Spirito Santo. Invoca perciò la Madonna che lo salvi da quel pericolo. Le bestie che gli sono addosso, di colpo si fermano e si dileguano.
Finita la guerra, sotto l'impulso del rettore don Umberto Terenzi, il santuario a Castel di Leva rinasce: nasce il seminario degli oblati del Divino Amore (che da allora custodiscono e animano il santuario), la Congregazione delle figlie della Madonna del Divino Amore (ancora oggi impegnate nel servizio alle opere di carità nate intorno al santuario come la scuola per l'infanzia, accoglienza e assistenza delle minori in difficoltà).
Don Terenzi tentò di provvedere alla costruzione di un nuovo santuario per assolvere al voto fatto alla fine della guerra, ma le difficoltà burocratiche e le difficoltà logistiche gli impedirono sempre di realizzare quest'opera.
Si dovrà aspettare l'8 gennaio 1996 perché il cardinale vicario Camillo Ruini ponga la prima pietra di quello che, per il Giubileo del 2000, è diventato il nuovo santuario. La struttura, in grado di accogliere oltre 1500 pellegrini, è stata realizzata ai piedi della collina, fuori dalle antiche mura, senza violare il paesaggio della campagna romana e il complesso monumentale settecentesco. Il nuovo santuario è stato progettato dal frate francescano e sacerdote Padre Costantino Ruggeri (1925-2007), pittore, scultore, vetratista, bâtisseur d'églises.
Chiesa della Madonna di Campagna (Ponte in Valtellina, SO)-Marienkirche von Ponte (Veltlin, SO, I)
Cfr. paesidivaltellina.it
Angri. Salerno. Un progetto e un concerto per la pace
Angri. Salerno. Un progetto e un concerto per la pace. La parrocchia si appresta a lanciare un nuovo importante progetto proprio a cento anni dalla costruzione della chiesa. Ne parla il parroco Padre Antonio Cuomo...agro24.it
Ripresa con drone del santuario della Madonna di Avigliano (Campagna)
Ripresa effettuata con un drone presso il Santuario della Madonna di Avigliano. Nel finale veduta della cattedrale di Campagna.
S. Messa 24-11-2013
S. Messa a Santa Maria di Campagna in Piacenza
Campane di Madonna di Campagna
VENEZIA - visita guidata a San Zanipolo - Basilica dei Santi Giovanni e Paolo
Un video di Raixe Venete - a cura di Roberta Bellettieri
La Basilica dei Santi Giovanni e Paolo – detta San Zanipolo lingua veneta (var. veneziano) – è la più grande costruzione sacra di Venezia. Lunga 102 metri e alta 35, è ubicata fra il monumento al condottiero Bartolomeo Colleoni e la Scuola Grande San Marco, ora ospedale.
La costruzione è durata quasi 200 anni ed è stato un progetto dei frati Domenicani.
All'interno della Basilica sono sepolti ben 27 Dogi.
La Baxilica dei Santi Giovanni e Paolo - ciamà San Zanipolo in lengua veneta (var. venesian) - la xe la pì granda costrusión sacra de Venesia. Longa 102 metri e alta 35, la se cata fra el monumento dedicà al condotier Bartolomeo Colleoni e la Scola Granda de San Marco, che dèso xe l'ospedal.
La costrusión la xe durà squaxi 200 àni e xe sta on projeto dei frati Domenicani.
Rento de la Baxilica xe sepolti ben 27 Doxi.
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nel video se parla de..
Doge Pietro Mocenigo (1406 – Venezia, 23 febbraio 1476)
fu il settantesimo Doge della Repubblica di Venezia.
Fu uno dei più grandi ammiragli della Serenissima, combattendo contro i turchi conquistò Smirne nel 1472 e annette Cipro alla Repubblica nel 1475. Nel 1470 fu eletto ammiraglio contro i turchi quando, perduta Negroponte, l'Europa stessa era minacciata. In 12 giorni Venezia costruì 73 galere che, al suo comando, cambiarono le sorti della guerra da lui condotta per quattro anni.
Fu eletto doge il 14 dicembre 1474. Sotto il suo dogato iniziò la coniazione della lira d'argento, che in suo ricordo venne chiamata mocenigo.
Vettor Pisani (Venezia, 1324 – Manfredonia, 13 agosto 1380)
figlio di Pietro fu un importante capitano generale della flotta veneziana, che guidò la flotta durante la Guerra di Chioggia del 1379–1381 portando i veneziani alla vittoria.
Morì durante una campagna navale contro i genovesi, a pochi mesi dalla fine della guerra di Chioggia, stroncato da una malattia.
Bertuccio Valier (Venezia, 1º luglio 1596 – Venezia, 29 marzo 1658), fu il centoduesimo doge della Repubblica di Venezia dal 15 giugno 1656 alla morte.
Nel 1644 era iniziata la ultraventennale guerra di Candia contro i turchi, e la situazione geopolitica s'aggravava ogni giorno di più per Venezia. Candidatosi al dogato nel maggio 1656, alla morte del Doge Carlo Contarini, venne sconfitto da Francesco Corner che, però, morì dopo appena diciannove giorni di regno, lasciando così strada libera al suo avversario. Bertuccio Valiero, infatti, il 15 giugno diventava Doge al primo scrutinio ed all'unanimità. In quegli anni le difficoltà ed il potere consumavano i dogi (ne morirono, compreso il Valier, ben cinque in quattro anni), ed il Valier, già prostrato dalla sua malferma salute, non regnò a lungo.
Durante il suo dogato giunsero offerte di pace da parte dei turchi, ma queste furono respinte e la guerra proseguì. Durante questo periodo ci fu l'ennesimo tentativo da parte dei capitani della flotta veneziana di penetrare attraverso lo stretto dei Dardanelli per distruggere Costantinopoli (o, perlomeno, ridurre la pressione su Creta, sempre assediata) ma, nonostante alcune vittorie, non si raggiunse l'effetto sperato (seconda spedizione veneziana dei Dardanelli).
Sebastiano (Bastian) Venier (Venezia, 1496 circa – Venezia, 3 marzo 1578)
fu l'ottantaseiesimo doge della Repubblica di Venezia dall'11 giugno 1577 alla morte. Nel 1571 fu uno dei protagonisti della battaglia di Lepanto che vide le forze della Lega Santa infliggere una definitiva sconfitta ai Turchi. Nonostante avesse allora già settantacinque anni, Venier prese parte in prima persona al combattimento, uccidendo numerosi turchi a colpi di balestra (che un aiutante gli ricaricava, poiché le sue braccia non avevano più sufficiente forza), e fu anche ferito a un piede da una freccia, che si strappò via da solo. Egli calzava delle pantofole, invece di stivali, perché a suo parere facevano miglior presa sul ponte bagnato della nave tuttavia sembra che la vera motivazione sia il fatto che soffriva di calli e gli stivali gli dolevano maggiormente delle pantofole.
Dopo la pace Sebastiano Venier tornò a Venezia con l'aura del vincitore e nel 1577, pur all'età di 81 anni fu eletto Doge all'unanimità. Sebastiano Venier morì nel 1578, pare per infarto dovuto all'incendio che aveva pesantemente danneggiato il Palazzo dei Dogi di Venezia.
Leonardo Loredan (Venezia, 16 novembre 1436 – Venezia, 21 giugno 1521)
fu il settantacinquesimo doge della Repubblica di Venezia.
Bramante e la sua cerchia a Milano e in Lombardia - Trailer
Bramante e la sua cerchia a Milano e in Lombardia : 1480-1500 - Trailer
di Anna Zanoli
La biografia di Bramante dal 1480 al 1500, periodo del suo soggiorno in Lombardia, ripercorrendo gli eventi storico-culturali del tempo attraverso le sue principali opere come la progettazione della tribuna di Santa Maria delle Grazie, l'Ospedale Maggiore, il Lazzaretto, la canonica di Sant'Ambrogio.
IL CASTELLO DI GIOMICI - SPOT
Il Castello di Giomici è una fortezza medievale risalente al secolo XI. Il castello di Giomici è certamente il luogo ideale per le vostre vacanze in Umbria. Da qui oltre a potervi godere la pace e la tranquillità nel bel mezzo della campagna umbra, potete facilmente partire per visitare una delle più belle regioni d'Italia. Il Castello di Giomici si trova a P. S. Atanasio 2 Valfabbrica.
Per informazioni castello-giomici.com