Giornate Fai marzo 2016 - Santa Maria della Porta, Macerata
SANTA MARIA A PIE' DI CHIENTI (MONTECOSARO, MACERATA, ITALY)
BASILICA DELLA SANTISSIMA ANNUNZIATA (MONTECOSARO SCALO).
Montecosaro, comune di 6826 abitanti, provincia di Macerata, costa adriatica, Marche, Italia. La basilica della Santissima Annunziata di Montecosaro è una chiesa parrocchiale romanica della frazione di Montecosaro Scalo. Nei documenti antichi è indicata quasi sempre come S.Maria al Chienti, mentre nel basso medioevo è anche detta S.Maria a Piè di Chienti per via del fiume Chienti che scorre nei pressi. La chiesa venne costruita nella sua attuale configurazione nel 1125 come attestano due epigrafi al suo interno, ma la documentazione della nota abbazia di Farfa, da cui dipendevano i frati che l'hanno fondata, menziona questa chiesa già dall'anno 936. Faceva parte di un complesso monastico sorto su una costruzione già esistente come testimoniano due corpi a pianta quadrata che si trovano a nord ed a sud del grande edificio attuale. I monaci benedettini di Farfa, qui giunti per bonificare la pianura acquitrinosa, successivamente la potenziarono con una recinzione muraria di protezione per i periodici allagamenti e le scorrerie saracene che venivano dal fiume. Al suo interno nel tempo trovarono riparo anche piccole abitazioni e botteghe. In questo modo il complesso divenne centro di commerci e sede della rinomata fiera del 25 marzo. L'edificio ha subito nel tempo vari rimaneggiamenti di cui il più radicale e significativo è quello del XII secolo. Altri importanti lavori sono stati eseguiti successivivamente e particolarmente agli inizi del Quattrocento, quando è stato dipinto il ciclo di affreschi con episodi dell'infanzia di Gesù: su tutti domina la figura imponente e ieratica del Cristo Pantocratore inserito in una mandorla. Galleria fotografica con immagini scattate sabato 14 aprile 2014, in un'atmosfera dove ad ogni angolo sembravano comparire i personaggi de Il nome della rosa di Umberto Eco...
Places to see in ( Ancona - Italy ) Chiesa Santa Maria della Piazza
Places to see in ( Ancona - Italy ) Chiesa Santa Maria della Piazza
Santa Maria della Piazza is a church in Ancona, central Italy. The church, a fine example of Romanesque architecture in the city, was erected between the 11th and the 12th centuries. Before its construction, the site was home to two small Palaeo-Christian churches, dating to the 6th and 7th centuries. Part of the current church's pavement is in glass to allow visibility to some of the remains of the latter.
The building has a rectangular plan, with a nave and two aisles, and a raised apse. The lower part of the façade has numerous blind arches and, in the middle, a statue of the Virgin Mary. At the top, dating to the reconstruction (together with the brickwork part of the annexed bell tower) after the 1690 earthquake, is a rectangular window. The master of the façade (1210) was one Master Filippo (as testified by an inscription in the lunette), while the arched portal is attributed to one Master Leonardo. Master Filippo was also responsible of the reconstruction of the Romanesque cathedral of San Leopardo and of Santa Tecla at Osimo.
In the subterraneans are remains from several Palaeo-Christian churches, including some mosaics. The oldest ones belonged to an older building, perhaps destroyed during the Gothic Wars (6th century), and above which the newer and less refined ones were later added. Other remains include a pit, some traces of the ancient Greek Ancona's walls and some frescoes. The church was once home to Lorenzo Lotto's Altarpiece of the Halberd, now in Ancona's Municipal Pinacoteca.
( Ancona - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Ancona . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Ancona - Italy
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MAPEI: Basilica cattedrale di Santa Maria Annunziata – Camerino (Macerata) - Italia
Che incanto! Il centro di Camerino del resto è noto per essere rimasto pressoché inalterato nel tempo nel suo impianto medievale. Il disastroso sisma che aveva colpito la cattedrale ne aveva compromesso l’abside, ma grazie ai sopralluoghi degli esperti Mapei è stato possibile rimetterlo in sicurezza con cerchiature in fibre di carbonio, ricoperte con malta a tessitura civile fine prima del restauro finale.
Di chiesa in Chiesa Macerata
MACERATA - Arrivare a Macerata da Roma. Arrivare allo Sferisterio e nella dotta delle Marche da San Pietro e dall'Anfiteatro Flavio. Oggi pullman a due piani, quadrilateri e littorine, permettono il collegamento tra i due centri, accomunati dal valore pontificio alla vigilia dell'unità.
Quando i motori e le macchine a vapore erano ancora in fasce e la trazione animale la faceva da padrone, Macerata era collegata dalla Via Lauretana, itinerario che collegava la Capitale con il centro mariano di Loreto.
I viaggiatori ed i pellegrini attraversavano il borgo di Sforzacosta e i risalivano sul colle di Santa Croce, per poi discendere in corso Cavour dove potevano fare stazione, fuori dalla porta Romana.
Mezzo millennio dopo, la Via Lauretana Maceratese è stata ripercorsa da chi sarà incaricato a farla conoscere. San Giuliano, Santa Maria della Misericordia e altri punti sparsi per la città, sono stati oggetto del cammino Di Chiesa in Chiesa, organizzato dal laboratorio di WebMarketing Turistico del Corso di Laurea Magistrale in progettazione e gestione dei sistemi turistici della locale Università, diretto da Gianluigi Corinto.
Duemila metri camminando tra chiese di vari stili, in cui gli studenti sono stati accompagnati da esperti quali Giacomo Alimenti, Germano Marconi, Mariella Troscé ed Edoardo Bressan, docente di Storia Contemporanea presso il Polo Bertelli.
Le immagini che vedete si riferiscono ai sotterranei della Chiesa di San Paolo, in Via Don Minzoni, fondata nel 1691, luogo di fondazione della Confraternita del Santo Sepolcro e luogo simbolo del Venerdi santo maceratese. Da queste parti sostavano in preghiera i pellegrini, innanzi a un crocefisso che la tradizione lo considera come miracoloso, rimasto in piedi tra le macerie all'indomani di un terremoto.
Passando per Piazza della Libertà si attraversa Corso della Repubblica per arrivare al capolavoro del Contini: la Chiesa di San Filippo Neri, riaperta al culto tre anni or sono e risalente al Settecento. Uno scrigno d'arte barocca e settecentesca, nella crocefissione del Mancini, nel San Gaertano da Thiene e nel Sant'Anna e i Santi del Donnini in cui Maria bambina è tra le braccia di Sua madre con accanto San Gioacchino e gli angeli.
Queste sono le chiese maceratesi, un modo per scoprire il fascino della città 365 giorni l'anno nella teatralità dello sferisterio e tra un libro e un altro.
Ancona, Chiesa romanica di santa Maria della Piazza (manortiz)
Chiesa San Filippo Neri Macerata
Chiesa San Filippo Neri Macerata
Festa della Madonna della Misericordia - Santa Messa
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Giubileo, a Latina Porta Santa aperta fino al 25 novembre per Santa Maria Goretti
Ieri pomeriggio in tutte le diocesi del mondo la chiusura delle Porte Sante. Ma ce n'è una che invece resterà aperta anche dopo la chiusura di quella di San Pietro. Servizio di Leonardo Possati
Giubileo Lauretano_Apertura della Porta Santa
TREIA (MACERATA, MARCHE, ITALY)
Treia, comune di 9740 abitanti, provincia di Macerata, Marche, Italia. L'antica Treia sorgeva nella zona del santuario del S.Crocifisso, dove in un campo è ancora possibile riconoscere la forma di un anfiteatro e trovare frammenti di epoca romana, oltre a quelli inseriti nei muri del convento. Fondata o dai Piceni in epoca preromana, o dai Sabini intorno al IV secolo a.C., prese nome dalla dea Trea-Jana, divinità di origine greco-sicula che qui era venerata. Prima colonia romana, poi municipio (109 a.C.) raggiunse una buona estensione urbana e notevole importanza militare. Treia fu distrutta una prima volta dai Visigoti nel V secolo e poi tra il IX e X secolo dai Saraceni, per cui gli abitanti la ricostruirono su tre piccoli colli vicini che permettevano una più facile difesa dandole anche il nuovo nome di Montecchio (Monticulum, o Monteclum: piccolo monte). Nel 1790 Pio VI con la bolla Emixum animi nostri stadium del 2 luglio la eresse al rango di città con l'antico nome di Treia. Gli fu dedicato nel 1795 il monumento nella piazza di fronte al palazzo comunale e dominante l'antica arena del gioco del pallone con il bracciale, oggi adibita a parcheggio. Fece parte del ducato dei Varano di Camerino, fu sotto il dominio di Francesco Sforza e passò poi allo Stato della Chiesa, riuscendo comunque intorno all'XI-XII secolo a darsi un proprio ordinamento comunale (nel 1157 si fa menzione dei due consoli) e ad avere una precisa fisionomia, tanto che fu costruito un imponente sistema difensivo comprendente i tre castelli dell'Onglavina, dell'Elce e del Cassero, la poderosa cerchia muraria e le diverse porte d'accesso. Nell'ambito dei contrasti tra papato e impero la città fu cinta d'assedio nel 1239 dall'esercito di re Enzo, figlio naturale di Federico II, e nel 1263 da quello di Corrado di Antiochia, nipote di Federico II, sempre senza successo. Gli assediati riuscirono invece a far prigioniero lo stesso Corrado (si narra fingendo di arrendersi e calando la saracinesca della porta appena entrato Corrado con tutto lo stato maggiore), che però tornò in libertà dopo due mesi di prigionia nel castello del Cassero, forse per il tradimento del podestà Baglioni lasciatosi corrompere dal nemico. Treia fece parte dello Stato Pontificio fino al 1860, quando, dopo la battaglia di Castelfidardo fu annessa al Regno d'Italia. Galleria di immagini con fotografie scattate venerdì 11 aprile 2014.
Abside chiesa santa maria inter vineas ascoli piceno
Abside chiesa santa maria inter vineas ascoli piceno
Castelsantangelo sul Nera (MC) - Terremoto, recupero opere chiesa Santa Maria (09.12.16)
- Castelsantangelo sul Nera (Macerata) - Terremoto, recupero opere chiesa Santa Maria (09.12.16)
Convento degli Zoccolanti a Corridonia (Macerata)
CONVENTO DEGLI ZOCCOLANTI E CHIESA DI SANTA MARIA DEI MONTI, CORRIDONIA
il Convento fu realizzato per ospitare i membri dell’ordine mendicante francescano dei padri Zoccolanti (noti con questo nome perché usavano calzare dei robusti zoccoli) in data 10 luglio 1510 con un breve papale (Giulio II della Rovere). Vi si leggono stratificazioni architettoniche risalenti al 1703 e al 1844.
Il contesto paesistico è di particolare interesse e il convento si trova in posizione
dominante rispetto al territorio circostante.
Il grande valore storico e monumentale di questo luogo si deve certamente all’esemplare impiego del mattone laterizio sagomato, tipico dell’Italia centrale, e alla presenza di affreschi in precarie condizioni di degrado ma con elementi superstiti, bisognosi di restauro.
Il Monastero degli Zoccolanti di Corridonia (che ufficialmente porta il nome di Santa Maria dei Monti), sorge su una collina a 300m dal centro abitato.
Il convento ospitò anche la prima Università Religiosa delle Marche, in cui si tenevano studi di Filosofia, Teologia, Morale, Dogmatica, Sacra Scrittura e, soprattutto Oratoria.
Macerata, Marche, Italia.
A video I made for a competition while I was living in Italy; 'Uno sguardo sulla mia città', 'A look at my city'.
It was meant to show the city I lived in and what was great about it.
Ps. I didn't win, haha.
Song: Rock it - Little Red
2015/09/06 Festa della Madonna della Misericordia - Santa Messa
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Terremoto, Chiusura del Giubileo a Macerata nell'aula sinodale della Diocesi
Anche nelle diocesi colpite dal terremoto le celebrazioni domenicali di ieri sono state segnate dalla chiusura delle Porte Sante. In particolare vediamo com’è andata a Macerata dove gli sfollati hanno potuto seguire il rito in videocollegamento dall’aula sinodale, unica struttura antisismica. Servizio di Silvio Vitelli
SANTA MARIA DE RECANETO IN CASTELNUOVO
E la più antica chiesa della città, officiata in principio dai Padri Camaldolesi:
Era una delle grance del Monastero di Fonte Avellana. Quindi un deposito per la raccolta dei frutti della terra e particolarmente del grano e si definivagranica.
Nel 1139 Innocenzo II la denomina Sancta Maria de Recaneto; nel 1193 il Vescovo di Numana laffida al Primo Preposto di Castelnuovo.
Bonifacio IX nel 1400 circa accordava ai fedeli il diritto di eleggere il Preposto, titolo che inseguito assunse direttamente il Vescovo diocesano Aveva il titolo di Collegiata con il capitolo dei canonici:
figure di rilievo oltre il preposto erano il Priore e il Parroco.
Nellinterno della Chiesa si conservano opere darte di gran valore, su questo sito vengono riportati alcuni affreschi: Nellattuale casa canonica è la meravigliosa Madonna degli Angeli di Pietro da Recanati datata 1480.
Sopra il portale fino a pochi giorni fa dominava una lunetta di Madonna con a lato i santi Michele Raffaele.Datata 1222.
FEDERICO ZUCCARI
Affresco Asilo Assunta 1583
Laffresco anticamente faceva parte della Cappella che la nobil donna Barbara Massilla, Fondatrice insieme al Vescovo del tempo del monastero per le nobili signore Della città.
Pier Francesco Leopardi, fratello del poeta afferma: La cappella è graziosamente ornata di molti e belli stucchi e nelle pareti non che da molte pitture a fresco,assai ben eseguite:Rappresentano per lo più martiri dei santi, come quello di SantAndrea,con infinite figure, la lapidazione di Santo Stefano, con prospettiva del fondo, che sfugge con molto effetto;alcuni di questi affreschi sono affatto periti per lumidità.
Ben conservato però il più grande sopra la porta di ingresso. Vi si vede la nascita di un bambino, che si
crede il figlio di Barbara Massilla:
Il Leopardi attribuisce lopera a Federico Zuccari. Laffresco rappresenta simbolicamente la nascita della Vergine: chene sia autore lo Zuccai si deduce dalla
Somiglianza della Composizione con la Storia della Vergine, che negli stessi anni lo Zuccari ha dipinto in Loreto nella cappella dei duchi di Urbino.
Mornese 01/01/2016 apertura della Porta Santa
GIUBILEO DELLA MISERICORDIA 2015-2016
Mornese Santuario Giubilare
“Io sono la porta (cfr. Giovanni 10,7)”
Il Santuario dedicato a Santa Maria Domenica Mazzarello a Mornese, è stato scelto dal Vescovo della Diocesi di Acqui Terme, Mons. Piergiorgio Micchiardi, insieme ad altre tre in tutta la Diocesi, come Chiesa Giubilare.
Chi non potrà recarsi a Roma per vivere in pienezza il GIUBILEO DELLA MISERICORDIA, potrà farlo varcando la Porta Santa del Santuario di Mornese.
Passare attraverso la Porta Santa simboleggia il passaggio dal peccato alla grazia, ma per ottenere l’indulgenza plenaria, oltre ad attraversare la Porta Santa è necessario seguire un percorso spirituale che passa anche attraverso la confessione, la comunione durante la partecipazione alla messa, la preghiera secondo le intenzioni del Papa e naturalmente il compimento di opere di misericordia.
Chi per motivi di salute non può uscire di casa, può ricevere l’indulgenza plenaria partecipando alla preghiera comunitaria e alla santa Messa attraverso i mezzi di comunicazione.
I vincitori della XII edizione del Premio Cardarelli. Serata di premiazione con Franco Di Mare
- (Giulio Carra) Con la proclamazione dei vincitori si è conclusa la XII edizione del Premio Tarquinia Cardarelli. Unico in Italia dedicato alla critica letteraria ha acquisito sempre più autorevolezza sul piano nazionale e internazionale. Presieduto da Massimo Onofri (Professore di letteratura italiana contemporanea all'Università degli Studi di Sassari), e con una giuria formata da Raffaele Manica (Professore di letteratura italiana all'Università degli Studi Di Roma-Tor Vergata) e dal critico letterario Filippo La Porta, Il Tarquinia Cardarelli ha quest'anno consegnato i suoi prestigiosi riconoscimenti al Giornalista e saggista Enzo Golino, lo ricordiamo alla Rai e come responsabile delle pagine culturali dei quotidiani la Repubblica e Corriere della Sera e del settimanale L'Espresso, il premio per la critica italiana; a Fausta Garavini Studiosa di letteratura francese, traduttrice, scrittrice e autrice di numerosi lavori critici, il premio per la storia della letteratura e della filologia; Raffaello Palumbo Mosca autore di numerosi articoli su riviste nazionali e internazionali con Il suo saggio L'invenzione del vero edito da Gaffi ha vinto il premio per l'opera prima di critica; al Poeta, traduttore, scrittore e critico letterario, Milo De Angelis, già vincitore nel 2005 del Premio Viareggio è stato assegnato il Premio per la poesia; alla casa editrice Quodlibet fondata a Macerata nel 1993 da un gruppo di allievi del filosofo Giorgio Agamben è stato consegnato il premio per l'editoria di qualità. Per la migliore recensione nelle scuole sul libro La Danza del Mondo, di Maria Pia Ammirati, il riconoscimento è stato attribuito agli istituti Vincenzo Cardarelli di Tarquinia e al Carlo Alberto Dalla Chiesa di Montefiascone. La cerimonia di premiazione si è svolta a Tarquinia nella Chiesa di Santa Maria in Castello. A presentare la serata il giornalista e conduttore televisivo della RAI, Franco Di Mare. Il Premio Tarquinia Cardarelli è organizzato dal Comune di Tarquinia con l'alto patronato della Presidenza della Repubblica, il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri e del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, il sostegno della Regione Lazio, della Provincia di Viterbo, della Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Viterbo, della Camera di Commercio Viterbo, di Unindustria, della Cassa Edile Viterbo e di Porti di Roma e del Lazio.
--- (Comunicato Stampa - Comune di Tarquinia) - Si è svolta l'1 giugno, presso la chiesa di Santa Maria in Castello, la premiazione della XII edizione del Premio Tarquinia Cardarelli, condotta dal giornalista e conduttore televisivo della RAI Franco Di Mare. I vincitori sono stati Enzo Golino per la critica italiana, Fausta Garavini, per la storia della letteratura e della filologia, Raffaele Palumbo Mosca per l'opera prima di critica, Milo De Angelis per la poesia, e la casa editrice Quodlibet per l'editoria di qualità. Per la migliore recensione sul libro La Danza del Mondo, di Maria Pia Ammirati, i riconoscimenti sono andati agli studenti degli istituti Vincenzo Cardarelli e Carlo Alberto Dalla Chiesa Fabio Ciurluini, Lisa Capotosti, Susanna Ricci, Doriana Benedetti, Valentina Petrucci, Giulia Billi, Dalila Di Lazzari, Serena Scarfagna, Michaela Capretto e Cecilia Saccarelli, accompagnati dai docenti Maria Rita Giorgolo e Ugo Stincarelli. Anche il Premio Tarquinia Cardarelli, il solo in Italia a unire le varie facce della critica letteraria, ha visto un ridimensionamento per i tagli apportati dal governo ai comuni, al fine di contrastare la crisi economica, con l'eliminazione della sezione della critica letteraria internazionale. Rammaricato, nel suo intervento, il sindaco di Mauro Mazzola: «Non dobbiamo arrenderci. Investire sui beni e le attività culturali, sulla bellezza e sul ricco patrimonio storico e artistico dell'Italia, significa rilanciare l'Italia e creare nuova occupazione. La cultura è anche economia». Il primo cittadino ha poi aggiunto che «con il consigliere comunale Angelo Centini, contiamo, nelle edizioni future, di lavorare ancora di più a stretto contatto con le scuole perché si possa avvicinare un numero crescente di ragazzi all'affascinante mondo della lettura, della letteratura e della critica, sottolineando l'importanza di dare spazio ai giovani nel campo della letteratura come pure della musica, con riferimento al Concorso Musicale Nazionale Città di Tarquinia e alla band Dear Jack. Per il consigliere Centini, che ha seguito con attenzione l'intero svolgimento del Premio Tarquinia Cardarelli, «è andato tutto nel migliore dei modi, con la presenza di un pubblico numeroso, nonostante si stessero svolgendo in contemporanea il Game Fair e la festa in piazza per i Dear Jack»